Sistemi di interruzione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sistemi di interruzione"

Transcript

1 Testo di rif.to: [Congiu] (pg ) 07.a Sistemi di interruzione Motivazioni Funzioni minime presenti nell hardware Gestione delle interruzioni Sistemi efficienti di interruzione Interruzioni software Inefficienza del busy waiting La programmazione delle operazioni di I/O, effettuata ricorrendo ai cicli di attesa (busy waiting) per rispettare i protocolli di I/O, comporta un uso inefficiente del processore: tanto più inefficiente quanto più lento è il dispositivo, anziché eseguire ripetutamente un numero elevatissimo di volte le istruzioni dei cicli di attesa, il processore potrebbe impiegare quei tempi di attesa per eseguire istruzioni più utili (ad es. durante un attesa di 10ms, potrebbero venir eseguite più di istruzioni utili!). 1

2 Un sistema più efficiente per impiegare più utilmente il tempo di CPU, è necessario disporre di un meccanismo che : consenta al processore di passare ad eseguire altre attività, dopo aver avviato uno dei passi del protocollo di I/O, e che preveda che sia il dispositivo a farsi parte attiva per richiedere l intervento del processore, inviando ad esso un apposito segnale quando è pronto per il passo successivo del protocollo di I/O (richiesta di servizio). 2 Sistema di interruzione - a fronte di questo segnale il processore potrà: interrompere il programma in esecuzione, passare ad eseguire la sequenza di istruzioni richiesta dal protocollo di I/O (questa sequenza di istruzioni si chiama: routine di servizio della interruzione - RSI), riprendere poi l esecuzione del programma interrotto; - questo segnale si chiama richiesta di interruzione - il meccanismo che realizza questa possibilità si chiama sistema di interruzione. 3

3 Problemi da risolvere Per gestire correttamente questo meccanismo di interruzione, è necessario che vengano risolti i seguenti problemi: il salvataggio del contesto in cui sta operando il programma che viene interrotto, per poterlo poi ripristinare al termine dell interruzione; il riconoscimento del dispositivo che ha provocato l interruzione (identificazione dell interruzione); l ordinamento delle richieste di interruzione secondo una gerarchia di priorità. 4 Salvataggio e ripristino del contesto Il contesto è costituito da tutto ciò che caratterizza lo stato di avanzamento dell esecuzione del programma che sta per essere interrotto: il registro program counter (PC), i registri dell ALU, i registri che contengono le informazioni che definiscono lo stato del processore, al termine della interruzione, per far proseguire correttamente l esecuzione del programma interrotto, tutto il suo contesto va ripristinato; si può parlare anche di commutazione di contesto (da quello del programma che viene interrotto a quello della RSI e viceversa). 5

4 Accettazione di una interruzione 6 Una richiesta di interruzione può essere accettata dal processore (e dar luogo al verificarsi di un interruzione), solo al termine della fase di execute di un istruzione e prima del fetch dell istruzione successiva (durante l esecuzione di una istruzione, non è facilmente definibile qual è il contesto da salvare); un interruzione può verificarsi solo se è abilitata da un apposito registro in cui è definito lo stato di interrompibilità del processore. Commutazione del contesto Quando si verifica un interruzione, l hardware deve effettuare la commutazione di almeno la seguente porzione del contesto: il registro PC, il registro che definisce lo stato di interrompibilità del processore; la commutazione del resto del contesto può essere effettuata o dall hardware (più veloce), oppure dal software (più lento) mediante istruzioni di preambolo della routine di servizio. 7

5 Identificazione dell interruzione - 1 Più dispositivi possono generare richieste di interruzione per ottenere il servizio del processore; ciò comporta la presenza, in memoria centrale, di tante routine di servizio quanti sono questi dispositivi; quando si verifica un interruzione è necessario individuare il dispositivo che l ha richiesta, al fine di selezionare la RSI da attivare. 8 Identificazione dell interruzione - 2 L identificazione del dispositivo che ha provocato l interruzione può essere fatta: via software: eseguendo una sequenza di istruzioni che esamini i dispositivi (polling) e, individuato quello da servire, effettui un salto alla corrispondente routine di servizio. via hardware: prevedendo che il dispositivo, oltre alla richiesta di interruzione, generi un codice che ne permetta l identificazione da parte del processore; la realizzazione hardware è più veloce di quella software. 9

6 Gerarchia di priorità 10 Le richieste di interruzione provenienti da dispositivi con esigenze di tempo reale più critiche, devono essere servite con priorità superiore alle altre; l esigenza di distinguere la priorità delle richieste si manifesta in due circostanze: se sono contemporaneamente presenti più richieste, quando si verifica un interruzione: vanno servite prima quelle più prioritarie; quando viene richiesta (un altra) interruzione durante l esecuzione di una RSI: la RSI va interrotta solo se la nuova richiesta è più prioritaria; anche questo aspetto può avere una soluzione hardware (più veloce), oppure software (più lenta). Efficienza dei sistemi di interruzione un sistema di interruzione è tanto più efficiente quanto minore è il tempo che intercorre tra la generazione di una richiesta di interruzione e l esecuzione delle istruzioni che ne realizzano il servizio; l efficienza di un sistema di interruzione è quindi legata alla rapidità con cui il processore è in grado di intervenire, in seguito alla segnalazione che un dispositivo è pronto, per eseguire le istruzioni richieste dal relativo protocollo di I/O; l efficienza di un sistema di interruzione è particoloarmente importante nelle applicazioni con esigenze di tempo reale critiche. 11

7 Un semplice sistema di interruzione 12 viene ora presentata una possibile realizzazione del sistema di interruzione, nella quale l hardware si limita a fornire le funzioni minime per risolvere i tre problemi decritti; la gran parte delle funzionalità richieste sono realizzate dal software (tramite l esecuzione della routine di servizio, o di un preambolo ad essa); il sistema di interruzione che si ottiene sarà molto inefficiente; in seguito si presenteranno possibili realizzazioni più efficienti, nelle quali la soluzione dei tre problemi indicati è assicurata dall hardware. Generazione di richiesta di interruzione la richiesta di interruzione (IRQ) ha origine dal registro STATUS che, nell interfaccia del dispositivo, segnala quando esso è pronto; il registro IM consente di abilitare o disabilitare la generazione di IRQ da parte del dispositivo; il registro I consente al processore di accettare o meno IRQ. 13 ( elementi aggiunti)

8 Più richieste di interruzione più richieste di interruzione, provenienti da dispositivi diversi, potrebbero venir raccolte da una porta OR ( elemento aggiunto) Schema con più richieste di interruzione Una sola linea di interruzione ma è meglio usare un collegamento wired OR (con porte NAND open-collector), che richiede una sola linea IRQ: 15 Wired OR di richieste di interruzione ( elementi aggiunti)

