sistemapiemonte Le ICT nella costruzione della Società dell'informazione Rapporto PA 2010 sistemapiemonte.it

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "sistemapiemonte Le ICT nella costruzione della Società dell'informazione Rapporto PA 2010 sistemapiemonte.it"

Transcript

1 sistemapiemonte Le ICT nella costruzione della Società dell'informazione Rapporto PA 2010 sistemapiemonte.it

2 TUMETODOLOGIAUT TULE TUANALISI INDICE TUCapitolo 1 UT TUINTRODUZIONEUT...2 TUCapitolo 2 UT...3 TU2.1.UT TUAnalisi del back officeut...3 TU2.2.UT TUAnalisi dell offerta di servizi on lineut...4 TUCapitolo 3 UT PAL PIEMONTESIUT...5 TUCapitolo 4 UT TUDIFFUSIONE E UTILIZZO DELLE ICT NEL BACK OFFICE DEI COMUNI PIEMONTESIUT...9 TU4.1.UT TUDipendenti e le ICTUT...9 TU4.2.UT TUCollaborazione con soggetti esterniut...12 TU4.3.UT TUDotazione e utilizzo delle tecnologie da parte dei dipendentiut...17 TU4.4.UT TUtilizzo di servizi on lineut...24 TU4.5.UT TUSpese ICTUT...26 TUCapitolo 5 UT DELL OFFERTA DI SERVIZI ON LINEUT...27 TU5.1.UT TUPresenza on line e caratteristiche dei sitiut...27 TU5.2.UT TUDiffusione dei servizi on line nei comuni piemontesiut...35 TUCapitolo 6 UT TUNO SGARDO D INSIEMEUT...44 TUCapitolo 7 UT TUCONCLUSIONIUT...47 TUAPPENDICE 1 Servizi considerati dal web survey ed aggregazione in macro categorieut 49 1

3 Capitolo 1 - INTRODUZIONE Il presente rapporto vuole essere una sintesi delle ricerche effettuate nel corso del 2009 dall Osservatorio ICT della Regione Piemonte sulle PA locali (PAL) piemontesi. La somministrazione di un questionario ad un campione di comuni piemontesi ha voluto focalizzarsi sull analisi del back office, mentre attraverso un web survey sui siti di tutti i comuni è stato possibile misurare il livello dell offerta di servizi on line. Per tali attività l Osservatorio ICT ha collaborato con: CSI Piemonte, per la realizzazione e la somministrazione del 1 questionariotpf FPT, CRC Piemonte, per il web survey sui comuni Nonostante i campi di indagine delle due ricerche siano disgiunti, questo rapporto vuole raccogliere ed integrare i principali risultati emergenti da entrambe le attività al fine di disegnare un quadro completo della PAL nella Società dell Informazione. Ad esempio si vorrà verificare se esistono delle condizioni (dipendenti dalle caratteristiche del comune stesso dimensione, localizzazione o dall adozione più o meno sviluppata delle tecnologie) che implicano una migliore offerta di servizi on line. Le ricerche effettuate in passato hanno mostrato come le caratteristiche dei comuni piemontesi (piccole dimensioni e localizzati spesso in zone rurali, montane o isolate) incidano pesantemente sul modo con cui il comune sceglie di gestire le ICT. A fronte di tale evidenza ci si interroga su quale sia il ruolo dei soggetti esterni al comune che possono intervenire per sostenere la PA locale nell adozione e nell utilizzo delle tecnologie, siano essi fornitori privati, o aggregazioni di comuni, quali le Forme Associative (FA) o le Alleanze Locali per l Innovazione (ALI). Lo studio del processo di digitalizzazione della PAL deve altresì tenere in considerazione l attuazione di provvedimenti e normative che stimolano ogni comune in un utilizzo più assiduo delle ICT al fine di migliorare il processo di gestione delle informazioni e la relazione con l utente finale, cittadino o impresa. Il Codice della PA digitale ne è l esempio più emblematico e, sia nel caso dell analisi del back office, sia nel caso del front office, deve essere tenuto in considerazione. La disponibilità di una serie storia che per l analisi del back office fa riferimento all ultima rilevazione effettuata nel 2007, e per l indagine sull offerta di servizi on line è più recente (2008) ha permesso inoltre di evidenziare i trend evolutivi. Il rapporto da questo punto in poi si compone di 6 capitoli: il capitolo 2 riporta alcune indicazioni circa la metodologia adottata per le due ricerche il capitolo 3 fornisce alcune informazioni circa le caratteristiche generali delle PAL piemontesi, utili per l interpretazione dei dati dei capitoli successivi il capitolo 4 contiene i principali risultati emersi dall analisi sul back office il capitolo 5 invece si focalizza sul lato dell offerta di servizi on line il capitolo 6, infine, contiene una analisi complessiva dei comuni piemontesi, tenendo presente sia gli aspetti di back office che quelli di front office il capitolo 7 riporta le principali conclusioni. 1 TP PT Si veda il Capitolo 2 per maggiori dettagli 2

