GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO"

Transcript

1 ISTITUTO TECNICO PARITARIO MICHELANGELO SCORDIA Settore tecnologico COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Sussidio didattico GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO A.A.2014/2015 Classe V

2 Indice CAPITOLO 1-PROCESSO EDILIZIO 2-LA SICUREZZA NEI CANTIERI La valutazione dei rischi Classificazione e quantificazione dei rischi Tabelle di quantificazione dei rischi Le figure professionali della sicurezza nei cantieri edili I documenti della sicurezza pag VALUTAZIONE DEI RISCHI NEGLI SCAVI E MISURE DI RIDUZIONE 19 4-DEMOLIZIONI: TECNICHE,VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI 21 RIDUZIONE 5-L ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Gli impianti del cantiere 6-I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) 7-SISTEMI COLLETTIVI DI PROTEZIONE ANTICADUTA 8-I PONTEGGI 9-LE MACCHINE DA CANTIERE Macchine Movimento Terra Macchine Per La Rottura Del Terreno, Scavo E Caricamento Macchine Per Il Trasporto, Scavo E Costipamento Macchine Per Il Mescolamento Macchine Per Il Sollevamento 10-LA PIANIFICAZIONE DEI LAVORI 11-I LAVORI PUBBLICI 12-LA GESTIONE DEI LAVORI

3 1 Il processo relativo alla costruzione di una struttura architettonica è una lunga e complessa vicenda, che parte dal sorgere dell esigenza di un bene edilizio e giunge all effettiva costruzione e utilizzo delle opere edili. Tale processo può essere inteso come una sequenza logica di fasi: la programmazione, la progettazione, il controllo, la validazione, la costruzione e la gestione. Ogni singola opera edile (organismo edilizio) risulta essere un articolato sistema (sistemaedilizio), in cui i diversi elementi che ne fanno parte (elementi edilizi) si relazionano fra loro per soddisfare le esigenze dell utenza. A sua volta il sistema edilizio è suddiviso in due sottosistemi collegati: quello ambientale (spazi e funzioni) e quello tecnologico (elementi fisici che delimitano gli spazi). 1 Controllo e validazione dell opera da parte dell ente preposto

4 2

5 3

6 2 TESTO UNICO sulla SICUREZZA nel LAVORO 4

7 5

8 6

9 7

10 CLASSIFICAZIONE E QUANTIFICAZIONE DEI RISCHI 8

11 TABELLE DI QUANTIFICAZIONE DEI RISCHI 9

12 10

13 11

14 12

15 13

16 14

17 15

18 16

19 17 ESEMPIO DI POS

20 18

21 3 VALUTAZIONE DEI RISCHI NEGLI SCAVI E MISURE DI RIDUZIONE Gli scavi, dopo le cadute dall alto, sono la fonte del maggiore numero di incidenti nel settore delle costruzioni. L esposizione al rischio per la salute e la sicurezza, per il lavoratore che effettua attività di scavo, è particolarmente elevata. Il rischio residuo può essere eliminato e/o ridotto mediante: - individuazione e adozione delle misure di prevenzione e di protezione di tipo organizzativo e tecnico; - individuazione e adozione dei DPC (dispositivi di protezione collettiva) ritenuti idonei; - aggiornamento delle misure e sistemi di protezione attuati, in relazione ai mutamenti organizzativi e all evoluzione della tecnica; - individuazione e adozione dei DPI (dispositivi di protezione individuali). Riguardo all ultimo punto è opportuno ribadire che l utilizzo dei DPI deve essere ipotizzato alla fine del processo di valutazione del rischio, non all inizio, come è spesso consuetudine. L art. 75 del D.Lgs. 81/2008 prevede, infatti, che i DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti mediante l adozione delle misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da una corretta organizzazione del lavoro. Tuttavia, alcune tipologie di rischio residuo, come quelle di seppellimento e/o di caduta all interno dello scavo, difficilmente possono essere eliminate o ridotte ulteriormente con l adozione di DPI, in quanto non esistono sistemi specifici per effettuare questa protezione. Questo significa che in presenza di condizioni di evidente insicurezza l attività di scavo non può e non deve iniziare. Nelle attività di scavo deve essere anche considerato attentamente quello che normalmente è indicato come il rischio dipendente dal fattore umano, legato allo stato psico-fisico del lavoratore, alla sua incoscienza nella percezione del rischio, alla mancanza di formazione sui rischi cui è esposto. I rischi prevalenti sono quelli che possono provocare la morte, lesioni al corpo e danni alla salute, e sono di due tipi: Rischio di seppellimento; Rischio di caduta dall alto all interno dello scavo. Il rischio di seppellimento è quello derivante dal cedimento della parete di taglio e dipende dalle peculiarità dell area interessata, in cui assumono importanza la morfologia del terreno, la presenza di impianti interrati (energia elettrica, gas, acqua, telecomunicazioni), la presenza di opere interrate o fuori terra che possono creare interferenze con i lavori da svolgere. Le caratteristiche del terreno possono essere determinate mediante indagini preliminari sul posto. L entità delle indagini dipende dalle caratteristiche dell opera che deve essere eseguita, e possono comprendere la raccolta di informazioni sulla natura geologica della località interessata e sondaggi mediante prelievo di campioni nell area dello scavo. Nella determinazione delle caratteristiche del terreno assume particolare importanza la stabilità. I terreni hanno stratificazioni di consistenza diversa e, quando si esegue uno scavo, si innesca una situazione di squilibrio nelle spinte laterali e gli strati di cui il terreno è composto si posizionano secondo un angolo di inclinazione rispetto all orizzontale, chiamato angolo di declivio naturale. La stabilità del terreno è influenzata dall altezza dello scavo, dall inclinazione delle pareti, dall azione dell acqua dovuta alla pioggia durante l attività di cantiere, dall azione del gelo e del disgelo, ecc Il rischio di caduta dall alto all interno dello scavo è dovuto allo scivolamento del lavoratore e alla conseguente caduta nel cavo che sta eseguendo. E necessario quindi, transennare l area di scavo e informare costantemente il personale sui rischi presenti. Vi sono poi dei rischi concorrenti che aumentano la probabilità che si verifichino quelli prevalenti e sono: rischi innescanti il cedimento del terreno dovuti agli accumuli di materiali sul ciglio o a vibrazioni e scuotimenti; rischi innescanti la caduta dell operatore all interno dello scavo per l assenza di protezione dei bordi o a causa di un malore del lavoratore; rischi di natura atmosferica dovuti alla presenza di vento, pioggia, umidità o ghiaccio sulla superficie sulla quale è effettuata l attività di scavo.la valutazione dei rischi deve evidenziare in ogni istante dell attività lavorativa se c è un rischio grave che possa comportare rischi per la salute e la sicurezza, prevedendo la tempestiva attuazione delle misure ritenute idonee. 19

