Il controllo magneto-induttivo in applicazioni speciali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il controllo magneto-induttivo in applicazioni speciali"

Transcript

1 Il controllo magneto-induttivo in applicazioni speciali A. Canova (1), D. Rossi (2) (1) Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24, Torino, tel fax , (2) AMC Instruments, Via Pier Carlo Boggio 61, Torino, tel fax , Il controllo non distruttivo (CND) di tipo magneto-induttivo (MI) è diffuso da tempo nel settore della verifica delle funi metalliche per applicazioni di trasporto pubblico persone (funivie) ma si sta affermando in molto altri settori ed oltre ad essere utilizzato nei controlli periodici si sta verificando la richiesta di applicazioni fisse su impianti di sollevamento di vario tipo. Funi per ascensori trefolate e piatte, funi per impianti di sollevamento merci, portanti di nastri trasportatori, conduttori per linee aeree per l alta tensione, lamiere metalliche, hanno la caratteristica comune di poter essere verificate mediante un controllo di tipo magnetico. Nella memoria vengono presentate le peculiarità e le prestazioni delle diverse applicazioni che hanno richiesto lo sviluppo e la realizzazione di sistemi ad hoc. Persona di riferimento e autore che presenterà la memoria Prof. Aldo Canova Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24, Torino, tel fax , aldo.canova@polito.it Tematiche: Tecniche innovative nel controllo NDT in campo industriale Tecniche innovative nel controllo NDT in campo civile Affidabilità e sicurezza

2 Premessa Per molti anni il CND-MI è stato limitato alla verifica dell integrità delle funi metalliche del settore del trasporto persone in ambito funiviario. La norma armonizzata di riferimento, che specifica i requisiti minimi dell attrezzatura per il controllo MI e le procedure per l applicazione nell esame delle funi utilizzate negli impianti a fune per il trasporto di persone, è la UNI EN [1], la quale considera il controllo MI come un metodo di controllo supplementare a quello visivo in quanto consente di acquisire indicazioni anche sullo stato interno delle funi, il cui danneggiamento o deterioramento non rilevato potrebbe essere causa di rotture improvvise. Sia la metodologia di interpretazione dei segnali sia la strumentazione sviluppata hanno pertanto seguito le principali esigenze di tale settore e si sono difficilmente prestate ad adattamenti necessari affinché il CND-MI potesse essere proposto in settori e sistemi differenti [2-3]. La prima naturale estensione del CND alle funi ha riguardato i settori confinanti con quello funiviario: sollevamento carichi (gru, carriponte, etc) e quello del sollevamento persone (ascensori). In entrambe i settori il CND delle funi è stato e viene eseguito principalmente a vista ma la necessita di oggettivare la verifica e l impossibilità in taluni casi di effettuare l esame a causa delle condizioni operative ha portato a suggerire anche in tali settori la metodologia MI. In particolare nel sollevamento carichi attraverso la UNI ISO 4309:2006 [4] che indica i criteri per il controllo delle funi degli apparecchi di sollevamento si fa esplicito riferimento ai CND. La norma indica come modalità di verifica una ispezione visiva, per il rilevamento dei danneggiamenti esterni (allegato B) ed interni (allegato C) stabilendo i casi in cui le funi devono essere sostituite. In riferimento ai difetti interni imputabili a fenomeni corrosivi e/o di fatica, la norma ipotizza anche la possibilità del ricorso a CND per ispezioni sull intera lunghezza della fune. Occorre infine sottolineare come la spinta verso una maggior cura nelle verifiche è anche indirettamente imputabile alla legislazione italiana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro [5], per quanto riguarda principalmente gli impianti di sollevamento (apparecchi di sollevamento, ponti mobili sviluppabili e ponti sospesi) i cui controlli sono a carico del datore di lavoro che si avvale di persone competenti e sono soggetti a controlli da parte di ISPESL e ASL/ARPA con le periodicità definite. Analogamente, per gli ascensori e montacarichi regolamentati dal DPR 162/99, la periodicità dei controlli manutentivi è definita nell art. 15 mentre alle verifiche periodiche biennali e straordinarie provvedono ASL/ARPA e organismi notificati [6]. Nella presente memoria vengono mostrate alcune applicazioni del CND-MI che sono state affrontate in questi anni in ambiti anche differenti dal controllo funi e che mostrano come tale tecnica possa essere un ottimo strumento se accompagnato da una progettazione ad hoc delle diverse parti del sistema (detector, sistema di acquisizione, interfacce meccaniche etc.).

