REGOLAMENTO UNIONE MONTANA DEI DUE LAGHI PER L ARMAMENTO DELLA POLIZIA LOCALE (Legge Quadro 7 Marzo 1986 n. 65-D.M. 4 Marzo 1987, n.

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1 CORPO DI POLIZIA LOCALE UNIONE MONTANA DEI DUE LAGHI Gignese Brovello Carpugnino (Provincia del Verbano Cusio Ossola) Armeno - Massino Visconti Nebbiuno Pisano Colazza (Provincia di Novara) Sede Operativa: P.za IV Novembre, Massino Visconti (NO) tel fax cell C.F codice univoco UF9JJO polizialocale.unioneduelaghi@pec.it REGOLAMENTO UNIONE MONTANA DEI DUE LAGHI PER L ARMAMENTO DELLA POLIZIA LOCALE (Legge Quadro 7 Marzo 1986 n. 65-D.M. 4 Marzo 1987, n. 145) Approvato con Delibera di Consiglio dell Unione N. 05 del

2 INDICE CAPO I Generalità Numero e Tipo di Armi Art. 1 - Disposizioni generali Art. 2 - Tipo delle Armi in dotazione Art. 3 - Numero delle Armi in dotazione CAPO II Modalità e casi di Porto dell'arma Art. 4 - Servizi Svolti con armi Art. 5 - Assegnazione dell'arma Art. 6 - Modalità di porto dell'arma Art. 7 - Servizi di collegamento e di rappresentanza Art. 8 - Servizi esplicati fuori dell'ambito territoriale per soccorso o in supporto Art. 9 smarrimento e furto CAPO III Tenuta e Custodia delle Armi Art Prelevamento e versamento dell'arma Art Doveri dell'assegnatario Art Custodia delle Armi Art Cassaforti e registri Art Distribuzione e ritiro delle armi e delle munizioni Art Sostituzione delle munizioni Art Controlli di sorveglianza Art Doveri del consegnatario delle armi CAPO IV Addestramento Art Addestramento al tiro Art Porto d'armi per la frequenza dei poligoni di tiro a segno CAPO V Strumenti di autotutela Art strumenti di autotutela; Art. 21 registro di carico e scarico; Art corsi di addestramento all uso degli strumenti di autotutela Art. 23 programma corso di addestramento all uso degli strumenti di autotutela Art. 24 finalità e caratteristiche Art. 25 disciplina della dotazione e delle modalità di assegnazione degli strumenti di autotutela CAPO VI Disposizioni Finali Art Norme Integrative Art Entrata in Vigore

3 CAPO I GENERALITA' NUMERO E TIPO DI ARMI Art. 1 Disposizioni Generali Ai sensi dell'art. 2 del D.M. 4 Marzo 1987, n. 145, l'armamento dell Unione di Polizia Municipale, per le finalità di cui alla Legge 7 Marzo 1986, n. 65, è disciplinato dal presente Regolamento. Gli addetti alla Polizia Locale aventi la qualità di Agente di Pubblica Sicurezza sono autorizzati a portare le armi di cui sono dotati e che sono loro assegnate con le modalità di cui al presente regolamento. L armamento in dotazione è adeguato e proporzionato all esigenza della difesa personale in relazione alla tipologia del servizio prestato. Art. 2 Tipo delle armi in dotazione L'arma in dotazione, per difesa personale, agli addetti dell Unione in possesso della qualità di Agente di P.S. è la pistola a funzionamento semiautomatico o la pistola a rotazione i cui modelli devono essere scelti fra quelli nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo di cui all art. 7 della legge 16 aprile 1975 n 110 e s.m.i., sia per il personale maschile che per il personale femminile. Il Corpo di Polizia Locale dell Unione potrà dotarsi di arma lunga comune da sparo per i soli servizi di polizia rurale e zoofilia. Art. 3 Numero delle armi in dotazione Il numero complessivo delle armi, di cui all'art. 2, in dotazione all Unione, corrisponde al numero degli addetti in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza maggiorato di n.1 (una) arma in dotazione di riserva. Il provvedimento del Presidente che fissa o modifica il numero complessivo delle armi in dotazione è comunicato al Prefetto di Novara e Verbania. L acquisto delle armi e del munizionamento nel rispetto della norma di cui al D.M n 145 è disposto con determinazione del Comandante tenendo conto delle direttive di cui agli artt. 3 e 4 del D.M. di cui sopra. Il Presidente denuncia ai sensi dell'art. 38 del T.U. della Legge di P.S., le armi in dotazione