9 Funzioni minime fornite dall HW Al verificarsi di una interruzione, l HW deve provvedere almeno a: 1. commutare la sola porzione di contesto costituita dai registri SR e PC: SR push PC push 2.commutare al valore 0 il registro I per impedire che si verifichino altre interruzioni: 0 I 3.inserire, nel PC, l indirizzo della routine di servizio (collocata, ad es a partire dall indirizzo 0) 0 PC (in questo modo, tutte le interruzioni attivano la stessa routine-preambolo, situata a partire da M[0]) 16 Ritorno al programma interrotto per ripristinare il contesto del programma interrotto, l HW deve inoltre prevedere una istruzione apposita: RTI (return from interrupt) che esegua le seguenti operazioni: pop PC pop SR 17

10 Al resto... deve provvedere il SW la commutazione degli altri elementi del contesto (registri, ) può essere realizzata eseguendo apposite istruzioni della RSI che verrà attivata; l identificazione dell interruzione si può ottenere collocando nella routine-preambolo (all indirizzo 0) una sequenza di istruzioni che esamina lo stato dei dispositivi (polling) per individuare quello da servire ed attivare la RSI specifica; l ordine con cui vengono esaminati i dispositivi nella sequenza di polling realizza il primo dei due aspetti della gerarchia di priorità (la scelta della richiesta da servire in presenza di richieste contemporanee); il secondo aspetto (la interrompibilità) può essere realizzato inserendo nella RSI istruzioni che impostino (previo salvataggio e successivo ripristino) lo stato dei registri IM di tutti i dispositivi: IM=1 solo in quelli considerati più prioritari. 18 Organizzazione del SW il servizio di una interruzione comprende l esecuzione della routinepreambolo e l esecuzione della RSI specifica; le operazioni che devono essere eseguite sono: Routine-preambolo: completamento della commutazione del contesto, identificazione dell interruzione (polling), attivazione della RSI specifica; RSI specifica: completamento della commutazione del contesto, compreso l eventuale nuovo stato di interrompibilità; esecuzione delle operazioni richieste dal dispositivo (protocollo di I/O); ciò deve avere come effetto la rimozione della IRQ; ripristino di tutto il contesto salvato via software (anche quello salvato dalla routine-preambolo); esecuzione della istruzione RTI (con cui si ripristina il contesto salvato dall HW). 19

11 Elementi HW per il sistema di interruzione 20 ( elementi aggiunti) Modulo di interfaccia con l aggiunta di una semplice logica di interrupt Istruzioni per il sistema di interruzione Istruzioni I/O già presenti nel PD32: IN z disp, d ; IORD=1 OUT z s, disp ; IOWR=1 START disp ; 0 STATUS, STARD=1 JR disp, addr ; if (READY=1) addr PC JNR disp, addr ; if (READY=0) addr PC 21 Istruzioni I/O aggiuntive per la gestione delle interruzioni: CLEAR disp ; 0 STATUS SETIM disp ; 1 IM CLRIM disp ; 0 IM JIM disp, addr ; if (IM=1) addr PC JNIM disp, addr ; if (IM=0) addr PC SETI ; 1 I CLRI ; 0 I RTI ; pop PC, pop SR

12 Identificazione dell interruzione l identificazione si effettua via software interrogando, ad uno ad uno (polling), i vari dispositivi, esaminandone i segnali IMS e READY : 22 JNIM DISP1, D2 ;IMS[DISP1] = 1? JR DISP1, SERV1;si: se STATUS[DISP1] = 1 ;attiva la RSI di DISP1 D2: JNIM DISP2, D3 ;no: esamina DISP2 JR DISP2, SERV2 D3:.. DN: JNIM DISPN, UFO JR DISPN, SERVN UFO:. ;interrupt non identificato Esempio d uso d delle interruzioni Si voglia ri-programmare l esempio dell acquisizione di 100 dati da un convertitore A/D (esempio già visto), utilizzando il meccanismo delle interruzioni; le seguenti istruzioni impostano il puntatore AD1_P e il contatore AD1_C, utilizzati dalla routine di servizio, e avviano l acquisizione del primo dato inviando il comando START:... MOV #TAB1, AD1_P ; valore iniziale del puntatore MOV #100, AD1_C ; valore iniziale del contatore START AD1 ; comando che avvia l acquisizione ; del primo dato 23

13 Organizzazione dei dati in memoria 24 Sequenza di polling Quando il primo dato è pronto nel data buffer, viene generata una richiesta di interruzione, riconosciuta da una sequenza di polling in cui è presente l istruzione: ; sequenza di polling... JR AD1, SAD1... ; attiva la routine SAD1 ; se in AD1 è READY=1

14 La routine di servizio Quando la RSI viene attivata, il dato è pronto e può essere acquisito e messo in memoria senza cicli di attesa: SAD1: PUSH R0 ; salva i registri usati PUSH R1 ; MOVL AD1_C, R0 ; contatore MOVL AD1_P, R1 ; puntatore INW AD1, (R1)+ ; trasferisce il dato in memoria e ; incrementa il puntatore SUBL #1, R0 ; decrementa il contatore JNZ NEXT ; era l ultimo dato? CLEAR AD1 ; sì: rimuove la richiesta di interr.ne ; rendendo inattivo il dispositivo... JMP EXIT ; e ritorna al progr. interrotto NEXT: START AD1 MOVL R0, AD1_C ; aggiorna il contatore e... MOVL R1, AD1_P ; il puntatore in memoria EXIT: POP R1 ; ripristina i registri usati ; no: avvia l acquisizione successiva POP R0 ; RTI ; ritorna al programma interrotto 26 Gerarchia di priorità Con il semplice hardware descritto, è possibile prevedere anche una organizzazione del software tale da istituire una gerarchia di priorità tra i dispositivi allo scopo di: stabilire quale dispositivo debba essere servito per primo, in caso di richieste contemporanee di interruzione: ciò si ottiene definendo l ordine di esame dei dispositivi nella sequenza di polling; prevedere che una RSI possa essere a sua volta interrotta da dispositivi più prioritari: ciò si ottiene: 1. impostando i valori opportuni nei registri IM dei dispositivi: IM=1 in quelli più prioritari, che possono interrompere, IM=0 in quelli che non devono poter interrompere; 2. strutturando la RSI nel modo indicato nella prossima slide 27

15 RSI interrompibile La struttura di una RSI che preveda di poter essere a sua volta interrotta è la seguente: 28 SERVI:... ; commutazione del contesto... ; (compresi i valori dei registri IM... ; che stabiliscono il livello di ; interrompibilità della routine). SETI ; abilitazione delle interruzioni,... ; servizio del dispositivo:... ; (qui la routine può essere interrotta)... ; CLRI ; disabilitazione delle interruzioni... ; ripristino del contesto RTI Sistemi di interruzione più efficienti sistemi di interruzione più efficienti si ottengono realizzando da hardware le varie funzioni: commutazione del contesto: set multipli di registri; identificazione delle interruzioni: interrupt vettorizzati; gerarchia di priorità: linee di interruzione diverse. 29

