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1 Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze economiche, aziendali, ambientali e metodologie quantitative Dipartimento di Patologia umana MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE Direttore: Prof. Pietro Maria Navarra Titolo della Tesi eventuale sottotitolo Tesi di: Dott. Nome Cognome Relatore: Chiar.mo Prof. Nome Cognome Anno Accademico

2 La Tesi è l occasione istituzionale in cui lo studente può dimostrare la propria capacità di pensiero e di elaborazione delle esperienze teorico- professionali ricevute durante il Master. La Tesi consiste in una dissertazione scritta di natura teorico - applicativa - sperimentale, pertanto deve rappresentare un occasione formativa coerente con gli obiettivi didattici del corso e pertinente allo specifico profilo professionale. Essa, oltre a costituire un documento amministrativo necessario per conseguire il titolo di studio, ha anche una finalità scientifica ed è presentata ai membri di una comunità scientifica, che ne giudicheranno ogni aspetto, sia contenutistico che formale; per questo è importante che siano rispettati certi criteri di presentazione dei dati e che l'esposizione segua quelle tecniche di comunicazione, suscettibili di renderla più efficace e maggiormente fruibile. La scelta del Relatore è fatta dallo studente tra i docenti dei corsi offerti nel Master. La tesi di Master tratta un tema scelto di comune accordo con il Relatore; lo studente sarà guidato dal Relatore nello svolgimento della ricerca e della stesura della tesi. 2

3 SUGGERIMENTI PRATICI PER LA STESURA DELLA TESI Nella tesi cartacea tradizionale un primo strumento organizzativo è costituito dal frontespizio. Nelle tesi elettroniche esso è sostituito da un "template", compilato dall'autore della tesi al momento della sottomissione agli uffici amministrativi. Il Titolo deve essere chiaramente esplicativo del contenuto, senza riferimenti criptici, fuorvianti, dotti; esso, infatti, deve fornire informazioni di uso pratico "per facilitare l'elaborazione di elenchi di titoli, l'indicizzazione e il reperimento dell'informazione". I margini del testo potranno essere impostati: Il testo va stampato su fogli A4, con un carattere di dimensione punti, a interlinea doppia, rientro di 0,5 cm nella prima riga (comporre pagine di circa 23/25 righe); preferire i caratteri classici (Times New Roman, Garamond, Cambria, Verdana, Calibri o Arial), evitare caratteri meno leggibili. Il font scelto deve essere normale. I paragrafi di testo devono avere allineamento giustificato. I titoli possono essere evidenziati in grassetto, centrati, con carattere di dimensione 16 punti; mentre note e citazioni possono essere diminuiti a 10 punti. Le pagine devono essere numerate, i numeri di pagina devono essere verso l'"esterno" (ossia, a destra per le pagine dispari e a sinistra per le pagine pari). Nell'intestazione dovete mettere, oltre al numero di pagina, il titolo del capitolo e/o del paragrafo (verso l'interno della pagina). 3

4 La tesi va stampata fronte- retro. È obbligatorio che la prima pagina di ogni capitolo sia a pagina dispari, anche a costo di lasciare bianca la precedente pagina pari. La lunghezza di una tesi è valutabile caso per caso (da un minimo di pagine fino ad un massimo di pagine, appendici escluse). Seguire la seguente Struttura generale: Indice Abstract Introduzione Corpo della Tesi (suddiviso in capitoli) Conclusioni Note Bibliografia e Sitografia Allegati eventuali Il testo della tesi diventa molto più comprensivo se si fa uso di figure esplicative (grafici, tabelle, fotografie) da inserire tra il testo o in appendice. Porre prima del testo della tesi l INDICE degli argomenti trattati. Scopo dell'indice è di evidenziare l'organizzazione interna dell'elaborato. Per la numerazione delle parti e dei paragrafi si potranno utilizzare indifferentemente cifre romane, cifre arabe o lettere, purché venga seguita una sistematizzazione coerente. 1. Titolo della parte Titolo del paragrafo Titolo del paragrafo Titolo del sottoparagrafo I numeri di pagina si trovano tradizionalmente a destra e sono congiunti al titolo mediante un sistema di formattazione omogeneo (es. riga di punti, linea continua, ; è consigliabile l utilizzo della funzione Riferimenti - > Sommario o Inserisci - > indici o altra equivalente). La numerazione delle pagine non deve essere preceduta dalla sigla "p". Le pagine dell'indice devono avere una numerazione diversa dal resto della tesi, in numeri romani. L ABSTRACT (RIASSUNTO) va redatto in lingua italiana. Composto da righe, è strutturato secondo il metodo IMRAD (Introduzione e obiettivi, Materiali e Metodi, Risultati, Analisi e Discussione con le conclusioni). Il riassunto informa il lettore dei principali risultati che il lavoro si propone e obbliga l'autore a comunicarli in maniera sintetica, ma al tempo stesso rigorosa. Sotto l abstract devono essere inserite le parole chiave individuate in italiano. 4

