DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. 8 Legge 26 ott 95 n.447

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2 Ing. Alessandro Placci Corso R. Emaldi, Fusignano (RA) Tel: Fax: Comune di Castel Bolognese (RA) DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. 8 Legge 26 ott 95 n.447 RELATIVA ALLE ATTIVITA DI CARATTERE TEMPORANEO DI CANTIERE PER LA REALIZZAZIONE DELL INVASO INTERAZIENDALE AD USO IRRIGUO DENOMINATO GHIROLI SITUATO IN LOCALITA BIANCANIGO (RA) IL TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE Ing. Placci Alessandro Collaboratore: Ing. Longanesi Bruno

3 INDICE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL SITO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E TIPO DI ATTIVITA INQUADRAMENTO NORMATIVO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA IMPATTO DI CANTIERE ANALISI ACUSTICA DEL SITO SORGENTI SONORE DELL AREA SORGENTI SONORE INTRODOTTE BERSAGLI SENSIBILI RILIEVO FONOMETRICO STRUMENTAZIONE UTILIZZATA MISURE E VALORI RILEVATI DESCRIZIONE DEGLI SCENARI ACUSTICI SIMULATI VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO RUMOROSITÀ PRODOTTA GLI ESCAVATORI CINGOLATI PER LA MOVIMENTAZIONE TERRA (S1) RUMOROSITÀ DOVUTA AL TRAFFICO DEI CAMION PER LO SMALTIMENTO DEGLI INERTI (S2) VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO A LAVORI ULTIMATI CONCLUSIONI...16

4 1. PREMESSA Il presente studio ha come scopo la valutazione dell impatto acustico relativo alle attività di carattere temporaneo di cantiere, per la realizzazione di un invaso interaziendale ad uso irriguo denominato Ghiroli, a servizio del Consorzio Irriguo Biancanigo-Campiano, situato in località Biancanigo, nel comune di Castel Bolognese (RA). L indagine acustica è svolta ai sensi della Legge Quadro 447/95, dei decreti successivi in applicazione alla legge quadro stessa e della Legge Regionale n. 15 del 09/05/2001 secondo le seguenti fasi: INQUADRAMENTO ACUSTICO territoriale e normativo sulle caratteristiche del sito oggetto dello studio e dell intervento da realizzare; INDAGINE ACUSTICA per caratterizzare il rumore prodotto dalle sorgenti sonore presenti in prossimità dell area in oggetto e dalle sorgenti introdotte; VERIFICA NORMATIVA sul rispetto dei limiti definiti dalla normativa vigente. 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL SITO L area oggetto di studio si trova nelle prime colline a Sud della via Emilia, tra Castel Bolognese e Riolo Terme. L intorno di zona è in prevalenza a destinazione agricola con abitazioni rurali sparse. Foto 1: Individuazione dell area di realizzazione dell invaso

5 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO E TIPO DI ATTIVITA L attività per la quale viene redatta la presente documentazione d impatto acustico rientra nelle cosiddette manifestazioni a carattere temporaneo, disciplinate da specifico Regolamento comunale di Faenza in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività e approvato contestualmente al PSC del Nuovo Comprensorio Faentino. Verrà realizzato un invaso di dimensioni di poco superiore a 1 ettaro. L acqua necessaria per il riempimento dell invaso idrico interaziendale sarà derivata dal Torrente Senio attraverso l opera di presa del Canale dei Molini di Lugo, già esistente e posto sul confine Sud-Est dell area dell invaso. L attività di cantiere prevede le seguenti macro-attività: - movimentazione terra tramite escavatori cingolati; - stesura di parte della terra scavata sul terreno posto a Nord dell invaso; - smaltimento degli inerti tramite camion: una parte verrà portata all area di stoccaggio di Linaro a Imola; una parte (il cosiddetto cappellaccio ) verrà portata in un area agricola nel vicino comune di Faenza, in località Tebano. Per i percorsi si veda la tavola 8 Layout delle fasi di scavo, della regimazione delle acque e della cantieristica : i camion che smaltiranno gli inerti percorreranno uno stradello ghiaiato fino a raggiungere la S.P. Riolese. Da qui si dirigeranno a Nord o a Sud a seconda dell area di smaltimento che dovranno raggiungere. Gli orari dell attività saranno tutti compresi nel periodo di riferimento diurno, nello specifico l attività seguirà gli orari tipici dei cantieri (07.00/ ). Fig 1: Planimetria dell invaso da realizzare.

