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1 - 5 - LA CRIMINALITÀ E I MINORI L andamento degli indicatori statistici relativi ai minori autori e ai minori vittime di reato costituisce un importantissima fonte per la valutazione del coinvolgimento dei minori nella criminalità, per la ricerca di idonee iniziative di prevenzione e di contrasto e per la programmazione di specifici interventi integrati. I minori autori di reato La devianza minorile, tradizionalmente collegata a fattori socio-economici e culturali, si va arricchendo di nuove forme di disagio giovanile che tagliano trasversalmente tutte le fasce sociali e aprono la strada al formarsi, per lo più in ambito scolastico o di quartiere, di gruppi composti da appartenenti a contesti sociali e familiari problematici. In tale contesto, assai frequenti e significativi sono i comportamenti delinquenziali riconducibili ad azioni di gruppo, consistenti generalmente in atti di vandalismo nelle scuole, negli stadi, nei parchi pubblici, in reati contro la persona e in furti o rapine. In analogo ambito è da collocare il fenomeno delle baby gang - affermatosi principalmente nel Nord Italia ma che si sta espandendo anche nelle regioni meridionali le cui condotte ricorrenti risultano essere principalmente azioni violente di difesa del territorio, atti di violenza negli stadi, lanci di sassi contro mezzi pubblici di trasporto ed attacchi dimostrativi nei confronti delle Forze di polizia. Il reclutamento dei giovani da parte di vere e proprie organizzazioni criminali avviene soprattutto ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche per la commissione di danneggiamenti ed estorsioni. Talora, poi, l impiego di minori nelle attività illecite costituisce un banco di prova per il loro ingresso in contesti di criminalità organizzata. Il coinvolgimento dei minori nei reati di criminalità organizzata di stampo mafioso - dovuto alla notevole incidenza dell ambiente familiare e sociale nelle zone ad alta densità delinquenziale avviene per lo svolgimento di attività criminose collaterali e di supporto, quali il trasporto di droga o armi, anche nelle regioni in cui le tradizionali mafie non sono radicate sul territorio. Dall analisi degli indici di delittuosità dei minori stranieri relativi alle principali etnie coinvolte, si rileva un aumento della devianza dei minori di origine rumena mentre per quanto riguarda i minori di o- rigine marocchina ed albanese si rileva una flessione. La criminalità minorile presenta, negli ultimi anni, alcune caratteristiche comuni rispetto alla delittuosità in genere, con una prevalenza di denunce per reati contro il patrimonio, in particolare dai cd. reati predatori (furti e rapine). L incidenza dei minori denunciati in rapporto alla totalità delle persone denunciate nel periodo luglio 2001-giugno 2005 risulta lievemente in crescita rispetto al quadriennio precedente (3,1% contro il 2,7% del luglio 1997-giugno 2001) e tendenzialmente in linea con il medesimo indicatore statistico rilevato nel quadriennio luglio 1993-giugno 1997 (3%). Nel quadriennio luglio 2001-giugno 2005 si rileva, inoltre, una tendenza all aumento della delittuosità minorile rispetto al precedente periodo ed una marcata flessione in confronto al periodo luglio giugno Infatti, nel quadriennio in argomento sono stati denunciati minori, con un incremento del 2,6% rispetto al precedente periodo luglio 1997-giugno 2001 (82.176) ed una riduzione dell 8% rispetto al luglio 1993-giugno 1997 (91.616). MINORI DENUNCIATI Lug 93 Giu Lug 97 Giu Lug 01 Giu 05 LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA 47

2 Nei quadrienni in esame, i cd. reati predatori hanno costituito, in media, circa il 43% delle denunce rilevate a carico di minorenni. L incidenza percentuale dei minori sul totale delle persone denunciate per tali reati nel quadriennio luglio 2001-giugno 2005 si presenta in crescita: 10,8%, valore più alto rispetto all 8,8% rilevato nei quadrienni precedenti. Le denunce a carico di minori per furti risultano in aumento del 1,4% rispetto al periodo luglio 1997-giugno 2001 ma in diminuzione del 15,8% rispetto al periodo luglio 1993-giugno Minori denunciati per furti Lug 93-Giu 97 Lug 97-Giu 01 Lug 01- Giu 05 Minori denunciati per rapine sultano essere quelli maggiormente perpetrati dai minori nei tre periodi in esame, come illustrato nella tabella seguente. Delitto Nell ultimo quadriennio si confermano i trend - registrati nei periodi precedenti - in flessione per i furti in abitazione e di autoveicoli e in crescita per i furti