22 Il piano operativo di sicurezza deve prevedere le misure di prevenzione e protezione per la riduzione del rischio di seppellimento, di caduta dall alto all interno dello scavo e delle altre tipologie di rischio. Deve essere predisposta, altresì, una procedura che preveda l intervento di emergenza in aiuto del lavoratore che ha subìto un seppellimento o una caduta all interno dello scavo, garantendo sempre la presenza di personale in possesso delle capacità per intervenire in caso di emergenza. La ripresa dei lavori dopo un incidente o mancato incidente deve essere decisa a seguito di un attenta valutazione delle superfici di scavo e della zona circostante e dopo aver messo in atto procedure di lavoro e sistemi di protezione atti a garantire la sicurezza dei lavoratori. 20

23 4 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V DEMOLIZIONI: TECNICHE,VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI RIDUZIONE 21

24 22

25 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V L ALLESTIMENTO DEL CANTIERE 5 23

26 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V 24

27 IMPIANTI DEL CANTIERE 25

28 26

29 6 I DISPOSITIVI DIPROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) 27 DEFINIZIONE Si intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (Art. 74 del D.Lgs 81/07)

30 28 I DPI oculari possono essere in grado di prevenire: DANNI MECCANICI (polveri, trucioli, schegge) DANNI TERMICI (freddo = lacrimazione protratta, caldo= infiammazioni e ustioni) DANNI CHIMICI (acidi ed alcali causano infiammazioni e causticazioni) DANNI OTTICI causati da UV (saldature) da INFRAROSSI (lesioni retiniche e cataratta) LASER

31 29 Nelle lavorazioni che presentano pericolo di lesioni alle mani i lavoratori devono usare GUANTI o altri mezzi di protezione con caratteristiche adeguate in funzione del rischio dal quale si devono proteggere: 1) Guanti in cuoio o similari: contro abrasioni, punture e tagli. 2) Guanti isolanti: contro il rischio di elettrocuzione. 3) Guanti con caratteristiche appropriate alla sostanza manipolata: contro agenti chimici 4) Guanti in cuoio o materiale ignifugo: contro ustioni.

32 7 SISTEMI COLLETTIVI DIPROTEZIONE ANTICADUTA 30 DI SICUREZZA: Parapetti, reti anticaduta, linee vita ovvero tutto ciò che garantisce la sicurezza dei lavoratori nel lavoro. DI SERVIZIO: ponteggi, scale, tettoie, passerelle ovvero tutto ciò necessario ad eseguire i lavori. DI SOSTEGNO: armature, casseraturedegli elementi in c.a. ovvero tutte le opere necessarie a sostenere temporaneamente i manufatti appena realizzati non capaci di autoportarsi.