16 Set multipli di registri se N sono i livelli di priorità, con N set di registri dell ALU (fisicamente distinti), si può evitare di salvare nello stack i registri usati dalla RSI; quando si verifica una interruzione di livello i, si attiva il set di registri i-esimo (associati a quel livello): tutti i riferimenti ai registri vengono mappati sul nuovo set, il contenuto dei registri del set precedentemente attivo rimane inalterato, senza bisogno di salvarli; un esempio (anche se parziale) di set multipli di registri si ha nel processore ARM, in cui di alcuni registri esistono copie riservate per i diversi modi operativi : SP e LR per i modi Supervisore, R8 R12 per il modo Fast-Interrupt. 30 Schema per interrupt vettorizzati 31 ( elementi aggiunti)

17 Interrupt vettorizzati al verificarsi di una interruzione, il processore genera il segnale IACK=1, che attraversa, ad una ad una (daisy chain), le interfacce dei vari dispositivi; la logica dello schema fa sì che: il dispositivo che riceve IACK=1, se non sta generando una IRQ, inoltra IACK=1 inalterato al dispositivo successivo; il dispositivo che riceve IACK=1, se sta generando una IRQ, inoltra IACK=0 al dispositivo successivo e invia sulle linee dati il contenuto del registro IVN (Interrupt Vector Number), codice che identifica il dispositivo; il dispositivo che riceve IACK=0, inoltra comunque IACK=0 inalterato al dispositivo successivo; pertanto al segnale IACK=1 generato dal processore risponde (con il proprio IVN) uno e un solo dispositivo tra quelli che stanno generando una IRQ: quello che viene incontrato per primo nella daisy chain. 32 Vettore di puntatori alle RSI - 1 in un sistema di interrupt vettorizzati, il codice IVN che il processore riceve in risposta al segnale IACK=1 identifica il dispositivo e consente di attivare direttamente la sua RSI; ad esempio, supponendo che IVN sia da 8 bit (max 256 dispositivi diversi), i puntatori (ciascuno da 4 byte) alle 256 RSI potrebbero essere collocati nel primo Kbyte della RAM (vettore di puntatori alle RSI); il puntatore alla RSI associata al dispositivo con IVN = h va situato all indirizzo h 4 della RAM. 33

18 Vettore di puntatori alle RSI - 2 le operazioni eseguite dall hardware al verificarsi di una interruzione, nel sistema di interrupt vettorizzati descritto, sono: SR push PC push 0 I 1 IACK L[IVN 4] PC e portano ad attivare immediatamente la RSI del dispositivo da servire. 34 Linee di interrupt a priorità diverse Sistema di interrupt con 4 livelli fisici di priorità

19 Linee di interrupt a priorità diverse - 2 nello schema di figura vi sono 4 linee di interrupt (A, B, C, D, in ordine di priorità decrescente); la logica dello schema assicura che, in presenza di più richieste contemporanee su linee diverse, il processore genera solo l IACK i sul livello della richiesta più prioritaria; inoltre una richiesta di livello k può interrompere una RSI di una richiesta di livello inferiore; a ciascuna linea possono essere collegati più dispositivi, con il medesimo livello di priorità: il relativo segnale IACK i può essere inviato in daisy chain a tutti i dispositivi di quel livello: ciò definisce un ulteriore ordine di priorità all interno di ciascun livello. 36 Interruzioni interne oltre alle interruzioni provocate dai dispositivi esterni, con le quali i dispositivi chiedono un servizio al processore, ve ne sono altre, dette interruzioni interne, che sono provocate da eventi che si verificano all interno del processore; vi sono due tipi di interruzioni interne: le interruzioni provocate da eventi eccezionali (trap), le interruzioni software (system call). 37

20 Eventi eccezionali che generano trap Hardware failure (parity error, ecc.), Zero divide, Istruzione illecita (violazione di privilegio), Istruzione inesistente, Accesso a word con indirizzo dispari, Esecuzione con modalità trace, Power failure, Bus error, 38 Interruzioni software le interruzioni software sono generate da apposite istruzioni, il cui scopo è solo quello di provocare una interruzione; realizzano il meccanismo di chiamata al sistema operativo e, per questo, vengono chiamate anche system call; rispetto alla modalità normale di richiamare le subroutine per richiedere servizi, per quelli che implicano l accesso a risorse critiche, che non devono essere accessibili ai programmi utente, la system call realizza la necessaria separazione tra il programma richiedente e il SO: non è necessario che nel programma sia specificato l indirizzo della routine del SO da attivare (è bene che non lo conosca e che non possa accedervi); nel momento in cui viene eseguita una system call, il programma perde il controllo del processore.

21 Fine 07.a Sistemi di interruzione

Il problema dello I/O e gli Interrupt. Appunti di Sistemi per la cl. 4 sez. D A cura del prof. Ing. Mario Catalano

Il problema dello I/O e gli Interrupt. Appunti di Sistemi per la cl. 4 sez. D A cura del prof. Ing. Mario Catalano Il problema dello I/O e gli Interrupt Appunti di Sistemi per la cl. 4 sez. D A cura del prof. Ing. Mario Catalano Il Calcolatore e le periferiche Periferica Decodifica Indirizzi Circuiti di Controllo Registri

Dettagli

Periferiche CPU. Misure e Sistemi Microelettronici Sistemi 6-1 SREG. Data Bus Address Bus Control Bus

Periferiche CPU. Misure e Sistemi Microelettronici Sistemi 6-1 SREG. Data Bus Address Bus Control Bus Periferiche Interface Interface Interface Interface CPU SREG CREG DREG Il processore scambia informazioni con le periferiche attraverso dei registri. Tipicamente: Control REGister; Status REGister; Data

Dettagli

LA GESTIONE DELLA I/O

LA GESTIONE DELLA I/O LA GESTIONE DELLA I/O Il S.O. È l interfaccia tra l hardware e i programmi che effettuano richieste di I/O Sottosistema di I/O strutturato in moduli chiamati DRIVER uno per ogni dispositivo I Driver rendono

Dettagli

Università degli Studi di Cassino

Università degli Studi di Cassino Corso di Gestione eccezioni nel MIPS Interruzioni Anno Accademico 2004/2005 Francesco Tortorella Modi di esecuzione user / kernel Due modi di esecuzione: User kernel Per ognuno dei due modi di esecuzione