in e- sercizi commerciali. Le denunce per borseggi a carico di minori registrate nel periodo luglio giugno 2005 hanno subito un decremento del 2% rispetto al quadriennio precedente, caratterizzato, invece, da un aumento del 17,9% in rapporto al luglio 1993-giugno Lug 93 Giu 97 Lug 97 Giu 01 Lug 01 Giu 05 Furti di cui: in abitazione in esercizi commerciali di autoveicoli borseggi Lug 93-Giu 97 Lug 97-Giu 01 Lug 01- Giu 05 MINORI DENUNCIATI PER FURTI IN ABITAZIONI Per le rapine, l incremento del 41,6% che emerge dal confronto con il periodo luglio 1997-giugno 2001 conferma l aumento già rilevato in quest ultimo quadriennio rispetto al precedente luglio 1993-giugno 1997 (+39,2%). MINORI DENUNCIATI PER FURTI DI AUTOVEICOLI L incidenza del coinvolgimento dei minorenni nella commissione di furti, stabile sull 8,8% nei periodi luglio 1993-giugno 1997 e luglio 1997-giugno 2001, è salita all 11,3% nel periodo luglio giugno 2005; quella relativa alle rapine è progressivamente aumentata, nei tre quadrienni considerati, dal 6,3% al 7% circa fino al 6,3%. MINORI DENUNCIATI PER FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI Tra le singole fattispecie di furto, i furti in abitazione, i furti in esercizi commerciali, i furti di autoveicoli ed i borseggi ri- MINORI DENUNCIATI PER BORSEGGI Lug 93 Giu 97 Lug 97 Giu 01 Lug 01 Giu LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA

3 Per i delitti connessi agli stupefacenti, che nei periodi in esame rappresentano, in media, circa il 7% dei reati commessi da minorenni, il numero delle denunce a carico di minori registrate nel periodo luglio 2001-giugno 2005 è inferiore dell 8,1% rispetto al quadriennio precedente, che era stato caratterizzato invece da un aumento del 25,4% in rapporto al quadriennio luglio 1993-giugno Lug 93 Giu Minori denunciati per stupefacenti Lug 97 Giu Lug 01 Giu 05 Il medesimo andamento si rileva per l incidenza dei minori sul totale delle denunce per tali reati censite dalle Forze dell ordine, con una contenuta riduzione nel quadriennio luglio 2001-giugno 2005 rispetto al precedente luglio 1997-giugno 2001 (2,9% circa contro il 3,4%) in cui, invece, tale incidenza risultava più alta in confronto al luglio 1993-giugno 1997 (2,9%). Numericamente meno significativo risulta il dato, in termini di valore assoluto, dei minori denunciati per estorsione che, nei quadrienni in argomento, ha inciso marginalmente sul totale delle denunce a carico dei minori, anche se, complessivamente, la delittuosità minorile relativa a tale reato presenta un trend in crescita negli ultimi quadrienni: le denunce a carico di minori registrate nel periodo luglio 2001-giugno 2005, infatti, sono aumentate del 21% circa in rapporto al quadriennio precedente (701 contro 580), caratterizzato a sua volta da un incremento del 8,8% rispetto al luglio 1993-giugno 1997 (580 contro 533). Per questa fattispecie, nei quadrienni in esame è comunque emerso un trend sostanzialmente stabile dell incidenza dei minorenni sul totale delle persone denunciate per estorsione (3,5% nell ultimo quadriennio, 3,3% e 3,1% nei due precedenti). Per quanto attiene agli omicidi gli indicatori statistici rilevati nel corso dei quadrienni in esame, in termini di valori assoluti, risultano trascurabili ai fini dell incidenza sul totale delle denunce a carico di minori (56 su , 50 su e 65 su , rispettivamente, nel luglio 1993 giugno 1997, nel luglio 2001 giugno 2001 e nel luglio 2001 giugno 2005). L analisi dei dati, invece, riferita all incidenza dei minori sul totale delle persone denunciate per omicidio volontario denota, nei quadrienni in esame, un trend in leggera ascesa: infatti, il dato registrato nel corso del periodo luglio 2001-giugno 2005 (3% circa) non si distacca di molto da quello rilevato nel quadriennio precedente (2,2%) e ancor meno da quello relativo al periodo luglio 1993-giugno 1997 (2,4%). Significativa risulta anche l analisi effettuata su un altra tipologia delittuosa, le lesioni dolose che, nei periodi considerati, hanno riguardato, in media, il 3,5% delle denunce a carico di minori, con il valore massimo del 4,9% nell ultimo quadriennio. L andamento della delittuosità minorile relativa a tale fattispecie risulta nei periodi in esame in progressiva crescita: del 60,4% nel quadriennio luglio giugno 2005 rispetto al luglio 1997-giugno 2001 e del 17,5 in quest ultimo rispetto al luglio 1993-giugno Lesioni dolose Lug Giu Lug Giu Lug Giu LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA 49

