VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE RIUNIONE DEL GIORNO 21 DICEMBRE 2000

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1 copia VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE RIUNIONE DEL GIORNO 21 DICEMBRE 2000 N. 46_ In data alle ore presso la Sala Civica al piano terra della Rocca di Riva del Garda si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica. All appello iniziale, effettuato dal Segretario su invito del Presidente, risultano presenti i signori: - MALOSSINI Cesare - Sindaco - BENAMATI Tomaso - Presidente - FRIZZI Rocco - ZUCCHELLI Paolo - CALZA Luigi - LORENZI Patrick - MATTEOTTI Paolo - BOMBARDELLI Ivo - VALANDRO Salvador - TRINCHIERI Cristian - VICARI Tiberio - ANDREOZZI Maurizio - TANAS Marco - D AGOSTINO Alfredo - LOTTI Stefano - BASSETTI Enzo - BONORA Vigilio - GENTILINI Ivo - DAVES Mario - ZAMBOTTI Pier Giorgio - CRETTI Gino - DE PASCALIS Flavio - RAVANELLI Giuseppe Risultano assenti i Consiglieri signori: - BERTOLDI Pietro - BALLARDINI Alberto - CESCHINI Vincenzo - MANZONI Marco - DELAINI Aurelio - PRATI Lorenzo - PERONI Andrea verbale / 1

2 Partecipa il Segretario Generale del Comune, signor Alfredo Righi. Partecipano alla riunione gli Assessori Luigi Marino, Renato Andreozzi, Giovanni Torboli ed Emilio Munari. Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, essendo presenti n. 23 Consiglieri comunali, il signor Tomaso Benamati, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la riunione per la trattazione dei punti rimasti da trattare nella precedente riunione del 20 dicembre u.s., indicati nell ordine del giorno emanato con avviso dd , regolarmente notificato ed allegato sub lettera A), come segue: 10. SOCIETA DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI A PARTECIPAZIONE MAGGIORITARIA COMUNALE AGS SPA: ATTO GENERALE DI INDIRIZZO CONCERNENTE LE MODALITA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO FOGNATURE, NELL AMBITO DEL COMPLETAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DELLA GESTIONE DEL CIVICO ACQUEDOTTO, CON UNIFICAZIONE DEL CICLO DELLE ACQUE PER QUANTO DI COMPETENZA COMUNALE (relatore il Sindaco) 11. CANONE DI CONCESSIONE EX ART. 27 DEL D.LGS 285/92: MODIFICHE NORMATIVE (relatore Ass. Torboli) 12. MOZIONE N. 121 PRESENTATA IN DATA DAI CONSIGLIERI MATTEOTTI, BERTOLDI, LOTTI, BASSETTI E MANZONI ALL OGGETTO PROPOSTE MIGLIORATIVE PER LA NAVIGAZIONE SUL GARDA TRENTINO (relatore i proponenti) 13. MOZIONE N. 124 PRESENTATA IN DATA DAL CONSIGLIERE ZAMBOTTI ALL OGGETTO CONVOCAZIONE PER AUDIZIONE DEL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI (relatore il proponente) Presidente Sono assenti giustificati i Consiglieri Ballardini Alberto e Manzoni Marco. Il Presidente conferma come scrutatori i consigliere Frizzi e Daves, nominati nella precedente riunione del Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 10 dell ordine del giorno, di cui all allegato B) al presente verbale. PUNTO N. 10: SOCIETA DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI A PARTECIPAZIONE MAGGIORITARIA COMUNALE AGS SPA: ATTO GENERALE DI INDIRIZZO CONCERNENTE LE MODALITA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO FOGNATURE, NELL AMBITO DEL COMPLETAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DELLA GESTIONE DEL CIVICO ACQUEDOTTO, CON UNIFICAZIONE DEL CICLO DELLE ACQUE PER QUANTO DI COMPETENZA COMUNALE (relatore il Sindaco) verbale / 2

3 Presidente Siamo in fase di discussione del punto n. 10. Risultano iscritti da ieri sera il Consigliere De Pascalis, che però non vedo in aula, il Consigliere Vicari e poi il Consigliere Daves. Non so chi vuole iniziare per primo... Prego, Consigliere Daves. Consigliere Daves Siamo in trattazione del punto n. 10, Società di servizi pubblici locali a partecipazione maggioritaria comunale AGS S.p.A.: atto generale di indirizzo concernente le modalità per l affidamento del servizio fognature, nell ambito del completamento della gestione del servizio della gestione del civico acquedotto con unificazione del ciclo delle acque per quanto di competenza comunale. Ieri abbiamo partecipato al dibattito, sono state date delle informazioni per quanto riguarda l organizzazione di questi servizi e si sono posti degli interrogativi di carattere generale, ad esempio relativamente alle quote dei Comuni limitrofi. Rispetto a questo io credo vada fatta una riorganizzazione dei rapporti della AGS con le Amministrazioni comunali del comprensorio, soprattutto in questa fase in cui la problematica dell energia si pone come sostanziale. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un dibattito a livello regionale sul tema energetico in quanto abbiamo un autonomia speciale ed in effetti la Provincia di Bolzano ha attuato tutta una serie di interventi per la gestione della problematica energetica. A livello di Provincia di Trento, invece, vi sono delle difficoltà in quanto si tratta di realizzare dei rapporti con gli organismi che si sono sviluppati in questi ultimi decenni sul nostro territorio, e penso quindi ai rapporti fra Trento e Rovereto, alla problematica del Chiese, alla centrale di Storo ecc.. Nel nostro caso, direi che un orientamento potrebbe essere quello di ampliare il rapporto tra la AGS e gli Enti locali del nostro comprensorio; il Sindaco ci ha informato che qualcosa in questo senso è stato fatto, io però ritengo che si debba intensificare il lavoro amministrativo per fare in modo che la AGS S.p.A. di Riva del Garda abbia una sua riorganizzazione territoriale più significativa, perché questo è uno dei problemi più consistenti. Si è poi accennato allo studio Fellin, che non conosco, mentre conosco l ingegnere in questione perché era un mio collega di studi all ITI a Trento negli anni 60 e so che è un validissimo esperto, anche internazionale, che si occupa di problematica energetica. Noi abbiamo fatto fare questo studio, ma studi ne sono stati fatti tanti anche nelle altre realtà amministrative; adesso si tratta di fare in modo che l Amministrazione provinciale e gli organismi che si occupano di energia possano avviare una gestione della problematica energetica che possa andare incontro ai bisogni e alle aspettative del territorio. Anche rispetto al tema della centrale che la AGS ha in corso nell area lombarda vi sono dei problemi, che evidentemente vanno definiti. Altro problema che mi sta molto a cuore e che ho sollevato in occasione della presenza qui dell ex Presidente del Consiglio di Amministrazione della AGS, Paternollo, è quello dell occupazione dei portatori di handicap. Sappiamo che sul territorio agiscono delle cooperative sociali e una di queste si occupa in particolare dell inserimento nel mondo del lavoro attraverso corsi di formazione, operando sui prerequisiti per poter inserire queste persone, a norma della Legge n L ex Presidente Paternollo mi disse che nell AGS è presente un gruppo esiguo di queste persone, io però sono convinto che si debba attuare un ulteriore sforzo per fare sì che i portatori di handicap che vivono sul nostro territorio possano avere la possibilità, attraverso dei contratti part-time, di essere inseriti nel mondo del lavoro. Insomma, io credo che all interno della AGS vi sia lo spazio per farlo; naturalmente si tratta di volontà amministrativa e in questo senso sollecito il Sindaco a fare in modo che con la nuova Amministrazione della AGS vi possa essere un ulteriore inserimento di alcune persone portatrici di handicap, chiaramente attraverso la preparazione di questi giovani, di queste persone proprio in collaborazione con verbale / 3