degli addetti all Unione di Polizia Locale, al Comando dei Carabinieri competente per territorio. Tenuto conto che il numero delle armi non è superiore a quindici e le munizioni non superiore a duemila, non è istituita l armeria e pertanto: Le funzioni di consegnatario delle armi sono svolte dall addetto di Polizia Locale; All addetto di Polizia Locale cui è conferita la qualifica di agente di P.S. l assegnazione dell arma viene fatta in via continuativa; Le armi e le munizioni di scorta o comunque in dotazione alla polizia locale saranno conservate in apposita cassaforte; Al momento di ricevere la fornitura delle armi e del munizionamento il Comandante le assumerà in carico nell apposito registro. CAPO II Modalità e casi di porto dell'arma Art. 4 Servizi svolti con armi Nell ambito del territorio dell Unione Montana dei Due Laghi, il personale in possesso della qualità di Agente di P.S. della Struttura Unica di Polizia Locale svolge in via continuativa con armi i seguenti servizi: 1. tutti i servizi notturni; 2. i servizi di scorta; 3. i servizi di pattuglia che possano implicare accertamento o prevenzione in genere dei reati;

4 4. i sevizi di collaborazione con Forze di Polizia di Stato, dopo che, ai sensi dell art. 3 della Legge 65/1986 sia intervenuta richiesta motivata delle competenti autorità per specifiche operazioni e ne sia seguita una disposizione di autorizzazione del Presidente. Il personale della Struttura di Polizia Locale di cui all art. 1 del presente regolamento che collabora con le forze di Polizia di Stato ai sensi dell art. 3 della legge 65/86 esplica il servizio in uniforme ordinaria e munito dell arma in dotazione, salvo diversamente richiesto dalla competente autorità, e prestano l assistenza legalmente richiesta dal pubblico ufficiale alle cui dipendenze sono funzionalmente assegnati; 5. i servizi di vigilanza e di controllo dell ordine nelle parate e manifestazioni pubbliche; 6. in via generale in tutte le funzioni attinenti alla qualifica agente di P.S. conferita con decreto prefettizio. 7. in servizi di Polizia Giudiziaria per l esecuzione di atti disposti dall A.G.; Al di fuori di quanto previsto dal precedente comma non possono essere effettuati servizi con la dotazione di armi. Art. 5 Assegnazione dell'arma L assegnazione dell arma avviene in via continuativa ed è effettuata solamente al personale in possesso della qualità di Agente di Pubblica Sicurezza di cui all art. 5 della legge Quadro n 65/1986. L assegnazione dell arma comporta l obbligo del porto con le modalità prevista dal presente regolamento. Gli assegnatari al momento di ricevere in dotazione le armi ed il munizionamento dovranno sottoscrivere per ricevuta il registro di carico delle armi e munizioni sul quale dovranno sempre essere registrate anche le consegne. Del provvedimento di assegnazione è fatta annotazione nel tesserino personale di riconoscimento dell'addetto, che lo stesso è tenuto a portare con sé. L'Assegnazione dell'arma avviene dopo aver superato un corso teorico-pratico di addestramento all'uso della stessa, da tenersi presso una Sezione del Tiro a Segno Nazionale e/o al superamento del Corso Regionale per i nuovi assunti. Nel caso che l'appartenente al Servizio non dovesse superare il corso, il Responsabile ne disporrà la ripetizione. Dopo il corso suddetto, gli appartenenti al Servizio dovranno effettuare esercitazioni di tiro, presso la Sezione di Tiro a Segno Nazionale, prescelta dall Amministrazione, con l arma in dotazione, con cadenza almeno semestrale. Tutti gli oneri relativi alle spese sostenute per l addestramento obbligatorio e per le esercitazioni all uso dell arma, sono corrisposti dall Unione e posti a carico dei Comuni. E in ogni caso consentito ad ogni appartenente al Servizio di effettuare esercitazioni di tiro facoltative, da tenersi fuori dell orario di servizio e con oneri a carico dell addetto. Fino a quando l arma e il munizionamento non saranno