UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
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- Marilena Arcuri
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1 UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE SEDE DI MILANO FACOLTÀ DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE LINGUISTICHE CURRICULUM ESPERTO LINGUISTICO PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI TESI DI LAUREA L Unione europea e la promozione dei diritti umani Relatore: Ch.ma Prof.ssa Serena Giusti Candidata: Francesca Maria Masciadri Matricola N ANNO ACCADEMICO 2008/2009
2 Introduzione L Unione europea (Ue) si fonda sui principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali e dello stato di diritto, principi che sono comuni agli Stati membri 1. Uno degli obiettivi principali della Ue è quello di rafforzare la tutela di tali diritti nei confronti dei cittadini degli Stati membri. Quindi, in occasione del Consiglio europeo di Nizza del 2000, le tre istituzioni politiche, Parlamento, Consiglio e Commissione, proclamarono congiuntamente la Carta dei diritti fondamentali dell Ue, un documento che, pur non possedendo alcuna forza vincolante, rappresenta una grande novità. Esso per la prima volta riunisce in un unico testo tutti i diritti umani fino ad allora codificati dalle varie convenzioni internazionali e regionali (la Dichiarazione dei diritti dell uomo, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali) e comuni agli Stati membri, senza distinzione tra diritti civili e politici e diritti sociali ed economici, ponendo al centro non il cittadino europeo, ma l individuo. Questo rinnovato impegno a favore della tutela dei diritti umani all interno dell Unione ha portato anche alla creazione di veri e propri organismi di tutela, come l Agenzia europea dei diritti fondamentali, e alla messa a punto di programmi d azione volti a tutelare particolari categorie considerate a rischio, come, nel caso del programma Daphne, le donne, i bambini e gli adolescenti. Ma la tutela e la promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali regolano anche le relazioni esterne dell Ue, attraverso l utilizzo sia dei classici strumenti di politica estera che di strumenti e iniziative ad hoc 2. L attività di promozione si svolge però soprattutto attraverso il ricorso ai classici strumenti di politica estera, primi fra tutti i dialoghi e gli accordi con i Paesi terzi. In particolare è possibile individuare tre differenti tipologie di relazioni, in base al differente soggetto con cui l Ue si rapporta e comunica: 1) le relazioni con i Paesi terzi, ovvero con tutti quei Paesi che non rientrano in nessuna altra categoria specifica; 2) le relazioni con i Paesi del partenariato Euro-Mediterraneo; 3) le relazioni con i Paesi 1 Art. 6(1) TUE. 2 Tra gli strumenti utilizzati si trova lo Strumento finanziario per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo, che, come suggerisce il nome stesso, ha l obiettivo di diffondere e sviluppare la democrazia e il rispetto dei diritti umani in tutti i Paesi extraeuropei. 3
3 candidati all ingresso nell Unione. Comune a tutte le relazioni citate è la presenza di un costante dialogo volto a fornire un foro di discussione privilegiato che metta al centro la questione dei diritti umani, così come l inclusione all interno di accordi commerciali e accordi di adesione delle clausole di rispetto dei diritti umani: solo un Paese che garantisca il rispetto minimo di tali diritti può istaurare un legame commerciale con il mercato della Comunità e può entrare a far parte dell Unione. I diritti umani costituiscono un principio essenziale nel regolare le relazioni tra le parti, siano esse relazioni di carattere economico o politico, relazioni in cui l obiettivo resta sempre e comunque quello di preservare gli interessi delle parti senza però tralasciare la democrazia e lo stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali. Inoltre, in ambito extraeuropeo, l Unione stabilisce una serie di orientamenti generali volti a mettere in rilievo sia la situazione di particolari categorie ritenute a rischio (donne, bambini) che alcune situazioni ritenute inaccettabili (pena di morte, tortura, trattamenti degradanti) 3. In particolare allo stato attuale Il Consiglio dell Ue ha concordato sette orientamenti generali: 1) pena di morte (2008), 2) orientamenti per una politica dell Ue nei confronti dei Paesi terzi in materia di tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti (aggiornamento orientamenti 2008), 3) dialoghi in materia di diritti umani con i Paesi terzi (aggiornamento 2009), 4) bambini e conflitti armati (2008), 5) difensori diritti umani (2008), 6) orientamenti dell Ue in materia di promozione e tutela dei diritti del bambino (2007), 7) orientamenti dell Ue sulle violenze contro le donne e la lotta contro tutte le forme di discriminazione nei loro confronti (2008) 4. L obiettivo di questa lista è quello di diffondere il problema, discuterne e avviare le procedure al fine di difendere i soggetti a rischio e migliorare la situazione, per arrivare ad abolire ogni forma di sfruttamento, violenza e discriminazione. Tutte queste attività si svolgono tenendo conto di quello che può essere definito come il documento fondamentale nell ambito dei diritti umani, ovvero la Carta dei diritti fondamentali dell Ue, che, raggruppando in sei categorie i diritti tutelati, mette in evidenza le sei dimensioni a cui si intende dare maggior rilievo: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia. 3 Un elenco di tali orientamenti può essere visionato sul sito del Consiglio europeo ( al quale spetta appunto il compito di definire queste priorità. 4 Ultima consultazione del sito: agosto
