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2 LAVORAZIONI CON INSERIMENTO TESTO... 3 CREARE UN RACCIRDO ATTRAVERSO UNA CURVA... 4 BLEND... 5 BLEND PARALLELA SITUAZIONE DI DEFOLT... 5 BLEND RUOTATA... 6 BLEND GENERALE... 6 BLEND CON SWEEP (SEZIONI DEVERSE SU TRAIETTORIA)... 7 BLEND CON SEEP SCELGO LA SEZIONE... 7 SWEEP ELICOIDALE (FILETTATURE E MOLLE)... 8 SEZIONI CON PIANI INCLINATI (VERSIONE 2/3)... 9 MESSA IN TAVOLA...10 OPZIONI DI DISEGNO...10 TABELLE E REGIONI DI RIPETIZIONE...11 FORMATI E CARTIGLI...11 FAMILY TABLE...12 CREARE AUTOMATISMI...14 APPLICAZIONE MECCANISMO...15 RENDER...16 RENDER...17 ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 2 di 17

3 Lavorazioni con inserimento testo Partendo da una estrusione nell ambiente di schizzo seleziono i comando testo viene chiesto di disegnare una linea che rappresenta l altezza del carattere, realizzata la linea viene proposta la finestra di dialogo testo all interno della quale si edita e si scrive il testo, premendo Ok si realizza il testo che potrà essere estruso. Particolarmente interessante è la possibilità di collocare lungo una curva, che è stata precendentemente realizzata con il comando arco e convertita in linea di costruzione. lavotazione si ottine il seguente risultato. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 3 di 17

4 Creare un raccirdo attraverso una curva È necessario realizzare prima uno schizzo poliline sul piano che da origine allo spigoli da raccordare si attiva quindi il comando raccordo e all interno del menu insiemi scegliere la voce attraverso curva selezionare la curva, confermare e si ottiene il seguente risultato ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 4 di 17

5 Blend Blend parallela situazione di defolt N sezioni su piani paralleli ad esempio da Avviato il comando conferma le condizioni predefinite, premo fine fine, seleziono il piano di scketch, lo confermo e lo oriento. Entro nell ambiente 2D, realizzo la 1 sezione e con il tasto del mouse DX attivo il comando commuta sezione e passo alla realizzazione della 2 sezione, continuo ad operare allo stesso modo per le sezioni successive prestando al principio che tutte le sezioni abbiano lo stesso numero di vertici che possono essere realizzati con divi (sotto il trim) oppure, selezionando un vertice esistente, attivo il menù contestuale premendo il tasto DX destro del mouse seleziono la voce punto di blend in modo tale che quel vetice abbia un valore doppio, cià consente di passare rettangolo a cerchio. Si noti che le sezioni realizzate hanno una freccia che rappresenta il punto di inizio della lavorazione, anche questa può essere spostata con il tasto DX del mouse. Realizzate tutte le sezioni confermo lo sketch 2D e il sistema chiederà di definire la distanza tra le singole sezioni. Confermo con il tasto OK e termino il comando. Volendo con modifica definizione si riprende il comando e tra gli attributi e possibile scegliere la modalità di lavoro levigato per ottenere una maggiore continuità tra le due sezioni. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 5 di 17

6 Blend ruotata La sequenza operative è quella descritta in precedenza, ciò che cambia è il principio iniziale, infatti in questo caso si hanno N sezioni su piani che ruotano intorno ad un asse con un retta in comune dato dall origine per questo motivo in questo caso in aggiunta a quanto fatto in precedenza sarà necessario innanzi tutto Posiziono due assi di simmetria e un sistema di coordinate e solo successivamente disegnare le sezioni. A ogni sezione si conferma con il tasto di spunta Blend generale N sezioni su piani orientati con un vertice in comune dato dall origine Posiziono due assi di simmetria e un sistema di coordinate disegno la sezione e confermo, il sistema chiede se voglio realizzare sezioni successive ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 6 di 17

7 Blend Con Sweep (sezioni deverse su traiettoria) Faccio una curva di sckech, lungo la quale posiziono tanti punti di divisione quante sono le sezioni che voglio realizzare lungo la traiettoria (curve con tratti di tangenza). Blend Con Seep scelgo la sezione Vado nella scheda sezioni. Seleziono il 1 punto e si attiva i tasto Sketch premo e nell ambiente 2D disegni la sezione, confermo. Nella sheda sezione Premo il pulsante inserisci e scelgo il 2 il punto sulla curva, premo il pulsante Sketch e creo le sezioni successive e cosi via. Realizzate tutte le sezioni confermo e ottengo il risultato finele. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 7 di 17