33 31

34 32

35 I PONTEGGI 8 33

36 34

37 35

38 36

39 LE MACCHINE DA CANTIERE 9 37 MACCHINE MOVIMENTO TERRA

40 38 MACCHINE PER LA ROTTURA DEL TERRENO, SCAVO E CARICAMENTO Pala Benna vagliatrice

41 MACCHINE PER IL TRASPORTO, SCAVO E COSTIPAMENTO 39 Bulldozer

42 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V MACCHINE PER IL MESCOLAMENTO 40

43 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO 41

44 42

45 I controlli e le verifiche sono previste dal D.Lgs.81/08. INAIL è titolare della prima delle verifiche periodiche mentre le ASL sono titolari delle verifiche successive. I riferimenti normativi sull argomento sono i seguenti: D.M. 11 aprile 2011 Nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE D. Lgs. 81/08 Linee Guida Ispesl apparecchiature di sollevamento Bisogna inoltre seguire le norme UNI ISO relative agli apparecchi di tale tipologia 43 Sulle gru devono sempre essere affisse le indicazioni relative a portata, istruzioni e caratteristiche tecniche. Bisogna inoltre indicare come dato necessario: Principali caratteristiche della macchina

46 44

47 45

48 46

49 LA PIANIFICAZIONE DEI LAVORI 10 47

50 ESEMPIO 48

51 49

52 I LAVORI PUBBLICI 11 50

53 51 Relazione generale e specialistiche Elaborati grafici esecutivi Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti Piano di manutenzione Piani di sicurezza e di coordinamento Cronoprogramma Computo metrico estimativo Schema di contratto che contiene le clausole del rapporto tra esecutore e amministrazione Capitolato speciale d appalto

54 52

55 53

56 LA GESTIONE DEI LAVORI 12 54

57 55

58 56

59 57

60 58

61 59

Valutazione del rischio per i lavori su coperture

Valutazione del rischio per i lavori su coperture CONVEGNO NAZIONALE I lavori su coperture Valutazione del rischio per i lavori su coperture Luca Rossi 8 ottobre 2011 Sala Large Gallery Hall 22-25 Bolognafiere, Quartiere Fieristico Programma Introduzione

Dettagli

LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA. Corso di formazione

LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA. Corso di formazione LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA Corso di formazione La valutazione del rischio IL FENOMENO DELLA CADUTA Tempo (s) Caduta (m) Velocità (km/h) 0,5 1,3 17,7 0,55 1,5 19,6 0,64 2,0 22,6 1,0 4,9 35,3 1,1

Dettagli

D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Contenuti minimi All.XV

D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Contenuti minimi All.XV D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Contenuti minimi All.XV Dott. Arch Dott. Arch. Lucia Niccacci Allegato XV contenuti minimi del PSC 1.DISPOSIZIONI GENERALI 1.1 definizioni

Dettagli

Programma. Anno Scolastico

Programma. Anno Scolastico Classe IV E Materia: Gestione del Cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro. MODULI DISCIPLINARI 1. Il rumore 2. Le vibrazioni 3. Il rischio chimico 4. Il rischio cancerogeno 5. L'allestimento del cantiere

Dettagli

RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Introduzione I lavori previsti e descritti dal progetto preliminare di cui questa relazione fa parte, saranno da ricondursi

Dettagli

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO 15 dicembre 2008 ing. Claudio BALDANI - Ministero per i Beni e le Attività Culturali 1 I riferimenti normativi (norme prescrittive) D.P.R. 27.04.1955 n. 547 Norme

Dettagli

Allegato E - Valutazione dei rischi Plesso scolastico "U. Foscolo"

Allegato E - Valutazione dei rischi Plesso scolastico U. Foscolo Caduta dall alto del personale 3 4 12 Impermeabilizzazione con guaina prefabbricata e/o asfalto minerale e/o guaina in PVC o bituminosa con eventuale posa in opera di pannelli isolanti, previa spalmatura

Dettagli

COMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE COMUNE PERANO (Provincia di Chieti) Committente: Amministrazione Comunale di Perano Oggetto: GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE

Dettagli

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità

Dettagli

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Il corretto montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi metallici fissi Il PiMUS 1 I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC.

Dettagli

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) Sono qualsiasi

Dettagli

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE

CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE Sergio PIAZZOLLA ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione

Dettagli

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)

Dettagli

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) Per D.P.I. si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE

LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE Prof. arch. Renato Laganà La progettazione operativa Insieme degli elaborati necessari per prescrivere le modalità di realizzazione delle parti dell intervento

Dettagli

Parapetto a bordo scavo

Parapetto a bordo scavo INTEGRAZIONE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO La realizzazione della fondazione comporta un maggiore scavo rispetto alla previsione originaria di progetto di 80 cm. Si ritiene utile integrare il piano

Dettagli

Sicurezza sul lavoro in edilizia a Bologna e provincia: dati e riflessioni sul 2009 Bologna, 28/04/2010 Dr. Paolo Galli AUSL di Imola

