CORSO BIBLICO IL VANGELO SECONDO MARCO CHIESA DEL CARMELO - BAGHERIA (PA) OTTOBRE 2017 RELATRICE PROF.SSA MARINA RANDO
|
|
- Giorgio Di Marco
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CORSO BIBLICO IL VANGELO SECONDO MARCO CHIESA DEL CARMELO - BAGHERIA (PA) OTTOBRE 2017 RELATRICE PROF.SSA MARINA RANDO Chi è Marco, che la tradizione della Chiesa, sin dagli inizi del II secolo d.c., identifica come l autore del secondo vangelo? Vediamo innanzitutto l occorrenza di questo nome nel NT. Compare per la prima volta in At 12,12, sia col nome ebraico di Giovanni che con quello pagano di Marco. È il figlio di Maria, una donna benestante di Gerusalemme nella cui casa si riunivano i primi cristiani e dove Pietro si reca subito dopo la sua liberazione miracolosa. Lo ritroviamo al v.25, al seguito di Paolo e Barnaba nel loro primo viaggio missionario; ancora in At 13,5.13; 15, Come si vede, è per colpa di Marco che Paolo e Barnaba litigano e si separano; Paolo non lo ritiene affidabile, il testo non lo dice ma probabilmente lo considera un inetto, uno che ha paura delle difficoltà, visto che li ha abbandonati nel pieno della missione. Va detto, però, a riscatto del povero Marco, che in seguito Paolo lo rivaluterà: è collaboratore di Paolo prigioniero a Roma (Fm 24), da lui inviato in missione a Colossi (Col 4,10 da qui si evince che Marco era cugino di Barnaba) e poi richiamato a Roma (2Tm 4,11), perché gli sarebbe stato utile nel ministero (rivalutato in pieno!). Quindi Marco è legato a Paolo, particolarmente nella missione dell Apostolo a Roma, ma anche a Pietro (1Pt 5,13), sempre a Roma: secondo la tradizione, infatti, Pietro scrisse questa lettera a Roma, chiamata metaforicamente Babilonia (come fa Giovanni nell Apocalisse), perché simbolo di idolatria e di perdizione. Interessante che Pietro definisca Marco figlio mio, termine utilizzato per i discepoli cui si trasmetteva la fede; quindi Marco è destinatario della fede trasmessa da Pietro e colui che, ora vedremo, ne raccoglie le memorie. Tutte le volte in cui il nome di Marco compare nel NT, però, non è legato in alcun modo alla composizione del secondo vangelo, questo è un dato trasmessoci dalla tradizione patristica. Prima di vedere cosa ci dicono i Padri a tal proposito, c è un indizio nel secondo vangelo che ha portato alcuni studiosi a vedervi proprio l autore, Marco. Al momento dell arresto di Gesù al Getsemani c è un particolare che solo Mc riporta (14,51). In questo ragazzino che fugge lasciando cadere il lenzuolo che lo ricopre alcuni commentatori vedono lo stesso evangelista, quasi fosse una memoria autobiografica (altri studiosi vi vedono il compimento di una profezia, Am 2,16; altri ancora una scena simbolica che anticipa la risurrezione - il lenzuolo di cui il ragazzo si libera, lasciandolo in mano ai nemici, in greco è sindon - ; altri infine vi leggono l immagine dei discepoli, che fuggono via cfr. v.50 incapaci di condividere il destino di sofferenza del Maestro, di cui il lenzuolo funebre è simbolo). Ma torniamo a Marco e a ciò che di lui ci tramanda la tradizione. Già a cavallo tra il I e il II secolo, Papia vescovo di Gerapoli (+ intorno al 120 fa dunque parte della generazione sub-apostolica) definisce Marco interprete (hermeneutes) di Pietro (citato da Eusebio di Cesarea c d.c. in Historia Ecclesiastica III,39.15). Ireneo di Lione (+ verso il 200) dice che Marco, discepolo e interprete di Pietro, ci trasmise per iscritto le cose predicate da Pietro (Adversus Haereses III,1.1). Anche Tertulliano (+ verso il 230) definisce Marco l interprete di Pietro (Adversus Marcionem IV,5). Clemente Alessandrino (c ) precisa che l opera fu scritta a Roma su richiesta dei fedeli convertiti da Pietro (citato da Eusebio di Cesarea in HE VI,14.5-6): «[Clemente di Alessandria] ha anche riportato che il vangelo secondo Marco ebbe la seguente storia. Dopo che Pietro ebbe predicato pubblicamente la Parola a Roma e grazie allo Spirito ebbe annunciato il Vangelo, i presenti, che erano molti, pregarono Marco che lo aveva seguito per lungo tempo e ricordava le sue parole di metterle per iscritto. Allora, dopo aver composto il Vangelo, egli lo affidò a quelli che glielo avevano richiesto». Da Eusebio di Cesarea sappiamo inoltre che Marco fu il primo vescovo di Alessandria d Egitto (dove morì martire), mentre già Ireneo lo identificava simbolicamente con un leone, perché il suo vangelo si apre con Gesù nel deserto in mezzo alle fiere (Mc1,13). Nel IX secolo, poi, esattamente nell anno 829, le sue reliquie furono trasportate da Alessandria d Egitto a Venezia, nella omonima basilica tuttora meta di culto per moltissimi pellegrini. 1
2 A parte queste testimonianze dei padri, ci sono degli elementi che sembrano supportare l origine romana del secondo vangelo e la sua destinazione ai cristiani di Roma. Innanzitutto, la presenza di latinismi o termini greci di cui si sente il bisogno di fornire il corrispondente latino o la spiegazione (es. legione che era l unità principale dell esercito romano Mc 5,9.15; denarion Mc 6,37; 12,15; xestēs Mc 7,4 ecc.; vi gettò due monetine, che fanno un soldo Mc12,42). L ipotesi che i destinatari fossero cristiani provenienti dal paganesimo è anche suffragata dal fatto che Marco spieghi le tradizioni giudaiche (Mc 7,3-4; 14,12; 15,42), che ci siano pochi richiami all AT e che le parole aramaiche di cui fa largo uso (ben 13 nel vangelo marciano!) siano quasi sempre spiegate (Mc 3,17; 5,41; 7,11.34; 14,36; 15,22.34). La data di composizione potrebbe essere tra il 64 (anno della morte di Pietro, cfr. prologo antimarcionita di Ireneo) e il 70 d.c. (anno della distruzione del tempio di Gerusalemme). Infatti, l insistenza sulla necessità di seguire Gesù portando la propria croce poteva essere di particolare attualità per una comunità costretta a subire la persecuzione di Nerone (+ 68 d.c.). Ancora, il fatto che il discorso escatologico (Mc 13) non presenti alcuna chiara allusione al modo concreto con cui gli avvenimenti ebbero luogo nel 70 (a differenza di quanto avviene in Mt e Lc), porta a collocare la data di composizione del vangelo prima della distruzione di Gerusalemme e del tempio. Qual è l intento dell autore nello scrivere il vangelo? Essendo, secondo la gran parte degli studiosi, il più antico dei quattro vangeli, Marco ha il merito innanzitutto di aver fissato per iscritto la testimonianza dei primi discepoli e di averlo fatto in un momento in cui la vita delle chiese sparse fuori della Palestina e la riflessione teologica favorita dall incontro con culture straniere rischiavano di perdere il contatto con le origini del vangelo. Egli è riuscito a mantenere viva e incancellabile l immagine singolare di Gesù di Nazareth inventando il genere letterario chiamato vangelo, che è un unicum. Che significa? Significa che, mentre il romanzo ha diverse categorie (storico, biografico, horror, giallo, fantastico ecc.) come anche la poesia (lirica, sonetto, ode, ballata ecc.), il vangelo è unico nel suo genere, un genere che può essere ricondotto ad altre forme letterarie (biografia, racconto storico, testo narrativo), ma