Dettagli

Modi di esecuzione user / kernel

Modi di esecuzione user / kernel Corso di Gestione eccezioni nel MIPS Interruzioni Anno Accademico 2006/2007 Francesco Tortorella Modi di esecuzione user / kernel Due modi di esecuzione: User kernel Per ognuno dei due modi di esecuzione

Dettagli

Uso dei metodi di indirizzamento

Uso dei metodi di indirizzamento Testo di rif.to: [Congiu] 4.4.1 (pg. 148 158) 02.e Uso dei metodi di indirizzamento Un esempio: acquisizione dati Esempi d impiegod Confronto tra i metodi Analisi temporale Sistema di acquisizione dati

Dettagli

Interruzioni o eccezioni? 1

Interruzioni o eccezioni? 1 0 Eccezioni in ARM C.Fantozzi, M.Moro Interruzioni o eccezioni? 1 In ARM si usa il termine eccezione (exception) per indicare una generica interruzione, in una delle tante diverse forme (esterna, software,

Dettagli

Il sistema di I/O. Calcolatori Elettronici 1. Architettura a bus singolo. Memoria. Unità di I/O. Interfaccia. Unità di I/O.

Il sistema di I/O. Calcolatori Elettronici 1. Architettura a bus singolo. Memoria. Unità di I/O. Interfaccia. Unità di I/O. Il sistema di I/O Calcolatori Elettronici 1 Architettura a bus singolo Memoria CPU Interfaccia Unità di I/O Interfaccia Unità di I/O Calcolatori Elettronici 2 1 Interfaccia Svolge la funzione di adattamento

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI. Nucleo di un SO. Il Nucleo. Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher. 06.

SISTEMI OPERATIVI. Nucleo di un SO. Il Nucleo. Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher. 06. SISTEMI OPERATIVI 06.a Il Nucleo Nucleo di un SO Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher 1 Architettura di base dei SO Due le strutture di riferimento: a

Dettagli

Informatica Generale 07 - Sistemi Operativi:Gestione dei processi

Informatica Generale 07 - Sistemi Operativi:Gestione dei processi Informatica Generale 07 - Sistemi Operativi:Gestione dei processi Cosa vedremo: Esecuzione di un programma Concetto di processo Interruzioni Sistemi monotasking e multitasking Time-sharing Tabella dei

Dettagli

Il sistema delle interruzioni nel processore MC68000 (cenni)

Il sistema delle interruzioni nel processore MC68000 (cenni) Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2011-2012 Il sistema delle interruzioni nel processore MC68000 (cenni) Lezione 33 Prof. Antonio Pescapè Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria

Dettagli

PD32. Interfacciamento con i dispositivi di I/O (V)

PD32. Interfacciamento con i dispositivi di I/O (V) PD32 Interfacciamento con i dispositivi di I/O (V) Interazione CPU - dispositivi Soluzioni possibili Busy Waiting Utilizzabile quando CPU esegue solo il task di dialogo con la periferica Interruzioni D.M.A.

Dettagli

Lezione 2 Principi Fondamentali di SO Interrupt e Caching. Sommario

Lezione 2 Principi Fondamentali di SO Interrupt e Caching. Sommario Lezione 2 Principi Fondamentali di SO Interrupt e Caching Sommario Operazioni di un SO: principi fondamentali Una visione schematica di un calcolatore Interazione tra SO, Computer e Programmi Utente 1

Dettagli

Assembly (3): le procedure

Assembly (3): le procedure Architettura degli Elaboratori e delle Reti Lezione 13 Assembly (3): le procedure Proff. A. Borghese, F. Pedersini Dipartimento di Scienze dell Informazione Università degli Studi di Milano L 13 1/23 Chiamata

Dettagli

ISA Input / Output (I/O) Data register Controller

ISA Input / Output (I/O) Data register Controller ISA Input / Output (I/O) Numerose Periferiche di tanti tipi diversi, collegati alla CPU mediante BUS diversi. Solo Input (tastiera, mouse), producono dati che la CPU deve leggere. Solo Output (Schermo),

Dettagli

Il ciclo del processore semplificato BOOTSTRAP FETCH EXECUTE

Il ciclo del processore semplificato BOOTSTRAP FETCH EXECUTE Roadmap Inquadramento del problema La fase di interrupt nel ciclo del processore Le cause di interruzione Le fasi di uninterruzione Ripristino del programma Latenza Identificazione di dispositivi: soluzioni

Dettagli

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale di Calcolatori Elettronici Eccezioni ed Interruzioni Anno Accademico 2013/2014 Alessandra Scotto di Freca Si ringrazia il prof.francesco Tortorella

Dettagli

Metodi di indirizzamento

Metodi di indirizzamento Testo di rif.to: [Congiu] 4.3 (pg. 138 148) 02.b Metodi di indirizzamento Indirizzamento immediato Indirizzamento di registro Indirizzamenti in memoria Metodi di indirizzamento 1 Gli indirizzi degli operandi

Dettagli

Interruzioni. Calcolatori Elettronici I. prof. Giuseppe De Pietro

Interruzioni. Calcolatori Elettronici I. prof. Giuseppe De Pietro Interruzioni Calcolatori Elettronici I prof. Giuseppe De Pietro Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Interruzioni Lezione 17 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria

Dettagli

I programmi Assembler e Linker

I programmi Assembler e Linker Testo di riferimento: [Congiu] 10.1-10.5 (pg. 267 291) 11.a I programmi Assembler e Linker Produzione del software Istruzioni, direttive, simboli, ecc. Processo di produzione del software Analisi del problema

Dettagli

ARM: stack e subroutine

ARM: stack e subroutine ARM: stack e subroutine 05.d Le istruzioni di accesso allo stack L istruzione di chiamata a subroutine Gestione degli stack frame Istruzione di store multiplo (STM Le istruzioni LDR e STR operano su parole

Dettagli

Corso di Calcolatori Elettronici I. Interruzioni. Prof. Roberto Canonico

Corso di Calcolatori Elettronici I. Interruzioni. Prof. Roberto Canonico Corso di Calcolatori Elettronici I Interruzioni Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell Informazione Corso di Laurea

Dettagli

Componenti principali

Componenti principali Componenti e connessioni Capitolo 3 Componenti principali n CPU (Unità Centrale di Elaborazione) n Memoria n Sistemi di I/O n Connessioni tra loro Architettura di Von Neumann n Dati e instruzioni in memoria

Dettagli

Componenti principali. Programma cablato. Architettura di Von Neumann. Programma cablato. Cos e un programma? Componenti e connessioni

Componenti principali. Programma cablato. Architettura di Von Neumann. Programma cablato. Cos e un programma? Componenti e connessioni Componenti principali Componenti e connessioni Capitolo 3 CPU (Unita Centrale di Elaborazione) Memoria Sistemi di I/O Connessioni tra loro 1 2 Architettura di Von Neumann Dati e instruzioni in memoria

