Prof. Franco Bochicchio Università del Salento

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2 IL GRUPPO E UN AGGREGATO DI ORGANISMI IN CUI L ESISTENZA DI TUTTI E UTILIZZATA PER LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI DI OGNUNO R.B. CATTEL Gruppo = soddisfazione dei bisogni

3 IL GRUPPO E COMPOSTO DA UN CERTO NUMERO DI PERSONE IN RECIPROCA INTERAZIONE, TALE PER CUI QUESTE PERSONE SI PERCEPISCONO COME MEMBRI DEL GRUPPO, E SONO PERCEPITI DAGLI ALTRI COME MEMBRI DEL GRUPPO. W. DOISE - G. MUGNY Gruppo = riconoscimento

4 IL GRUPPO E UN SOGGETTO DISTINTO CHE SI RIUNISCE PER FARE QUALCOSA. NELL ESPLICARE QUESTA ATTIVITA LE PERSONE COOPERANO ATTRAVERSO LE CAPACITA DI CIASCUNO. LA COOPERAZIONE E BASATA SULLA FIDUCIA RECIPROCA. W. BION Gruppo = cooperazione e fiducia

5 IL GRUPPO E QUALCOSA IN PIÙ - O PER MEGLIO DIRE- QUALCOSA DI DIVERSO DALLA SOMMA DEI SUOI MEMBRI. QUELLO CHE COSTITUISCE L ESSENZA DEL GRUPPO NON E LA SOMIGLIANZA O LA DIVERSITA TRA I SUOI MEMBRI, BENSÌ LA LORO INTERDIPENDENZA. CIÒ SIGNIFICA CHE UN CAMBIAMENTO DI STATO, DI UNA PARTE O FRAZIONE QUALSIASI, INTERESSA LO STATO DI TUTTE LE ALTRE. K.LEWIN Gruppo = entità peculiare

6 IL GRUPPO E QUINDI UN INSIEME PIÙ O MENO GRANDE DI PERSONE IN INTERAZIONE RECIPROCA BASATO SU UN LEGAME PERCETTIVO.

7 IL GRUPPO CONSENTE AD OGNI INDIVIDUO DI CONFRONTARSI CON GLI ALTRI IN RELAZIONE A: BISOGNI ABILITÀ VALORI MOTIVAZIONI E DI TROVARE CONFERME VERIFICHE NUOVE PROSPETTIVE

8 IL GRUPPO PERMETTE A CIASCUNO DI IDENTIFICARSI PER DIFFERENZA E PER UGUAGLIANZA DEFINENDO LO SPAZIO DEL SÈ E LO SPAZIO DELL ALTRO DA SÈ

9 L INDIVIDUO VEDE NEL GRUPPO LA CAPACITA DI SODDISFARE I BISOGNI CHE DA SOLO NON E IN GRADO DI RISOLVERE. IL LEGAME CON GLI ALTRI E AL TEMPO STESSO LA RISORSA ED IL VINCOLO PER SODDISFARE IL BISOGNO INDIVIDUALE. IL GRUPPO E PIÙ E MENO DELLA SOMMA DELLE PARTI, POICHÈ CI SONO QUALITA, ATTITUDINI, E POTENZIALITA SINGOLE CHE NEL GRUPPO VENGONO RIDOTTE.

10 GRUPPO E INDIVIDUO COME BISOGNO PSICOLOGICO Gli uomini sono creature sociali : stare in gruppo risponde ad una serie di bisogni, tra i quali. AMICIZIA Socializzare, divertirsi, etc.. AFFILIAZIONE Appartenere, essere legati, percepire senso di coesione, etc... RICONOSCENZA/STIMA Sentirsi utili, apprezzati, importanti per qualcuno, etc.. SCAMBIO DI IDEE Confrontarsi, apprendere, etc.. SUCCESSO/VALORE Dimostrare le proprie capacità, acquisire prestigio, etc..

