Camera di Commercio di Potenza Sala Economia - Corso XVIII Agosto, 34 Potenza, 3 dicembre 2010

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1 SEMINARIO FORMATIVO IL NUOVO SISTEMA PER LA GESTIONE dei Camera di Commercio di Potenza Sala Economia - Corso XVIII Agosto, 34 Potenza, 3 dicembre 2010 intervento a cura di Silvio ASCOLI - ACTA SpA

2 Dati nazionali - fonte CdC RAEE - Ecomondo 2010 SFUGGE ANCORA MOLTO 1 / 3 delle 9 Mt di RAEE prodotti in Italia sono Canalizzate nei CdR 42% 20% 105% 11% 6% OBIETTIVO 4,0 kg/ab.anno entro 2008! (Art. 6, comma 1, D.Lgs. 151/2005) tonnellate R2: valori non elevati anche perché contiene materiale di qualità e quindi viene rubato prima R3: fenomeno passaggio digitale terrestre + tubo catodico pesa più dei nuovi modelli con cui viene sostituito R4: siamo indietro R5: siamo in grave ritardo (gli installatori professionali non entrano nei CdR restrizioni normative da superare)

3 Numeri ancora deludenti, perchè - Ecomondo distributori iscritti al Portale CdC RAEE in Italia - su qualche centinaio di migliaia di distributori presenti in Italia Centri di Raccolta aperti alla distribuzione in Italia - su più di CdR iscritti al portale CdC RAEE in Italia - - con oltre Comuni presenti sul territorio italiano - dei CdR aperti alla distribuzione: 592 CdR aperti solo ai PICCOLI conferitori del PROPRIO TERRITORIO 518 CdR aperti a PICCOLI e GRANDI 313 CdR aperti solo ai PICCOLI conferitori EXTRA TERRITORIO 169 CdR aperti a PICCOLI e GRANDI lo psicodramma dell art. 8 Occorre Circolare Ministeriale altrimenti diviene un alibi per chi non vuole accettare stando ad una interpretazione letterale, la norma sembra prevedere la possibilità di conferimento in base alle modalità semplificate esclusivamente ai CdR operanti in base alle disposizioni del Dm 8 aprile 2008 (escludendo quindi i CdR autorizzati in procedura ordinaria). Occorre un chiarimento che escluda tale interpretazione, contraria allo spirito della legge, che è quello di agevolare il conferimento ai CdR DM 65/2010 Art. 8: La realizzazione e la gestione di centri di raccolta di cui all'articolo 6, comma 1, lettere a) e c) del decreto legislativo n.151 del 2005, si svolge con le modalità previste dal decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dell'8 aprile 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 28 aprile 2008, n. 99 e successive modifiche ed integrazioni.

4 Centro di Raccolta abilitato RAEE a Potenza Comune di Potenza - RAEE totali raccolti ( kg ) : Potenza: 2,3 kg/ab.anno- Basilicata: 1,2 kg/ab.anno Italia: 3,2 kg/ab.anno (*)

5 Centro di Raccolta abilitato RAEE a Potenza numero di accessi al CdR Crescita dei volumi (*) dati al in media 12 accessi/giorno (*) il Centro di Raccolta è aperto in orario pomeridiano nelle giornate del lunedì, mercoledì e venerdì ed in orario antimeridiano nelle giornate di martedì, giovedì e sabato Ritiri Sistemi Collettivi che hanno ritirato i RAEE domestici sono stati: ECODOM, REMEDIA, ECOLIGHT, RAECYCLE ed ERP. Tutti si sono avvalsi della Società RI.PLASTIC Srl di Baragiano (PZ) quadro deludente degli impianti di recupero sul nostro territorio. Provincia di Potenza: RI.PLASTIC Srl, a regime - Provincia di Matera: SOGEMONT Srl (Area Industriale Valbasento - Pisticci Scalo), in fase di avvio