restituite dovranno essere custoditi a cura e sotto la responsabilità del ricevente. Art. 6 Modalità e porto dell'arma Gli addetti di cui all art. 1 che esplicano servizi muniti dell arma in dotazione indossano l uniforme e portano l arma nella fondina esterna dotata di caricatore di riserva. Nei casi in cui, ai sensi dell art. 4 legge 65/86 ed ai sensi degli articoli del vigente regolamento, l addetto sia autorizzato a prestare servizio in abiti borghesi, l arma deve essere portata in modo non visibile. Il porto dell arma fuori dal servizio è consentito nei comuni dell Unione e per raggiungere dal proprio domicilio, anche se posto fuori dal territorio di competenza, il luogo di servizio e viceversa. In entrambe i casi l arma è portata in modo non visibile. Non possono essere portate in servizio armi diverse da quelle ricevute in dotazione e non possono essere alterate le caratteristiche delle stesse e delle munizioni. Art. 7 Servizi di Collegamento e di Rappresentanza

5 I servizi di collegamento e di rappresentanza fuori del territorio dell Unione sono svolti di massima senza armi. Quando detti servizi debbano avvenire con le armi il Presidente dell Unione dà comunicazione al Prefetto territorialmente competente e a quello competente per il luogo in cui il servizio esterno sarà prestato dai contingenti di personale tenuti a prestare servizio con armi fuori dal territorio dei Comuni competenti, del tipo di servizio per il quale saranno impegnati e della presumibile durata della missione. Agli addetti alla Polizia Locale cui l arma è assegnata in via continuativa è consentito il porto della medesima per raggiungere dal proprio domicilio il luogo di servizio e viceversa, anche quando nel caso risulti necessario uscire dal territorio di competenza e/o provinciale. Per quanto concerne la custodia presso la propria abitazione, valgono le disposizioni in materia di detenzione e porto d'armi e delle relative munizioni. Art. 8 Servizi esplicati fuori dell'ambito territoriale per soccorso o in supporto. I servizi esplicati fuori dell'ambito territoriale dell Unione per soccorso in caso di calamità e di disastri o per rinforzare altri Corpi o Servizi di Polizia Locale, in particolari occasioni stagionali o eccezionali, sono effettuati senza armi. Tuttavia il Sindaco del Comune nel cui territorio il servizio deve essere svolto, può richiedere nell'ambito degli accordi intercorsi ai sensi della Legge 7 Marzo 1986, n. 65, che un contingente del personale inviato per soccorso o in supporto sia composto da addetti in possesso della qualità di agente di p.s., il quale effettui il servizio stesso in uniforme e munito di arma, quando ciò sia richiesto dalla natura del servizio, ai fini della sicurezza personale. Quando detti servizi debbano avvenire con le armi il Presidente dell Unione dà comunicazione al Prefetto territorialmente competente e a quello competente per il luogo in cui il servizio esterno sarà prestato dei contingenti di personale tenuti a prestare servizio con armi fuori dal territorio dell Unione, del tipo di servizio per il quale saranno impegnati e della presumibile durata della missione. Art. 9 Smarrimento e furto Dello smarrimento o del furto di armi o di parti di esse nonché delle munizioni, a cura del consegnatario o dell'assegnatario deve essere fatta immediata denunzia all'ufficio locale di pubblica sicurezza o, se questo manchi al più vicino comando dei Carabinieri. Copia della denunzia dovrà essere trasmessa al Presidente il quale dopo un'attenta valutazione delle circostanze e del fatto, ne darà notizia al Prefetto. CAPO III TENUTA E CUSTODIA DELLE ARMI Art. 10 Prelevamento e versamento dell'arma L'arma è prelevata presso il consegnatario o sub-consegnatario previa annotazione del provvedimento di assegnazione, nel registro di cui al successivo Art. 12. L'arma deve essere immediatamente versata al consegnatario o sub-consegnatario, quando sia scaduto o revocato il provvedimento