4 queste cooperative. Preparare questi soggetti è uno dei loro scopi, proprio per fare sì che possano entrare gradualmente nel mondo del lavoro in quanto non deve procurare dei disagi ulteriori. Questi sono alcuni degli aspetti che volevo richiamare in merito alla problematica di cui al punto n. 10 dell ordine del giorno. Grazie. Presidente Prego, Consigliere De Pascalis. Consigliere De Pascalis Ho ascoltato con estremo interesse l intervento del Sindaco e i successivi che si sono avvicendati, voglio solo aggiungere che le municipalizzate, quelle società di grande importanza che si stanno costituendo in Italia, quelle che ora con un termine inglese vengono chiamate public utility, rappresentano una grossa partita che si sta giocando ovunque a livello nazionale, noi siamo arrivati in ritardo, probabilmente perché non abbiamo ancora del tutto chiaro quanto ci aspetta. Sappiamo che ci sono state difficoltà per le municipalizzate delle più grandi città italiane, e penso alla AM di Milano, ad alcune altre che si sono costituite addirittura in società per azioni e poi si sono immesse nel mercato azionario (ACEA, tanto per non fare nomi). E chiaro dunque che quella che si sta giocando sul territorio nazionale è una grossa partita perché la costituzione di queste società possa essere poi funzionale ai bisogni del cittadino e funzionale agli azionisti, perché dalla loro attività devono ricavare del reddito, altrimenti non saprebbero che cosa farne della loro partecipazione azionaria in queste società. Gli interventi che si sono succeduti e poi anche alcuni altri che ho ascoltato mi hanno confermato alcuni dubbi e alcune perplessità. Questo non significa che l operazione non debba essere fatta o che poi, una volta che si è assunta la decisione di costituire questa società, non vada irrobustita perché regga lo scontro e il confronto con il mercato, di cui tanto si parla e del quale dobbiamo tenere conto. Quali sono le perplessità che mi sono sorte e che si sono a mano a mano fortificate? Mi pare di avere capito che esistono, al di là poi delle accettazioni di pura convenienza, delle difficoltà oggettive di intesa con gli altri Comuni; i tentativi di accordo che si sono fatti vanno certamente nella direzione giusta, però sono faticosi. Probabilmente non si riesce ancora, non so per quale motivo, anche perché le informazioni su questa società non arrivano sempre in maniera immediata e completa, a fare capire l importanza di una struttura che deve fortificarsi e quindi sono ancora - io ho avuto questa impressione - in una fase di stallo, seppure in evoluzione positiva. Un altro pericolo che è stato ribadito anche negli interventi, non solo di qualche Consigliere, ma anche da parte del Sindaco, è il pericolo ricorrente di una burocratizzazione; il pericolo sarebbe in particolare quello che una società che si immette sul mercato diventasse autoreferenziale nel senso che dice: Noi siamo capaci di fare queste cose, ci diamo una struttura, una struttura che può diventare anche pletorica e un po sovrabbondante. E questo il pericolo che corrono tutte le municipalizzate: autoreferenziarsi, ossia non sapere stare da subito sul mercato e alla fine venirne espulse. Un secondo punto riguarda la presenza di partner industriali, che è ancora assolutamente minoritaria. E un pericolo che volete tentare di superare e a cui volete opporre dei paletti, è certo però che il fatto che il partner industriale sia ancora minoritario e tutto il resto sia gestito o detenuto in azioni da banche, da strutture finanziarie può così almeno ci viene detto a livello generale - inficiare un intero progetto. Normalmente, quando le banche, gli istituti finanziari si mettono in questo tipo di operazioni, e voi avete detto che sono la stragrande maggioranza, non è che abbiano poi tutta questa grande né competenza di tipo particolare, né capacità di gestire la situazione dal punto di vista industriale. Il partner industriale o il partnerariato industriale è ancora minoritario, mentre a mio giudizio, ma penso a giudizio di tutti, stando anche a quanto verbale / 4

5 dice l editoria di tipo aziendalista, dovrebbe essere molto forte perché un attività di questo genere possa poi crescere, consolidarsi e saper stare sul mercato, che è quanto voi volete. Nel complesso, quindi, a me pare che tutto questo tipo di operazione sia ancora debole, perché ha avuto un inizio che tutti avete detto difficoltoso, sta tentando di stare sul mercato, ma forse qualche sforzo in più sul piano della comunicazione e anche sul piano della capacità di intervento nei confronti dei futuri partners andrebbe fatto in maniera più forte. Questo non perché la municipalizzata come idea, come progettualità complessiva non vada apprezzata, ma perché tutti sappiamo che si può correre il rischio che questo bambino, questo neonato possa morire in fasce. Consigliere Bassetti Non è passato molto tempo dall ultima volta che abbiamo parlato di AGS, ciononostante capisco che il punto ci porti a parlare più della società, che praticamente è del Comune, perché sebbene vi siano altri soci la quota del Comune resta quanto meno ingente, che non entrare nel merito del punto portato all attenzione del Consiglio. Per parte mia voglio solo sottolineare, senza addentrarmi più di tanto, due aspetti che sono emersi anche da altri interventi. Primo: sarebbe interessante capire come la AGS si pone nel quadro provinciale di alleanze che stanno maturando o sono già maturate su dei progetti specifici, anche spinti dalla Provincia, per quanto riguarda le società che si occupano sul territorio di produzione oppure di distribuzione di energia elettrica. Secondo: si deve prendere atto che, per quanto riguarda la nostra ex municipalizzata, e quindi questa S.p.A., siamo praticamente ancora agli inizi e da un certo punto di vista non è ancora svezzata, anche se mi conforta, al di là del ragionamento che adesso il Consigliere De Pascalis ha posto, il fatto di vedere che comunque si sono trovati dei soci, anche autorevoli. E pur vero che gli istituti di credito non hanno una grande competenza in campo industriale, ma è altrettanto vero che, seppure non abbiano sborsato cifre di grandi rilievo, almeno per i loro bilanci, questi sono passi che essi compiono soppesandoli molto bene, anche attraverso consulenti ed esperti, il che significa che gli istituti di credito, solo per il fatto di avere accettato di acquistare queste azioni, hanno espresso un giudizio positivo su quella che è la politica industriale della AGS. Detto questo e venendo al provvedimento, mi sembra giusto evidenziare l opportunità di questo passo che la Giunta propone al Consiglio comunale, opportunità sia per dare un nuovo orizzonte, seppur molto più modesto rispetto agli altri, ma comunque una nuova meta alla AGS, sia per le economie di scala che saranno possibili da questo punto di vista data proprio la funzione della AGS e le implicazioni che questa può avere anche sul discorso delle fognature, e quindi ecco perché magari la AGS riesce ad avere un utile rispetto al Comune, sia per razionalizzare certi interventi ed attività. In questo senso penso a quello che succede quando si devono fare degli scavi su una strada per mettere un cavo elettrico e si asfalta e poi magari si deve scavare di nuovo per aggiustare una fognatura; forse ora, visto che il servizio è fatto dalla stessa mano, si scaverà una volta sola e anche questo, secondo me, è un discorso che gioca a favore del fatto di voler mettere in capo alla AGS questo tipo di servizio. Considerando poi che la AGS è anche la società che distribuisce l acqua potabile, fare un ragionamento con questa per quanto riguarda la depurazione delle acque e quindi le acque nere vuol dire fare un ragionamento sul ciclo completo dell acqua, il che è altrettanto positivo. Detto questo, evidenzio che nel dispositivo c è a parer mio una lacuna e quindi vorrei proporre un emendamento che vada a completare la proposta fatta dalla Giunta: dalla lettura, infatti, mi sembra non si sia tenuto conto della definizione per quanto riguarda gli insediamenti produttivi e quindi vorrei proporre questo brevissimo testo, che chiedo venga aggiunto come punto e che dice: Si propone di valutare la possibilità di liquidazione da parte della AGS S.p.A. dei corrispettivi per il servizio di fognatura verbale / 5