senza riconoscersi pienamente in alcuna di esse. In pratica, cosa ha fatto Marco? Si è infilato nel solco di una tradizione che lo precedeva (racconti orali sulla vicenda di Gesù di Nazareth, ma anche testi scritti staccati tra di loro, quali potevano essere il racconto della passione, che doveva presentarsi all inizio come una serie narrativa di più episodi, alcune parole del Signore, alcuni miracoli registrati indipendentemente) e le ha dato la forma di una storia raccontata, con una sua trama, un intreccio, una sequenza ordinata di scene. Marco, cioè, ha scelto di annunciare Gesù raccontando Gesù, facendoci percorrere, insieme con lui, le strade dalla Galilea a Gerusalemme, ponendo il lettore di ogni tempo a fianco di un Uomo perennemente in movimento, difficilissimo da comprendere, particolarissimo e irripetibile. Un uomo vivo che spesso è in contrasto con le immagini belle e fatte che ci facciamo di Lui, un uomo con le sue reazioni imprevedibili, con la sua compassione o la sua rudezza, con la sua meraviglia o la sua parola tagliente. Un uomo sempre al di là delle nostre attese, che sorprende, appassiona, scandalizza, mette in crisi; un uomo che si relaziona, che incontra, che guarda, parla, tocca, piange, gioisce, fatica, soffre, muore e poi risorge. Un uomo scomodo ed esigente, che non si accontenta di un po di commozione passeggera, ma desidera entrare nella nostra esistenza, per trasformarla. Infatti, mentre ci racconta questa storia, il vangelo vuole suscitare la fede del lettore in Colui che viene raccontato e che, sin dall inizio, è definito Cristo e Figlio di Dio. Ma la fede non è qualcosa di dato una volta per tutte: il lettore già credente, il discepolo, è continuamente messo in crisi dall identità di quest Uomo, ci sono domande costantemente riproposte e risposte mai pienamente esaustive; anzi, possiamo dire che Marco sia il vangelo della domanda (uno studioso ha contato 114 domande nel secondo vangelo, di cui 77 rimangono senza risposta). La fine di ogni tappa è l inizio di una tappa che chiama un altro inizio (come scriveva Eugenio Zolli, rabbino capo di Roma dal 1939 al 1945, che chiese il battesimo dopo la Liberazione). Si procede a tappe, è un cammino continuo; nel vangelo marciano si parte da una via Mc 1,2, e si prosegue per una via 9,33; 10, ecc., sino ad arrivare a un sepolcro vuoto che sollecita a rifare il percorso (si deve tornare in Galilea, 16,7, luogo da cui era partita l avventura) per vedere tutto alla luce di quel sepolcro vuoto. Il termine odos/via ricorre ben 16 volte in Marco e l ultima ricorrenza del termine ci indica che è la via di Dio 12,14. Il cammino prospettato dal vangelo è un viaggio progressivo verso il centro del mistero di Gesù, Chi è dunque costui? Mc 4,41. Infatti, anche se sin dal primo versetto Marco esplicita a 360 l identità di Gesù, questa identità sarà messa in questione per tutto il corso del vangelo, in un alternanza continua tra nascondimento e rivelazione, aperture e incomprensioni, luci ed ombre, come un cercare che non giunge mai a trovare completamente l oggetto della ricerca. È l eccedenza del mistero cristiano, Gesù di Nazareth è sì un uomo come tutti gli altri, ma è anche Dio, Lo cerchi, Lo trovi 2
3 ma, essendo Totalmente Altro e infinitamente oltre le nostre vie e i nostri pensieri, Lo perdi nuovamente e sei costretto a rimetterti alla ricerca. Il vangelo è costantemente percorso dalla ricerca di Gesù (Mc 1,37 cui fa da inclusione 16,6): è come se si entrasse in una basilica in penombra e, procedendo progressivamente verso l abside, ci fosse sempre più luce, fino allo svelamento shock: l abside è il Calvario e il mistero di quell uomo riconosciuto Figlio di Dio da un centurione romano (anche da questo particolare possiamo forse intravedere l origine romana del vangelo) viene svelato sulla croce. La croce rimane però uno scandalo e allora, per essere annunziato e accolto nella sua verità, il vangelo esige non solo la fedeltà alle espressioni della confessione di fede, ma soprattutto l autenticità di vita nella sequela di Gesù. Di conseguenza, il cuore del vangelo marciano non è solo il mistero dell identità di Gesù, ma anche la verifica dell identità del discepolo, con tutte le sue incomprensioni, le paure, le difficoltà di adeguarsi a quanto propone il Maestro, le resistenze nell accogliere la via della croce. Chi è dunque quest uomo? E tu, discepolo di oggi, chi sei veramente? Se dici di avere fede in Lui, sei disposto a provare la tua fede nell impegno senza compromessi a seguirlo sino in fondo? Sei disposto a lasciare tutto per accogliere il Tutto? Lo stile usato dall evangelista è scarno, sobrio, asciutto, quasi giornalistico. Marco è il vangelo più breve, nella versione greca (quella originale) contiene poco più della metà delle parole utilizzate da Luca (che è il vangelo più lungo). Nonostante il vocabolario limitato, usa però una vasta gamma di termini diversi per indicare le reazioni provocate da Gesù (via via lo stupore, la meraviglia, lo sconvolgimento, la diffidenza, l incredulità, l incomprensione, l ostilità, l attaccamento, lo sgomento, la paura) o anche le cose concrete (cibi o parti della casa). Uno stile semplice ed essenziale, dicevamo, ma anche vivido, diretto, immediato; Mc usa molto spesso il presente storico, come se gli eventi stessero scorrendo davanti al lettore, e la paratassi (cfr. Mc 1,12-13: «E subito lo Spirito lo spinge nel deserto ed era nel deserto 40 giorni tentato da Satana ed era con le fiere e gli angeli lo servivano»). È uno stile anche rude, talvolta, rozzo, molto arcaico e probabilmente rispondente al vero (anche perché è il racconto più vicino nel tempo ai fatti che narra); Marco non si preoccupa di mitigare certe risposte brusche di Gesù, né di scusare la crescente incomprensione dei discepoli. Il fatto poi che usi tante parole aramaiche denota l attenzione nel voler trasmettere la vividezza del linguaggio originale di Gesù. La brevità del secondo vangelo e il suo stile un po brusco gli hanno a lungo fatto preferire il più ampio e particolareggiato Matteo o il più raffinato Luca. Per secoli Marco è stato considerato la copia ridotta (e brutta) del vangelo di Matteo: per s. Agostino Marco era breviator Matthei, cioè il valletto e il compendiatore di Matteo, quasi che il suo vangelo fosse un sunto di quello matteano. Nella Chiesa, il vangelo secondo Matteo ha sempre occupato il primo posto (anche se è stato messo per iscritto, almeno nella sua forma canonica, per secondo); infatti è sempre stato il vangelo preferito per la catechesi, sia perché è quello che riporta in modo più ampio e organico i discorsi di Gesù, sia perché è il vangelo ecclesiale, avendo al suo interno un discorso dedicato alla natura della Chiesa (Mt18) e una risposta particolareggiata di Gesù sul ruolo di Pietro dentro la Chiesa (Mt 16,18-19). Il riscatto di Marco inizia a partire dal secolo scorso, quando si scopre che non è il riassunto di Matteo, anzi è antecedente agli altri vangeli e ne costituisce una delle fonti di composizione. Si riscopre così, valorizzandolo, anche il suo stile asciutto ed