Sistemi di allarme intrusione: la nuova norma CEI 79-3:2012. Incontro UTC Fire & Security Milano 18 giugno 2015 Roberto Dalla Torre IMQ SPA

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1 Sistemi di allarme intrusione: la nuova norma CEI 79-3:2012 Incontro UTC Fire & Security Milano 18 giugno 2015 Roberto Dalla Torre IMQ SPA

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3 La nostra storia

4 Il Gruppo e alcuni numeri Italia LABORATORI m2 ALTRE AREE TESTING mq STAFF 700 DIPENDENTI Mondo

5 Il nostro codice etico

6 Accreditamenti

7 Servizi

8 Settori

9 Strutture normative Internazionali CONCIT

10 Scenario normativo Le Norme CEI 79-2 (per i prodotti non trattati dalle norme CEI EN 50131) e CEI 79-3 (impianti) pubblicate precedentemente ai lavori in ambito CENELEC sono ad oggi i riferimenti normativi nazionali La pubblicazione di norme EN da parte del CENELEC (es. serie EN 50131) genera l obbligo di ritiro delle Norme nazionali contrastanti dopo un periodo di sovrapposizione (DOP, DOW) Naturalmente in questa fase non sono ammissibili variazioni o modifiche sostanziali a queste norme nonché l emissione di altre Norme che trattino l argomento

11 EN Requisiti generali Norme tecniche Sviluppate dal TC79 (CENELEC) e CT79 (CEI) Sistemi di allarme Norme CENELEC EN Sistemi di allarme intrusione e rapina; EN Sistemi di sorveglianza CCTV; EN Sistemi di controllo d accesso; EN Sistemi di allarme sociali; EN Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi; EN Sistemi di allarme combinati o integrati. Impianti antintrusione, antifurto.. - Norme CEI CEI Norme particolari per le apparecchiature CEI 79-3 Norme particolari per gli impianti

12 Serie CEI EN pubblicate Parte 1 Parte 2-2 Parte 2-3 Parte 2-4 Parte 2-5 Parte 2-6 Parte 3 Parte 4 Parte 5-3 Parte 6 Parte 7 Parte 8 Requisiti di sistema Rivelatori a infrarosso passivo Rivelatori a microonde Rivelatori combinati a IR passivo e a microonde Rivelatori combinati ad IR passivo e adultrasuoni Contatti (magnetici) Apparati di controllo e indicazione (Centrali d allarme) Dispositivi di segnalazione Requisiti per il collegamento di apparecchiature che utilizzano tecnologia in radio frequenza Alimentatori (TS) Guide di applicazione Generatori di fumo per applicazioni di sicurezza

13 Serie CEI EN pubblicate Parte 2-8 Rivelatori urti Parte Rivelatori rottura vetro acustici Parte Rivelatori rottura vetro passivo Parte Rivelatori rottura vetro attivi

14 CEI 79-2;V1:2010 EN 50131

15 La CEI 79-2 rimarrà per: Al momento non sono previste norme CENELEC per i seguenti apparecchi inclusi invece nella norma CEI 79-2: Rivelatori microfonici (per interno) Rivelatori a pressione (per interno) Rivelatori a barriera a microonde (per interno) Rivelatori a barriere ad ultrasuoni (per interno) Rivelatori volumetrici capacitivi (per interno) Altri tipi di rivelatori (per interno) Rivelatori a barriere a microonde (per esterno) Altri tipi di rivelatori per esterno (per esterno)

16 [.] CEI 79-3;F.20 EN

17 Allineamento con la serie EN (4 classi ambientali, 4 gradi di sicurezza, 4 livelli di prestazione) Eliminare le prescrizioni gli impianti TVCC (ora coperti dalla serie EN 50132) Sfruttare la struttura ed i contenuti del TS sostituendo però i verbi condizionali con gli imperativi (dovrebbe/deve) Requisiti DM37/08 CEI 79-3: Obbiettivi Metodi alternavi (semplificati) per la definizione del livello di prestazione dell'impianto Definire le competenze (persone/aziende)

18 Novità: Definizioni Impianto di Allarme Intrusione e Rapina E un Sistema di Allarme Intrusione e rapina (I&HAS) inserito in un contesto operativo definito.