6 e depurazione delle acque anche per gli insediamenti produttivi. Ritengo sia stata una dimenticanza il fatto che non sia stato proposto direttamente dalla Giunta, propongo pertanto io questa aggiunta al dispositivo. Consegno al Presidente l emendamento. Presidente Se non vi sono altri interventi, dichiaro chiusa la fase dei secondi interventi e do la parola al Sindaco. ^^^ Entra il Consigliere Zambotti: il numero dei presenti sale a 24. ^^^ Sindaco Dopo aver sentito gli interventi dei Consiglieri Daves, De Pascalis e Bassetti, che per certi aspetti hanno ribadito interventi ed osservazioni fatti ieri sera da altri colleghi, mi sentirei di dire, anche concordando con quanto affermato poc anzi dai Consiglieri Bassetti e De Pascalis, che è indubbio che sono nate delle difficoltà, nel periodo della trasformazione della municipalizzata in società per azioni, nel collocarsi su un mercato così difficile. Oggi, dopo le ultime cessioni di quote, siamo passati da una percentuale del 98% o del 99% all 83%, secondo gli indirizzi che ci siamo dati e che sempre abbiamo riferito alla nostra società in qualità di socio di maggioranza. Obiettivo da perseguire è sempre stato quello di mantenere alta la qualità dei servizi: questa non è cosa di facile attuazione, comunque è l obiettivo principale della nostra S.p.A., quello cui dobbiamo arrivare, nello stesso tempo assicurando una gestione reddituale che consenta una soddisfacente remunerazione degli azionisti, perché è evidente che chi entra nella società ci mette dei soldi con la prospettiva che questi possano avere una redditività. La redditività nel 1999 è stata molto soddisfacente, in quanto abbiamo chiuso con un utile di qualche miliardo, determinato anche dalla moratoria fiscale che ci ha permesso di non pagare le imposte. Altro elemento è quello di sviluppare le attività della società e in questo senso ho sinteticamente fissato alcuni punti: ampliare il territorio di competenza di fornitura dei servizi attuali, aumentando la clientela e il giro di affari - è quanto diceva anche il Consigliere De Pascalis, e infatti i contatti continui che ci sono con i Comuni limitrofi vi sono proprio perché questi sono quelli che prima di tutto dobbiamo andare a conquistare per averli nella nostra società -, evidentemente assumendo anche nuovi servizi, specie nei campi del ciclo dell acqua e della raccolta dei rifiuti, perché anche questi sono settori in cui la società deve operare e dai quali può ricavare degli utili. L obiettivo di ampliare la base azionaria è proprio quello che stiamo perseguendo e in esso rientra l entrata, che avverrà in seguito, della CIS, Compagnia Investimenti e Sviluppo, in merito alla quale voglio darvi alcune notizie, molto brevi: si tratta di una società con un capitale sociale di lire interamente versato; la società è partecipata da oltre settanta imprenditori dell area Nord-Est, tra cui Tosoni, Bolla, Cordiolis, Serpelloni, Nicolis, Bertoli ecc., tanto per fare capire al Consigliere De Pascalis che sono presenti anche industriali, da tre primarie finanziarie del bacino territoriale Brescia, Mantova, Trento e Venezia, quindi la OPA S.p.A., la ISA e la Veneto Sviluppo S.p.A.., istituti finanziari che sono al di fuori del nostro raggio d azione, e da quattro primari istituti bancari, precisamente la Banca Popolare di Verona, la Cariverona Banca, la Banca Agricola Mantovana e il Banco Ambrosiano Veneto, oltre che dalla società Cattolica Assicurazioni. Questo è lo sviluppo della nostra società, che intende porsi anche al di fuori di questo territorio. L obiettivo finale sarebbe poi quello di arrivare all azionario diffuso tramite la quotazione in borsa. Sono obiettivi ambiziosi, che evidentemente non si conseguono dalla sera alla mattina. Cito anche quello di ricercare alleanze strategiche per rafforzare l attuale dimensione aziendale: in questo senso la società si è mossa, tant è che abbiamo avuto più di un incontro con l AMEA di Pergine, che praticamente è una verbale / 6

7 S.p.A. delle stesse nostre dimensioni; grazie a questi contatti riusciamo a farci forza nei confronti della Provincia, che finora è ancora fluttuante, diciamo così. La società ha avuto ed ha contatti con la Edison e con la EDF, che praticamente sarebbe l ENEL francese, ci sono stati quindi tutta una serie di contatti che cercheremo di portare a conclusione e di mantenere per raggiungere quegli obiettivi che crediamo debba perseguire la società. Per quanto riguarda l ampliamento dei servizi soggetti a concessioni provinciali, come la distribuzione di energia elettrica, stiamo sviluppando quelle iniziative delle quali parlavo anche ieri e che dovrebbero portarci alla creazione di quel bacino-ambito in cui anche la nostra società potrà essere società di riferimento: su questo abbiamo sempre battuto, proponendolo negli incontri con gli organismi provinciali. In merito alla divulgazione delle informazioni ricordo che abbiamo fatto un Consiglio ad hoc, in tarda primavera, mi pare, in cui il Presidente Paternollo ha fornito tutti gli elementi ed ha dato tutte le risposte ai Consiglieri comunali. L emendamento del Consigliere Bassetti va effettivamente a colmare una dimenticanza e quindi può essere accettato, inserendolo in questa proposta di delibera. Il Consigliere Daves ha evidenziato il problema dei portatori di handicap e a tale proposito non posso che ribadire che da questo punto di vista siamo perfettamente in regola con quello che dice la legge, sarà comunque anche questa un osservazione, un invito che rivolgeremo alla società affinché guardi con un certo occhio di riguardo a queste persone. Credo di avere risposto molto sinteticamente alle questioni poste e di avere chiuso anche un intervento di tipo politico rispetto agli obiettivi che ci siamo dati e che diamo alla nostra società in qualità di socio di maggioranza. Grazie. Presidente Passiamo alle dichiarazioni di voto riguardo all emendamento proposto dal Consigliere Bassetti. Se non vi sono interventi, passiamo alla votazione. ^^^ Esce il Consigliere Gentilini. Entra il Consigliere Peroni: il numero dei presenti rimane a 24. ^^^ Il Presidente mette quindi in votazione l emendamento presentato dal consigliere Bassetti nel seguente testo da aggiungere come penultimo allinea al punto 1. della proposta di deliberazione: valutare la possibilità di diretta liquidazione da parte della AGS spa dei corrispettivi per il servizio di fognatura e depurazione anche per gli insediamenti produttivi. A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti e votanti n voti favorevoli n. 23 contrari n. 0 astenuti n. 1 (Peroni) IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA L EMENDAMENTO verbale / 7