6 4. INQUADRAMENTO NORMATIVO 4.1. Classificazione Acustica Per la definizione dei limiti di rumorosità da rispettare si può fare riferimento a quanto proposto dal piano di zonizzazione acustica del Comune di Castel Bolognese, adottato contestualmente al PSC Associato del comprensorio faentino nel Dicembre In base alla Zonizzazione Acustica del territorio, si osserva che l area oggetto di intervento è classificata in classe III ( Area di tipo misto ). Anche l intorno di zona a destinazione agricola, viene classificato in classe III. Per questa classe sono stati stabiliti i seguenti limiti assoluti di rumorosità (cfr. Tab. B e C del DPCM 14 Novembre 1997): CLASSE III Periodo di rif Diurno Periodo di rif Notturno max immissione [db(a)] 60 max emissione [db(a)]

7 4.2. Impatto di cantiere Per la concessione delle autorizzazioni relative ai cantieri, si considera il Regolamento comunale in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività dell'unione della Romagna Faentina. Esso stabilisce che: Art Cantieri In caso di messa in opera di cantieri edili, stradali ed assimilabili, le macchine in uso dovranno operare in conformità alle direttive CE, così come recepite dal legislatore nazionale, in materia di emissione acustica delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all aperto. All interno dei cantieri, dovranno comunque essere utilizzati tutti gli accorgimenti tecnicamente disponibili per rendere al minimo rumoroso il loro uso (ad esempio: carterature, posizionamento ponderato nel cantiere, ecc..). L attività dei cantieri è svolta di norma tutti i giorni feriali dalle ore 7 alle ore 20. L attivazione di macchine rumorose (martelli demolitori, flessibili, betoniere, seghe circolari, gru, ecc. ) e l esecuzione di lavori disturbanti (escavazioni, demolizioni, ecc. ) è consentita, di norma, dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19. Il limite assoluto da non superare durante gli orari in cui è consentito l utilizzo di macchine rumorose è Laeq = 70 db (A), con tempo di misura (TM) 10 minuti; tale limite si intende va rilevato in facciata ad edifici con ambienti abitativi. Per contemperare le esigenze del cantiere con gli usi quotidiani degli ambienti confinanti, occorre che: a) il cantiere sia dotato di tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore, sia mediante le più idonee attrezzature operanti in conformità alle direttive CE in materia di emissione acustica ambientale, che tramite idonea organizzazione dell attività; b) venga fornita preventiva informazione agli individui potenzialmente disturbati dalla rumorosità del cantiere su tempi e modi di esercizio e su data di inizio e termine lavori; In ogni caso non si applicano né il limite di immissione differenziale, né le penalizzazioni previste dalla normativa tecnica per le componenti impulsive, tonali e/o a bassa frequenza. Lo svolgimento nel territorio comunale delle attività di cantiere nel rispetto dei limiti di orario e di rumore sopra indicati, necessita di autorizzazione da richiedere allo sportello unico almeno 20 giorni prima dell inizio dell attività. La domanda va corredata con la documentazione di cui all Allegato 1 alla Deliberazione della Giunta Regionale 21/01/2002, n. inerente Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività, ai sensi dell art. 11, comma 1 della L.R. 9 maggio 2001, n Disposizioni in materia di inquinamento acustico -. Le attività di cantiere che, per motivi eccezionali, contingenti e documentabili, non siano in condizione di garantire il rispetto dei limiti di rumore sopra individuato, possono richiedere specifica deroga. A tal fine va presentata domanda allo sportello unico, con le modalità previste nell'allegato 2, corredata della documentazione tecnica redatta da un tecnico competente in acustica ambientale. L'autorizzazione in deroga può essere rilasciata, previa acquisizione del parere di ARPA entro 30 giorni dalla richiesta. Il limite da rispettare è dunque: 70 db(a) in facciata agli edifici in prossimità del cantiere.