19 NOVITA : Livelli di Sicurezza La CEI 79-3:2012 classifica gli impianti su 4 livelli di sicurezza in linea con le definizioni dei gradi di sicurezza della EN : Livello 1 (rischio basso) Si prevede intrusione da persone con conoscenza ed attrezzature minime Livello 2 (rischio medio) - Si prevede intrusione da persone con conoscenza ed attrezzature limitate Livello 3 (rischio medio alto) - Si prevede intrusione da persone pratiche di sistemi intrusione con gamma completa di attrezzature Livello 4 (rischio alto) - Si prevede intrusione da persone con conoscenza dettagliata del sistema ed attrezzature anche sostitutive dei componenti vitali del sistema

20 NOVITA : Classi ambientali Nel paragrafo 7 della EN sono riportate le definizioni delle classi ambientali, con il rimando alla norma EN per le metodologie di prova. I II Previste 4 classi ambientali Ambiente Interno controllato (es. civile) Ambiente Interno non controllato (e. industriale) III Esterno ma non esposto alle intemperie IV Esterno ed esposto alle intemperie

21 CEI 79-3: Pregi Fornisce una indicazione precisa della sequenza delle fasi che devono essere seguite per la progettazione realizzazione e consegna dei sistemi di sicurezza Fornisce una guida chiara ed esaustiva relativamente a tutta la documentazione che deve essere predisposta e conservata Può essere utilizzata anche a livello didattico per operatori che non hanno ancora sviluppato una esperienza significativa sulle tecnologie di rivelazione e sulle possibili cause di falsi allarmi

22 Allegato J: Diagramma di flusso PROCESSO DOCUMENTI

23 Indice della norma 1 Oggetto e scopo 2 Riferimenti normativi 3 Definizioni e abbreviazioni 4 Generalità 5 Classificazione dell impianto di Allarme Intrusione e Rapina 6 Progettazione dell impianto 7 Pianificazione dell installazione 8 Installazione del sistema 9 Ispezione, prova funzionale e messa in servizio 10 Documentazione e registrazioni 11 Utilizzo dell impianto 12 Manutenzione e riparazione dell impianto

24 NOVITA : ALLEGATO A Determinazione del livello di prestazione degli impianti I metodi proposti sono considerati equivalenti ma presentano caratteristiche diverse: Metodo tabellare (A2) E concettualmente più semplice da comprendere ma può risultare eccessivamente rigido in impianti complessi o di grandi dimensioni. Metodo matematico (A3) Permette, grazie all applicazione di formule matematiche che tengono in considerazione il grado di sicurezza dei componenti, il loro fattore di merito e coefficiente d impenetrabilità, di compensare eventuali lacune di una protezione con l efficienza di un altra.

25 NOVITA : ALLEGATO A Determinazione del livello di prestazione degli impianti A.1.3 Composizione tipo degli impianti Ai fini della determinazione del livello di prestazione, gli impianti di allarme intrusione e rapina si considerano composti dai tre sottoinsiemi di seguito elencati (tra parentesi è indicato il simbolo di identificazione).

26 NOVITA : ALLEGATO A A) Sottoinsieme Rivelatori. B) Sottoinsieme Apparati essenziali: Apparati di controllo e indicazione (CIE); organi di comando (ACE); interconnessioni locali (int); Unità di alimentazione (PS). C) Sottoinsieme Dispositivi di allarme: apparati di allarme acustico e luminoso (WD); inviatori di messaggi (ATS).

27 NOVITA : ALLEGATO A Più impianti di diverso livello possono essere asserviti ad una stessa centrale, purché: 1. la centrale abbia livello di prestazione LB conforme all impianto di maggior rischio; 2. in caso di allarme sia univocamente individuabile quale impianto lo ha generato; 3. i segnali di allarme siano distinti; 4. grado di sicurezza dei singoli impianti sia calcolato in modo indipendente, considerando solo gli apparati relativi agli impianti specifici.

