2 Seminario: CAE e Dialogo Sociale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "2 Seminario: CAE e Dialogo Sociale"

Transcript

1 CICLO DI SEMINARI POLITICHE INTERNAZIONALI: AZIONE SINDACALE INTERNAZIONALE FINANZIATA VECCHIA E NUOVA NORMATIVA SUI COMITATI AZIENDALI EUROPEI: DALLA DIRETTIVA 1994/45 ALLA 2009/38 BOLOGNA MARIO ONGARO ESPERTO CAE DI UNI EUROPA Bologna Seminario: CAE e Dialogo Sociale

2 Dalla 1994/45 alla 2009/38 2 Direttiva 1994/45, art.15: verifica da parte della Commissione al più tardi il 22 settembre 1999, la Commissione riesamina, in consultazione con gli Stati membri e le Parti sociali a livello europeo, le modalità di applicazione della stessa e in particolare esamina la validità dei limiti numerici per il personale e propone al Consiglio, se del caso, le necessarie modifiche

3 Dalla 1994/45 alla 2009/38 3 Direttiva 2009/38 del 6 maggio 2009: soltanto 10 anni dopo la scadenza, arriva finalmente la Direttiva rifusa contrattualizzare le prassi di informazione e consultazione a partire dalla Direttiva 1994/45 ha stimolato un importante produzione normativa comunitaria sul coinvolgimento dei lavoratori (1998/59, 2001/23, 2001/86, 2002/14, 2003/72, Lic.Coll., Trasf.Az., S.E., Info.Cons., S.Coop.E.)

4 Dalla 1994/45 alla 2009/38 4 problemi: le divergenze concettuali fra tutte queste Direttive sono ostacolo allo sviluppo di appropriata dottrina sul coinvolgimento dei lavoratori in ambito europeo mancato raccordo fra di loro = mancata chiarezza su articolazione temporale fra i livelli nazionali e livelli europei di informazione e consultazione difficoltà individuazione e reperimento dati per avviare procedura costituzione CAE (CAE costituiti solo nel 35% delle realtà rispondenti ai requisiti)

5 Dalla 1994/45 alla 2009/38 5 revisione direttiva CAE nell Agenda Sociale della Commissione Europea: non stava nella Nuova dinamica delle Relazioni industriali, bensì... nella Strategia europea per l occupazione, anticipazione e gestione del cambiamento

6 Gli obiettivi della rifusione 6 vedi: Considerando /38 ammodernare la normativa comunitaria in materia di informazione e consultazione transnazionale dei lavoratori sotto almeno 5 diversi punti di vista: 1. garantire l effettività di tali diritti 2. innalzare la percentuale di istituzione dei CAE 3. risolvere i problemi incontrati nell applicazione pratica della Direttiva 94/45/CE 4. superare l incertezza del diritto 5. assicurare miglior articolazione tra gli strumenti legislativi comunitari in tema di informazione e consultazione dei lavoratori

7 I Considerando 7 nella Direttiva 1994/45: 23 Considerando nella Direttiva 2009/38: 49 Considerando, dei quali 28 totalmente nuovi

8 La transnazionalità 8 da ragion d essere dei CAE a limite di competenza (?) confrontare gli articoli: 1. Art /95 2. Artt /38

9 La transnazionalità 9 Art /95: Fatto salvo un campo di applicazione più ampio in virtù degli accordi di cui all articolo 6, i poteri e le competenze dei comitati aziendali europei (...) riguardano, nel caso di un impresa di dimensioni comunitarie, tutti gli stabilimenti situati negli Stati membri e, nel caso di un gruppo d imprese di dimensioni comunitarie, tutte le imprese facenti parte del gruppo, ivi situate. Artt /38: (...) La competenza del comitato aziendale europeo e la portata della procedura per l informazione e la consultazione dei lavoratori disciplinata dalla presente direttiva sono limitate alle questioni transnazionali. Sono considerate questioni transnazionali quelle riguardanti l impresa di dimensioni comunitarie o il gruppo di imprese di dimensioni comunitarie nel loro complesso o almeno due imprese o stabilimenti dell impresa o del gruppo ubicati in due Stati membri diversi.

10 La transnazionalità 10 suona come limitazione dell autonomia negoziale della parti in contrasto con l art.6

11 Il Considerando /38 11 confrontare il Considerando /38 (effetti potenziali + liv. Direzione e rappr.) con: Art /38 Art. 2.i. 2001/86 (questione che eccede i poteri degli organi decisionali di un singolo Stato membro)

12 Il Considerando /38 12 È opportuno che il carattere transnazionale di una questione venga determinato prendendo in considerazione la portata degli effetti potenziali della questione medesima e il livello di direzione e di rappresentanza coinvolto. A tal fine sono considerate transnazionali le questioni che riguardano l impresa o il gruppo nel suo complesso o almeno due Stati membri. Esse comprendono le questioni che, a prescindere dal numero di Stati membri coinvolti, sono importanti per i lavoratori europei in termini di portata dei loro effetti potenziali o che comportano il trasferimento di attività tra Stati membri.

