SVIMEZ. Supervisione: Prof.. Gaspare Carlo Lo Nigro. A cura del Dott. Gianliborio Marrone

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1 Il Mercato del lavoro in Sicilia (Dati aggiornati al II Trimestre 2008 Fonti: ISTAT - SVIMEZ) SVIMEZ Supervisione: Prof.. Gaspare Carlo Lo Nigro A cura del Dott. Gianliborio Marrone

2 Indice Glossario Il mercato del lavoro: dati aggiornati al II trimestre 2008 Tasso di disoccupazione Tasso di attività Tasso di occupazione Dinamiche di settore Lavoratori irregolari e tasso di irregolarità Il mercato del lavoro ed il PO-FSE Panoramica degli assi prioritari di intervento Asse prioritario I Adattabilità Attività esemplificative per obiettivo Asse prioritario II Occupabilità Attività esemplificative per obiettivo Asse prioritario III Inclusione sociale Attività esemplificative per obiettivo Asse prioritario IV Capitale umano Attività esemplificative per obiettivo

3 Glossario (Fonte: Rapporto Istat sul mercato del lavoro 2008) Tasso di disoccupazione Il tasso di disoccupazione si ottiene come rapporto percentuale tra la popolazione con più di 15 anni di età in cerca di occupazione e le forze di lavoro totali. Queste sono date dalla somma di occupati e persone in cerca di occupazione. La definizione di persona in cerca di lavoro fa riferimento al concetto di ricerca attiva di lavoro, ovvero all aver compiuto almeno un azione di ricerca nelle quattro settimane precedenti all intervista. Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione giovanile si ottiene come rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione in età compresatra15e24annieleforzelavorodellacorrispondenteetà. Tasso di attività popolazione in età anni Il tasso di attività della popolazione in età anni, ricavabile dalle indagini armonizzate a livello europeo sulle forze lavoro, si ottiene rapportando le forze di lavoro nella fascia di età anni e la popolazione della medesima fascia di età. Le forze di lavoro sono definite come somma degli occupati e delle persone attivamente in cerca di occupazione. Tasso di occupazione Iltassodioccupazionesiottienedalrapportotraglioccupati inetàcompresatra15e64annielapopolazionedellastessa classe di età e rappresenta un indicatore ampiamente usato in sede nazionale e internazionale per valutare l evoluzione del mercato del lavoro. Indica la capacità del mercato del lavoro di utilizzare le risorse umane disponibili. Rappresenta, quindi, una misura della forza strutturale di un sistema economico. Unità di lavoro irregolari e tasso di irregolarità Sono definite irregolari le prestazioni lavorative svolte senza il rispetto della normativa vigente in materia fiscale e contributiva, quindi non osservabili direttamente presso le imprese, le istituzioni e le fonti amministrative. La misura dell input di lavoro non regolare qui utilizzata fa riferimento al concetto di unità di lavoro(ula): le Ula rappresentano la trasformazione a tempo pieno delle prestazioni lavorative offerte e sono ottenute dalla somma delle posizioni lavorative a tempo parziale trasformate in unità a tempo pieno. L indicatore è costruito sia dai valori unitari che dal rapporto percentuale tra le unità di lavoro irregolare e le unità di lavoro totali.

4 Il Mercato del lavoro: dati aggiornati al II Semestre 2008

5 22,5 20,0 17,5 15,0 12,5 10,0 7,5 5,0 2,5 0,0 18,7 17,4 Tasso di disoccupazione Sicilia (Fonte: dati Istat) 16,3 16,6 17,8 16,5 15,2 15,4 15,2 13,5 12,0 13,3 14,0 11,9 12,4 13,5 Sicilia 15,3 13,0 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 I I II II III III IV IV I I II III II IV III I IV II I III II IV I III II IV III I IV II I II III IV I II Sicilia Campania Calabria Puglia Mezzogiorno Italia I dati relativi al mercato del lavoro mostrano, nel lungo periodo, un trend positivo. Il tasso di disoccupazione, infatti, è diminuito rispetto al I trimestre 2004, portandosi dal 18,7% al 13,0% nel II trimestre Tuttavia, a partire dal III trimestre 2006, la tendenza sembra essersi invertita o quantomeno il trend sembra essersi rallentato. Tale effetto deve ricercare le sue cause non solo e non tanto nel clima di instabilità governativa nazionale e regionale, quanto anche negli indicatori macroeconomici a livello internazionale quali, ad esempio, l aumento del costo delle materie a fronte di una fortissima quotazione dell euro e del petrolio in particolare. Si è, inoltre, assistito all inatteso simultaneo verificarsi due fattori: calo generalizzato dei consumi ed aumento de tasso di inflazione. A ciò, il governo della Banca Centrale Europea ha risposto elevando sensibilmente e continuamente il tasso di sconto, con l intento di contenere l inflazione, ma con l effetto di assestare un duro colpo all economia reale., soprattutto nelle regioni del mezzogiorno, ed in Sicilia in particolare, fortemente connaturate da un economia incentrata su commercio e servizi, che risentono del calo dei consumi.