5 TESTO La divisione in parti è facoltativa, e non dovrebbero in genere essercene più di tre o quattro. Essa serve a raggruppare sezioni omogenee per il contenuto ma che sono troppo lunghe per poter essere chiamate capitoli. Un capitolo dovrebbe essere lungo almeno una ventina di pagine; i capitoli dovrebbero avere lunghezze simili, a meno che la natura delle cose non renda inevitabili delle sproporzioni; ogni capitolo dovrebbe condurre un discorso sostanzialmente compiuto e parzialmente autonomo: un lettore dovrebbe essere in grado di capirlo nel suo complesso anche a prescindere dagli altri. La numerazione dei capitoli è continua attraverso tutto il lavoro e non ricomincia da 1 per ogni parte. La divisione in paragrafi è altamente consigliabile, si utilizzi per mettere in risalto le affermazioni fondamentali. Va da sé che un capitolo non può mai essere suddiviso in un unico paragrafo. Divisioni più analitiche (sottoparagrafo) vanno usate solo se sono imposte dalla natura delle cose o se rendono davvero più chiara l'articolazione del discorso. Riguardo alla spaziatura verticale, il titolo di paragrafo deve essere preceduto da due righe bianche e seguito da una sola. È buona regola, all interno dell elaboratore di testi, assegnare in modo coerente stili a tutte le parti del testo: stili diversi a parti del testo che hanno funzione diversa o che devono comportarsi in modo diverso; lo stesso stile alle parti che hanno la stessa funzione o che devono comportarsi allo stesso modo. Le citazioni riportano fedelmente le parole di un autore, quindi devono essere riportate nel testo della tesi tra virgolette doppie ; se nel corso di una citazione si omettono alcune parole, l'omissione viene segnalata con l'inserzione di tre puntini di sospensione al posto della parte tralasciata; talvolta vengono aggiunte le parentesi quadre [ ]. Si fa riferimento alle pubblicazioni citate nel corpo del testo fornendo il cognome dell autore e l anno di pubblicazione (Gorgone, 2010). Le note danno delle informazioni che non è opportuno presentare nell'area di testo. Si possono avere vari tipi di note: 1. Note di riferimento bibliografico: indicano la fonte della citazione. Le note di riferimento bibliografico, che vanno inserite direttamente nel testo, sostengono le argomentazioni esplicitate; 2. Note di rimando o rinvio: arricchiscono un argomento discusso nel testo con ulteriori indicazioni bibliografiche di rinforzo; 3. Note di contenuto o discussione: si utilizzano per ampliare le affermazioni fatte nel corso della trattazione, evitando di appesantire il corpo del testo. La gestione delle note a piè di pagina deve essere effettuata in modo automatico anche per la loro numerazione, che può essere impostata come unica per tutta la tesi. Le note devono essere impostate con un corpo più piccolo di quello del testo (10 punti) ed interlinea singola. 5