4 Le istituzioni comunitarie si adoperano anche a favore della codifica dei diritti umani e delle libertà ritenute fondamentali e a sostegno delle attività e dei dialoghi volti a diffondere una maggiore consapevolezza della questione, in primo luogo a livello comunitario, e poi a livello mondiale, sia attraverso relazioni bilaterali che multilaterali, sia in seno alle organizzazioni internazionali che in contesti meno formali. Accanto alle istituzioni, troviamo anche l azione di organismi specifici di tutela, quali il Mediatore europeo o la Commissione delle petizioni interna al Parlamento europeo, che, svolgendo il compito per cui sono stati istituiti, possono essere considerati come un ulteriore punto di sostegno all attività europea di promozione e sviluppo dei diritti umani, in particolare in relazione al contesto europeo. Lungi dall esprimere qualsiasi tipo di giudizio nei confronti dell Unione e dell attività che essa svolge, questo lavoro di ricerca intende offrire una panoramica delle principali attività europee 5 di tutela e promozione dei diritti umani, trattando il tema sia in riferimento alla situazione interna (capitolo I) che in relazione alla situazione extraeuropea (capitolo IV), mantenendo comunque un punto di vista generale ed evitando riferimenti a situazioni specifiche. In particolare entrambe le dimensioni verranno descritte tenendo conto dei fondamenti legislativi e del documento europeo di tutela dei diritti umani (la Carta dei diritti fondamentali), analizzando il ruolo e l azione di organismi specifici e un esempio specifico dell attività europea nel campo. Si è inoltre deciso di dare maggior rilievo alla dimensione interna che sarà approfondita nei capitoli II e III, in cui ci si concentrerà rispettivamente sul documento fondamentale, ovvero la Carta dei diritti fondamentali dell Ue e sul ruolo delle varie istituzioni e dei vari organismi comunitari nell attività di tutela, promozione e sviluppo dei diritti umani. Il lavoro di ricerca è stato svolto utilizzando principalmente la letteratura esistente, sia sulla Ue che sul tema dei diritti umani in generale. Inoltre, per la parte relativa all analisi del ruolo dell Ue nel sostegno e nella promozione dei diritti umani sia al suo interno che all esterno si è attinto direttamente al sito della Ue 6. 5 Con il termine europee ci si riferisce qui unicamente alle attività di promozione e tutela dei diritti umani nel contesto dell Ue e non in relazione al più ampio contesto del continente europeo, oggetto invece del attività del Consiglio d Europa. 6 Vedi il sito: 5
5 Capitolo I I diritti umani nell ambito dell Ue Tutti gli essere umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. (Art. 1 Dichiarazione universale dei diritti umani.) L Ue attribuisce un importanza fondamentale al rispetto dei diritti umani principalmente sulla base degli articoli del Trattato sull Ue (TUE) 7 e della Carta dei diritti fondamentali e per questo motivo attua una politica di protezione dei diritti dell uomo all interno degli Stati membri. Tale politica spazia dal rispetto dei diritti umani, illustrati ed elencati nei documenti fondamentali, alla lotta contro la xenofobia e qualsiasi altro tipo di discriminazione basato su sesso, religione, età, disabilità e orientamento sessuale. Tutti questi diritti sono in generale già applicati nei Paesi membri. In questo contesto si inseriscono e agiscono, oltre alle istituzioni comunitarie 8 e alla Corte di giustizia delle Comunità europee, organismi specializzati, come l Agenzia europea dei diritti fondamentali, e si sviluppano differenti programmi d azione, come il programma Daphne. 1.1 I fondamenti legislativi: i trattati istitutivi I trattati istitutivi e la produzione normativa della Comunità europea nei primi anni della sua attività non prevedono alcun riferimento alla difesa dei diritti fondamentali. La prima affermazione di tutela dei diritti umani si trova nell Atto unico europeo, entrato in vigore il 1 luglio del 1987, nel cui preambolo si cita, tra le finalità dell Unione, la promozione di una democrazia fondata sui diritti fondamentali riconosciuti dalle 7 Si fa qui riferimento agli articoli 6, 7 e 13 del TUE, che definiscono gli orientamenti generali in materia di diritti umani. In particolare si citano il rispetto dei principi dell Unione comuni agli Stati membri (libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, stato di diritto), dei diritti fondamentali garantiti da altri trattati internazionali (la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali) e dell identità nazionale degli Stati membri. 8 Le istituzioni comunitarie a cui si fa riferimento sono quelle di natura politica: il Parlamento con funzione consultiva, la Commissione, che adotta gli atti di iniziativa, e il Consiglio, che approva l atto rendendolo effettivo. 6
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