Sicurezza sul lavoro in edilizia a Bologna e provincia: dati e riflessioni sul 2009 Bologna, 28/04/2010 Dr. Paolo Galli AUSL di Imola LA VIGILANZA DEI CANTIERI EDILI: I RISULTATI DELL ATTIVITA 2009 DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DELLE AUSL DI BOLOGNA E IMOLA Sicurezza sul lavoro in edilizia a Bologna e provincia:

Dettagli

SCHEMA DI PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

SCHEMA DI PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO PROTOCOLLI PRESTAZIONALI EDILIZIA PRIVATA DI NUOVA COSTRUZIONE SCHEMA DI PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO (vedi anche, in proposito, l Allegato XV, paragrafo 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) FRONTESPIZIO

Dettagli

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIA OPERATIVO DI CUREZZA TIPO 01 COSTRUZIONI CIVILI Committente (nome o ragione sociale, indirizzo e numeri di telefono): Titolo del progetto (copiare il titolo del progetto

Dettagli

COMUNE DI SORRENTO PROVINCIA DI NAPOLI

COMUNE DI SORRENTO PROVINCIA DI NAPOLI 1 COMUNE DI SORRENTO PROVINCIA DI NAPOLI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DI STABILITÀ E SICUREZZA DEL TERRITORIO: Interventi urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico in ambito urbano PROGETTO

Dettagli

DPI E RISCHIO INFORTUNISTICO

DPI E RISCHIO INFORTUNISTICO DPI E RISCHIO INFORTUNISTICO PROTEZIONE DELLE MANI, DEI PIEDI T.d.P. Adriano Cunial SPISAL Az. U.L.SS. N. 8 - Asolo Treviso, 11 marzo 2015 Auditorium S.Artemio LABORATORIO FALEGNAMERIA 2015 INQUADRAMENTO

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA

UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE LOCALI EX OFFICINA ERSAT LOC. CASTIADAS CENTRO DEL COMUNE DI CASTIADAS Committente UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS

Dettagli

REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE

REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE Provincia di Palermo LAVORI DI Manutenzione straordinaria Immobili Comunali: Scuola Elementare di Grisì (Fraz. di Monreale). PROGETTO PRELIMINARE PRIME INDICAZIONI SULLA

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MINERARIO ASPRONI-FERMI IGLESIAS anno scolastico 2015/2016

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MINERARIO ASPRONI-FERMI IGLESIAS anno scolastico 2015/2016 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MINERARIO ASPRONI-FERMI IGLESIAS anno scolastico 2015/2016 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe 4 a Geotecnici (ore settimanali: 2) Prof.:

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA

CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti

Dettagli

D.Lgs 81/08 art. 96 c.1. Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici

D.Lgs 81/08 art. 96 c.1. Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici D.Lgs 81/08 art. 96 c.1 Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici POS: Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento, redatto dal datore di lavoro, in cui devono essere riportate

Dettagli

PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA

PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA PREMESSA Il presente volume ha lo scopo di fornire i criteri teorici e pratici di esecuzione e le misure di sicurezza per lo svolgimento dei lavori temporanei in quota per

Dettagli

La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici.

La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici. La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici. Patrizio Nonnato (Esperto in Energia e Sicurezza) 30 ottobre 2009 Ai fini della

Dettagli

Progetto preliminare redatto da Oasi Consulting srl Viale Duccio di Buoninsegna, 8 AREZZO

Progetto preliminare redatto da Oasi Consulting srl Viale Duccio di Buoninsegna, 8 AREZZO 2 3 4 1.1 1.2 1.3 1.4 5 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 6 7 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 8 9 10 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 11 - - - - - - - - - - - 12 - - - - 13 14 15 CRONOPROGRAMMA DELLE LAVORAZIONI - individuazione

Dettagli

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 02 COSTRUZIONI STRADALI CONDOTTE - MOVIMENTO TERRA

INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA TIPO 02 COSTRUZIONI STRADALI CONDOTTE - MOVIMENTO TERRA INFORMAZIONI PER LA BOZZA DEL PIA OPERATIVO DI CUREZZA TIPO 02 COSTRUZIONI STRADALI CONDOTTE - MOVIMENTO TERRA Committente (nome o ragione sociale, indirizzo e numeri di telefono): Titolo del progetto

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A I Dispositivi di Protezione Individuale

Dettagli

Ente Scuola Edile Catania

Ente Scuola Edile Catania Corso di formazione per i coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori (D.Lgs. 81/08 Titolo IV e Allegato XIV durata 120 ore) Data di inizio corso: 22/04/2016 Data di fine corso:06/07/16

Dettagli

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Città di Partinico Provincia di Palermo Affidamento in concessione del servizio di pubblica illuminazione e segnalazione semaforica, della manutenzione e gestione degli impianti e della progettazione ed

Dettagli

1. PREMESSA ZONE DI INTERVENTO E AREA DI CANTIERE ELENCO DELLA PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4

1. PREMESSA ZONE DI INTERVENTO E AREA DI CANTIERE ELENCO DELLA PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 Sommario 1. PREMESSA... 3 2. ZONE DI INTERVENTO E AREA DI CANTIERE... 3 3. ELENCO DELLA PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 4. INDICAZIONI E PRESCRIZIONI PRELIMINARI... 5 5. VALUTAZIONE DEL RISCHIO...