8 Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera H). Dato atto che è stato previamente acquisito il parere stabilito dall art. 56 della L.R. n. 1/1993 nel testo sostituito dall art comma della L.R. n. 10/1998, come favorevolmente espresso ed inserito nella presente deliberazione, di cui forma parte integrante; A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n Consiglieri votanti n voti favorevoli n. 18 contrari n. 0 astenuti n. 6 (Zambotti, Peroni, Cretti, Daves, Ravanelli e De Pascalis) IL CONSIGLIO COMUNALE d e l i b e r a 1. DI APPROVARE la proposta di deliberazione formulata dall Area Funzionale della Segreteria Generale, allegata al presente verbale sub lettera B), modificata a seguito dell approvazione di emendamento, nella sola parte dispositiva, nel seguente nuovo testo: 1. di approvare il seguente atto generale di indirizzo, da comunicare formalmente agli amministratori e direttore della Società di servizi pubblici locali e comunali Alto Garda Servizi spa, come segue: la Società A.G.S. dovrà operare al meglio allo scopo di poter assumere la gestione del servizio fognatura, perseguendo la finalità strategica dell unificazione del ciclo delle acque, per quanto di competenza comunale, non escludendo comunque di perseguire ogni utile operazione ed opportunità per l estensione di detta attività al bacino idrografico di riferimento; la predisposizione dello schema di contratto di servizio per lo svolgimento da parte dell A.G.S. Spa del servizio di fognature comunale verrà formulato a seguito di un periodo non superiore a 6 mesi durante i quali il personale tecnico della Società di servizio avrà preso compiuta conoscenza delle modalità operative in essere presso la struttura organizzativa del Comune cui è assegnata la materia della autorizzazione e controllo degli allacciamenti alla fognatura, nonché della descrizione in cartografia informatizzata degli stessi; i responsabili degli uffici rispettivamente del Comune e dell Azienda stabiliranno un protocollo operativo che consenta le modalità d accesso reciproco agli uffici e agli atti, stabilendo gli obblighi relativi dei dipendenti rispettivamente assegnati allo svolgimento della procedura di cui al precedente punto, finalizzato ad un compiuto verbale / 8

9 passaggio di consegne dall Amministrazione comunale all A.G.S. senza detrimento delle funzionalità attualmente in uso; va tenuto conto in particolare della necessità di mantenere uno stretto collegamento, mediante strumenti informatici ad accesso condiviso, con l Area Funzionale della Gestione del Territorio, ai fini della verifica della idoneità dell urbanizzazione primaria per gli atti di consenso all attività edilizia pubblica e privata e per la licenza di abitabilità/agibilità; in linea di massima si ritiene che nel suddetto servizio debba essere attratta anche la gestione della rete di acque bianche (meteoriche); in tal caso dovranno essere precisate nello schema di contratto di servizio da predisporre, opportune modalità onde consentire immediatezza di coordinamento operativo con le strutture comunali che si occupano di viabilità, occupazione suolo pubblico, manutenzione stradale e opere pubbliche; valutare la possibilità di diretta liquidazione da parte della AGS spa dei corrispettivi per il servizio di fognatura e depurazione anche per gli insediamenti produttivi; qualora entro il termine del periodo dei 6 mesi non si dovesse addivenire alla sottoscrizione del contratto di servizio, per qualsiasi motivo, non saranno reciprocamente riconosciuti oneri di rimborso spese a qualsiasi titolo. Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 11 dell ordine del giorno, di cui all allegato C) al presente verbale. PUNTO N. 11: CANONE DI CONCESSIONE EX ART. 27 DEL D.LGS 285/92: MODIFICHE NORMATIVE (relatore Ass. Torboli) ^^^ Esce il Consigliere Matteotti: il numero dei presenti scende a 23. ^^^ L Assessore Torboli dà lettura della predisposta deliberazione. Il Presidente dichiara aperta la discussione. Constatato che nessun Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera C). Dato atto che è stato previamente acquisito il parere stabilito dall art. 56 della L.R. n. 1/1993 nel testo sostituito dall art comma della L.R. n. 10/1998, come favorevolmente espresso ed inserito nella presente deliberazione, di cui forma parte integrante; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al proposta di delibera allegata; A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: verbale / 9

10 - Consiglieri presenti n Consiglieri votanti n voti favorevoli n. 22 contrari n. 0 astenuti n. 1 (Zambotti) IL CONSIGLIO COMUNALE d e l i b e r a DI APPROVARE la proposta di deliberazione formulata dall Area Funzionale del Patrimonio, Estimo, Economato e Tributi - Unità Operativa per Tributi, allegata al presente verbale sub lettera C). ^^^ Entrano i Consiglieri Matteotti e Gentilini: il numero dei presenti sale a 25. ^^^ dell ordine del giorno. Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 12 PUNTO N. 12: MOZIONE N. 121 PRESENTATA IN DATA DAI CONSIGLIERI MATTEOTTI, BERTOLDI, LOTTI, BASSETTI E MANZONI ALL OGGETTO PROPOSTE MIGLIORATIVE PER LA NAVIGAZIONE SUL GARDA TRENTINO (relatore i proponenti) Presidente Non leggiamo il testo della mozione in quanto era agli atti, prego quindi i proponenti di illustrarla. Prego, Consigliere Paolo Matteotti. Consigliere Paolo Matteotti Questa mozione è corredata dalle firme dei Capigruppo della maggioranza e della firma del Consigliere Bertoldi. Si rifà alla legge attualmente vigente sulla navigazione del Lago di Garda, legge che risale al periodo in cui Malossini era Presidente della Provincia; è un ottima legge, senz altro all avanguardia, che però negli ultimi anni ha subìto numerose critiche per dei validi motivi e per le nuove istanze che sono sorte. In seguito a questo il Consiglio provinciale, precisamente la Terza Commissione, ha ritenuto opportuno introdurre alcune modifiche; la proposta emendata, che era presente agli atti ed è il Disegno di Legge del 27 luglio 1999, n. 43, deve essere ancora portata in trattazione e dopo essere stata rinviata tre o quattro volte probabilmente sarà discussa dal Consiglio provinciale la prossima primavera. Abbiamo già sentito che qualcuno dei componenti la Commissione è d accordo su alcune variazioni, in particolare sono tutti d accordo sul fatto che è sfuggito qualcosa a proposito dello sci nautico e gli stessi relatori della mozione hanno ammesso mezzo stampa che ci deve essere una chiara definizione del fatto che lo sci nautico nell Alto Garda, per motivi ovvi che non sto a ricordare, non è compatibile. Tuttavia, parlando con molta gente e leggendo quanto scritto dai Circoli si ha verbale / 10