6 Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 ( anni ) (Fonte: dati Istat) 60,00% 55,00% 50,00% 45,00% 40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% Campania Calabria Puglia Mezzogiorno Particolarmente preoccupante è il dato sulla disoccupazione giovanile, che pur mantenendosi coerente con il trend generale di diminuzione del tasso di disoccupazione di lungo periodo, colloca la Sicilia al primo posto nella classifica delle regioni con il tasso più elevato. Chiaramente, il trend manifesta una dinamica positiva per il contesto sociale dell isola, portando il livello del tasso dal 52,6% del 1998 al 37,2 registrato nel Tale dinamica trova tra le sue cause fondanti nell esplicarsi dell effetto delle politiche attive del lavoro, attuate in questi anni, ed in particolare nella maggiore permanenza dei giovani nel sistema formativo. Sicilia Campania Puglia Calabria Mezzogiorno Italia Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ,60% 48,70% 41,70% 48,60% 46,20% 29,90% ,10% 48,30% 40,20% 48,50% 46,10% 28,70% ,50% 49,20% 38,40% 44,80% 44,70% 27,00% ,10% 45,80% 31,90% 41,30% 40,60% 24,10% ,80% 44,90% 31,00% 39,80% 39,00% 23,10% ,50% 40,00% 35,40% 41,70% 39,40% 23,70% ,90% 37,70% 35,40% 40,50% 37,60% 23,50% ,80% 38,80% 35,40% 46,10% 38,60% 24,00% ,00% 35,40% 32,20% 35,50% 34,30% 21,60% ,20% 32,50% 31,80% 31,60% 32,30% 20,30% Sicilia Italia

7 Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 ( anni ) (Fonte: dati Istat) , , , , , , , Sicilia Mezzogiorno Particolarmente preoccupante è il dato sulla disoccupazione giovanile, che pur mantenendosi coerente con il trend generale di diminuzione del tasso di disoccupazione di lungo periodo, colloca la Sicilia al primo posto nella classifica delle regioni con il tasso più elevato. Chiaramente, il trend manifesta una dinamica positiva per il contesto sociale dell isola, portando il livello del tasso dal 52,6% del 1998 al 37,2 registrato nel Tale dinamica trova tra le sue cause fondanti nell esplicarsi dell effetto delle politiche attive del lavoro, attuate in questi anni, ed in particolare nella maggiore permanenza dei giovani nel sistema formativo. Italia Sicilia Campania Puglia Calabria Mezzogiorno Italia Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ,60% 48,70% 41,70% 48,60% 46,20% 29,90% ,10% 48,30% 40,20% 48,50% 46,10% 28,70% ,50% 49,20% 38,40% 44,80% 44,70% 27,00% ,10% 45,80% 31,90% 41,30% 40,60% 24,10% ,80% 44,90% 31,00% 39,80% 39,00% 23,10% ,50% 40,00% 35,40% 41,70% 39,40% 23,70% ,90% 37,70% 35,40% 40,50% 37,60% 23,50% ,80% 38,80% 35,40% 46,10% 38,60% 24,00% ,00% 35,40% 32,20% 35,50% 34,30% 21,60% ,20% 32,50% 31,80% 31,60% 32,30% 20,30%

8 Tasso di disoccupazione Sicilia (Fonte: dati Istat) 20,0 9,4 12,7 13,0 13,3 12,1 10,9 10,0 10,0 12,9 12,5 11,9 11,7 10,7 11,3 13,3 14,8 14,9 15,1 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 Maschi 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II Disaggregando il tasso di disoccupazione tra la popolazione di sesso maschile e femminile, emerge come ad aggravare il dato sia il peso relativo della popolazione femminile. E principalmente in Sicilia, dove i servizi rivolti alle famiglie(asili nido in particolare) non riescono a soddisfare la domanda della popolazione, comportando il permanere di molte giovani donne inunacondizionediricercadiunlavorochepossaesserecompatibileconleesigenzefamiliari,eciòinunafasciadietàin cui è più probabile entrare nel mercato del lavoro. 22,1 25,7 23,5 23,5 22,7 22,5 21,3 19,9 20,1 18,4 16,7 16,0 15,4 18,2 17,1 16,1 18,6 19,3 30,0 27,5 25,0 22,5 20,0 17,5 15,0 12,5 10,0 7,5 5,0 2,5 0,0 Femmine I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

9 Tasso di attività anni Sicilia (Fonte: dati Istat) 53,5 53,0 52,5 52,0 51,5 51,0 50,5 50,0 49,5 49,0 52,4 I ,0 II ,5 III ,4 IV ,9 I ,5 II ,2 III ,9 IV ,4 I ,4 II ,2 III ,5 IV ,2 I ,4 II ,2 III ,3 IV Sicilia Il tasso di attività registratosi in Sicilia, si mantiene costantemente al disotto del dato medio del mezzogiorno, nonché molto distante dal dato medio nazionale. Quindi, tra le regioni del mezzogiorno la Sicilia è tra quelle che contribuiscono ad abbassare il livello di questo importante indicatore. Il trattato di Lisbona, infatti, pone come obiettivo fondante non tanto l occupazione in sé, ma almeno la partecipazione della popolazione attiva al mercato del lavoro. Il dato appare, quindi, ancora più sconfortante, se si pensa che al calcolo del tasso contribuisce non solo la popolazione occupata, ma anche la popolazione in cerca di occupazione. 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 51,3 I Sicilia 51,3 II Campania Calabria Puglia Mezzogiorno Italia I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