4 Riguardo, infine, all incidenza delle denunce a carico di minori sul numero complessivo delle persone denunciate per tali reati, il dato rilevato nel corso del quadriennio luglio 2001-giugno 2005 (3,2%) risulta maggiore sia di quello riferito al periodo precedente (2,4%) sia rispetto a quello relativo al quadriennio luglio 1993-giugno 1997 (2,5%). L analisi complessiva delle denunce nei confronti di minori rilevate dalle Forze dell ordine nei quadrienni in considerazione ha evidenziato un coinvolgimento marginale dei minori nella criminalità organizzata. Nei periodi in argomento, infatti, l incidenza media dei reati di associazione per delinquere e di associazione per delinquere di stampo mafioso sul totale delle segnalazioni a carico di minori corrisponde, rispettivamente, allo 0,3% e allo 0,03% (rispettivamente, 215 e 19 su nel luglio 2001-giugno 2005; 169 e 23 su nel luglio 1997-giugno 2001; 289 e 23 su nel luglio giugno 1997). Nel periodo luglio 2001-giugno 2005 l incidenza dei minori sul totale delle denunce per associazione per delinquere si attesta al 0,5%, rispetto allo 0,6% del luglio giugno 2001 e allo 0,8% del luglio 1993 giugno 1997; costante, invece, sullo 0,2% il medesimo indicatore statistico riferito al reato di associazione per delinquere di stampo mafioso nei quadrienni in esame. Il quadro sinora delineato, con particolare riferimento a quelle tipologie delittuose che incidono in misura maggiore nella delinquenza minorile, trova ulteriore riscontro nella lettura dei dati relativi agli ingressi nei Centri di Prima accoglienza e negli Istituti Penali per Minorenni. Infatti, l analisi del dato riferito agli anni ha evidenziato che gli ingressi nei CPA hanno riguardato, in media, per oltre il 70% circa dei casi, soggetti responsabili di reati contro il patrimonio; il 18% circa degli ingressi è stato determinato dalla commissione di reati connessi agli stupefacenti. Il dato delle presenze negli IPM al 31 dicembre 2004 evidenzia parimenti che la maggioranza dei reati commessi dai minori detenuti è costituita dai furti e dalle rapine, nonché dai reati connessi agli stupefacenti e, in misura minore, da omicidi e reati contro la persona in genere. I minori vittime di reato Sul tema degli abusi sessuali in pregiudizio di minori, particolare importanza ha assunto, nell ultimo periodo, l attività svolta dalle competenti strutture di polizia create ad hoc nell ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza - sia a livello centrale che periferico che ha consentito, tra l altro, di analizzare le peculiarità delle dinamiche delittuose e procedere all individuazione di nuove e più efficaci strategie investigative. Nel quadriennio luglio 2001-giugno 2005 le segnalazioni relative ad abusi sessuali in pregiudizio di minori registrate dagli Uffici di polizia (2.123), è emerso che l 84,6% (1.797) ha riguardato episodi di violenza sessuale (art. 609 bis e ter L. 96/66), per i quali sono state denunciate persone (di cui 993 in stato di arresto), in prevalenza cittadini italiani. Segnalazioni relative ad abusi sessuali in pregiudizio di minori nel quadriennio Luglio Giugno Violenza sessuale (art. 609 bis e ter L. 96/66) Altri abusi sessuali L 84,6% del totale complessivo dei minori Il dato esaminato è tratto dal database delle segnalazioni operative trasmesse dagli uffici di polizia alla Direzione Centrale della Polizia Criminale. 50 LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA

5 vittime di abusi sessuali (2.604, in prevalenza di sesso femminile) sono risultati di origine italiana (2.202). Per quanto attiene, invece, all età delle vittime, emerge che i reati in argomento hanno coinvolto, soprattutto, soggetti infradiciottenni di età compresa nelle fasce e 0-10 anni (rispettivamente, e 940 minorenni), mentre per quanto riguarda la fascia di età compresa tra i 15 e i 17 anni risultano interessati 634 minori. Altro aspetto particolarmente interessante è quello relativo al contesto nel quale il minore ha subito l abuso sessuale. L alta percentuale dei casi risolti dagli investigatori ha consentito di appurare che, mediamente, in otto casi su dieci, il responsabile era conosciuto dalla vittima, in quanto appartenente allo stesso nucleo familiare o in contesti ad esso vicino. Confrontando, infine, i predetti dati con quelli riferiti agli analoghi episodi di abuso sessuale segnalati dalle Forze dell ordine nel corso del periodo luglio 1997 giugno 2001 emerge, complessivamente, un fenomeno in fase di contrazione: diminuiscono, infatti, del 2,9% le segnalazioni di reato ed il numero dei minori coinvolti registra una riduzione