8 Sweep elicoidale (filettature e molle) Dal menù inserisci scelgo la voce sweep elicoidale viene visualizzato un elenco di modalità operative tra ci sporgenza per filettature esterne e taglia per filettature interne. Ipotizzando di realizzare una filettature esterna su di un ipotetico cilindro clicc sulla modalità sporgenza. Appare la finestra di dialogo protrusion sweep e nella finestra gestione menù attributi le voci passo costante, attraverso asse e mano destra. FINE. Nel menù profilo swp attivo le opzioni imposta piano nell ambiente grafico scelgo il piano su ci andrò a realizzare lo sketch e come al solito definisco i piani di orientamento del piano di sketch e scelgo i riferimenti, tipicamente la base e le due generatrici del cilindro. Si entra nell ambiente grafico 2D e si disegnano l asse di rivoluzione e sul riferimento una linea che rappresenta la generatrice del filetto, verrà indicata su questa linea la direzione in cui cresce il filetto, confermare lo sketch della generatrice per mezzo del tasto di spunta blu Nella riga di comando viene chiesto il passo del filetto, inseriree confermare. Si rientra nell ambiente 2D e si disegna il profilo della cresta, si conferma il profilo con il tasto di spunta blu. La riga di comando conferma che sono stati impostati tutti i parametri, confermo con il tasto OK della finestra di dialogo PROTRUSION. Verrà creata la filettatura. Importante: non è possibile modificarla e se la generatrice è inclinata si ottiene la filettatura conica. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 8 di 17

9 Sezioni con piani inclinati (VERSIONE 2/3) Come nelle normali sezioni su di un solo piano per mezzo del tasto attiva gestione vista attivo la finestra di dialogo gestione vista, vado nella scheda sex. Premo il tasto nuovo assegno il nome della sezione, tipicamente una lettera e confermo con INVIO, appare la finestra gestione menù e seleziono le opzioni offset, due lati e singolo. FINE Nella riga di comando viene chiesto di scegliere un piano di sketh, attenzione detto piano deve esse un qualunque piano perpendicolare alla sezione che si vorrà creare, in quanto proprio su questo piano disegnerò la linea (spezzata) lungo la quale si genererà la sezione. Il sistema chiederà di orientare il piano e di definire dei riferimenti per lo sketch confermati i quali si entra in ambiente 2D e si disegna la linea di sezione stando attenti al particolare che detta linea deve sempre uscire dal pezzo. Confermo lo sketch 2D e ho ottenuto la mia sezione. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 9 di 17

10 MESSA IN TAVOLA Opzioni di disegno Per modificare le impostazioni della messa in tavola e in particolar modo le definizioni dello stile di quota è necessario attivare il menù a comparsa premendo il DX del mouse e scegliere la voce proprietà appare la finestra gestione menù e scelgo la voce opzioni di disegno, appare la seguente finestra di opzioni dove è possibile modificare tra le altre le seguenti opzioni con i relativi significati. Drawing_text_heigt def_view_text_height crossec_arrow_length crossec_arrow_width dim_text_gap witness_line_delta witness_line_offset draw_arrow_length draw_arrow_width altezza del carattere altezza del testo dei nomi della vista imposta la lunghezza della freccia sul piano di taglio di una sezione imposta la larghezza della freccia sul piano di taglio di una sezione imposta la lunghezza della direttrice rapida imposta la lunghezza della linea di estensione oltre la line di quota imposta la distanza della linea di estensione dall oggetto quotato imposta la lunghezza della freccia sulla linea di quota imposta la larghezza della freccia sulla linea di quota ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 10 di 17

11 TABELLE E REGIONI DI RIPETIZIONE Realizzata la tabella dallo stesso menù regione di ripetizione - aggiungi Rpt.index Asm.mbr.mane Rpt.qty numerazione progressiva assegna il nome del file indica il numero di pezzi uguali Per eliminare eventuali righe ripetute dal menù tabella - regione di ripetizione attributi no doppi / liv FORMATI E CARTIGLI Nella realizzazione di un cartiglio nell apposito ambiente formati le voci &todays_date inserisce la data in automatico &scale associa la scala del disegno alla scala del cartiglio Selezionata la tabella dal relativo menù tabella visualizza linea spegni consente die eliminare alcune divisioni tra le celle. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 11 di 17

12 FAMILY TABLE Per creare le viti creo prima le teste primo livello diametri secondo livello lunghezze terzo livello CREO IL COMPONENTE STRUMENTI FAMILI TABLE Appare la seguente finestra di dialogo che mi consente di creare una tabella inserendo righe colonne nella finestra di dialogo elementi family generico scelgo se modificare una feature o una quota e quant altro, successivamente seleziono dal brouser il componente e/o relativa quota L ultimo tasto consente di modificare la tabella corrente con Excel non salvare, ma UPDATE PRO/E CHIUDI Si realizza a questo punto lo stelo, si riprende la famimly table e si crea un sotto livello per la testa taglio e per la testa esagono selezionando la voce e cliccando su inserisci tabella a livello variante ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 12 di 17

