Occhiali e cinema: il look del vero macho

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1 Occhiali e cinema: il look del vero macho 3 November 2016 I protagonisti di appassionanti avventure cinematografiche spesso indossano occhiali che diventano simboli di uno stile di vita anticonformista e ribelle. Gli occhiali da sole dei sex-symbol al maschile La lista dei maschi cinematografici che devono agli occhiali gran parte della loro personalità sarebbe davvero lunga, e una selezione si impone.

2 È proprio il caso di dire che non c è che l imbarazzo della scelta e qualcuno avrà certo da ridire sulla nostra, ma la lista dei maschi cinematografici che devono agli occhiali gran parte della loro personalità sarebbe davvero lunga, e una selezione si impone. Decidiamo dunque di puntare per questa volta solo sugli occhiali da sole e vi proponiamo una piccola galleria di personaggi belli e dannati che non potranno lasciarvi indifferenti. Occhiali da biker Il primo personaggio che non potreste nemmeno immaginarvi senza occhiali è il protagonista de Il selvaggio (1954), ovvero Marlon Brando in versione biker, con giubbotto di pelle, cappello e soprattutto occhiali neri nel film di Lászlo Benedek. Sono gli anni Cinquanta, il 68 e Woodstock stanno per arrivare, ma l istinto di ribellione alle ingiustizie serpeggia e l abito o, meglio, il look comincia a fare il monaco. Quindici anni dopo è la volta di tre motociclisti variamente occhialuti, anch essi simbolo di lotta alla società conformista del tempo: Peter Fonda, Dennis Hopper e Jack Nicholson in Easy Rider (1969). È il film firmato da Dennis Hopper della generazione on the road, non una pellicola mirabile dal punto di vista cinematografico, ma un manifesto trasgressivo entrato a buon diritto nella storia, insieme alle lenti rettangolari e gialle del giovane Fonda e a quelle nere e a goccia di Nicholson.

3 In missione per conto di Dio I famosi Blues Brothers, sempre rigorosamente in abito nero, devono raggranellare in pochi giorni 5000 dollari per salvare l orfanotrofio religioso in cui sono cresciuti. Data la missione, è vietato rubare, quindi decidono di partire alla ricerca dei membri della loro vecchia band per una serie di concerti blues. Un film dalla colonna sonora tra le più belle della storia del cinema, ormai cult anche grazie alle due figure iconiche, che non si tolgono praticamente mai gli occhiali, eppure, lungi dal nascondersi dietro quelle lenti scure, rivelano anche grazie a esse tutta la loro straordinaria umanità. Viandanti e aviatori Gli occhiali dei Blues Brothers (1980) sono Ray-Ban Wayfarer ( viandante ), indossati tre anni più tardi anche da Tom Cruise nel ruolo del diciassettenne Joel in Risky Business di Paul Brickman, tradotto in italiano con Fuori i vecchi, i figli ballano. Pare che dopo quella pellicola le vendite di questo modello aumentarono di venti volte: un successo clamoroso perfino per gli occhiali più famosi del mondo, sulla breccia allora da circa settant anni. I Wayfarer sono i fratelli minori dei mitici Ray-Ban Aviator, progettati negli anni Trenta dall americana Bausch & Lomb per i piloti dell aeronautica militare, e diventati ben presto anch essi un oggetto cult del cinema. I Ray-Ban, infatti, dopo aver debuttato sullo splendido

4 viso di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, tornarono sul naso di Tom Cruise in Top Gun di Tony Scott (1986), su quelli più arcigni di Tommy Lee Jones e Will Smith in Men in Black di Barry Sonnenfeld (1997) e sul volto duro di Benicio del Toro in Traffic di Steven Soderbergh (2000). 007, al servizio di sua maestà James Bond non è certo un ribelle nel senso tradizionale del termine, ma tende comunque a fare quello che gli pare, disobbedendo agli ordini di M e soprattutto alle raccomandazioni di Q, il geniale ingegnere che mette a sua disposizione i più incredibili prodigi della tecnica, e che 007 immancabilmente distrugge. I suoi normali occhiali da sole sono stati nel tempo anche binocoli per controllare da lontano il malvagio di turno, detonatori per esplosioni a distanza, dispositivi a raggi X per verificare la presenza di pistole e altro sotto i vestiti. Come sappiamo, i film di 007 sono sempre stati anche uno straordinario strumento di marketing. Le loro uscite sono state spesso accompagnate dalla produzione di edizioni speciali di occhiali in tiratura limitata da parte di grandi aziende, che hanno lanciato sul mercato modelli identici a quelli portati in scena dal Bond di turno, a disposizione di noi tutti, eroi normali, appassionati di cinema.

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