NUOVO WELFARE AZIENDALE

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1 NUOVO WELFARE AZIENDALE

2 Definizione di «welfare» Il TUIR si riferisce ad «oneri di utilità sociale», ovvero «spese relative ad opere o servizi ( ) sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto» «Con l espressione welfare aziendale si identificano somme, beni, prestazioni, opere, servizi corrisposti al dipendente in natura o sotto forma di rimborso spese aventi finalità di rilevanza sociale ed esclusi, in tutto o in parte, dal reddito di lavoro dipendente». (Statuto di AIWA, Associazione Italiana Welfare Aziendale)

3 Normativa e prassi DPR 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR), artt. 51 e 100 Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di stabilità 2017) Decreto Interministeriale del 25 marzo 2016 Agenzia delle Entrate, Circolare 28/E del 15/6/2016 Decreto Legge n. 50/2017 Decreto Interministeriale del 12 settembre 2017 Agenzia Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, interpelli n /2016, n /2017, n /2016 e n /2017.

4 Articolo 51 del TUIR, comma 2 Non concorrono a formare il reddito: lettera a) WELFARE CONTRATTUALE Contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale Massimale: 3.615,20 euro annuo Possibilità di superamento delle soglie se versati per scelta del lavoratore in sostituzione del premio di produttività! NOVITA 2017

5 Articolo 51 del TUIR, comma 2 Non concorrono a formare il reddito: lettera c) WELFARE CONTRATTUALE/NEGOZIALE Somministrazioni di vitto (servizio mensa) organizzate dal datore di lavoro e gestite da terzi; Buoni pasto (nei limiti dell importo giornaliero di 5,29 Euro 7 euro se elettronici). lettera d) WELFARE CONTRATTUALE/NEGOZIALE Prestazioni di servizi di trasporto collettivo erogate alla generalità o a categorie di dipendenti, anche se affidate a terzi.

6 Il superamento dell unilateralità lettera f) (art. 51, c.2, richiamando articolo 100) «Benefit di utilità sociale» : opere o servizi (NO somme di denaro o voucher) (art. 100, c.1); utilizzabili dalla generalità o da categorie di dipendenti (art. 100, c. 1); la cui spesa è volontariamente sostenuta dall azienda (art. 100, c.1); NOVITA 2016 riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale (INTERPRETAZIONE: NOVITA 2017 OK «disposizioni di contratto collettivo nazionale di lavoro, di accordo interconfederale o di contratto collettivo territoriale») per finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto (art. 100, c. 1); che il dipendente e i suoi familiari ricevono direttamente dal datore di lavoro e/o tramite l ausilio di soggetti terzi. Superamento del limite del 5 per mille (articolo 100, c. 1): se il piano è volontario è deducibile solo entro il limite del 5 per mille delle spese per prestazione di lavoro dipendente; se il piano è obbligatorio è interamente deducibile. NOVITA 2016

7 Esemplificazioni Educazione, istruzione: Corsi extraprofessionali, di formazione ed istruzione (lingua straniera, informatica) Servizi di orientamento allo studio Ricreazione Palestre, circoli sportivi (tennis, piscina), impianti sciistici ecc. Viaggi con finalità ricreative o culturali Biglietti/Abbonamenti per cinema, teatro, mostre, musei, pay tv ecc. Abbonamento a quotidiani o riviste Biblioteche Assistenza sociale: Assistenza domiciliare, Badanti Case di riposo Assistenza sanitaria: Medicina preventiva e diagnostica, Check up Cure odontoiatriche, pediatriche o specialistiche Terapie e riabilitazione Culto Viaggi con finalità di culto (Pellegrinaggi)

8 I nuovi servizi e prestazioni a rimborso (art. 51, c. 2) lettera f-bis) NOVITA 2016 Le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari, dei servizi educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari. ESEMPLIFICAZIONI: retta asili nido; spese per scuola materna, primarie, secondarie; università e master; mensa; dopo- o pre-scuola; gite; centri estivi; baby sitting; assistenza allo studio; centri estivi o invernali; acquisto libri scolastici; orientamento universitario; orientamento mondo lavoro; borse e premi di studio

9 I nuovi servizi e prestazioni a rimborso (art. 51, c. 2) lettera f-ter) NOVITA 2016 le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti ESEMPLIFICAZIONI: Assistenza domiciliare Badanti Case di riposo Case di cura

10 I nuovi servizi e prestazioni (art. 51, c. 2) lettera f-quater) NOVITA 2017 I contributi e i premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, le cui caratteristiche sono definite dall'articolo 2, comma 2, lettera d), numeri 1) e 2), del decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 27 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2010, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie.

11 Articolo 51 del TUIR, comma 2 Non concorrono a formare il reddito: lettera g) Il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti a condizione che non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima che siano trascorsi almeno tre anni dalla percezione. Massimale: 2.065,83 euro Superamento delle soglie se versamenti come premio di produttività! NOVITA 2017

12 Articolo 51 del TUIR, comma 2 Non concorrono a formare il reddito: lettera h) WELFARE CONTRATTUALE/NEGOZIALE Previdenza complementare contributi versati dal datore di lavoro e dal lavoratore alle forme di previdenza complementare Massimale: 5.163,57 per i contributi previdenziali (art. 10 c. 1, lett e-bis, TUIR) Superamento delle soglie se versamenti come premio di produttività! NOVITA 2017 Spese sanitarie le erogazioni effettuate dal datore di lavoro in conformità a contratti collettivi o ad accordi e regolamenti aziendali a fronte delle spese sanitarie

