1. INTRODUZIONE AL PROGETTO DI PONTI: CONSIDERAZIONI GENERALI

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1 Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 1. INTRODUZIONE AL PROGETTO DI PONTI: CONSIDERAZIONI GENERALI Settembre 2009 rev.0 - Pag

2 1.1. Definizioni generali Col termine ponti si intendono tutte quelle opere a servizio prevalentemente di strade e ferrovie, realizzate per superare ostacoli quali fiumi, valli, strade esistenti ecc, che, in relazione alle loro diverse destinazioni, vengono anche normalmente indicate con nomi particolari quali: viadotti, sottovia o cavalcavia, sovrappassi, sottopassi, strade sopraelevate, ecc. Spalla (sottostruttura) Sovrastruttura Soletta Appoggi Pila (sottostruttura) Fondazioni (sottostruttura) Figura 1.1. Componenti strutturali principali di un ponte. Ogni ponte e costituito da una sovrastruttura e una sottostruttura. La sovrastruttura è costituita dall impalcato, ovvero dall'insieme delle strutture orizzontali che realizzano il piano d'appoggio della strada o del binario ferroviario, mentre la sottostruttura comprende le fondazioni, le pile e le spalle. Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

3 Le azioni dovute al peso proprio dell impalcato e ai carichi mobili relativi al traffico transitante sono generalmente trasferiti dall impalcato alla sottostruttura attraverso specifici apparecchi di appoggio. Sono possibili tuttavia collegamenti rigidi (di continuità) tra l impalcato e le strutture verticali (pile, spalle) come ad esempio nei ponti con schemi a telaio. Sovrastruttura L impalcato è fondamentalmente una struttura tridimensionale che per semplicità di rappresentazione e di calcolo (analisi strutturale) può essere diviso in due sistemi base: uno schema longitudinale e una struttura trasversale. Ponti a travata Trave in semplice appoggio Trave Gerber Trave continua Ponti ad arco Ponti a telaio Ponti strallati Ponti sospesi Figura 1.2. Schemi strutturali longitudinali. Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

4 Gli schemi strutturali longitudinali comunemente impiegati nella realizzazione di ponti (Fig. 1.2) comprendono lo schema a trave (trave in semplice appoggio, trave Gerber, trave continua, schema a telaio), lo schema ad arco e le soluzioni con fune o con stralli di sospensione ed impalcato irrigidente. Sezione a soletta Sezione a cassone Sezione a cassone Sezione trave-soletta Sezione trave-soletta (a) Figura 1.3. Sezioni trasversali, (a) in c.a. o in c.a.p., (b) in acciaio o miste acciaio-cls. Le sezioni trasversali (Fig. 1.3) possono invece essere costituite, per luci modeste (< 25 m), da una semplice soletta (elemento bidimensionale) generalmente in c.a. o, per luci via via più significative, da un sistema accoppiato trave-soletta: soletta (in c.a. o in c.a.p.) con travi longitudinali (in c.a.p o in acciaio), o da una sezione a cassone (in c.a.p, in acciaio o mista acciaio-cls). Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag (b)

5 Sottostruttura La sottostruttura, composta da pile, antenne, spalle e fondazioni, è solitamente realizzata in c.a o c.a.p e solo raramente in acciaio. Le pile costituiscono gli appoggi intermedi dei ponti a travata e possono assumere la struttura di colonne o di muri con sezione trasversale piena o cava (Fig. 1.4a). Le pile a muro sono economicamente più sfavorevoli rispetto alle soluzioni a colonna e vengono impiegate solo in particolari condizioni come ad esempio quando sono presenti, nel caso di attraversamento di un corso d acqua, forti spinte idrauliche. Pile a colonna Pile a muro (a) (b) Figura 1.4. (a) Sezioni trasversali di pile, (b) antenne (piloni) di ponti stallati. Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

6 Nel caso di ponti strallati al posto delle pile si realizzano le antenne che possono avere diverse configurazioni, sezioni trasversali e composizioni costruttive. Le testate delle antenne richiedono un particolare studio per l ancoraggio degli stralli in modo da garantire la trasmissione di elevati sforzi di trazione dagli stralli alle antenne stesse. Soletta di transizione Giunto di dilatazione Apparecchio di appoggio (a) sez. A-A Figura 1.5. (a) Spalla con contrafforti, (b) spalla aperta. (b) Le spalle (Fig. 1.5) rappresentano il collegamento tra il ponte e i due terrapieni di raccordo con il terreno circostante e devono essere progettate non solo sulla base della reazione dell impalcato ma anche in funzione della pressione esercitata dal terreno. Quando l altezza del manufatto e quindi del fronte di terreno contenuto è superiore ai 6-8 m è conveniente impiegare una soluzione con contrafforti (Fig. 1.5a). Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

7 1.2. Classificazione Esistono diverse classificazioni per i ponti che solidamente vengono definite per evidenziare un particolare aspetto legato ai vincoli o alle caratteristiche progettuali. I ponti possono essere classificati sulla base del funzionamento statico, con riferimento alla funzione svolta (ponti stradali, ponti ferroviari, ponte-canale, passerelle pedonali), sulla base dell ostacolo sovrapassato (ponti, viadotti, sovrappassi e sottopassi), con riferimento al materiale costituente l'impalcato (ponte in muratura, in cemento armato, in legno, metallici) e con riferimento alla posizione della via rispetto alle travi portanti (ponte a via superiore, intermedia o inferiore). Classificazione sulla base del funzionamento statico I ponti a travata sono quelli in cui la struttura principale è costituita da elementi (travi) che sopportano prevalentemente sforzi di flessione. I ponti a travata rappresentano la tipologia più comune e più semplice e possono essere realizzati in schemi isostatici (travi in semplice appoggio, travi Gerber) oppure in schemi continui (Fig. 1.6). Schemi con travi in semplice appoggio sono impiegati solo nel caso di luci (distanze tra due pile consecutive o tra pila terminale e spalla o tra le due spalle nel caso di unica campata) fino a circa 40 m per strutture in c.a.p o miste (acciaio-cls) e 80 m per strutture interamente in acciaio. Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

8 Ponti con schema a trave continua sono comunemente impiegati su piccole (10-20 m), medie (20-50 m) e grandi luci (superiori a 100 m). Nell ultimo caso le travi, generalmente in c.a.p. o in acciaio o composte acciaio-cls, presentano talvolta una sezione longitudinale con altezza variabile per ragioni strutturali, economiche (copertura ottimizzata dei diagrammi delle sollecitazioni) ed estetiche. Travate semplicemente appoggiate Travata Gerber a cerniere esterne seggiole Gerber Travata continua a tre luci Travata Gerber a cerniere interne Figura 1.6. Schemi di ponti a travata. Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

9 Ponti a travata in c.a. Ponti a travata in c.a.p Ponti a travata in acciaio Ponti a travata composta acciaio-calcestruzzo Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

10 Ponti a travata continua Gli schemi a trave continua necessitano di fondazioni affidabili in quanto l andamento delle sollecitazioni in uno schema iperstatico risente di eventuali cedimenti differenziali in corrispondenza dei vincoli. Lo schema a travate continue è generalmente impiegato con struttura metallica (per la facilità di assemblaggio in opera e di collegamento tra gli elementi prefabbricati) o con travi in c.a.p. Corso di Costruzione di Ponti - a.a. 2010/11 - Pag

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