3 Settore ascensoristico Le tecnologie adottate per il controllo MI sono applicabili a qualunque tipologia di fune metallica. Partendo da questo presupposto sono nate applicazioni atte ad oggettivare il controllo delle funi anche in campo ascensoristico, settore in cui, ad oggi le verifiche sono normalmente effettuate a vista da un operatore o mediante l ausilio di una tavoletta di legno appoggiata sulle funi in movimento. Occorre anche sottolineare che la tendenza da parte dei costruttori ad andare verso impianti caratterizzati da un sempre maggior numero di funi di piccolo diametro (4 mm, al fine di ridurre la dimensione delle pulegge) e l affermarsi dei machine roomless, impianti in cui la puleggia motrice è posta all interno del vano ascensore, rendono di fatto impossibile effettuare un analisi adeguata delle funi. Uno strumento MI per il settore ascensoristico deve possedere una serie di requisiti tecnico-funzionali che consentano al manutentore o al verificatore una semplice, rapida ed efficace analisi di tutte le funi in contemporanea pur mantenendo la caratteristica della selettività [7-8]. Dall esperienza maturata in altri settori sono state sviluppate strumentazioni in grado di soddisfare tali requisiti e fornire come output un indicazione sull eventuale presenza di fili rotti, interni ed esterni, attraverso il rilievo del segnale LF relativo a ciascuna fune. Per mezzo di un datalogger (vedi Fig.1) ed un software dedicato è possibile acquisire, memorizzare le tracce e creare successivamente un report di prova (in Fig. 2 è riportato un esempio di acquisizione). Un possibile sviluppo futuro per questa tipologia di strumentazione è rappresentato dall installazione fissa sugli impianti per un monitoraggio in continuo dello stato delle funi. I moderni ascensori sono dotati di una rete di informazioni interna collegata in remoto con centrali di elaborazione dati (CED). Il detector per il controllo MI delle funi potrebbe entrare a far parte di questo complesso sistema fornendo informazioni utili per effettuare una programmazione delle attività di manutenzione o un pronto intervento nel caso si evidenziassero improvvise anomalie. Oltre alle consuete funi metalliche (trefolate e non) a sezione circolare, negli ultimi anni si sta affermando una nuova generazione di funi: le funi piatte, conosciute comunemente anche con il nome di cinghie. Quest ultime trovano ampia applicazione sia nel campo del sollevamento persone, sono sempre più numerosi i costruttori del settore ascensoristico che utilizzano questa soluzione, sia nel campo del trasporto e mobilitazione merci: basti pensare ai moderni magazzini automatizzati o ai belt conveyor,sempre più presenti in aziende con linee di produzione automatica. Morfologicamente, le funi piatte sono formate da un certo numero di piccoli trefoli metallici dal diametro tipicamente inferiore ai 3mm, posti in parallelo, ed immersi in una matrice in gomma. A seconda delle applicazioni tale matrice può essere costituita anche da materiale plastico e poliuretano (caso tipico delle cinghie dentate). Le funi piatte garantiscono ottime prestazioni meccaniche, grazie alla presenza dell anima metallica, pur essendo poco rigide e dunque adatte a lavorare con pulegge (o ruote dentate) dai diametri ridotti. A differenza delle funi tradizionali sulle cinghie risulta impossibile effettuare controlli di tipo visivo, in quanto l anima metallica si trova completamente immersa all interno della matrice. Alcuni studi effettuati negli ultimi anni, hanno dimostrato la validità dei controlli di tipo MI anche su questa tipologia di