4 Capitolo 2 - METODOLOGIA In questo capitolo si vogliono riportare alcune note circa la metodologia di indagine utilizzata nelle due ricerche Analisi del back office Somministrazione di un questionario ad un campione di 305 comuni piemontesi nei mesi di giugno luglio Il questionario è stato somministrato attraverso due distinte modalità: i comuni con più di abitanti sono stati contattati telefonicamente dall Osservatorio ICT: essi, dopo aver accettato di collaborare alla ricerca, hanno compilato il questionario che è stato mandato loro tramite e mail; per i comuni con meno di abitanti la raccolta dei questionari è avvenuta mediante la struttura dei Facilitatori della Rete e dei Servizi del CSI, i quali hanno supportato il piccolo comune nella compilazione del questionario in maniera puntuale. La tabella successiva mostra la composizione del campione di comuni intervistati per dimensione e provincia, confrontandolo con il totale dei comuni piemontesi. Campione 3 Tot comuni Piemonte < abitanti abitanti > abitanti AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte Tabella 2.1 Confronto campione e popolazione, 2009 Il questionario si compone di 12 sezioni: 1. anagrafiche del comune 2. organizzazione interna 3. servizi erogati dalle FA intercomunali di appartenenza 4. telefonia e connettività 5. dotazioni informatiche 6. spesa per l informatica 7. il comune fruitore ed erogatore di servizi on line 8. gestione documentale 9. interoperabilità ed interscambio 10. formazione ICT

5 11. progetti di innovazione 12. risultati in seguito all adesione del comune alle ALI 2.2. Analisi dell offerta di servizi on line Web survey sui siti dei comuni piemontesi, condotta nel mese di luglio L analisi dei siti ha preso in esame due aspetti: CARATTERISTICHE DEL SITO: presenza del comune on line presenza di strumenti per facilitare la navigazione mappa motore informazioni in lingua straniera indicazione data aggiornamento sito strumenti di comunicazione chat/newsletter/feed RSS/sondaggi indirizzo di posta elettronica generico indirizzo di posta elettronica certificata multicanalità organigramma uffici ed attribuzione uffici trasparenza presenza atti consiglio comunale presenza dati bilancio comunale OFFERTA DI SERVIZI ON LINE: Facendo riferimento ai seguenti livelli di interazione: Livello Prestazioni Descrizione 1 Informazioni sui servizi Informazioni dettagliate su come fruire del servizio (anche tradizionale) Moduli stampabili/ compilabili Invio info e dati attivazioni di procedimenti Conclusione della transazione Documenti originali (es. Bandi di gara) o modulistica in diversi formati (doc, rtf, pdf, htm) che non generano automaticamente una versione stampabile compilata. Moduli Documenti interattivi Pdf o form html che consentono di inserire le informazioni personali e di stampare il modulo già compilato Possibilità di invio automatico dei dati (form html) che attiva presso l amministrazione un procedimento. È l inizio della transazione. A seconda della tipologia di servizio questa caratteristica rappresenta il massimo livello di transazionalità ottenibile on line (Es. per il servizio di pagamento è la conclusione del pagamento stesso). Per ogni comune è stata valutata la presenza dei 34 servizi presenti in APPENDICE 1. 4