Dettagli

Parapetti su cassaforma e scale portatili. Descrizione del caso

Parapetti su cassaforma e scale portatili. Descrizione del caso Titolo del caso Parapetti su cassaforma e scale portatili Descrizione del caso Tipologia costruttiva Contesto produttivo Realizzazione pila di un viadotto Lavorazioni di posa in opera di carpenteria metallica

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 17 Aprile 2013 28 Maggio 2012 Dott. Ing. Silvio Spadi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere,

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE (art.10 D.L.vo 494/96) Ing. Alessandro Selbmann Lo scopo è quello del sollevamento o del sollevamento-trasporto : GRU PARANCHI DPR 547/55: OMOLOGAZIONE

Dettagli

Fonte:

Fonte: Fonte: www.ciemmeci.org Rischio meccanico Definizione Il rischio principale connesso rischio meccanico legato principalmente: alla presenza di elementi di diversa natura in movimento relativo fra loro

Dettagli

Formazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione

Formazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione Formazione di Base per i Lavoratori Servizio di Prevenzione e Protezione D.P.I. Se ne parla esplicitamente al Titolo III, Capo II del D.Lgs. 81/08 Inoltre si fa riferimento anche all allegato VIII: Indicazioni

Dettagli

PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE

PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA Slides ricavate dal percorso per Perforatori Grande / Piccolo Diametro GESTIONE DELLA

Dettagli

Opportunità di far crescere la sicurezza: Dalla VDR al SGSL

Opportunità di far crescere la sicurezza: Dalla VDR al SGSL Opportunità di far crescere la sicurezza: Dalla VDR al SGSL Dalla VDR al SGSL -Ing. Andrea Govoni 1 Introduzione Sistemi di Gestione ISO 9001 Qualità ISO 14001 Ambiente BS OHSAS 18001 Salute e sicurezza

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE EDILIZIA Processo Costruzione di edifici e di opere di ingegneria civile/industriale Sequenza

Dettagli

Strumento di pianificazione Misure proprie al cantiere per garantire la sicurezza e la tutela della salute

Strumento di pianificazione Misure proprie al cantiere per garantire la sicurezza e la tutela della salute Strumento di pianificazione Misure proprie al cantiere per garantire la sicurezza e la tutela della salute sicurezza sul lavoro La sicurezza e la tutela della salute richiedono pianificazione e coordinamento

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi dell art. 100 del D.Lgs 81/08 CAPITOLO I

PROGETTO ESECUTIVO. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi dell art. 100 del D.Lgs 81/08 CAPITOLO I PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi dell art. 100 del D.Lgs 81/08 Codice di Classificazione: PSC_GRAM-02/14- Enel 01/2014 Pag.2 di 3 CAPITOLO I Modalità per la descrizione

Dettagli

Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza

Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Sommario 1. PREMESSA 2 2. DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI 3 3. INDICAZIONI E PRESCRIZIONI DI SICUREZZA PRELIMINARI 4 4. VALUTAZIONE

Dettagli

Criteri metodologici ed operativi per la redazione dei piani di sicurezza. Dott. Giusti Daniele Azienda USL 3 PT

Criteri metodologici ed operativi per la redazione dei piani di sicurezza. Dott. Giusti Daniele Azienda USL 3 PT Criteri metodologici ed operativi per la redazione dei piani di sicurezza Dott. Giusti Daniele Azienda USL 3 PT Allegato XV - definizioni scelte progettuali ed organizzative insieme di scelte effettuate

Dettagli

MODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto

MODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione

Dettagli

Assistente tecnico di cantiere

Assistente tecnico di cantiere Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Assistente tecnico di cantiere 3.1.3.5.0 - Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate Attività economiche di riferimento:

Dettagli

INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS

INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE ai sensi

Dettagli

sull UTILIZZO in SICUREZZA delle GRU

sull UTILIZZO in SICUREZZA delle GRU Domenico Magnante sull UTILIZZO in SICUREZZA delle GRU Informazione ai lavoratori secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Installazione, utilizzo, dismissione di gru a torre/autogru A B C sull UTILIZZO in SICUREZZA