10 Tasso di attività anni Sicilia (Fonte: dati Istat) 67,6 67,6 67,4 67,8 68,3 68,4 68,8 69,0 68,8 69,3 70,5 69,9 69,8 70,0 69,9 69,7 69,4 70,1 71,0 70,5 70,0 69,5 69,0 68,5 68,0 67,5 67,0 66,5 66,0 65,5 Maschi 33,8 34,0 34,9 34,6 34,4 35,5 35,7 35,5 35,4 35,4 36,1 36,6 36,5 36,8 36,3 36,0 36,1 36,6 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II Coerentemente con quanto rilevato per il tasso di disoccupazione, il tasso di attività della popolazione femminile in Sicilia fa registrare un livello che mediamente si attesta al 50% del valore relativo alla popolazione maschile siciliana. 37,5 37,0 36,5 36,0 35,5 35,0 34,5 34,0 33,5 33,0 32,5 32,0 Femmine I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

11 46,0 45,5 45,0 44,5 44,0 43,5 43,0 42,5 42,0 41,5 41,0 Sicilia 42,5 I ,7 II Tasso di occupazione anni Sicilia 43,1 III ,6 IV ,4 I ,8 II ,2 III (Fonte: dati Istat) 44,7 IV ,4 I A fronte di una diminuzione del tasso di disoccupazione, non è corrisposto un aumento altrettanto sensibile del tasso di occupazione(+2,1% dal 2004 al 2008). Ciò tiene lontana la Sicilia sia dal livello medio registrato nel mezzogiorno, nonché dal livello medio nazionale, quest ultimo a sua volta lontano dagli obiettivi fissati dal Trattato di Lisbona. Ciò conferma quanto affermato precedentemente, e cioè che il calo del tasso di disoccupazione è dovuto agli effetti del permanere della forza lavoro in situazione di pre-occupazione(attività di formazione, etc.). 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 45,2 II ,0 III ,4 IV ,0 I ,4 II ,8 III ,1 IV ,4 I Sicilia 44,6 II Campania Calabria Puglia Mezzogiorno Italia I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

12 Tasso di occupazione anni (Fonte: dati Istat) 40,00% 38,00% 36,00% 34,00% 32,00% 30,00% 28,00% 26,00% 24,00% 22,00% 20,00% Campania Calabria Puglia Mezzogiorno Il quadro congiunturale della Sicilia si attenua andando ad osservare il tasso di occupazione della popolazione attiva in età compresa tra 55 e 64 anni. L indicatore registra, infatti, valori mediamente in linea con il dato nazionale, manifestando un trend di crescita tra i maggiori delle regioni del mezzogiorno. Le cause sono da ricercarsi nella sempre più prolungata permanenza del lavoratore nel mercato del lavoro, e ciò per effetto della minori possibilità di passaggio al regime di previdenza, nonché dalle necessità di far fronte alle esigenze familiari da parte dei componenti percettori di reddito. Sicilia Italia Sicilia Campania Puglia Calabria Mezzogiorno Italia Tasso di occupazione della popolazione in età anni ,80% 34,00% 22,50% 32,10% 29,70% 27,40% ,10% 33,50% 22,20% 31,20% 29,20% 27,50% ,70% 34,00% 22,90% 31,00% 29,50% 27,50% ,80% 34,50% 22,80% 32,10% 29,80% 27,50% ,70% 34,80% 22,80% 32,30% 30,40% 29,30% ,20% 32,90% 25,90% 36,20% 30,40% 29,40% ,10% 32,30% 28,50% 38,20% 31,50% 30,60% ,00% 32,40% 27,70% 37,70% 32,40% 31,40% ,40% 33,40% 29,10% 36,80% 33,20% 32,60% ,80% 35,20% 31,50% 37,10% 33,80% 33,80%

13 Tasso di occupazione anni Sicilia (Fonte: dati Istat) 58,5 59,3 59,9 59,6 59,6 61,0 60,6 60,5 61,5 60,6 60,3 60,1 61,7 61,1 61,1 60,6 61,4 61,0 62,0 61,0 60,0 59,0 Maschi 58,0 57,0 56,0 25,8 27,1 27,2 28,1 28,1 27,6 27,5 27,7 29,4 29,0 29,4 29,5 30,3 29,0 28,7 28,7 29,8 29,6 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II Permangono,tuttavia,notevoliledifferenzedigenere.Esiconfermaildatocheaognidueoccupatidisessomaschile,vene è uno di sesso femminile. 31,0 30,0 29,0 28,0 27,0 26,0 Femmine 25,0 24,0 23,0 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

