La sperimentazione CReG in Regione Lombardia
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1 La sperimentazione CReG in Regione Lombardia Mauro Agnello Roma, 27 novembre 2013
2 Direzione Generale Salute Percentuale di popolazione Non Cronico Cronico Non Consumatore Zocchetti, 2011
3 PATOLOGIA ACUTA PATOLOGIA CRONICA Paziente Tutte le età Una patologia In genere anziano Più patologie Esordio Rapido Progressivo Percorso di malattia Non programmabile Prevedibile e programmabile Durata Breve Indeterminata Esito Cura Risolve in genere con la guarigione Richiede alta specializzazione Raramente esita in guarigione Non serve alta specializzazione
4 I livelli della cronicità Agnello, Brescia 9 novembre 2013
5 CReG: le motivazioni Direzione Generale Salute EVOLUZIONE DELLA MALATTIA CRONICA: Aumento complicanze, maggiori costi Frammentazione dei percorsi E NECESSARIA CONTINUITÀ DI SISTEMA: Approccio integrato Attuazione dei LEA Continuità delle cure Collaborazione tra cure primarie e specialistiche Il solo percorso ospedaliero non basta Sono richiesti cultura, competenze, mezzi, strumenti diversi
6 CReG (Chronic Related Group) (1/2) CReG (Chronic Related Group) nasce con lo scopo di individuare un adeguata metodologia di classificazione delle patologie croniche per la definizione di classi omogenee in termini di bisogno sanitario, necessità di servizi e costi correlati E un sistema di clssificazione dei pazienti cronici in categorie clinicamente significative, omogenee per assorbimento di risorse assistenziali sul territorio.
7 CReG (Chronic Related Group) (2/2) Modalità innovativa di «presa in cura» dei pazienti con patologie croniche, basata sulla corresponsione anticipata di una quota predefinita di risorse (CReG) a un soggetto Gestore, che deve garantire tutti i servizi extra-ospedalieri necessari per una buona gestione clinico organizzativa delle patologie croniche
8 CReG: tre pilastri tecnologici Direzione Generale Salute BDA un sistema di classificazione dei pazienti cronici in raggruppamenti di patologia (o pluripatologia) omogenei per assorbimento di risorse assistenziali sul territorio EPA «Elenco Prestazioni Attese» per la presa in cura del paziente, e non solo per la patologia prevalente PAI Percorsi Assistenziali Individuali Sistema di Remunerazione ad ogni raggruppamento omogeneo è assegnata una Tariffa, che comprende i consumi per alcune componenti (farmaceutica, ambulatoriale, protesica, ricoveri, ecc...)
9 CReG: la piattaforma organizzativa Direzione Generale Salute Individuazione dei pazienti «Accreditamento» dei Gestori CReG Criteri di assegnazione delle risorse Contratto, rendicontazione Sistema di controllo
10 Il processo di classificazione CReG
11 QUALI PRESTAZIONI FORNITE DAL CReG? Sevizi Aggiuntivi : SPECIALISTICA AMBULATORIALE FARMACI PROTESICA MINORE (diabetici) FOLLOW-UP MAC e BIC + Compilazione del PAI Rilascio esenzione per patologia Debito informativo Case manager Installazione a domicilio delle strumentazioni (ove necessario) Triage clinico e tecnico Servizio di compliance farmacologica Formazione Sistema informativo con gestione degli allarmi Telemedicina
12 PDTA vs CReG Il PDTA definisce il percorso di cura per una patologia in condizioni ideali mentre il CReG fotografa l assistito nella sua condizione reale di bisogno con l obiettivo di farsene carico nel modo più esaustivo possibile Nel CReG, grazie alla disponibilità di «flussi amministrativi» coi principali eventi/consumi sanitari per tutti gli assistiti, con una particolare tecnica di clusterizzazione è individuato l EPA (Elenco Prestazioni Attese) che rappresenta le «prestazioni più probabili» per i pazienti classificati nei diversi CReG.
13 Attualmente in sperimentazione in 5 ASL ASL LECCO ASL COMO ASL BERGAMO ASL MILANO CITTA ASL MILANO 2
14 Gli attori REGIONE ASL ASL Centro Servizi Gestore CReG (MMG) Erogatori Gestore CReG (MMG) Centro Servizi Centro Servizi Gestore CReG (MMG) Gestore CReG (MMG) Centro Servizi Pazienti cronici
15 RUOLO DEL GESTORE CReG: Direzione Generale Salute deve possedere requisiti organizzativi/funzionali (DGR 1479/2011) arruola i pazienti (consenso informato, patto di cura) presa in cura del paziente: centro Servizi h12/365 coordinatore medico (responsabile del governo clinico complessivo) case manager Piano Assistenziale Individuale (PAI) verifica che siano effettuate le prestazioni comprese nel CReG e garantisce la qualità del servizio (compliance sui farmaci, first/second opinion multispecialistica, ecc.) servizi aggiuntivi (fornitura apparecchiature/farmaci al domicilio, trasporti, telemedicina, ecc.) conserva dati e documentazione sanitaria (EPR compatibile col SISS) comunica con l ASL (dataset concordato su aderenza ai PAI, ecc.) CONTRATTO CON L ASL
16 RUOLO DELL ASL (Contratto CReG) verifica il possesso di requisiti organizzativi e funzionali del Gestore fornisce l elenco dei pazienti arruolabili (assistiti identificati come «cronici») fornisce l Elenco Prestazioni Attese (EPA) verifica sui PAI (congruenza con EPA) monitoraggio della corretta esecuzione del servizio assicura al Gestore l accesso a dati sanitari definisce e verifica gli obiettivi da raggiungere (e relativi incentivi/ penalità) facilita l integrazione tra Gestore del CReG e la rete socio-sanitaria (collaborazione tra livelli di cura)
17 La sperimentazione al ASL N pazienti arruolati (%) N MMG in CReG (%) BG (51,7%) 206 (30,3%) CO (73,9%) 107 (28,9%) LC (67,8%) 75 (35,2%) MILANO (54,8%) 51 (4.7%) MILANO (39,8%) 45 (11,9%) TOTALE ,99% 484 (17,7%)
18 Punti di forza/criticità del CReG PROS CONS Unico soggetto garante della presa in carico Shift delle attività verso il territorio Standardizzazione della presa in carico Personalizzazione della cura Considera la multi-patologia Sistema di budget che responsabilizza il Gestore (MMG) Consente benchmarking Modello innovativo in Europa Richiede aggiornamenti periodici della classificazione dei pazienti, dell EPA, delle tariffe, ecc. Rischio economico del Gestore Autoreferenzialità dei MMG Barriere verso nuovo modello culturale Non ancora condivisi indicatori di outcome clinico Vanno sviluppati nuovi modelli di monitoraggio e controllo Necessari studi di validazione e valutazione del modello Agnello, Brescia 9 novembre 2013
19 Grazie per l attenzione mauro_agnello@regione.lombardia.it Agnello, Brescia 9 novembre 2013
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