13 Il Considerando /38 13 CONSIGLI: fare leva sul Considerando 16, preparandosi a contenziosi domandarsi (e domandare) se la chiusura di un attività in uno Stato implichi la prosecuzione di quella attività in un altro, oppure la redistribuzione di questa su più Stati, oppure ancora il trasferimento - entro un dato lasso di tempo- di quella attività da uno Stato ad un altro

14 Definizioni di informazione e consultazione /45: informazione : nessuna definizione consultazione : art.2.f. - lo scambio di opinioni e l instaurazione di un dialogo tra i rappresentanti dei lavoratori e la direzioni centrale o qualsiasi altro livello di direzione più appropriato 2009/38: considerando articoli

15 Definizioni di informazione e 15 consultazione 2009/38 considerando: (21) È necessario chiarire i concetti di informazione e consultazione dei lavoratori, conformemente alle definizioni che sono dettate dalle direttive più recenti in questa materia e che trovano applicazione in un contesto nazionale, con l obiettivo di rafforzare l effettività del livello transnazionale del dialogo, di consentire un adeguata coordinazione tra il livello nazionale e quello transnazionale di questo dialogo e di garantire la necessaria certezza del diritto nell applicazione della presente direttiva.

16 Definizioni di informazione e 16 consultazione 2009/38 considerando: (22) La definizione del termine "informazione" deve tenere conto che l obiettivo è un esame adeguato da parte dei rappresentanti dei lavoratori, il che presuppone tempi, modalità e contenuti dell informazione appropriati, senza rallentare il processo decisionale nelle imprese. (23) La definizione del termine "consultazione" deve tenere conto che l obiettivo è la formulazione di un parere che possa essere utile al processo decisionale, il che presuppone tempi, modalità e contenuti della consultazione appropriati.

17 Definizioni di informazione e 17 consultazione 2009/38 articoli: 2.f) "informazione", la trasmissione di dati da parte del datore di lavoro ai rappresentanti dei lavoratori per consentire a questi ultimi di prendere conoscenza della questione trattata e di esaminarla. L informazione avviene nei tempi, secondo modalità e con un contenuto appropriati che consentano ai rappresentanti dei lavoratori di procedere a una valutazione approfondita dell eventuale impatto e di preparare, se del caso, la consultazione con l organo competente dell impresa di dimensioni comunitarie o del gruppo di imprese di dimensioni comunitarie;

18 Definizioni di informazione e 18 consultazione 2009/38 articoli: 2.g) "consultazione", l instaurazione di un dialogo e lo scambio di opinioni tra i rappresentanti dei lavoratori e la direzione centrale o qualsiasi altro livello di direzione più appropriato, nei tempi, secondo modalità e con contenuti che consentano ai rappresentanti dei lavoratori, sulla base delle informazioni da essi ricevute, di esprimere, entro un termine ragionevole, un parere in merito alle misure proposte alle quali la consultazione si riferisce, ferme restando le responsabilità della direzione, che può essere tenuto in considerazione all interno dell impresa di dimensioni comunitarie o del gruppo di imprese di dimensioni comunitarie

19 Definizioni di informazione e 19 consultazione confrontare: 2009/38 Art.2.f. con: 2002/14 Artt. 2.f ( sono in forte assonanza) 2001/86 Art.2.i (materie eccedenti potere decisionale di un singolo Stato Membro) confrontare 2009/38 Art.2.g (e All.I art.1.a «risposta motivata») con: 2002/14 Artt. 4.4.d («risposta motivata») e (obbiettivo: raggiungere accordo) 2001/86 Art. 2.j (forte assonanza tranne che sul concetto di «misure previste», anziché «misure proposte» )

20 Definizioni di informazione e 20 consultazione possiamo leggere il Considerando 22 sul «non rallentamento», anche alla luce dell anticipazione e gestione del cambiamento? (vedi anche 2002/14 : art. 4.2.b sulle «previste misure anticipatrici» e Considerando 9 su tempo utile )

21 Istituzione di CAE e DSN /38 novità: Art Considerando 25: responsabilità della Direzione di ottenere e trasmettere alle parti interessate le informazioni indispensabili all avvio dei negoziati Art. 5.2.b + Considerando 26: 1 membro DSN per Stato membro ogni 10% o frazione occupati totali Art. 5.2.c + Considerando 27: informazione su avvio trattative a sindacati e ass.imprend. europei Art Considerando 27: Diritto DSN a pre-riunioni e post -riunioni; Diritto DSN a esperti sindacali europei; Diritto esperti a partecipare a trattative Art. 10.4: Diritto del membri DSN a formazione senza perdita di retribuzione

22 Istituzione di CAE e DSN /45: Art. 5.2-b)-c) = cancellati (DSN 3-17 membri; 1 membro DSN per ogni Stato membro + MAX 3 membri aggiuntivi)

23 Contenuto dell accordo, ruoli e 23 protezioni articoli: 6 e 10 considerando: 28, 29, 30, 33, 37 e 40 filosofia di fondo: autonomia negoziale sì, ma con maggiore prescrittività rispetto alla 94/45

24 Istituzione di CAE e DSN 24 novità essenziali: Art.6.2 (+ Considerando ): rappresentanza professionale e di genere modalità di coordinamento info-cons. CAE con info-cons. nazionali indicazioni luogo, frequenza e durata riunioni CAE composizione e ruolo Com.Ristr. modalità di modifica e/o rinegoziazione Accordo

25 Istituzione di CAE e DSN 25 novità essenziali: Art (+ Considerando 33): disponibilità mezzi necessari ai membri CAE per esercitare ruolo di rappresentanza collettiva dovere di informazione da parte dei membri CAE ai rappresentanti locali dei lavoratori diritto a formazione retribuita per i membri CAE

26 Articolazione CAE e livelli nazionali 26 articoli: 12 considerando: 29, 37 e 38 novità essenziali: modalità di articolazione normate dall Accordo, rispettando competenze reciproche, norme e prassi nazionali in mancanza di Accordo, articolazione normata dalle Leggi di recepimento con previsione di info-cons. contestuali CAE/livelli nazionali in caso di modifiche importanti Contratti e OdL(vedi in questo senso anche 2002/14 Art.4.2.c) salvaguardia procedure Direttive Info-Cons.-Licenz.Coll.-Trasf.Az.- salvaguardia contro deroghe in pejus protezioni lavoratori ai livelli nazionali eventuale informazione preventiva, per Legge, al CAE