14 FORZE DI LAVORO NON FORZE DI LAVORO Periodo di riferimento Occupati Persone in cerca di occupazione Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative Totale Totale Cercano lavoro non attivamente Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare Non cercano ma disponibili a lavorare Non cercano e non disponibili a lavorare Non forze di lavoro <15 anni Non forze di lavoro >64 anni Totale POPOLAZI ONE Tassi di attività (15-64) Tassi di occupazione (15-64) Tassi di disoccupazione MASCHI E FEMMINE I ,4 42,5 18,7 II ,0 43,7 17,4 III ,5 43,1 16,3 IV ,4 43,6 16,6 I ,9 43,4 17,8 II ,5 43,8 16,5 III ,2 44,2 15,2 IV ,9 44,7 15,4 I ,4 44,4 15,2 II ,4 45,2 13,5 III ,2 45,0 12,0 IV ,5 45,4 13,3 I ,2 44,0 14,0 II ,4 44,4 11,9 III ,2 44,8 12,4 IV ,3 45,1 13,5 I ,3 43,4 15,3 II ,3 44,6 13,0 (Fonte: dati Istat)

15 FORZE DI LAVORO NON FORZE DI LAVORO Periodo di riferimento Occupati Persone in cerca di occupazione Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative Totale Totale Cercano lavoro non attivament e Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare Non cercano ma disponibili a lavorare Non cercano e non disponibili a lavorare Non forze di lavoro <15 anni Non forze di lavoro >64 anni Totale POPOLAZI ONE Tassi di attività (15-64) Tassi di occupazione (15-64) Tassi di disoccupazione MASCHI I ,8 58,5 14,8 II ,5 59,9 14,9 III ,9 61,0 12,7 IV ,8 60,6 13,0 I ,0 59,3 15,1 II ,9 60,5 13,3 III ,1 61,5 12,1 IV ,7 60,6 12,9 I ,0 60,3 12,5 II ,3 61,7 10,9 III ,6 61,1 9,4 IV ,4 61,1 11,9 I ,6 59,6 11,7 II ,4 60,6 10,0 III ,3 61,4 10,0 IV ,4 61,0 10,7 I ,8 59,6 13,3 II ,8 60,1 11,3 (Fonte: dati Istat)

16 FORZE DI LAVORO NON FORZE DI LAVORO Periodo di riferimento Occupati Persone in cerca di occupazione Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative Totale Totale Cercano lavoro non attivament e Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare Non cercano ma disponibili a lavorare Non cercano e non disponibili a lavorare Non forze di lavoro <15 anni Non forze di lavoro >64 anni Totale POPOLAZI ONE Tassi di attività (15-64) Tassi di occupazione (15-64) Tassi di disoccupazione FEMMINE I ,6 27,1 25,7 II ,1 28,1 22,1 III ,8 25,8 23,5 IV ,5 27,2 23,5 I ,5 28,1 22,7 II ,7 27,6 22,5 III ,9 27,5 21,3 IV ,8 29,4 19,9 I ,3 29,0 20,1 II ,0 29,4 18,4 III ,5 29,5 16,7 IV ,1 30,3 16,0 I ,4 29,0 18,2 II ,0 28,7 15,4 III ,6 28,7 17,1 IV ,6 29,8 18,6 I ,4 27,7 19,3 II ,4 29,6 16,1 (Fonte: dati Istat)

17 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA E POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - SICILIA (migliaia di unità) Periodo di riferimento AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI TOTALE TOTALE di cui Costruzioni TOTALE di cui Commercio Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale MASCHI E FEMMINE I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II (Fonte: dati Istat)

18 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA E POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - SICILIA (migliaia di unità) Periodo di riferimento AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI TOTALE TOTALE di cui Costruzioni TOTALE di cui Commercio Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale MASCHI I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II (Fonte: dati Istat)

19 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA E POSIZIONE NELLA PROFESSIONE - SICILIA (migliaia di unità) Periodo di riferimento AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI TOTALE TOTALE di cui Costruzioni TOTALE di cui Commercio Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale FEMMINE I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II (Fonte: dati Istat)

20 Dinamiche di settore Sicilia Addetti per settore (Migliaia di unità) (Fonte: dati Istat) Agricoltura Industria Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale

21 Agricoltura Dinamiche di settore Sicilia Addetti per settore (Migliaia di unità) (Fonte: dati Istat) Industria Osservando le dinamiche di settore degli ultimi 5 anni, in coerenza con quanto rilevato per il tasso di occupazione, si apprezza una crescita dei valori globali. Tale crescita è assorbita principalmente dei servizi, ed in misura minore dall industria. Ciò può essere dato dal fatto che, in un contesto economico-finanziario di incertezza, l economia redistribuisce le proprie risorse verso quelle attività che comportano un rischio finanziario più contenuto. Il settore dei servizi è caratterizzata da un intensità di capitale inferiore rispetto all industria e quindi di minori barriere in entrata ed in uscita Servizi Totali

22 Lavoratori Irregolari Regione Siciliana (Fonte: dati Svimez) Unità irregolari 23,50% Tasso di irregolarità ,00% ,50% 22,00% 21,50% 21,00% 20,50% 20,00% 19,50% 19,00% Irregolari (Unità) Tasso di Irregolarità (%) ,00% ,00% ,50%

