Sicurezza degli acquisti on-line

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1 Sicurezza degli acquisti on-line Nell era della frenetica espansione della rete telematica il fenomeno degli acquisti on-line ha assunto proporzioni straordinarie ed ha spinto le società commerciali verso l implementazione ed il miglioramento dei canali distributivi connessi alla rete. Il fenomeno in parola ha, d altra parte, indotto un sempre maggior numero di utenti ad utilizzare la rete per effettuare i propri acquisti, accelerando le operazioni, per avere un quadro più preciso delle offerte commerciali omologhe. Tale fenomeno ha suscitato il crescente interesse degli operatori verso la possibilità di allocare i propri beni e/o servizi sulla piattaforma telematica al fine di non essere tagliati fuori dal mercato divenuto sempre più severo. Di più, la possibilità di disporre un ingente mole di informazioni commerciali ha determinato conseguenze favorevoli nei confronti degli utenti giacché, potendo gli stessi confrontare prezzi, caratteristiche ed ogni altro riferimento utile che possa determinare la scelta del consumatore, risulta oggigiorno possibile procedere all acquisto dei beni più convenienti (tenendo conto del rapporto qualità-prezzo) senza dover necessariamente impiegare il proprio tempo nella ricerca fisica del prodotto più adatto alle proprie esigenze. Il mercato, però, è funestato da una serie di cinici operatori che, privi di qualsiasi scrupolo, sfruttano le opportunità economiche per adottare pratiche commerciali illecite al fine di trarre un profitto a danno dei consumatori. In tale contesto si inserisce l attività di coloro che, in ragione dell ampliamento vertiginoso della distribuzione telematica dei prodotti e del loro previo acquisto sulla rete, hanno infestato il mercato proponendo offerte inesistenti che avevano come unico scopo quello di far cadere in trappola consumatori inconsapevoli delle insidie delle nuove frontiere informatiche. Il fenomeno distorsivo in analisi si è sviluppato seguendo due binari ad alta velocità: il primo è quello riferito alle truffe economiche perpetrate da coloro che illudono l acquirente, anche attraverso una

2 pubblicità ingannevole, sul prodotto offerto; il secondo, invece, è connesso alle diverse modalità di pagamento che talvolta possono risultare fatali in quanto consentono l intercettazione delle credenziali dello strumento di pagamento elettronico e il riutilizzo delle stesse da parte di professionisti del crimine che nel giro di poche ore, talvolta di pochi minuti, utilizzano lo strumento de quo prosciugando i depositi del malcapitato. La sicurezza economica Non essendo possibile porre vincoli stringenti che inibiscano l utilizzo della rete agli sciacalli del commercio, capita, non di rado, che soggetti ispirati da principi ignobili sfruttino gli strumenti messi a disposizione per adottare differenti misure orientate a trarre in inganno l utente commerciale. Su questo scenario di riferimento si stagliano le condotte fraudolente, successivamente meglio descritte, che vengono raggruppate in due classi distinte: quella della truffa e quella della contraffazione. Un analisi seria delle più diffuse pratiche scorrette adottate dagli e-seller non può che prendere avvio da uno dei pochi dati certi cui sia possibile ancorare l attuale esame: l art. 640 del c.p. infatti individua gli elementi salienti che caratterizzano la truffa. L induzione di taluno in errore, mediante l uso di artifizi o raggiri, che determini un ingiusto profitto a scapito dell altrui danno è l azione criminosa per la quale il codice penale prevede una pena che va dai sei mesi a tre anni. La capacità di indurre in errore l e-client è una merce piuttosto diffusa tra i naviganti: numerosi e diversamente articolati sono, infatti, i comportamenti fraudolenti che hanno consentito il conseguimento di un profitto ingiusto. A chi non è mai capitato di aver ascoltato il racconto di un esperienza negativa vissuta nel settore dell e-commerce per la quale ci si è visti recapitare un prodotto diverso da quello richiesto o

3 addirittura, nella peggiore delle ipotesi, non vedersi recapitare un bel niente Una delle più diffuse pratiche adottate dagli operatori scorretti, infatti, è quella di cedere beni diversi da quelli pubblicizzati proprio perché lo strumento informatico da un lato non consente un analisi fisica del bene e dall altro permette, a chi sia in grado di sfruttarne tutte le potenzialità, di confezionare sul portale web un prodotto allettante ben diverso da quello oggetto della successiva spedizione. In altri casi, invece, chi sia ancora più bravo a fruire delle opportunità telematiche e delle relative possibilità di celarsi dietro una serie di schermi creati ad hoc per sottrarre alla conoscenza altrui la propria reale identità, può costruire un negozio virtuale senza avere la benché minima intenzione di allocare sul mercato i beni che si sostengono essere nella propria disponibilità. In queste situazioni il cliente, al fine di ottenere il recupero delle somme di danaro versate, ben poco potrà fare stanti le difficoltà operative e giudiziarie che si incontrano nelle indagini avviate per reprimere questi comportamenti e, al temine del percorso lungo il quale si era incautamente avviato, si ritroverà con un pugno di mosche in mano. Tuttavia appare utile rammentare che comunicare tali episodi alla polizia giudiziaria consente di recuperare ulteriori informazioni spendibili anche in indagini di più ampio respiro. Un ulteriore annoso problema legato al commercio elettronico afferisce alla contraffazione termine con il quale si intende, sempre a mente dell unico dato certo di cui si dispone nel diritto vale a dire del testo normativo ai sensi dell art. 473 del c.p. l uso non consentito di marchi e brevetti di cui sia noto l assoggettamento ad un diritto di proprietà industriale e/o intellettuale. L espressione utilizzata per individuare la condotta, volutamente generica, avvolge nel proprio campo semantico giuridico anche la riproduzione di beni ai quali vengono apposti segni distintivi non autorizzati dal soggetto economico che ne detiene il diritto di proprietà. In questo contesto di riferimento succede che alcuni consumatori, con l intento precipuo di risparmiare sull acquisto di un bene, si rivolgano a colui che vende un prodotto contraffatto, il cui