13 Si creano cosi per ogni testa i vari diametri dello stelo e successivamente per ogni diametro si crea un sotto livello per le diverse lunghezze ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 13 di 17

14 CREARE AUTOMATISMI Cominci con la definizione dei vincoli cinematici stando attento a vincolare solo i componenti che partecipano al movimento, de-seleziono la voce consenti presupposti e converto i vincoli in connessione cinematica e viceversa se non vi sono errori il vincolo statico viene convertito ne relativo vincolo cinematico. Per vedere le possibili movimentazioni del pezzo in anteprima premere i tasti ctrl+alt e spostare il mouse sul pezzo. Nota: con i vincoli inserisci assi o superfici e accoppia superfici mi rimane il solo movimento di rotazione, il relativo vincolo cinematico si chiama pin. Per la traslazione devo servirmi del solo vincolo Inserisci assi o superfici il che consente sia la rotazione che la traslazione, il relativo vincolo cinematico si chiama cilindro. Volendo limitare la movimentazione entro dei valori limite, clic sulla voce asse di rotazione/traslazione all interno del menu posizione in corrispondenza del cinematismo che voglio limitare. Mi appare una nuova finestra di dialogo seleziono due piani uno del componente fisso e uno del componente in movimento e definisco il punto di partenza della movimentazione e il suo valore minimo e massimo posso controllare la movimentazione con ctrl+alt e spostare il mouse sul pezzo. Definiti tutti i vincoli cinematici passo alla creazione della movimentazione automatica ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 14 di 17

15 APPLICAZIONE MECCANISMO Nella nuova finestra grafica vedo i vincoli cinematici E sulla destra le icone tasto servo motore definisci l analisi riproduci analisi. Inizio con la definizione dei motori Assegno il nome al motore e scelgo il vincolo cinematico a cui assegnare la movimentazione nel caso di una rotazione con l opzione asse moto selezionata. Nel caso di una traslazione scelgo la voce geometria e selezione le due facce opposte dei componenti che traslano tra di loro, prestando attenzione a scegliere correttamente il componente di riferimento (fermo). Poi vado nella seda profili dove specifico il tipo di moto posizione e gradi nel caso di una rotazione come nel caso in esempio. Detto questo passo al modulo o legge che regola tale moto, sono presenti varie combinazioni che tengono conto delle leggi meccaniche sui moti ma nel caso in cuoi non si volesse usare una di queste leggi creare una tabella inserendo le righe che occorrono per definire il tempo e il modulo (posizione), si tengano sempre presenti i valori caratteristici del movimento definiti precedentemente. OK ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 15 di 17

16 Continuo con la definizione dell analisi Compilando la relativa finestra di dialogo assegno il nome, il quale sarà il nome del motore a cui è legata la movimentazione. Definisco il tipo di analisi posizione,definisco l ora iniziale, è necessario partire da zero, scelgo il tipo di movimentazione Durata e numero di fotogrammi definisco con riferimento ai tempi impostati nella tabella precedente l ora finale e il numero di fotogrammi che il sistema deve generare per realizzare l animazione, chiaramente maggiore è il numero dei fotogrammi migliore è l animazione è necessario però tenere conto dei tempi di calcolo che dipendono dalle specifiche risorse del computer. Concludo con riproduci analisi Appare la finestra riproduci scelgo il motore da animare e premo il tasto con le due frecce blu, appare la finestra di dialogo cattura definisco il nome, la posizione e il tipo di file. Il formato MPEG è il formato di Windows media playir, definisco la grandezza del video tenendo bloccato il rapporto d aspetto e scegliendo la qualità Photo Render OK ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 16 di 17

17 RENDER Dal menu a tendina visualizza scegliere la voce imposta modello controllo renderig Appare la relativa barra degli strumenti dove trovo tra gli altri il tasto modifica scene che mi consente di scegliere il tipo di scenario adottare per il rendering che si intende creare Volendo modificare le impostazioni dello senario prescelto è possibile operare tali variazioni per mezzo del pulsante editor stanza appare la relativa finestra di dialogo. Detto questo ciò che è essenziale è la definizione delle luci per mezzo del tasto imposta luci il quale consente di inserire delle lampare, di definirne la posizione e il colore della luce emessa. Per la visualizzazione delle ombre è pero essenziale selezionare, all interno della scheda avanzato, la voce getta ombre. E possibile in fine visualizzare il render per mezzo del canonico tasto rendering immagine finale. ITIS Q. SELLA Biella Classi 3A 4A 5A Meccanici Prof. Antonio Gareri Pagina 17 di 17

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