essenziale, per nulla ricercato, concreto, vivace, ricco di semitismi, che ne fa un racconto molto simile allo stile orale. Per quanto riguarda la struttura del secondo vangelo, tutti gli esegeti concordano nel riconoscervi due grandi atti, separati, ma anche congiunti, dall episodio di Cesarea di Filippo (Mc 8,27-30), la cosiddetta confessione di Pietro. Ognuno dei due grandi atti è a sua volta suddiviso in sezioni, ricavate in linea di massima da indicazioni topografiche. La confessione di Pietro fa da spartiacque e funge sia da chiusura del primo atto (contiene infatti la risposta agli interrogativi della prima metà del racconto, chi è dunque costui?), sia da apertura del secondo atto (dove si vedrà quale sia l autentica identità del messia/cristo confessato da Pietro). La prima parte del racconto è dominata dal cosiddetto segreto messianico, Gesù impone il silenzio ai demoni che lo riconoscono, agli ammalati che guarisce, ai genitori di una bambina che resuscita (egli non permette che si parli di lui, 1,34; ammonisce severamente di non dire niente a nessuno, 1,43-44; raccomanda con insistenza che nessuno venga a saperlo, 5,43; comanda di non dire niente a 3
4 nessuno, 7,36; addirittura impone di non entrare nemmeno nel villaggio a un cieco guarito, 8,26). Questo segreto, che sembra finalmente venire svelato da Pietro a Cesarea di Filippo, in realtà sembra protrarsi anche nella seconda parte del vangelo. È vero, abbiamo finalmente saputo grazie a Pietro che Gesù è il Cristo, ma questa rivelazione non risponde alle aspettative che Israele aveva riguardo al messia. La confessione di Pietro apre un nuovo enigma, perché la proposta di questo messia è troppo ardua da comprendere, spiazza, spaventa, disorienta, destabilizza e, alla fine, allontana persino i suoi discepoli. L incomprensione dei discepoli è progressiva, dall inizio alla fine del vangelo, la chiusura del racconto non li vedrà migliori dell apertura (4, ; 6,51-52 Mt 14,33 qua lo stesso episodio termina con una professione di fede; 8,14-21 è la sequenza più lunga di domande che abbiamo nel secondo vangelo, otto domande incalzanti di Gesù di cui solo due ottengono risposta, quelle con la risposta numerica. Anche qui, si veda la differenza con Mt 16,8-12 che termina con la nota rassicurante allora essi compresero). L incomprensione non si dissolve dopo la confessione di Pietro anzi, paradossalmente, sembra aumentare. Non basta confessare che Gesù è il Cristo, bisognerà anche riuscire a comprendere, attraverso una continua conversione del cuore, il progetto che Dio vuole portare avanti attraverso il Suo Unto e a quel progetto aderire. Significativo il fatto che, subito dopo averlo riconosciuto Cristo, Pietro non accetti le parole di Gesù e, in un certo senso, capovolga i ruoli, prendendolo in disparte e mettendosi a rimproverarlo (Mc 8,32). È Gesù a ristabilire le giuste posizioni (Va dietro a me) e lo fa volgendosi al discepolo (ma guardando, tutti, perché sa che nel rifiuto di Pietro c è il rifiuto di tutti) con l appellativo di satana, in quanto rappresenta in quel momento la tentazione che vuole anteporre le priorità degli uomini a quelle di Dio. Stessa incomprensione dei discepoli si avrà a ogni nuovo annuncio della Passione, con una distanza tra Gesù e i discepoli che appare sempre più incolmabile (9,30-32, cui segue la discussione su chi è il più grande vv.33-34; 10,32-34, cui segue la domanda dei figli di Zebedeo di sedere alla destra e alla sinistra di Gesù nella sua gloria vv.35-41). A questo proposito, appare sintomatica la reazione che i discepoli hanno nel cenacolo, all annunzio di Gesù del tradimento di uno di loro (14,18-19); invece di preoccuparsi di cercare di individuare il traditore, ognuno si sente traditore, ognuno è toccato personalmente dall annuncio di Gesù, perché si scopre capace di tradire il Maestro, capace della possibilità di non restargli fedele sino in fondo. E, di fatto, tutti fuggiranno e lo abbandoneranno al momento dell arresto (v.50). Il Gesù marciano, nel momento estremo della sua vita, si troverà nella solitudine più assoluta, incompreso e abbandonato da tutti. A questo punto, anche il lettore viene spiazzato; se all inizio simpatizzava per i discepoli, che vedeva sempre accanto a Gesù e dalla sua parte, ora è portato a prenderne le distanze. Paradossalmente, però, proprio quando inizia a prendere le distanze dal discepolo, che vede sempre più distaccato da Gesù, il lettore può iniziare a rispecchiarvisi, a riconoscersi in esso. Ognuno di noi è quel discepolo che confessa la propria fede nel Cristo, ma subito dopo dubita della propria capacità di seguirlo sulla via della croce (sono forse io? a tradire Gesù -); ognuno di noi è quel discepolo che tende sempre a fare la propria volontà, piuttosto che quella di Dio (nonostante lo ripetiamo ogni giorno nel Padre Nostro). Ma se i discepoli si vanno allontanando dalla prospettiva di questo messia, Marco a beneficio anche del lettore - affida a dei personaggi secondari, comparse spesso senza nome, individui persino messi ai margini dalla società di quel tempo, il compito di mostrare cosa significhi credere in Gesù e quanto questa esperienza di fede sia bella e liberante. Per restare soltanto alla seconda parte del Vangelo, cioè al momento in cui sembra diventare sempre più incolmabile la distanza tra Gesù e i discepoli, pensiamo a Bartimeo (10,46-52) che grazie all incontro con Gesù diventa uomo nuovo, non solo per il fatto che ora ci veda (mentre i discepoli appaiono sempre più chiusi nel buio della loro incomprensione), ma anche perché da uomo statico, nell immobilità della sua condizione di mendicante, improvvisamente si ritrova nel dinamismo di un cammino che lo vede intrepido seguace di Gesù (balzò in piedi; venne ora la sua vita è orientata verso Gesù-; lo seguiva all imperfetto, che indica azione continua- lungo la strada che non è una strada qualsiasi, ma è la salita verso Gerusalemme). Bartimeo non teme di lasciare tutto ciò che ha, il mantello, suo unico bene, che gli serviva sia per coprirsi dal freddo, sia per raccogliere le elemosine dei viandanti 4