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12 Il gruppo è una pluralità in INTER-AZIONE, che si fonda sul valore dell uniformità di tipo: - FORMALE (gerarchico, di rappresentatività, etc..) - INFORMALE (interessi, bisogni, etc..) A A a a A A A

13 OBIETTIVO GRUPPO

14 Il gruppo di lavoro è una pluralità INTERDIPENDENTE ED INTEGRATA, chesifonda sul valore, sul vantaggio e sul riconoscimento delle differenze. F A B E G C D

15 OBIETTIVO RUOLI METODO GRUPPO DI LAVORO LEADERSHIP CLIMA COMUNICAZIONE

16 IL GRUPPO DI LAVORO E UNA ENTITA DIVERSA DAL GRUPPO. INTER-AZIONE INTER-DIPENDENZA INTEGRAZIONE G

17 GRUPPO GRUPPO DI LAVORO Insieme più o meno grande di persone Insieme limitato e definito di persone Con una percezione della loro unità Con una consapevolezza della loro unità Interagenti entro un tempo e uno spazio Interdipendenti entro un tempo e uno spazio Con obiettivi dichiarati e condivisi Con obiettivi negoziati dichiarati e condivisi Con ruoli dichiarati Con ruoli negoziati e dichiarati Con valori e regole dichiarate e condivise Con valori e regole negoziate, dichiarate e condivise Orientati più o meno consapevolmente alla stessa meta da bisogni e desideri Impegnato a raggiungere precisi traguardi entro tempi prestabiliti

18 IL LAVORO DI GRUPPO E EFFICACE QUANDO. Gli OBIETTIVI sono definiti con chiarezza e negoziati in anticipo; I METODI di discussione e di pianificazione del lavoro sono condivisi da tutti i componenti del gruppo; I RUOLI sono attribuiti sulla base delle competenze per le finalità del gruppo; La COMUNICAZIONE è chiara, organizzata, finalizzata; Il CLIMA produce calore, sostegno, riconoscimento, apertura. La LEADERSHIP mantiene in costante equilibrio la soddisfazione dei bisogni individuali e dei bisogni del gruppo.

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20 Il gruppo È UN INSIEME DI PERSONE CHE SI PERCEPISCONO IN INTERAZIONE. OGNI GRUPPO HA UN OBIETTIVO CHE GIUSTIFICA LA SUA ESISTENZA. QUESTO OBIETTIVO IN UN GRUPPO GENERICO SPESSO NON È DICHIARATO E NON È PORTATO ALLA CONSAPEVOLEZZA DEI SUOI MEMBRI

21 ALCUNI GRUPPI SONO AUTOCENTRATI IL LORO OBIETTIVO È QUELLO DI RIFLETTERE SUL GRUPPO STESSO E SULLE DINAMICHE CHE I SUOI MEMBRI VIVONO ED ATTIVANO: L OBIETTIVO È INTERNO AL GRUPPO OBIETTIVO INTERNO

22 UN GRUPPO DI LAVORO SI SPECIFICA E SI DEFINISCE PER IL FATTO CHE ESISTE UN OBIETTIVO ESPLICITATO E FORMALIZZATO: L OBIETTIVO È ESTERNO E NOTO A TUTTI E, ALLO STESSO MODO, VENGONO DEFINITI I RISULTATI ATTESI. OBIETTIVO ESTERNO

23 IN UN GRUPPO DI LAVORO, CHE POSSIEDE UN OBIETTIVO ESTERNO E CONOSCE I RISULTATI ATTESI, LA SUA CREAZIONE E LA SUA PRODUTTIVITÀ POSSONO DIPENDERE DALL AVERE COSTITUITO, ALLA PROPRIA BASE, UN GRUPPO AUTOCENTRATO. OBIETTIVO ESTERNO OBIETTIVO INTERNO

24 Tutti i gruppi hanno due dimensioni di vita DIMENSIONE RAZIONALE: energia per realizzare L OBIETTIVO DIMENSIONE AFFETTIVA: energia per le dinamiche affettive

25 LA DIMENSIONE DI VITA RAZIONALE È LA DIMENSIONE MANIFESTA, PER CUI TUTTI I SUOI MEMBRI SONO CONSAPEVOLMENTE ORIENTATI AL COMPITO AFFIDATO, DEFINITO COME OBIETTIVO O RISULTATO. FANNO PARTE DI QUESTA DIMENSIONE LE STRUTTURE DEL GRUPPO DI LAVORO (OBIETTIVO, RUOLI, METODO, ECC.)

26 LA DIMENSIONE DI VITA EMOTIVA-AFFETTIVA È L INCONSCIO DEL GRUPPO CHE ALIMENTA O RALLENTA LA DIMENSIONE RAZIONALE, LE CUI ENERGIE SONO ORIENTATE AL COMPITO. È L INSTAURARSI INCONSCIO DELLE RELAZIONI FRA I SUOI MEMBRI, ALIMENTATE DA FANTASIE, BISOGNI E SENTIMENTI CHE OGNI INDIVIDUO PROVA VERSO GLI ALTRI E VERSO IL GRUPPO. L ENERGIA VIENE IMPIEGATA PER AFFRONTARE I PROBLEMI RELAZIONALI INTERNI AL TEAM

27 La dimensione affettiva è latente e non facilmente osservabile, se non quando si esprime attraverso alcune fenomenologie. NEI PROCESSI RELAZIONALI DEL GRUPPO È POSSIBILE INDIVIDUARLA DURANTE LA RICERCA DEL CONSENSO, LA GESTIONE DI UN CONFLITTO, LA GESTIONE DELLA LEADERSHIP, LA CREAZIONE DI ALLEANZA E COALIZIONI.