6 Iconografia (immagini, figure, grafici e tabelle) Le forme grafiche incluse nel corpo del testo vanno presentate nell elaborato utilizzando la numerazione in sequenza. Una tabella o un immagine va posizionata, centrata, normalmente a fine paragrafo. Le didascalie devono essere autonomamente esaustive, in corpo più piccolo rispetto a quello usato per il testo. Se le immagini vengono inserite alla fine del testo devono essere numerate e citate nel punto più opportuno del corpo del testo. Le tabelle devono essere numerate progressivamente con un numero romano (I, II, III), avere un titolo e non devono eccedere il profilo del corpo del testo. Non è necessario ripetere il contenuto delle tabelle nel testo. Usate il testo per condurre argomentazioni, spiegare e commentare, per il resto mettete un rimando alla tabella. Eventuali appendici possono essere usate o per allegare documenti o testi importanti e di difficile reperibilità (se non addirittura inediti), o per sviluppare approfondimenti collaterali, o anche per fornire argomentazioni tecniche che appesantirebbero il filo del discorso. Nel corso del testo bisogna tuttavia sempre citare o riassumere ciò che è indispensabile alla comprensione, e non accontentarsi di un rimando all'appendice. L ortografia delle parole scritte nella tesi è importante; la presenza di errori ortografici nella versione finale denota sciattezza e causa una penalizzazione nella valutazione: consultare il vocabolario quando si è in dubbio sulla forma (e sul significato!) delle parole che si vogliono usare. Il programma di elaborazione di testi è dotato di correttore ortografico e grammaticale. In italiano la punteggiatura è seguita (mai preceduta) da uno spazio: quindi dopo un punto, un punto e virgola, una virgola, i due punti, ecc. mettete uno spazio. Invece le parentesi e le virgolette non necessitano di spazi interni. Scrivete dunque: (questa è proprio una parentesi) e non ( forse anche questa ). In italiano esistono le vocali accentate (à è é ì ò ù). Ad eccezione della e, tutte le altre vocali accentate si scrivono con accento grave (libertà, così, però, di più), si usa la "è" (con accento grave) per la terza persona del verbo essere e per molte parole come "cioè, caffè, ahimè, etc., mentre si usa é (con accento acuto) per "perché", "affinché", né, ecc. La "è" maiuscola va accentata ("È"), non seguita dall'apostrofo ("E'"). L elisione di una parola è segnalata dall apostrofo, il troncamento invece non lo vuole. Qual è si scrive senza apostrofo. Un va scritto con l apostrofo solo se è seguito da un termine femminile (perché in tal caso è una contrazione di una ); dunque è un errore scrivere: un errore e un interfaccia, piuttosto che una interfaccia. La forma, nella stesura della tesi, non ha minore importanza dei contenuti. Occorre pertanto imporsi il massimo rispetto della grammatica e della sintassi della lingua italiana. 6

7 La tesi deve essere sempre completata con una BIBLIOGRAFIA aggiornata come nei seguenti esempi: Articolo di rivista Parte di articolo di rivista Libro Articolo di giornale Si può aggiungere un elenco dei siti WEB consultati (SITOGRAFIA) 7

8 Articolo di giornale CD- ROM, DVD, Disk La tesi, va rilegata a libro con copertina rigida in pelle o similpelle o altro materiale del colore che lo studente preferisce (rosso, blu, verde, ecc.); la copertina deve portare impresso il frontespizio; il dorso deve portare impressi, dall alto in basso: autore, titolo (anche in forma abbreviata), anno accademico. Si possono predisporre, se si desidera, più copie cartacee della tesi per il Relatore, il Correlatore, per uso personale, per presentarla alla Commissione in sede di discussione. Lo studente che consegna un lavoro non redatto di proprio pugno o in cui spaccia come propri i risultati di lavori o gli esiti di ricerche di terzi commette plagio. Ogni parte di testo tratta da altra fonte deve essere corredata con la citazione precisa di detta fonte. Utilizzare frasi brevi, semplici e chiare Utilizzare sovente il condizionale perché non sempre si è sicuri di quanto affermato Non utilizzare mai i superlativi Moderare l uso di aggettivi e avverbi Non utilizzare frasi di collegamento tra paragrafi o capitoli ( come si è detto nel capitolo o cercheremo di delineare in questo paragrafo ) Fare un buon uso dei sottotitoli Scrivere le parole straniere non in vigore sul vocabolario italiano in corsivo e al singolare (evitare le s finali per parole come test(s), sport(s), ecc.) Utilizzare le maiuscole con molta parsimonia 8

9 Nell uso del programma di videoscrittura evitare errori grossolani come: o inserire a mano le note a piè di pagina scrivendo i numeri, ma usare l'apposito comando delle note a piè di pagina del programma di videoscrittura o inserire manualmente l'interlinea andando a capo con invio, ma selezionare il testo in cui inserire l'interlinea (o selezionare tutto) e usare lo strumento per l'interlinea nella sezione "Paragrafo" o inserire a mano la numerazione delle pagine, ma usare l'apposito comando per inserire i numeri di pagina o andare a capo a fine riga premendo "invio", il computer va a capo da solo durante la digitazione e non è una macchina da scrivere. 9