6 Centro di Raccolta abilitato RAEE a Potenza Ripartizione percentuale dei ritiri R2; 29,8 i raggruppamenti delle Apparecchiature Refrigeranti (R1) e quello dei Grandi Bianchi (R2) si sono attestati, sommati, attorno al 60% del totale dei RAEE ritirati R3; 24,7 TV e Monitor (R3) hanno rappresentato comunque una fetta importante dei RAEE conferiti al Centro di Raccolta di Potenza (~1/4 dei ritiri) dato R3 ancora sottodimensionato: il calendario di passaggio al Digitale Terrestre in Basilicata (Area 14) prevede lo spegnimento della TV analogica entro il secondo semestre 2011 Il dato dei piccoli elettrodomestici (r4) è identico a quello nazionale R4; 15,4 R1; 29,9 R5; 0,1

7 Centri di Raccolta abilitati RAEE in Basilicata Art.6, c.1., lett. a) D.Lgs. 151/2005: i Comuni sono tenuti a garantire il ritiro gratuito, presso i CdR, dei RAEE prodotti nel proprio territorio. Non tutti i Comuni dispongono di un CdR. Le aree interne sono in maggior ritardo nell attivazione dei CdR Questa è una potenziale difformità di servizio sul territorio della regione Basilicata Possibile elemento di criticità nell adempimento degli obblighi di ritiro in modalità uno contro uno La distribuzione non ha infatti la garanzia di poter conferire i RAEE, ritirati dai consumatori, presso un CdR

8 Il D.M , n. 65 Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei RAEE da parte dei distributori e degli installatori di AEE, nonché dei gestori dei centri di assistenza di tali apparecchiature

9 D.M , n Entrata in vigore dell 11 contro 1 1 L obbligo del ritiro 1 contro 1 previsto dal D.Lgs 151/05 è stato posticipato da un provvedimento d urgenza (D.L. n. 248 del 31 dicembre 2007) a 30 gg. dall entrata in vigore del Regolamento sulle modalità semplificate di gestione dei RAEE da parte della distribuzione e altri soggetti (D.M , n. 65, pubbl. in G.U. n. 102 del ) ovvero al 18 giugno 2010 In assenza di tali semplificazioni, infatti, risultava particolarmente complesso, se non impossibile, per tali operatori assicurare il ritiro gratuito imposto dal D.Lgs 151/05 Per l attività di deposito di RAEE (e di trasporto degli stessi) la ditta doveva infatti essere autorizzata e/o iscritta all Albo gestori (essa continua comunque a doverlo essere al di fuori delle ipotesi previste dal Regolamento sulle semplificazioni)

10 Importanti chiarimenti introdotti dal D.M. 65/2010 Il Regolamento introduce un chiarimento fondamentale (art. 1, rubrica): : le apparecchiature ritirate gratuitamente dai distributori sono qualificate come RIFIUTI. Ciò comporta l applicazione degli adempimenti in materia di rifiuti alla gestione del dismesso, sia pure in versione semplificata (Cfr. anche art. 21 L n Comunitaria 2008) Altro chiarimento importante (art. 1, comma 2): rientra nella fase della RACCOLTA il raggruppamento dei RAEE domestici disciplinati dal D.Lgs. 151/2005 finalizzato al trasporto presso i Centri di Raccolta, effettuato dai distributori/manutentori/installatori alle condizioni specificate nel decreto presso i locali del proprio punto vendita o altro luogo di deposito dichiarato in sede di iscrizione all Albo

11 Modalità di raggruppamento dei RAEE (art.1, comma 2) Durata Dove e come i RAEE devono essere trasportati presso i Centri di Raccolta (almeno) mensilmente e, comunque, al raggiungimento di kg luogo idoneo (punto vendita, magazzino, luogo di raggruppamento, altro luogo), pavimentato, non accessibile a terzi, protetto da pioggia e vento con sistemi di copertura anche mobili; obbligo di separazione dei rifiuti pericolosi e divieto di miscelazione (non è previsto l obbligo di raccolta nei 5 raggruppamenti) mantenendo integrità dei RAEE evitando deterioramento degli stessi e fuoriuscita di sostanze pericolose