28 NOVITA : ALLEGATO A Tipologie impiantistiche Unità abitativa non isolata Con accessi praticabili (3.1.17): ( h < 4 m e ultimo piano) Esempi (non vincolanti) Appartamenti in condomini, Ospedali, Scuole, Uffici banche, negozi; Unità abitativa isolata Insediamento industriale Locale corazzato Cassaforte Ville, Musei, Negozi, Uffici banche; Insediamenti industriali, centro commerciali; Caveau; Locale Cassaforte, ATM;

29 NOVITA : ALLEGATO A A.1.5 Grado di sicurezza delle apparecchiature Le norme della serie EN e la CEI 79-2 stabiliscono le caratteristiche ed il grado di sicurezza delle apparecchiature facenti parte di un Sistema di allarme intrusione e rapina (I&HAS). Le apparecchiature facenti parte un impianto di allarme intrusione e rapina devono avere un grado di sicurezza uguale o superiore al livello di prestazione dell impianto (grado di sicurezza 1 = Livello di prestazione 1) Tuttavia il metodo matematico descritto in A.3 permette di calcolare il livello della prestazione inserendo nell impianto dispositivi di grado di sicurezza diverso senza necessariamente ridurre il livello di prestazione dell impianto.

30 A.2 - Sottoinsieme Rivelatori

31 Allegato A.2 Sottoinsieme Apparati essenziali

32 Allegato A.2 Sottoinsieme Apparati di Allarme

33 A3 Metodo matematico Il metodo matematico rimane invariato rispetto alla CEI 79-3:1998 ma sono state inserite le seguenti correzioni: Per il sottoinsieme apparati essenziali e dispositivi di allarme valgono i requisiti descritti nel metodo tabellare (A2); Ai fini del calcolo del livello di prestazione, le apparecchiature di grado 4 andranno convenzionalmente considerate di grado 3. Il livello di prestazione 4 è ottenibile mediante l applicazione dei modelli matematici e raggiungimento delle soluzioni impiantistiche corrispondenti al livello di prestazione 3 ma utilizzando unicamente apparati aventi grado di sicurezza 4.

34 Calcolatrice ([calc79-3.xlm]) In attesa che venga predisposto il nuovo SW è possibile utilizzare la vecchia calcolatrice INSERIRE LIVELLO PRESTAZIONE APPARECCHIATU RE UTILIZZATE CLICCARE CON IL CORSORE SUL COEFFICIENTE INDIVIDUATO CLICCARE CON IL CORSORE PER EFFETTUARE IL CALCOLO

35 Livello di prestazione dell impianto Art "Il livello di prestazione minimo affinché l impianto realizzato possa essere dichiarato conforme alla presente Norma è il primo. Qualora il calcolo del sottoinsieme fa dia come risultato un valore inferiore al primo, il sottoinsieme e quindi l intero impianto sono considerati non classificabili e conseguentemente non conformi ai requisiti normativi. Se un impianto antintrusione, antifurto, antieffrazione, o antirapina non risulta almeno di primo livello, secondo la norma CEI 79-3 vigente, non risulta conforme alle norme CEI e pertanto non gode della presunzione di conformità alla regola d arte. L installatore dovrà dimostrare di aver ottenuto una realizzazione a regola d arte seguendo una strada diversa dalle norme CEI.

36 Allegato B (informativo) Progettazione dell impianto Sopralluogo dell area Beni B.1 Tipo B.2 Valore B.3 Volume o dimensioni B.4 Storico dei furti B.5 Pericolo B.6 Danni

37 Allegato C (informativo) Progettazione dell impianto Sopralluogo dell area Edificio C.1 Costruzione C.2 Aperture C.3 Occupazione C.4 Possesso delle chiavi C.5 Località C.6 Sistemi di sicurezza esistenti C.7 Storico di furti, rapine e minacce C.8 Leggi o regolamenti locali C.9 Sicurezza dell area

38 Allegato D (informativo) Sopralluogo dell area - Fattori che influenzano l impianto di Allarme Intrusione e Rapina provenienti dall interno dei locali protetti D.1 Tubi per l acqua D.2 Impianti di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata D.3 Cartelli o altri oggetti sospesi D.4 Ascensori D.5 Illuminazione D.6 Interferenze elettromagnetiche D.7 Rumori estranei D.8 Animali D.9 Correnti d aria D.10 Disposizione delle merci D.11 Struttura dei locali protetti D.12 Considerazioni speciali D.13 Rischio di falsi allarmi negli Impianti

39 Allegato E (informativo) Sopralluogo dell area Influenze sull impianto di Allarme di condizioni che si verificano all esterno dei locali protetti E.1 Fattori a lungo termine E.2 Fattori a breve termine E.3 Condizioni atmosferiche E.4 Disturbi da radiofrequenze E.5 Locali adiacenti E.6 Condizioni ambientali E.7 Altre condizioni