5 (anzi, possiamo immaginare che, gettando via il suo mantello, abbia gettato via anche le elemosine che vi aveva raccolto sinora). Il mantello era talmente importante per un povero che persino la legislazione dell AT imponeva che andasse restituito (nel caso fosse stato preso in pegno) prima del tramonto del sole (Es 22,25-26). Ebbene, Bartimeo non esita a lasciare tutto, perché ha trovato il Tutto, come quel tale che ha venduto tutto per comprare il campo dove c è il tesoro nascosto Mt 13,44 (pensiamo anche all episodio della vedova povera, Mc 12,41-44, anche lei getta per il Signore tutto ciò che ha,). Bartimeo che segue Gesù lungo la via della croce diventa per il lettore modello di discepolo in un momento in cui i discepoli ufficiali sembrano tirarsi indietro; subito prima della confessione di Pietro, Marco narra la guarigione di un cieco (8,22-26), cui fa da inclusione la guarigione di Bartimeo, narrata subito prima dell ingresso di Gesù a Gerusalemme. Tra le due guarigioni si pone il cammino verso Gerusalemme e lungo la via Gesù istruisce i suoi discepoli sul significato della sequela; ma mentre i ciechi guariscono, perché si affidano totalmente al Figlio di Davide, i discepoli, che fisicamente ci vedono, diventano sempre più ciechi spiritualmente. Un altro importante personaggio secondario è l anonima donna dell unzione di Betania (14,3-9): proprio nel momento in cui i nemici di Gesù tramano vigliaccamente contro di lui (vv.1-2, Marco mette in evidenza la volontà di inganno e la paura della folla, quindi è un insidia sottile, nascosta, strisciante, come il serpente di Gen 3), c è una donna che agisce in maniera aperta, gratuita, assolutamente disinteressata. C è una bellezza tale nell azione di questa donna (v.6 kalon ergon, lett. un opera bella ), che Gesù non esita ad associarla alla proclamazione del vangelo (v.9). In pratica, cosa fa questa donna? Sicuramente non bada a spese: rompe un vaso di alabastro (che già di per sé è un materiale estremamente pregiato) per versarne tutto il prezioso contenuto (il vaso è pieno di nardo puro di grande valore) sul capo di Gesù. La donna sta sprecando per Gesù ciò che ha di più prezioso, senza calcoli gretti e interessati. La reazione che suscita è di genere opposto, è calcolatrice, si fa i conti in tasca (vv.4-5). Solo Gesù vede la bellezza del gesto, solo Gesù sente il profumo della gratuità e del dono disinteressato; egli, nel difendere la donna, è come se dicesse accogli il gesto, non il denaro; respira il profumo, non il costo che c è dietro; capisci il cuore, non la spesa. Che contrasto incredibile con l atteggiamento di Giuda (vv.10-11), che vende un amico per denaro, e con quello dei capi del popolo, che tramano insidie di nascosto! Da un lato c è il gesto profumato dell amore che si dona; dall altro il puzzo di inganno, di tradimento, di sentimenti torbidi, di morte. Gesù interpreta il gesto della donna come l unzione anticipata del suo corpo che, dopo la morte, per l imminenza del sabato, non potrà essere unto: l unzione di Betania viene così strettamente legata alla passione e morte di Gesù (non sempre avete me). In effetti questo gesto della donna non evoca forse l offerta totale che Gesù farà di sé sulla croce? Corpo spezzato e sangue versato, segni della follia di un Dio che spreca Suo Figlio per amore dell umanità, sembrano quasi richiamati in quel gesto bello del vaso spezzato e profumo versato, sprecato per amore di Gesù. E se sulla morte si versa profumo di amore, la morte è già intimamente sconfitta. Avendo parlato della morte di Gesù, possiamo agganciarci al terzo dei personaggi secondari che voglio presentarvi (ma ce ne sono molti di più, disseminati per tutto il racconto): il centurione romano (Mc 15,39). È una reazione strana, quasi paradossale: mentre tutte le altre persone presenti alla crocifissione dichiarano che crederanno all identità di Gesù-messia se lo vedranno scendere dalla croce (vv.29-32), questo pagano riconosce in Gesù l identità di Figlio di Dio proprio nel modo in cui muore, restando su quella croce. Interessante notare che solo Marco metta in bocca al centurione quest altissima professione di fede vedendo come muore quell uomo (Matteo e Luca riferiscono invece che vede ciò che accade intorno, i fatti cioè che accompagnano la morte di Gesù). Questo mi fa pensare che, oltre al modo di vivere, esiste anche un modo di morire che può farci qualificare una persona, un modo di morire che diventa punto paradigmatico di tutta una vita. Ma, allora, chiediamoci, come muore Gesù? Cosa vede il centurione per affermare una cosa talmente grande? Vede un uomo che, nonostante gli scherni, la derisione, i pesanti oltraggi contro di lui, rimane muto: non un lamento, non una parola di rimprovero, o di giustificazione nei propri confronti, a quanti lo stanno denigrando. Le sue uniche parole sono rivolte a Dio, è solo Dio che egli chiama in causa nel punto estremo della sua vita, solo Dio interpella e quasi mette in questione, come dire 5
6 dove sei? Perché taci? Eppure, nel momento del maggior bisogno, pur non comprendendone il silenzio, è solo a Dio che Gesù si aggrappa, quasi con violenza, come l orante del salmo. E il centurione, sebbene non conosca le Scritture d Israele, percepisce una relazione intima e fortissima, quella di un Figlio che invoca violentemente un Padre che appare lontano proprio quando è più forte la necessità della Sua vicinanza, non per accusarlo, ma per rimettersi interamente, sempre e comunque, nelle Sue mani, fedele sino in fondo al Suo progetto, facendosi obbediente sino alla morte, e a una morte di croce (Fil 2,8). Paradossale appare anche il fatto che questa profonda identità di Gesù, proclamata sin dall inizio del Vangelo, ma mai pienamente rivelata, se non dalla voce dal cielo (Mc 1,11 anche qui si assiste a uno squarcio; 9,7), venga alla fine riconosciuta, nel momento del massimo fallimento, da un centurione romano. Ricordiamo che Marco scrive per i cristiani di Roma provenienti dal paganesimo e, dunque, questo centurione doveva costituire per loro, in un periodo storico di violenta persecuzione, un grande modello di fede. Avviandoci alla conclusione del nostro percorso con Marco, mi premeva dire qualcosa sulla finale del vangelo. I manoscritti più antichi e autorevoli terminano con Mc16,8; i vv sono una finale deuterocanonica, aggiunta per rimediare a una chiusura considerata brusca e sconcertante e per sopperire alla mancanza di racconti sulle apparizioni del Risorto (la finale aggiunta è in effetti una sintesi dei racconti di apparizione presenti negli altri vangeli). L intenzione dell evangelista era quella di finire proprio al v.8, con la fuga e il silenzio delle donne, oppure c era una finale che è andata perduta? A mio parere, Marco finisce volutamente con il v.8: fa parte del suo stile brusco, conciso, spiazzante, un po rude, e inoltre lascia il lettore in sospeso, quasi una domanda non risolta (non abbiamo forse detto che Marco è il vangelo della domanda?). Il corpo di Gesù, tanto messo in evidenza durante la passione (un corpo, abbiamo visto, unto già prima della passione e poi oltraggiato, vilipeso, schernito, flagellato, crocifisso) ora è assente; ma è in questa assenza che si gioca la fede, è in questa assenza che inizia l avventura del discepolato. Ai discepoli scomparsi al momento dell arresto di Gesù viene data un ulteriore possibilità (v.7): quell appuntamento in Galilea è per i discepoli, ma soprattutto per il lettore, la promessa di un nuovo inizio, la storia può ricominciare per sciogliere quei nodi che si erano formati per via. E così torniamo sulla frase di Eugenio Zolli La fine di ogni tappa è l inizio di una tappa che chiama un altro inizio : il sepolcro vuoto è la fine di una tappa, ma è l inizio di una nuova tappa il discepolato - che chiama un altro inizio, la Galilea. La finale resta aperta, è una finale che ognuno di noi, se vuole, può scrivere con la propria vita, ognuno di noi può decidersi per una storia di sequela o di abbandono, a partire dalla propria Galilea, che rappresenta la nostra ferialità, con tutte le sue piccole e grandi contraddizioni. Il silenzio delle donne rimane una provocazione per noi a metterci in movimento per fare il nostro personale percorso nella comprensione del mistero di Gesù e per continuare a cercarlo sempre, anche quando riteniamo di averlo già trovato. Marina Rando 6
