Referendum sulla legge di revisione costituzionale

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1 Referendum sulla legge di revisione costituzionale Firma della Costituzione ( ): al centro il Capo provvisorio dello Stato (Enrico De Nicola), a sinistra il Presidente del Consiglio (Alcide De Gasperi), a destra il Presidente dell Assemblea Costituente (Umberto Taraccini).

2 PERCHE SI E ARRIVATI AL REFERENDUM? Il 12 aprile 2016 il Governo Renzi ha ottenuto dal Parlamento l approvazione della riforma costituzionale (d.d.l Renzi - Boschi) che ora, per essere promulgata ed entrare in vigore, necessita l approvazione dei cittadini con referendum costituzionale. ll referendum popolare non sarebbe stato necessario se la legge di riforma costituzionale fosse stata approvata dai ⅔ di ciascuna Camera. (art. 138 Cost). La riforma deve passare al vaglio del voto popolare. IMPORTANTE: NON E RICHIESTO ALCUN QUORUM DI VOTANTI!

3 SU COSA SONO CHIAMATI A RISPONDERE GLI ELETTORI? Verrà chiesto agli elettori se sono o meno favorevoli all entrata in vigore della legge di revisione costituzionale (già) approvata dal Parlamento: CHI NON E FAVOREVOLE ALLA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE DOVRA VOTARE: NO Il VOTO è UNICO su tutta la riforma voluta dal Governo. La varietà e la diversità delle modifiche apportate dalle legge di revisione al testo dell attuale Costituzione impedisce al cittadino di esprimersi sulle singole modifiche, dovendo limitarsi a pronunciarsi con un SI o con un NO sull intera riforma, con evidente compressione della libertà di voto. IN CHE COSA CONSISTE LA RIFORMA? Formalmente la riforma consiste nella modifica di 47 articoli (dei 139 totali) della Costituzione. CHI PUO VOTARE? Tutti i cittadini che abbiano compiuto il 18 esimo anno di età.

4 LEGGE ELETTORALE (C.D. ITALICUM) E LEGGE DI RIFORMA COSTITUZIONALE La legge elettorale è oggetto della riforma costituzionale? No! L Italicum è, a prescindere dall esito referendario, già legge dello Stato, approvata, promulgata e vigente dal 1 luglio Allora, perché al discorso sulla riforma si affianca sempre il tema della legge elettorale? Legge elettorale e riforma costituzionale hanno come intento primario, quello di far prevalere, sugli altri, il potere esecutivo e le esigenze della governabilità a discapito della democrazia e del potere popolare sovrano.

5 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 1) FINE DEL BICAMERALISMO PERFETTO E RIDUZIONE DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA; 2) RAFFORZAMENTO DEL POTERE DEL GOVERNO E PERICOLO DI DERIVA AUTORITARIA ; 3) STRAVOLGIMENTO E MOLTIPLICAZIONE DEI PROCEDIMENTI LEGISLATIVI; 4) ESTENSIONE DELL IMMUNITA PARLAMENTARE AI CONSIGLIERI REGIONALI E SINDACI MEMBRI DEL SENATO; 5) RISPARMIO IRRISORIO DEI COSTI DELLA POLITICA; 6) SVILIMENTO DEL RUOLO DI GARANZIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA; 7) INCERTEZZA DEL DIRITTO PER LA COMPLESSITA E LA MANCANZA DI CHIAREZZA DELLA RIFORMA.

6 LA COSTITUZIONE VIGENTE: GARANZIA DI DEMOCRAZIA o BICAMERALISMO PERFETTO: GARANZIA DI EQUILIBRIO DEMOCRATICO CONTRO FORME DI AUTORITARISMO La Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica esercitano collettivamente la funzione legislativa Art. 94 Cost. Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Ciò significa che il Governo per potere attuare il proprio programma, deve avere il consenso sia dal Senato della Repubblica sia dalla Camera dei Deputati. o DEMOCRAZIA DIRETTA La Camera dei Deputati ed il Senato sono eletti direttamente dal popolo

