A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. FOCUS Servizi agli anziani Edizione 2009
|
|
- Orlando Basso
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano FOCUS Servizi agli anziani Edizione 2009
2 I Civicum: l Italia che abbiamo in mente Civicum vuole promuovere in ogni Comune italiano l avvio dell operazione trasparenza chiedendo alle Amministrazioni di impegnarsi e ai cittadini ed associazioni di richiedere e sostenere tale progetto. Abbiamo presentato a gennaio il rapporto sui bilanci dei Comuni, in febbraio l analisi dei bilanci e della qualità ed efficienza delle controllate comunali, in aprile la classifica della trasparenza dei bilanci comunali. Ora pubblichiamo il Focus sui servizi agli anziani. Altri Focus seguiranno. Questo Rapporto sui Servizi agli Anziani dei maggiori Comuni italiani nasce dalla convinzione che sia necessario promuovere una maggiore collaborazione starei per dire: una maggiore simpatia, una maggiore fiducia - tra cittadini ed istituzioni. Senza un grande recupero di efficienza ed efficacia dell azione pubblica l Italia è destinata ad un lento declino. Purtroppo, come sappiamo, la nostra Pubblica Amministrazione viene percepita spesso non a torto - come inadeguata, farraginosa e sprecona. Dobbiamo allora domandarci, qual é il motivo di questa situazione? Però è anche necessario domandarsi: siamo certi che la percezione negativa rispecchi la realtà?
3 II Civicum: l Italia che abbiamo in mente La radice della separazione, della sfiducia e del sospetto crescente una sorta di sorda inimicizia- tra cittadini ed istituzioni risiede in una concezione vecchia e perversa. Concezione secondo cui il cittadino è confinato ad un ruolo di utente dei servizi pubblici e di ignorante (nel senso di non conoscenza della materia) al quale si chiede solo di presentarsi a votare diligentemente ad ogni tornata elettorale. Una sorta di cagnolino ubbidiente al quale non sono dovute spiegazioni. A questa concezione, rivelatasi fallimentare, Civicum ne contrappone un'altra che presuppone una Amministrazione che si apre e si fa conoscere e giudicare sulla base di fatti e non di ideologie. A questa apertura è indispensabile però che corrisponda un rinnovato interesse della società civile e della sue associazioni per la gestione della res pubblica. Tale interesse non potrà mancare quando l Amministrazione Pubblica accetta, come in questo caso, di rendere conoscibile la propria azione, anche quando dovesse temere un giudizio negativo sul suo operato. Da dove cominciare allora l operazione trasparenza? Dal livello Comunale, la parte di Stato più vicina ai cittadini: è la scelta più logica.
4 III Civicum: l Italia che abbiamo in mente Alla seconda domanda dobbiamo rispondere che nelle amministrazioni pubbliche sono presenti risorse eccezionali per professionalità e dedizione. Se è vero che vi sono dei fannulloni è altrettanto vero che ci sono punte di eccellenza. Questo vale per gli individui ma anche per interi settori della PA. Il confronto mostra chi fa meglio e chi fa peggio. Mostra le differenze nelle scelte di allocazione delle risorse e nei risultati ottenuti. Può stimolare chi è rimasto indietro ma anche rendere il cittadino orgoglioso del proprio Comune. Un ringraziamento è dovuto a tutti i Comuni che partecipando alla ricerca hanno permesso di avviare un confronto a livello nazionale su cui ogni città che lo desidera può valutare i propri risultati. Fondazione Civicum Il presidente Federico Sassoli de Bianchi
5 Indice Introduzione pag. 6 Gli indicatori pag. 16 Policy pag. 19 Costi unitari pag. 23 Efficacia pag. 27 Estensione Differenziazione Equità pag. 39 Fonti pag. 44
6 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
7 I comuni BRESCIA BOLZANO TRENTO TRIESTE NOVARA MILANO TORINO BOLOGNA GENOVA VENEZIA ANCONA 19 comuni 9,2 milioni di cittadini (di CAGLIARI SASSARI ROMA PESCARA CAMPOBASSO NAPOLI POTENZA cui: circa 2 milioni oltre i 65 anni) 15% popolazione residente in Italia PALERMO
8 Cluster Area geografica Nord Centro, Sud e Isole Abitanti Nord Centro Sud e Isole Meno di Bolzano Novara Trento Ancona Campobasso Pescara Potenza Sassari Tra e Bologna Brescia Trieste Venezia Cagliari Più di Genova Milano Torino Roma Napoli Palermo
9 Domanda potenziale La situazione al 2007 Il grafico fornisce per ciascun comune la componente anziana della popolazione, distinguendo due fasce di età: - Residenti oltre i 65 anni - Residenti oltre gli 85 anni I comuni sono ordinati in ordine decrescente considerando la prima fascia di età (istogramma grigio): da Trieste, comune con la percentuale di anziani più elevata (28%), a Palermo, comune con la percentuale di anziani meno elevata (17%).