28 LA DIMENSIONE EMOTIVA AFFETTIVA CARATTERIZZA IL GRUPPO DI BASE LA CAPACITÀ SPONTANEA DEGLI INDIVIDUI DI COMBINARSI CON GLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO E CONFORMARE I PROPRI SENTIMENTI E I PROPRI COMPORTAMENTI È CIÒ CHE VIENE DEFINITO ASSUNTO DI BASE

29 il termine ASSUNTO DI BASE INDICA I COMPORTAMENTI E GLI SCHEMI MENTALI COLLETTIVI OVVERO LE MODALITÀ DI COMPORTAMENTO, ENTRO LE QUALI OSCILLEREBBE LA VITA EMOTIVA DEI GRUPPI I 3 ASSSUNTI DI BASE individuati da Bion sono: La dipendenza L attacco - fuga L accoppiamento

30 LA DIPENDENZA QUANDO IL GRUPPO ADOTTA INCONSCIAMENTE QUESTE MODALITÀ DI COMPORTAMENTO, IN CAMBIO DELLA SODDISFAZIONE DI FANTASIE E DI BISOGNI DI DIPENDENZA OTTIENE SICUREZZA E PROTEZIONE DA UNA PERSONA, DA UN IDEA, DA UN SIMBOLO. I VISSUTI CONSEGUENTI QUESTA SITUAZIONE POSSONO ESSERE L IMPOTENZA LA FRUSTRAZIONE

31 L ATTACCO - FUGA IL GRUPPO SI COMPORTA COME SE L UNICA MODALITÀ DI SOPRAVVIVENZA CONSISTESSE NELLA LOTTA CONTRO UN PERICOLO O NELLA FUGA DA ESSO. LO SCOPO DEL GRUPPO DIVENTA QUELLO DI DIFENDERSI O DI AGGREDIRE QUALCOSA O QUALCUNO DA CUI SI TEME DI ESSERE AGGREDITI. I VISSUTI CONSEGUENTI QUESTA SITUAZIONE POSSONO ESSERE L IRA E L ODIO

32 L ACCOPPIAMENTO IL GRUPPO SI COMPORTA COME SE ATTENDESSE CHE SUCCEDA QUALCOSA DI STRAORDINARIO CHE POTREBBE TRASFORMARE IL GRUPPO E STRAPPARLO DALL ANNULLAMENTO. LE EMOZIONI LEGATE A QUESTA MODALITÀ SONO L AMORE E LA SPERANZA

33 GLI ASSUNTI SONO SOSTENUTI DA SPECIFICI BISOGNI SOCIALI CHE SOSTENGONO LA DINAMICA DI INTERAZIONE DELL INDIVIDUO CON GLI ALTRI INDIVIDUI. LA PREVALENZA DI UN PARTICOLARE BISOGNO SOCIALE INDUCE UN INDIVIDUO AD UN CORRISPONDENTE ATTEGGIAMENTO NEL RAPPORTO.

34 BISOGNO DI AFFILIAZIONE BISOGNO DI STABILIRE, MANTENERE O RIPRISTINARE UN RAPPORTO AFFETTIVO CON UN ALTRA PERSONA E DI VERIFICARE LA POSITIVITÀ EMOTIVA DEL RAPPORTO ATTEGGIAMENTO CORRELATO DIPENDENZA EMOTIVA - AFFETTIVA MECCANISMO COMPORTAMENTALE SEDUZIONE

35 BISOGNO DI POTERE BISOGNO DI INFLUENZARE L ALTRO, DI DIREZIONARE IL COMPORTAMENTO DELL ALTRO DETERMINANDOLO CON LE PROPRIE ESPERIENZE. ESPRIME LA NECESSITÀ DI CONFERMA DELLE PROPRIE CAPACITÀ DI DOMINIO SOCIALE ATTEGGIAMENTO CORRELATO CONTRODIPENDENZA DI TIPO AUTORITARIO O MANIPOLATIVO MECCANISMO COMPORTAMENTALE AGGRESSIONE