4 manufatti [9]. Di seguito si possono notare i risultati ottenuti mediante alcuni test effettuati su campioni di cinghie opportunamente difettate in modo da simulare il danneggiamento dovuto a fenomeni di fatica (Fig. 3 e 4). Fig.1 Esempio di strumentazione per controllo M-I in campo ascensoristico Rottura trefolo 3 fili rotti 1 filo rotto interno 4 fili rotti 2 fili rotti 1 filo rotto interno + zona di abrasione Fig.2 Segnale LF su fune da 8 mm di diametro in presenza di alcune anomalie Fig.3 Esempio di fune piatta con difetti Fig.4 Segnale LF su fune piatta da 35 mm in presenza di alcune anomalie

5 Controllo linee aeree Alta Tensione Per le linee aeree sussistono problematiche non solo di natura elettrica, ma anche di natura meccanica: infatti, bisogna fare in modo che il conduttore non sia sottoposto a sforzi di trazione maggiore del carico di rottura. Come materiale conduttore viene utilizzato generalmente l'alluminio il quale presenta ottime caratteristiche elettriche ma una ridotta resistenza meccanica, pertanto i conduttori sono quasi sempre realizzati in corde composte da fili di acciaio (che formano l'"anima" della corda) e da fili di alluminio (che formano il "mantello"), cordati con strati ad eliche controrotanti. Il conduttore alluminio-acciaio risulta il più utilizzato, per quanto esistano molte altre particolari tipologie di conduttori bimetallici, sviluppate per ovviare a particolari necessità di resistenza meccanica, alla corrosione o al surriscaldamento. Sebbene la normativa ne tenga conto, a causa di condizioni atmosferiche particolari (es. manicotto di ghiaccio) il carico meccanico può superare i parametri di progetto e provocare la rottura del conduttore aereo. La verifica dello stato dell anima interna in acciaio del conduttore aereo, avendo caratteristiche ferromagnetiche, può essere verificata allo stesso modo con cui vengono verificate le funi metalliche. Viene qui presentato uno studio sperimentale che dimostra la fattibilità della verifica su conduttori in cui sono stati realizzati dei difetti in modo artificiale di piccola entità. In Fig. 5 sono evidenziati i difetti effettuati in laboratorio mentre in Fig. 6 sono riportati le relative tracce MI ottenute. Va osservato come i risultati ottenuti siano buoni malgrado la distanza tra anima del conduttore e sensore del detector sia elevata a causa dell inevitabile mantello dei conduttori in alluminio. Rottura netta filo elementare Abrasione superficiale Fig.5 Difetti eseguiti in laboratorio su anima ferromagnetica del conduttore Fig.6 Segnali LF ed LMA relativi al test MI effettuato sul campione Controllo impianti per trasporto aereo con detector MI di tipo aperto I sistema di trasporto aereo su fune con nastro trasportatore si rivolgono principalmente ai settori minerario, estrattivo, ai grandi cantieri di costruzione e comunque dove sia richiesta una portata oraria medio alta. Il nastro trasportatore, nell applicazione presentata (Fig. 7), assume una forma a conca per meglio contenere

6 il materiale e scorre su una rulliere fissate ad un telaio a sua volta sostenuto da funi portanti. L elevato numero di ammorsamenti dei telai alle funi, generalmente di tipo chiuso, presenti nella struttura richiede necessariamente di utilizzare dei detector di tipo aperto. In tale strumentazione il controllo LF risulta limitato ad un settore che non copre oltre i 150 e pertanto si dispone anche un controllo di tipo LMA. La presenza di sonde LMA solo su metà strumento rende il segnale molto sensibile alle oscillazioni del detector, che va tenuto il più possibile in posizione fissa rispetto alla fune (Fig. 8). Occorre sottolineare come il superamento del test di l omologazione di strumenti aperti risulti più complesso rispetto agli strumenti chiusi ma raggiungibile a patto di un buon dimensionamento magnetico del detector. Fig. 7 - Nastro trasportatore Fig. 8 - Strumentazione di tipo aperto Controllo laminati metallici La presenza di inclusioni ferrose all interno di laminati amagnetici o la presenza di particelle amagnetiche in laminati magnetici può essere anch essa rilevata attraverso una misurazione di tipo magnetico. In questo caso non viene effettuata una misurazione della variazione dell induzione magnetica ma della sua direzione. Il sensore è quindi costituito da una schiera continua di sensori di campo (sensori ad effetto hall di tipo SMD) posti lungo una linea ortogonale alla direzione di avanzamento della lastra e per una lunghezza pari alla larghezza della lastra stessa. Sopra la scheda dei sensori viene posto il magnete permanente che genera il campo magnetico che intercetta la lastra (Fig. 9). Volendo ottenere una risoluzione sufficiente occorre prelevare il segnale proveniente dal singolo sensore. La risoluzione risulta quindi pari alla dimensione del sensore e nel caso in cui sia necessario aumentarla è possibile farlo realizzando più schiere di sensori opportunamente sfasate (Fig. 9). Fig. 9 - Layout del detector per lastre metalliche