27 Articolazione CAE e livelli nazionali 27 temi e problemi: strumento fondamentale perché questa articolazione funzioni è la sindacalizzazione dei CAE (a partire dalla DSN) attenzione alle dinamiche potenzialmente contraddittorie tra CAE e sindacati nazionali riflessione su quale sia il punto di equilibrio tra un sindacato europeo che fornisce consulenza ai CAE ed un sindacato europeo che utilizza anche i CAE per i propri obbiettivi politici

28 Rinegoziazione accordi vigenti 28 articoli: 13 e 14 considerando: 39, 40 e 41 si può (si deve) ri-negoziare l Accordo vigente in caso di: modifiche significative della struttura dell impresa assenza di disposizioni negli Accordi in essere disposizioni contrastanti fra due o più Accordi applicabili alla scadenza di un Accordo vigente e non concordemente prorogato

29 Rinegoziazione accordi vigenti 29 non si applica obbligatoriamente la 2009/38 in caso di: Accordi ex Art.13 della 94/45 (salvo non siano prorogati alla scadenza) Accordi ex Art. 6 della 94/45 conclusi o rivisti tra il ed il

30 Rinegoziazione accordi vigenti 30 si applica la 2009/38 in caso di: Accordi conclusi dopo il Accordi non prorogati e non rivisti alla scadenza, se dopo il

31 Rinegoziazione accordi vigenti 31 temi, problemi e...consigli: la maggioranza, o comunque un gran numero degli Accordi attualmente vigenti, è qualitativamente al di sotto delle previsioni della 2009/38 da una parte il legislatore comunitario ha lavorato per l obbiettivo fondamentale dichiarato sia della 94/45 sia della 2009/38, quello dell Art.1.1 : «La presente direttiva è intesa a migliorare il diritto all informazione e alla consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie» dall altra ha cercato di contenere un ondata di rinegoziazioni (vedi anche Considerando 40 e 41)

32 Rinegoziazione accordi vigenti 32 temi, problemi e...consigli: ai fini di una possibili ri-negoziazione, è opportuna un approfondita valutazione preventiva dell Accordo vigente vis-à-vis alle previsioni della 2009/38, nonché dello stato delle relazioni industriali con la controparte e del livello di coesione interna al CAE. come consiglio generale è opportuno non negoziare /rinegoziare, o comunque non concludere Accordi prima del

33 Prescrizioni accessorie 33 articoli: 7, allegato 1 considerando: 44 novità essenziali: ottenimento di risposta motivata dalla Direzione al CAE in sede di consultazione proporzionalità membri CAE/occupati per Stato membro e quota 10% (vedi DSN)

34 Prescrizioni accessorie 34 novità essenziali: Comitato Ristretto 5 membri, deve beneficiare delle condizioni per funzionare regolarmente il CAE ha il diritto di essere informato e consultato, non solo sulle circostanza eccezionali, ma anche sulle decisioni le Prescrizioni Accessorie «fungono da riferimento per i negoziati» temi: si rafforza la barriera normativa contro possibili Accordi in pejus e si migliorano diritti, competenze e struttura del CAE

MODELLI DI RAPPRESENTANZA DEI LAVORATORI E DIRETTIVA CAE GIORGIO VERRECCHIA

MODELLI DI RAPPRESENTANZA DEI LAVORATORI E DIRETTIVA CAE GIORGIO VERRECCHIA MODELLI DI RAPPRESENTANZA DEI LAVORATORI E DIRETTIVA CAE GIORGIO VERRECCHIA LE TECNICHE NORMATIVE DELLA INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE n I diritti di informazione e consultazione dal punto di vista della

Dettagli

DIRETTIVA 2009/38/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

DIRETTIVA 2009/38/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO L 122/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 16.5.2009 DIRETTIVA 2009/38/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 6 maggio 2009 riguardante l istituzione di un comitato aziendale europeo o di una

Dettagli

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment

Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment dei membri dei Comitati aziendali europei (CAE) di Campofrìo e Conserve Italia Obiettivo generale

Dettagli

SEZIONE I DISPOSIZIONI GENERALI. 1. La presente direttiva è intesa a migliorare il diritto. all informazione e alla consultazione dei lavoratori

SEZIONE I DISPOSIZIONI GENERALI. 1. La presente direttiva è intesa a migliorare il diritto. all informazione e alla consultazione dei lavoratori Confronto direttive 94/45/CE e 2009/38/CE riguardanti l'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di

Dettagli

Il giorno 27 Settembre 2002 si sono incontrati: MARAZZI GRUPPO CERAMICHE SpA. La Segreteria Provinciale della FULC -Modena

Il giorno 27 Settembre 2002 si sono incontrati: MARAZZI GRUPPO CERAMICHE SpA. La Segreteria Provinciale della FULC -Modena Il giorno 27 Settembre 2002 si sono incontrati: MARAZZI GRUPPO CERAMICHE SpA La Segreteria Provinciale della FULC -Modena La Segreteria Regionale MCA -U.G. T. -Castellon per il rinnovo del Comitato aziendale

Dettagli

ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario

ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 20 marzo 2012 (OR. en) 6898/12 ECOFIN 196 UEM 42 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del

Dettagli

Una nuova fase della rappresentanza dei lavoratori nelle imprese multinazionali europee di Giulia Barbucci