Dettagli

Componenti e connessioni. Capitolo 3

Componenti e connessioni. Capitolo 3 Componenti e connessioni Capitolo 3 Componenti principali CPU (Unità Centrale di Elaborazione) Memoria Sistemi di I/O Connessioni tra loro Architettura di Von Neumann Dati e instruzioni in memoria (lettura

Dettagli

Lezione XII: La gestione delle eccezioni in MINIX

Lezione XII: La gestione delle eccezioni in MINIX 1 Dip. di Informatica e Comunicazione Università degli Studi di Milano, Italia mattia.monga@unimi.it 4 aprile 2008 1 c 2008 M. Monga. Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia

Dettagli

il Nucleo e la gestione dei processi

il Nucleo e la gestione dei processi il Nucleo e la gestione dei processi 1. Programmi, processi e risorse Differenza fra programmi e processi Il Programma rappresenta la descrizione del procedimento logico (algoritmo) che deve essere eseguito

Dettagli

Ciclo del Processore. Memoria

Ciclo del Processore. Memoria Ciclo del Nella figura seguente è riportata la rappresentazione semplificata ed essenziale di un computer. RESET Canali Di Ingresso Uscita Uscita Ingressi Fig. 1 Rappresentazione semplificata di un computer

Dettagli

Architettura di una CPU

Architettura di una CPU Massimo VIOLANTE Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Sommario Organizzazione di un processore Linguaggio macchina Modi di indirizzamento Tipi di istruzioni 2 M. Violante 1.1

Dettagli

Calcolatori Elettronici B a.a. 2004/2005

Calcolatori Elettronici B a.a. 2004/2005 Calcolatori Elettronici B a.a. 2004/2005 GESTIONE DELL INPUT/OUTPUT Massimiliano Giacomin 1 Livello del linguaggio specializzato Ln Traduzione (compilatore) o interpretazione da parte di un interprete

Dettagli

Memoria cache. Memoria cache. Miss e Hit. Problemi. Fondamenti di Informatica

Memoria cache. Memoria cache. Miss e Hit. Problemi. Fondamenti di Informatica FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Memoria cache, interrupt e DMA 2000 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide

Dettagli

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Processori per sistemi di controllo

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Processori per sistemi di controllo INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Processori per sistemi di controllo Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 051 2093020 email: crossi@deis.unibo.it Classificazione Processori

Dettagli

Capitolo 2: Strutture dei sistemi di calcolo

Capitolo 2: Strutture dei sistemi di calcolo Capitolo 2: Strutture dei sistemi di calcolo Funzionamento di un sistema di calcolo Struttura di I/O Struttura della memoria Gerarchia delle memorie Architetture di protezione Struttura delle reti di calcolatori

Dettagli

Traccia di progetto: Interfaccia IFRANGE 1

Traccia di progetto: Interfaccia IFRANGE 1 Traccia di progetto: Interfaccia IFRANGE 1 Un interfaccia IFRANGE è connessa a un bus esternoextdata 0 15 su cui transitano dati numerici paralleli sincronizzati a un clock esterno EXLK. IFRANGE riceve

Dettagli

Multiprogrammazione (circa 1965) Interruzioni e S.O. (1) Interruzioni e S.O. (2)

Multiprogrammazione (circa 1965) Interruzioni e S.O. (1) Interruzioni e S.O. (2) Interruzioni e S.O. (1) - E' compito del S.O. gestire le interruzioni tramite le interrupt routines. - Nel semplice modello di S.O. visto, in cui un solo programma alla volta è presente in memoria principale,

Dettagli

La CPU e la Memoria. Sistemi e Tecnologie Informatiche 1. Struttura del computer. Sistemi e Tecnologie Informatiche 2

La CPU e la Memoria. Sistemi e Tecnologie Informatiche 1. Struttura del computer. Sistemi e Tecnologie Informatiche 2 La CPU e la Memoria Sistemi e Tecnologie Informatiche 1 Struttura del computer Sistemi e Tecnologie Informatiche 2 1 I registri La memoria contiene sia i dati che le istruzioni Il contenuto dei registri

Dettagli

Gestione delle subroutine. Appunti di Sistemi per la cl. IV Dinf A cura del prof. Ing. Mario Catalano

Gestione delle subroutine. Appunti di Sistemi per la cl. IV Dinf A cura del prof. Ing. Mario Catalano Gestione delle subroutine Appunti di Sistemi per la cl. IV Dinf A cura del prof. Ing. Mario Catalano Vantaggi delle subroutines In maniera analoga alle funzioni/metodi dei linguaggi di alto livello, anche

Dettagli

ESERCIZIO Cambio Di Contesto: System Call (1)

ESERCIZIO Cambio Di Contesto: System Call (1) ESERCIZIO Cambio Di Contesto: System Call (1) Si consideri un processore che dispone dei registri speciali PC (program counter) e PS (program status), dello stack pointer SP e dei registri generali R1

Dettagli

Capitolo 13 Il sottosistema di ingresso/uscita

Capitolo 13 Il sottosistema di ingresso/uscita Capitolo 13 Il sottosistema di ingresso/uscita Elementi di base del sottosistema di I/O I dispositivi di I/O sono collegati al bus di sistema attraverso una interfaccia che risolve i problemi di sincronizzazione

Dettagli

Il polling consiste nella scansione ciclica, da parte della CPU, di tutte le periferiche per verificare la disponibilità o meno alla comunicazione.

Il polling consiste nella scansione ciclica, da parte della CPU, di tutte le periferiche per verificare la disponibilità o meno alla comunicazione. TECNICHE DI INTERRUZIONE NEI MICROCOMPUTER Abbiamo analizzato nel modulo E la procedura con cui avviene lo scambio di informazioni in un microcomputer tra la CPU e la memoria. Il µp, che svolge la funzione

Dettagli

1. Che cos è un sistema multiprogrammato? Si può realizzare la multiprogrammazione

1. Che cos è un sistema multiprogrammato? Si può realizzare la multiprogrammazione 1. Che cos è un sistema multiprogrammato? Si può realizzare la multiprogrammazione su un sistema con una sola CPU? 2. Qual è la differenza tra un interruzione e una trap? Si faccia qualche esempio. 1.

Dettagli

Indice lezione: repeat. until CPU halt. Richiami e notazioni:

Indice lezione: repeat. until CPU halt. Richiami e notazioni: Richiami e notazioni: Abbiamo visto: sistema monolitico (I + E + O) dividiamo I e O da E, e affidiamo loro una CPU replichiamo gli I e gli O per parallelizzare singolarmente gli I e O - Un sistema di calcolo

Dettagli

I SISTEMI OPERATIVI. Insieme di programmi che implementano funzioni essenziali per l uso di un sistema elaboratore.