8 5. ANALISI ACUSTICA DEL SITO 5.1. Sorgenti sonore dell area Attualmente le sorgenti presenti nell area sono il traffico sulla vicina S.P. 66 Biancanigo-Tebano e in secondo luogo il rumore dovuto alle attività agricole di zona Sorgenti Sonore introdotte Le sorgenti sonore introdotte con la realizzazione dell'invaso (durata 4-5 mesi), saranno: - gli escavatori cingolati o similari per la movimentazione terra (S1); - il traffico indotto dei camion per lo smaltimento degli inerti (S2). Foto 2: foto di repertorio di lavorazione con l escavatore e la presenza del camion Bersagli sensibili Si individuano come bersagli sensibili: - le abitazioni situate lungo lo stradello ghiaiato, interessate dal passaggio dei camion (B1); - l abitazione più vicina all area di cantiere, interessata dal rumore prodotto dagli escavatori (B2) distante circa 20 m.

9 B1 B2

10 6. RILIEVO FONOMETRICO Al fine di caratterizzare l impatto acustico dovuto alle sorgenti sonore è stato effettuato un rilievo fonometrico dal tecnico scrivente in data 05/03/2013 mediante tecnica di campionamento, in un invaso attualmente in fase di realizzazione, in località Cuffiano (Riolo Terme - RA). Tutte le misurazioni sono avvenute in condizioni di tempo sereno e vento con velocità mediamente inferiore a 5 m/sec. Non è stato possibile rilevare la rumorosità all interno dei bersagli sensibili Strumentazione utilizzata Le misure fonometriche sono state eseguite con la seguente strumentazione: Tipo Marca e modello N. matr. Tarato il Cert.di tar. n. Fonometro integratore Delta Ohm - HD /09/ Filtri acustici Delta Ohm - HD /09/ Calibratore Delta Ohm - HD /09/ La strumentazione utilizzata risulta essere conforme a quanto previsto dal Decreto Ministeriale 16/3/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico, emanato in attuazione dell articolo 3, comma 1, lettera c), della Legge quadro 447/95. Prima e dopo le misure è stata effettuata la calibrazione degli strumenti. Foto 8: Il fonometro utilizzato per i rilievi.

11 6.2. Misure e valori rilevati Rumorosità dell'escavatore durante gli scavi e movimentazione terra È stato effettuato un rilievo fonometrico, posizionando il microfono ad 1.5 m da terra e a 5 m dalla sorgente, per rilevare la rumorosità prodotta dall attività di movimentazione terra e caricamento di un camion (acceso), da parte di un escavatore cingolato. 16/3/98: Il valori sono stati arrotondati a 0.5 db, in base a quanto indicato al com.14, art.16 del decreto Tm To Leq Leq Medio 08:52 08:56 Diurno 73.0 db(a) 08:56 08:59 Diurno 69.5 db(a) 09:02 09:05 Diurno 73.5 db(a) 73.0 db(a) 09:06 09:10 Diurno 74.0 db(a) Si riporta lo spettro medio in bande di terzi di ottava (non presenta componenti tonali penalizzanti).

12 Transito dei camion su strada È stato effettuato un rilievo fonometrico posizionando il microfono ad 1.5 m da terra e a 2 m dal centro strada, per rilevare i passaggi dei camion sulla strada locale, in entrata o in uscita in direzione dell invaso. 16/3/98: Il valori sono stati arrotondati a 0.5 db, in base a quanto indicato al comma 14, art.16 del decreto Tm To Leq Diurno 69.0 db(a) Si riporta il profilo temporale del rilievo a bordo strada. Per calcolare, il contributo dovuto ai passaggi dei camion lungo le strade esistenti, si calcola dapprima il SEL del singolo passaggio, considerando che durante le operazioni di misura è stato rilevato il passaggio di n. 15 camion. SEL=10log( 6, (sec) 15( passaggi camion)) = 88,0 db(a) Sulla base di dati riscontrabili in letteratura, per velocità modeste (inferiori a 30 km/h), l incremento di rumorosità dovuto al passaggio su ghiaia anziché su asfalto, è definito in 3 db(a). Per cui, nel caso oggetto della presente valutazione, si può considerare che il SEL di ogni singolo passaggio, su strada ghiaiata, sia pari a 91 db(a).

