Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale

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1 Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale

2 D. Lgs. 81/08: valutazione dei rischi Titolo I, Capo I: Disposizioni generali Art. 2 Definizioni : valutazione dei rischi : valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

3 La diversità della forza lavoro Non tutti i lavoratori sono esposti agli stessi rischi. L Agenzia Europea per la Sicurezza e Salute sul Lavoro individua 6 categorie di lavoratori esposti a maggiore rischio: 1. lavoratori immigrati 2. lavoratori disabili 3. lavoratori giovani 4. lavoratori anziani 5. donne 6. lavoratori temporanei

4 Il «lavoratore standard» Nella valutazione dei rischi generalmente si ragiona in termini di «lavoratore standard»: lavoratore maschio adulto, di mezza età, di media corporatura, in salute, madrelingua. Ciò può portare ad una situazione non obiettiva e parziale se si considerano invece i lavoratori che ricadono al di fuori di tali «limiti standard». In fase di progettazione di strumenti ed attrezzature si progetta al 95% percentile, ad esempio quando si calcolano peso e statura. Ciò significa che il 5% delle persone non rientrano nei parametri adottati ed hanno quindi difficoltà nel trovare misure adatte a loro in termini di dotazioni di protezione, postazioni e piani di lavoro.

5 D.Lgs. 81/08: valutazione dei rischi Titolo I, Sezione II: Valutazione dei rischi Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi : La valutazione di cui all art. 17, c. 1, lett. a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavorativo quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza nonché quelli connessi alle differenze di genere, all età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.

6 LAVORO (rischi in edilizia) PERSONA La valutazione del rischio come interazione tra lavoro e persona Titolo I, Sezione II: Valutazione dei rischi Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi : Rumore Età Movimentazione manuale dei carichi Posture incongrue Genere Caratteristiche di personalità Movimenti ripetitivi Condizioni e stili di vita Vibrazioni Condizioni climatiche Polveri Fibre Agenti chimici, biologi e cancerogeni Atteggiamenti comportamentali Formazione professionale Condizioni di salute Provenienza da altri Paesi Cadute dall alto

7 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Titolo I, Sezione I: Misure di tutela e obblighi Art. 18 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente : Titolo I, Sezione I: Misure di tutela e obblighi c) nell affidare i compiti ai lavoratori tenere conto delle capacità* e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza; e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; * I compiti devono essere quindi affidati ad un lavoratore capace, cioè esperto ed abile

8 Competenza Con il termine competente il riferimento è volto a qualcuno a cui si riconosce una padronanza in determinate attività. Tale padronanza è data sì dal possesso di specifiche abilità, ma è anche frutto di conoscenze ed esperienze acquisite nel tempo e di un accurata riflessione su di esse. Ci si riferisce, quindi, ad una persona particolarmente qualificata rispetto ad un compito o ad una prestazione La competenza è, dunque, il risultato di un apprendimento inteso come sviluppo personale prodotto dall integrazione di conoscenze, abilità ed esperienze. Essa correla la dimensione cognitiva del sapere con quella operativa del fare.

9 Età dei lavoratori Lavoratori minorenni: da 15 a 18 anni Lavoratori adulti: da 18 a 65 anni Lavoratori giovani : fino a 25 anni Lavoratori che invecchiano : oltre i 45 anni Lavoratori anziani : dopo i 55 anni Lavoratori anziani: oltre i 65 anni Progressivo decremento delle funzioni psico-fisiologiche e aumento delle disabilità e malattie che influenzano la capacità di lavoro. Nel valutare la capacità lavorativa di una persona può essere utile riferirsi anche alla sua età funzionale oltre che alla sua età anagrafica e, comunque, esse vanno valutate in relazione allo specifico lavoro svolto.