7 Fig Esempio di risultati del controllo MI su lamiere metalliche In Fig. 10 è riportato un esempio di ricostruzione dell immagine magnetica di una successione di possibili difetti di maggiore e minore entità realizzati in modo artificiale sulla lastra al fine di valutare la prestazione del controllo. Come si può osservare l identificazione del difetto e la sua ricostruzione permette di rilevare in modo chiaro la posizione e l entità dello stesso. Maggiori dettagli del lavoro svolto posso essere trovati nella memoria [10]. Settore sollevamento Il controllo MI nel settore del sollevamento carichi, pur non essendo ancora obbligatorio dal punto di vista normativo viene comunque indicato all interno della UNI ISO 4309 come supporto al controllo di tipo visivo. A sottolineare l importanza di tale tipologia di controlli c è la sempre crescente attenzione che gli addetti ai lavori del settore stanno manifestando nei confronti della strumentazione MI. Le funi impiegate nel settore del sollevamento, nella maggior parte dei casi risultano essere ricoperte da grasso, per garantire una corretta lubrificazione e protezione delle stesse, il quale rende di fatto impossibile effettuare un accurato controllo di tipo visivo. Le grandi gru portuali che operano in ambiente marino sono esposte a forte rischio corrosione causata dalla presenza della salsedine. L utilizzo di strumentazione MI risulta quindi in questi casi, essere l unica via possibile per effettuare un efficace controllo. La manutenzione delle funi nel settore del sollevamento carichi ricopre un ruolo di fondamentale importanza, basti pensare ai danni (economici e non) che causerebbe il fermo macchina di una grossa gru portuale, o per un azienda, alla mancata produzione dovuta alla messa fuori servizio non preventivata di un carroponte. Detector MI installati permanentemente su macchine di questo genere permetterebbero di oggettivare quotidianamente lo stato delle funi, rendendo in questo modo possibile la programmazione della manutenzione sulle stesse, spostando nel tempo il cambio funi sino a quando realmente necessario. In Fig. 11 e 12 sono visibili alcune istallazioni relative ad un carroponte industriale di media portata e ad un impianto per sollevamento carichi da cantiere. Il controllo può essere sia di tipo LF che LMA ed i sensori utilizzati basati su sonde ad effetto hall fino a velocità di circa 0.5m/s e bobine oltre tale velocità. Fig.11 Installazione permanente di un detector MI su carroponte industriale