36 BISOGNO DI SUCCESSO BISOGNO DI AFFERMAZIONE, DI CONFRONTO CON PARAMETRI DI ECCELLENZA, DI RIUSCITA PERSONALE, DI REALIZZAZIONE DI RISULTATI ECCEZIONALI. L ALTRO È STRUMENTO PER I PROPRI RISULTATI. ATTEGGIAMENTO CORRELATO INDIPENDENZA AFFETTIVA MECCANISMO COMPORTAMENTALE EVASIONE

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38 Il gruppo è una risorsa ad alto potenziale per lo sviluppo GRUPPO LA DIMENSIONE COLLETTIVA DEL GRUPPO SVOLGE UNA FUNZIONE INDISPENSABILE PER IL CAMBIAMENTO IL GRUPPO È INFATTI UN: CALEIDOSCOPIO DI PROSPETTIVE INDIVIDUALI, UN CONTINUO ACCELERATORE DI DIDATTICHE, UN LUOGO DOVE COSTANTE È LA RICERCA E LA VERIFICA

39 I gruppi nel lavoro non essendo gruppi naturali, bensì prescritti e casuali NON SONO PORTATI A TRASFORMARSI NATURALMENTE da GRUPPI SOCIOLOGICI (aggregati collettivi di persone fisiche) A GRUPPI PSICOLOGICI (insiemi di individui legati da relazioni psicologiche di appartenenza)

40 DURANTE LE ATTIVITÀ LAVORATIVA È IMPORTANTE DEDICARE ATTENZIONE ALLA COSTITUZIONE E AL MANTENIMENTO DEL GRUPPO SOPRATTUTTO AL LEGAME ESISTENTE tra: Stati soggettivi dei partecipanti Stati di sviluppo di un gruppo Tensioni principali del gruppo Attività suggeribili

41 FASE DI SVILUPPO DEL GRUPPO FASE COSTITUENTE STADIO SOGGETTIVO PREMINENTE INSICUREZZA TENSIONI PRINCIPALI DEL GRUPPO APPROPRIAZIONE DEL TERRITORIO TIPI DI ATTIVITÀ FACILITANTI LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE LA CONOSCENZA RECIPROCA TECNICHE IMPIEGABILI PRESENTAZIONI E RACCONTO DI ESPERIENZE PRESENTAZIONE DEGLI OBIETTIVI E PROPOSTA DEL METODO DI LAVORO CONTRATTO COLLABORATIVO

42 FASE DI SVILUPPO DEL GRUPPO FASE DI IDENTIFICAZIONE STADIO SOGGETTIVO PREMINENTE ESPOSIZIONE TENSIONI PRINCIPALI DEL GRUPPO CENSIMENTO DELLE RISORSE TIPI DI ATTIVITÀ FACILITANTI LA RACCOLTA E LO SCAMBIO DELLE INFORMAZIONI IL CONFRONTO RECIPROCO TECNICHE IMPIEGABILI INCONTRI DI FORMAZIONE RIUNIONI DI PROGRAMMAZIONE

43 FASE DI SVILUPPO DEL GRUPPO FASE DI COAGULO STADIO SOGGETTIVO PREMINENTE CONFRONTO TENSIONI PRINCIPALI DEL GRUPPO GESTIONE DELLE RISORSE E DEI CONFLITTI TIPI DI ATTIVITÀ FACILITANTI L ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI I PROCESSI DECISIONALI TECNICHE IMPIEGABILI LAVORI DI GRUPPO GRUPPI DI PROGETTO

44 FASE DI SVILUPPO DEL GRUPPO FASE DI MATURITÀ STADIO SOGGETTIVO PREMINENTE APPARTENENZA TENSIONI PRINCIPALI DEL GRUPPO GESTIONE DEL POTERE TIPI DI ATTIVITÀ FACILITANTI L ATTUAZIONE DI PROGETTI TECNICHE IMPIEGABILI INCONTRI DI FEEDBACK ATTIVITÀ DI SOSEGNO

45 FASE DI SVILUPPO DEL GRUPPO FASE DI CRISI ABBANDONICA STADIO SOGGETTIVO PREMINENTE SEPARAZIONE TENSIONI PRINCIPALI DEL GRUPPO CONVIVIALITÀ TIPI DI ATTIVITÀ FACILITANTI IL TRASFERIMENTO DI ENERGIE IL MANTENIMENTO DEI RAPPORTI TECNICHE IMPIEGABILI VALUTAZIONE DEI PROGETTI ATTIVITÀ DI SVILUPPO

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