10 Lavoratori minori La legge si applica ai minori di 18 anni Bambino = minore che non ha ancora compiuto 15 anni di età Adolescente = minore di età compresa tra 15 e 18 anni compiuti L età minima per l ammissione al lavoro è fissata al compimento di 15 anni

11 Lavoratori immigrati: alcune caratteristiche Basso livello di istruzione e difficoltà nella validazione delle proprie qualifiche (es. diploma di laurea) Barriere linguistiche e culturali che ostacolano la comunicazione e la formazione in materia di sicurezza e salute Scarsa conoscenza del mercato del lavoro Strategie di ricerca del lavoro meno efficienti Prioritaria esigenza di garantire a se stessi e alle loro famiglie uno stato di sicurezza sociale ed economica rispetto a tutti gli altri aspetti compresa la propria salvaguardia Presenza del fenomeno del machismo in materia di sicurezza

12 Lavoratori immigrati: alcuni dati Elevata occupazione in settori ad alto rischio (es. edilizia) Occupazione in lavori poco specializzati Più esposti a infortuni e malattie occupazionali Condizioni di lavoro meno favorevoli (lavori più faticosi fisicamente e monotoni, maggior numero di ore di lavoro, stipendi inferiori, maggiore lavoro a turni) Maggiore presenza di disturbi dell udito e di patologie muscoloscheletriche legati al lavoro In Italia il tasso di infortunio sul lavoro è di 1:23 lavoratori per gli italiani,1:16per gli immigrati. La distribuzione degli infortuni sul lavoro per età degli immigrati rispecchia quella delle forze di lavoro occupate: si tratta prevalentemente di giovani, il 45% ha meno di 35 anni e il 90% meno di 50. (Dati Rapporto INAIL 2009)

13 Lavoratori immigrati alcune indicazioni 1. Favorire una comunicazione efficace ai fini della sicurezza 2. Promuovere l assunzione di decisioni e di comportamenti favorevoli alla salute e alla sicurezza sul lavoro ESEMPIO : Compito di trasmettere a chi lavora con lui il senso del rischio e della relativa prudenza che sono la base per le regole Consapevolezza di come il proprio ruolo induca nei subalterni un comportamento imitativo. Rispetto dell universalità dei diritti umani e delle libertà fondamentali Corresponsabilità e universalità dei doveri Elasticità e apertura

14 Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale Attribuire la debita importanza alle questioni della diversità e assumere un impegno concreto al riguardo. Considerare la diversità della forza lavoro una ricchezza (e non un problema). Prendere in considerazione l intera forza lavoro. Tenere conto delle necessità di tutte le categorie che compongono la forza lavoro nella fase di progettazione e di pianificazione, invece di trovarsi a dover introdurre adeguamenti in caso di assunzione di lavoratori disabili, anziani o immigrati. Fornire agli incaricati della valutazione dei rischi, ai dirigenti e ai supervisori, ai rappresentanti per la sicurezza ecc. una preparazione e le informazioni pertinenti sulle questioni legate alla diversità in relazione ai rischi in termini di salute e di sicurezza. Fornire a tutti i lavoratori una formazione adeguata sulla sicurezza e la salute sul lavoro; elaborare materiali di formazione su misura in base alle necessità e alle specificità dei lavoratori. Una valutazione dei rischi improntata all inclusione deve adottare un metodo partecipato, che coinvolga i lavoratori interessati e sia basato su un esame della situazione effettiva di lavoro.

15 Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale Una valutazione dei rischi per le categorie di lavoratori maggiormente esposti, che elimini i rischi e affronti i pericoli all origine, va a vantaggio di tutti i lavoratori indipendentemente dall età, dal genere, dalla nazionalità e dalle caratteristiche fisiche. Alcuni esempi di misure che potrebbero avvantaggiare l intera forza lavoro: adeguamenti dei locali e delle postazioni di lavoro, per esempio installando rampe di accesso, ascensori, interruttori di illuminazione e scalini bordati di una vernice chiara ecc. adozione di strumenti più ergonomici (adattabili alle specificità di ciascun lavoratore indipendentemente dalla statura e dalle caratteristiche). In tal modo il lavoro o il compito possono essere svolti da una gamma più ampia di lavoratori (donne, lavoratori anziani, persone di bassa statura ecc.), per esempio rendendo necessaria una minore forza fisica fornitura di tutte le informazioni in materia di salute e di sicurezza in formati accessibili (allo scopo di renderle più comprensibili ai lavoratori immigrati)

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