8 Fig.12 Installazione permanente di un detector MI su impianto per sollevamento carichi da cantiere

9 Conclusioni Nella memoria vengono presentate alcuni ambiti in cui il controllo non distruttivo di tipo magneto induttivo può essere applicato per una verifica di manufatti metallici. L elemento principale di collegamento tra i diversi esempi presentati è caratterizzato dalla necessità di customizzare il sistema di controllo al fine di permettere un adattamento del sensore e del sistema di acquisizione a quelle che sono le esigenze operative. In base a parametri, quali la velocità relativa tra detector e l elemento sotto esame, vincoli di forma e ingombri, risoluzione spaziale, etc., si determina la scelta della tecnologia di sensori che fornisce il migliore rapporto segnale rumore (sonde Hall, GMR, bobine). Le applicazioni presentate mostrano anche come la grandezza caratteristica oggetto del controllo, ampiezza o direzione del flusso magnetico totale o disperso, sia una scelta che varia a seconda dell applicazione. Infine è stato sperimentato come attraverso una ingegnerizzazione dei dispositivi MI sia possibile raggiungere le esigenze operative richieste compatibilmente con i necessari vincoli di costo per un una istallazione permanente della strumentazione sull impianto per un controllo in continuo dello stesso. Bibliografia [1] Norma UNI EN : Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone Funi. Parte 8: Controllo magneto-induttivo delle funi (Magnetic Rope Testing, MRT). Febbraio [2] V. Cacciatore, A. Canova, A. Vallan and B. Vusini, Experience and technologies in NDT of ropes, Key Eng. Materials, Vol. 347, 2007, pp [3] A.Canova, B. Vusini, Magnetic Analysis of Non Destructive Testing Detectors for Ferromagnetic Ropes COMPEL; Vol. 27, No 4, 2008, pagg [4] Norma UNI ISO 4309: Apparecchi di sollevamento. Funi - Cura, manutenzione, installazione, controlli e scarto. Novembre [5] DL 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell art. 1 della legge 3/08/2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. [6] L. Tomassini, M. Madonna: Controlli e verifiche di macchine e impianti per sollevamento materiale e persone, 13 Congresso AIPnD, Roma, Ottobre 2009 ( [7] A. Canova, F. Ficili, G. Gruosso, B. Vusini, Device for the monitoring of multicable system, Patent WO2009IB [8] A.Canova, P. Boschiazzo, F. Ficili, P. Frighi, B. Vusini, Magneto-inductive testing of steel ropes in elevators, Elevatori, The European Elevator Magazine, n.2, 2009, pp [9] A.Canova, F. Ficili, D. Rossi, Innovative Magneto-Inductive Systems for Metallic Ropes 10th European Conf. on NDT, Moscow 2010, June 7-11, e-journal of NDT (ejndt) ISSN [10] L. Battaglini, P. Burrascano, A. Canova, F. Ficili, M. Ricci, D. Rossi, F. Sciacca, Non Destructive Control of Metallic Plate with Magnetic Technique, New Developments and Applications in Sensing Technology, Spinger 2011, DOI / , pag

La tecnica Magneto Induttiva per il controllo delle funi metalliche

La tecnica Magneto Induttiva per il controllo delle funi metalliche La tecnica Magneto Induttiva per il controllo delle funi metalliche A. Canova Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24, 10129 Torino, tel. 011 0907158 fax.

Dettagli

Un indagine oggettiva dello

Un indagine oggettiva dello di Aldo Canova dipartimento di Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino aldo.canova@polito.it La tecnica magneto-induttiva per il controllo delle funi metalliche Le funi metalliche sono oggi utilizzate

Dettagli

FAS Funi e accessori per sollevamento S.p.A.

FAS Funi e accessori per sollevamento S.p.A. FAS Funi e accessori per sollevamento S.p.A. Corso di formazione. Modulo TC- 02 FUNI DI ACCIAIO PER GRU Verifiche ed Analisi dei punti critici. 1 Manutenzione, controllo e sostituzione. i La legge. La

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

CONOSCENZE MINIME RICHIESTE

CONOSCENZE MINIME RICHIESTE CICPND CENTRO ITALIANO DI CERTIFICAZIONE PER LE PROVE NON DISTRUTTIVE E PER I PROCESSI INDUSTRIALI Patrocinato da: CNR ENEA UNI ISPESL - UNIV. LA SAPIENZA Via C. Pisacane, 46 20025 Legnano MI Tel. +39

Dettagli

CONTROLLO MAGNETICO INDUTTIVO DELLE FUNI DI ACCIAIO

CONTROLLO MAGNETICO INDUTTIVO DELLE FUNI DI ACCIAIO Riparazioni, Manutenzioni e Revamping per Gru a Ponte, Gru a Bandiera e Paranchi di qualsiasi marca e modello Controllo magneto induttivo per funi metalliche Preventivi gratuiti Revisioni e riparazioni

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

Controllo e verifica di funi per il settore ascensoristico www.aemmeci.com

Controllo e verifica di funi per il settore ascensoristico www.aemmeci.com Controllo e verifica di funi per il settore ascensoristico www.aemmeci.com AMC Instruments Progettazione, industrializzazione e vendita di prodotti legati all analisi non distruttiva di manufatti metallici