4 prezzo di vendita è nettamente inferiore rispetto a quello proposto da coloro che trattano prodotti c.d. originali. Lungi dal voler condannare sul piano morale l acquisto dei suddetti beni contraffatti, considerato che alimentare il mercato del falso significa strangolare l imprenditoria onesta, vale la pena di rammentare che esistono numerose disposizioni di legge che sanzionano anche il comportamento di chi, scientemente, acquista i prodotti c.d. falsi. Nel mercato telematico capita piuttosto sovente di imbattersi in siti che propongono offerte commerciali volte alla diffusione del falso: in tale contesto, attesa l impossibilità di toccare con mano il prodotto, è davvero difficile riconoscere il vero. Un sicuro indicatore di anomalia è dato dal prezzo di vendita troppo basso di un bene che ha invece un valore di mercato ben superiore. Unitamente ad una semplice comparazione tra il prezzo proposto e quello di mercato, per limitare le possibilità di incorrere in uno spiacevole equivoco, è bene guardare attentamente il sito del proponente giacché ad una maggiore quantità di informazioni commerciali relative anche al negozio od ai propri canali di approvvigionamento corrisponde una maggiore serietà della parte. La sicurezza finanziaria Il secondo pericolo che si incontra durante l acquisto di beni attraverso il canale telematico è sicuramente dato dalla possibilità che i dati dello strumento di pagamento elettronico impiegato per completare la transazione vengano captati e successivamente riutilizzati. Il pericolo diviene sempre più concreto allorquando ci si imbatta in siti facenti capo a soggetti economici la cui buona reputazione non è poi così diffusa. Per far fronte al suddetto pericolo è possibile far uso di una semplice cautela: l utilizzo di una carta di credito prepagata,

5 facilmente ottenibile negli istituti bancari o presso altri intermediari, consente di effettuare pagamenti di qualsiasi entità. La particolare carta in analisi pone l e-client al riparo dal rischio del prosciugamento dei propri depositi poiché l eventuale captazione delle credenziali per un successivo ed illegittimo utilizzo, ad opera di malintenzionati, può determinare conseguenze negative dotate di un inferiore carica lesiva: l intercettore, infatti, potrà far uso della carta solo fino all esaurimento del plafond presente nel contenitore finanziario della stessa. Un ulteriore problema connesso al pagamento elettronico deriva dal fatto che se il cliente è insoddisfatto del bene ricevuto difficilmente nel caso in cui il venditore sia un disonesto potrà ottenere la restituzione del corrispettivo versato. Al fine di evitare divergenze insanabili tra il consumatore ed il venditore, che non sempre vengono ricomposte mancando l interesse del venditore che magari ha già incassato il corrispettivo, appare preferibile seguire un altra modalità di pagamento: quella del contrassegno. Con tale modalità il cliente non anticipa alcuna somma di danaro ed estingue il proprio debito al momento della ricezione della merce: in quella stessa occasione il debitore provvederà a consegnare nelle mani del corriere una somma di danaro contante equivalente all ammontare del prezzo concordato oppure, laddove la somma oggetto della transazione è superiore ai limiti imposti dalla legge, un assegno circolare. Utilizzando questa modalità di pagamento si è al riparo da spiacevoli inconvenienti che potrebbero sorgere a seguito anche di una spedizione incauta a seguito della quale il bene consegnato si sia potuto rovinare: è possibile, infatti, laddove si accerti una difformità tra le caratteristiche del bene ordinato e quelle del bene consegnato, rifiutare il bene evitando di pagare. I pericoli telematici sono tanti e tali che è irragionevole pensare che si possano adottare misure di sicurezza efficaci in ogni contesto, ma questo non deve indurre a pensare che non ci sia la benché minima tutela nelle transazioni telematiche: per evitare di cadere nelle trappole tese da soggetti senza scrupoli bisogna in primis non credere alle favole quando si pensa di essere in procinto di fare l affare della propria vita ci sono buone probabilità che si perderà qualcosa e, in

6 secundis, cercare di adottare una serie di semplici cautele che possano limitare, e non eliminare, il rischio di essere truffati.