12 Schedario presso il distributore (art. 1, comma 3) i distributori, installatori, gestori centri assistenza, adempiono all obbligo di tenuta del Registro di Carico e Scarico compilando, all atto del ritiro dell AEE sostituita, lo Schedario numerato progressivamente (obbligo di tenuta per tre anni) Indicando nominativo e indirizzo del consumatore che ha conferito il rifiuto e la tipologia dello stesso (cfr. diapositiva seguente) + integrato con dati del documento di trasporto (art.2, comma 2)

13 Codice identificativo del rifiuto R5 R1 R3 R2, R4 Codici CER da utilizzare nella modulistica

14 Trasporto dei RAEE domestici (art.2, commi 1,2) EFFETTUATO DAI DISTRIBUTORI, INSTALLATORI, CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA DdT a) b) LdR a) c) il trasporto tipo a) e tipo c) è accompagnato dal Documento di Trasporto, numerato e redatto in tre esemplari PV - ESERCIZIO a) dal domicilio del cliente al CdR o al Luogo di Raggruppamento (LdR o PV); b) dal Punto Vendita al LdR (se il LdR è diverso dal PV) solo distributori; c) dal LdR o PV al CdR; d) Quantità RAEE kg, con automezzi aventi Portata kg e MTT kg;

15 Il Documento di Trasporto (art. 2, comma 2) A) i distributori, installatori, gestori centri assistenza o trasportatori incaricati compilano, datano e firmano il DdT incrociando i dati dello Schedario B) all atto della consegna, da parte dei soggetti (A), il responsabile del CdR controfirma il DdT 1 copia del DdT : restituita al distributore/installatore/gest.centr.ass.; 2 copia DdT : conservata dal trasportatore (se da distr./inst./gest.); 3 copia del DdT : rimane al CdR;

16 Il Documento di Trasporto (art. 2, comma 2) Nel caso di ritiro a domicilio, sul documento devono risultare nominativo, indirizzo e firma del cliente; Come destinatario va ovviamente indicato il CdR e l indirizzo del medesimo, riportando gli estremi dell autorizzazione Come quantità, per il trasporto in modalità semplificata va ovviamente rispettato il limite del punto d) dell Art. 2, comma 1 Osservazione: se i distributori, installatori, gestori centri assistenza utilizzano un Luogo di Raggruppamento sarebbe stato più semplice prevedere una quarta copia del DdT piuttosto che la copia fotostatica, firmata dal distributore, delle pagine dello Schedario (modalità prevista dall art. 2 comma 3 del D.M. 65/2010) viene assegnato ad un registro (Schedario-Registro Car./Scar.) il compito di tracciare un trasporto (attività propria del DdT-FiR)

17 Il Documento di Trasporto (art. 2, comma 4) Obbligo dei DISTRIBUTORI/INSTALLATORI/GESTORI DI CENTRI DI ASSISTENZA durante il trasporto devono adottare tutte le misure necessarie ad assicurare che i RAEE giungano al CdR nello stato in cui erano stati conferiti, senza aver subito processi di disassemblaggio o di sottrazione di componenti, che si configurerebbero comunque come attività di gestione dei rifiuti non autorizzate. Ciò perchè, ai sensi dell art. 7 del cit. D.Lgs. 151, i soggetti che effettuano la raccolta devono assicurare che tale operazione sia svolta in modo da ottimizzare il successivo reimpiego e riciclaggio delle apparecchiature o dei relativi componenti presso gli impianti preposti.