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

Brescia 25 marzo 2015. I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO alla luce del D. Lgs. 81/08 - art. 71 comma 8. Relatore: Libero Donati

Brescia 25 marzo 2015. I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO alla luce del D. Lgs. 81/08 - art. 71 comma 8. Relatore: Libero Donati Brescia 25 marzo 2015 I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO alla luce del D. Lgs. 81/08 - art. 71 comma 8 Relatore: Libero Donati DEFINIZIONI Secondo la norma ISO 4306-1 un Apparecchio

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

RILIEVO DANNI CAUSATI DA SCARICHE ELETTRICHE AD ELEVATA TENSIONE SU FUNI DI IMPIANTI FUNIVIARI

RILIEVO DANNI CAUSATI DA SCARICHE ELETTRICHE AD ELEVATA TENSIONE SU FUNI DI IMPIANTI FUNIVIARI Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale RILIEVO DANNI CAUSATI DA SCARICHE ELETTRICHE AD ELEVATA TENSIONE SU FUNI DI IMPIANTI FUNIVIARI Relatore Prof. Vigilio Fontanari Laureando

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

Libretto verifiche e controlli per

Libretto verifiche e controlli per Libretto verifiche e controlli per Gru a torre n fabbrica matricola ISPESL Eseguendo le verifiche e i controlli è necessario osservare quanto segue: - le norme di legge italiane e comunitarie, - le norme

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica genesi e definizioni Termografia: definizioni e principio di misura Dal greco: Scrittura del calore

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

Esperienze di esami magnetoinduttivi su funi di funivie ed applicabilità del metodo alle funi di impianti di sollevamento.

Esperienze di esami magnetoinduttivi su funi di funivie ed applicabilità del metodo alle funi di impianti di sollevamento. Esperienze di esami magnetoinduttivi su funi di funivie ed applicabilità del metodo alle funi di impianti di sollevamento. F.Degasperi LA.T.I.F. Laboratorio Tecnologico Impianti a Fune Provincia Autonoma

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori

Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori (Ordinanza sugli ascensori) Modifica del 17 agosto 2005 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 23 giugno 1999 1 sugli ascensori è modificata

Dettagli

2.1 Funi metalliche e nozioni sui cavi... 3. 2.1.1 Informazioni generali sui cavi... 3. 2.1.2 Assemblaggio delle funi metalliche...

2.1 Funi metalliche e nozioni sui cavi... 3. 2.1.1 Informazioni generali sui cavi... 3. 2.1.2 Assemblaggio delle funi metalliche... Sommario 2 Cavi - Collegamenti finali 2.1 Funi metalliche e nozioni sui cavi... 3 2.1.1 Informazioni generali sui cavi... 3 2.1.2 Assemblaggio delle funi metalliche... 3 2.1.2.1 Funi ad avvolgimento parallelo...

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare

Dettagli

Principio di controllo a Correnti Indotte

Principio di controllo a Correnti Indotte PRÜFTECHNIK NDT sviluppa soluzioni pratiche per controlli non distruttivi (NDT) durante la produzione e nel controllo finale per tutti i tipi di semilavorati, tubi metallici, barre e fili. PRÜFTECHNIK

Dettagli

Nello specifico esiste la norma specifica UNI ISO 9927-1. 4

Nello specifico esiste la norma specifica UNI ISO 9927-1. 4 Oggetto: D.Lgs 81/08 Verifiche ed ispezione approfondita sugli apparecchi di sollevamento- interpretazione del Decreto e delle Norme attinenti. Competenze esclusive dell Ingegnere. In riferimento al Decreto

Dettagli

ATTREZZATURE PER IL SOLLEVAMENTO (SC) COSE E PERSONE (SP)

ATTREZZATURE PER IL SOLLEVAMENTO (SC) COSE E PERSONE (SP) ATTREZZATURE PER IL SOLLEVAMENTO (SC) COSE E PERSONE (SP) Si classificano in : Gruppo SC - Apparecchi di sollevamento materiali non azionati a mano ed idroestrattori a forza centrifuga a) Apparecchi mobili

Dettagli

LARIO FLUID SRL Tel Ufficio: +39 0341 353855 Via della Pergola 55 PIVA/CF 03574770131 Mail: info@lariofluid.com 23900 LECCO (LC) Capitale i.v.