10 Domanda potenziale Trend demografico Il grafico fornisce per ciascun comune il trend demografico di due fasce di popolazione residente: - Residenti oltre i 65 anni - Residenti oltre gli 85 anni I comuni sono ordinati in ordine decrescente considerando la prima fascia di età (istogramma grigio): da Sassari (comune che sta invecchiando di più) a Bologna (comune che sta invecchiando di meno). E interessante notare però come le due fasce di età non seguano andamenti omogenei. Considerando la popolazione residente oltre gli 85 anni, il comune con una crescita maggiore della popolazione residente anziana risulta Pescara seguito da Napoli (indicatore: cerchio rosso).
11 Offerta di servizi L offerta di servizi per anziani è estremamente varia a seconda del Comune considerato Tre macro-classi di servizi possono essere prese in considerazione Servizi che vengono prestati presso il domicilio dell anziano ( domiciliarità ) Servizi che prevedono lo spostamento dell assistito presso una struttura di cura o riposo ( residenzialità ) Servizi che offrono momenti ricreativi organizzati ( svago e divertimento ) Nelle pagine seguenti (pag. 10 e 11), si offre una visione di insieme della varietà di servizi che vengono offerti dai Comuni, considerando le informazioni reperibili tramite fonti pubbliche (ad esempio, i siti web comunali) In seguito (pag. 12 e 13) si descrivono in modo più dettagliato sette servizi sui quali si focalizzano le successive analisi. La principale fonte informativa sulle caratteristiche di questi sette servizi è rappresentata da specifiche schede di rilevazione dati compilate direttamente dai Comuni.
12 Offerta di servizi Dai siti internet comunali (1)
13 Offerta di servizi Dai siti internet comunali (2)
14 Servizi analizzati Servizio Descrizione Assistenza domiciliare Servizio erogato direttamente a casa dell'utente; comprende a seconda dei casi prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali Teleassistenza Servizio che permette di attivare un programma di intervento per necessità urgente presso il domicilio della persona richiedente per mezzo di un apparecchio telefonico collegato ad una centrale operativa Affidamento familiare Servizio svolto da famiglie volontarie che accolgono una persona anziana. Il servizio sociale concorda con loro un progetto di intervento personalizzato
15 Servizi analizzati Servizio Descrizione Assegni di cura Contributo economico che i Comuni erogano alle famiglie che si impegnano ad assistere a casa anziani non autosufficienti Pasti a domicilio Servizio che prevede la consegna a domicilio di uno o più pasti giornalieri (caldi o precotti) Svago e tempo libero Residenzialità Soggiorni organizzati: offerta di soggiorni in località marine, montane e termali in gruppi organizzati dal comune o da una società esterna convenzionata con il comune, accompagnati da idoneo personale La residenzialità implica un insieme di azioni atte a supportare il percorso di vita dell ospite di una struttura assistita. Tra le funzioni svolte: accoglienza e cura, occupazione diurna, costruzione e mantenimento di reti di relazioni
16 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
17 Lo schema di analisi Focalizzandosi su tre macro aree di servizi (domiciliarità, residenzialità e svago, le quali a loro volta comprendono i servizi descritti a pagina 11 e 12), lo schema presentato a pagina 15 costituisce la base per il confronto fra le diverse realtà comunali. Tale confronto cerca di fornire un quadro completo delle modalità di erogazione dei servizi, considerando quattro dimensioni: La rilevanza dei servizi agli anziani nelle priorità politiche dei Comuni (Policy) Il costo di erogazione dei servizi (Costi) La varietà e la disponibilità dei servizi erogati (Efficacia) La possibilità di un sostegno economico (Equità)