Dettagli

COMUNE DI FOLIGNO AREA LAVORI PUBBLICI SERVIZIO VIABILITA

COMUNE DI FOLIGNO AREA LAVORI PUBBLICI SERVIZIO VIABILITA PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA (art. 17 co 2 D.P.R. 207/2010) Identificazione e descrizione dell

Dettagli

Dispositivi Di Protezione Individuale

Dispositivi Di Protezione Individuale Sezione di Roma 1 Roma, 28 Gennaio 2008 Giornata Formativa Sicurezza Nei Luoghi Di Lavoro Dipartimento di Fisica Ed. Marconi Aula Conversi Dispositivi Di Protezione Individuale Antonio Giampaoli giampaoli@lngs.infn.it

Dettagli

Gestione del cantiere e sicurezza

Gestione del cantiere e sicurezza Programma svolto a.s. 2015/2016 classe 3BL Gestione del cantiere e sicurezza Prof. Simone Senesi - Prof. Gianluca Berardi - Prof. Simone Antonio Palermo PROGRAMMA GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA A.S.

Dettagli

ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI)

ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI) Spett.le c.a. Mantova, 1 luglio 2010 Oggetto: ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI) Egr.

Dettagli

I concetti di rischio e pericolo

I concetti di rischio e pericolo I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

Dettagli

Allegato C Fascicolo della sicurezza ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA

Allegato C Fascicolo della sicurezza ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA 1 ALLEGATO C FASCICOLO DELLA SICUREZZA DESCRIZIONE SINTETICA. Realizzazione nuovo edificio scolastico. Durata effettiva dei lavori Inizio Lavori Settembre 2008 Fine

Dettagli

SEMINARI : Linee di vita: normative, tecniche e procedure Quadro legislativo italiano (D. Lgs. N. 81/2008 e s.m.i.)

SEMINARI : Linee di vita: normative, tecniche e procedure Quadro legislativo italiano (D. Lgs. N. 81/2008 e s.m.i.) SEMINARI : Linee di vita: normative, tecniche e procedure Quadro legislativo italiano (D. Lgs. N. 81/2008 e s.m.i.) Mercoledì 28 gennaio 2015 Sala Cavour Sala Giolitti Centro Congressi Torino Incontra

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) Allegato 6 (PARTE 5 ) Direzione Regionale del Lazio Settore Gestione Risorse Ufficio Risorse Materiali DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) (AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL

Dettagli

DEMOLIZIONI DECOSTRUZIONI

DEMOLIZIONI DECOSTRUZIONI DECOSTRUZIONI Manuali Meccanizzate Con esplosivo Riferimento normativo D.Lgs 81/08 s.m.i. Capo II SEZIONE VIII DEMOLIZIONI (da art. 150 a art. 155) SEZIONE VIII DEMOLIZIONI Art. 150 - Rafforzamento delle

Dettagli

Cadute dall alto, dall Ispesl le istruzioni per valutare i rischi e usare i sistemi di protezione

Cadute dall alto, dall Ispesl le istruzioni per valutare i rischi e usare i sistemi di protezione EDILIZIA E TERRITORIO SICUREZZA 43 Cadute dall alto, dall Ispesl le istruzioni per valutare i rischi e usare i sistemi di protezione L Istituto superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul lavoro ha messo

Dettagli

S T U D I O T E C N I C O C M

S T U D I O T E C N I C O C M RICHIESTA DOCUMENTAZIONE ALLE IMPRESE AGGIUDICATRICI Impresa Appalto Ai fini della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la presente si richiedono i documenti necessari per l inizio

Dettagli

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio

Dettagli

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA 46100 MANTOVA

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA 46100 MANTOVA COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA 46100 MANTOVA Suddivisione per tipologia parapetti provvisori aventi

Dettagli

Articolo Piano di sicurezza e di

Articolo Piano di sicurezza e di ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info info Lavori pericolosi Articolo 100 - Piano di sicurezza e di coordinamento 1. Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità

Dettagli

I rischi lavorativi RSPP ARPAT TOSCANA STEFANO GINI

I rischi lavorativi RSPP ARPAT TOSCANA STEFANO GINI I rischi lavorativi RSPP ARPAT TOSCANA STEFANO GINI RISCHIO E PERICOLO QUALE LA DIFFERENZA? Esempio: L utilizzo dell impianto elettrico PERICOLO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore

Dettagli

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione

Dettagli

LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI IN SICUREZZA. Pistoia, Ufficio Manutenzione Provincia di Pistoia Dott. Arch.

LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI IN SICUREZZA. Pistoia, Ufficio Manutenzione Provincia di Pistoia Dott. Arch. LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI IN SICUREZZA 1 LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI IN SICUREZZA PROGRAMMATA DI MIGLIORAMENTO ACCIDENTALE MANUTENZIONE NEGLI EDIFICI SCOLASTICI DI PRONTO INTERVENTO PREVENTIVA 2

Dettagli

SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHI DEL PERSONALE ADDETTO

SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHI DEL PERSONALE ADDETTO SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHI DEL PERSONALE ADDETTO 48 1 - Costruzioni edili. NATURA GRUPPO OMOGENEO: OPERE DI RISTRUTTURAZIONE Responsabile Tecnico di Cantiere (generico). SCHEDA 1.1 Attività di ufficio

Dettagli

- tel I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC. LEG.VO N 235/2003 E GLI OBBLIGHI IN CAPO AL DATORE DI LAVORO. Per. Ind.

- tel I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC. LEG.VO N 235/2003 E GLI OBBLIGHI IN CAPO AL DATORE DI LAVORO. Per. Ind. Azienda Unità Sanitaria Locale Rimini GILBERTO LOFFREDO Sezione Cantieri dell Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro p.e.: gloffred@auslrn auslrn.net - tel. 0541707674 I LAVORI

Dettagli

Ing. Eugenio Nicoletti PRESENTAZIONE DEL CORSO MODULO C

Ing. Eugenio Nicoletti PRESENTAZIONE DEL CORSO MODULO C Corso per RSPP Modulo C PRESENTAZIONE DEL CORSO MODULO C Nel quadro degli obblighi di formazione per i Responsabili dei Servizi aziendali di Prevenzione e Protezione, il "Modulo C" corrisponde a quanto

Dettagli

SOSTITUTIVO. di SICUREZZA. previsto dal D.Lgs. 163/06 e s.m.i e conforme ai contenuti minimi indicati dall allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

SOSTITUTIVO. di SICUREZZA. previsto dal D.Lgs. 163/06 e s.m.i e conforme ai contenuti minimi indicati dall allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. PIANO SOSTITUTIVO di SICUREZZA previsto dal D.Lgs. 163/06 e s.m.i e conforme ai contenuti minimi indicati dall allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. APPALTATORE/CONCESSIONARIO INDIRIZZO CANTIERE NATURA

Dettagli

Aspetti giuridico normativi, metodologia del corso, l aggiornamento obbligatorio.

Aspetti giuridico normativi, metodologia del corso, l aggiornamento obbligatorio. -PROGRAMMA DEL CORSO- Coordinatori per la sicurezza in fase progettazione e di esecuzione (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009, allegato XIV) Corso di 120 ore (15 moduli da 8 ore) Date e

Dettagli

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni Dipartimento della Prevenzione U.F. P.I.S.LL. - T.d.P. FABIO NESTI Formazione per la sicurezza in Edilizia Definizioni (norma UNI 8088)

Dettagli

--- PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO

--- PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO Città di Castellanza Allegato C alla delibera di G.C. n. 117 del 11.09.2014 MANUTENZIONE STRAORDINARIA COPERTURE/FIORIERE CIMITERO DI CASTELLANZA --- PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.

Dettagli

STUDIO TECNICO FALCIOLA

STUDIO TECNICO FALCIOLA Dott. Arch. Giovanna FALCIOLA Dott. Ing. Franco FALCIOLA Via Bonomelli n 16-28845 Domodossola (Vb) Tel./fax (0324)249322 Partita I.V.A. 01357560034 e-mail: studiotecnicofalciola@gmail.com PROVINCIA DEL

Dettagli

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 Data:23/12/2009 Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di

Dettagli

MODULO GIURIDICO Argomento Ore Relatore

MODULO GIURIDICO Argomento Ore Relatore Corso Coordinatori Sicurezza Cantieri (120 ore) A giorni sarà pubblicato il programma completo con relatori e date date: lunedì e venerdì dal 16/11/2015 MODULO GIURIDICO Introduzione al corso e presentazione

Dettagli

SICUREZZA DEGLI OPERATORI

SICUREZZA DEGLI OPERATORI SICUREZZA DEGLI OPERATORI 1 Le Norme D. Lgs. 81/08 Norme in materia sicurezza sul lavoro D.M. 13 aprile 2011 Applicazione D.Lgs. 81/08 al volontariato 2 Le Norme Il volontario di protezione civile è equiparato

Dettagli

Formazione dei Lavoratori

Formazione dei Lavoratori Formazione dei Lavoratori Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Bari Servizio di Prevenzione Protezione La percezione del rischio negli esseri umani [ fortemente condizionata dalle emozioni

Dettagli

RISCHIO di CADUTA dall alto

RISCHIO di CADUTA dall alto CORSO di FORMAZIONE per COORDINATORI della SICUREZZA RISCHIO di CADUTA dall alto Relatore: Geom. Concetto CURCIO Presidente sede Prov.le Confimpresa di Siracusa e Docente Formatore iscritto nell elenco