LARIO FLUID SRL Tel Ufficio: +39 0341 353855 Via della Pergola 55 PIVA/CF 03574770131 Mail: info@lariofluid.com 23900 LECCO (LC) Capitale i.v. LARIO FLUID SRL Tel Ufficio: +39 0341 353855 Via della Pergola 55 PIVA/CF 03574770131 Mail: info@lariofluid.com 23900 LECCO (LC) Capitale i.v. 100.000,00 Web Site: www.lariofluid.com Presentazione LARIO

Dettagli

AVVOLGICAVO serie 1700

AVVOLGICAVO serie 1700 AVVOLGICAVO serie 1700 Costruiti in conformità alle Norme EN 61242 EN 60335-1 110 Prodotti conformi ai requisiti delle Direttive 2006/95/CE 2006/42/CE 2002/95/CE Legge 626: OK! INFORMAZIONI GENERALI SUGLI

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI 1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Trieste 28 Febbraio 2011

Trieste 28 Febbraio 2011 CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE ISO 3834: 2009 Requisiti di qualità della saldatura per fusione dei materiali metallici Trieste 28 Febbraio 2011 Roberto Silvestrin I patentini per la saldatura I

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

NUOVA DIRETTIVA MACCHINE (2006/42/CE)

NUOVA DIRETTIVA MACCHINE (2006/42/CE) NUOVA DIRETTIVA MACCHINE (2006/42/CE) Articolo 1 Campo di applicazione 1. La presente direttiva si applica ai seguenti prodotti: a) Macchine; b) Attrezzature intercambiabili; c) Componenti di sicurezza;

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina

Dettagli

Convegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009

Convegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009 Convegno ISPESL La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico Bari Sala Multimediale Rettorato - Politecnico di Bari 23 ottobre 2009 ing. Francesco Nigri La manutenzione elettrica

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Technical Convention QUALITY IN MAINTENANCE: FULL SAFETY, FULL ACCESSIBILTY Augsburg, 18 October 2007 Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Ascensori esistenti

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Firenze 28.11.2013. A. Colzani - L. Rota. 01/12/2013 Servizio Acquisti

Firenze 28.11.2013. A. Colzani - L. Rota. 01/12/2013 Servizio Acquisti Valutazione dei Rischi per la modifica e l installazione di un nuovo azionamento elettrico per le porte di salita in conformità alla EN 14752. Esempio di applicazione su automotrici ALN668 circolanti su

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE I L 92/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.4.2008 REGOLAMENO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo

Dettagli

SCHEDA TECNICA DETERMINAZIONE CICLI DI VITA APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

SCHEDA TECNICA DETERMINAZIONE CICLI DI VITA APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO SCHEDA TECNICA DETERMINAZIONE CICLI DI VITA APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO PANORAMICA SUI SERVIZI OFFERTI GESTIONE APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO - I SERVIZI OFFERTI DA TRESIGMA S.r.l. Con il proprio staff di

Dettagli

Fardellatrici Catalogo attrezzature, modifiche e revisioni

Fardellatrici Catalogo attrezzature, modifiche e revisioni Cod. Descrizione 301 Attrezzatura per fardellatrice con sistema di formazione del pacco a pioli meccanici comprensiva di carrello portacestello 305 Attrezzatura per fardellatrice con sistema di formazione

Dettagli

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Le disposizioni del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008 si applicano alle attività di cui al comma 2 secondo le

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA 1 INDICE ATTREZZATURE 4 LAVORATORI 6 CORSI TECNICO SPECIFICI 7 RSPP 9 RLS 10 PREPOSTI 11 PREVENZIONE INCENDI 12 PRIMO

Dettagli

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura del Servizio Prevenzione e Rischio Tecnologico

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM EMAIL:STUDIONERI@STUDIONERI.COM

Dettagli

Soluzioni per elevare il tuo lavoro.