13 Articolo 51 del TUIR, comma 3 Non concorrono a formare il reddito: WELFARE anche NEGOZIALE, ma solitamente UNILATERALE Non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se complessivamente di importo non superiore nel periodo d imposta a Euro 258,23. Se il valore supera il limite concorre interamente a formare il reddito Benefits erogabili ad personam ESEMPLIFICAZIONI: Buoni spesa, carburante, buoni acquisto, ricariche telefoniche Il valore normale dei beni e dei servizi (va bene il prezzo concordato «a mercato» o il minor prezzo concesso al grossista per i beni prodotti dall azienda)

14 Il buono welfare Articolo 51, comma 3-bis NOVITA 2016 Ai fini dell applicazione dei commi 2 e 3, l erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione (c.d. buono), in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale Decreto c.d. detassazione, marzo 2016 Il buono deve: essere nominativo non può essere monetizzato o ceduto dare diritto a un solo bene, prestazione, opera o servizio per l intero valore non può essere integrato

15 Articolo 51 del TUIR, comma 4 Non concorrono a formare il reddito: Individua la parte di valore di determinate prestazioni (uso promiscuo di autoveicoli, prestiti, fabbricati in uso, locazione e comodato) che rientrano nella quantificazione del limite esente ai sensi del comma 3. Le somme e i valori di cui al comma 4 dell art. 51 concorrono a formare il reddito secondo le regole ivi previste e non sono soggetti all imposta sostitutiva (10% detassazione) anche nell eventualità in cui gli stessi siano fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione del premio di risultato. NOVITA 2017

16 Il welfare di produttività E possibile «convertire» totalmente o parzialmente il premio di risultato per il tramite di contratti aziendali o territoriali e (SOLO) con l approvazione del singolo lavoratore NOVITA 2016 Premio di risultato è retribuzione, che viene sostituita da prestazioni di welfare

17 Il premio di risultato DEFINIZIONE Premio di risultato: somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con il decreto ministeriale 25 marzo 2016 (si veda art. 2) IMPORTI AGEVOLABILI Tassazione agevolata al 10% (salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro) Possibile «decontribuzione» (DL 50/2017 solo con coinvolgimento paritetico dei lavoratori) NO retribuzione di produttività non si applica più a maggiorazioni (lavoro notturno) o straordinari

18 CONDIZIONI premio erogato in esecuzione di contratti aziendali o territoriali, depositati entro 30 g dalla loro sottoscrizione presso DTL competente, unitamente a dichiarazione di conformità del contratto; corresponsione legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili criteri incrementali: Il premio di risultato definiti dalla contrattazione collettiva aziendale o territoriale criteri di misurazione e verifica degli incrementi aumento della produzione o in risparmi dei fattori produttivi miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi, anche attraverso la riorganizzazione dell orario di lavoro non straordinario

19 Il premio di risultato LIMITI reddito non superiore a euro ( euro nel 2016) nell anno precedente importo detassabile: euro (2.000 euro); incrementato a euro (2.500 euro) (al netto dei contributi previdenziali) per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro Escluse da reddito e da tassazione agevolata, le seguenti prestazioni nel caso siano usufruite in sostituzione del premio: NOVITA 2017 contributi alle forme pensionistiche complementari, anche se superano il limite di 5.164,65 euro; contributi di assistenza sanitaria versati a enti o casse aventi esclusivamente fini assistenziali, anche oltre il limite di 3.615,20 euro azioni distribuite ai dipendenti, anche oltre il limite di esenzione pari a 2.065,83 euro

20 Il welfare di produttività Premi di risultato denaro tassazione agevolata: 10% erogazione in applicazione di contratti aziendali o territoriali costo per il datore welfare in sostituzione beni, servizi, rimborsi No tassazione erogazione in applicazione di contratti aziendali o territoriali Nessun costo aggiuntivo per datore

21 Prospettive 1) Welfare contrattuale (nazionale): riconosciuto a tutti i lavoratori dello stesso contratto, indipendentemente da fattori geografici e tipologia di impresa. 2) Welfare bilaterale (e) territoriale: particolarmente adatto per la micro, piccola e media impresa, di natura prevalentemente sociale, concentrato sui bisogni basici e tradizionali (conciliazione, educazione dei figli, assistenza non autosufficienti etc ), integrativo del contrattuale. 3) Welfare aziendale obbligatorio: diffuso tra medie e grandi imprese, nuova leva della gestione del personale, fattore di produttività, integrativo dei precedenti, di natura «meno sociale» (ricreativo), ma più profilato.

22 Welfare contrattuale (nazionale) Il rinnovo del CCNL Metalmeccanico: + Flexible benefits per 450 euro (annualità sotto i 258 euro, utilizzo comma 3 fino a capienza) + Formazione per 300 euro (Diritto soggettivo di 24 ore di formazione in un triennio; contributo ulteriore di 100 euro anno carico azienda) + Previdenza complementare per 273 euro (riduzione contributo carico lavoratore; 2% carico impresa; +91 euro anno) + Assistenza sanitaria per 468 euro (copertura di tutta la famiglia; solo a carico datore; 156 euro anno) Totale welfare NEL TRIENNIO = euro

23 Misure di conciliazione vita-lavoro Decreto Ministeriale del 12 settembre 2017: - Sgravi contributivi per contratti collettivi aziendali recanti l introduzione di misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto dai CCNL - Tali misure devono riguardare almeno il 70% della media dei lavoratori - Le misure devono essere comprese nelle seguenti aree: - genitorialità - flessibilità organizzativa - welfare aziendale (servizi di time saving, strutture o servizi di cura) - Anni 2017 e 2018