Una nuova fase della rappresentanza dei lavoratori nelle imprese multinazionali europee di Giulia Barbucci Una nuova fase della rappresentanza dei lavoratori nelle imprese multinazionali europee di Giulia Barbucci 1. Premessa L approvazione della Direttiva di «rifusione» 2009/38 del 6 maggio 2009 riguardante

Dettagli

COMITATO AZIENDALE EUROPEO DEI LAVORATORI DEL GRUPPO AUTOGRILL ACCORDO

COMITATO AZIENDALE EUROPEO DEI LAVORATORI DEL GRUPPO AUTOGRILL ACCORDO COMITATO AZIENDALE EUROPEO DEI LAVORATORI DEL GRUPPO AUTOGRILL ACCORDO Tra la Direzione Centrale del Gruppo Autogrill, individuata ai sensi dell art. 2, D.lgs. 74/2002, nel Chief Human Resources and Organization

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 100,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 100, L 225/16 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee 12. 8. 98 DIRETTIVA 98/59/CE DEL CONSIGLIO del 20 luglio 1998 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti

Dettagli

Regolamento Tavolo dei Sottoscrittori

Regolamento Tavolo dei Sottoscrittori Allegato 4 Regolamento Tavolo dei Sottoscrittori Direzione Programmazione e Statistica Settore Valutazione Progetti e Atti di Programmazione Negoziata 1 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO

Dettagli

DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO riguardante l'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi

Dettagli

PROPOSTE PER LA PARTECIPAZIONE E LA DEMOCRAZIA ECONOMICA LA CISL CONTRATTA, UNISCE, PROPONE

PROPOSTE PER LA PARTECIPAZIONE E LA DEMOCRAZIA ECONOMICA LA CISL CONTRATTA, UNISCE, PROPONE 1 PROPOSTE PER LA PARTECIPAZIONE E LA DEMOCRAZIA ECONOMICA LA CISL CONTRATTA, UNISCE, PROPONE 1 2 Le direttrici di manovra Strumenti di intervento 1. Aggiornare e rendere esigibili i diritti di informazione

Dettagli

CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA approvato con deliberazione C.C. n. 96 del 15/11/2006 e modificato con deliberazione C.C. n.

Dettagli

Mandato del Comitato di audit

Mandato del Comitato di audit BCE - PUBBLICO Mandato del Comitato di audit Il Comitato di audit, istituito ad alto livello dal Consiglio direttivo ai sensi dell articolo 9 bis del Regolamento interno della BCE, rafforza ulteriormente

Dettagli

Gruppo Fiat mondo. % uomini. % donne

Gruppo Fiat mondo. % uomini. % donne 277 Dimensione sociale Dipendenti in cifre Distribuzione per area geografica Europa 88.625 78,4 21,6 87.723 78,2 21,8 Nord America 73.713 78,0 22,0 60.348 81,1 18,9 America Latina 46.949 91,2 8,8 44.668

Dettagli

Dalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008

Dalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008 Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla

Dettagli

gazzetta ufficiale n. L 225 del 12/08/1998 pag

gazzetta ufficiale n. L 225 del 12/08/1998 pag Direttiva 98/59/CE del Consiglio del 20 luglio 1998 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi gazzetta ufficiale n. L 225 del 12/08/1998

Dettagli

Casi e modalita' di revoca, dimissioni e risoluzione consensuale dell'incarico di revis...

Casi e modalita' di revoca, dimissioni e risoluzione consensuale dell'incarico di revis... Pagina 1 di 6 Fisco e contabilita' Casi e modalita' di revoca, dimissioni e risoluzione consensuale dell'incarico di revisione legale by Luisa Polignano e Simona Cremonesi 22 Apr 2013 In anteprima da Il

Dettagli

Bruxelles 8 ottobre 2004

Bruxelles 8 ottobre 2004 Accordo europeo dell 8 ottobre 2004 ACCORDO EUROPEO SULLO STRESS SUL LAVORO (8/10/2004) (Accordo siglato da CES - sindacato Europeo; UNICE- confindustria europea ; UEAPME - associazione europea artigianato

Dettagli

La Commissione europea e i parlamenti nazionali. di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

La Commissione europea e i parlamenti nazionali. di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea La Commissione europea e i parlamenti nazionali di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea 1. La Commissione europea 2. I principi fondamentali 3. Le competenze

Dettagli

COMITATO REMUNERAZIONI

COMITATO REMUNERAZIONI REGOLAMENTO DEL COMITATOO REMUNERAZIONI DI POSTEE ITALIANE S.p.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazionee di Poste Italiane S.p.A. nella riunione del 22 settembre 2015 2 ART. 1 Composizione

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per le petizioni COMUNICAZIONE AI MEMBRI

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per le petizioni COMUNICAZIONE AI MEMBRI PARLAMENTO EUROPEO 2004 Commissione per le petizioni 2009 17.07.2008 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Petizione 416/2004, presentata da Antonio Di Spirito, cittadino italiano, corredata di 185 firme, su

Dettagli

ADEGUAMENTO DELL ACCORDO CAE

ADEGUAMENTO DELL ACCORDO CAE ADEGUAMENTO DELL ACCORDO CAE CRONISTORIA - Accordo che istituisce i CAE:? - Nuova legislazione CAE in vigore dal 6 giugno 2011 (direttiva 2009/38) - Nazionale? - Rinegoziazione dell accordo CAE:? 1 2 Progetto

Dettagli

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE

SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE LA SICUREZZA SUL LAVORO La sicurezza nel luogo di lavoro è la tutela e la prevenzione