18 Lo schema di analisi Costi Quanto costano i servizi offerti? Quanto viene speso? Policy Servizi agli anziani Domiciliarità Residenzialità Svago Quanto è estesa l offerta di servizi? Efficacia Quanto è differenziata l offerta di servizi? Chi paga per i servizi resi? Equità
19 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
20 Policy Quanto viene speso in prevenzione e riabilitazione e in strutture residenziali e ricoveri per anziani? Nota: si considerano le due principali voci di spesa dei bilanci comunali che riguardano i servizi agli anziani. Ulteriori spese possono essere ricomprese sotto altre voci di bilancio (per esempio assistenza, beneficenza, servizi alla persona ) Indicatore Spesa per residente Misura (Totale spesa corrente in prevenzione e riabilitazione + strutture residenziali e ricoveri per anziani) / (Totale residenti al ) (Totale spesa conto capitale in prevenzione e riabilitazione + strutture residenziali e ricoveri per anziani) / (Totale residenti al ) Spesa per residente ( 65, 75, 85 anni) (Totale spesa corrente in prevenzione e riabilitazione + strutture residenziali e ricoveri per anziani) / (Totale residenti al ; 65, 75, 85 anni) (Totale spesa conto capitale in prevenzione e riabilitazione + strutture residenziali e ricoveri per anziani) / (Totale residenti al ; 65, 75, 85 anni)
21 Spese correnti Spese correnti su residenti 65 anni (istogramma grigio) Spese correnti su residenti 85 anni (cerchi rossi)
22 I cluster Spese correnti (conto capitale) Spesa per residente Spesa per residente 65 anni Spesa per residente 75 anni Spesa per residente 85 anni Media 32 (5) 136 (21) 279 (43) (171) Minimo 2 (0) 8 (0) 18 (0) 75 (0) Massimo 122 (37) 433 (155) 851 (315) (1.187) Cluster per localizzazione Nord 44 (6) 180 (24) 361 (49) (189) Centro, Sud e Isole 18 (4) 87 (21) 187 (45) 771 (190) Cluster per dimensione Grandi 24 (2) 107 (10) 224 (21) 910 (86) Medi 65 (8) 255 (33) 512 (68) (254) Piccoli 17 (4) 84 (21) 174 (44) 687 (182)
23 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
24 Costi unitari Quanto costano i servizi offerti? Indicatore Costo unitario assistenza domiciliare Costo unitario teleassistenza Misura (Spesa complessiva annua per il servizio di assistenza domiciliare)/(totale assistiti in assistenza domiciliare) (Spesa complessiva annua per il servizio di teleassistenza )/ (Totale assistiti in teleassistenza) Nota. Il costo unitario dipende sia dall efficienza nella gestione dei servizi, sia dalle caratteristiche qualitative dei servizi stessi che possono variare da comune a comune. Per esempio, l assistenza domiciliare può comprendere esclusivamente servizi socio-assistenziali oppure può includere anche prestazioni mediche (che inevitabilmente portano ad un aumento dei costi unitari). Pertanto i dati seguenti devono essere considerati con attenzione alla luce della tipologia di servizio offerto.
25 Assistenza domiciliare e teleassistenza Ass. domiciliare (istogramma grigio) Teleassistenza (cerchi rossi) Note: dato di Palermo al 2006; dati di Bologna non confrontabili; dati di Roma non definitivi; la media complessiva non ne tiene conto dei dati di Torino e Milano in cui il costo complessivo considera anche altri servizi (es. buoni sociali, buoni servizio).