I SISTEMI OPERATIVI. Insieme di programmi che implementano funzioni essenziali per l uso di un sistema elaboratore. I SISTEMI OPERATIVI Insieme di programmi che implementano funzioni essenziali per l uso di un sistema elaboratore. Le funzioni di un S.O. non sono definibili in modo esaustivo e puntuale così come non

Dettagli

Reti e problematiche di Rete

Reti e problematiche di Rete Reti e problematiche di Rete I sistemi operativi Enrico Cavalli Anno Accademico 28-29 Appendice : La rilocazione dei programmi e la catena di programmazione La rilocazione() Nel corso della sua esistenza

Dettagli

Sistemi Operativi. Sottosistema di I/O

Sistemi Operativi. Sottosistema di I/O Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Patrizia Scandurra Università degli Studi di Bergamo a.a. 2011-12 Sommario L hardware di I/O Struttura Interazione tra computer e controllori

Dettagli

Livelli del sottosistema di I/O

Livelli del sottosistema di I/O Input/Output 1 Livelli del sottosistema di I/O Software di I/O di livello utente Software di sistema indipendente dal dispositivo Driver dei dispositivi Gestori delle interruzioni Hardware Modo utente

Dettagli

L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software:

L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software: Il Software L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software: un insieme di programmi che permettono di trasformare un insieme di circuiti

Dettagli

Indice lezione: Pagina 2

Indice lezione: Pagina 2 Abbiamo visto: sistema monolitico (I + E + O) dividiamo I e O da E, e affidiamo loro una CPU replichiamo gli I e gli O per parallelizzare singolarmente gli I e O Pagina 1 Indice lezione: Parallelizzazione

Dettagli

Giustificazione dei sistemi di interrupt

Giustificazione dei sistemi di interrupt Sistemi di interruzione Giustificazione dei sistemi di interrupt Omero Tuzzi Sistemi di Interruzione 1 Sistemi di interruzione Dalla constatazione che i traferimenti di dati tra un dispositivo periferico

Dettagli

Architettura dei Calcolatori elettronici

Architettura dei Calcolatori elettronici Architettura dei Calcolatori elettronici CORSO DI CALCOLATORI ELETTRONICI I CdL Ingegneria Biomedica (A-I) DIS - Università degli Studi di Napoli Federico II Dal punto di vista architetturale un calcolatore

Dettagli

DMA Accesso Diretto alla Memoria

DMA Accesso Diretto alla Memoria Testo di rif.to: [Congiu] - 8.1-8.3 (pg. 241 250) 08.a DMA Accesso Diretto alla Memoria Motivazioni Organizzazione dei trasferimenti DMA Arbitraggio del bus di memoria Trasferimento di un blocco di dati

Dettagli

Sistemi Operativi SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 10.1

Sistemi Operativi SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 10.1 SISTEMI DI INPUT/OUTPUT 10.1 Sistemi I/O Hardware di I/O Interfaccia di I/O per le applicazioni Sottosistema per l I/O del kernel Trasformazione delle richieste di I/O Stream Prestazioni 10.2 I/O Hardware

Dettagli

Sistemi Operativi. Lezione 3 Processi e Thread

Sistemi Operativi. Lezione 3 Processi e Thread Lezione 3 Processi e Thread Introduzione Sino ai sistemi batch la CPU di un sistema svolgeva un attività, la portava a termine e solo allora avviava un altra attività Con l avvento della multiprogrammazione

Dettagli

L'architettura del processore MIPS

L'architettura del processore MIPS L'architettura del processore MIPS Piano della lezione Ripasso di formati istruzione e registri MIPS Passi di esecuzione delle istruzioni: Formato R (istruzioni aritmetico-logiche) Istruzioni di caricamento

Dettagli

Sistemi Operativi 1. Mattia Monga. 11 marzo Dip. di Informatica e Comunicazione Università degli Studi di Milano, Italia

Sistemi Operativi 1. Mattia Monga. 11 marzo Dip. di Informatica e Comunicazione Università degli Studi di Milano, Italia 1 Dip. di Informatica e Comunicazione Università degli Studi di Milano, Italia mattia.monga@unimi.it e 11 marzo 2008 1 c 2008 M. Monga. Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia

Dettagli

Memoria cache, interrupt e DMA

Memoria cache, interrupt e DMA FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Memoria cache, interrupt e DMA 2000 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide

Dettagli

Corso di Fondamenti di Informatica Elementi di Architettura

Corso di Fondamenti di Informatica Elementi di Architettura di Cassino e del Lazio Meridionale Corso di Informatica Elementi di Architettura Anno Accademico 2016/2017 Francesco Tortorella Modello di von Neumann Bus di sistema CPU Memoria Centrale Interfaccia Periferica

Dettagli

Struttura dei Sistemi di Calcolo

Struttura dei Sistemi di Calcolo Università di Udine Facoltà di Scienze MM.FF.NN. A.A. 2009-2010 Copyright c 2000 04 Marino Miculan (miculan@dimi.uniud.it) La copia letterale e la distribuzione di questa presentazione nella sua integrità

Dettagli

Bootstrap. Bootstrap. Shutdown. Struttura di un SO. Elementi principali di un SO:

Bootstrap. Bootstrap. Shutdown. Struttura di un SO. Elementi principali di un SO: Bootstrap Bootstrap All accensione di un calcolatore vengono attivati programmi di diagnostica scritti nella ROM (Read Only Memory) che verificano l assenza di guasti Poi viene attivato il programma di

Dettagli

Capitolo2: Architettura del calcolatore

Capitolo2: Architettura del calcolatore Capitolo2: Architettura del calcolatore Funzionamento di un calcolatore general purpose. Struttura dell input/output. Struttura della memoria. Gerarchia di memorizzazione. Protezione hardware. ng. delle

Dettagli

Sistemi Operativi. Sistemi I/O SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. Hardware di I/O. Interfaccia di I/O per le applicazioni. Sottosistema per l I/O del kernel

Sistemi Operativi. Sistemi I/O SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. Hardware di I/O. Interfaccia di I/O per le applicazioni. Sottosistema per l I/O del kernel SISTEMI DI INPUT/OUTPUT 10.1 Sistemi I/O Hardware di I/O Interfaccia di I/O per le applicazioni Sottosistema per l I/O del kernel Trasformazione delle richieste di I/O Stream Prestazioni 10.2 I/O Hardware

Dettagli

Elementi di informatica

Elementi di informatica Elementi di informatica Architetture degli elaboratori Il calcolatore Un calcolatore è sistema composto da un elevato numero di componenti Il suo funzionamento può essere descritto se lo si considera come

Dettagli

Struttura hw del computer

Struttura hw del computer Informatica per laurea triennale facoltà di medicina LEZIONE 3 Il processore, la memoria e l esecuzione dei programmi 1 Struttura hw del computer Il nucleo di un computer è costituito da 3 principali componenti:

