CORSO DI FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO

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1 CORSO DI FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO Alessandro Tintori 1

2 FOTOGRAFARE IN LUCE SCARSA Unit 18 3

3 Van Gogh: notte stellata 4

4 I problemi tipici della fotografia in luce scarsa Allungamento tempi di scatto -> pericolo di mosso Diaframmi aperti -> scarsa profondità di campo Diaframmi aperti -> Qualità decrescenti ai bordi Alta sensibilità -> Rumore di fondo -> leggibilità dei dettagli se corretto Alta sensibilità -> Dark frame Bilanciamento del bianco approssimativo Autofocus impreciso Difficoltà nel gestire la fotocamera al buio 5

5 La luce Luce prima dell alba o appena dopo il tramonto Luce radente aggiunge tridimensionalità ai soggetti Tonalità calde tipiche del tramonto Allungamento delle ombre al tramonto Temperatura colore della luce: con il sole basso all orizzonte i raggi attraversano strati più spessi di atmosfera, che li filtra, indebolendoli. La temperatura colore diminuisce. Durezza della luce: all alba l eventuale umidità presente nell atmosfera si riduce a causa del freddo della notte e la luce appare più tagliente. 6

6 Luce Conclusione: anche se la luce ambiente è scarsa, ha delle caratteristiche ben precise che vanno considerate con attenzione. 7

7 I dubbi della ripresa in luce scarsa Alzare gli ISO o adoperare un treppiede? Fotografia statica o dinamica? Mosso da evitare o da evidenziare? 8

8 ISO ISO ISO

9 ISO 10

10 Micro mosso 11

11 Micro mosso 12

12 Treppiede Non basta montare la macchina sul treppiede per ottenere un immagine adeguata. Mosso dovuto alla pressione del pulsante di scatto. Usare uno scatto remoto o l autoscatto. Alzo intenzionale dello specchio sulle fotocamere reflex Mirrorless: scatto ritardato. Disattivare lo stabilizzatore ottico (muove la macchina) (E RICORDARSI DI RIMETTERLO!). 13

13 Diaframmi ed ISO La migliore qualità degli obiettivi non si ottiene ai diaframmi più aperti ma a quelli intermedi. Ma talvolta non ci possiamo permettere un f/8. Scegliere obiettivi di qualità con caratteristiche adeguate anche ai diaframmi più aperti. ISO: esposizioni prolungate introducono rumore di fondo cancellabile con il dark frame al costo e se si può ripetere lo scatto con il tappo dell obiettivo. 14

14 Esposizione ISO 400, f/16, 8sec, pattern, A, -1/3EV ISO 400, f/16, 5sec, pattern, A, -2/3EV 15

15 Difetto di reciprocità (o effetto Schwarzschild) Anche se i sensori non sono affetti dal difetto di reciprocità, per esposizioni superiori ai 15 le informazioni fornite dall esposimetro non sono adeguate a causa della scarsa luminosità letta da questo. Calcolare l esposizione procedendo per tentativi. Non valutare l esposizione basandosi sull immagine del monitor (troppo luminoso nell oscurità) ma sull istogramma. In queste situazioni eventuali luci artificiali bruciate sono considerate lecite (ma valutare sempre l effetto finale). 16

16 Trucco per calcolare l esposizione in luce scarsa 1. Alzare al massimo gli ISO. 2. Aprire al massimo il diaframma. 3. Verificare se in queste condizioni l esposimetro è in grado di calcolare una coppia tempi/diaframmi adeguata in termini di esposizione. 4. Scegliere la coppia tempi diaframma più adeguata abbassando gli ISO e chiudendo il diaframma. 17

17 Mosso Mosso intenzionale accettabile. Meglio di ISO a Lo stabilizzatore di notte è inutile, meglio studiare come rendere gradevole il mosso. 18

18 La gestione del mosso 1. Fare in modo che si comprenda che il mosso è voluto. Un monumento o uno scatto di still life mossi sono da scartare. 2. Nel mosso intenzionale si devono percepire bene i dettagli del soggetto (grazie ad un adeguata profondità di campo). 3. La sensazione di dinamicità del soggetto aumenta se nell inquadratura c è almeno un elemento fermo. Nel panning il soggetto non è fermo, ma lo si percepisce tale a causa del mosso dello sfondo. 19

19 Suggerimenti tecnici per la gestione del mosso Partire con un esposizione di 1 e poi accorciarli a seconda dell effetto desiderato. ISO più basso possibile, ma non troppo perché occorrono diaframmi piuttosto chiusi per rendere nitide le tracce del movimento. Meglio focali normali o leggermente grandangolari Visione percepita come più naturale e credibile Tele e grandangolari sconsigliati 20

20 Esempio di mosso gradevole 21

21 Esempio di mosso gradevole 22

22 Flash in slow sync Sincronizzazione del flash sui tempi lenti di scatto. Esporre l ambiente con la luce presente sulla scena e dare rilievo al soggetto con un colpo di flash che lo blocca nel suo movimento. 23