6 FPT Capitolo 3 - LE PAL PIEMONTESI Prima di addentrarsi nell analisi dell utilizzo delle ICT da parte delle PA locali piemontesi è bene fornire alcune indicazioni di contesto. Si vedrà infatti nel corso del rapporto come la propensione nell adozione e nell utilizzo delle ICT e nell offerta di servizi on line risulta essere legata alle caratteristiche dei comini, in particolare dalla localizzazione (es. provincia) e dalla dimensione del comune. In Piemonte i comuni sono 1.206, di cui solo 2 63TPF hanno più di abitanti ed una quantità quasi analoga (66) ha tra i ed i abitanti. I rimanenti hanno, invece, meno di abitanti. È interessante notare (XFigura 3.1X) come, ragionando in termini di popolazione residente, il 21% dei piemontesi abita nel capoluogo della regione e se si estende il conteggio anche ai comuni di maggiori dimensioni (oltre i abitanti) tale percentuale sale a quasi il 5. Le province di Biella, Cuneo, Verbania e Vercelli sono quelle con una maggiore percentuale di popolazione residente in piccole realtà urbane. 10 BASE: tutta la popolazione piemontese % 38% 11% AL AT BI CN NO TO VB <5.000 abitanti abitanti abitanti TORINO VC PIEMONTE Figura 3.1 popolazione residente nei comuni piemontesi per dimensione, 2009 Prendendo in esame la geomorfologia del territorio piemontese i dati mostrano come il 21% dei comuni sono localizzati in montagna, il 36% in collina ed i rimanenti in pianura. Le province di Cuneo e di Verbania sono quelle che contano un maggior numero di comuni montani, mentre a Vercelli, Asti ed Alessandria a predominare sono le zone collinari. Anche ragionando in termini di densità abitativa la situazione non è delle più rassicuranti: i dati mostrano come ben il 75% dei comuni ha una densità abitativa 2 TP PT Per il calcolo della popolazione si fa riferimento ai dati del censimento del

7 2 (abitanti/kmp P) 3 bassatpf FPT, il 19% 4 mediatpf FPT e solo il 5% 5 altatpf FPT. Biella, Novara e Torino sono le province che contano un maggior numero di comuni con una densità abitativa medio alta. BASE: tutti i comuni piemontesi AL AT BI CN NO Pianura Collina Montagna TO VB VC PIEMONTE BASE: tutti i comuni piemontesi AL AT BI CN NO Bassa Media Alta (a) tipologia territorio (b) densità abitativa Figura 3.2 distribuzione dei comuni piemontesi nelle province per tipologia territorio e densità abitativa, 2009 Da queste prime informazioni si intuisce l importanza che in una regione come quella piemontese possano avere le aggregazioni di comuni che sotto il nome di forme associative (FA) comprendono: - Comunità Montane (CM) - Comunità Collinari (CC) - Unioni di Comuni (unione), nate con lo scopo di sostenere i comuni più piccoli nello svolgimento delle diverse attività, legate o non alle ICT. Il grafico successivo mostra l adesione da parte dei comuni piemontesi, nelle province, alle diverse forme associative. In Piemonte il 71% dei comuni ha aderito ad almeno una forma associativa. Il tasso di adesione a ciascuna FA riflette, in ogni provincia, la predominanza di una certa tipologia di territorio rispetto alle altre, il che giustifica, ad esempio, il fatto che in provincia di Verbania quasi tutti i comuni facciano parte di una Comunità Montana. TO VB VC PIEMONTE 3 TP PT Densità 4 TP PT Densità 5 TP PT Densità bassa: abitanti/kmp2p media: abitanti/kmp2p alta: >=500 abitanti/ kmp2p 6

8 BASE: tutti i comuni piemontesi AL AT BI CN NO TO VB VC PIEMONTE CC 27,9% 85,6% 6,1% 15,2% 2,3% 7, 0, 5,8% 18,7% CM+UNIONE 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 7, 0, UNIONE 10,5% 0, 0, 7,6% 17, 2,9% 0, 16,3% 6,9% CM 32,6% 13,6% 73,2% 62,4% 8, 46, 97,4% 27,9% 45,7% Figura 3.3 % Comuni appartenenti alle diverse FA, 2009 Più specificamente l introduzione massiva delle ICT anche nelle PAL ha fatto emergere l esigenza di creare dei nuovi soggetti il cui obbiettivo prioritario sia proprio quello di sostenere il comune nella gestione delle tecnologie. Tali soggetti sono stati chiamati ALI (Alleanze Locali per l Innovazione). Nella Guida alla redazione della modulistica per il Progetto delle ALI Alleanze locali per l innovazione in cui vengono definite le caratteristiche ed i ruoli delle neonate ALI, si stabilisce la relazione tra le ALI e le preesistenti forme associative: la presenza eventuale di forme associative di Comuni già operanti con successo nella fornitura ai Comuni associati di servizi riconducibili a quelli per i quali si progetta l ALI, deve essere considerata un patrimonio di pregio conferito al nuovo organismo. In questo caso l ALI deve essere vista come un diffusore di soluzioni positive già disponibili, mentre la forma associativa può qualificarsi come un centro di competenza che, salvaguardando la propria identità di centro di competenza, stabilisca utili forme di collaborazione con gli altri Comuni. La tabella successiva mostra il grado di adesione dei comuni piemontesi alle ALI: la percentuale sale all 89%, con picchi nelle province di Verbania, Alessandria, Asti e Biella dove la percentuale supera il 95%. 7