11 l impressione che la proposta abbia ancora margini di miglioramento e così nel tempo è emersa una proposta che va indirizzata al Consiglio provinciale, cui in buona sostanza viene chiesto di tenere presente anche le istanze della comunità di Riva nella preparazione di questa legge così importante, che ci ha portati allora all avanguardia e che deve lasciarci all avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda la navigazione e il rispetto del lago. Non leggo il testo della mozione, che già avete in mano, faccio solo notare che all inizio evidenzia come la legge abbia avuto dei notevoli vantaggi positivi, ma anche alcune lacune, la più importante delle quali - questo è risultato evidente dai colloqui con numerosi pescatori amatori e con i soci del Club della Tirlindana ed altri, che la ritengono un ingiustizia è quella che viene in un certo senso repressa la navigazione a motore per le piccole barche, mentre c è stata una costante espansione di mezzi grossi, tipo quelli Speedy Gonzales, mezzi rumorosi, veloci, di navigazione di trasporto privata e anche dei mezzi di navigazione pubblica, con quei grossi mezzi che abbiamo visto e che hanno provocato anche incidenti. In verità gli aliscafi sono stati regolamentati e infatti, per quello che adesso si capisce, succede che ci sono dei limiti alla navigazione di queste grandi barche e anche dei motoscafi privati per il trasporto pubblico, però la legge originaria non ha posto un limite né al numero, né alle potenze e di conseguenza c è stata una proliferazione di grossi mezzi veloci. La velocità non era un qualche cosa che interessava nel trasporto turistico, nel senso che in numerosi laghi alpini il trasporto pubblico non ha l obiettivo di trasportare più velocemente una cosa da una parte all altra, perché è quasi essenzialmente un trasporto turistico e quindi è anzi favorito il trasporto lento. Nella mozione si dice, visto che nel Disegno di Legge non se ne parla assolutamente, di approfondire questa tematica, di ripensare alle caratteristiche del trasporto e di non autorizzare nuove licenze per mezzi tipo Speedy Gonzales, tornando piuttosto a mezzi dotati di grande capacità di trasporto, ma meno inquinanti, più lenti e più caratteristici, come lo sono i vecchi battelli. L altra lacuna evidente è quella che riguarda le barche a vela, che rappresentano il pacchetto di mezzi numericamente più consistente essendo oltre duecento tra quelle della Fraglia, quelle presenti nel porto e a Torbole. Per queste è previsto che escano dai porti con il motore, navighino ovviamente a vela e, se malauguratamente rimangono senza vento, secondo la legge devono aspettare anche decine di ore l arrivo del vento termico per rientrare. Questo evidentemente è assurdo e quindi, oltre a chiarire la questione sci nautico, questa mozione chiede che la legge venga modificata dicendo: E consentito il rientro in porto, in caso di oggettiva mancanza di vento, alle barche da diporto a vela con motore ausiliario. E questo un aspetto che ha sempre creato molti problemi. Veniamo ora al succo di questa mozione, che riguarda la proposta della Terza Commissione che dice di fare navigare tutti quelli dei comuni rivieraschi che hanno la licenza di pesca: questo potrebbe essere anche offensivo nei confronti di quelli che vanno con la barca a remi senza la licenza di pesca, nel senso che non si capisce perché debbano navigare tutti quelli che hanno la licenza di pesca a motore e quelli senza licenza di pesca andare a remi; non ha un senso e probabilmente non è neanche una cosa perfettamente compatibile con la legge. Questo punto, quindi, nella mozione viene stato un po sistemato. Un secondo punto è quello della potenza dei motori, nel senso che i pescatori criticavano quanto previsto nella legge e dicevano: Perché in tutti i laghi alpini si può navigare con motore a 4 cavalli mentre sul Garda no? ; questa critica aveva una sua consistenza e, visto che con l andare del tempo è aumentato il verbale / 11

12 numero degli appassionati che vanno in giro soprattutto a pescare, ma non solo, abbiamo cominciato a capire che aveva anche una logica permettere a queste barche di avere un motore ausiliario perché anche queste, come le barche a vela, possono trovarsi in difficoltà in mezzo al lago. Ad ogni buon conto, da valutazioni accurate è risultato che una barca che pesa chili ne ha più che a sufficienza di un motore a 4 cavalli, che può spingere barche che pesano più di 1 tonnellata e quindi una delle differenze è una riduzione della potenza effettiva. Il succo del discorso va anche ad agganciarsi alla proposta della Commissione Regolamenti che dice, ad esempio, che nel canale della Rocca - la proposta era stata fatta dal Consigliere Bassetti - ci dovranno essere solo barche a remi ed in effetti per motivi di ordine, di estetica e di praticità è giusto che lì ci siano ventotto-trenta barche a remi. Il senso è che non diciamo più che tutti quelli che hanno la licenza di pesca possono navigare sul lago, ma diciamo, come abbiamo fatto per le barche a vela, che sul lago possono navigare con motori a 4 cavalli tutte le barche ospitabili nei porti, che sono più di un centinaio, quindi barche a remi dotate di motore ausiliario a 4 cavalli. Il senso è così ribaltato e mi sembra vada incontro alle richieste di questa nuova utenza. Nel proporre questa mozione non ci si è arroccati su posizioni di pura difesa ambientale, perché è chiaro che dal punto di vista puramente ambientale sarebbe meglio mantenere la vecchia legge, siccome però ci sono delle istanze bisogna recepirle e cercare di ottenere comunque una buona legge che tenga conto anche delle nuove richieste che emergono dalla società e a noi pare, visto che è stata trovata l intesa da parte dei Consiglieri di maggioranza, che queste proposte siano decisamente possibili. L ultima questione riguarda i motori elettrici, che avevano suscitato un po di scalpore. Ho compiuto un accuratissima inchiesta in merito alla diffusione di questo tipo di motorizzazione e posso dire che è effettivamente diffusa in moltissimi laghi alpini. Questi motori sono compatibili anche con le barche a remi; ve ne sono di quelli che non costano molto, perché si parla di marchi per acquistare un propulsore e di marchi per acquistare la batteria, quindi prezzi addirittura più economici di quelli dei motori fuori bordo. Per incentivare in questo senso - qualche pescatore mi ha già detto che sarebbe interessato ed esistono barche che ne sono già dotate - si dice: Nel caso in cui tali mezzi siano muniti di motori elettrici ausiliari, gli stessi saranno esonerati dal pagamento della concessione. Va detto che attualmente coloro che hanno le barche nel canale della Rocca non pagano la concessione, quindi la cosa è un po allo stato brado, al porto di Torbole si paga... (CAMBIO LATO) è giusto che si paghi comunque una concessione per lo spazio, ma riteniamo corretto anche prevedere, per coloro che vogliono spingersi più in là, l esonero dal pagamento della concessione. Concludo il mio intervento, comunque disponibile per ulteriori chiarimenti sulla mozione che ho illustrato a nome di tutti i firmatari, che sono i Consiglieri Bassetti, Lotti, Bertoldi e Manzoni, che non è presente. Presidente E aperta la discussione. Se non vi sono interventi, passiamo alla votazione Prego, Consigliere Zambotti. verbale / 12