13 7. DESCRIZIONE DEGLI SCENARI ACUSTICI SIMULATI Tramite il programma di simulazione acustica SoundPlan, si è proceduto alla verifica dei limiti di legge nei confronti dei bersagli B1 e B2 individuati. A partire dalle curve di livello (o isoipse) del terreno è stato realizzato un modello virtuale e tridimensionale dell area oggetto di studio. In seguito sono state inserite, nel modello così creato, gli edifici individuati come bersagli sensibili e le strade. Per quanto riguarda le strade, per la S.P. Riolese è stata considerata una rumorosità a bordo strada pari a circa db(a) (valori desunti anche da rilievi a campione effettuati dal tecnico scrivente), mentre per la S.P. Biancanigo, considerata una strada con traffico poco più che locale, si ipotizza una rumorosità di -60 db(a). L ultimo passo è stato quello di inserire: una sorgente puntiforme che rappresentasse l'escavatore, tarata sulla base dei valori di rumorosità rilevati e definiti al precedente paragrafo; una sorgente strada che schematizza il passaggio dei camion all'interno degli invasi e sulla strada ghiaiata, tarata anch'essa sulla base dei valori rilevati. di progetto. A questo punto sono state fatte due diverse simulazioni, riguardanti lo stato di fatto e lo stato

14 8. VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO 8.1. Rumorosità prodotta gli escavatori cingolati per la movimentazione terra (S1) Come rilevato durante le operazioni di movimentazione terra in un cantiere similare, la rumorosità prodotta da questa lavorazione è di 73 db(a) a 5 m dalla sorgente. Il rumore è prodotto sia dalle lavorazioni dell'escavatore, sia dal camion (che rimane acceso) in attesa di essere caricato. Nel caso in esame, l abitazione più vicina individuata come B2 dista dall invaso poco più di 20 m. B2 Con l'ausilio del programma di simulazione acustica SoundPlan, si calcola il livello di rumorosità atteso in facciata a B2, considerando di posizionare la ruspa nel punto più vicino, vale a dire sul confine dell'invaso: Edificio B2 Leq Limite di Legge Piano Terra 59.4 db(a) 70 db(a) Piano Primo 59.7 db(a) Questo valore risulta inferiore al limite di legge di 70 db(a) in facciata all abitazione. A maggior ragione, verrà rispettato il limite di legge nei confronti delle restanti abitazioni poste ad una distanza maggiore rispetto a B2.

15 8.2. Rumorosità dovuta al traffico dei camion per lo smaltimento degli inerti (S2) Per quanto riguarda il flusso dei camion per lo smaltimento degli inerti, si osserva che essi saranno dell ordine di circa 75 camion al giorno: ciò significa che ci saranno 1 passaggi tra A/R durante le 8 ore di lavorazione del cantiere, nel periodo di riferimento diurno. Sulla base del SEL calcolato al paragrafo e del numero di passaggi giornalieri (1), viene calcolato il Leq diurno, come nel punto di misura (a 2 m dal centro strada). 10 Leq = 10log SEL ( passaggi) ( ) sec = 65.2 db(a) Questi flussi si riverseranno sulla strada ghiaiata e poi sulla S.P. Riolese, in direzione Nord (Imola) o Sud (Tebano). Imola SP2 Tebano SP1 B1 B B1 A Foto 6: Vista dei bersagli sensibili lungo la strada ghiaiata. Sono state scelte le abitazioni più significative lungo lo stradello ghiaiato. Inoltre è stato valutato il livello equivalente diurno presso le abitazioni più prossime alla SP Riolese, così da valutare l incremento del livello dovuto ai passaggi dei camion in uscita dal cantiere. Essi sono definiti come bersagli SP1 e SP2. In facciata, come visibile dalla tabella riportata e dalle mappe allegate a fine relazione si avrà un livello ambientale nel periodo diurno pari a:

16 Edificio Piano Strada Leq Stato Attuale Leq Stato di Progetto B1 A Terra Stradello ghiaiato Primo Stradello ghiaiato B1 B Terra Stradello ghiaiato Primo Stradello ghiaiato B2 Terra Primo SP1 Terra S.P. Riolese Primo S.P. Riolese SP2 Terra S.P. Riolese Primo S.P. Riolese Limite più restrittivo 70 db(a) Attività carattere temporaneo 65 db(a) Classe IV Come visibile dalla tabella sopra riportata, gli edifici posti lungo lo stradello ghiaiato, strada privata, presentano valori inferiori al limite previsto per le attività di carattere temporaneo ed in particolare per le attività di cantiere. Per quanto riguarda gli edifici posti lungo la strada provinciale si può affermare che l incremento del livello equivalente dovuto al passaggio dei camion per il trasporto di materiale dal cantiere, è piuttosto contenuto e che comunque non viene superato il assoluto di immissione della Classe III nel periodo diurno, sia allo stato attuale, sia allo stato di progetto. 9. VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO A LAVORI ULTIMATI A questo proposito si osserva che, una volta ultimati i lavori per la realizzazione degli invasi, le uniche sorgenti attive all'interno dell'area, saranno le pompe idrauliche e i relativi macchinari elettrici, installati all'interno di un cabinato posto al confine Sud-Ovest dell area dell invaso. Se si considera che l'abitazione più vicina al cabinato dista circa 170 m, si può tranquillamente affermare che la rumorosità prodotta da tale sorgente è del tutto trascurabile e rispetterà, senza interventi di mitigazione, i limiti assoluti e differenziali di legge. Nel caso in cui verranno installati macchinari con motori a scoppio, sarà necessario verificare il rispetto dei limiti di legge.

17 10. CONCLUSIONI Sulla base dello studio degli elaborati progettuali, dei calcoli e dei rilievi effettuati si può dunque concludere che - Durante la realizzazione dell invaso idrico ad uso irriguo denominato Ghiroli, in località Biancanigo verranno rispettati i limiti per le attività di carattere temporaneo di cantiere ed in particolare per le attività di movimentazione terra con l'escavatore, il limite di legge relativo alle attività di cantiere (Leq = 70 db(a) in facciata); per lo smaltimento degli inerti con i camion, tutti i limiti normativi come da tabella a pagina A lavori ultimati, le sorgenti rumorose legate al corretto funzionamento dell invaso, rispetteranno tutti i limiti di rumorosità di zona nonché i limiti differenziali di immissione. Fusignano, 28 Febbraio IL TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ALLEGATI: - mappe di isolivello dello Stato di Fatto e stato di Progetto (fase di cantiere); - Descrizione programma di calcolo SoundPlan; - Certificati della strumentazione utilizzata.

18 Scala 1: m INVASO "GHIROLI" (RA) Valutazione di impatto acustico Periodo di riferimento DIURNO - Stato di fatto Livello di rumore db(a) <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < 60 Segni e simboli Asse strada Linea emissione Sorgente Linea Edificio principale Linea elevazione Punti elevazione Punto ricevitore

19 60 Scala 1: m INVASO "GHIROLI" (RA) Valutazione di impatto acustico Periodo di riferimento DIURNO - Stato di Progetto (Fase di cantiere) Livello di rumore db(a) 60 <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < <= < Segni e simboli Asse strada 60 Linea emissione Sorgente Linea Edificio principale 65 Linea elevazione Punti elevazione Punto ricevitore Sorgente punto Effetti del Terreno