9 AL 95,3% AT 95,8% BI 95,1% CN 91,2% NO 87,5% TO 76,8% VB 100, VC 89,5% Piemonte 89, BASE: tutti i comuni piemontesi Tabella 3.1 comuni appartenenti alle ALI nelle province piemontesi, 2009 Infine un riferimento ai dati di bilancio dei comuni piemontesi. Al 2008 il totale delle entrate medio dei comuni piemontesi supera i , valore superiore del 73% rispetto quanto riscontrato nel 2007 ( ). Nello specifico quasi il 5 è costituito da entrate proprie, il 17% da trasferimenti (da stato, regione o altro) ed il 34% da altre entrate. TOT entrate: altre entrate 34% tot entrate proprie 49% altri trasferimenti 1% trasferimenti da Regione 3% trasferimenti da Stato 13% Figura 3.4 Dati di bilancio dei comuni piemontesi (tot entrate),

10 Capitolo 4 - DIFFUSIONE E UTILIZZO DELLE ICT NEL BACK OFFICE DEI COMUNI PIEMONTESI L analisi della diffusione delle ICT nel back office delle PAL piemontesi si articola in quattro passi: 1. Dipendenti e le ICT: vengono analizzate le caratteristiche dei dipendenti comunali per giustificare la presenza o l assenza di soggetti che si occupano specificamente delle ICT. 2. Collaborazione con soggetti esterni: in questo capitolo si vuole mettere in evidenza in che modo i comuni piemontesi cercano di sopperire ai problemi legati alle piccola dimensione e alle risorse esigue per la gestione delle ICT. 3. Dotazione e utilizzo delle tecnologie da parte dei dipendenti: alla luce di quanto espresso precedentemente si punta a fornire una breve carrellata circa il tasso di diffusione delle principali tecnologie nei comuni e del loro utilizzo. 4. Utilizzo di servizi on line: questo capitolo mira a identificare quali sono i servizi on line di maggiore interesse per i comuni piemontesi. 5. Spese in ICT: infine si conclude presentando alcune informazioni circa le spese in ICT sostenute dai comuni piemontesi Dipendenti e le ICT Come detto nel capitolo precedente la realtà piemontese è Comuni di piccole caratterizzata da un vasto numero di comuni di ridotte dimensioni: carenza nel dimensioni (numero medio abitanti: 3.500). personale comunale La piccola dimensione dei comuni rispecchia anche l esiguo numero di dipendenti comunali. Il numero medio di dipendenti di ciascun comune è 6 19TPF FPT, con differenze significative ragionando per dimensione e per provincia (in provincia di Torino il numero medio dei dipendenti è 29, mentre in quella di Biella esso è 8). Più nello specifico, il numero medio di dipendenti con funzioni amministrative (i maggiori fruitori delle tecnologie all interno del comune) è 9, ovvero circa la metà del totale dei dipendenti comunali. 6 TP PT Nel 2007 tale valore era pressoché lo stesso, 18 9