23 Lavoratori Irregolari Regione Siciliana (Fonte: dati Svimez) Unità irregolari 30,00% Tasso di irregolarità Sicilia Campania Puglia Calabria 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% Sicilia Campania Puglia Calabria Il contesto congiunturale siciliano, da un punto di vista sia economico, ma soprattutto sociale, beneficia di un calo nelle unità di lavoro irregolari, anche in confronto con il dato della altre regioni del mezzogiorno con caratteristiche simili alla Sicilia. Ciò è principalmente alle politiche di contrasto al lavoro irregolare attuate negli ultimi anni sul territorio siciliano. Sicilia Campania Puglia Calabria Tasso di Irregolarità (%) Tasso di Irregolarità (%) Tasso di Irregolarità (%) Irregolari (Unità) Irregolari (Unità) Irregolari (Unità) Tasso di Irregolarità (%) Irregolari (Unità) ,00% ,50% ,20% ,20% ,00% ,00% ,20% ,20% ,50% ,00% ,40% ,00%

24 Lavoratori Irregolari Regione Siciliana (Fonte: dati Svimez) 30,00% 28,00% Tasso di irregolarità 26,00% 24,00% 22,00% 20,00% 18,00% 16,00% 14,00% 12,00% 10,00% Sicilia Campania Puglia Calabria Sicilia Campania Puglia Calabria Tasso di Tasso di Tasso di Tasso di Irregolarità (%) Irregolarità (%) Irregolarità (%) Irregolarità (%) ,00% 23,00% 18,80% 26,00% ,90% 22,20% 18,20% 26,00% ,40% 21,20% 16,90% 24,70% ,40% 21,00% 15,50% 26,20% ,00% 20,50% 16,40% 26,90% ,00% 21,00% 16,20% 27,20% ,50% 19,00% 16,40% 26,00%

25 IL mercato del lavoro ed il PO-FSE

26 Il P.O.- F.S.E Panoramica degli assi prioritari di intervento ASSE PRIORITARIO I ADATTABILITÀ: migliorare la flessibilità del mercato del lavoro sostenendo l adattabilità della forza lavoro alle mutate condizioni di contesto; ASSE PRIORITARIO II OCCUPABILITÀ: favorire l accesso al mercato del lavoro del maggior numero di persone sostenendone la permanenza; ASSE PRIORITARIO III INCLUSIONE SOCIALE: promuovere una società inclusiva assicurando opportunità e risorse necessarie alla piena partecipazione di tutti alla vita economica, sociale e culturale; ASSE PRIORITARIO IV CAPITALE UMANO: qualificare il sistema dell istruzione e della formazione per ridurre la dispersione scolastica e incrementare le competenze del capitale umano; ASSE PRIORITARIO V TRANSNAZIONALITÀ E INTERREGIONALITÀ: promuovere la cooperazione a livello interregionale e transnazionale; ASSE PRIORITARIO VI ASSISTENZA TECNICA: sostenere un attuazione efficace ed efficiente degli interventi del PO FSE. ASSE PRIORITARIO VII CAPACITÀ ISTITUZIONALE: migliorare le capacità di governance della pubblica amministrazione.

27 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario I Adattabilità ASSE PRIORITARIO I ADATTABILITÀ: migliorare la flessibilità del mercato del lavoro sostenendo l adattabilità della forza lavoro alle mutate condizioni di contesto; OBIETTIVO SPECIFICO A): sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l adattabilità dei lavoratori A.1: Sviluppare sistemi e strategie regionali in grado di facilitare l accesso e la partecipazione ai servizi formativi, privilegiando i lavoratori più deboli"; A.2: Promuovere la formazione continua individuale, anche al fine di sostenere le capacità di adattamento dei lavoratori all innovazione e alla società dell informazione OBIETTIVO SPECIFICO B): favorire l innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro B.1: Migliorare la qualità e l organizzazione del lavoro, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali OBIETTIVO SPECIFICO C): sviluppare politiche e servizi per l anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l imprenditorialità C.1:Migliorare la capacità di adattamento al cambiamento, di innovazione e competitività delle imprese, in particolare delle PMI

28 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario I Adattabilità Esemplificazione delle attività per Obiettivo Operativo (1/2) A.1: Sviluppare sistemi e strategie regionali in grado di facilitare l accesso e la partecipazione ai servizi formativi, privilegiando i lavoratori più deboli. a. Interventi innovativi finalizzati alla creazione di un sistema regionale di formazione continua in grado di intercettare le esigenze di recupero e aggiornamento professionale dei lavoratori con posizioni deboli all interno delle organizzazioni produttive, in particolare occupati con contratti atipici, coniugandole ai fabbisogni professionali dell area; b. Iniziative volte ad ampliare l accesso al congedo formativo o ad altre modalità per la gestione del tempo da dedicare alla formazione. A.2: Promuovere la formazione continua individuale, anche al fine di sostenere le capacità di adattamento dei lavoratori all innovazione e alla società dell informazione. c. Interventi di sensibilizzazione, informazione e accompagnamento volti a sostenere la domanda di formazione continua da parte delle imprese, specialmente di dimensioni minori, raccordandola alle strategie di sviluppo aziendale, anche attraverso l adozione di strumenti di somministrazione flessibili (voucher formativi) e innovativi (impiego di ICT). d. Interventi volti a favorire il trasferimento di conoscenze e azioni orientate alla progettualità innovativa e allo sviluppo organizzativo nelle imprese, con riguardo al tema dell ecoinnovazione e delle tecnologie ambientali. B.1: Migliorare la qualità e l organizzazione del lavoro, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali C.1:Migliorare la capacità di adattamento al cambiamento, di innovazione e competitività delle imprese, in particolare delle PMI