13 Consigliere Zambotti In questi ultimi anni, e soprattutto negli ultimi due, c è stato un aumento notevole di persone che utilizzano i motori sulla sponda trentina del lago, sia con barche a remi sia con barche a vela e c è anche un incremento notevole di motoscafi che portano turisti che vengono da Limone e da Malcesine: si tratta di grossi motoscafi che procedono a forte velocità. Questa di fatto è la realtà, che non dobbiamo nasconderci. C è una vigilanza, sembra però che ultimamente chiudano un occhio perché effettivamente quest estate c è stato veramente un proliferare enorme, c è stata gente che ha sforato il limite o che comunque navigava tranquillamente con il motoscafo e nessuno ha detto niente. Tutti quelli che hanno la barca a vela, al di là del fatto che il vento vi sia o non vi sia, spesso usano il motore. Gli stessi pescatori che usano la barca a remi usano quasi sempre il motore: capisco che remare sia faticoso, se però a uno piace la barca a remi dovrebbe anche avere lo spirito del remare, altrimenti! La realtà odierna è questa, ed è un dato di fatto. Ora, io non ho capito se questa mozione va di fatto a modificare questa situazione, perché le leggi devono codificare una realtà, devono fare una fotografia della realtà e la realtà qui è che si danno dei limiti e poi lentamente questi limiti vengono superati; la stessa vigilanza tollera, e questo sta avvenendo sotto gli occhi di tutti: chi pratica il lago si è infatti accorto che in questi ultimi anni sta succedendo proprio questo ed io l ho notato soprattutto quest estate, quando c è stato un proliferare dell uso del motore che era sconcertante. Sono rimasto allibito, perché inizialmente credevo nella validità di questa norma, che però nei fatti non viene rispettata; chiaramente non è come nei porti nel medio e nel basso lago, però effettivamente c è una spinta, ed è una spinta forte, in questa direzione. A me non è chiaro se questa mozione va in questa direzione oppure se è un compromesso. Mi sembra di capire che potrebbe essere un buon compromesso fra l ipotesi di cambiamento della legge e il mantenimento di una situazione che per il Garda Trentino ha dato i suoi frutti, in quanto mi ricordo che all inizio, quando fu fatta questa legge, c erano molti che dicevano: Ci sarà un tracollo del turismo, non sapete quello che state facendo, sicuramente vi togliete una fetta di turisti facoltosi, però la realtà ha dimostrato che forse le cose non sono andate così, probabilmente una certa fetta di turismo facoltoso è stato escluso, e questo è fuori dubbio, ma magari si è guadagnato in altro modo, anche se non so bene in quale perché con quello che sta avvenendo ultimamente mi sembra che si voglia recuperare un equilibrio perso. Chiedo che mi si dia una spiegazione; forse non sono stato attento durante la lettura della mozione o comunque nell illustrazione del Consigliere Matteotti, vorrei comunque capire meglio dove la collocate come punto programmatico. Come detto a me sembra di avere capito che si tratta di un compromesso, ma magari ho inteso male. Consigliere De Pascalis Intervengo brevemente per dire che l ultima parte della mozione penso di averla capita: si vuole facilitare la possibilità, in quanto determinerebbe condizioni di sicurezza maggiore, di rientrare con l utilizzo di un motore a 4 cavalli. Dove mi pare un po generica, perché si dice soltanto: Si ritiene utile un approfondimento di questa tematica, è la parte finale del terzo capoverso: l indicazione che la mozione vuole dare è che, constatato il fatto che c è stato un aumento del numero dei grandi mezzi in questa parte del Lago di Garda, lo si vuole contenere o si fa soltanto capire che deve esserci uno studio più approfondito e basta? L indicazione è: verbale / 13

14 Valutate voi, come mi pare di capire, oppure la mozione vuole proporre una soluzione? E soltanto questo l aspetto che vorrei mi si spiegasse meglio. Consigliere Daves Ho ascoltato l intervento del Consigliere Paolo Matteotti, che ha posto la problematica attorno a questa normativa. Sappiamo che sul Lago di Garda si affacciano tre provincie, quella di Trento, quella di Brescia e quella di Verona, ed evidentemente ci sono normative diverse. A suo tempo, negli anni 90, il Presidente Malossini, con la sua Giunta, elaborò quella proposta di legge che vietava l utilizzo in modo particolare dei motori. Nella proposta di legge dei Consiglieri Giovanazzi e Conci, del Centro UPD, si cerca di rivedere l impianto di quella legge, pur rimanendo nell art. 1le finalità. A questo punto bisognerebbe esaminare attentamente l art. 32 per capire se i divieti che qui sono stati inseriti sono nettamente in contrasto con le finalità di salvaguardare l ambiente lacustre. Da una parte si chiedono approfondimenti, perché è chiaro che noi, Consiglio comunale, non possiamo fare il lavoro della Commissione legislativa, e infatti con la mozione si propone di inviare alla Terza Commissione dei suggerimenti, delle indicazioni che poi verranno esaminati all interno della Commissione stessa, prima di passare al vaglio del dibattito in Consiglio provinciale e all approvazione fra qualche mese, magari quattro, cinque, sei, sette mesi, perché sappiamo che l iter delle leggi nell attuale legislatura provinciale è molto lento: basti pensare alla riforma istituzionale, che dopo un anno e mezzo è ancora ferma, non decolla, pur essendoci una proposta, e così non si entra in dibattito né a livello di Commissione, né a livello di Consiglio provinciale. In questo caso apprezzo la ricerca che è stata fatta per trovare soluzioni migliori. Sicuramente un domani, quando la Commissione si riunirà, si può pensare di mandare un gruppo che ha studiato il problema perché dia dei suggerimenti, in quanto è evidente che chi è presente sul territorio è in grado di fare un analisi del fenomeno che a livello provinciale non è così evidente. In tal senso, ringrazio il Consigliere Matteotti per avere approfondito il tema. E evidente che per valutare attentamente la mozione bisognerebbe esaminare gli articoli e valutare soprattutto questo aspetto della motoristica, dei divieti, di chi può andare e di chi non può andare, le varie possibilità; se non ho inteso male, qui è previsto un limite per il tipo di motore. Questi sono gli alcuni appunti che volevo sottolineare in merito. Grazie. Consigliere Paolo Matteotti Voglio rispondere brevemente a tutti. Sicuramente qui si sconta un po il fatto che il rivano è legato più alla montagna che al lago, è però un fatto che il lago è forse più importante della montagna dal punto di vista turistico e quindi questo aspetto ha un estrema importanza anche per il futuro di Riva e per continuare a distinguersi a livello turistico rispetto a località dove si fa un turismo più normale, senza preoccuparsi di queste cose. Il Consigliere Zambotti ha ragione: visto che c era questa proposta di legge ognuno ha pensato di essere libero di navigare come e quanto gli pareva, quindi c è un assoluta e sconveniente deregulation. I Circoli hanno decine di gommoni: diciamo che nell Alto Garda vi sono quaranta gommoni o forse più, gommoni che navigano come e quando vogliono, perché è sufficiente che uno firmi e possono uscire. Questo ha sconcertato anche i pescatori, i quali dicono: Ma come?! Loro sì e noi no?, ed è uno dei motivi per cui qualcuno ha fatto pressione sulla Commissione. Ci sono poi verbale / 14