del 18,7%. Dal punto di vista qualitativo, nel quadriennio luglio 1997 giugno 2001, l 83% delle segnalazioni di reato ha riguardato episodi di violenza sessuale (art. 609 bis e ter L. 96/66). In entrambi i periodi in esame, si registra una alta percentuale di casi risolti: i responsabili sono stati identificati dagli organi inquirenti, mediamente, nel 97% circa dei reati segnalati. Significativi i risultati dell azione di contrasto alla c.d. pedofilia on line. Per il contrasto alla pornografia minorile su internet ed ai reati ad essa legati si sono rivelate decisive le norme introdotte nel Codice Penale dalla legge 269/98, che puniscono diverse condotte specifiche, dalla produzione, commercializzazione, diffusione, divulgazione, cessione e detenzione di materiale pedo-pornografico, al turismo sessuale. La repressione del commercio e della divulgazione di materiale pedo-pornografico, l identificazione degli acquirenti e fruitori del predetto materiale e l individuazione di coloro che su internet adescano minori sono le attività principali nell azione di contrasto alla pedofilia online. L attività di monitoraggio della rete internet operata quotidianamente dagli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha consentito di individuare, dal luglio 2001 al giugno 2005, siti web, di cui sono risultati di natura pedo-pornografica, con conseguenti segnalazioni agli organi investigativi stranieri per la successiva chiusura (circa segnalazioni in quanto, in molti casi, l indirizzo conduceva al medesimo spazio web già individuato e segnalato). I siti di natura pedo-pornografica attestati sul territorio italiano rilevati ed oscurati nello stesso periodo sono stati 108. Per quanto attiene all attività investigativa, dal 1 luglio 2001 al 30 giugno 2005 sono state arrestate 85 persone, mentre soggetti sono stati denunciati in stato di libertà. Nello stesso contesto sono state eseguite perquisizioni, nel corso delle quali sono stati posti sotto sequestro circa personal computer, cd rom, floppy disk e vhs, sui quali sono state eseguite e sono in corso di esecuzione perizie in grado di recuperare file danneggiati o cancellati. Tra le operazioni di polizia giudiziaria, anche con risvolti investigativi in campo internazionale, emblematica e particolarmente significativa è considerata l operazione Canal Grande, condotta nel mese di novembre 2004 dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia, che ha consentito l arresto di 4 cittadini italiani e la denuncia di 200 individui con altrettante perquisizioni. LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA 51

6 L indagine ha evidenziato una innovativa modalità di scambio del materiale pedopornografco attraverso il cd. file sharing. L attività investigativa, iniziata a Venezia e successivamente sviluppatasi al di là del territorio nazionale fino a coinvolgere 78 Paesi stranieri (di cui 35 europei, 15 africani, 16 asiatici, 11 americani e uno dell'emisfero australe) ha portato alla segnalazione agli organi di polizia stranieri di circa indirizzi telematici indiziati di appartenere a soggetti con tendenze pedofile. Tali informazioni hanno consentito di operare altri 104 arresti (90 in Spagna, 10 in Grecia, 4 in Norvegia); sono stati altresì indagati a piede libero ulteriori 143 soggetti (87 in Spagna, 30 in Svizzera, 14 in Finlandia, 4 in Svezia, 4 in Polonia, 3 in Irlanda ed 1 a Cipro). Alcune iniziative di prevenzione e di contrasto Per la prevenzione dei fenomeni legati alla devianza minorile il Dipartimento della Pubblica Sicurezza continua a svolgere l opera di sensibilizzazione delle articolazioni territoriali delle Forze di polizia per la diffusione della cultura della legalità tramite incontri informativi e divulgativi nelle scuole, funzionali anche alla percezione di segnali di disagio che possono sfociare in comportamenti devianti o illeciti. Vengono altresì pianificati mirati servizi di vigilanza e controllo presso le scuole ed i luoghi di abituale ritrovo giovanile, anche al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Una delle problematiche affrontate nell anno scolastico 2004/2005, in particolare a Roma, è l integrazione degli studenti immigrati, promossa mediante iniziative e incontri presso gli istituti scolastici per sensibilizzare il mondo della scuola al dialogo interculturale. Ulteriori iniziative, di concerto con il Ministero della Pubblica Istruzione e con l Unicef, sono state intraprese nell ambito del Progetto di educazione alla legalità: nel 2004 è stato programmato il concorso Il coraggio di dire