Linfociti T. cosiddetti perché lalorodifferenziazione avviene neltimo. Sono deputati all immunità acquisita, immunità cellulo-mediata

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1 Linfociti T cosiddetti perché lalorodifferenziazione avviene neltimo. Sono deputati all immunità acquisita, immunità cellulo-mediata Non riconoscono l antigene nella sua forma originaria, riconoscono l antigene che deriva dalla frammentazione e successiva presentazione attuata dalle APC Rappresentano il60-80% deilinfociticircolanti. Esprimono tutti sulla loro superficie TCR (TCellReceptor) e CD3 sottopopolazioni principali: linfociti T CD4+ helper (Th) linfociti T CD8+ citotossici (CTL). Esistono altre sottopopolazioni tra cui i linfociti Treg

2 markers di membrana dei sottotipi di linfociti T cellula Principali proteine espresse sulla membrana Linfocito B Linfocito T BCR, MHC classe II, CD19, CD21 TCR, CD3 T citotossico CD8 T helper CD4 T reg CD4, CD25 Natural killer CD16, CD56

3 Trasduzione del segnale del TCR Avviene grazie al complesso del CD3 (CD3γ+ CD3δ+ CD3ε) e omodimero formato da 2 catene ς legate da ponte S-S Contengono sequenze ITAM nella coda intracitoplasmatica

4 Il recettore TCR espresso dai linfociti T non permette il riconoscimento di Ag solubili, ma soltanto di piccoli frammenti peptidici di proteine antigeniche, legati a molecole MHC sulla superficie delle cellule. Il TCR riconosce i peptidi antigenici presentati all interno della tasca recettoriale delle proteine del MHC. Nell uomo le catene α e β sono codificate da geni presenti nelle regioni D (DP, DQ, DR) dello MHC II MHC II MHC I Nell uomo la catena α è codificata da geni presenti nelle regioni A, B e C dello MHC I

5 Da dove può derivare il peptide (antigene)? Deriva dai sistemi di autofagocitosi oppure dai proteasomi per cui normalmente i peptidi presentati sulle molecole MHC sono peptidi autologhi e come tali vengono ignorati dal sistema immune. Se il peptide presentato è estraneo/non self (batterico, virale) allora si ha risposta immune Nota bene: esistono linfociti T con TCR che riconosce la combinazione HLA+peptide estraneo mentre non esistono TCR capaci di riconoscere HLA+peptide autologo. NEI TRAPIANTI Lo HLA di un altro individuo viene visto come se fosse la combinazione di HLA+peptide estraneo con conseguente risposta immune e rigetto del trapianto. Ciò non avviene nel caso di soggetti HLA identici (gemelli monozigoti).

6 Risposte effettrici dei linfociti T Linfociti T T CD4+ T Helper Cellule T effettrici con funzioni varie (Th1, Th2, Th17, Treg), basate essenzialmente sulla produzione di diversi tipi di citochine. T CD8+ T citotossici Uccidono cellule bersaglio (CTL). Sono importanti nella difesa contro patogeni intracellulari (virus), cellule tumorali, e cellule allogeniche (rigetto dei trapianti).

7 CD4 e CD8 funzionanosia come molecole diadesione sia come corecettori. CD4 lega il dominio b2 prossimale alla membrana di MHC II CD8 lega il dominio a3, prossimale alla membrana di MHC I. Questo legame è necessario affinchè la cellula produca una risposta efficace: quindi CD4 e CD8 sono corecettori.

8 I linfociti T citotossici CD8+ riconoscono peptidi endogeni (di origine virale o tumorale) in associazione a molecole MHC di classe I. I linfociti T helper CD4+ riconoscono peptidi esogeni in associazione a molecole MHC di classe II.

9 Risposta effettrice dei linfociti T-helper CD4+ Negli organi linfoidi periferici, il complesso molecolare MHC classe II + peptide estraneo, esposto sulla membrana delle cellule dendritiche/apc, viene riconosciuto da un clone di linfociti T helper che possiedono il TCR per quel peptide antigenico (selezione clonale T). Si forma un punto di contatto in cui le membrane delle due cellule stabiliscono una stretta interazione molecolare = SINAPSI IMMUNOLOGICA A questa partecipano, MHC classe II e peptide antigenico, TCR e co-recettori CD4 e CD3, (molecole co-stimolatorie e di adesione). Alla selezione fa seguito l espansione del clone di linfociti T, e rilascio di citochine

10 risposta effettrice dei linfociti T citotossici CD8+ Quando una cellula T citotossica riconosce la presenza di un peptide estraneo associato all MHC di classe I su una cellula del suo stesso organismo (self, perché ha il suo stesso MHC di classe I), la uccide Il riconoscimento di MHC + peptide coinvolge la formazione di complesso multi-molecolare costituito dal TCR e dal co-recettore CD8 sulla membrana del linfocito e dall MHC di classe I + peptide sulla cellula bersaglio. Si tratta di un meccanismo più complesso e selettivo rispetto a quello messo in atto dalle cellule NK

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