29 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario I Adattabilità Esemplificazione delle attività per Obiettivo Operativo (2/2) B.1: Migliorare la qualità e l organizzazione del lavoro, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e. Progetti di ricollocazione, prevenzione e contrasto di situazioni di crisi aziendale e/o settoriale, anche attraverso la promozione degli strumenti dell autoimpiego. f. Azioni di sensibilizzazione e informazione rivolte alle PMI locali per incentivarle a trasformare l occupazione atipica in occupazione stabile. g. Interventi finalizzati a sostenere la mobilità del lavoro e delle carriere professionali. h. Azioni di formazione, informazione e tutoraggio in materia di sicurezza e igiene nel mondo del lavoro. C.1:Migliorare la capacità di adattamento al cambiamento, di innovazione e competitività delle imprese, in particolare delle PMI i. i. Interventi integrati volti a promuovere la creazione di una rete territoriale di servizi formativi e di orientamento, a beneficio di manager e imprenditori, allo scopo di : 1) rafforzare le competenze in materia di marketing e gestione aziendale per facilitare l accesso ai mercati nazionali ed esteri; 2) favorire l acquisizione di competenze a supporto della ricerca, dell introduzione e diffusione dell innovazione e della sperimentazione in azienda, con particolare riferimento al riallineamento delle competenze nei settori tecnologicamente più avanzati e alla diffusione dell eco-innovazione e delle tecnologie ambientali; 3) promuovere la creazione ed il potenziamento di filiere produttive internazionali nell ambito del bacino del Mediterraneo e programmi di formazione congiunta con imprese di paesi terzi; 4) rafforzare la competitività del sistema turistico siciliano. j. Interventi formativi e di orientamento per il potenziamento degli spin-off per favorire la creazione di impresa innovativa, a completamento delle filiere produttive regionali. k. Formazione in accompagnamento alle ristrutturazioni aziendali, al sostegno alle innovazioni tecnologiche e organizzative, allo sviluppo di settori innovativi. l. Promozione della responsabilità sociale di impresa. m. Assistenza e tutoraggio per la realizzazione di azioni di Ricerca & Sviluppo nelle imprese.

30 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario II Occupabilità ASSE PRIORITARIO II OCCUPABILITÀ: favorire l accesso al mercato del lavoro del maggior numero di persone sostenendone la permanenza; OBIETTIVO SPECIFICO D): aumentare la regolarità, l efficienza, l efficacia, la qualità e l inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro D.1: Anticipare le esigenze in termini di qualifiche, promuovendo un un offerta di servizi formativi adeguata alle dinamiche economiche dei sistemi locali regionali; D.2: Sostenere la regolarizzazione del mercato del lavoro e garantire la sicurezza sociale dei lavoratori; D.3: Migliorare l accesso di tutti all informazione e ai servizi di orientamento/tutoraggio in relazione alla individuazione delle esigenze dell offerta e alle caratteristiche della domanda; D.4: Promuovere l integrazione fra politiche formative e politiche del lavoro, favorendo lo strumento della programmazione partecipata allargato al sistema economico locale e alle reti di servizio sociale; OBIETTIVO SPECIFICO E): attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all avvio di imprese; E)1: Favorire condizioni di lavoro e un offerta formativa adeguata a supportare i processi di invecchiamento attivo della popolazione, E)2: Rafforzare l integrazione economica dei migranti, aumentandone la partecipazione economica al mercato del lavoro; OBIETTIVO SPECIFICO F): migliorare l accesso delle donne all occupazione e ridurre le disparità di genere. F)1: Accrescere la partecipazione sostenibile delle donne al mercato del lavoro e l avanzamento nell occupazione, anche attraverso politiche di conciliazione e di condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne.

31 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario II Occupabilità Attività esemplificative per Obiettivo operativo (1/4) D.1: Anticipare le esigenze in termini di qualifiche, promuovendo un un offerta di servizi formativi adeguata alle dinamiche economiche dei sistemi locali regionali. a. Azioni volte a promuovere un offerta formativa di qualità su misura finalizzata all inserimento lavorativo, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione attiva e dei laureati, sostenendo la diffusione degli strumenti dell alternanza scuola-lavoro, i tirocini formativi, i voucher e in genere le work experience. b. Azioni integrate e multidimensionali di orientamento, tutoraggio e di sostegno personalizzato (piani di azione individuali) per l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro dirette al reinserimento lavorativo. c. Azioni per favorire la specializzazione di profili professionali esistenti al fine di adeguarli alle esigenze del mercato, all indirizzo dell offerta professionale e alla qualificazione dell amministrazione. d. Assegni/voucher di ricerca e/o borse di studio per attività di specializzazione e diffusione della ricerca e l innovazione tecnologica e per la collocazione temporanea di ricercatori presso le imprese. e.. (omissis) f. Anticipazione dell evoluzione delle professionalità richieste nel mercato non UE. D.2: Sostenere la regolarizzazione del mercato del lavoro e garantire la sicurezza sociale dei lavoratori. D.3: Migliorare l accesso di tutti all informazione e ai servizi di orientamento/tutoraggio in relazione alla individuazione delle esigenze dell offerta e alle caratteristiche della domanda. D.4: Promuovere l integrazione fra politiche formative e politiche del lavoro, favorendo lo strumento della programmazione partecipata allargato al sistema economico locale e alle reti di servizio sociale.