11 Media abitanti Media tot dipendenti Media dipendenti con funzioni amministrative PIEMONTE < abitanti abitanti > abitanti AL AT BI CN NO TO VB VC BASE: tutti i comuni piemontesi Tabella 4.1 Numero medio abitanti e dipendenti nei comuni piemontesi, per dimensione e provincia, 2009 In tale contesto la gestione delle ICT talvolta viene affidata ad un responsabile informatico (RI) (33%) o ad un ufficio informatica (7,5%). Nello specifico il responsabile informatico è nel 56% dei casi un dipendente mentre nel rimanente 44% dei casi un soggetto esterno al comune. Si nota a tale proposito come passando dai comuni di piccole dimensioni a quelli più grandi la presenza di un responsabile informatico esterno al comune diminuisca sensibilmente. I comuni più grandi hanno infatti uno staff più consistente che garantisce la presenza di un responsabile informatico interno. BASE: comuni con RI < abitanti abitanti > abitanti dipendente soggetto esterno Figura 4.1 Ruolo del Responsabile Informatico, 2009 Nel complesso, dunque, il dei comuni può contare su un responsabile informatico o su di un ufficio informatica, tale percentuale sale all 87,5% dei casi se si considerano i 10

12 comuni con più di abitanti. Rispetto al 2007 la quota di comuni con RI o ufficio informatica è cresciuta del 57% (nel 2007 tale percentuale era il 25,6%) ,5% 8 BASE: Tutti i comuni ,6% 36,7% 50, 2 PIEMONTE < abitanti abitanti > abitanti Figura 4.2 Comuni con Responsabile Informatico o Ufficio Informatica, 2009 Nel 16,7% dei comuni piemontesi negli ultimi tre anni sono state offerte iniziative di formazione in ambito ICT ai dipendenti. La percentuale supera il nella provincia di Verbania e raggiunge quote significative anche a Torino (25%), Novara (27%) e Biella (23%). I comuni con più di abitanti sono quelli che ricorrono in misura maggiore a tale pratica (43,8%). Un tasso simile si registra per l e learning (19,8%). In questo caso è da segnalare come nella provincia di Verbania la percentuale raggiunge ben il 9 dei comuni BASE: tutti i comuni PIEMONTE < abitanti abitanti > abitanti AL AT BI CN NO TO VB iniziative di formazione ICT negli ultimi tre anni sistemi di e-learning VC Figura 4.3 Partecipazione a corsi di formazione ICT ed e learning,

13 Infine una pratica diffusa quasi esclusivamente nei comuni di grandi dimensioni è il telelavoro, ovvero la possibilità di lavorare a distanza usando le tecnologie. Come si vede dalla XTabella 4.2X, in Piemonte solo il 2% dei comuni offre tale possibilità ai dipendenti, percentuale che sale al 12,5% se si considerano i comuni con più di abitanti. PIEMONTE 2, < abitanti 1,1% abitanti 4,5% > abitanti 12,5% BASE: tutti i comuni piemontesi Tabella 4.2 comuni che permettono ai dipendenti di lavorare a distanza usando le ICT, Collaborazione con soggetti esterni Nel paragrafo precedente si è evidenziato come, dato il ridotto numero di dipendenti comunali molte amministrazioni locali scelgano di affidare la gestione delle ICT a soggetti esterni. In questa sezione del rapporto si vuole fornire qualche indicazione di maggiore dettaglio a tale proposito. Elencando una serie di attività legate alle ICT, indicate in XFigura 4.4X, praticamente tutti i comuni piemontesi (il 98,4%) ne svolgono almeno una (in economia oppure affidandola a soggetti esterni). La figura successiva illustra la classifica delle attività più diffuse: manutenzione hardware e software superano il 9, caricamento dati, gestione e amministrazione di reti e sicurezza ICT interessano oltre l 8 dei comuni e cosi via a scendere nella classifica, fino a raggiungere la formazione ICT che riguarda poco più del dei comuni. Manutenzione software Manutenzione hardware Caricamento dati Gestione e amministrazione di reti Sicurezza ICT Gestione e manutenzione sito web Gestione di data base Gestione e amm.ne di sistemi Redazione di contenuti per il web Supporto tecnologico agli utenti interni al Comune Gestione amm.iva Analisi, studio, progettazione Sviluppo software, programmazione Formazione ICT BASE: tutti i comuni piemontesi Figura 4.4 Comuni che svolgono ciascuna attività legata alle ICT, 2009 Per ciascuna attività è stato rilevata la modalità di gestione tra quattro alternative:

14 - In economia (autonomamente) - In condivisione con altre PA - Affidandola a una società partecipata - Affidandola a un fornitore esterno Oltre allo svolgimento delle attività in autonomia (94,1% dei comuni svolge almeno un attività autonomamente), si è riscontrato un alto tasso di ricorso ai fornitori privati esterni (L 88% dei comuni sceglie di rivolgersi ad un fornitore esterno). La condivisione con altre PA o l affidamento a società partecipate riguarda ancora una fetta poco consistente dei comuni piemontesi, XTabella 4.3X. In economia 93,5% In condivisione con altre PA 9,6% Affidandola a una società partecipata 5,7% Affidandola a un fornitore esterno 88, BASE: Comuni piemontesi che svolgono almeno un attività legata alle ICT Tabella 4.3 Modalità di svolgimento di almeno una attività legata alle ICT, 2009 Le due modalità di gestione delle ICT preferite sono lo svolgimento autonomo (in economia) e l affidamento a fornitori esterni. Ci si è chiesti, allora, per ciascuna attività, se i comuni piemontesi prediligono una o l altra forma. La XFigura 4.5X illustra che oltre l 8 dei comuni preferisce svolgere autonomamente le seguenti 3 attività: 1. Gestione amministrativa 2. Caricamento dati 3. Redazione di contenuti per il web Per altre 3 attività: 1. Gestione e manutenzione sito web 2. Formazione ICT 3. Supporto utenti interni circa la metà dei comuni sceglie una modalità di gestione piuttosto che l altra. Infine per le rimanenti attività la maggioranza dei comuni predilige l affidamento a fornitori esterni (per manutenzione hardware e software si raggiunge il 9 dei comuni). È necessario ricorrere a soggetti esterni per la gestione delle ICT. soprattutto in determinate attività 13

15 BASE: comuni che svolgono ciascuna attività Gestione amm.iva Caricamento dati Redazione di contenuti per il web Gestione e manutenzione sito web Formazione ICT Supporto utenti interni Gestione di data base Analisi, studio, progettazione Sicurezza ICT Gestione e amm.ne di sistemi Sviluppo software, programmazione Gestione e amministrazione di reti Manutenzione software Manutenzione hardware economia fornitore esterno Figura 4.5 comuni che svolgono ciascuna attività legata alle ICT in economia o affidandola a fornitori esterni, 2009 I principali benefici dal ricorso a soggetti esterni sono da additarsi a risparmi di tempi (87%) e di costi (51%). Inoltre nell 89% dei casi il comune ha dichiarato che la soluzione fornita si adattava alle sue esigenze. Come introdotto nel Capitolo 3 in Piemonte anche le forme associative (FA) e le ALI assumono un ruolo importante come sostegno del comune nello svolgimento delle diverse attività. In particolare mentre le forme associative non sono nate specificamente per sopperire a Anche FA ed ALI sostengono il comune nella gestione delle ICT. Le ALI, per loro natura, in misura maggiore. necessità informatico / tecnologiche, le ALI si. Facendo riferimento ai soli comuni che appartengono ad una FA o ad un ALI la tabella successiva mostra come l 87,6% dei comuni sceglie di rivolgersi all ALI per lo svolgimento di almeno un attività, mentre per le FA tale percentuale scende al 45%. Affida attività alla FA Affida attività alla ALI (BASE: comuni appartenenti a FA) (BASE: comuni appartenenti a ALI) , 87,6% ,4% Figura 4.6 comuni che affidano alla FA e all ALI lo svolgimento di almeno un attività, Inoltre benché le attività considerate siano 26 per le ALI e 23 per le 7 FATPF FPT, il grafico successivo mostra come una fetta consistente di comuni si rivolge alla FA o all ALI per 2 o 3 attività al massimo, tanto che tra i comuni che affidano almeno un attività alla FA, il 69% 7 TP PT Sono elencate in Figura