15 tantissimi mezzi dei Circoli, taxi privati, grossi motoscafi, e qui mi ricollego a quanto dice il Consigliere De Pascalis, perché nessuno mai nei dispositivi di legge ha pensato di dire, come si fa per le strade: Vediamo quanta gente dovrebbe circolare e cerchiamo di coordinare questa circolazione ; in realtà, tutti vanno per conto loro, la Capitaneria di Porto non si interessa di queste cose e il pericolo è, come sembra stia per succedere, che qualcun altro dia altre licenze per motoscafi. Io non sono contro i proprietari degli Speedy Gonzales, ma sono contro quel tipo di modello, che è assolutamente sconveniente, visto anche che in seguito ad incidenti ed episodi particolari vi sono state delle limitazioni alla velocità. Diciamo che non sono neanche più giustificati in quanto non possono sviluppare neppure la loro potenza, perché anche se poi in realtà lo fanno non potrebbero navigare oltre i 5 nodi, da qui fino al confine e allora chiaramente ci si chiede che motivo ci sia di avere potenze spropositate se poi non si possono usare. Per quanto ne so, comunque, in Provincia non sono a conoscenza di questi aspetti, ne sono lontani e quindi per loro rilasciare una licenza per un motoscafo da 450 cavalli che può viaggiare a 30 nodi o per uno che può viaggiare a 15 senza fare rumore non cambia nulla; questo non per cattiveria, ma proprio perché non conoscono il problema. La stessa cosa può essere successa in Commissione, dove questa proposta è stata votata all unanimità, quindi anche dai rappresentanti della Margherita, evidentemente però è viziata dal fatto che nessuno dei Consiglieri che l hanno proposta è mai salito su una barca, se non in vaporetto per fare un escursione a Venezia, e quindi non possono conoscere i problemi: si sono limitati a recepire delle istanze, che erano soprattutto di protesta di questo tipo: Tutti navigano, perché noi no?. Sempre per rispondere al Consigliere Zambotti voglio ricordargli quanto gli è stato detto dal Sindaco in risposta ad una sua interrogazione il 20 gennaio 2000: Il Sindaco condivide integralmente l attuale legge provinciale (quella Malossini) ed i suoi principi ispiratori, pensare ad innovazioni non sufficientemente approfondite e condivise sotto il profilo tecnico, più frutto di azioni particolari di singole associazioni, sembra un po azzardato. E quello che è successo: viene avanti una proposta che è troppo liberalizzatrice. Ci sono lettere scritte dai Circoli nautici, da vari Uffici per dire: Guardate, signori, che state liberalizzando un po troppo, siccome però ormai la Commissione si è pronunciata ad unanimità è difficile dire: Avete sbagliato, state facendo una legge che peggiora la situazione, quindi bisogna cercare di tamponare la falla e la falla si tampona limitando la potenza e limitando il numero delle barche a quelli che le hanno già e a quelli che sono ospitabili nei porti, perché questa è l idea sostanziale. E un po come per le barche a vela: il numero delle barche è quello che può stare in acqua e anche per le barche a remi il numero delle barche naviganti in futuro con il motore è quello ospitabile nei porti. Faccio notare che, per evitare che arrivi qui un sacco di gente da ogni dove con gommoni, gommoncini e scafetti, si parla esclusivamente di barche a remi con motore ausiliario, quindi dovremmo avere una sfilata di barche a remi nel canale della Rocca, ordinate e con certe caratteristiche, altrimenti arriverà di tutto, ed io vi assicuro che se agganciate un motore a 8 cavalli ad una di quelle barche lì potete non dico fare lo sci d acqua, ma quasi, quindi è eccessivo e non serve. Ha ragione anche il Consigliere Daves, perché la sua idea sarebbe la cosa migliore: da un colloquio franco con la Commissione, infatti, potrebbe venirne fuori anche un ulteriore miglioramento, che recepisce quella parte poco chiara di cui parlava il Consigliere De Pascalis, visto che la raccomandazione non è esplicita e corre il rischio di non essere ben compresa. Si può anche migliorare, ma migliorare in corsa è difficile; tenete conto che prima di scriverla ho verbale / 15

16 riflettuto molto. L idea è quella di chiedere un incontro con la Commissione, come Consiglio comunale o qualche rappresentante - io mi offro -, per spiegare i termini della questione in modo migliore. Presidente Se non vi sono altri secondi interventi E iscritto a parlare il Consigliere Andreozzi. Consigliere Andreozzi Condivido la mozione al 99% e quell 1% che manca personalmente gradirei fosse modificato, dopo di che nulla toglie al fatto che mi vada bene. Mi riferisco all art. 33, quello che parla di sci nautico: non dimentichiamoci infatti che questo è comunque uno sport che coinvolge persone che amano l acqua, che amano il lago e anche la natura, quindi invece di cancellare questo sport secondo il mio punto di vista si potrebbe regolamentare il numero dei gommoni disponibili. Quello che voglio dire è che, se c è a Riva, ma non mi risulta, un circolo che pratica lo sci nautico, si dovrebbe stabilire che ci sono due gommoni che possono essere utilizzati solo per coloro che praticano questo sport e non per turismo. Si tratta in sostanza di differenziare lo sci nautico per turismo dallo sci nautico praticato come sport. Ad ogni modo, se su questo non c è la disponibilità non ci sono problemi, voterò comunque la mozione. Consigliere Zambotti Non ho capito bene quest ultimo intervento: il Consigliere Andreozzi afferma forse che c è una discriminazione tra la pratica sportiva e quella turistica? Consigliere Andreozzi Oggi per praticare questo sport devono andare fuori provincia e quindi il mio ragionamento sarebbe quello di differenziarlo dallo sci nautico per turismo. Diverso è il ragionamento relativo ai mezzi pubblici, che proliferano come le formiche, tant è che da due o tre motoscafi presenti in passato oggi ci troviamo, non solo qui, ma su tutto il lago, nelle varie località turistiche, con dieci, dodici, quattordici motoscafi delle dimensioni dello Speedy Gonzales. Non vedo quale difficoltà vi potrebbe essere per chi pratica lo sci nautico come sport a livello agonistico, dopo di che torno a dire che questo è solo un mio suggerimento: la mozione mi va bene così com è, ho voluto solo segnalare questo aspetto, pur senza farne una questione da emendamento. Consigliere Paolo Matteotti Il Consigliere provinciale Giovanazzi, con cui sono entrato in leggera polemica, e poi mi pare che abbia recepito questi discorsi, ha ammesso che c è stato un errore perché in realtà lo sci nautico è incompatibile con l Alto Garda in quanto ci devono essere i corridoi di lancio e nel nostro caso il corridoio di lancio non può partire da nessuna parte perché interferisce con le rotte dei battelli, che non possono essere intersecate; in più deve essere esercitato ad almeno 500 metri dalla riva e va anche a ricadere nelle aree destinate alla navigazione dei surf e delle regate. In questo senso, c è un incompatibilità legale e fisica per questo sport, che deve essere fatto in verbale / 16