Soluzioni per elevare il tuo lavoro. Soluzioni per elevare il tuo lavoro. Metalmontaggi supporta il lavoro in altezza di tutti quei professionisti che devono confrontarsi con interventi e manutenzioni da eseguirsi in quota o anche semplicemente

Dettagli

Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer

Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer La risposta Georg Fischer ai tecnici che chiedono un risparmio in termini economici

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE Pagina 1 di 5 Documenti collegati comunicato stampa Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 13 aprile 2007 Delibera n. 88/07 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA

Dettagli

Applicabilità del metodo magnetoinduttivo per il controllo della integrità delle funi installate su sistemi di sollevamento

Applicabilità del metodo magnetoinduttivo per il controllo della integrità delle funi installate su sistemi di sollevamento PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO LABORATORIO TECNOLOGICO IMPIANTI A FUNE Applicabilità del metodo magnetoinduttivo per il controllo della integrità delle funi installate su sistemi di sollevamento ing. Fabio

Dettagli

DISPOSITIVI PER LE USCITE ANTIPANICO E PER LE USCITE DI EMERGENZA

DISPOSITIVI PER LE USCITE ANTIPANICO E PER LE USCITE DI EMERGENZA DISPOSITIVI PER LE USCITE ANTIPANICO E PER LE USCITE DI EMERGENZA l-norme UNI EN 1125: 1999 ed UNI EN 179: 1999 Premesso che le norme tecniche sono volontarie, e che quindi i costruttori non sono obbligati

Dettagli

EXPO LAVORI PUBBLICI Sicurezza e prestazioni delle macchine impiegate nei lavori pubblici. Le macchine usate Mantenimento in uso e rivendita

EXPO LAVORI PUBBLICI Sicurezza e prestazioni delle macchine impiegate nei lavori pubblici. Le macchine usate Mantenimento in uso e rivendita EXPO LAVORI PUBBLICI Sicurezza e prestazioni delle macchine impiegate nei lavori pubblici Le macchine usate Mantenimento in uso e rivendita Ferrara 11 maggio 2011 Categorie professionali coinvolte Sono

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Tipologia degli apparecchi ed impianti N in esercizio %

Tipologia degli apparecchi ed impianti N in esercizio % CONTESTO Il Servizio Impiantistico Antinfortunistico UOIA - effettua principalmente verifiche e controlli periodici di apparecchi e impianti inseriti in ambienti di lavoro e di vita finalizzati ad accertare

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

Safety Speed Monitoring. Considerazioni sui sensori in applicazioni per il controllo della velocità di sicurezza

Safety Speed Monitoring. Considerazioni sui sensori in applicazioni per il controllo della velocità di sicurezza Safety Speed Monitoring Considerazioni sui sensori in applicazioni per il controllo della velocità di sicurezza Safety Speed ESEMPI DI COMBINAZIONE TRA SENSORI E MOSAIC MV Encoder Proximity Modulo MV Livello

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 1 Occhiali per la protezione degli occhi contro la proiezione di schegge V2-25/06/2013 La

Dettagli

Attenzione. Allerta. Allarme. da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il

Attenzione. Allerta. Allarme. da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il Individuazione delle soglie di Attenzione Allerta Allarme da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il Piano di Protezione Civile di S. Maria Maddalena di Ripoli in comune di San Benedetto

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Torino 23.10.2013 SCIA antincendio: adempimenti e verifiche

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino Soluzioni integrate per la gestione del magazzino whsystem Light è la versione di whsystem dedicata alla gestione di magazzini convenzionali. Questa variante prevede un modulo aggiuntivo progettato per

Dettagli

ATEX ed Ambienti Confinanti DCS Safety System Sistemi di Sicurezza e Controllo in ambienti a rischio esplosione

ATEX ed Ambienti Confinanti DCS Safety System Sistemi di Sicurezza e Controllo in ambienti a rischio esplosione TUSL - TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO In ambito lavorativo, il Dlgs. 81/2008 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute preventivo e permanente,

Dettagli

[Come riconoscere una porta tagliafuoco]

[Come riconoscere una porta tagliafuoco] Come riconoscere una porta tagliafuoco Il problema è : come avere una prova che il serramento sia stato,al tempo della sua produzione e messa in opera, attestato per il requisito di resistenza al fuoco,

Dettagli