LA FILIERA CORILICOLA IN ITALIA. Roma, 20 Aprile 2015

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1 LA FILIERA CORILICOLA IN ITALIA Roma, 20 Aprile 2015

2 1 Superfici investite e produzione

3 LE PRINCIPALI AREE DI PRODUZIONE Turchia, Georgia ed Azerbaijan

4 TREND SUPERFICIE COLTIVATA E PRODUZIONE MONDIALE ( ) Dal 1961 ad oggi la produzione di nocciole è aumentata ad un ritmo medio molto sostenuto (+6,3% all anno) grazie all aumento sia dell area coltivata (+1,4% all anno) sia della resa di produzione (+5,1% all anno). Fonte: Fao.

5 TREND SUPERFICI E PRODUZIONI DI TURCHIA ED ITALIA Il tasso di crescita medio annuo della produzione della Turchia è stato del 13,4% contro 4,3% dell Italia. La differenza è imputabile soprattutto all incremento della resa areica: +12,2% della Turchia contro il 3,5% dell Italia. Fonte: Fao.

6 SUPERFICI E PRODUZIONI MONDIALI Negli ultimi 15 anni, la produzione è aumentata del 10% grazie all aumento dell area coltivata (+10%). La resa di produzione è stata penalizzata da avversità meteo. Superficie (ettari) Produzione (tonnellate) Resa areica (t/ha) var. % var. % var. % Mondo ,52 1,38-9 Turchia ,55 1,31-15 Italia ,53 1,63 7 USA ,53 2,84 12 Georgia ,61 2,11-19 Azerbaijan ,94 1,30 39 Spagna ,01 1,13 11 Altri ,31 1,22-7 Fonte: Fao. Tra gli altri Paesi spiccano Cina, Iran, Polonia e Kyrgyzstan.

7 SUPERFICI E PRODUZIONI MONDIALI (anno 2013) Superficie: ettari Produzione: tonnellate Fonte: Fao.

8 2 Superfici investite, produzioni raccolte e valore della produzione nella fase agricola

9 I DATI DEL CENSIMENTO DELL AGRICOLTURA L Istat fotografa il processo di concentrazione delle aziende corilicole: diminuisce il numero di aziende ed aumenta la superficie investita numero di aziende Superficie Dimensione media aziendale (n.) (ettari) (ettari/azienda) Italia ,95 Piemonte ,82 Lazio ,12 Campania ,50 Sicilia ,27 Altre ,62 Fonte: elaborazione su dati Istat Censimento 2010

10 LA FILIERA CORILICOLA Struttura a clessidra Fase agricola Aggregazione dell'offerta Prima trasformazione: essiccazione, sgusciatura, produzione di semilavorati Industria dolciaria Imprese di trasfor.ne estere Aziende agricole Organizzazione Produttori (OP) Raccoglitori/ Intermediari / Grossisti E X P O R I M P O R T Sgusciatori / Semilavorati Imprese di trasformazione locali Imprese multinazionali Imprese di medie e grandi dimensioni che utilizzano produzioni a D.O. Azienda agricola Prodotto estero sgusciato Tanti produttori e pochi sgusciatori. Scarso potere contrattuale della fase agricola

11 Stima del fabbisogno di nocciole in guscio dell industria dolciaria italiana (tonnellate nocciole in guscio) Campagna Produzione Import* Export* Consumo apparente interno* Grado di autoapprovvigionamento (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (%) 1999/ % 2000/ % 2001/ % 2002/ % 2003/ % 2004/ % 2005/ % 2006/ % 2007/ % 2008/ % 2009/ % 2010/ % 2011/ % 2012/ % 2013/ % media % * espresso in equivalente di prodotto in guscio con l'applicazione di un coefficiente di conversione al prodotto sgusciato.

12 DIAGRAMMA DI FLUSSO (in tonnellate equivalenti di prodotto in guscio) Importazioni Produzione tonnellate Dati medi delle ultime 15 campagne tonnellate (eq. nocciole in guscio) Nocciole sgusciate Nocciole in guscio 83% 4% Disponibilità tonnellate (eq. nocciole in guscio) Esportazioni tonnellate (eq. nocciole in guscio) Nocciole sgusciate Semilavorati 13% 66% Consumo apparente tonnellate 30% Nocciole in guscio Fonte: Ismea (eq. nocciole in guscio) 4% Semilavorati

13 LA PRODUZIONE CORILICOLA le principali aree di produzione (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) (tonnellate) CAMPANIA LAZIO PIEMONTE SICILIA Altre Regioni ITALIA Fonte: elaborazione su dati Istat Congiunturali Quota regionale della produzione (2014) Campania Lazio Piemonte Sicilia (Avellino, Salerno, Napoli, Caserta) (Viterbo) (Cuneo, Asti, Alessandria) (Messina)

14 PRODUZIONE CORILICOLA IN ITALIA (in tonnellate) media media Min Max Trend ITALIA = CAMPANIA Avellino Napoli Caserta Salerno LAZIO Viterbo PIEMONTE Cuneo Asti SICILIA Messina Fonte: elaborazione su dati Istat.