Dettagli

CAPO INTRODUTTIVO. Articolo 1. Natura suppletiva

CAPO INTRODUTTIVO. Articolo 1. Natura suppletiva L 179/72 REGOLAMENTO (UE) N. 673/2014 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 2 giugno 2014 relativo all'istituzione del gruppo di mediazione e al suo regolamento interno (BCE/2014/26) IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Dettagli

TRATTATO DI AMSTERDAM (artt / / ) Art. 13 (ex articolo 6 A)

TRATTATO DI AMSTERDAM (artt / / ) Art. 13 (ex articolo 6 A) TRATTATO DI AMSTERDAM (artt. 13 125/130 136/145 255) Art. 13 (ex articolo 6 A) Fatte salve le altre disposizioni del presente trattato e nell ambito delle competenze da esso conferite alla Comunità, il

Dettagli

Le modalità di utilizzo del fondo per le risorse decentrate

Le modalità di utilizzo del fondo per le risorse decentrate Le modalità di utilizzo del fondo per le risorse decentrate Costituzione ed utilizzazione 21 luglio 2017 Arturo Bianco Indice - La ripartizione del fondo - Le progressioni orizzontali - Le posizioni organizzative

Dettagli

esigono, per il loro raggiungimento, misure legislative, regolamentari o amministrative nazionali.

esigono, per il loro raggiungimento, misure legislative, regolamentari o amministrative nazionali. Direttiva La direttiva è un atto normativo comunitario che viene così definito all art. 249 (ex 189) del Trattato che istituisce la Comunità europea (Roma, 25 marzo 1957) (v. Trattati di Roma), versione

Dettagli

Nuove regole per i comitati aziendali europei. Presentazione della direttiva 2009/38/CE

Nuove regole per i comitati aziendali europei. Presentazione della direttiva 2009/38/CE Nuove regole per i comitati aziendali europei Presentazione della direttiva 2009/38/CE A cosa servono i Comitati aziendali europei? I Comitati aziendali europei (CAE) sono enti che rappresentano i lavoratori

Dettagli

Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico

Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Art. 19 dello Statuto APEA Agenzia Provinciale per l Energia e l Ambiente Il presente Regolamento disciplina le modalità di costituzione, i compiti ed il funzionamento

Dettagli

1. IL TRASFERIMENTO D AZIENDA NELLE DIRETTIVE COMUNITARIE NN.77/187 E 98/50.

1. IL TRASFERIMENTO D AZIENDA NELLE DIRETTIVE COMUNITARIE NN.77/187 E 98/50. 1. IL TRASFERIMENTO D AZIENDA NELLE DIRETTIVE COMUNITARIE NN.77/187 E 98/50. 1.1 Presupposti ed obiettivi della Direttiva 77/187/CEE. La Direttiva n.77/187/cee del 14 febbraio 1977 intende, proteggere

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 108 RISOLUZIONE DELLA 10ª COMMISSIONE PERMANENTE (Industria, commercio, turismo) (Estensore SCALIA) approvata nella seduta del 17 febbraio 2016

Dettagli

a cura di Min. Plen. Massimo Gaiani

a cura di Min. Plen. Massimo Gaiani La formazione della posizione italiana nel CIACE: ruolo e contributo delle Regioni a cura di Min. Plen. Massimo Gaiani Coordinatore dell Ufficio di Segreteria del CIACE 1 Organi competenti alla formazione

Dettagli

diritto sindacale di Gino Giugni Pietro Curzio e Mario Giovanni Garofalo aggiornato da

diritto sindacale di Gino Giugni Pietro Curzio e Mario Giovanni Garofalo aggiornato da diritto sindacale di Gino Giugni aggiornato da Lauralba Bellardi, Pietro Curzio e Mario Giovanni Garofalo CACUCCI EDITORE 2010 proprietà letteraria riservata 2010 Cacucci Editore - Bari Via Nicolai, 39-70122

Dettagli

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma)

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l istituzione,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006)

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006) REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006) Premessa Articolo 1 (Conferenza Permanente tra il CONAF e le Federazioni Regionali) Articolo

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'occupazione e gli affari sociali

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'occupazione e gli affari sociali PARLAMENTO EUROPEO 1999 2004 Commissione per l'occupazione e gli affari sociali 16 ottobre 2002 PE 316.373/1-13 EMENDAMENTI 1-13 Progetto di parere di Luciana Sbarbati Ruolo delle regioni nella costruzione

Dettagli

L 294/22 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee DIRETTIVA 2001/86/CE DEL CONSIGLIO. dell 8 ottobre 2001

L 294/22 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee DIRETTIVA 2001/86/CE DEL CONSIGLIO. dell 8 ottobre 2001 L 294/22 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee DIRETTIVA 2001/86/CE DEL CONSIGLIO dell 8 ottobre 2001 che completa lo statuto della società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA (di seguito denominato USR TOSCANA) e LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA (di seguito denominata L.C.108La) Rafforzare e

Dettagli

EVENTI CON PIANO B LINEE GUIDA. revisione 1.0

EVENTI CON PIANO B LINEE GUIDA. revisione 1.0 EVENTI CON PIANO B LINEE GUIDA revisione 1.0 PREMESSA Lo scopo del presente documento è quello di definire alcune linee guida e la modalità per organizzare un qualsiasi evento in coordinamento con il direttivo

Dettagli

Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 18 marzo 2015, ha adottato la seguente delibera:

Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 18 marzo 2015, ha adottato la seguente delibera: Protocollo d'intesa fra il Ministro per la giustizia ed il Consiglio superiore della magistratura per lo sviluppo di azioni volte al miglioramento qualitativo della messa a disposizione dei dati statistici