10 Ogni studente che si appresta ad avviare la ricerca per redigere la tesi è tenuto a compilare il modulo per il deposito del titolo della tesi presente sul sito web; il modulo online va inviato al Tutor Scientifico di area medico- epidemiologica Prof. Salvatore Gorgone appena il Relatore ha dato la sua disponibilità a seguire il candidato nella stesura della tesi e deve riportare oltre ai dati dello studente il titolo concordato con il Relatore (anche se provvisorio). Il Relatore deve manifestare la propria disponibilità inviando un di conferma al Tutor Scientifico salvatore.gorgone@gmail.com Se si è modificato il titolo o cambiato il Relatore, prima di depositare tramite la tesi, rinviare il modulo online con il titolo definitivo e/o il nuovo Relatore. Al Tutor Scientifico Prof. Salvatore Gorgone va consegnato, prima della discussione della tesi, il Libretto del Tirocinio, compilato in ogni sua parte e debitamente firmato e la Relazione scritta delle attività effettuate. Al Tutor Scientifico va inviata improrogabilmente entro la data comunicata sul sito web del Master una a lui indirizzata salvatore.gorgone@gmail.com con un file PDF riproducente la versione definitiva della tesi, per la successiva pubblicazione nell archivio online: L oggetto dell deve essere Tesi Master Management Funzioni Coordinamento Professioni Sanitarie A.A Nel corpo dell vi deve essere soltanto Cognome Nome dello Studente, Titolo definitivo della Tesi (non scrivere il titolo tutto in lettere maiuscole!), Cognome Nome del Relatore (senza titoli accademici!) e la seguente dichiarazione: "Cognome Nome dello Studente dichiara che la tesi depositata è stata approvata del Relatore; dichiara la completa corrispondenza tra il file depositato e la copia cartacea della tesi che sarà presentata e discussa in sede di laurea; dichiara che il contenuto della tesi è opera originale personalmente realizzata e non compromette in alcun modo il diritto di autore né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali o economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle o altre parti di cui la tesi è composta (L. 633/1941 e successive modifiche) e che il Master sarà in ogni caso lasciato esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale e sarà tenuto indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi" Il PDF allegato deve avere essere nominato con Cognome Nome dello Studente (non utilizzare vocali accentate) La tesi deve essere in un unico file in formato PDF e comprendere: frontespizio della tesi 10

11 testo della tesi, composto con le specifiche sopra menzionate e comprensivo d immagini, grafici, tabelle, allegati riassunto della tesi con esposti gli obiettivi del lavoro, le modalità di svolgimento e i risultati emersi Il file esclusivamente in formato PDF deve essere non protetto in modifica o in stampa e non protetto da password né crittografato. Lo studente, con l invio dell al Tutor Didattico autorizza la possibilità di presa visione del proprio elaborato di tesi in versione elettronica e il trattamento dei propri dati personali. Prima di inviare il PDF controllare che il file corrisponda a quando scritto, che abbia i font incorporati se sono stati adoperati caratteri particolari, che sia leggibile con il visualizzatore di PDF. Al momento della discussione lo studente deve presentare alla Commissione una copia cartacea rilegata della tesi che, dopo la valutazione, potrà ritirare. 11

12 Diapositive Tesi La tesi va discussa: il lavoro svolto e i risultati ottenuti vanno presentati in forma orale davanti a una commissione. Nella presentazione orale viene messa in luce la capacità di presentazione e di dibattito scientifico del candidato. L aspetto, il linguaggio del corpo, i vestiti, la voce, i movimenti, tutto è fondamentale. A supporto della presentazione conviene preparare delle diapositive (utilizzando PowerPoint, Keynote, Impress, ecc.). Si può utilizzare un ipad preparando le diapositive con Keynote o un libro multimediale con ibooks. La qualità delle diapositive è valutata nel voto finale. Struttura delle diapositive Scrivete poco sulle diapositive; evitate frasi complete e usate piuttosto espressioni schematiche. La prima diapositiva deve evidenziare il titolo della tesi, il vostro nome, quello del relatore e del correlatore. La seconda diapositiva deve presentare o la struttura della presentazione o gli obiettivi della tesi. Per la presentazione del lavoro di tesi, di solito avrete poco tempo (5-10 minuti) quindi cercate di sintetizzare ad alto livello di astrazione il lavoro svolto, ma cercate anche di fare qualche "carotaggio mirato" per far capire la complessità e la difficoltà di quello che avete fatto. Come nel testo della tesi sono importanti il riassunto e il capitolo introduttivo per dare un idea del lavoro svolto, così nella presentazione di queste due prime diapositive bisogna rendere chiara a tutti i presenti l idea del lavoro svolto e le ragioni del suo interesse. Le successive diapositive devono presentare alcuni dei punti sviluppati nella tesi e ritenuti significativi dallo studente, senza la pretesa di entrare nei dettagli, ma soffermandosi sulle idee e sul perché siano interessanti, difficili, utili ecc. Una o più diapositive è bene dedicarle alle conclusioni, con le quali si ricordano i punti principali del lavoro svolto, il tempo richiesto, l eventuale attività realizzativa e lo stato della realizzazione, gli aspetti meritevoli di approfondimenti e mostrare eventuali sviluppi futuri. Stile delle diapositive Scrivete poco sulle diapositive. Ogni parola che scrivete su una diapositiva potrebbe distrarre chi ascolta e impedirgli di cogliere un punto importante che dite solo a voce. Diapositive inutilmente lunghe/dense fanno sì che chi ascolta si distragga, cominci a leggerle, non vi ascolti, e magari non riesca neanche a leggerle del tutto perché troppo lunghe. Mai più di sette parole su una diapositiva. Niente clip art, soprattutto se animate. Usate immagini professionali. Non utilizzate i suoni in dotazione al programma ma, se necessario, musica vera dai vostri CD. Il layout delle diapositive deve essere molto semplice, senza animazioni inutili che rubano tempo all esposizione e non aggiungono nulla: meglio curare la qualità dell editing del testo della diapositiva e l organizzazione funzionale che, invece, aggiungono valore al lavoro. È opportuno scegliere un testo chiaro su sfondo scuro, risulterà più leggibile. Niente dissolvenze e transizioni strane. 12