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Dott. Francesco Rossi a.a. 2016/2017 1 Programma del corso Informatica di

Dettagli

Sistemi Operativi: Concetti Introduttivi

Sistemi Operativi: Concetti Introduttivi Sistemi Operativi: Concetti Introduttivi 1.1 Principali funzioni di un Sistema Operativo 1.2 Cenni Storici 1.3 Classificazione dei Sistemi Operativi 1.4 Struttura dei Sistemi Operativi 1.5 Processi e gestione

Dettagli

Interfacciamento. Processore dispositivi di I/O

Interfacciamento. Processore dispositivi di I/O Interfacciamento Processore dispositivi di I/O 1 Gestione delle operazioni di I/O Caratteristiche dei dispositivi di Ingresso/Uscita Tipo Dischi Magnetici Nastri Magnetici Stampante Seriale Stampante Parallela

Dettagli

Sistemi Elettronici #6. Subroutine

Sistemi Elettronici #6. Subroutine Subroutine Una subroutine è un insieme di istruzioni che si adoperano più volte insieme e nella stessa sequenza. Se usiamo l espressione RJMP per chiamare una subroutine all uscita di essa non ho un ritorno

Dettagli

Macchina di von Neumann/Turing

Macchina di von Neumann/Turing Macchina di von Neumann/Turing Concetto di programma memorizzato Memoria principale per dati e istruzioni ALU opera su dati in formato binario Unità di controllo che interpreta le istruzioni in memoria

Dettagli

Progettazione di Periferiche e Programmazione di Driver

Progettazione di Periferiche e Programmazione di Driver Progettazione di Periferiche e Programmazione di Driver Alessandro Pellegrini Calcolatori Elettronici Sapienza, Università di Roma A.A. 2012/2013 Bus I/O del PD32 8 PD32 32 Modulo di memoria Modulo di

Dettagli

Set di istruzioni Z80 (quarta parte) Pagina 1 di 9 ISTRUZIONI DI SALTO

Set di istruzioni Z80 (quarta parte) Pagina 1 di 9 ISTRUZIONI DI SALTO Set di istruzioni Z80 (quarta parte) Pagina 1 di 9 ISTRUZIONI DI SALTO JP pq E un istruzione di salto assoluto incondizionato. Per salto assoluto si intende il fatto che grazie a quest istruzione, il contenuto

Dettagli

MAC1 Simulatore di Microprocessore

MAC1 Simulatore di Microprocessore MAC1 Simulatore di Microprocessore INTRODUZIONE Architettura del MAC-1 - Indirizzabilità della memoria a 16 bit ( 64 Kb) - Indirizzabilità diretta a 12 bit (limitata ai primi 4 Kb) - 16 registri a 16 bit

Dettagli

Convenzioni di chiamata a procedure

Convenzioni di chiamata a procedure Università degli Studi di Milano Laboratorio di Architettura degli Elaboratori II Corso di Laurea in Informatica, A.A. 2016-2017 Convenzioni di chiamata a procedure Nicola Basilico Dipartimento di Informatica

Dettagli

Corso di Alfabetizzazione Informatica 2001/2002. La CPU. F. Tortorella Università degli Studi. di Cassino

Corso di Alfabetizzazione Informatica 2001/2002. La CPU. F. Tortorella Università degli Studi. di Cassino Corso di Alfabetizzazione Informatica / La CPU CPU (Central Processing Unit) Funzione: eseguire i programmi immagazzinati in memoria principale prelevando le istruzioni (e i relativi), interpretandole

Dettagli

Processore. Memoria I/O. Control (Parte di controllo) Datapath (Parte operativa)

Processore. Memoria I/O. Control (Parte di controllo) Datapath (Parte operativa) Processore Memoria Control (Parte di controllo) Datapath (Parte operativa) I/O Parte di Controllo La Parte Controllo (Control) della CPU è un circuito sequenziale istruzioni eseguite in più cicli di clock

Dettagli

Input/output. Sistemi Operativi Lez. 32. Corso: Sistemi Operativi Danilo Bruschi A.A. 2009/2010

Input/output. Sistemi Operativi Lez. 32. Corso: Sistemi Operativi Danilo Bruschi A.A. 2009/2010 Input/output Sistemi Operativi Lez. 32 1 Ruolo del SO Le periferiche di I/O sono i dispositivi attraverso i quali un calcolatore scambia dati/ interagisce con la realtà esterna Per ogni periferica collegata

Dettagli

FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 11

FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 11 FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 11 ARCHITETTURA INTERNA ARCHITETTURA ESTERNA CODICE MACCHINA MODI DI INDIRIZZAMENTO ARCHITETTURE A PIU' INDIRIZZI In questa lezione verranno introdotti i concetti di

Dettagli

GESTIONE DELLE PERIFERICHE D INGRESSO/USCITA ARGOMENTI

GESTIONE DELLE PERIFERICHE D INGRESSO/USCITA ARGOMENTI GESTIONE DELLE PERIFERICHE D INGRESSO/USCITA ARGOMENTI Compiti del sottosistema di I/O Architettura del sottosistema di I/O Gestore di un dispositivo di I/O Gestione e organizzazione dei dischi COMPITI

Dettagli

ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE

ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE Il computer o elaboratore è una macchina altamente organizzata capace di immagazzinare, elaborare e trasmettere dati con notevole precisione e rapidità. Schematicamente

Dettagli

CONTATORE/TIMER PROGRAMMABILE CTC Z80 1. Piedinatura 2. Struttura interna 4. Modo timer 5. Modo Counter 8. Programmazione del CTC 13

CONTATORE/TIMER PROGRAMMABILE CTC Z80 1. Piedinatura 2. Struttura interna 4. Modo timer 5. Modo Counter 8. Programmazione del CTC 13 CONTATORE/TIMER PROGRAMMABILE CTC Z80 1 Piedinatura 2 Struttura interna 4 Modo timer 5 Modo Counter 8 Programmazione del CTC 13 Gerarchia di priorità delle interruzioni 17 Interfacciamento 17 Contatore/Timer

Dettagli

Le procedure. L insieme delle istruzioni (4) Prima della chiamata di una procedura. Le procedure (2) Architetture dei Calcolatori (lettere A-I)

Le procedure. L insieme delle istruzioni (4) Prima della chiamata di una procedura. Le procedure (2) Architetture dei Calcolatori (lettere A-I) Le procedure L insieme delle istruzioni (4) Architetture dei Calcolatori (lettere A-I) In ogni linguaggio di programmazione si struttura il proprio codice usando procedure (funzioni, metodi, ) L utilizzo

Dettagli

Progetto del processore e supporto del processore al SO (interruzioni eccezioni) Salvatore Orlando

