Promozione della green economy e riorganizzazione delle competenze ambientali Bologna 21 Luglio 2014
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1 e per il contenimento dell uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014)(Lavori in corso) Promozione della green e riorganizzazione delle competenze ambientali Bologna 21 Luglio 2014 Alessandro Bratti Deputato Commissione Ambiente e LLPP
2 Percorso parallelo con: Decreto legge del Governo 91 all approvazione del Senato: Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea
3 Argomenti che non verranno trattati perché nel Dl 91: Governance Parchi Costituzione Commissione VIA_VAS_AIA Impianti termici civili Combustione residui di potatura in agricoltura Potere calorifico rifiuti in discarica Sfalci e potature nelle aree urbane Bonifiche
4 Il titolo IV introduce disposizioni relative al cosiddetto «green public procurement» È in questa logica che si muove la proposta di nuova direttiva europea sugli appalti pubblici (COM(2011)896 definitivo) con l articolo 67, che prevede che il costo di un prodotto debba essere riferito non tanto al prezzo di acquisto, ma al costo che il bene ha durante il suo ciclo di vita (il cosiddetto Life Cycle Costing)
5 Il titolo IV introduce disposizioni relative al cosiddetto «green public procurement» (appalti verdi). a) Modifica Codice appalti b) Distinzione fra Emas ed Iso nelle agevolazioni c) Ecolabel ed altre procedure d) Applicazione criteri ambientali minimi e) Introduzione di altre attività
6 Il titolo IV introduce disposizioni relative al cosiddetto «green public procurement» (appalti verdi). Adozione Piano per la qualificazione ambientale dei prodotti e dei sistemi produttivi locali, i distretti industriali e le filiere che caratterizzano il sistema produttivo nazionale (Emendamento)
7 Disposizioni incentivanti per i prodotti derivati da materiali post consumo (Titolo V) Accordi di programma e incentivi per l acquisto dei prodotti derivanti da materiali post consumo (art 206 ter, quater e quinquies)
8 Il titolo IV introduce disposizioni relative al cosiddetto «green public procurement (appalti verdi). Gli incentivi che verranno introdotti con i decreti attuativi dell articolo 11 hanno evidentemente un costo, come tutti gli incentivi. Il presente provvedimento introduce una prima fonte di finanziamento, senza quindi oneri aggiuntivi per lo Stato,destinando integralmente il ricavato dell addizionale prevista dall articolo 14 (addizionale ecotassa) e tesa a colpire i produttori di rifiuti che non rispettano gli obiettivi di raccolta differenziata.
9 promuovere misure di green Disposizione relative alla gestione dei rifiuti (Titolo VI) L articolo 12 apporta modifiche all articolo 216 del decreto legislativo n. 152 del 2006, con lo scopo di inquadrare nell ambito dell ordinamento nazionale le procedure autorizzative concernenti le attività di recupero disciplinate dai regolamenti europei che stabiliscono quando specifiche tipologie di rifiuti cessano di essere tali a) Procedura semplificata per rifiuti che cessano di essere tali b) Procedura semplificata per auto compostaggio (emendamenti)
10 Disposizione relative alla gestione dei rifiuti (Titolo VI) L articolo 13 detta disposizioni concernenti l attività di vigilanza sulla gestione dei rifiuti. (Abrogazione Osservatorio e Segreterie tecniche). I compiti o vengono realizzati da Ispra e Agenzie o si costituisce una sezione presso AAEG
11 Disposizione relative alla gestione dei rifiuti (Titolo VI) Misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio Articolo 14 da riscrivere sia perché le percentuali di RD sono anacronistiche sia per definire meglio il tema del tributo da utilizzare sia per il rispetto Accordi di programma sia per migliorare i sistemi di raccolta
12 Disposizione relative alla gestione dei rifiuti (Titolo VI) Disposizioni per l individuazione della rete nazionale integrata e adeguata di impianti di incenerimento di rifiuti: viene sostituito da rete impiantistica di smaltimento. In ogni caso deve essere considerata la pianificazione regionale
13 Norme in materia di Difesa del suolo: modifiche parte terza del 152/2006 Norme in materia di Autorità di bacino È necessario pertanto assicurare al più presto in Italia una governance che, ferme restando le prerogative dei vari livelli di governo e le funzionalità tecniche in capo alle Autorità di distretto, consenta di coprire l intero territorio nazionale, rendendo più efficiente il modello organizzativo. Vengono individuati, pertanto, i seguenti sette distretti idrografici: a) distretto idrografico delle Alpi orientali; b) distretto idrografico del Fiume Po; c) distretto idrografico dell Appennino settentrionale; d) distretto idrografico dell Appennino centrale; e) distretto idrografico dell Appennino meridionale; f) distretto idrografico della Sardegna; g) distretto idrografico della Sicilia.
14 Disposizioni per il finanziamento degli interventi di rimozione o di demolizione di immobili abusivi realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato
15 Disposizioni per garantire l accesso universale Fondo di garanzia delle opere idriche Tariffa sociale del servizio idrico integrato Disposizioni in materia di morosità nel servizio idrico integrato
16 Modifiche all articolo 93 del codice di cui al decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259)(Impianti telefonia)
17 Combustione controllata di materiale vegetale Centri del riuso e del recupero Comitato capitale naturale e contabilità ambientale Delega al Governo in materia di inquinamento acustico
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