13 Regole tipografiche Evitate la punteggiatura sulle diapositive. Numerate le diapositive (utile per chi deve farvi domande su punti specifici). Restate aderenti allo standard ("default") proposto. Il discorso Durante la presentazione guardate chi vi ascolta (o il muro dietro di loro se siete intimoriti). Evitate di indicare con il dito sul video del vostro PC, indicate gli oggetti sullo schermo su cui viene proiettata la presentazione utilizzando un puntatore e cercando di non voltarvi. Non leggete le diapositive. Non imparate a memoria il discorso, ma provatelo più volte: spesso non c'è un unico modo migliore di dire le cose, ma averli "provati" tutti prima vi aiuta a essere più sicuri durante la presentazione. Non tenete le mani in tasca o dietro la schiena, non giocate con gli oggetti in mano, non state appoggiati al muro, non dondolatevi, non state rigidi, non camminate troppo; se siete convinti di quello che state dicendo i gesti utili verranno da soli. Stile del discorso Siate precisi e andate dritti al punto. Evitate di perdere tempo con affermazioni inutili e senza contenuto informativo come "spesso", "sostanzialmente", "si vorrebbe"," si va a fare", Evitate le affermazioni vaghe: "in pratica", "non ho fatto questo", "non ho fatto quello"; dite piuttosto cosa avete fatto, anzi evidenziate per bene quello che avete fatto voi rispetto a quello che c'era già. Eliminate le non- parole (ehhhhhh, mmmmmm, ahhhhhh) e gli intercalari (allora, niente, così, comunque, eccetera). Iniziare un discorso con allora non significa niente, non passa alcun messaggio, fa perdere tempo e distrae. Quando si discute una tesi, dovete apparire autorevoli e una persona percepita come autorevole (cantanti, politici, autorità, celebrità, sportivi, scienziati ) non usa intercalari. E neanche frasi fatte. Controllate tonalità della voce, velocità, pause, scandite bene le lettere e le parole, adeguate il volume della voce all acustica della sala; la pronuncia deve essere corretta; variare il ritmo e la velocità migliora la comunicazione, evidenziate gli aspetti e i passaggi rilevanti. Ascoltatevi con un registratore e riascoltate le vostre pause. La pausa 13

14 consente di ripensare a quello che è stato detto e quindi valorizza il messaggio. Allevia la tensione. Consente di recuperare il respiro. Aggiunge atmosfera. La pausa giusta dura due- tre secondi, è un elemento importantissimo. I tempi Calibrate bene i tempi della presentazione, sotto vari aspetti. Se usate il vostro portatile, evitate di sprecare 5' per il boot: arrivate con il computer già acceso. Evitate di sforare i tempi consentiti: se avete 10', parlate per 10' (meglio 1' di meno che 1' di più). Se sforate i tempi, oltre a essere poco educati nei confronti della commissione e dei vostri colleghi che devono esporre dopo di voi, rischiate essere interrotti bruscamente allo scadere del tempo consentito, senza riuscire a concludere. Inoltre, dedicate il giusto tempo a ogni questione: evitate di parlare a lungo di questioni marginali e concentratevi sulle cose più importanti. Spesso i tempi della presentazione vengono decisi dalla commissione all'ultimo momento, quindi siate preparati a riconfigurare il discorso opportunamente. Nel tempo concesso lo studente dovrà far emergere la sua bravura, la sua capacità di sintesi, l efficacia comunicativa. 14

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