Progetto del processore e supporto del processore al SO (interruzioni eccezioni) Salvatore Orlando Progetto del processore e supporto del processore al SO (interruzioni eccezioni) Salvatore Orlando Arch. Elab. - S. Orlando 1 Eccezioni e interruzioni Il progetto del controllo del processore si complica

Dettagli

Corso di Calcolatori Elettronici I

Corso di Calcolatori Elettronici I Corso di Calcolatori Elettronici I Il sistema di Input-Output Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II A.A. 2014-2015 Roberto Canonico Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2014-2015

Dettagli

Assembly. Modello x86

Assembly. Modello x86 Assembly Modello x86 1 Il microprocessore Un MICROPROCESSORE è un circuito integrato dotato di una struttura circuitale in grado di attuare un prefissato SET di ISTRUZIONI 2 Caratteristiche del microprocessore

Dettagli

Principali periferiche

Principali periferiche Principali periferiche Timer Periferica per il conteggio esatto del tempo Esempio: 8254 3 contatori "indietro" da 16 bit: si può impostare un valore iniziale fino a 0xFFFF in ciascuno dei tre contatori;

Dettagli

Informatica Generale 06 - Introduzione ai Sistemi Operativi

Informatica Generale 06 - Introduzione ai Sistemi Operativi Informatica Generale 06 - Introduzione ai Sistemi Operativi Cosa vedremo: Funzionalità dei sistemi operativi Bootstrap Stato utente e stato supervisore Componenti di un Sistema Operativo Cos è un sistema

Dettagli

Lezione 2 Principi Fondamentali di SO Interrupt e Caching. Sommario

Lezione 2 Principi Fondamentali di SO Interrupt e Caching. Sommario Lezione 2 Principi Fondamentali di SO Interrupt e Caching Sommario Operazioni di un SO: principi fondamentali Una visione schematica di un calcolatore Interazione tra SO, Computer e Programmi Utente 1

Dettagli

Richiami: Ciclo di sviluppo e ASIM

Richiami: Ciclo di sviluppo e ASIM Richiami: Ciclo di sviluppo e ASIM Corso Calcolatori Elettronici 2 Prof. Nicola Mazzocca Ing. Alessandra De Benedictis Programmi e linguaggio macchina Un programma è una sequenza di istruzioni che rappresentano

Dettagli

Istruzioni di trasferimento dati

Istruzioni di trasferimento dati Istruzioni di trasferimento dati Leggere dalla memoria su registro: lw (load word) Scrivere da registro alla memoria: sw (store word) Esempio: Codice C: A[8] += h A è un array di numeri interi Codice Assembler:

Dettagli

Struttura CPU. Struttura e Funzione del Processore. Capitolo 12. Compiti CPU:

Struttura CPU. Struttura e Funzione del Processore. Capitolo 12. Compiti CPU: Struttura e Funzione del Processore Capitolo 12 Struttura CPU Compiti CPU: Prelevare istruzioni Interpretare istruzioni Prelevare dati Elaborare dati Scrivere (memorizzare) dati 1 CPU con bus di sistema

Dettagli

Pinout PD32. Memoria di lavoro esterna. tramite l indirizzo ad esse associato. e possono essere lette o scritte: Le singole celle sono distinguibili

Pinout PD32. Memoria di lavoro esterna. tramite l indirizzo ad esse associato. e possono essere lette o scritte: Le singole celle sono distinguibili PD-32,prima parte Struttura a blocchi del sistema di calcolo MEMORIA KB Memory Address Bus Memory Data Bus Memory Control Bus PD32 I/O Address Bus I/O Data Bus I/O Control Bus IACK Device Device 7 Pinout

Dettagli

GESTIONE DELLE PERIFERICHE D INGRESSO/USCITA ARGOMENTI

GESTIONE DELLE PERIFERICHE D INGRESSO/USCITA ARGOMENTI GESTIONE DELLE PERIFERICHE D INGRESSO/USCITA ARGOMENTI Compiti del sottosistema di I/O Architettura del sottosistema di I/O Gestore di un dispositivo di I/O COMPITI DEL SOTTOSISTEMA DI I/O 1. Nascondere

Dettagli

Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina ADD A,B ISTRUZIONE SUCCESSIVA

Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina ADD A,B ISTRUZIONE SUCCESSIVA Lezione n.11 n.11 Lezione n. 11 ARCHITETTURA INTERNA ARCHITETTURA ESTERNA CODICE MACCHINA MODI DI INDIRIZZAMENTO ARCHITETTURE A PIU' INDIRIZZI In questa lezione verranno introdotti i concetti di base relativi

Dettagli

Operazioni di I/O. Schema di collegamento fra dispositivi periferici e CPU

Operazioni di I/O. Schema di collegamento fra dispositivi periferici e CPU Operazioni di I/O 1 Schema di collegamento fra dispositivi periferici e CPU Memoria CPU buffer interfaccia Registro di controllo Registro Di stato Unità di controllo Dispositivo fisico 2 1 Unità di interfaccia

Dettagli

Il processore. Istituzionii di Informatica -- Rossano Gaeta

Il processore. Istituzionii di Informatica -- Rossano Gaeta Il processore Il processore (detto anche CPU, ovvero, Central Processing Unit) è la componente dell unità centrale che fornisce la capacità di elaborazione delle informazioni contenute nella memoria principale

Dettagli

Capitolo 5 Struttura di base del processore

Capitolo 5 Struttura di base del processore Capitolo 5 Struttura di base del processore 5.1. Il periodo di clock deve ospitare tutti i ritardi di propagazione più il tempo di impostazione per i registri. a. Minimo periodo di clock = 70 + 600 + 50

Dettagli

Architettura hardware

Architettura hardware Architettura hardware la parte che si può prendere a calci Architettura dell elaboratore Sistema composto da un numero elevato di componenti, in cui ogni componente svolge una sua funzione elaborazione

Dettagli

Corso Sistemi Operativi

Corso Sistemi Operativi Corso Sistemi Operativi Ing. Pierfrancesco Bellini pierfrancesco.bellini@unifi.it Laboratorio DISIT Dip. Ingegneria dell Informazione Via S. Marta, 3 Programma a.a. 2016/17 Introduzione Struttura di un

Dettagli

Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O

Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Patrizia Scandurra Università degli Studi di Bergamo a.a. 2009-10 Sommario L hardware di I/O Struttura Interazione tra computer e controllori

Dettagli

Richiami sull architettura del processore MIPS a 32 bit

Richiami sull architettura del processore MIPS a 32 bit Caratteristiche principali dell architettura del processore MIPS Richiami sull architettura del processore MIPS a 32 bit Architetture Avanzate dei Calcolatori Valeria Cardellini E un architettura RISC

Dettagli