26 I cluster Costi unitari Assistenza domiciliare Teleassistenza Media Minimo Massimo Cluster per localizzazione Cluster per dimensione Nord Centro, Sud e Isole Grandi Medi Piccoli
27 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
28 Efficacia Estensione dell offerta Quanto è estesa l offerta di servizi? Indicatore Estensione dei servizi offerti: Assistenza domiciliare Teleassistenza Assegni di cura Affidamenti famigliari Pasti a domicilio Soggiorni organizzati Residenzialità Misura N. totale di assistiti/beneficiari dei servizi (n. totale di assegni per assegni erogati ) nel corso del 2007 [N. totale di assistiti/beneficiari dei servizi (n. totale di assegni erogati) nel corso del 2007]/ (Totale residenti 65 anni al ) [N. totale di assistiti/beneficiari dei servizi (n. totale di assegni erogati per assegni di cura) nel corso del 2007]/ (Totale residenti 85 anni al ) * (%)
29 Assistenza a domicilio Assistenza domiciliare 100%: 19 comuni su 19 Teleassistenza 68%: 13 comuni su 19 Assistenza a domicilio Assegni di cura Affidamenti famigliari 74%: 14 comuni su 19 37%: 7 comuni su 19 Pasti a domicilio 42%: 8 comuni su 19
30 Assistenza a domicilio Nella seguente tabella viene riportata una misura dell estensione dei cinque servizi ricompresi sotto l area domiciliarità. Il dato riportato fa riferimento al n. di assistiti ogni residenti oltre i 65 anni per ciascun servizio. Per quanto riguarda gli assegni di cura, viene riportato il dato sul numero di assegni erogati dal comune che può non coincidere con il numero di assistiti. Comune Assistenza domiciliare Teleassistenza Assegni di cura (n. assegni erogati) Affidamenti famigliari Pasti a domicilio Ancona nd Bologna nd nd Bolzano nd nd 228 Brescia Cagliari 64 nd 83 nd nd Campobasso 92 nd 1 1 nd Genova 94 nd nd Milano Napoli nd nd nd Novara nd 70 Palermo 45 nd nd nd nd Pescara 186 nd 11 nd nd Potenza nd 1 nd Roma nd nd nd Sassari 157 nd 8 nd 15 Torino Trento nd 151 Trieste nd 32 Venezia nd nd
31 Assistenza domiciliare N. di assistiti ogni residenti 65 anni (istogramma grigio) N. di assistiti sul totale dei residenti 85 anni (cerchi rossi)
32 Teleassistenza N. di assistiti ogni residenti 65 anni (istogramma grigio) N. di assistiti sul totale dei residenti 85 anni (cerchi rossi)
33 I cluster Estensione del servizio (n. assistiti ogni residenti 65 anni) Assistenza domiciliare Teleassistenza Media Minimo 45 6 Massimo Cluster per localizzazione Nord Centro, Sud e Isole Cluster per dimensione Grandi Medi Piccoli
34 Soggiorni organizzati N. di beneficiari ogni residenti 65 anni(istogramma grigio) N. di beneficiari sul totale dei residenti 85 anni (cerchi rossi)
35 Residenzialità N. di assistiti ogni residenti 65 anni (istogramma grigio) N. di assistiti sul totale dei residenti 85 anni (cerchi rossi)
36 I cluster Estensione del servizio (N. assistiti/beneficiari ogni residenti 65 anni) Residenzialità Soggiorni organizzati Media Minimo Massimo Cluster per localizzazione Nord Centro, Sud e Isole Cluster per dimensione Grandi Medi Piccoli
37 Efficacia Differenziazione dell offerta Quanto è differenziata l offerta di servizi? Indicatore/aspetti presi in considerazione Differenziazione dei servizi offerti Misura/descrizione (N. di tipologie di servizi offerti dal comune)/ [N. totale di servizi analizzati (vedi slide: 11-12)] Presenza di servizi specifici nei mesi estivi Presenza di servizi specifici per alcune categorie di malati Iniziative specifiche per anziani previste per i mesi di luglio ed agosto (ad esempio iniziative di socializzazione, interventi contro l emergenza caldo etc.). Presenza di una serie di azioni diversificate tese a creare una rete di servizi rivolti ai malati di alcune specifiche patologie (ad esempio Alzheimer, Parkinson).
38 Differenziazione Esempi di servizi specifici per i mesi estivi: Bolzano: iniziativa estate anziani ; iniziativa un estate da brivido ; Milano: piano anticaldo estate amica attivato nei mesi da giugno ad agosto con pasti caldi a domicilio, interventi in emergenza e attività ludico-ricreative Esempi di servizi specifici per alcune categorie di malati: Bolzano: nucleo alzheimer presso casa di riposo Trieste: reparto di degenza in struttura comunale per malati di alzheimer Nota. L indicatore sul numero di servizi offerti, fornisce un idea della varietà di servizi offerti dal comune. E bene precisare che viene calcolato su un insieme ristretto di servizi (vedi introduzione).