40 Allegato F (informativo) Informazioni da includere nell offerta di progettazione dell impianto F.1 Dati del cliente F.2 Dati dei locali protetti F.3 Grado del Livello di prestazione F.4 Grado di sicurezza F.5 Classe ambientale F.6 Distinta apparecchiature F.7 Configurazione del sistema F.8 Notifica F.9 Legislazione F.10 Norme F.11 Altri regolamenti F.12 Certificazioni F.13 Interventi F.14 Manutenzione F.15 Riparazioni

41 Allegato G (informativo) Sopralluogo tecnico G.1 Interconnessioni; G.2 Considerazioni generali per tutti i rivelatori; G.3 Considerazioni generali per i rivelatori di movimento; G.4 Rivelatori di movimento a ultrasuoni; G.5 Rivelatori a microonde; G.6 Rivelatori di movimento passivi a infrarossi; G.7 Dispositivi a tecnologia multipla; G.8 Rivelatori a vibrazione e sismici; G.9 Rivelatori di rottura vetro; G.10 Rivelatori acustici di rottura vetro G.11 Dispositivi di interruzione a raggi infrarossi; G.12 Rivelatori a filo continuo; G.13 Rivelatori acustici;

42 Allegato G (informativo) cont.a G.14 Pellicola conduttiva; G.15 Pellicola conduttiva su vetro G.16 Contatti di protezione; G.17 Rivelatori capacitivi; G.18 Sensori a pressione a pavimento; G.19 Filo teso; G.20 Dispositivi antirapina G.21 Apparecchiature di comando e indicazione e alimentatori G.22 Apparati di controllo ausiliari (ACE) G.23 Azioni per evitare operazioni accidentali; G.24 Sistemi di trasmissione dell allarme; G.25 Dispositivi di segnalazione esterni; G.26 Dispositivi di segnalazione interni; G.27 Scatola per la conservazione delle chiavi

43 Allegato H e I (informativo) Allegato H (informativo) Libretto dell impianto (registro interventi) Allegato I (informativo) Manutenzione I.1 Manutenzione Apparecchiature I.2 Manutenzione Impianto di Allarme I.3 Manutenzione da remoto

44 Allegato K - Competenze ESPERTO in impianti di allarme intrusione & R ESPERTO nell installazione, manutenzione e riparazione di impianti di allarme intrusione & R ORGANIZZAZIONE per la fornitura di servizi relativi ad impianti di allarme intrusione & R

45 Allegato K - Competenze ESPERTO DI IMPIANTI DI ALLARME INTRUSIONE E RAPINA Ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per svolgere le attività di: valutazione del rischio, progettazione dell impianto, validazione del progetto

46 Allegato K - Competenze ESPERTO NELL INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI IMPIANTI DI ALLARME INTRUSIONE & R Ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per svolgere le attività di: pianificazione, installazione, manutenzione riparazione dell impianto

47 Allegato K - Competenze ORGANIZZAZIONE PER LA FORNITURA DI SERVIZI RELATIVI AD IMPIANTI DI ALLARME INTRUSIONE & R GRUPPO, SOCIETA, AZIENDA, IMPRESA o ENTE, ovvero loro parti o combinazioni, in forma associata o meno, che abbia una PROPRIA STRUTTURA FUNZIONALE e AMMINISTRATIVA e che ha le COMPETENZE per operare nell ambito della vendita, progettazione, esecuzione, messa in servizio e manutenzione di impianti di allarme intrusione e rapina. NOTA: Nelle organizzazioni costituite da più unità operative, una singola unità operativa può essere definita come organizzazione.

48 Allegato K - Organizzazione

49 Allegato K - Organizzazione SERVIZI Progettazione e installazione Manutenzione Riparazione ATTIVITA Possono essere svolte direttamente o indirettamente, fermo restando l'assunzione di responsabilità. Le attività non svolte direttamente dall organizzazione devono essere contrattualmente dichiarate CAPACITA Organizzativa Progettuale Gestionale Economica e Finanziaria

50 Allegato K - Organizzazione MODALITA DI VALUTAZIONE Il processo di valutazione può essere condotto in termini di: autovalutazione (da parte dell organizzazione stessa con strumento di autodiagnosi); valutazione da parte di un cliente per supportare il processo decisionale orientato alla scelta di un organizzazione; valutazione da parte di un ente terzo all'interno di processi di certificazione.