18 Iscrizione all Albo Nazionale G. A. (art.3, commi 1,2,3) c. 1 la raccolta e il trasporto dei RAEE domestici può essere effettuata dai distr./inst./gest.cen.ass.tecn. previa iscrizione in apposita sezione dell Albo Nazionale Gestori Ambientali c. 2 comunicazione alla sezione regionale dell Albo sede attività, indirizzo punto vendita o raggruppamento e titolo giuridico per l utilizzo tipo di RAEE raggruppati con relativo C.E.R. rispondenza del luogo di raggruppamento ai requisiti D.M. 65 estremi identificativi mezzi e idoneità tecnica c. 3 la raccolta e il trasporto dei RAEE domestici può essere effettuata da terzi che operano in nome dei distr./inst./gest.cen.ass.tecn. previa iscrizione in apposita sezione dell A.N.G.A. sede, distr./inst./gest.cen.ass.tecn. per cui opera, indirizzo punto vendita/raggupp., C.E.R. trasportati, estremi mezzi e idoneità tecnica

19 Dimostrare la provenienza domestica (art.4, c. 2) oltre a barrare domestici, e ad utilizzare i C.E.R. giusti, gli installatori ed i gestori di centri di assistenza devono dimostrare la provenienza domestica con l autocertificazione (All.III) trattandosi di autocertificazione, deve essere accompagnata da copia del documento di identità del sottoscrittore l autocertificazione è consegnata al Centro di Raccolta

20 Schedario presso il Centro di Raccolta ai sensi del Dm 8 aprile 2008, come modif. dal Dm 13 aprile 2009, recante la disciplina sui centri di raccolta, i CdR devono inoltre compilare (eventualmente su supporto informatico) per i rifiuti in entrata provenienti da utenze non domestiche (quindi compresi quelli conferiti dai soggetti in questione), uno schedario numerato progressivamente conforme al modello di cui all Allegato IA allo stesso decreto. Anche in questo modello (firmato dall addetto del CdR) andranno riportati: Dati del CdR Tipologia rifiuto e C.E.R. Azienda che conferisce, partita IVA e targa del mezzo Quantitativo (anche stimato, in assenza di pesatura)

21 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO D.Lgs. 25 luglio n. 151: norma quadro di attuazione direttive 2002/95, 2002/96 e 2003/108 su RAEE e RoHS (obbligo per i distributori di ritiro dai propri clienti del RAEE equivalente alla nuova apparecchiatura venduta (art. 6, comma 1, lett b) + obbligo dei sottoscrittori a garantire il ritiro gratuito, presso i CdR, dei RAEE domestici conferiti dai cittadini o dalla distribuzione (art. 6, comma 1, lett a) Accordo di Programma ANCI-CdC CdC 18 luglio 2008 (modificato 7 luglio 2010): sulle condizioni generali di ritiro e di gestione dei RAEE domestici (disciplinare condizioni generali di ritiro dei RAA domestici presso i CdR) Riviste ed aggiornate il dal Comitato guida dello stesso Accordo (Cfr. Accordo di programma ) Dm 8 marzo n. 65: Pubb. in G.U. n. 102 del entrato in vigore il modalità di gestione semplificate per il ritiro dei RAEE da parte di distributori, installatori e CAT obbligo ritiro uno contro uno a carico della distribuzione Protocollo d intesa d ANCI CdC CdC Distribuzione 24 giugno 2010: regolazione dei rapporti fra i distributori ed i gestori CdR RAEE domestici Accordo di Programma ANCI-CdC CdC-Distribuzione 7 luglio 2010: per la raccolta e la gestione dei RAEE ex art. 10 c. 2 lett. b) Dm 185/07 - rendere operativo il ritiro direttamente presso i luoghi di raggruppamento organizzati dai distributori previsto dal D.M. 185/2007, Art. 10, comma 2, lett. b), (è il tentativo di superare il problema dell assenza o insufficienza strutturale, logistica o autorizzativa dei CdR)