7 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 1) FINE DEL BICAMERALISMO PERFETTO E RIDUZIONE DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA La Camera dei Deputati, da sola, rappresenterà la Nazione, svolgerà la funzione legislativa, di indirizzo politico e di controllo del Governo, e sarà l unica Camera eletta direttamente dai cittadini Il Senato sarà composto, in totale, da 100 membri (tra cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica) e non sarà più eletto direttamente dal popolo. Sarà costituito dai consiglieri regionali (74) e dai sindaci (21) eletti dai Consigli regionali delle Regioni di appartenenza; rappresenterà le Istituzioni territoriali (Regioni e Comuni) ed eserciterà la funzione legislativa, con la Camera dei Deputati, solamente in alcune materie Il Senato si rinnoverà periodicamente e parzialmente ogniqualvolta si esaurisca il mandato elettorale dei singoli consiglieri regionali e dei sindaci che ne fanno parte. I senatori godranno dell immunità parlamentare Le firme richieste per la presentazione di una proposta di legge su iniziativa popolare saranno triplicate: da a

8 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 2) FRAFFORZAMENTO DEL POTERE DEL GOVERNO. PERICOLO DI DERIVA AUTORITARIA Solamente la Camera dei Deputati (630 membri) conferirà e revocherà la fiducia al Governo. Il Senato non costituirà più un ulteriore filtro per il Governo per ottenere la fiducia. Il Governo potrà richiedere il VOTO A DATA CERTA per assicurare una corsia preferenziale (votazione entro 70 giorni) ai disegni di legge ritenuti essenziali per l attuazione del suo programma. Il Governo potrà ottenere che lo Stato legiferi in materie non attribuitegli dalla costituzione, in quanto riservate alle regioni (CLAUSOLA DI SUPREMAZIA). Il nostro ordinamento si orienterebbe verso un premierato assoluto

9 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 2) FRAFFORZAMENTO DEL POTERE DEL GOVERNO. PERICOLO DI DERIVA AUTORITARIA Con l Italicum un solo partito, anche se espressione di una minoranza di votanti, potrà formare il Governo ed ottenere la fiducia alla Camera. Lo strapotere del Governo sarà favorito dall Italicum che attribuisce la maggioranza assoluta di 340 seggi della Camera dei Deputati al partito che ottenga almeno il 40% dei voti al primo turno elettorale, ovvero che abbia più preferenze nell eventuale successivo turno di ballottaggio L Italicum presenta gli stessi vizi del c.d. Porcellum (già dichiarato - in parte - costituzionalmente illegittimo): eccesso di sproporzionalità tra i voti ottenuti ed i seggi attribuiti con il premio di maggioranza assegnato ad un singolo partito e non ad una coalizione e capi lista bloccati. La riduzione dei senatori e il dominio del partito di Governo sulla Camera dei Deputati renderanno decisiva l influenza del Governo nell elezione del Presidente della Repubblica, del CSM e dei membri della Corte Costituzionale nominati dalla Camera dei Deputati

10 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 3) STRAVOLGIMENTO E MOLTIPLICAZIONE DEI PROCEDIMENTI LEGISLATIVI La potestà legislativa del Senato sarà assai ridotta. Il Senato e La Camera dei Deputati saranno chiamati a svolgere, insieme, la funzione legislativa solamente per un numero definito di leggi (leggi costituzionali e leggi in materia di elezione del Senato, referendum popolare ed ordinamento degli enti territoriali; ratifica e modificazione dei Trattati internazionale). Per tutte le altre leggi il Senato potrà solo proporre modifiche non vincolanti sulle quali la decisione definitiva spetterà comunque alla Camera dei Deputati. L iter di formazione delle leggi si complicherà: dai 2 previsti dalla vigente Costituzione (uno per le leggi ordinarie ed uno per le leggi costituzionali), si passerà a circa una decina di diversi procedimenti legislativi, con evidente incertezza sul procedimento da seguire e con il forte rischio di conflitti procedurali che potrebbero configurare vizi di legittimità costituzionale del procedimento seguito, con conseguente proliferazione del contenzioso innanzi alla Corte Costituzionale.