51 Allegato K - Organizzazione CAPACITA ORGANIZZATIVA adozione di un sistema di gestione della qualità (Es. in particolare ISO ); presenza di un piano formativo e informativo rivolto al personale interno (ISO ); presenza nell'organigramma dell'area economica-finanziaria o tra i fornitori di figure professionali di adeguata capacità/esperienza nel campo amministrativo, finanziario, legale e contrattuale; presenza di un referente per la gestione dei rapporti con il cliente. procedura per la custodia e conservazione delle documentazioni sensibili o riservate, ed identificazione del personale autorizzato ad accedere a tali informazioni (ISO ); custodia dei documenti di cui al punto precedente in locali o contenitori adeguatamente protetti.

52 Allegato K - Organizzazione CAPACITA DIAGNOSTICA E PROGETTUALE presenza nell'organigramma dell'area tecnica di un responsabile e di un tecnico con adeguata competenza presenza di procedure per la gestione e la manutenzione degli impianti, delle dotazioni strumentali e del software di proprietà o di terzi, le misure, le verifiche, il monitoraggio; presenza di procedure per la gestione e la verifica delle attività svolte da terzi se applicabile; presenza di procedure per la gestione e l'aggiornamento della legislazione e della normativa di riferimento ed eventuale presenza di progetti di adeguamento legislativo e normativo realizzati.

53 Allegato K - Organizzazione CAPACITA GESTIONALE presenza di un elenco del personale interno: numero, ruolo, titolo di studio, qualifica; elenco fornitori e/o subcontraenti; registro degli interventi e impianti di allarme intrusione e rapina realizzati e/o gestiti e monitorati; elenco delle dotazioni tecnologiche e strumentali proprie per la realizzazione e/o gestione di interventi, opere e impianti; elenco delle dotazioni tecnologiche e strumentali di terzi per la realizzazione e/o gestione di interventi, opere e impianti.

54 Allegato K Esperto in impianti di allarme intrusione & R

55 Allegato K Esperto in impianti di allarme intrusione & R COMPETENZE conoscenze metodologiche e tecniche per la valutazione del rischio; conoscenza delle metodologie per la progettazione e validazione dei progetti di impianti di allarme intrusione e rapina; conoscenza delle norme tecniche relative agli impianti di allarme intrusione e rapina; conoscenza delle norme tecniche relative agli impianti elettrici ingenerale; conoscenza base delle apparecchiature facenti parte i sistemi di allarme intrusione e rapina (I&HAS) nonché alle tecnologie impiegate e relative norme tecniche;

56 Allegato K Esperto in installazione e Manutenzione

57 Allegato K Esperto in installazione e Manutenzione COMPETENZE conoscenza della legislazione in materia di esecuzione di impianti; conoscenza delle metodologie per la manutenzione degli impianti; conoscenza delle apparecchiature facenti parte i sistemi di allarme intrusione e rapina (I&HAS) nonché alle tecnologie impiegate; conoscenza delle metodiche per il monitoraggio e la ricerca dei guasti;

58 Allegato K Esperti MODALITA DI VALUTAZIONE autovalutazione; valutazione da parte dell'organizzazione entro la quale l esperto andrà a operare; valutazione da parte di soggetti terzi, anche all'interno di processi di certificazione. ASPETTI PRINCIPALI Esperienza professionale eventualmente integrata da titoli di formazione. Nota. La formazione scolastica deve risultare tanto più approfondita ed attinente a compiti e competenze dell esperto quanto minore è l'esperienza professionale maturata.