Dettagli

ANALISI E RIDUZIONE DEI RISCHI NEI PUNTELLAMENTI IN EMERGENZA

ANALISI E RIDUZIONE DEI RISCHI NEI PUNTELLAMENTI IN EMERGENZA ANALISI E RIDUZIONE DEI RISCHI NEI PUNTELLAMENTI IN EMERGENZA l dilucarossi ingegnere, ricercatore Le attività di montaggio e di smontaggio dei sistemi di puntellamento, caratterizzate da una notevole

Dettagli

Comune di Zelo Buon Persico

Comune di Zelo Buon Persico Comune di Zelo Buon Persico Provincia di Lodi PROGETTO PRELIMINARE REALIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA PRIME INDICAZIONI SULLA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Premessa Caratteristiche generali dell'opera: Oggetto:

Dettagli

Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza

Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Sommario 1. PREMESSA 2 2. DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI 3 3. INDICAZIONI E PRESCRIZIONI DI SICUREZZA PRELIMINARI 4 4. VALUTAZIONE

Dettagli

MODULO PRATICO (ORE) RSPP 16/32/48 // // Provana Quality Center. Aggiornamento RSPP 6/10/14 // // Provana Quality Center

MODULO PRATICO (ORE) RSPP 16/32/48 // // Provana Quality Center. Aggiornamento RSPP 6/10/14 // // Provana Quality Center CATALOGO CORSI ANNO 2016 1. RIEPILOGO CORSI Area SICUREZZA SUL LAVORO ATTREZZATURA MODULO TEORICO (ORE) MODULO PRATICO (ORE) SEDE DEL CORSO Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE) 4 4 per PLE con

Dettagli

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Determinazione n. 13/2004. del 28 luglio 2004

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Determinazione n. 13/2004. del 28 luglio 2004 Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici Determinazione n. 13/2004 del 28 luglio 2004 Chiarimenti in merito ai lavori di manutenzione ed ai contratti aperti Considerato in fatto L Associazione Nazionale

Dettagli

-PROGRAMMA DEL CORSO-

-PROGRAMMA DEL CORSO- -PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore

Dettagli

Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive

Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive CONVEGNO Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive Edilizia tradizionale, sicurezza possibile I risultati della ricerca di A.S.E. e C.P.T. di Torino Luca Mangiapane

Dettagli

ONERI DELLA SICUREZZA

ONERI DELLA SICUREZZA ONERI DELLA SICUREZZA (ART. 7 D.P.R. 222/03) D.P.R. 222/03; Det.. 4/2006 del 26/7/06. Apprestamenti: Opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in

Dettagli

I contenuti minimi del DVR e del POS e la complementarietà del POS al PSC. Corrado Bernardi CPTLucca Inverno 2014

I contenuti minimi del DVR e del POS e la complementarietà del POS al PSC. Corrado Bernardi CPTLucca Inverno 2014 I contenuti minimi del DVR e del POS e la complementarietà del POS al PSC Corrado Bernardi CPTLucca Inverno 2014 Documento di Valutazione Rischi Elemento di Idoneità tecnicoprofessionale Nuove aziende:

Dettagli

Modulo B. Obiettivi generali:

Modulo B. Obiettivi generali: Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 3 Estrazioni minerali - Altre industrie estrattive - Costruzioni Questo modulo si

Dettagli

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA Il Presente documento ha lo scopo di riassumere alcune linee guida relative all utilizzo delle apparecchiature presenti nell Officina

Dettagli

aggiornamenti al ruolo efpe SCUOLA EDILE di reggio emilia SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009

aggiornamenti al ruolo efpe SCUOLA EDILE di reggio emilia SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009 aggiornamenti al ruolo SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E FASCICOLO DELL OPERA: LEGGIBILITA E CONTESTUALIZZAZIONE tema

Dettagli

ESEMPIO DI STAMPA. DIAGRAMMA DI GANTT E CRONOPROGRAMMA LAVORI (D.Lgs. 81/08 e s.m.i e regolamento LL.PP)

ESEMPIO DI STAMPA. DIAGRAMMA DI GANTT E CRONOPROGRAMMA LAVORI (D.Lgs. 81/08 e s.m.i e regolamento LL.PP) Data: 29/01/2014 DIAGRAMMA DI GANTT E CRONOPROGRAMMA LAVORI (D.Lgs. 81/08 e s.m.i e regolamento LL.PP) Cantiere: Indirizzo: via Città: Maccagno Committente: Committente 1. Ubicazione cantiere Nome cantiere

Dettagli

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L.

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L. le misure di prevenzione e protezione MISURE DI PREVENZIONE il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza, la tecnica, per evitare o diminuire

Dettagli

Romagna Sede di. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Rimini ATTREZZATURA DRAG LINE

Romagna Sede di. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Rimini ATTREZZATURA DRAG LINE ATTREZZATURA DRAG LINE SEGNALETICA DI RIFERIMENTO RISCHI PRINCIPALI Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell operatore e delle persone presenti nelle vicinanze della macchina;

Dettagli