15 DIFFERENZE TRA LE TRE PRINCIPALI AREE DI PRODUZIONE PIEMONTE CAMPANIA LAZIO DMA: 1,8 ha/azienda Struttura aziendale polverizzata: 0,75 ha/azienda DMA: 2,6 ha/azienda DIMENSIONE MEDIA AZIENDALE (DMA) Molte aziende di dimensioni medie: 26% SAU corilicola è concentrata in azende con 5-10 ha e grandi 26% SAU corilicola in az. di ettari 26% della SAU costituita da aziende di dimensioni < ad 1 etta ro Molte aziende di dimensioni medie: 36% SAU (az. 2-5 ha) e 27% SAU (az ha) RESA AREICA 16 Q.LI/HA 19 Q.LI/HA 20 Q.LI/HA MECCANIZZAZIONE medi a medi a el eva ta PRESENZA OP (Aggregazione fase agricola) MARCHI D.O. OP attive I.G.P. TONDA GENTILE TRILOBATA Scarsa presenza/attività OP. Intermediari concentrano l'offerta I.G.P. TONDA DI GIFFONI: attività scarsa OP molto attive D.O.P. NOCCIOLA ROMANA: in fase di avvio INDUSTRIA DOLCIARIA Fonte: Ismea Presenza di importanti imprese dolciarie che utilizzano le Nocciole I.G.P. (Lindt/Caffarel, Novi, Bauli, etc) Presenza di numerose imprese dolciarie di piccole dimensioni Assenza di imprese dolciarie di un certo rilievo, ma presenza di importanti sgusciatori e produttori di semilavorati

16 NOCCIOLE A DENOMINAZIONE DI ORIGINE (produzione certificata in tonnellate) Nocciola del Piemonte IGP Nocciola di Giffoni IGP Nocciola Romana DOP Il prodotto certificato IGP/DOP è circa il 3% della produzione complessiva.

17 3 Italia svolge un importante ruolo internazionale, ma è importatore netto sia di nocciole sgusciate, sia in guscio

18 NOCCIOLE SGUSCIATE: SCAMBI DELL ITALIA export import saldo tonnellate 1000 Euro euro/kg tonnellate 1000 Euro euro/kg tonnellate 1000 Euro 2009/ , , / , , / , , / , , / , , /14* , , /15* , , Var. % 2014 vs % 43% 11% 1% -6% -7% -17% -32% Var. % 2015 vs % 85% 68% 14% 74% 53% 19% 63% * cumulato settembre-dicembre Fonte: Ismea su dati Istat

19 NOCCIOLE IN GUSCIO: SCAMBI DELL ITALIA Export Import Saldo tonnellate 1000 Euro euro/kg tonnellate 1000 Euro euro/kg tonnellate 1000 Euro 2009/ , , / , , / , , / , , / , , /14* , , /15* , , Var. % 2014 vs % 24% 33% -1% 1% 2% 1% -5% Var. % 2015 vs % -15% 63% 391% 497% 22% -307% -310% * cumulato settembre-dicembre Fonte: Ismea su dati Istat

20 4 Il mercato all origine

21 PERCHE IL MERCATO ITALIANO DELLE NOCCIOLE E TURBOLENTO? Ampie oscillazioni del livello produttivo mondiale ed elevata volatilità delle quotazioni Influenza delle politiche commerciali turche Fluttuazioni del cambio del dollaro USA e dell Euro nei confronti della lira turca Filiera caratterizzata da moltissimi produttori e pochissime imprese dolciarie di grandi dimensioni

22 TREND DEL PREZZO MEDIO ALLA PRODUZIONE (Euro/kg prodotto in guscio) Fonte: Ismea

23 PREZZO MEDIO ALLA PRODUZIONE PER VARIETA (Euro/kg prodotto in guscio) Fonte: Ismea

24 5 Punti di forza e debolezza, opportunità e minacce

25 LA FILIERA CORILICOLA ITALIANA Vocazione territoriale Punti di forza Punti di debolezza Elevata frammentazione della fase agricola Produzioni di elevato profilo qualitativo Carenza di cooperazione Presenza di imprese dolciarie integrate con la fase agricola Ottime caratteristiche nutrizionali per la presenza di acidi grassi insaturi Opportunità Prezzi alla produzione influenzati dal mercato turco Costi di produzione più alti rispetto ai competitor Minacce Integrazione (contrattuale) della fase agricola con l industria di prima trasformazione e con quella dolciaria Aumento del consumo mondiale di frutta in guscio Aumento dell offerta mondiale e diminuzione del prezzo internazionale Integrazione verticale tra la fase industriale e quella agricola Protezione di aree geografiche soggette a dissesto idrogeologico ed a spopolamento

26 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Direzione MERCATI