no, che intende spronare i giovani ad effettuare scelte personali e responsabili, per evitare quegli atteggiamenti conformistici di adeguamento al gruppo, che potrebbero portare all uso di droga, alcool, tabacco o a comportamenti violenti; nel 2005, il concorso dal titolo m ama non m ama come riconoscere chi ci vuole bene, che affronta il tema dell educazione all affettività nei rapporti dei minori con la famiglia, gli a- mici e più in generale gli adulti. Altra recente iniziativa finalizzata ad educare i giovani al rispetto della legalità è quella della diffusione di un videogioco, Antonio e il corno magico, prodotto in collaborazione con il Ministero dell Università e della Ricerca dal Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d Italia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il cdrom contenente il videogame (scaricabile da internet), di cui è protagonista un ragazzino che si trova ad affrontare problemi come la droga, il bullismo, la violenza minorile, è stato distribuito il 24 novembre 2004 agli studenti delle scuole elementari e medie di Catanzaro. Anche in ambito provinciale sono state di recente realizzati progetti a tutela dei minori rivolti ai ragazzi a maggiore rischio di devianza, finalizzati allo sviluppo della cultura della legalità, in collaborazione con gli istituti scolastici ed istituzioni locali. Oltre ai protocolli d intesa tra le Questure, le Province, i Comuni, i Tribunali per i minorenni, le Prefetture, i Centri per la Giustizia Minorile, i Provveditorati agli Studi ed alcune associazioni del privato sociale per la realizzazione di interventi integrati contro la violenza e i maltrattamenti vanno, altresì, evidenziati alcuni protocolli d intesa e progetti realizzati in ambito locale, con la partecipazione di Prefetture, Forze di polizia, Autorità Giudiziaria ed Enti locali, volti a coordinare e potenziare le attività di indagine in materia e a favorire il recupero psicofisico della vittima, riducendo il disagio derivante dall attività processuale. 52 LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA

7 Una delle più significative iniziative progettate nell ambito del Comitato CICLOPE (Comitato Interministeriale di Coordinamento per la LOtta alla PEdofilia) al fine di contrastare sempre più efficacemente il disagio minorile, le violenze sui bambini e la pedofilia, è l attivazione del servizio di emergenza del numero telefonico attivo ventiquattro ore su ventiquattro per tutti i giorni dell anno e senza oneri per il chiamante - destinato alla segnalazione di situazioni di emergenza e disagio, anche derivanti da immagini, messaggi e dialoghi diffusi attraverso i mezzi di comunicazione di massa o reti telematiche, che possano nuocere allo sviluppo psico-fisico di bambini e adolescenti. Minori della Direzione Centrale della Polizia Criminale, il sistema di Age Progression, che consente di realizzare un immagine attualizzando le fattezze della persona scomparsa da anni; per renderlo più fruibile, di pronta consultazione e al servizio della collettività è stata altresì attuata una rivisitazione dei contenuti e della composizione grafica del sito. Il servizio - la cui gestione è stata affidata all ente morale S.O.S. Il Telefono Azzurro Linea Nazionale per la prevenzione dell abuso all infanzia - è attualmente attivo in Lombardia, Veneto, Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio (in queste ultime 3 regioni dal 28 dicembre 2004), ma verrà esteso a tutto il territorio nazionale presumibilmente entro il Al fine di affrontare nella misura più ampia ed efficace le situazioni di emergenza riguardanti i minori, il 22 settembre 2004 Ministero dell Interno ha sottoscritto un protocollo d intesa con l Ente morale S.O.S. Il Telefono Azzurro Linea Nazionale per la prevenzione dell abuso all infanzia, gestore del codice di emergenza 114. Il recente Protocollo d intesa, nell ottica di un moderno concetto di sicurezza, prevede interventi a carattere multidisciplinare e interistituzionale per potenziare la rete di protezione ed assicurare un diritto all ascolto dei bambini e degli adolescenti in difficoltà, in sinergia tra amministrazioni pubbliche e soggetti del privato sociale. Sono da segnalare, infine, i positivi sviluppi dell iniziativa costituita dal sito italiano per i bambini scomparsi, consultabile a- gli indirizzi web e allo scopo di migliorare e potenziarne le prestazioni è stato acquisito, da personale della Sezione LO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA 53

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