59 Sistema di certificazione IMQ per il settore Sistemi di Sicurezza

60 Sistema di certificazione IMQ Settore Sistemi di Sicurezza LO SCOPO Garantire impianti a regola d arte e conformi alle norme ATTRAVERSO 1. La Certificazione dei prodotti per i Sistemi di Sicurezza: 2. La Certificazione delle Imprese Installatrici

61 Apparecchiature Antintrusione Marchio IMQ Allarme La certificazione IMQ per le apparecchiature antintrusione prevede le seguenti fasi Approvazione del costruttore Approvazione del singolo modello mediante prove di tipo Sorveglianza periodica della produzione

62 Apparecchiature Antintrusione: La certificazione IMQ per le apparecchiature antintrusione è garanzia di: Conformità alla norma di prodotto CEI 79-2 o serie EN Rispondenza ai requisiti di sicurezza elettrica, EMC e prestazione Consente di apporre il marchio IMQ Sistemi di Sicurezza su tutti gli esemplari prodotti, indicando il livello di prestazione

63 Certificazione delle imprese installatrici di Sistemi di Sicurezza antintrusione L iter per l ottenimento della registrazione prevede: Visita ispettiva presso la ditta Verifica, mediante sopralluogo, di alcuni impianti realizzati dalla ditta Verifica della conformità del SQ della ditta alla norma UNI EN ISO 9001 (solo per i livelli di prestazione 2, 3 e 4 secondo la CEI 79-3) Colloquio esperto in impianti di allarme intrusione e rapina, esperto nell installazione, manutenzione e riparazione di impianti di allarme intrusione e rapina

64 Registrazione delle ditte installatrici di Sistemi di Sicurezza antintrusione La procedura per il MANTENIMENTO della registrazione prevede: Visita ispettiva periodica presso la ditta Sopralluogo su alcuni impianti realizzati per verificarne la conformità alle norme CEI 79-3 Sopralluogo a campione su impianti con certificato IMQ

65 Registrazione delle ditte installatrici di Sistemi di Sicurezza antintrusione La ditta registrata può emettere il Certificato di installazione e verifica funzionale IMQ Entro la zona di validità della registrazione Per i livelli di prestazione accordati (I, II, III, IV)

66 La certificazione IMQ dei Sistemi di Sicurezza antitrusione E possibile rilasciare un certificato IMQ quando l impianto è stato realizzato: utilizzando apparecchi marchiati da una ditta registrata

67 La Certificazione dei Sistemi di Sicurezza: i vantaggi Per l INSTALLATORE: Una qualificazione della ditta rilasciata da un ente terzo L offerta di apparecchiature di livello tecnico elevato, conformi alle norme CEI/EN di riferimento e provate e certificate dai laboratori IMQ La possibilità di fornire al proprio cliente, oltre alle dichiarazioni di conformità richieste dalle leggi, il valore aggiunto di una certificazione rilasciata da un Ente terzo La possibilità di ottenere risposte certe su quesiti tecnico/normativo da parte degli esperti dei laboratori IMQ la possibilità di un costante aggiornamento sugli sviluppi normativi.

68 Per l UTENTE: La Certificazione dei Sistemi di Sicurezza: i vantaggi la garanzia di serietà e professionalità offerta da una ditta registrata l installazione di un impianto installato a regola d arte e conforme ad una normativa riconosciuta, con apparecchiature certificate la facoltà di richiedere l'intervento dell'imq quale ente terzo per una verifica sugli impianti coperti da certificato IMQ per accertarne la conformità alle norme CEI.

69 Grazie per l attenzione

70

71 Apparecchiature certificate IMQ Advisor Advanced Advisor Master Rivelatori & accessori Descrizione delle soluzioni disponibili

72 Apparecchiature certificate IMQ Advisor Advanced Advisor Master Rivelatori & accessori Descrizione delle soluzioni disponibili

73 Le centrali Advisor Advanced (1/3) ATS1000A (IP) ATS1500A (IP)* ATS2000A (IP) ATS3500A (IP) ATS4500A-IP* Zone a bordo Max numero di zone Max numero zone via radio Aree (ogni area 2 inserimenti parziali) Max numero RAS (tastiere/lettori) Max numero DGP (concentratori) Utenti (con PIN, tessera o entrambi) Uscite a bordo 2 sirena + 3 OC 2 sirena + 3 OC 3 sirena + 2 OC 3 sirena + 2 OC * Disponibili da Q4 2015