IL VANGELO SECONDO MATTEO. Introduzione e Vangeli dell infanzia
IL VANGELO SECONDO MATTEO Introduzione e Vangeli dell infanzia L evangelista e il vangelo Matteo (Cafarnao, 4-2 a.c., Etiopia, 24 Gennaio 70 d.c.) detto anche Levi, ex pubblicano, chiamato da Gesù e uno
DettagliVANGELO deriva DALLA PAROLA GRECA EUANGHELION che significa BUONA NOTIZIA è l'annuncio del Regno di Dio proclamato da Gesù ai discepoli è l'annuncio
I VANGELI FANNO PARTE DEL NUOVO TESTAMENTO LA SECONDA PARTE DELLA BIBBIA FORMATA DA 27 LIBRI RACCOLTI IN: VANGELI ATTI DEGLI APOSTOLI LETTERE APOSTOLICHE APOCALISSE VANGELO deriva DALLA PAROLA GRECA EUANGHELION
DettagliVA DAI MIEI FRATELLI
VA DAI MIEI FRATELLI SOLTANTO ABBI FEDE - 80 - GUIDA PASTORALE 2012/13 Maria invece stava all esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche
DettagliPiccola lectio divina su Marco
PARROCCHIA S. LUCIA AUGUSTA @mail: santalucia.augusta@alice.it Piccola lectio divina su Marco 1) Ritirati in un angolo della tua casa Unisciti alla tua famiglia Incontra qualcuno degli amici o vicini 2)
DettagliR E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^
R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^ OBIETTIVI FORMATIVI Osservare e scoprire nel mondo i segni di una presenza divina. Riconoscere l importanza delle ricorrenze religiose nella vita degli
Dettagliil commento di p. Maggi al vangelo della domenica
il commento di p. Maggi al vangelo della domenica NON SI E TROVATO NESSUNO CHE TORNASSE INDIETRO A RENDERE GLORIA A DIO, ALL INFUORI DI QUESTO STRANIERO commento al vangelo della domenica ventottesima
DettagliAttività di potenziamento e recupero
Attività di potenziamento e recupero 4. Gesù Cristo Gesù Cristo (attività e verifiche) 1 ATTIVITA DI POTENZIAMENTO Su un cartellone, con un lavoro di gruppo, attraverso la tecnica del fumetto, riproduci
DettagliPASTORALE FAMILIARE ANIMATORI FILIPPO E GRAZIELLA ANFUSO
PASTORALE FAMILIARE ANIMATORI FILIPPO E GRAZIELLA ANFUSO Parrocchia Santa Maria della Guardia Ordine Frati Minori - Catania www.parrocchiadellaguardia.it N U O V O GUIDA ALLA STRUTTURA DELLA BIBBIA Vangeli
DettagliBREVI RIFLESSIONI SULLA PASSIONE DI GESU' SECONDO L'EVANGELISTA LUCA
BREVI RIFLESSIONI SULLA PASSIONE DI GESU' SECONDO L'EVANGELISTA LUCA INTRODUZIONE Nei Vangeli Sinottici la passione viene predetta tre volte da Gesù, egli non si limita solo ad annunciarla ma ne indica
DettagliIL LIBRO DELL APOCALISSE LA CROCE DI CRISTO COME TRIONFO
IL LIBRO DELL APOCALISSE Nonostante non sia di facile comprensione ha fatto riflettere tutti noi sulla morte e risurrezione del Signore. Siamo invitati a volgere il nostro sguardo al Trono del Dio, là,
DettagliLa parola VANGELO significa LIETO ANNUNCIO, BUONA NOVELLA. Il lieto annuncio è:
La parola VANGELO significa LIETO ANNUNCIO, BUONA NOVELLA. Il lieto annuncio è: Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico figlio perché chiunque crede in lui abbia la vita. Il lieto annuncio è Gesù
DettagliIntroduzione al Nuovo Testamento
Scuola di Formazione Teologica San Pier Crisologo Ravenna Introduzione al Nuovo Testamento a cura del prof. don Gianni Passarella anno accademico 2012/2013 Sommario 2013 Vangeli sinottici Vangelo secondo
DettagliIII CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO
III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO 2016/17 CLASSI PRIME Percepire la dimensione del sé, dell altro e della condivisione nello stare insieme Scoprire
DettagliIL GRIDO DI ABBANDONO DI GESÙ IN CROCE In ascolto delle Scritture
IL GRIDO DI ABBANDONO DI GESÙ IN CROCE In ascolto delle Scritture I. L AGONIA DI GESÙ AL GETSÈMANI IN MC 14,32-42 1. LA STRUTTURA DEL RACCONTO RIVELATRICE DI DUE PUNTI DI VISTA PARADOSSALI 1a. La relazione
DettagliPARTE BIBLICA. 1. La missione del Figlio. 2. La missione dello Spirito Santo
PARTE BIBLICA Anticipazioni trinitarie nell AT 1. La missione del Figlio Padre nell AT. Dio Padre di Gesù. Gesù il Figlio di Dio. I misteri della vita di Cristo nella prospettiva trinitaria: l Incarnazione;
DettagliIndice. Sommario dell opera 5 Prefazione ai Commentari 7 Nota bibliografica all edizione italiana 9 Introduzione 13
Indice Sommario dell opera 5 Prefazione ai Commentari 7 Nota bibliografica all edizione italiana 9 Introduzione 13 Genere letterario: il vangelo come storia 13 Messaggio teologico: l evangelo come buona
DettagliIL VANGELO DI MATTEO E' IL VANGELO DEL CATECHISTA
IL VANGELO DI MATTEO E' IL VANGELO DEL CATECHISTA La Comunità Cristiana, dove è stato scritto il Vangelo di Matteo, probabilmente, si è posta questa domanda: come rafforzare la fede dei discepoli che hanno
DettagliANTICO TESTAMENTO CRISTIANO
ANTICO TESTAMENTO CRISTIANO È il modo con cui, a partire dal II secolo, sono state definite le Scritture ebraiche, viste come un anticipazione profetica della venuta di Cristo. Il termine Antico Testamento
Dettagli25 Dicembre -Natale del Signore. Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio. e il Verbo era Dio.
25 Dicembre -Natale del Signore Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per
Dettagli3.11. Religione Scuola Primaria
3.11. Religione. 3.11.1 Scuola Primaria NUCLEO FONDANTE: Dio e l uomo al termine della classe terza al termine della classe quinta L alunno: riconosce Dio come Padre, riflette su Dio Creatore e si approccia
DettagliMeditazione per ragazzi di III media su Pietro in preparazione alla Professione di Fede. Scheda 1
Assumiti le tue responsabilità!!! Dopo l incontro della volta scorsa in cui i Discepoli di Giovanni vollero vedere dove abitava Gesù e stare con lui e dove pertanto abbiamo riflettuto sul nostro essere
DettagliDagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I
CLASSE I Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi. La Chiesa, comunità dei cristiani aperta a tutti i popoli. 1) Scoprire nell ambiente i segni che richiamano
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo
DettagliVia Crucis. La via della croce 2 giorni di Quaresima marzo 2015 Luminasio
Via Crucis La via della croce 2 giorni di Quaresima 14-15 marzo 2015 Luminasio STAZIONE I Gesù lava i piedi ai discepoli Dal Vangelo secondo Giovanni Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta
DettagliLABORATORI CATECHISTICI
LABORATORI CATECHISTICI 2011-2012 CREDO Niceno-Costantinopolitano Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore,
DettagliADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI
PARROCCHIA SACRO CUORE ADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 23 Ottobre 2014 Canto d esposizione G. La domenica del comandamento
DettagliLA RISURREZIONE DI GESU'
LA RISURREZIONE DI GESU' L evangelista Luca narra nel libro degli Atti degli Apostoli che quando Paolo, durante la sua predicazione all aeropago di Atene, annuncia la resurrezione di Cristo, alcuni lo
DettagliCHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del.
CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA del culto battesimale Benedizione finale e AMEN cantato Attività della chiesa a martedì alterni
DettagliL ANNUNCIO DI PASQUA Luca 24, 1-10
L ANNUNCIO DI PASQUA Luca 24, 1-10 Arcabas - Chiesa della Risurrezione - Comunità Nazareth - Torre de Roveri (Bg) Buio e luce Di buon mattino.... Sul fondo della valle la notte lotta contro il giorno.
DettagliGESÙ RISORTO PROMETTE LO SPIRITO SANTO AI SUOI AMICI
ITINERARIO IN PREPARAZIONE ALLA CONFERMAZIONE LO SPIRITO SANTO SCENDE SU DI ME 1 GESÙ RISORTO PROMETTE LO SPIRITO SANTO AI SUOI AMICI DOPO LA SUA MORTE IN CROCE, GESÙ RISORTO INCONTRA PIÙ VOLTE I SUOI
Dettagli... verso il.
... in compagnia di... La figura affascinante e misteriosa del discepolo che Gesù amava è presente unicamente nel Vangelo secondo Giovanni, dove compare in sei scene. Egli appare la prima volta nel capitolo
DettagliComposizione del vangelo di Luca
Composizione del vangelo di Luca R. Meynet, Il vangelo secondo Luca, ReBib 7, EDB, Bologna 2003., L Évangile de Luc, RhSem 1, Lethielleux, Paris 2005. Sezione A Sezione B Sezione C Sezione D 4 x 2 8 8
Dettagliil commento al vangelo
il commento al vangelo SE IL CHICCO DI GRANO CADUTO IN TERRA MUORE, PRODUCE MOLTO FRUTTO commento al Vangelo della quinta domenica di quaresima (22 marzo 2015) di p. Alberto Maggi: Gv 12,20-33 In quel
DettagliII DOMENICA DOPO NATALE
II DOMENICA DOPO NATALE PRIMA LETTURA Dal libro del Siracide (24,1-4.12-16) La sapienza fa il proprio elogio, in Dio trova il proprio vanto, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell assemblea
DettagliLectio divina. Alla scuola di un Amore fuori misura. A cura di Vito Cassone Anno II/7 26 dicembre 2010 FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA
Lectio divina Alla scuola di un Amore fuori misura A cura di Vito Cassone Anno II/7 26 dicembre 2010 FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA Lectio Divina DOMENICA FRA L'OTTAVA DI NATALE SANTA FAMIGLIA DI GESÙ MARIA
DettagliScuola Santa Dorotea. Domande e risposte per la Verifica di religione del 18 Gennaio 2017
Scuola Santa Dorotea Domande e risposte per la Verifica di religione del 18 Gennaio 2017 1) Come inizia il Vangelo di Luca Solo gli evangelisti Matteo e Luca ci hanno trasmesso alcuni racconti dell'infanzia
Dettagli30/01/2010. Parrocchia "Maria Ss. Assunta" - BICCARI
Alcuni (s. Girolamo) insistono molto sulla lettura simbolica dei miracoli, preoccupati dell attualizzazione: OGGI Cieco = chi non conosce Cristo Guarigione = dono della fede Altri (s. Gv. Crisostomo) insistono
DettagliIndice. 1. Motivi e importanza della questione retrospettiva Le più antiche raccolte ed esposizioni complessive La Fonte dei discorsi 27
Prefazione........................................ 5 1. Il nuovo inizio postpasquale...................... 9 1. Le più antiche formule di fede e di professione di fede 9 1.1. La formula della risurrezione
Dettaglip. Maggi commenta il vangelo della domenica
p. Maggi commenta il vangelo della domenica 13 ottobre 2013 (28 domenica del tempo ordinario) NON SI E TROVATO NESSUNO CHE TORNASSE INDIETRO A RENDERE GLORIA A DIO, ALL INFUORI DI QUESTO STRANIERO Commento
DettagliL iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi
L iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi Cristiani si nasce o si diventa? 0-6 anni 7-13 anni 14-18 anni Iniziazione Cristiana L iniziazione cristiana è l attività che qualifica l esprimersi proprio
Dettagliil vangelo della domenica commentato da padre Maggi
il vangelo della domenica commentato da padre Maggi GESÙ DIGIUNA PER QUARANTA GIORNI NEL DESERTO ED È TENTATO commento al vangelo della prima domenica di quaresima (5 marzo 2017) di p. Alberto Maggi: Mt
DettagliRITI DI INTRODUZIONE
RITI DI INTRODUZIONE Canto d ingresso: esprime la gioia di incontrare il Signore Il canto serve ad entrare nella celebrazione e a sentirci tutti uniti Segno di croce Nel nome del.... del... e dello.. Saluto:
DettagliIntroduzione al Nuovo Testamento
Scuola di Formazione Teologica San Pier Crisologo Ravenna Introduzione al Nuovo Testamento a cura del prof. don Gianni Passarella anno accademico 2012/2013 Sommario 2013 Vangeli sinottici Vangelo secondo
DettagliPERMESSO, SCUSA, GRAZIE
PERMESSO, SCUSA, GRAZIE Misericordia e famiglia dall incontro con Franco Miano e Pina De Simone Imola, 11 marzo 2016 suggerimenti per riflessioni personali e di gruppo PROBLEMA = OPPORTUNITÀ Nei luoghi
DettagliCONSOLARE GLI AFFLITTI
CONSOLARE GLI AFFLITTI INTRODUZIONE: Il tema che mi è stato affidato è consolare gli afflitti, il più grande consolatore è lo Spirito Santo, mandato dal Signore dono della Pasqua, quindi prima di iniziare
DettagliIL MEDIATORE DELLA SALVEZZA
IL MEDIATORE DELLA SALVEZZA Soteriologia: Dispense per gli studenti Anno Accademico 2009 2010 I titoli indicati in rosso non entrano per l'esame Sommario PARTE INTRODUTTIVA: LA SALVEZZA DELL UOMO NEL VERBO
DettagliOMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI
OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI Nel Vangelo di Matteo Gesù agli inizi della sua attività pubblica vuole far conoscere a coloro che lo ascoltano che cosa vuole donare all umanità. Quello che abbiamo
DettagliCURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V
ISTITUTO COMPRENSIVO 4 - CORPORENO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V Anno scolastico 2015 2016 CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 1^ Anno
Dettagli15 AGOSTO ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA AL CIELO.
15 AGOSTO ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA AL CIELO. La celebrazione dell Assunzione al cielo di Maria nella Chiesa occidentale o della Dormizione della Vergine nella Chiesa orientale, ricorda ai cristiani
DettagliSOLTANTO ABBI FEDE GUIDA PASTORALE 2012/13 LA FEDE DI EZECHIELE
SOLTANTO ABBI FEDE - 46 - GUIDA PASTORALE 2012/13 LA FEDE DI EZECHIELE ALZATI, TI VOGLIO PARLARE SOLTANTO ABBI FEDE - 48 - GUIDA PASTORALE 2012/13 Mi disse: Figlio dell uomo, àlzati, ti voglio parlare.
