SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI
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- Federica Federici
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1 SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi _ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il servizio in continuità di Assistenza Domiciliare Integrata già attivo sul territorio distrettuale, fa riferimento al fabbisogno assistenziale delle persone anziane residenti nei Comuni del Distretto Sociosanitario RM F4. Nelle annualità precedenti si è integrato il servizio dei Comuni più grandi del Distretto e dato risposte ai cittadini dei Comuni più piccoli che non dispongono di risorse proprie per erogare lo stesso servizio. L utenza di riferimento sono le persone anziane (ultrasessantacinquenni) con una fragilità personale, familiare o sociale segnalata dalla Servizio Sociale del Comune di residenza e dalla ASL. 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni L'Assistenza Domiciliare Integrata rivolta ad anziani è un insieme di interventi domiciliari coordinati a favore di soggetti con necessità assistenziali, sociali e sanitarie complesse, tali da consentire agli stessi di rimanere il più possibile nel proprio ambiente di vita e di relazione. L ADI garantisce quindi, in relazione ai bisogni dell'utenza, un insieme di prestazioni sociali e socio-riabilitative rese a domicilio dell utente, gestite in forma integrata e secondo un piano assistenziale di intervento condiviso dal servizio sociale del Comune di appartenenza, coinvolgendo laddove possibile e/o necessario, la Asl e sottoscritto dal soggetto stesso. Il servizio di Assistenza Domiciliare rivolta a persone anziane persegue le finalità di: 1. consentire al cittadino di conservare l'autonomia di vita nella propria abitazione e nel proprio ambiente familiare e sociale nei casi in cui venga a trovarsi nell'impossibilità di provvedere completamente a se stesso, senza poter contare sull'aiuto adeguato di familiari e/o parenti o che venga a trovarsi in uno stato di necessità che comprometta la continuazione normale della propria vita familiare e personale; 2. favorire le dimissioni da ospedali o istituti; 3. evitare ricoveri in istituti, ospedalizzazioni, qualora non siano strettamente indispensabili; 4. promuove l'autonomia delle famiglie a rischio di emarginazione e/o in situazioni problematiche; 5. favorire l'integrazione e il collegamento fra i servizi socio-sanitari in grado di concorrere all'autonomia della persona. L'intervento è previsto anche nel caso di presenza di familiari, parenti e/o collaboratori privati, al fine di concorrere al raggiungimento di un grado soddisfacente di autonomia della persona. Le azioni del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata si concretizzano in: Primo contatto con l utenza: accoglienza, consulenza e reperimento della documentazione utile alla analisi e valutazione del caso ed eventuale accettazione della richiesta; Visita domiciliare;
2 Costruzione di un Piano Assistenziale di Intervento elaborato con modalità integrata dal Servizio Sociale comunale e dai Servizi sanitari e finalizzato all individuazione del percorso più adatto alla eliminazione o diminuzione dello stato di bisogno; Costruzione di un Piano Operativo di Assistenza con indicazioni relative ad interventi e prestazioni da attuare; alla frequenza settimanale e fascia oraria delle prestazioni; al numero e qualifica degli operatori domiciliari previsti ed alla presenza di altre persone coinvolte nell assistenza (figure professionali, familiari). Attivazione di risorse sociali e sanitarie; Monitoraggio e verifica degli interventi realizzati. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza I destinatari del Progetto sono le persone anziane (ultrasessantacinquenni) residenti nel Distretto Socio-sanitario RM/F4, in particolare coloro che: Si trovino in stato di malattia o di invalidità tali da comportare la necessità di aiuto da parte di figure professionali abilitate per un periodo più o meno lungo; Non dispongano di sufficiente assistenza familiare; Vivano in famiglia, ma con forti situazioni di disagio; Vivano uno stato di Non autosufficienza, totale o parziale, temporanea o permanente, o a rischio di Non autosufficienza. 