17 acque calme e quindi, nel nostro caso, si potrebbe fare solo la mattina. Diciamo che nella pratica da noi non può essere fatto, mentre ad esempio si può fare sul Lago di Caldonazzo. Presidente Se non vi sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Se non vi sono dichiarazioni di voto, pongo in votazione la mozione, così come era agli atti. ^^^ Esce il Consigliere Gentilini: il numero dei presenti scende a 24. ^^^ Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la mozione. documento presentato; Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n Consiglieri votanti n voti favorevoli n. 20 contrari n. 0 astenuti n. 4 (Ravanelli, De Pascalis, Daves e Cretti) IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MATTEOTTI, BERTOLDI, LOTTI, BASSETTI E MANZONI nel seguente testo: Il Consiglio Comunale di Riva del Garda, nella consapevolezza che il problema della navigazione sul lago di Garda va trattato con grande cautela, chiede al Consiglio Provinciale che venga prestata attenzione, in sede di discussione del disegno di legge 27/7/1999 n 43, alle osservazioni di seguito proposte. Per quanto riguarda la proposta avanzata dalla terza Commissione Permanente, il Consiglio Comunale considera che la Legge provinciale attualmente in vigore sulla navigazione è stata ed è una legge innovativa che ha avuto molti effetti positivi per i Comuni rivieraschi ed ha permesso importanti sviluppi turistici nel rispetto dell ambiente. Tale Legge Provinciale dovrebbe essere modificata solamente per le poche lacune evidenziate, la più importante delle quali è il fatto di non aver previsto alcun limite né al numero, né alla stazza, né alla potenza sviluppabile da parte dei mezzi (pubblici e privati) adibiti al trasporto di persone e mezzi cosicché nella parte trentina del lago ora si riscontra un affollamento di grandi imbarcazioni in grado di sviluppare grandi potenze e velocità. Si ritiene quindi utile un approfondimento di questa tematica. Altra evidente lacuna è da riferirsi al divieto di rientrare a motore per le imbarcazioni che navigano a vela e che si ritrovano in assenza di vento (che può perdurare per ore). verbale / 17

18 Per quanto riguarda le altre proposte di modifica avanzate dalla Commissione, si manifestano forti perplessità e dubbi in merito alle proposte presenti nell articolo 32, che di fatto liberalizza la navigazione per una grande varietà di natanti. Tuttavia, qualora si volesse permettere la navigazione con il motore per altri natanti (barche a remi) in aggiunta a quelli presenti, sembra opportuno collegare il numero delle barche a remi che possono usare un motore ausiliario al numero dei posti effettivamente disponibili nei porti, e pertanto si suggeriscono le seguenti modifiche agli articoli: Art. 19 (aggiungere un comma) Nelle acque di competenza della P.A.T. è vietato lo sci nautico in quanto valgono le motivazioni espresse nell art. 14. Art. 32 comma 1 lettera b (sostituire con) in uso ai residenti nei comuni trentini rivieraschi, titolari di concessione per imbarcazione a remi con motore ausiliario non superiore a 4 Hp effettivi. Il numero complessivo delle imbarcazioni a remi dotate di motore non potrà superare il numero dei posti barca presenti nei porti adatti ad ospitare questo tipo di natanti. Tale numero in prima applicazione, in attesa che amministrazioni Comunali indichino in numero dei posti effettivamente disponibili in acqua e per i quali sarà concessa la possibilità di navigazione con motore ausiliario, non dovrà superare le ottanta unità complessive. Nel caso che tali mezzi siano muniti di motori elettrici ausiliari, li stessi saranno esonerati dal pagamento della concessione. lettera c Occorre specificare che il traino non è riferito allo sci d acqua, attività concessa nel Garda non trentino (art. 19) ma assolutamente improponibile nell Alto Garda. lettera d (premettere) è consentito il rientro in porto in caso di oggettiva mancanza di vento alle imbarcazioni da diporto a vela con motore ausiliario. Art. 33, comma 2 (eliminare la parte) e, con permesso da rinnovarsi anno per anno, alle scuole di sci nautico regolarmente affiliate alla Federazione italiana sci nautico. dell ordine del giorno. Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 13 PUNTO N. 13: MOZIONE N. 124 PRESENTATA IN DATA DAL CONSIGLIERE ZAMBOTTI ALL OGGETTO CONVOCAZIONE PER AUDIZIONE DEL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI (relatore il proponente) Presidente Comunica che in data è pervenuta la mozione n. 124 a firma del Consigliere Zambotti, nel seguente testo: In seguito alle varie polemiche emerse di recente tra la cittadinanza e il locale corpo di vigilanza urbana, si convoca per una audizione pubblica il comandante dei Vigili Urbani nella prossima convocazione del Consiglio Comunale. verbale / 18

19 Presidente Per evitare che si parli, come è successo sui giornali, di situazioni di carattere personale, e cioè che si facciano dei nomi, si citi il Vigile Urbano di Pescara o cose di questo genere, prego il pubblico di allontanarsi dall aula. Visto che questo è un organo istituzionale, è corretto parlare delle persone solo a porte chiuse. Questa è la mia richiesta. Non serve la presenza del Vigile e viene sospesa anche la registrazione. IL CONSIGLIO COMUNALE PROSEGUE IN SEDUTA SEGRETA. ^^^ Esce il pubblico. ^^^ Il Presidente mette quindi in votazione la mozione presentata dal Consigliere Zambotti, nel testo sostituito come segue: In seguito alle varie polemiche emerse riguardanti la vigilanza urbana si invita il Sindaco, a relazionare sull attività della Polizia Municipale nella prossima convocazione non di bilancio, del Consiglio Comunale. ^^^ Escono i Consiglieri Peroni, Bombardelli, Zucchelli e Frizzi. Entra il consigliere Gentilini: il numero dei presenti scende a 21. ^^^ A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui esito è proclamato dal Presidente con l assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente risultato: - Consiglieri presenti n Consiglieri votanti n voti favorevoli n. 18 contrari n. 0 astenuti n. 3 IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ZAMBOTTI NEL TESTO SOSTITUITO IN CORSO DI SEDUTA ^^^^^^^^^^ Sono le ore La seduta è chiusa. ^^^^^^^^^^ IL PRESIDENTE f.to Tomaso Benamati IL SEGRETARIO GENERALE f.to Alfredo Righi sr. verbale / 19

20 Il Segretario Generale del Comune di Riva del Garda c e r t i f i c a che il presente verbale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 186 dd senza rettifiche. IL SEGRETARIO GENERALE f.to Alfredo Righi verbale / 20

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