di assegnazione o siano venute a mancare le condizioni che ne hanno determinato l'assegnazione, ovvero allorquando viene a mancare la qualità di Agente di P.S., all'atto della cessazione o sospensione del rapporto di servizio e tutte le volte in cui sia disposto con provvedimento motivato del Comandante o del Prefetto. Della riconsegna dell'arma deve essere data immediatamente comunicazione all'ufficio o Comando presso il quale, a suo tempo, l'arma è stata denunciata ai sensi del successivo Art. 11. Art. 11 Doveri dell'assegnatario L'addetto all Unione di Polizia Municipale al quale l'arma è stata assegnata in via continuativa, deve:

6 a) verificare al momento della consegna la corrispondenza dei dati identificativi dell'arma e le condizioni in cui la stessa e le munizioni sono assegnate; b) fare immediatamente denuncia dell'arma ricevuta in dotazione, ai sensi dell'art. 38 del T.U. della Legge di P.S. al locale Comando dei Carabinieri; c) custodire diligentemente l'arma nell'interesse della sicurezza pubblica, e curarne la manutenzione e la pulizia; d) segnalare immediatamente al Comandante, ogni inconveniente relativo al funzionamento dell'arma stessa e delle munizioni; e) applicare sempre e dovunque le misure di sicurezza previste per il maneggio delle armi; f) mantenere l'addestramento ricevuto partecipando attivamente alle esercitazioni di tiro; g) fare immediata denuncia in caso di smarrimento o di furto dell'arma o di parti di esse e delle munizioni, al Comando dei Carabinieri. Art. 12 Custodia delle armi Le armi non assegnate e quelle di riserva, prive di fondina e delle munizioni e le munizioni stesse, in dotazione all Unione di Polizia Locale, sono custodite in apposita cassaforte blindata collocata in stanza appositamente adibita della sede dell Unione di P.L. e di eventuale altra sede operativa. Le funzioni di consegnatario delle armi e delle munizioni, sono svolte di norma dal Comandante e in caso di sua assenza o di impedimento, dal sub-consegnatario, nominato con provvedimento del Responsabile stesso. Art. 13 Registri L Unione di Polizia Locale è dotata di un registro di carico e scarico delle armi e delle munizioni le cui pagine sono numerate e preventivamente vistate dal Questore e di altro registro dove saranno annotate le consegne delle armi da riparare e la riconsegna all'appartenente all Unione di P.L. a riparazione avvenuta, preventivamente numerato e vistato dal Comandante. Art. 14 Distribuzione e ritiro delle armi e delle munizioni L'accesso nei locali in cui possono essere custodite le armi e le munizioni, è consentito esclusivamente al Comandante, al consegnatario e sub-consegnatario. Nei casi previsti precedentemente dove è prevista la riconsegna delle armi, queste devono essere versate scariche. Le operazioni di caricamento e di scaricamento devono avvenire in luogo isolato e comunque lontano dai locali in cui sono custodite le armi e le munizioni. All'ingresso dei locali in cui sono custodite le armi e le munizioni, sono affisse ben visibili, le prescrizioni di sicurezza. Art. 15 Sostituzione delle munizioni Le munizioni assegnate in via continuativa agli addetti all Unione, devono essere sostituite obbligatoriamente ogni tre anni, ed ogni qualvolta presentino anomalie o siano state sottoposte ad immersione, al gelo o a particolari fonti di calore. Le munizioni sostituite sono usate nei tiri di addestramento. Le munizioni in dotazione all Unione di Polizia Locale, custodite nell'apposita cassaforte, sono sostituite ogni sette anni. Art. 16 Controlli e sorveglianza I controlli mensili dei locali in cui possono essere custodite le armi e le munizioni, sono effettuati dal consegnatario, per accertare la rispondenza delle armi e delle munizioni alle risultanze del registro di carico e scarico. L'esito dei controlli è riportato nel Registro. Il Comandante dell Unione di P.L., dispone visite periodiche di controllo e di sorveglianza esterna diurne e notturne.