Dettagli

Regolamento interno della Commissione della concorrenza

Regolamento interno della Commissione della concorrenza Regolamento interno della Commissione della concorrenza 251.1 del 1 luglio 1996 (Stato 1 febbraio 2009) Approvato dal Consiglio federale il 30 settembre 1996 La Commissione della concorrenza, visto l articolo

Dettagli

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale CIRCOLARE A.F. N. 172 del 13 Dicembre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale Premessa Con la circolare n. 2 del 07.11.2016 l Ispettorato Nazionale

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

La cassetta degli attrezzi del RLS: la riunione periodica

La cassetta degli attrezzi del RLS: la riunione periodica La cassetta degli attrezzi del RLS: la riunione periodica Riunione periodica : Rituale formale o momento strategico? L esperienza è in genere scoraggiante: gli RLS si sono barricati su un problema pretestuoso

Dettagli

Parte 1. Luisa Biazzi

Parte 1. Luisa Biazzi link726 CEM - D.lgs. n.159 dell 1.8.2016: recepita in Italia la direttiva 2013/35/UE sulla protezione dei lavoratori dai rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall esposizione a campi elettromagnetici

Dettagli

TESI IN DIRITTO DEL LAVORO

TESI IN DIRITTO DEL LAVORO TESI IN DIRITTO DEL LAVORO IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA INTRODUZIONE CAPITOLO 1: L evoluzione storica della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro 1.1 La disciplina della sicurezza

Dettagli

Nuovo codice doganale

Nuovo codice doganale Nuovo codice doganale Regolamento n. 952/2013 del 9 ottobre 2013 del Parlamento Europeo Il provvedimento reca una serie di innovazioni, rispetto al previgente codice doganale comunitario (Reg. 2913/92),

Dettagli

Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche

Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche Partecipazione dell'italia alla definizione degli atti dell'ue Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il diritto derivato

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il diritto derivato Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Il diritto derivato IL DIRITTO EUROPEO DERIVATO Art. 288 TFUE: Per esercitare le competenze dell'unione, le istituzioni adottano: REGOLAMENTI

Dettagli

LE COMPETENZE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. Nella gestione della scuola

LE COMPETENZE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. Nella gestione della scuola LE COMPETENZE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Nella gestione della scuola 1 NUOVO PROFILO passaggio dal ruolo direttivo al ruolo dirigenziale ( art. 25 del D. L.vo 165/2001 ) 2 Il Dirigente scolastico : Assicura

Dettagli

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche

Dettagli

COMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA

Dettagli

Segreteria Regionale di Basilicata STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA

Segreteria Regionale di Basilicata STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA 2 ART. 1 Costituzione E costituita la Federazione dei medici della CISL, denominata Federazione CISL-Medici Basilicata con sede a Potenza conseguente

Dettagli

FILCTEM -CGIL FEMCA - CISL UILTEC - UIL

FILCTEM -CGIL FEMCA - CISL UILTEC - UIL Prot.: 276 Roma,1 luglio 2015 FILCTEM -CGIL FEMCA - CISL UILTEC - UIL REGOLAMENTO PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO DI CATEGORIA Premessa La contrattazione è elemento strategico

Dettagli

Come garantire il coinvolgimento dei lavoratori

Come garantire il coinvolgimento dei lavoratori Come garantire il coinvolgimento dei lavoratori Una delle linee strategiche adottate dal legislatore per definire la riforma della disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro, operata attraverso

Dettagli

COMUNE DI FAGNANO CASTELLO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLO. Approvato con Delibera del Consiglio Comunale N 22

COMUNE DI FAGNANO CASTELLO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLO. Approvato con Delibera del Consiglio Comunale N 22 COMUNE DI FAGNANO CASTELLO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale N 22 del 28/06/2013 1 INDICE 1 DEFINIZIONI... 3 2

Dettagli

La società in accomandita semplice. Nozione

La società in accomandita semplice. Nozione La società in accomandita semplice Nozione La società in accomandita semplice è la terza e ultima tipologia di società di persone ed è disciplinata dal Capo IV, del Titolo V, Libro V, dall art. 2313 all

Dettagli

GIURISDIZIONE CONTENZIOSA E NON CONTENZIOSA: RICORSI DIRETTI E INDIRETTI

GIURISDIZIONE CONTENZIOSA E NON CONTENZIOSA: RICORSI DIRETTI E INDIRETTI LA TUTELA GIURISDIZIONALE PROF.SSA MARIA TERESA STILE Indice 1 GIURISDIZIONE CONTENZIOSA E NON CONTENZIOSA: RICORSI DIRETTI E INDIRETTI ------- 3 2 LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL UNIONE EUROPEA-------------------------------------------------------------

Dettagli

Fondo Sociale Europeo P.O.R. Piemonte. Ob. 2 Competitività regionale e Occupazione Comitato di Sorveglianza. Regolamento interno

Fondo Sociale Europeo P.O.R. Piemonte. Ob. 2 Competitività regionale e Occupazione Comitato di Sorveglianza. Regolamento interno Fondo Sociale Europeo P.O.R. Piemonte Ob. 2 Competitività regionale e Occupazione 2007-2013 Comitato di Sorveglianza Regolamento interno Approvato dal Comitato di Sorveglianza del POR FSE Ob.2 il 13/12/2007

Dettagli

LAVORO E RAPPRESENTANZA. A partire dall esperienza sindacale

LAVORO E RAPPRESENTANZA. A partire dall esperienza sindacale LAVORO E RAPPRESENTANZA A partire dall esperienza sindacale Nota di metodo Le seguenti slides costituiscono una traccia utile al docente in aula nonché agli studenti. Non è necessario quindi seguire le

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del

Dettagli

Oggetto: Solvency II - ulteriori indicazioni per l avvio della fase di pre-application di un modello interno