39 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
40 Equità Chi paga per i servizi resi? Indicatore Misura N. assistiti economicamente N. di anziani che hanno beneficiato di un contributo economico da parte del comune nel corso dell anno (N. di anziani che hanno beneficiato di un contributo economico da parte del comune nel corso dell anno)/ (Totale residenti 65 anni al ) * Percentuale utenti soggiorni organizzati sovvenzionati Retta mensile servizio teleassistenza (N. di anziani che beneficiano del servizio soggiorni organizzati)/(n. di anziani che beneficiano del servizio soggiorni organizzati che usufruiscono di un contributo totale o parziale a carico dell amministrazione) Tariffa massima mensile per usufruire del servizio di teleassistenza
41 Equità
42 Equità Equità Soggiorni: percentuale di utenti sovvenzionati dal comune Tariffa massima servizio teleassistenza ( /mese) Comune Ancona 13% 12% 18,0 18,0 Bologna nd nd 41,3 41,3 Bolzano 87% 78% 27,0 27,0 Brescia 100% 100% 15,5 16,0 Campobasso 81% 84% n.d. n.d. Genova 40% 32% n.d. n.d. Milano 44% 70% 13,6 13,6 Potenza 2% 2% 20,0 20,0 Roma 84% 69% 0,00 0,00 Sassari 94% 92% n.d. n.d. Torino nd nd 25,0 25,5 Trento 100% 100% 15,8 16,1 Trieste 100% 100% 0,0 0,0 Venezia nd nd 0,0 0,0 Note: Dati non disponibili: Cagliari, Napoli, Novara, Palermo, Pescara, Trieste e Venezia: teleassistenza gratuito Roma: servizio gratuito nei municipi in cui è attivato Bolzano 25 di costo di attivazione per i non soci Croce Bianca; Trento: costo al giorno (0,51 ) moltiplicato per 31 Torino costo servizio teleassistenza fino al 1 giugno 2007: 25
43 I cluster Assistenza economica da parte del comune Totale beneficiari Totale beneficiari ogni residenti 65 anni Media Minimo 8 8 Massimo Cluster per localizzazione Cluster per dimensione Nord Centro, Sud e Isole Grandi Medi Piccoli
44 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti
45 Fonti La principale fonte informativa è costituita da schede di rilevazione dati compilate dai comuni oggetto dell indagine tra ottobre e dicembre Si ringraziano i comuni interessati per la cortese collaborazione. Altre fonti informative: Siti internet comunali Statistiche demografiche ISTAT, Ministero dell Interno, Dati certificato conto del bilancio dei comuni italiani, anno 2006
Indice. Introduzione. Gli indicatori. Fonti. Policy Costi unitari Efficacia. Equità. Estensione Differenziazione
Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti I comuni BRESCIA BOLZANO TRENTO TRIESTE NOVARA MILANO TORINO BOLOGNA GENOVA VENEZIA ANCONA 19
DettagliA cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. Focus: area casa. Aprile 2010
A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano Focus: area casa Aprile 2010 Indice Introduzione pag. 3 Gli indicatori pag. 7 Policy pag. 7 Offerta pag. 14 Utilizzo
DettagliA cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. Focus: area ambiente. Luglio 2010
A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano Focus: area ambiente Luglio 2010 Indice Introduzione pag. 3 Gli indicatori pag. 7 Policy Estensione Qualità Fonti
DettagliTorino: servizi agli anziani
Torino: servizi agli anziani Cruscotto di indicatori A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano Indice Cruscotto di sintesi pag. 3 Trend demografici e servizi
DettagliIndice. Introduzione. Gli indicatori. Fonti. Policy Costi unitari Efficacia. Equità. Estensione Differenziazione
Indice Introduzione Gli indicatori Policy Costi unitari Efficacia Estensione Differenziazione Equità Fonti Efficacia Estensione dell offerta Quanto è estesa l offerta di servizi? Indicatore Estensione
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Napoli ha l obiettivo di sintetizzare le
DettagliIdee e proposte dall ASP Giovanni XXIII
ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del
DettagliIndice. Introduzione. Gli indicatori Policy. Offerta e domanda di trasporto pubblico Produttività Efficacia. Equità. Fonti. Trasporti Viabilità
18 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Trasporti Viabilità Offerta e domanda di trasporto pubblico Produttività Efficacia Qualità Accessibilità Equità Fonti 19 Offerta di trasporto Qual è l estensione
DettagliIl Comune per le demenze: che cosa fa
Il Comune per le demenze: che cosa fa Roberta Papi Assessore Politiche Sociosanitarie Comune di Genova La demenza non colpisce solo il paziente, ma tutta la sua famiglia, sulla quale grava l enorme carico
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Modena. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Modena Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo Luglio 2010 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Modena ha l obiettivo di sintetizzare
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliTab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano
INTRODUZIONE Nel corso del 2010 si è svolto il Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali collegati con la Chiesa Cattolica, promosso congiuntamente dall Ufficio nazionale
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
Dettagliassistere Assistere, un gesto d amore per assistere cooperativa sociale AMBROGINA Cooperativa sociale per Fondazione Humanitas pag.