74 Le centrali Advisor Advanced (2/3) ATS1000A (IP) ATS1500A (IP)* ATS2000A (IP) ATS3500A (IP) ATS4500A-IP* Combinatore telefonico PSTN A bordo A bordo ATS3500A a bordo ATS3500A-IP opzionale (ATS7700) Numeri telefonici combinatore Opzionale (ATS7700) Modulo sintesi vocale ATS7200N (6 messaggi evento + 8 messaggi evento con una seconda ATS72000N) Modulo GSM/GPRS/SMS ATS7310 (backup PSTN, SMS bidirezionali, telegestione GPRS, invio eventi in IP verso il ricevitore Osborne Hoffman) Comunicatore TCP/IP (gestione tramite Apps, telegestione IP, invio eventi in IP su OH) SI SI SI SI SI SI SI SI ATS1000A-IP ATS2000A-IP ATS3500A-IP SI * Disponibili da Q4 2015

75 Le centrali Advisor Advanced (3/3) ATS1000A(IP) ATS1500A(IP)* ATS2000A (IP) ATS3500A (IP) ATS4500A-IP* Espansioni ad innesto: ATS608 (8 ingressi), ATS624 (4 relè + 4 relè con ATS1810), ATS626 (8 OC + 8 relè con n 2 ATS1810) Eventi in memoria 4 x ATS1500A SI SI SI SI 4 x Alimentatore 1A 2A 2A 2,5A Filtri Contenitore SM / MM / LP MM MM MM / LM Certificazione EN50131 Grado 2 ATS1500A GR3 Grado 2 Grado 3 Grado 3 Certificazione IMQ SI SI In corso * Disponibili da Q4 2015

76 Apparecchiature certificate IMQ Advisor Advanced Advisor Master Rivelatori & accessori Descrizione delle soluzioni disponibili

77 Advisor Master ATS2010 ATS3010 ATS4010 ATS4510 Zone a bordo Max numero di zone Aree Max numero RAS (tastiere/lettori) Max numero DGP (concentratori) Utenti (con PIN, tessera o entrambi) Comunicatore TCP/IP ATS-IP-KIT ATS-IP-KIT ATS-IP-KIT ATS-IP-KIT Certificazione IMQ SI SI SI SI

78 Advisor Master ATS2110E ATS3410E ATS4610E Zone a bordo Max numero di zone Aree Max numero RAS (tastiere/lettori) Max numero DGP (concentratori) Utenti (con PIN, tessera o entrambi) Comunicatore TCP/IP ATS-IP-KIT ATS-IP-KIT ATS-IP-KIT Certificazione EN50131 Grado 3 Grado 3 Grado 3 Certificazione IMQ SI SI SI

79 Moduli espansione ATS EN Grado 3 Descrizione IMQ ATS1210E Concentratore da 8 ingressi e 8 uscite in contenitore plastico SI ATS1210LE Concentratore 8 ingressi 8 uscite in contenitore largo di plastica SI ATS1211E Espansione a 8 ingressi e 8 uscite in contenitore metallico SI ATS1201E Concentratore da 8 in/8 out espandibile a 32 in/16 out, 1A SI ATS1203E Concentratore da 8 in/8 out espandibile a 32 in/16 out, 3A SI ATS1204E Concentratore da 8 in/8 out espandibile a 32 in/16 out, 3A contenitore grande SI

80 Moduli espansione ATS EN Grado 3 Compatibilità Le espansioni EN Grado 3 sono pienamente compatibili con tutte le centrali ATS Master (non EN e EN Grado 3) Le espansioni EN Grado 3 sono compatibili con le centrali ATS Advanced dalla versione 120 Le espansioni non EN sono compatibili anche con Advanced EN Grado 3 Le espansioni non EN non sono compatibili con le centrali Master EN Grado 3

81 Apparecchiature certificate IMQ Advisor Advanced Advisor Master Rivelatori & accessori Descrizione delle soluzioni disponibili

82 Rivelatori e accessori certificati IMQ Doppia tecnologia DD1012AM-D DD1012-D DDV1016AM-D DDV1016-D Analisi vettoriale VE1012 VE1012AM VE1016 VE1016AM Contatti magnetici DC101 DC106 DC108 DC111 DC115 Microfoni selettivi e sirene VV600-PLUS VV602-PLUS VV700 AS612 AS632

83 Apparecchiature certificate IMQ Advisor Advanced Advisor Master Rivelatori & accessori Descrizione delle soluzioni disponibili

84 Il sito truday A vostra disposizione un sito dedicato all evento con tutta la documentazione Scansiona il QR Code con il tuo smartphone e accedi direttamente al sito Contenuti: Presentazioni Datasheets Bollettini Brochure Risorse

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