Oggetto: Solvency II - ulteriori indicazioni per l avvio della fase di pre-application di un modello interno SERVIZIO STUDI SEZIONE AFFARI INTERNAZIONALI Roma 19 maggio 2010 Prot. n. 07-10-000136 All.ti n. 2 Alle Imprese di assicurazione con sede legale in Italia LORO SEDI Oggetto: Solvency II - ulteriori indicazioni

Dettagli

Sistema di controllo interno

Sistema di controllo interno Sistema di controllo interno Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli Sistema di controllo interno INSIEME delle PROCEDURE e delle

Dettagli

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro Pesaro, 7 dicembre 2004 Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA R.S.U. DEL COMUNE DI PESARO I giorni 16, 17 e 18 novembre 2004 i dipendenti del

Dettagli

ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2010

ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2010 Da a.s. 1998-1999 Nominata componente esterno di commissione degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d istruzione secondaria superiore. Istituto Tecnico Vallauri di Roma Istituto Tecnico Vallauri

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO presso LMPS Prof. Gian Guido Balandi Dott.ssa Stefania Buoso

DIRITTO DEL LAVORO presso LMPS Prof. Gian Guido Balandi Dott.ssa Stefania Buoso DIRITTO DEL LAVORO presso LMPS Prof. Gian Guido Balandi Dott.ssa Stefania Buoso LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL LAVORO PUBBLICO LO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI a.a. 2015/2016 Lezione del 01.03.2016

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

PROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA TRA Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Federazione Nazionale Stampa Italiana (di seguito denominato Federazione) Scuola e informazione:

Dettagli

LA RIFORMA COSTITUZIONALE SPIEGATA IN MODO SEMPLICE IL PARLAMENTO E LA FUNZIONE LEGISLATIVA

LA RIFORMA COSTITUZIONALE SPIEGATA IN MODO SEMPLICE IL PARLAMENTO E LA FUNZIONE LEGISLATIVA Avv. ALESSANDRO ROGGERI Studio Legale ROGGERI&GRAPPIOLO Associazione Professionale Complesso Torri di Colombo, via C. Colombo, 52 18018 Arma di Taggia (IM) Tel. 0184/462259, Fax 0184/462751 Pagina Facebook:

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (emanato con D.R. n. 699-2016, prot. n. 15950 I/13 del 30.05.2016) I termini relativi a persone che, nel presente

Dettagli

AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI

AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI Studio Legale Losappio Via Ferrucci, 94 www.studiolegalelosappio.it GIUSEPPE LOSAPPIO AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI La disciplina regolamentare delle

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 15.12.2015 COM(2015) 643 final 2015/0293 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla conclusione dell accordo tra l Unione europea e la Repubblica Popolare Cinese

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale del Lazio

Programma di Sviluppo Rurale del Lazio REGIONE LAZIO Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2014-2020 Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza (Articoli da 47 a 49 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio,

Dettagli

CISL. 02/11/2010. A cura del Dipartimento Comunicazione CISL FP Lazio CISL FP Roma

CISL.   02/11/2010. A cura del Dipartimento Comunicazione CISL FP Lazio CISL FP Roma CISL CONTRATTARE INFORMATI A cura del Dipartimento Comunicazione CISL FP Lazio CISL FP Roma 1 Collegato al Lavoro Disegno di Legge n. 1441 quater F Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di

Dettagli

I N T O S A I. XIX INCOSAI (Città del Messico, Novembre 2007) ISSAI 10 DICHIARAZIONE SULL INDIPENDENZA (MESSICO 2007)

I N T O S A I. XIX INCOSAI (Città del Messico, Novembre 2007) ISSAI 10 DICHIARAZIONE SULL INDIPENDENZA (MESSICO 2007) I N T O S A I XIX INCOSAI (Città del Messico, Novembre 2007) ISSAI 10 DICHIARAZIONE SULL INDIPENDENZA (MESSICO 2007) (traduzione a cura dell Ufficio Relazioni Internazionali e Comunitarie della Corte dei

Dettagli

Attuazione del diritto dell UE nell ordinamento italiano

Attuazione del diritto dell UE nell ordinamento italiano Attuazione del diritto dell UE nell ordinamento italiano Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche

Dettagli

SCUOLA, LAVORO, IMPRESA: AL VIA L APPRENDISTATO IN AZIENDA

SCUOLA, LAVORO, IMPRESA: AL VIA L APPRENDISTATO IN AZIENDA SCUOLA, LAVORO, IMPRESA: AL VIA L APPRENDISTATO IN AZIENDA di Alessandra PAPA L articolo è una breve ma esauriente analisi del d.lgs. 81/2015 che ha introdotto importanti novità in materia di apprendistato

Dettagli

Sindacato e Cos-tuzione

Sindacato e Cos-tuzione ! Il sindacato ha un posto preciso nella Costituzione della Repubblica italiana. L'articolo 39 recita: L'organizzazione sindacale è libera! Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro

Dettagli

Il modello di legge comunitaria dell Emilia-Romagna

Il modello di legge comunitaria dell Emilia-Romagna Il modello di legge comunitaria dell Emilia-Romagna Regione Emilia-Romagna Roma, 27 settembre 2012 1 Scopo: Principali caratteristiche del modello adottato dalla Regione Emilia-Romagna per l'attuazione

Dettagli

Protocollo d intesa tra Regione Puglia

Protocollo d intesa tra Regione Puglia Protocollo d intesa tra Regione Puglia e Oirganizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL per il sostegno all economia, all occupazione ed alla qualità della vita dei cittadini pugliesi Il giorno 9 febbraio 2010,