7 Art. 17 Doveri del consegnatario delle armi Il consegnatario delle armi e delle munizioni cura con la massima diligenza: a) la custodia delle armi di scorta e la conservazione delle stesse e delle munizioni contenute nelle apposite casseforti, dei registri e della documentazione, delle chiavi; b) l'effettuazione dei controlli periodici; c) la tenuta dei registri e della documentazione; d) la scrupolosa osservanza propria ed altrui delle operazioni connesse al maneggio delle armi e delle munizioni. Egli collabora con il Comandante, per la disciplina delle operazioni relative alle armi, per l esecuzione dei controlli e dei servizi di sorveglianza esterna, nonchè per l'esecuzione delle ispezioni ed allo stesso fà rapporto per ogni irregolarità. CAPO IV ADDESTRAMENTO Art. 18 Addestramento al Tiro Gli appartenenti all Unione Polizia Locale, assegnatari di arma, dovranno effettuare esercitazioni di tiro, presso la Sezione di Tiro a Segno Nazionale, prescelta dall'amministrazione dell Unione, con l'arma in dotazione, con cadenza semestrale. Tutti gli oneri relativi alle spese sostenute dall Unione per l'addestramento obbligatorio e per le esercitazioni all'uso dell'arma, sono a carico dei Comuni dell Unione. E' comunque consentito ad ogni appartenente alla Polizia Locale di effettuare esercitazioni di tiro facoltative, da tenersi fuori dell'orario di servizio e con oneri a carico dell'addetto. Art. 19 Porto d'armi per la frequenza dei poligoni di tiro a segno Gli addetti all Unione di P.L., purchè muniti di tesserino di riconoscimento e comandati ad effettuare esercitazioni di tiro, sono autorizzati a portare l'arma in dotazione fuori del territorio di appartenenza fino alla sede del poligono e viceversa. Il Prefetto, al quale la disposizione di servizio è comunicata dal Comandante almeno sette giorni prima, può chiedere la sospensione dei tiri medesimi per motivi di ordine pubblico. CAPO V STRUMENTI DI AUTOTUTELA Art. 20 Strumenti di autotutela Si intendono per strumenti di autotutela lo spray irritante ed il bastone estensibile. Si prevede l assegnazione dello spray irritante per la difesa personale degli appartenenti alla Polizia Locale dell Unione. Attualmente non si prevede nella dotazione del personale operante nella Polizia Locale il bastone estensibile in attesa di normativa specifica in materia. Art. 21 Registro di carico e scarico Nel regolamento del servizio di polizia municipale deve essere prevista l'adozione di un apposito registro di carico e scarico per gli strumenti di autotutela, nel quale dovrà essere annotata la presa in carico e la restituzione nonché, per lo spray irritante, le sostituzioni delle parti soggette a consumo o a deterioramento. Art. 22 Corsi di addestramento all'uso degli strumenti di autotutela I corsi di addestramento all'uso degli strumenti di autotutela sono svolti dagli operatori della polizia locale appositamente formati.

8 Art. 23 Programma corso di addestramento all'uso degli strumenti di autotutela I corsi di addestramento all'uso degli strumenti di autotutela verranno svolti secondo quanto previsto dalla normativa o dai regolamenti regionali. Art. 24 Finalità e caratteristiche Gli strumenti di autotutela hanno natura e scopi esclusivamente difensivi, e sono finalizzati ad evitare, ove possibile il ricorso alle armi da sparo. Art. 25 Disciplina della dotazione e delle modalità di assegnazione degli strumenti di autotutela 1. Il Comandante, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale vigente, individua gli strumenti di autotutela ritenuti più adeguati, scegliendoli fra i prodotti che siano inidonei a recare offesa alla persona e che non siano classificati come arma. 4. Il comandante del servizio di polizia municipale provvede all'assegnazione degli strumenti di autotutela sulla base di quanto indicato nel regolamento del corpo o del servizio di polizia municipale. CAPO VI DISPOSIZIONI FINALI Art.26 Norme Integrative Per quanto non espressamente previsto dal Presente Regolamento, si applicano le norme della Legge 7 Marzo 1986, n. 65, del D.M. 4 Marzo 1987, n. 145, delle Legge , n. 110 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché del T.U. della Legge di P.S. approvato con R.D , n. 773 ed ogni altra disposizione vigente in materia. Art. 27 Entrata in vigore Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua esecutività e sarà comunicato al Prefetto di Novara e Verbania ed al Ministero dell'interno. Alla data di entrata in vigore del presente regolamento decadono tutti gli atti predisposti precedentemente in contrasto con quanto previsto dallo stesso.