8. Obiettivi dell intervento Tutti gli operatori coinvolti dal progetto, ognuno in base alle proprie competenze, mirano al miglioramento della qualità della vita dell utente ed in particolare hanno l obiettivo di: 1. Assicurare all'utente, sulla base di un progetto socio-sanitario, delle prestazioni che gli consentano di condurre un esistenza sicura e libera anche se parzialmente protetta, restando al proprio domicilio; 2. Favorire, per quanto possibile, la permanenza dell'anziano nel proprio ambiente naturale, evitando modifiche della sua naturale vita di relazione; 3. Conservare nelle persone, siano esse sole o conviventi in famiglia, i propri ruoli e responsabilità; 4. Salvaguardare l'unità del nucleo familiare evitando che, per mancanza di interventi idonei, vi sia emarginazione degli elementi più deboli e il possibile sfaldamento anche temporaneo del nucleo stesso; 5. Rompere l'isolamento sociale e sostenere psicologicamente i membri della famiglia (specialmente i soggetti anziani), inserendoli nella vita del proprio territorio, stimolando la loro partecipazione e collaborando alla ricerca di possibili soluzioni ai problemi di comune interesse; 6. Evitare i ricoveri e le ospedalizzazioni non necessarie, sviluppando il potenziale terapeutico dei familiari tramite l informazione sulle norme elementari di tipo alimentare, igienico e di educazione sanitaria al fine di favorire la responsabilità dell utenza e della famiglia. 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento
3 Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività La sede della struttura è individuata nell Ufficio di Piano Sociale di Zona che coordina gli interventi per la fase organizzativa nel recepimento delle istanze e nella gestione della graduatoria ed eventuale scorrimento della lista d attesa. Il domicilio e/o il territorio di interesse dell utente è il luogo privilegiato per lo svolgimento delle prestazioni. 11. Numero utenti nel Comuni Campagnano di Roma 8 Capena 6 Castelnuovo di Porto 7 Civitella San Paolo 1 Fiano Romano 9 Filacciano 3 Formello 6 Magliano Romano 0 Mazzano Romano 3 Morlupo 6 Nazzano 0 Ponzano Romano 3 Riano 3 Rignano Flaminio 6 Sacrofano 6 Sant'Oreste 4 Torrita Tiberina 2 N. UTENTI 12. Utenza annuale prevista 7 0
4 Comuni Campagnano di Roma 9 Capena 5 Castelnuovo di Porto 9 Civitella San Paolo 1 Fiano Romano 8 Filacciano 2 Formello 6 Magliano Romano 1 Mazzano Romano 3 Morlupo 6 Nazzano 0 Ponzano Romano 3 Riano 3 Rignano Flaminio 4 Sacrofano 5 Sant'Oreste 3 Torrita Tiberina 2 N. UTENTI 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato L utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato è del 95,7 %. 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale È prevista una graduatoria distrettuale con conseguente lista d attesa distrettuale per l utenza che ha richiesto accesso al servizio Altri criteri di individuazione dell utenza Unico criterio è l invio da parte dei Servizi Sociali Comunali e/o dalla ASL anche attraverso il P.U.A. 15.Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X - Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio Il soggetto erogatore del servizio è il Consorzio Il Pellicano, organismo di Terzo settore Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Cooperativa Sociale a.r.l. Consorzio tra Cooperative sociali. L affidamento, avviato con Determinazione n 103 del 23/04/2013, Aggiudicazione definitiva affidamento in gestione biennale del Servizio di assistenza domiciliare persone anziane non autosufficienti ed educativa domiciliare minori del Distretto Socio-sanitario RM/F4 Assunzione impegno di spesa CIG F, ha durata di 2 (due) anni. 17. Personale coinvolto - Amministrativi dell Ufficio di Piano _ _ 1 - Assistenti sociali dell Ufficio di Piano-Servizio Sociale Distrettuale _ _ 2 - Sociologi _ _ _ - Psicologi, di cui 1 Coordinatore Ufficio di Piano e 1 Responsabile Servizi per la Cooperativa Sociale _ _ 2
5 - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali dell Ufficio di Piano-Servizio Sociale Distrettuale _ _ 1 - Operatori socio-sanitari della Cooperativa Sociale _ _ 7 - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (A.D.E.S.T.) della Cooperativa Sociale _ _ In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? Gli indicatori in base ai quali viene verificata e valutata la qualità del servizio sono: - Indice di turn-over operatori; - Rapporto tra obiettivi raggiunti ed obiettivi prefissati nei P.A.I.; - Numero reclami inerenti il mancato rispetto degli impegni dichiarati nel P.A.I.; - Numero di verifiche rispetto ai P.A.I.; - Numero incidenti accaduti all'utente durante l'orario di assistenza domiciliare; - Numero incidenti accaduti all'operatore durante l'orario di assistenza domiciliare Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? I riscontri ricevuti da parte dell utenza e delle rappresentanze della stessa ci riportano un alto tasso di soddisfazione rispetto al servizio ricevuto. 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. L accesso al servizio è subordinato alla richiesta di intervento rivolta al Servizio Sociale o al P.U.A. e raccolta dal referente di area per sottoporla alla commissione per l A.D.I. Nel secondo caso, quindi, l eventuale presa in carico dei cittadini sarà competenza dell équipe multidisciplinare integrata operante nel PUA. La ASL è interlocutore privilegiato per la realizzazione del progetto individuale; partecipa alla fase di programmazione degli interventi attraverso la gestione integrata degli accessi e la valutazione in itinere dei Piani Assistenziali Individuali.
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