20 DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI CALCOLO SOUNDPLAN SoundPLAN è un'applicazione per simulare i fenomeni acustici in ambiente esterno basata su norme e standard internazionali, garantita per eseguire calcoli con precisione pari o inferiore a 0.2 db. L algoritmo di calcolo è basato sulla tecnica di ray-tracing inverso, cioè calcolato al ricevitore. Per fare questo utilizza un metodo a settori detto dell angolo di ricerca che analizza la geometria in base alle sorgenti, le riflessioni, gli schermi e l orografia che cambiano l attenuazione del terreno. Il metodo a settori usa per default un angolo di incremento continuo di 1 grado ma si può scegliere un qualsiasi incremento. Minore è l incremento, più accurato e più lento sarà il calcolo. Da una ricerca svolta nel 2001 dall APAT (allora ANPA) risulta che SoundPLAN è il software in commercio con il maggior numero di standard utilizzabili. Essi sono, ad esempio, gli standard RLS90/DIN (Germania) CoRTN (Gran Bretagna), Statene Planverk 48 (Scandinavia), FHWA (USA) per quanto riguarda il rumore da traffico stradale; Schall 03/DIN (Germania), Ö-Norm S 11 (Austria), Nordic Train e Kilde Report 130 (Scandinavia), CoRN (Gran Bretagna), RMR 2002 (Olanda), SEMIBEL (Svizzera), JNGR (Giappone) per il rumore ferroviario; OAL 28 (Austria), ISO 9613, HKCN (Hong Kong) Nordic Method e CONCAWE per il rumore industriale; AzB/DIN 643 (Germania) per il rumore aeroportuale. SoundPlan consente il facile inserimento di una mappa attraverso l inserimento di curve di livello o di punti quota oppure anche attraverso l importazione di un disegno in formato DXF (AutoCAD, Microstation ) o l importazione di un file ASCII che contenga le coordinate dei punti. Non presenta limitazioni di oggetti rappresentabili e quindi può essere utile a rappresentare ampie porzioni di territorio anche con risoluzioni inferiori al metro. Definito l andamento orografico del terreno si possono inserire nel modello gli edifici definendone quota, dimensioni, numero e altezza dei piani e altri elementi schermanti rispetto alle sorgenti. È possibile inserire sorgenti puntuali, lineari o areali. Particolari sorgenti sono le strade, le aree parcheggio, le ferrovie e le sorgenti industriali. Ciascuna di esse è caratterizzata da direttività e spettro di emissione in bande di ottava o terzi d ottava e può essere importata da un database contenuto in SoundPLAN o direttamente inserita in base a rilievi effettuati. Infine il calcolo delle mappe del rumore avviene a una certa altezza dal suolo e suddividendo l area di calcolo secondo una griglia più o meno fitta, parametri questi definiti a piacere dall utente e che stabiliscono la precisione del risultato. Tutte le sorgenti sono indipendenti e possono essere calcolate separatamente. I risultati dei contributi di tutte le sorgenti possono essere sommate nel livello di immissione usando la formula: ( ( Lii 10 ) L i, TOT = 10log 10 Il contributo di una singola sorgente è dedotto dalla potenza sonora e dalla modalità di propagazione e può essere descritto dalla seguente formula: L = L C C... C i W 1 2 n con Lw = potenza sonora della singola sorgente; C1.. Cn = coefficienti di propagazione. I coefficienti di propagazione sono legati ai fenomeni di attenuazione per distanza, assorbimento dell aria, effetto del suolo, diffrazione e riflessione: essi caratterizzano quindi le modalità attraverso le quali il segnale sonoro emesso dalla sorgente i-esima viene modificato prima di raggiungere il ricevitore considerato.