DettagliProgetto di educazione religiosa anno 2017/2018 Custodi dell alleanza
Progetto di educazione religiosa anno 2017/2018 Custodi dell alleanza Premessa Il progetto vuole far leva sulla capacità dei bambini di essere dei potenziali CUSTODI di ciò che li circonda. La motivazione
DettagliPROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA A.S. 2016/2017
PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA A.S. 2016/2017 COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE RELIGIONE CATTOLICA 1 BIMESTRE SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
DettagliRELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
RELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA - RICONOSCERE CHE PER I CRISTIANI E TANTI CREDENTI IL MONDO E LA VITA SONO DONI DI DIO. - OSSERVARE CON STUPORE E MERAVIGLIA IL MONDO. - SCOPRIRE
DettagliSeduti nel cielo in Cristo Gesù
Domenica, 10 giugno 2012 Seduti nel cielo in Cristo Gesù Efesini 2:4-6- Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati
DettagliMessaggio di Papa Francesco
Messaggio di Papa Francesco Giobbe «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (Gb 29,15). sapientia cordis Sapienza del cuore un atteggiamento infuso dallo Spirito Santo nella mente e nel
Dettagliimportanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.
CLASSI PRIME Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Scoprire nell ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre -Conoscere e farsi conoscere per
DettagliCROCE DI CRISTO E CROCE DELL'UOMO. 10 aprile 2016
CROCE DI CRISTO E CROCE DELL'UOMO 10 aprile 2016 lo Spirito Consolatore nella vita dell uomo Portare la riflessione della Chiesa sui temi fondamentali e fondanti la fede cristiana comporta innanzitutto
DettagliUna delle più classiche è quella della donna giovane e bella, in. abbigliamento belle epoque che convive con una donna anziana, dal naso e dai
Matteo 6, 24 Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. Ci sono delle immagini che
DettagliIl Vangelo secondo Marco. Adattamento di una presentazione del Vangelo di mons. Tommaso Stenico
Adattamento di una presentazione del Vangelo di mons. Tommaso Stenico Premessa Gesù non ha lasciato nessuno scritto e nemmeno ha ordinato una riproduzione letteraria dei suoi discorsi. Hanno scritto invece
DettagliLa maschera del cuore
La maschera del cuore Francesco De Filippi LA MASCHERA DEL CUORE romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Francesco De Filippi Tutti i diritti riservati Al mio prof Renato Lo Schiavo che ha permesso
DettagliPregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il
Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il bambino a pregare il Rosario in famiglia. 36 1 Credo in un
DettagliSCUOLA DELLA PAROLA OPERA GIOVANNEA
SCUOLA DELLA PAROLA OPERA GIOVANNEA IL VANGELO DI GIOVANNI Un vangelo particolare / non sinottico Una narrazione con lunghi dialoghi/discorsi Trama episodica del racconto, ma ben strutturata PRINCIPALI
DettagliGIACOMO IL MAGGIORE GIACOMO IL MINORE
SIMON PIETRO Nasce a Betsaida, dove, con il padre Giona e il fratello Andrea, fa il pescatore. Discepolo, con Andrea, di Giovanni Battista, viene chiamato da Gesù che, dopo la confessione di Cesarea (Mt
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine della scuola primaria L alunno: 1.1 Scoprire che la vita, la natura, il. di Gesù: far conoscere il Padre
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - Religione Cattolica - Classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Profilo
DettagliPASSI BIBLICI DIFFICILI
Anselm Grün PASSI BIBLICI DIFFICILI Interpretati in chiave spirituale Queriniana Introduzione La Bibbia è la base essenziale del cristianesimo. E a volte non è per niente facile. Nel l Antico Testamento,
DettagliGesù nasce per saziare la nostra fame
Centro Missionario Diocesano Como 3 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 2 anno Dicembre 07 Gesù nasce per saziare la nostra fame 1 di 5 Preghiera iniziale Nel nome
DettagliLa Chiamata di Dio e la risposta di Abramo Genesi 12,1-6
La Chiamata di Dio e la risposta di Abramo Genesi 12,1-6 [1]Il Signore disse ad Abram:
Dettagli9 novembre 2014 Cristo Re Giornata Caritas ambrosiana
9 novembre 2014 Cristo Re Giornata Caritas ambrosiana 18.00 10.00 (Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare) Chiamati anche oggi da Gesù per celebrare il suo
DettagliA cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it. PRIMA LETTURA Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.
NATALE DEL SIGNORE Alla Messa del giorno PRIMA LETTURA Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. Dal libro del profeta Isaìa 52, 7-10 Come sono belli sui monti i piedi del messaggero
DettagliVIA LUCIS. dal sussidio CEI "Chi ha sete venga a me e beva", A. D. 2002
VIA LUCIS dal sussidio CEI "Chi ha sete venga a me e beva", A. D. 2002 RITI INTRODUTTIVI C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T. C. L'amore del Padre, la grazia del figlio Gesù e la
Dettagliall uomo il Mistero, la Storia della Salvezza. La risposta dell uomo è ascolto e docilità. La Lectio Divina ha quindi una sua dinamica: è ascolto,
Presentazione «Quando, lo scorso anno, mi decisi per un serio cammino spirituale, il mio direttore spirituale mi condusse alla Lectio Divina quotidiana. Ero scettica ma lo feci fedelmente. Oggi posso testimoniare
DettagliI doni dello Spirito Santo: 3. Il Consiglio. Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro - Mercoledì, 7 maggio 2014 I doni dello Spirito Santo: 3. Il Consiglio Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Abbiamo sentito nella lettura di quel brano
DettagliIntroduzione al Nuovo Testamento
Scuola di Formazione Teologica San Pier Crisologo Ravenna Introduzione al Nuovo Testamento a cura del prof. don Gianni Passarella anno accademico 2012/2013 Sommario 2013 Vangeli sinottici Vangelo secondo
DettagliPremessa... 5 Riguardo al metodo... 7
INDICE Premessa... 5 Riguardo al metodo... 7 Dai segni dell Amore all Amore estremo Introduzione... 9 Dal convito di Betania all ultima cena... 10 Avendo amato, amò fino al compimento.... 11 I discorsi
DettagliDISCIPLINA: Religione Cattolica
CLASSE PRIMA DISCIPLINA: Religione Cattolica SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE INDICAZIONI SINTETICA DI TEMI (CONTENUTI) O ARGOMENTI TRATTATI 1. Individuare ed esplicitare le domande di senso comuni agli uomini.
DettagliATTRAVERSO testo adulti AC
ATTRAVERSO testo adulti AC 2017-2018 LA COPERTINA E IL FILO ROSSO DEL TESTO Gesù ci chiede di camminare dietro a Lui con lo stile del discepolo. Lo seguiamo : al tempio, dove impara dalla vedova; nella
DettagliBENVENUTO IO HO UNA GIOIA NEL CUORE
Marina di Carrara, 12 ottobre 2014 BENVENUTO Benvenuto benvenuto, benvenuto a te! (x2) Se guardo nei tuoi occhi, io vedo che... l'amore ci unisce nel Signore. (x2) IO HO UNA GIOIA NEL CUORE Io ho una gioia
DettagliPUO LA FEDE GUARIRMI DA MALATTIE E INFERMITA
PUO LA FEDE GUARIRMI DA MALATTIE E INFERMITA La Guarigione Avviene Per Fede? COS È LA FEDE Ebrei 11:1 Or la fede è la sostanza delle cose che si sperano, la dimostrazione delle cose che non si vedono.