32 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario II Occupabilità Attività esemplificative per Obiettivo operativo (2/4) D.2: Sostenere la regolarizzazione del mercato del lavoro e garantire la sicurezza sociale dei lavoratori. g. Azioni di promozione, diffusione e sperimentazione gestionale di forme di lavoro finalizzate a creare best practice a supporto delle scelte legislative, in vista di potenziare la qualità e la produttività sul posto di lavoro, comprese le condizioni di salute e di sicurezza, e di verificare forme di lavoro sperimentali. h. Azioni di promozione di politiche attive finalizzate alla fuoriuscita del precariato attraverso anche l attivazione di microcrediti, strumenti di mobilità e ricollocamento. i. Percorsi integrati di orientamento ed accompagnamento diretti al sistema delle PMI locali, anche con il supporto/coinvolgimento diretto degli Ispettorati del Lavoro, finalizzati a favorire l emersione del lavoro nero. j. Servizi ed incentivi rivolti alla consulenza, orientamento e sostegno all autoimpiego, finalizzati all emersione del lavoro nero. k. Strumenti innovativi della bilateralità per l emersione del lavoro nero. l. Incentivi per il sostegno all occupazione, destinati ai soggetti più deboli sul mercato del lavoro. D.3: Migliorare l accesso di tutti all informazione e ai servizi di orientamento/tutoraggio in relazione alla individuazione delle esigenze dell offerta e alle caratteristiche della domanda. m. Azioni volte al rafforzamento delle strategie di intervento in grado di orientare e accompagnare al lavoro il maggior numero di persone, attraverso percorsi integrati ed individualizzati, compresa la valutazione delle competenze. n. Azioni immateriali per la finalizzazione della Borsa lavoro e la messa in rete dei centri per l impiego. o. Azioni per la promozione del raccordo tra CPI, sportelli multifunzionali ed Agenzie del Lavoro, riconosciute dal Ministero del Lavoro. p. Azioni intese ad assicurare il coordinamento delle politiche del lavoro. q. SPI: potenziamento del Sistema Informativo Lavoro, azioni di riqualificazione, aggiornamento degli operatori e messa a punto di servizi specialistici per l orientamento, con particolare riferimento, ai disabili, ai soggetti svantaggiati, ai migranti e all occupabilità femminile.

33 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario II Occupabilità Attività esemplificative per Obiettivo operativo (3/4) D.4: Promuovere l integrazione fra politiche formative e politiche del lavoro, favorendo lo strumento della programmazione partecipata allargato al sistema economico locale e alle reti di servizio sociale. r. Azioni intese a promuovere lo strumento dei patti e delle consultazioni permanenti, anche a livello territoriale fra sistema economico, sistema della formazione e dell istruzione, servizi per l impiego e servizi sociali al fine di favorire l occupabilità della forza lavoro a rischio di esclusione e di adeguare l offerta di servizi alle esigenze delle imprese. OBIETTIVO SPECIFICO E): attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all avvio di imprese; E)1: Favorire condizioni di lavoro e un offerta formativa adeguata a supportare i processi di invecchiamento attivo della popolazione, E)2: Rafforzare l integrazione economica dei migranti, aumentandone la partecipazione economica al mercato del lavoro; OBIETTIVO SPECIFICO F): migliorare l accesso delle donne all occupazione e ridurre le disparità di genere. F)1: Accrescere la partecipazione sostenibile delle donne al mercato del lavoro e l avanzamento nell occupazione, anche attraverso politiche di conciliazione e di condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne.

34 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario II Occupabilità Attività esemplificative per Obiettivo operativo (4/4) E.1: Favorire condizioni di lavoro e un offerta formativa adeguata a supportare i processi di invecchiamento attivo della popolazione. s. Azioni finalizzate alla programmazione di interventi integrati di accompagnamento, orientamento e acquisizione di competenze chiave per ridurre il rischio di espulsione dei lavoratori anziani dal mercato del lavoro. E.2: Rafforzare l integrazione economica dei migranti, aumentandone la partecipazione economica al mercato del lavoro. t. Azioni di accompagnamento, formazione e tutoraggio rivolte sia al sistema delle imprese, che ai lavoratori comunitari ed extra comunitari regolari, per facilitare l inserimento economico dei migranti, supportandone la mobilità geografica e l integrazione nei mercati transfrontalieri. F.1: Accrescere la partecipazione sostenibile delle donne al mercato del lavoro e l avanzamento nell occupazione, anche attraverso politiche di conciliazione e di condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne. u. Azioni specifiche rivolte al sistema delle imprese per promuovere il progresso delle donne nell occupazione, favorendone il collocamento con qualifiche di alto livello e riducendo, pertanto, la segregazione fra i sessi nel mercato del lavoro. v. Azioni di accompagnamento per il rientro delle lavoratrici dopo una lunga assenza dal mercato del lavoro. w. Azioni di informazione, orientamento e assistenza per la creazione e lo sviluppo di impresa al femminile, con particolare attenzione ai nuovi bacini per l impiego, anche attraverso la sperimentazione di forme di credito compartecipato. x. Misure di conciliazione dei tempi professionali, familiari e sociali a sostegno della maternità e della paternità. y. Azioni di rafforzamento degli interventi e dei servizi alla persona a supporto dei nuclei familiari con responsabilità di cura ed assistenza dei congiunti. z. Azioni finalizzate al rafforzamento delle strategie di intervento in grado di orientare e accompagnare al lavoro donne in difficoltà perché capo famiglia di nuclei monoparentali o vittime di violenza, attraverso percorsi integrati, (anche fra ONG di donne e servizi per l impiego rispetto ad alcuni target) ed individualizzati, compresa la valutazione delle competenze ed il tutoring individualizzato finalizzati all inserimento lavorativo. aa. Azioni finalizzate al potenziamento delle attività di orientamento gender-oriented, rivolte a donne con basso titolo di studio e sviluppo di azioni di sostegno integrato per il reinserimento e l apprendimento diretto nel luogo di lavoro (tirocini, work-experience).