Assistere, un gesto d amore per pag. 1 I nostri anziani: una popolazione in crescita L Italia si è avviata da tempo lungo un percorso che la porterà, nei prossimi anni, a veder la sua popolazione rimanere
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE
UNIONE COMUNI DEL BASSO VICENTINO _Alonte, Asigliano Veneto, Orgiano, Pojana Maggiore_ REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE Approvato con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO PER L AMMISSIONE AGLI APPARTAMENTI PROTETTI DEL CENTRO SERVIZI SOCIO SANITARI E RESIDENZIALI MALÉ
REGOLAMENTO PER L AMMISSIONE AGLI APPARTAMENTI PROTETTI DEL CENTRO SERVIZI SOCIO SANITARI E RESIDENZIALI MALÉ Il Centro Servizi dispone di una palazzina di quindici appartamenti, autonomi: dodici ad un
DettagliIL SERVIZIO DOMICILIARE
CASA ALBERGO PER ANZIANI Sistema qualità certificato COMUNE DI LENDINARA IL SERVIZIO DOMICILIARE Questo opuscolo riporta brevemente le principali informazioni per aiutarvi a capire meglio il servizio domiciliare,
DettagliComune di Azzanello Provincia di Cremona
Comune di Azzanello Provincia di Cremona Regolamento del servizio di assistenza domiciliare prestato dal Comune di Azzanello Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 28.10.1996. INDICE
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliLa valutazione come occasione di confronto per la programmazione del Piano di Zona. Giovanni Bertin
La valutazione come occasione di confronto per la programmazione del Piano di Zona Giovanni Bertin Il livello di conoscenza del sistema di offerta http://pdz.venetosociale.it La rilevazione Piani
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI
SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla
DettagliSede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
DettagliI servizi per anziani non autosufficienti
I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie
DettagliIndagine conoscitiva 2012 domanda-offerta di trasporto per cittadini disabili
Assessorato alle Politiche dei Disabili Con la collaborazione di Ambito distrettuale di Trieste, Ambito distrettuale di Muggia, Ambito distrettuale di Duino - Aurisina, Azienda per i Servizi Sanitari n.
DettagliPROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO
DettagliAZIENDA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA AREA INTEGRAZIONE SOCIALE BANDO DI CONCORSO PER POSTI ALLOGGIO IN LOCAZIONE TEMPORANEA
AZIENDA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA AREA INTEGRAZIONE SOCIALE BANDO DI CONCORSO PER POSTI ALLOGGIO IN LOCAZIONE TEMPORANEA Da assegnare a studenti di corsi universitari, stagisti, borsisti, ricercatori,
DettagliLo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari
Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari Consorzio Intercomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali dell Ovestticino (Comune di Cameri, Cerano, Galliate, Romentino,
DettagliRegolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica
www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio
DettagliTerzo settore. risorsa economica e sociale del VCO
risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliIl Centro Sociale Residenziale
Il Centro Sociale Residenziale Lastra a Signa A cura di Leonora Biotti Un condominio solidale 61 mini-appartamenti, 21 doppi e 40 singoli, per anziani autosufficienti: inserito in un complesso ricco di
DettagliIndice. Introduzione. Gli indicatori. Fonti. Policy Estensione. Qualità
7 Indice Introduzione Gli indicatori Policy Estensione Qualità Fonti Policy Spese correnti Quanto viene speso nell area ambiente? Si considerano le spese correnti presenti nel rendiconto 2008 alle voci
DettagliIl documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.
Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento
DettagliPROGETTO ASSISTENZA ALLE PERSONE DISABILI E AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI II III E IV ANNUALITA
COMUNE DI BRANCALEONE 89036 PROV. REGGIO CALABRIA
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliAuser Regione Sardegna www.auser.sardegna.it. Telefonia Sociale
1 Auser Regione Sardegna www.auser.sardegna.it Alla Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Igiene e Sanità Direzione Generale Politiche Sociali Via Roma 253 09123 CAGLIARI OGGETTO: Relazione N 3 sul
DettagliScheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.
Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. 1 OBIETTIVI, DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E UTENZA POSTI DISPONIBILI UBICAZIONE/LUOGO
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliI servizi sociali per gli anziani nella Regione Lazio
I servizi sociali per gli anziani nella Regione Lazio Premessa Progressivo aumento del numero degli anziani ripensamento dell assistenza Integrazione dell assistenza sanitaria e dei servizi alla persona
DettagliREGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di
DettagliAzienda Speciale Servizi alla Persona
Azienda Speciale Servizi alla Persona ANZIANI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI E DISABILI (S.A.D.) Cosa offre il servizio SAD L'assistenza domiciliare è un tipo di servizio erogato direttamente
DettagliBUONO VOUCHER SOCIO-ASSISTENZIALE
UFFICIO DI PIANO AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 7 Ente Capofila: Comune di Rozzano AL COMUNE DI. SERVIZIO SOCIALE DOMANDA DI ASSEGNAZIONE BUONO VOUCHER SOCIO-ASSISTENZIALE RICHIEDENTE (beneficiario o parente)
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE
ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per
DettagliIndice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.
Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del
DettagliCOMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia
COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
DettagliLINEA DIRETTA CON ANFFAS
LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo
DettagliComune di Grado Provincia di Gorizia
Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI E ADULTI HANDICAPPATI
COMUNE DI CASINA PROVINCIA DI REGGIO NELL EMILIA P.zza IV Novembre, 3-42034 CASINA (Reggio Emilia) Tel. 0522/604711 - Telefax 0522/609464 - P.IVA 00447820358 REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI ASSISTENZA
DettagliALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO
ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)
DettagliCONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE
CRITERI E MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI VOUCHER A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA' GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (D.G.R. N. 2883 DEL 12.12.2014) 1 Definizione del Voucher Il Voucher a favore
DettagliGLI INTERVENTI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA IN TRENTINO
Convegno Interventi per la non autosufficienza: bilancio e prospettive per il futuro Bolzano, 16 giugno 2011 GLI INTERVENTI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA IN TRENTINO Dott. Michele Bardino 1 ARGOMENTI 1. Situazione
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliUNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma
UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma Anno 2015 CHI SIAMO - SOS Villaggi dei Bambini SOS Villaggi
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliELABORAZIONE DI UN MODELLO PREVISIONALE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI ASSISTENZIALI ALLA PERSONA
ELABORAZIONE DI UN MODELLO PREVISIONALE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI ASSISTENZIALI ALLA PERSONA Presentazione dei risultati delle indagini Giuseppe Roma, DG Censis Roma, 14 maggio 2013 Metodologia Indagine
DettagliLa riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:
Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie
DettagliASILI NIDO E MENSE SCOLASTICHE ANALISI A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI DELLA UIL SULLE CITTA CAPOLUOGO DI REGIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ASILI NIDO E SCOLASTICHE ANALISI A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI DELLA UIL SULLE CITTA CAPOLUOGO DI REGIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 LE RETTE PER GLI ASILI NIDO E PER LE SCOLASTICHE COSTANO
DettagliIndagine qualita percepita
Sistema di Gestione per la Qualità - Ospedale M. G. Vannini Report sulla qualità percepita OSPEDALE M. G. VANNINI Direttore Sanitario Dott.ssa Maura Moreschini Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008
DettagliCensimento industria e servizi
Censimento industria e servizi Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Censimento Industria e Servizi Il Censimento generale dell industria
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliIl rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers. FReNeSys Azione e-welfare
Il rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers FReNeSys Azione e-welfare Obiettivo generale Conoscere le difficoltà e i bisogni dei familiari che assistono o hanno
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo
DettagliINDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO
INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI
DettagliLA CULTURA IN ITALIA: ANALISI DELLA SPESA E DEGLI INVESTIMENTI DEI COMUNI. 29 Ottobre 2010
LA CULTURA IN ITALIA: ANALISI DELLA SPESA E DEGLI INVESTIMENTI DEI COMUNI 29 Ottobre 2010 Introduzione Lo studio elabora i dati, relativi ai bilanci 2008 della Fondazione Civicum, in relazione alla cultura
DettagliINDAGINE SUI PREZZI R.C.A. AL 1 APRILE 2014
INDAGINE SUI PREZZI R.C.A. AL 1 APRILE 2014 L IVASS esegue un monitoraggio trimestrale dell andamento dei prezzi dell assicurazione r.c.a. praticati in 21 provincie italiane, di cui, 18 capoluoghi di regione,
DettagliI.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora.
REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE IL PRESIDENTE Alfredo CORAZZA IL DIRETTORE Dott. Michele GUGLIOTTA INDICE Art.1 - Premessa Art.2 - Oggetto e finalità Art.3 - Destinatari
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliDGR. n. 11496 del 17.3.2010
DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI
SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per
DettagliRegolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.
Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,
DettagliAttività estate 2012
Sistema nazionale di Allarme HHWW per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. Attività estate 2012 Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio Centro di Competenza DPC Modalità
DettagliMODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI
MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità
DettagliRegolamento Comunale per l accesso in Casa Protetta di Anziani non-autosufficienti
Regolamento Comunale per l accesso in Casa Protetta di Anziani non-autosufficienti UTENZA DELLA CASA PROTETTA Art. 1. Utenti della Casa Protetta del Comune di Rubiera sono gli anziani non autosufficienti
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY
CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY - Approvato con del. C.C. n. 80-640 del 26.10.1993 (CO.RE.CO. prot. n. 8555 del 15.11.1993)
DettagliPiano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del Caldo sulla Salute
Ministero della Salute Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie Dipartimento della Protezione Civile - DPC Centro di Competenza Nazionale di Prevenzione degli Effetti del Caldo
DettagliIl nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza
Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Seminari territoriali Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Cesena Cosa prevede
DettagliNuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE
NUOVO ISEE Con la riforma del nuovo ISEE a partire dal 1 gennaio 2014, ai fini di determinazione delle fasce di reddito e della misurazione della situazione economica delle famiglie, viene introdotto un
DettagliIl progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute
Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre
Dettagli) 21 38060 - NOMI (TN)
O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n.7 REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI Gennaio
DettagliIL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO
IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO - da operatore a promotore sociale - Dott. Marcello Candotto L IDENTITÀ DELL ASSISTENTE SOCIALE L assistente sociale è un operatore sociale
Dettaglistabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli
P R E M E S S A Con la presente rilevazione, la Direzione Centrale per la Documentazione e la Statistica si propone di fornire un censimento completo delle strutture di accoglienza per stranieri, residenziali
DettagliPremessa. Il Questionario per i cittadini
Premessa Buongiorno/Buona sera Sig./Sig.ra...,sono (nome dell intervistatore) e la chiamo da parte della Fondazione per la Sussidiarietà che sta conducendo una ricerca per valutare la conoscenza e la percezione
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliSCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso
SCHEDA SOCIALE Allegato C alla Delib.G.R. n. 48/46 del 11.12.2012 (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Il mercato immobiliare si avvia verso la ripresa. Conversano, 25 Maggio 2015
Dott. Pietro D Onghia Ufficio Stampa Master m. 328 4259547 t 080 4959823 f 080 4959030 www.masteritaly.com ufficiostampa@masteritaly.com Master s.r.l. Master s.r.l. progetta, produce e commercializza accessori
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliEmpowerment di comunità
Empowerment di comunità Alcune idee e progetti di AIAS Bologna onlus Evert-Jan Hoogerwerf, 5/3/2015, Bologna Associazione di persone con disabilità e i loro familiari e operatori Presente in città da più
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliL. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.
L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344
DettagliALLEGATO 1 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010.
ALLEGATO 1 alla deliberazione di Giunta Comunale n. 184 del 10/12/2009 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010. CENTRO DIURNO Come stabilito all art. 14 del
DettagliAvviso DOMANDA PER L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO FACILITATO A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA.
Avviso DOMANDA PER L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO FACILITATO A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA. In attuazione della DCG n.17 del 23/12/2008 si rende noto che: La Provincia di Macerata, insieme
DettagliVOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI
C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione
DettagliGLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA
GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a
DettagliComune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica
Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica A cura di Settore Servizi al Cittadino Assistente Sociale Dott.ssa
DettagliRelazione attività esercizio 2012
Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o
DettagliIl progetto d innovazione CASA RUSCONI
Il progetto d innovazione CASA RUSCONI 1 Cos era la CASA RUSCONI: La casa Rusconi nasce come Comunità Alloggio nella prima metà degli anni 80 Grazie al lascito del dott. Ingegnere-architetto Antonino RUSCONI
Dettagli