DettagliScuola Primaria Longhena Bologna
Scuola Primaria Longhena Bologna PROGRAMMAZIONE ANNUALE IRC A.S.2013/2014 1 CLASSE PRIMA Unità di Apprendimento Obiettivi Formativi Obiettivi Specifici Di Apprendimento Indicatori di Competenza LA CREAZIONE
Dettagli5 gennaio Liturgia del giorno
5 gennaio 2014 - Liturgia del giorno Inviato da teresa Sunday 05 January 2014 Ultimo aggiornamento Sunday 05 January 2014 Parrocchia Immacolata Venosa Prima LetturaSir 24,1-4.12-16 (NV) [gr. 24,1-2.8-12]
DettagliSINTESI DEI SIGILLI Dio conduce l umanità verso la realizzazione del mistero salvifico, simboleggiato dal 7 sigillo. Nel frattempo siamo in cammino,
SINTESI DEI SIGILLI Dio conduce l umanità verso la realizzazione del mistero salvifico, simboleggiato dal 7 sigillo. Nel frattempo siamo in cammino, un cammino ostacolato dal male (drago) che cerca di
DettagliIL VANGELO DI GESÙ CRISTO QUERINIANA
Walter Kasper IL VANGELO DI GESÙ CRISTO QUERINIANA INDICE GENERALE Prefazione.... 5 INTRODUZIONE ALLA FEDE Introduzione.... 9 1. La situazione della fede... 12 1. Crisi o kairós della fede 12 2. I fondamenti
DettagliLa Missione del RnS Il Rinnovamento carismatico è una grande forza al servizio dell annuncio del Vangelo nella GIOIA dello Spirito Santo (Papa
La Missione del RnS Il Rinnovamento carismatico è una grande forza al servizio dell annuncio del Vangelo nella GIOIA dello Spirito Santo (Papa Francesco al RnS 01 giugno 2014) MISSIONE DELLA CHIESA Pertanto
DettagliGESTI E ATTEGIAMENTI DI FEDE: IL SEGNO DELLA CROCE
SOLTANTO ABBI FEDE - 72 - GUIDA PASTORALE 2012/13 GESTI E ATTEGIAMENTI DI FEDE: IL SEGNO DELLA CROCE Il gesto fondamentale della preghiera del cristiano è e resta il segno della Croce. È una professione,
DettagliSia la religione ebraica sia quella cristiana sono religioni rivelate, cioè religioni che trovano il loro fondamento nel fatto che Dio si è
Sia la religione ebraica sia quella cristiana sono religioni rivelate, cioè religioni che trovano il loro fondamento nel fatto che Dio si è manifestato direttamente all uomo. Sia per gli ebrei sia per
DettagliRACCONTI DELLA GUERRA?
INDICE Racconti della guerra? 7 Il nipote di zio Paolo (Atti 22-23) 11 Il primo lembo di terra (Genesi 48) 29 I nostri sono più numerosi (2 Re 6) 43 E danzando, danzando canteranno (Giosuè 6) 65 Con la
Dettagliil commento di p. Maggi al vangelo di natale
il commento di p. Maggi al vangelo di natale IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI commento al vangelo del giorno di natale (25 dicembre 2016) di p. Alberto Maggi: Gv 1,1-18 In principio
DettagliIncontro 2 Mini-corso per catechisti 2012
Tema: L Eucaristia a partire dal Vangelo Incontro 2 Mini-corso per catechisti 2012 Modalità laboratoriale: Il catechista cerca e riconosce, in alcuni brani evangelici, le dimensioni della propria vita
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE RELIGIONE CATTOLICA A.S. 2016/2017 Classe Prima INDICATORI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE.
EUROPEE CULTURALE Classe Prima 1. DIO E L UOMO Esprimere stupore per le meraviglie del creato. Scoprire che il creato è dono di Dio da amare e rispettare. 2. LA BIBBIA E LE Identifica le caratteristiche
Dettagli01/12/2010 Parrocchia "Maria Ss. Assunta" - Biccari
12 Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d oro 13 e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al
DettagliAmbrogio Spreafico MARCO IL PRIMO VANGELO. seconda edizione URBANIANA UNIVERSITY PRESS
Ambrogio Spreafico MARCO IL PRIMO VANGELO seconda edizione URBANIANA UNIVERSITY PRESS Ambrogio Spreafico Marco. Il primo Vangelo Spiritualita n. 7 Seconda edizione ISBN 978-88-401-9004-4 2010 Urbaniana
DettagliA cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it
V DOMENICA PRIMA LETTURA Eccomi, manda me! Dal libro del profeta Isaìa 6, 1-2a.3-8 Nell anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano
DettagliProvenienza del testo: dattiloscritto personale (senza data) TENTAZIONI DI GESU'
Provenienza del testo: dattiloscritto personale (senza data) TENTAZIONI DI GESU' Bibliog.: C.Schttz, La tentazione di Gesù, in Mysterium salutis, vol.6 pag.102-120 Commenti esegetici ai vangeli. l.premesse:
DettagliIndice. Introduzione «Nella notte in cui fu tradito» «Voi uccideste il santo e il giusto» 27
Indice Sommario dell opera 5 Prefazione di Paolo Spanu 7 A chi legge 11 Due parole sulla struttura di questo libro 11 Parte prima «Mi sarete testimoni» 15 Introduzione 17 1. «Nella notte in cui fu tradito»
DettagliINDICE. Prospettiva cavaliera dell insieme del vangelo di Marco PRIMA PARTE L inizio in Galilea La sezione A (1,14 7,30)...
INDICE Introduzione... 7 Sigle e abbreviazioni... 25 Glossario dei termini tecnici... 27 Prospettiva cavaliera dell insieme del vangelo di Marco... 31 1. Titolo (1,1)... 33 2. Prologo (1,2-13)... 37 1.
Dettaglimercoledì delle Ceneri
Quaresima 2016 mercoledì delle Ceneri La Quaresima, che la Chiesa chiama sacramento, cioè realtà che ci fa partecipare al mistero, è un tempo caratterizzato da un impegno spirituale profondo, orientato
DettagliL amore che il Padre ha per noi è lo stesso che scorre anche nel cuore di Gesù
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito. Il Padre ci ha tanto amato, tanto ci ama ora, da dare il suo Figlio per noi, perché avessimo la vita. Quale grande amore ha Dio Padre per noi
DettagliSinossi del Vangelo di Marco (8,27-10,52)
Sinossi del Vangelo di Marco (8,27-10,52) 1) Mc 8,27-10,52 Osservazioni introduttive p. 2 2) Mc 8,27-30 Le domande sull identità di Gesù p. 4 3) Mc 8,31-33 Il primo annuncio del destino di Gesù p. 6 4)
Dettagli1 Novembre - TUTTI I SANTI
1 Novembre - TUTTI I SANTI Oggi la Chiesa celebra la solennità di Ognissanti. Tale solennità ci invita a fare memoria non solo dei santi riportati nel calendario ma ricorda che ciascuno di noi è in cammino
Dettagli- Messia (in ebraico) Cristo (in greco) Unto con olio = Consacrato = Sacerdote (in italiano)
GESU' E' SACERDOTE - Messia (in ebraico) Cristo (in greco) Unto con olio = Consacrato = Sacerdote (in italiano) - Chi è il Sacerdote? (Lettera agli Ebrei 5, 1 ss) "Ogni sacerdote è scelto tra gli uomini
Dettagli