22 Il Protocollo d intesa d 24 giugno 2010 (1/2) siglato Protocollo d'intesa tra ANCI, CdC, Distribuzione (Conad, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione) OBIETTIVO: solo per i RAEE domestici, facilitare conferimenti ai CdR da parte della Distribuzione riconoscendo un corrispettivo aggiuntivo (premio di efficienza) per i CdR che danno la disponibilità ad accogliere i RAEE dalla Distribuzione i Comuni che già dispongono delle strutture necessarie potranno adoperarsi per fornire alla distribuzione adeguata assistenza tecnica e supporto logistico Il CdR di ACTA SpA Autorizzato, ex D.M , con Det. Dirig. Comune PZ n. 602 del Iscritto al Portale CdC RAEE in data (Impianto di messa in Riserva - Det. Dirg. Prov. PZ n.1292 del validità 5 anni) Iscritto Albo Nazionale Gestori Ambientali Basilicata Cat. 1, Classe c10 dal Aperto alla distribuzione (PICCOLI e GRANDI) dal per i soli RAEE provenienti dai punti vendita e dai luoghi di raggruppamento dei distributori presenti all interno del territorio del Comune di Potenza Obiettivo di ACTA SpA è principalmente la tutela dell ambiente e la riduzione del fenomeno dell abbandono dei RAEE su suolo pubblico (i corrispettivi annui provenienti dal CdCRAEE coprono meno del 10% dei costi del CdR di Via del Gallitello, 2 a Potenza)

23 Il Protocollo d intesa d 24 giugno 2010 (2/2) Accesso ai CdR dei Distributori distinto in 2 fasce: 1 Piccolo conferitore: : < 200 kg/g e 4 pezzi/g 2 Grande conferitore: : tutti gli altri PROCEDURA PER IL CONFERIMENTO: Accreditamento dei Distributori al portale CdC: - Indicare fascia di appartenenza - Anagrafica punto vendita/raggruppamento - Elenco trasportatori incaricati (iscritti sezione specifica Albo o Gestori) Individuazione CdR attraverso il portale CdC e prenotazione del conferimento Conferimento al CdR secondo i 5 raggruppamenti, separando all atto atto del conferimento Il Protocollo d Intesa d si applica anche ai Gestori dei Centri di Assistenza e agli Installatori di AEE

24 L Accordo di Programma 7 luglio 2010 (1/5) sottoscritto l Accordo di Programma tra ANCI, CdC, Distribuzione (Conad, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione) con l obiettivo di INCENTIVARE 1. il conferimento dei RAEE domestici da parte dei distributori, installatori, gestori centri assistenza tecnica ai CdR; 2. gli Enti Locali a dotarsi/potenziare/incrementare il numero dei CdR adeguandoli a standards minimi tentando così di superare il problema dell assenza o insufficienza strutturale, logistica o autorizzativa dei CdR sul territorio nazionale AZIONI CONCRETE: 1. adeguamento/incremento del meccanismo dei premi di efficienza concessi ai CdR; 2. miglioramento della logistica e delle modalità di deposito/ritiro presso i CdR (nuove Unità di Carico, UdC coperte, spazi, attrezzature, ritiri a chiamata, ritiri a giro programmato); 3. incentivando l aumento dei giorni di apertura dei CdR; 4. definendo tempi certi per l esigibilità dei premi di efficienza; 5. definendo penali e sanzioni in caso di anomalie sia a carico dei Sottoscrittori che dei Sistemi Collettivi;

25 L Accordo di Programma 7 luglio 2010 (2/5)

26 L Accordo di Programma 7 luglio 2010 (3/5)

27 L Accordo di Programma 7 luglio 2010 (4/5) per TV e monitor non è più ammesso il deposito in modo sfuso nello scarrabile (ciò per ragioni di pericolosità legata a tale tipo di gestione) se l Unità di Carico scarrabile è espressamente prevista dalle autorizzazioni in possesso del CdR o la si predilige per ragioni di standardizzazione e facilità di carico, è ammesso il posizionamento della nuova UdC (cesta) all interno dello scarrabile

28 L Accordo di Programma 7 luglio 2010 (5/5)

29 SEMINARIO FORMATIVO IL NUOVO SISTEMA PER LA GESTIONE dei Ing. Silvio ASCOLI Dirigente ACTA SpA per contatti: Azienda per la Cura e la Tutela dell Ambiente SpA

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