16 gliene affida 3. Percentuale quasi analoga per i comuni che affidano almeno un attività alla ALI, 66,4%. Il numero massimo delle attività affidate alla FA è 8, alla ALI è 14. BASE: comuni appartenenti ad una FA/ALI che gli affidano almeno un'attività Numero attività affidata a FA affidata a ALI Figura 4.7 numero di attività affidate alle FA/ALI, 2009 Nel dettaglio la XFigura 4.8X mostra per ciascuna attività il ricorso alla FA o all ALI: emerge un maggior ricorso alla ALI per alcune attività (catasto, tributi, servizi demografici, sito, ragioneria, protocollo, acquisti servizi ICT, identità digitale, 8 altrotpf FPT). Per altre attività (polizia locale, urbanistica, ambiente, sviluppo economico ufficio tecnico, servizi socio assistenziali ) è predominante il ruolo della FA. Anche se si guarda alla modalità di gestione delle attività emerge un comportamento differente a seconda se si considera il sostegno da parte dell ALI o della FA, XTabella 4.4X. Tra i comuni che hanno affidato almeno un attività alla ALI, il 77,4% ha gestito almeno una di tali attività tramite piattaforma ASP, mentre tra i comuni che hanno affidato almeno un attività alla FA, l 86,6% ha scelto di affidare in gestione l intero servizio per almeno una delle attività. Principale modalità di gestione delle attività: ALI : gestione piattaforma ASP FA: affidamento gestione intero servizio 8 TP PT Per i comuni che ricorrono alle ALI con altro si intende l affidamento ai facilitatori 15

17 Comuni che hanno affidato almeno un attività all ALI Comuni che hanno affidato almeno un attività alla FA Modalità di gestione per almeno un attività Gestione piattaforma ASP Assistenza contrattuale Affidamento in gestione intero servizio 77,4% 10, 23,5% 17,2% 12, 86,6% BASE: Comuni che hanno affidato almeno un attività all ALI o alla FA Tabella 4.4 Modalità di gestione delle attività da parte delle ALI e delle FA, 2009 sport illuminazione cultura edil scolastica ammin personale servizi socio ufficio tecnico sviluppo ambiente urbanistica polizia locale dematerializzazio statistica servizi cimiteriali identita digitale gare appalti acquisti servizi ict acquisti protocollo ragioneria sito servizi demog tributi altro catasto BASE: comuni appartenenti a FA / ALI Affida ad ALI affida a FA Figura 4.8 ricorso alle FA ed alle ALI per le diverse attività legate alle ICT, 2009 Infine si riportano alcune informazioni circa la collaborazione dei comuni piemontesi con altri enti per la realizzazione di progetti ICT. La percentuale di comuni che collaborano con altri enti a tale scopo è il 13%. Differenze apprezzabili si osservano ragionando per provincia: in particolare è la provincia di Verbania a raggiungere un valore decisamente superiore rispetto alla media piemontese (65%). 16

18 Piemonte 13% AL 4,2% AT 10, BI 0, CN 23,8% NO 4,3% TO 5,1% VB 65, VC 4,8% BASE: tutti i comuni piemontesi Tabella 4.5 comuni che collaborano con altri enti per progetti legati alle ICT, 2009 I principali argomenti di collaborazione riguardano infrastrutture e reti e servizi on line, mentre i più assidui interlocutori sono regione, comunità montane e provincia. infrastrutture e reti servizi on line applicazioni gestionali altro e-procurement regione comunità montane provincia ASL camera di commercio unioni di comuni altri comuni altri enti scuole università Per che cosa Con chi BASE: comuni che collaborano con altri soggetti Figura 4.9 Comuni che collaborano con altri enti per la realizzazione di progetti relativi alle ICT, Dotazione e utilizzo delle tecnologie da parte dei dipendenti Dopo aver analizzato le modalità con cui i comuni piemontesi scelgono di gestire le ICT a fronte della loro ridotta dimensione, si passa a prendere in esame la dotazione e l utilizzo delle medesime da parte dei dipendenti. Tutti i comuni piemontesi dispongono di una connessione ad Internet. Nell 8 dei casi la connessione è acquisita attraverso un contratto diretto con il fornitore, nel 20,6% dei casi attraverso contratto quadro gestito da Regione o Provincia e nel 4% dei casi tramite contratto quadro gestito dalla FA. 17

