Verifica e rettifica del sestante

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1 Verifica e rettifica del sestante Perché il principio ottico del sestante funzioni, la doppia riflessione deve avvenire su un piano parallelo a quello del lembo; per garantire questa condizione possono servire alcune verifiche e conseguenti eventuali rettifiche da apportare muovendo le apposite viti di regolazione. In particolare occorre assicurarsi che entrambi gli specchi siano perpendicolari al piano del lembo e paralleli fra loro quando l'alidada è sullo zero. Prima verifica (perpendicolarità specchio mobile) Si blocca l alidada a circa un terzo o metà della corsa e si verifica che, guardando dall alto, il lembo appaia in continuità (figura 1); se la condizione non è soddisfatta, cioè esiste un errore di perpendicolarità dello specchio mobile (error of perpendicularity), occorre agire sull'unica vite di regolazione dello specchio mobile. Figura 1 Verifica della perpendicolarità dello specchio mobile: i "due lembi" (quello visto direttamente e quello riflesso) devono apparire in continuità (linea rossa in figura) II verifica (perpendicolarità specchio fisso) Con l alidada a 0 si osserva un oggetto lontano, anche terrestre, verificando che la parte diretta e quella riflessa siano sovrapponibili senza scarti laterali (figura 2) Questa verifica si può eseguire anche verificando che l orizzonte appaia in continuità ruotando lo strumento attorno all'asse del cannocchiale (figura 3), oppure che non appaia sdoppiato osservandolo mantenendo il sestante orizzontale (figura 4). Se la condizione non è soddisfatta, cioè esiste un errore di perpendicolarità dello specchio fisso (side error), occorre agire sulla vite di regolazione più esterna dello stesso. 1

2 Figura 2 C'è un errore di perpendicolarità dello specchio fisso quando un oggetto terrestre lontano appare sdoppiato orizzontalmente (grafica eseguita ipotizzando l'utilizzo di uno specchio whole horizon) Figura 3 - Verifica della perpendicolarità dello specchio fisso: se ruotando il sestante attorno all'asse del cannocchiale l'orizzonte appare come nella coppia di figure in alto il sestante è rettificato, mentre se accade ad esempio come nella coppia di figure in basso, serve una rettifica (grafica eseguita ipotizzando l'utilizzo di uno specchio tradizionale) 2

3 Figura 4 - Verifica della perpendicolarità dello specchio fisso: se, tenendo il sestante orizzontale, l'orizzonte appare sdoppiato è necessaria una rettifica (grafica eseguita ipotizzando l'utilizzo di uno specchio whole horizon) Verifica della correzione d indice Si tratta di determinare a quale angolo gli specchi sono esattamente paralleli, condizione che dovrebbe essere soddisfatta con l'alidada posizionata esattamente sullo zero (figura 5): col tempo si possono registrare differenze, in più o in meno, cioè può nascere un errore d indice (index error), che va sommato o sottratto ad ogni osservazione (correzione d'indice). Figura 5 - C'è un errore d'indice quando un oggetto terrestre lontano appare sdoppiato verticalmente nonostante alidada e nonio indichino esattamente zero (grafica eseguita ipotizzando l'utilizzo di uno specchio whole horizon) 3

4 Figura 6 Se un oggetto terrestre lontano appare sdoppiato sia verticalmente sia orizzontalmente, sono presenti sia un errore di perpendicolarità dello specchio fisso sia un errore d'indice La correzione d indice (avente valore uguale e contrario al corrispondente errore) si può determinare osservando semplicemente l orizzonte e cercare il punto in cui le sue immagini diretta e riflessa appaiano esattamente in continuità (figura 7), badando che se la continuità si ha per valori inferiori allo zero (a destra off the arc) la correzione è sommativa, viceversa se la continuità si ha per valori superiori allo zero (a sinistra on the arc) la correzione è sommativa. Figura 7 Verifica e rettifica dell'errore d'indice: se con alidada e nonio indicanti zero la situazione è quella in figura, va mosso il nonio finché l'orizzonte riflesso sia coincidente con quello osservato direttamente Anche il disco del Sole può essere utilizzato a tale scopo: se ne può portare l immagine riflessa a tangere quella diretta, prima sopra poi sotto, ed eseguire le corrispondenti letture (figura 8). In tal 4

5 modo si fa percorrere all alidada un percorso pari a due volte il diametro dell astro, che verrà misurato a destra d d e a sinistra d s dello zero, quindi la correzione d'indice sarà: γ = d d d s 2 La correzione d indice è cioè determinabile come metà della differenza fra le due letture, entrambe nell'ordine di 32', normalizzate come estensioni a destra e a sinistra dello zero; questo perché ciascuna avrà la componente di errore al suo interno (ad esempio, se l'errore è di 2' a destra dello zero - sommativa - ed il diametro del Sole esattamente 32', si leggerà d d =34' e d s =30', da cui =(34'-30')/2=4'/2=2'). Figura 8 - Verifica e rettifica dell'errore d'indice osservando il Sole Quando si parla di letture normalizzate come estensioni a destra e a sinistra dello zero, lo si fa per sottolineare che la lettura a sinistra d s si esegue direttamente sul nonio, mentre la lettura di destra d d sarà pari alla differenza tra 60' e quanto letto sul nonio, in quanto effettuata ruotandolo in senso contrario. Un controllo dell'attendibilità della correzione d'indice ricavata osservando il Sole si può effettuare confrontando il semidiametro medio misurato, dato dall'espressione che segue, con quello geocentrico indicato nelle effemeridi, badando che la differenza non superi 1'. SD = d d + d s 4 La presenza di un errore d'indice si può correggere, se piccolo, agendo sulla vite interna dello specchio fisso; se grande o comunque non rettificabile, se ne può annotare il valore che andrà poi sommato o sottratto ad ogni osservazione, passando dalla cosiddetta altezza istrumentale all'altezza osservata. Nei vecchi sestanti alla correzione d'indice si aggiungeva la correzione istrumentale c, che era dovuta a imprecisioni di costruzione dello strumento come ad esempio quello d'eccentricità dell alidada (cioè non coincidenza dell asse di rotazione col centro del settore circolare), non esatta graduazione del lembo, prismatismo degli specchi, ecc. Con le moderne tecnologie di costruzione tale correzione è ormai sempre nulla, ma viene tuttora riportata in una apposita tabella nell interno della scatola dello strumento (figura 9). 5

6 Figura 9 Tabella riportante la correzione istrumentale dello strumento (nulla per qualsiasi altezza nel caso in figura) NB: Si tenga presente che ogni rettifica può influenzare negativamente gli altri errori, quindi ad ogni movimento delle viti di regolazione occorre rivalutare tutte le condizioni di perpendicolarità e parallelismo. Riccardo Antola Fondamenti di Navigazione e Meteorologia nautica - Volume II Edizioni Simone per la scuola 6

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