35 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario III Inclusione sociale ASSE PRIORITARIO III INCLUSIONE SOCIALE: promuovere una società inclusiva assicurando opportunità e risorse necessarie alla piena partecipazione di tutti alla vita economica, sociale e culturale. OBIETTIVO SPECIFICO G): Sviluppare percorsi integrati e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati; combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro. G.1: Attivazione di percorsi personalizzati per l integrazione sociale attiva e la riduzione dei fenomeni di povertà; G.2: Sostenere una maggiore partecipazione dei soggetti svantaggiati e marginali alle opportunità occupazionali e formative; G.3: Rafforzamento della capacità di adeguamento e ammodernamento del sistema dell offerta dei servizi sociali per una migliore gestione delle sfide economiche e sociali.

36 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario III Inclusione sociale Attività esemplificative per Obiettivo operativo G.1: Attivazione di percorsi personalizzati per l integrazione sociale attiva e la riduzione dei fenomeni di povertà. a. Misure dirette ad identificare i fattori personali di povertà ed esclusione e a programmarne il superamento, anche attraverso la promozione di servizi di sostegno, collettivi e di assistenza, finalizzati ad agevolare l inserimento sociale dei soggetti appartenenti alle famiglie al di sotto della soglia di povertà. b. Voucher di conciliazione. c. Sperimentazione di misure integrate di orientamento, accompagnamento ed inserimento lavorativo per le donne vittime di violenza o capofamiglia. d. Percorsi integrati per la riduzione della devianza giovanile e il recupero dei drop-out finalizzato all inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. e. Servizi specialistici per l orientamento dei disabili e dei soggetti svantaggiati. f. omissis. G.2: Sostenere una maggiore partecipazione dei soggetti svantaggiati e marginali alle opportunità occupazionali e formative. g. Percorsi e misure integrate di accompagnamento all inserimento degli immigrati nella società ospitante che includano anche la dimensione linguistica, sociale e culturale, valorizzando il ruolo di mediazione della donna all interno della famiglia. h. Interventi formativi, anche individualizzati, rivolti all inserimento dei soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro. i. Progetti integrati volti al reinserimento socio-lavorativo dei detenuti. j. Progetti integrati per il recupero dei soggetti affetti da dipendenze al fine della loro occupabilità. Azioni finalizzate a prevenire nuove povertà favorendo l inserimento lavorativo o il miglioramento qualitativo nel mercato del lavoro.

37 Il mercato del lavoro ed il P.O.- F.S.E Le priorità: Asse Prioritario IV Capitale Umano ASSE PRIORITARIO IV CAPITALE UMANO: qualificare il sistema dell istruzione e della formazione per ridurre la dispersione scolastica e incrementare le competenze del capitale umano. OBIETTIVO SPECIFICO H): elaborazione e introduzione e attuazione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per migliorarne l integrazione e sviluppare l occupabilità, con particolare attenzione all orientamento; H.1: Favorire l innalzamento della qualità del sistema di offerta formativa, implementando e garantendo l aggiornamento continuo delle procedure di accreditamento. H.2: Promuovere partenariati e patti formativi locali per la realizzazione di iniziative innovative a supporto della formazione e della qualificazione del capitale umano. OBIETTIVO SPECIFICO I1): aumentare la partecipazione all apprendimento permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l abbandono scolastico e la segregazione di genere rispetto alle materie; I1.1: Attuare strategie preventive contro la dispersione scolastica e per il recupero dei drop-put ai percorsi di istruzione e formazione professionale. OBIETTIVO SPECIFICO I2): aumentare l accesso all istruzione e alla formazione iniziale, professionale e universitaria, migliorandone la qualità. I.2.1: Migliorare i servizi di orientamento degli individui nell ambito del sistema di offerta formativa e dell istruzione. I.2.2: Potenziare i percorsi di formazione superiore e post secondaria alternativa ai percorsi universitari in collegamento con l esigenza espressa a livello di sistemi produttivi locali. OBIETTIVO SPECIFICO L): Creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell innovazione. L.1: Rafforzare le reti territoriali per la promozione ed il trasferimento dell innovazione e della ricerca, adeguandola alle esigenze del sistema produttivo Locale.

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