11 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 4) ESTENSIONE DELL IMMUNITA PARLAMENTARE AGLI AMMINISTRATORI REGIONALI E COMUNALI MEMBRI DEL SENATO I nominati senatori continueranno a svolgere contemporaneamente le funzioni di consigliere regionale o di sindaco con evidente onerosità e impossibilità di espletare agevolmente entrambe le funzioni. I consiglieri regionali ed i sindaci che rivestano, al contempo, la carica di senatori, godranno della insindacabilità giudiziaria per i fatti posti in essere nell esercizio delle proprie funzioni. Gli stessi godranno dell immunità personale dagli arresti, dalle perquisizioni personali e domiciliari e dai sequestri con il rischio, dato l abnorme numero di consiglieri regionali attualmente indagati o rinviati a giudizio, di trasformare il Senato in un Refugium peccatorum.

12 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 5) RISPARMIO IRRISORIO DEI COSTI DELLA POLITICA La riforma non determinerà alcuna seria ed incisiva riduzione della spesa pubblica. La gran parte dei costi dei senatori non è data dalle indennità (che non percepiranno), ma dal rimborso delle spese per le trasferte e la permanenza a Roma, nonché per l esercizio delle relative funzioni, che i parlamentari continueranno a percepire (personale di supporto: segreteria, assistenti parlamentari etc.) I Senatori nominati dal Presidente della Repubblica saranno 5 e rimarranno in carica per 7 anni, non saranno più rinominabili. Questi Senatori dopo 7 anni prenderanno un vitalizio. Quindi, nell arco di 21 anni, ci saranno 5 Senatori in carica e altri 10 che prenderanno il vitalizio, con evidente esborso di denaro pubblico. Le Province, di fatto, non saranno abolite: quelle autonome rimarranno e le altre saranno sostituite dalle città metropolitane, con evidente mantenimento delle spese relative.

13 LE RAGIONI DEL NO SONO LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA 6) SVILIMENTO DEL RUOLO DI GARANZIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Verrà modificato il sistema di elezione del Presidente della Repubblica: dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei 3/5 dei votanti (e non dei componenti). Ciò vuol dire che il Presidente della Repubblica potrebbe venire eletto da un unica forza politica: quella maggioritaria. Verrà meno così il ruolo del Presidente della Repubblica quale rappresentante dell unità nazionale. 7) INCERTEZZA DEL DIRITTO PER LA COMPLESSITA E LA CONFUSIONE INGENERATA DALLA RIFORMA La legge di riforma ha un contenuto disomogeneo e modifica in più parti, diverse tra loro, la Costituzione. Ciò determina confusione, difficoltà interpretativa e dunque incertezza del diritto.

14 Composizione instabile del Senato Le elezioni amministrative non avvengono tutte nello stesso tempo. Il Senato sarà come un porto di mare, ci sarà chi finisce il mandato e chi arriva. Un tale sistema, in cui i componenti si alterneranno durante il proprio lavoro, sarà un sistema destinato al fallimento. Come si può pensare di far fare leggi costituzionali ad un tale sistema? Quale mano (lobby, partiti, ecc.ecc.) scriverà i testi durante l avvicendamento dei Senatori? Che in alcuni casi sarà un avvicendamento del 30% se non di più. ULTIME ELEZIONI REGIONALI - 0GNI 5 ANNI Abruzzo 25 maggio 2014 Basilicata novembre 2013 Calabria 23 novembre 2014 Campania 31 maggio 2015 Emilia-Romagna 23 novembre 2014 Lazio febbraio 2013 Liguria 31 maggio 2015 Lombardia febbraio 2013 Marche 31 maggio 2015 Molise febbraio 2013 Piemonte 25 maggio 2014 Puglia 31 maggio 2015 Toscana 31 maggio 2015 Umbria 31 maggio 2015 Veneto 31 maggio 2015 Friuli-Venezia Giulia 21 e 22 aprile 2013 Sardegna 16 febbraio 2014 Sicilia 28 e 29 ottobre 2012 Trentino-Alto Adige 27 ottobre 2013 Valle d'aosta 26 maggio 2013

15 Preferiamo che il Senato muoia con dignità piuttosto che esso muoia di infamia. Sandro Pertini

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