Dettagli

Evento di Formazione Gruppo ODCEC Area Lavoro

Evento di Formazione Gruppo ODCEC Area Lavoro Le intese aziendali sul lavoro e gli interventi possibili per le parti delegate: i contratti aziendali di secondo livello e la contrattazione di prossimità Evento di Formazione Gruppo ODCEC Area Lavoro

Dettagli

FORME DI PARTECIPAZIONE: MODELLI PARTECIPATIVI NEGLI ORGANISMI SOCIETARI GIORGIO VERRECCHIA

FORME DI PARTECIPAZIONE: MODELLI PARTECIPATIVI NEGLI ORGANISMI SOCIETARI GIORGIO VERRECCHIA FORME DI PARTECIPAZIONE: MODELLI PARTECIPATIVI NEGLI ORGANISMI SOCIETARI GIORGIO VERRECCHIA To.Be.E. EWC Towards a better employee involvement in undertakings: roles and tasks of the main actors in establishing

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. 111013 Modalità e termini di comunicazione dei dati all anagrafe tributaria da parte degli uffici comunali in relazione alle denunce di inizio attività presentate allo sportello unico comunale per l

Dettagli

Conflitto sociale. Strutturale contrapposizione di interessi Reazione collettiva DIRITTO DI SCIOPERO ART. 40 COST.

Conflitto sociale. Strutturale contrapposizione di interessi Reazione collettiva DIRITTO DI SCIOPERO ART. 40 COST. Conflitto sociale Strutturale contrapposizione di interessi Reazione collettiva DIRITTO DI SCIOPERO ART. 40 COST. Diritto di sciopero Il diritto di sciopero si esercita nell ambito delle leggi che lo regolano

Dettagli

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione

Dettagli

RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO

RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO LE FONTI DELL ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO REGOLAMENTI E DIRETTIVE UE COSTITUZIONE ART. 1 PRELEGGI: LEGGI Legge Atti aventi forza di legge: Decreti

Dettagli

Art. 12 TUE Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell Unione europea Protocollo (n. 2) sull applicazione dei principi di

Art. 12 TUE Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell Unione europea Protocollo (n. 2) sull applicazione dei principi di Partecipazione dei parlamenti nazionali al processo decisionale dell UE Basi giuridiche Art. 12 TUE Protocollo (n. 1) sul ruolo dei parlamenti nazionali nell Unione europea Protocollo (n. 2) sull applicazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1. (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. II presente regolamento disciplina

Dettagli

RAPPORTO DI LAVORO E TRASFERIMENTO DI AZIENDA

RAPPORTO DI LAVORO E TRASFERIMENTO DI AZIENDA RAPPORTO DI LAVORO E TRASFERIMENTO DI AZIENDA 15 maggio 2015 Avv. Marcello Giustiniani www.beplex.com Il trasferimento d azienda e di ramo d azienda A) La nozione di trasferimento d azienda (art. 2112,

Dettagli

Risposta ABI alla consultazione circa lo schema di regolamento ministeriale recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie

Risposta ABI alla consultazione circa lo schema di regolamento ministeriale recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie Risposta ABI alla consultazione circa lo schema di regolamento ministeriale recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interesse

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

Studio di consulenza del lavoro il potere disciplinare del datore di lavoro

Studio di consulenza del lavoro  il potere disciplinare del datore di lavoro Studio di consulenza del lavoro www.dercole.org info@dercole.org il potere disciplinare del datore di lavoro Premessa I art. 2106 C.c. prevede che l inosservanza delle disposizioni contenute negli artt.

Dettagli

La partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea

La partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea IL CONSIGLIO REGIONALE IN EUROPA La partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia ai processi normativi dell'unione Europea Ufficio Relazioni Internazionali, Istituzionali e Territoriali U.S.S.

Dettagli

RETRIBUZIONE di POSIZIONE

RETRIBUZIONE di POSIZIONE Siglato il 3.12.2012 Sottoscritto il 20.12.2012 Area Dirigenza MEDICA ACCORDO DECENTRATO per la definizione della RETRIBUZIONE di POSIZIONE - ANNO 2012 - In data 20.12.2012, alle ore 15.30, presso la sede

Dettagli

Accordo europeo sullo stress

Accordo europeo sullo stress Accordo europeo Affrontare lo stress sul lavoro può condurre ad una più grande efficienza e professionalità, ad un miglioramento della salute e sicurezza, a benefici sociali ed economici conseguenti per

Dettagli

RINNOVATO IL CONTRATTO LATERIZI E MANUFATTI CEMENTIZI

RINNOVATO IL CONTRATTO LATERIZI E MANUFATTI CEMENTIZI REGIONALE DEL PIEMONTE RINNOVATO IL CONTRATTO LATERIZI E MANUFATTI CEMENTIZI 50.000 I LAVORATORI INTERESSATI PREVISTO UN AUMENTO SALARIALE DI 103 EURO Filca, Feneal, Fillea e Andil Assolaterizi e Assobeton

Dettagli

REGOLAMENTO O.P.N.M. - Organismo Paritetico Nazionale Metalmeccanici

REGOLAMENTO O.P.N.M. - Organismo Paritetico Nazionale Metalmeccanici REGOLAMENTO O.P.N.M. - Organismo Paritetico Nazionale Metalmeccanici Art. 1 Costituzione 1. In applicazione di quanto previsto dal CCNL 29 luglio 2013, stipulato tra Unionmeccanica- Confapi e Fiom Cgil

Dettagli

I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu;

I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu; 6 giugno 2013 I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu; Titolarità negoziale Piattaforme di rinnovo;

Dettagli