21 1.1. Sorgenti Sonore Il rumore può essere emesso da varie sorgenti, la maggior parte delle quali possono essere calcolate con SoundPLAN. Le sorgenti possono essere strade, ferrovie, aeroporti, sorgenti puntuali, lineari e areali all'interno o all'esterno di edifici. Tutte le sorgenti hanno la loro propria definizione a seconda della loro emissione e di altre caratteristiche. Per strada, ferrovia e rumore di aereo SoundPLAN contiene un modello di sorgente che calcola la potenza sonora o un livello di emissione in base ai dati di traffico. Il rumore industriale richiede l'uso di dati misurati. Il tipo di sorgente determina la geometria di definizione di una sorgente. Una sorgente puntuale ha bisogno si una sola coordinata. Una sorgente lineare è definita con almeno 2 punti. Se più di 2 punti sono correlati, SoundPLAN presume la presenza di una polilinea continua. Una sorgente area richiede almeno 3 coordinate. Finché l'area è definita come un piano, SoundPLAN può accettare qualsiasi numero di coordinate per la sorgente area. Se la sorgente non è su un piano, sarà necessario definire più poligoni sorgente più piccoli, ognuno su un piano. Se sorgenti area contengono più di 3 coordinate, SoundPLAN le divide in una serie di triangoli. La seconda limitazione per le sorgenti lineari e areali è l uniformità di emissione. In presenza di un cambio di volume di traffico o di velocita', si ha anche un cambio di emissione di rumore e così è necessaria la definizione di una nuova sorgente. Strade, ferrovie e sorgenti industriali sono definite solamente dal rumore emesso Propagazione La definizione del livello di pressione sonora ad una certa distanza dipende in primo luogo dalla forma della superficie di propagazione (sferica, cilindrica, piana) e dalla distanza. Il primo coefficiente di propagazione è quindi legato alla geometria della sorgente (puntuale, lineare, areale). Figura 1 Decadimento del livello sonoro in funzione della distanza da una sorgente puntuale, lineare e areale Assorbimento dell aria L aria, come ogni altro mezzo, non permette alle onde sonore di propagarsi senza perdite. Le perdite dipendono dalla frequenza, dalla temperatura, dall'umidità relativa e dalla pressione dell'aria. Così come sono concepiti gli standard di calcolo, quando l'assorbimento di aria non è calcolato implicitamente nella propagazione, ci sono tre metodi diversi usati a l'assorbimento di aria: valuti Standard for air absorption Date the standard was issued Calculation method preferring the air absorption method ANSI Nordic General Prediction Method for Industrial Plants ISO 3891 VDI 2714 / 2720 ÖAL ISO 9613 Part 1 ISO 9613 Part 2

22 ISO 9613 è lo standard più recente,più flessibile e più accurato. I valori sono calcolati da formule dedotte dalle curve di rilasciamento di azoto ed ossigeno. Temperatura, umidità, frequenza e pressione sono i parametri per il calcolo. SoundPLAN permette di scegliere il metodo per l assorbimento dell aria selezionando il setting adatto Schermature Le schermature vengono calcolate quando un'onda sonora è diffratta da uno spigolo. Esse possono essere orizzontali o verticali. Negli standard industriali, la schermatura orizzontale può essere attivata attivando il campo appropriato. La funzione che valuta la schermatura è data in base ai parametri di frequenza e alla differenza di percorso. In SoundPLAN effetti di diffrazione possono essere causati da schermi, linee in elevazione e oggetti riflettenti. In operazioni normali, SoundPLAN valuta la diffrazione al di sopra di uno schermo o di un ostacolo, mentre la diffrazione laterale è opzionale 1.4. Effetto del suolo Un'onda interagisce con il terreno con fenomeni di riflessione, assorbimento e interferenza. La diversità di risposta riguardo l'effetto del suolo è più importante di ogni altro aspetto. Alcuni standard (tutti quelli tedeschi) trascurano il coefficiente di assorbimento del terreno e utilizzano la propagazione sul terreno allo stesso modo della propagazione su un lago. L'effetto suolo dipende solamente dalla distanza tra sorgente e ricevitore e l'altezza media della linea di vista sopra della terra Riflessioni riflessione. Il fenomeno della riflessione viene riprodotto in primo luogo su base geometrica: l angolo di incidenza è uguale a quello di Questa impostazione dipende tuttavia dalle dimensioni della superficie riflettente, dalla lunghezza d onda del raggio incidente e dall angolo di incidenza. Per lunghezze d onda superiori al doppio della dimensione maggiore della superficie riflettente e per angoli di incidenza superiori a 85 non viene calcolato alcun fenomeno di riflessione. In tutti gli altri casi alla riflessione è associato anche un parziale assorbimento, calcolato in funzione della frequenza e delle caratteristiche del materiale di rivestimento della superficie riflettente (definibili dall utente).

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