23 Slow sync 24

24 Slow sync Lasciare alla fotocamera un solo parametro da gestire (tempo, diaframma, ISO, potenza del lampo), per controllare meglio l effetto desiderato. Impostare i valori in manuale lasciando al sistema TTL la gestione del tempo del lampo. Esposizione misurata per la luce ambiente e non sul soggetto principale, per evitare che il soggetto si bruci. Tempi di scatto tra ¼ e 1 danno buoni risultati ma dipende dal soggetto. Alzare un po gli ISO permette di risparmiare le batterie del flash e di ridurre i tempi di ricarica. 25

25 Sincronizzazione prima o seconda tendina Sincronizzare sulla prima tendina permette di decidere dove bloccare il soggetto ma il mosso viene registrato dopo il lampo. Sincronizzare sulla seconda tendina permette di registrare prima il mosso e poi di bloccare il soggetto con il lampo. Attenzione all effetto dei fari delle auto che la precedono 26

26 Sincronizzazione sulla seconda tendina 27

27 Sincronizzazione flash Prima tendina Seconda tendina 28

28 ORA BLU 29

29 Ora blu Breve intervallo di tempo che intercorre tra il tramonto e l oscurità e tra l oscurità e l alba. Luce fredda con dominanti rosa, blu, indaco o lilla. Luce avvolgente, con ombre molto sfumate. 30

30 Al tramonto 31

31 Ora blu 32

32 All alba 33

33 Prima dell alba 34

34 TUTTO FERMO A MANO LIBERA 35

35 Per fotografare a mano libera Non alzare gli ISO al massimo perché si introduce troppo rumore di fondo: ISO 400 bene. ISO 800 sostanziale limite qualitativo generale ISO 1600 in casi estremi. Non aprire il diaframma al massimo perché: La qualità ai bordi decade vistosamente. La profondità di campo richiede una messa a fuoco perfetta ed un soggetto dove l effetto sia premiante L aberrazione cromatica longitudinale andrà gestita in postproduzione. 36

36 Per fotografare a mano libera Piuttosto che sottoesporre è meglio alzare gli ISO. Preferire un obiettivo luminoso ad uno stabilizzato (consuma energia e deteriora la qualità dello scatto). Non usare il flash a meno che la luce piatta e diretta non faccia parte del linguaggio utilizzato per le immagini. Impugnare bene la macchina ed appoggiarsi: Con focali corte si può scattare a 1/20. Con grandangolari anche a 1/10. Appoggiare la schiena ad un muro. Appoggiare i gomiti ad un parapetto. Appoggiare la fotocamera ad un supporto. Espirare e scattare. 37

37 ZOOMING (ZOOM BLUR) 38

38 Zoom-ing (o effetto «zoom blur») Tecnica per gestire il mosso in maniera creativa. Richiede l uso di obiettivi zoom. Consiste nel variare rapidamente la lunghezza focale durante l esposizione. Funziona sia con zoom-in che zoom-out. 39

39 Zooming 40

40 Zooming 41

41 Zooming 42

42 Zooming Produce buoni risultati quando il soggetto è al centro dell inquadratura, ma puo essere efficace anche senza la prospettiva centrale; in questo caso occorrerà rivedere la composizione in post produzione. Meglio con il treppiede (una parte del soggetto e la fotocamera devono essere fermi per rendere leggibile il soggetto). 43

43 Zooming Si può ottenere con gli automatismi di esposizione (consiglio modalità di scatto Av o M) dove il diaframma chiuso costringe a tempi di esposizione lunghi, per avere il tempo di muovere le lenti. ISO più basso possibile. Diaframma più chiuso possibile (usare filtri ND o polarizzatore per tagliare luminosità in eccesso). Qualsiasi lunghezza focale. Più sarà ampia l escursione più sarà evidente l effetto. 44

44 LIGHT PAINTING 45

45 Light painting Letteralmente «dipingere con la luce». Perché non muovere la luce invece di muovere il soggetto? E utile immaginare prima l immagine finale, l effetto che si desidera ottenere. Tecnica che offre un ampia libertà creativa. 46

46 Esempio 47

47 Esempio 48

48 Esempio 49

49 PAESAGGI SINESTETICI 50

50 Motto Color is the key. The eye is the hammer. The soul is the piano with its many chords. The artist is the hand that, by touching this or that key, sets the soul vibrating automatically." - Wassily Kandinsky ( ) 51

51 Sinestesia in psicologia Con il termine "sinestesia" si fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi. Nella sua forma più blanda è presente in molti individui, spesso dovuta al fatto che i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata dagli altri. Più indicativo di un'effettiva presenza di sinestesia è il caso in cui il percepire uno stimolo (come ad esempio il suono) provoca una reazione netta e propria di un altro senso (ad esempio la vista). 52

52 Sinestesia (figura retorica) La sinestesia è una figura retorica che prevede l'accostamento di due parole appartenenti a due piani sensoriali diversi (es.: colore squillante). 53

53 Paesaggi sinestetici 54

54 Paesaggi sinestetici 55

55 Paesaggi sinestetici 56

56 Paesaggi sinestetici 57

57 Paesaggi sinestetici 58

58 Paesaggi sinestetici 59

59 Paesaggi sinestetici 60

60 Paesaggi sinestetici 61

61 Paesaggi sinestetici 62