19 Se si guarda al tipo di connessione, confrontando i dati del 2009 con quelli del 2007, spicca il notevole incremento di utilizzatori di Xdsl a discapito di coloro che utilizzavano la linea ISDN. Sebbene in generale la percentuale di comuni che utilizzano una connessione almeno pari alla 9 XdslTPF FPT è aumentato (dal 63,4% all 87,8%), cresciuta relativamente poco la percentuale di comuni che usano una maggiore velocità di connessione: i comuni in cui la velocità di connessione è superiore ai 2Mbps è passata dal 34% nel 2007 al 38,8% nel Xdsl ISDN Wireless Satellite Fibra ottica CDN ATM PSTN BASE: tutti i comuni piemontesi Figura 4.10 tipo di connessione, Aumento nell adozione di connessioni a banda larga, ma rimane stabile la quota di comuni che usa connessioni veloci. In media nei comuni piemontesi vi è più di un PC ogni dipendente (104,6%), tale percentuale scende leggermente se si considerano i comuni di maggiori dimensioni (89% per i comuni con più di abitanti). I comuni che mettono a disposizione dei propri dipendenti caselle di posta elettronica sono la metà (49%) ed in tali comuni in media il 36% dei dipendenti dispone di una casella di posta elettronica. Ricordando quanto detto Tutti i dipendenti amministrativi possono usare Internet e la mail precedentemente, ovvero che all incirca la metà dei dipendenti comunali ha funzioni burocratico amministrative, si può quindi sostenere che quasi ogni dipendente amministrativo disponga di una casella di posta elettronica. 9 TP PT Ovvero qualsiasi connessione ad eccezione di PSTN e ISDN 18

20 pc connessi/tot dipendenti (MEDIA) * % comuni con caselle di posta elettronica ai dipendenti* Num caselle posta elettronica / tot dipendenti (MEDIA) ** PIEMONTE 104,6% 49, 36,6% < ,6% 45,1% 34,4% ,7% 63,6% 43, over ,9% 93,3% 68,5% *BASE: tutti i comuni piemontesi **BASE: tutti i comuni piemontesi con posta elettronica Tabella 4.6 pc e posta elettronica per i dipendenti, 2009 Nonostante circa la metà dei comuni assegni caselle di posta elettronica personali ai propri dipendenti, più diffusa è la presenza di indirizzi mail dei singoli uffici: la percentuale di comuni con caselle di posta elettronica istituzionali degli uffici dell amministrazione è, infatti, il 96,6%. Oltre alla tradizionale posta elettronica si stanno poco per volta affiancando altri mezzi di comunicazione on line, tra cui voip, messaggistica istantanea (es. chat) ed agende condivise, la cui diffusione raggiunge livelli significativi solo per i comuni di maggiori dimensioni. Voip Messaggistica istantanea Agende condivise Piemonte 8,4% 4,5% 5,8% < ,1% 4,1% 1,5% ,6% 4,5% 27,3% Over , 6,3% 46,7% BASE: tutti i comuni piemontesi Tabella 4.7 utilizzo di strumenti di comunicazione on line, 2009 Il 18,5% dei comuni utilizza software open source. La tasso di utilizzo di tale strumento raddoppia passando dai comuni piccoli (14,6% per i comuni con meno di abitanti), a quelli medi (31,8% per i comuni con abitanti) a quelli grandi (68,8% per i comuni con più di abitanti). La difficoltà nella diffusione di tali strumenti è da ricondursi alle cause elencate nella figura successiva: anzitutto alla consolidata presenza di software proprietari e all assenza di consapevolezza ed informazioni su tali soluzioni. 19

21 FPT consolidata presenza di sw proprietari assenza consapevolezza ed informazioni su soluzioni open source per esigenze della PA assenza di garanzie e di adeguata certificazione di qualità per i sw open source assenza di una capillare fornitura di sw open source sul territorio BASE: tutti i comuni piemontesi Figura 4.11 barriere all uso di sw open source, 2009 Il 28% dei comuni utilizza una Intranet (valore analogo a quanto misurato 2 anni fa), percentuale che sale al 75% per i comuni con più di abitanti. Sono i comuni più grandi a possedere una Intranet: essi hanno, infatti, in media circa abitanti. Alla rete Intranet in media accedono 10 34TPF dipendenti e 5 soggetti esterni al comune. Nei comuni con Intranet l 86% dei dipendenti vi accede. BASE: tutti i comuni piemontesi PIEMONTE < over Numero dipendenti medio accede a Intranet % dipendenti con accesso alla Intranet / tot numero medio utenti ESTERNI con accesso a Intranet BASE: comuni con Intranet 34 86, 5 Figura 4.12 comuni con Intranet, per dimensione, 2009 Anche la sicurezza in materia ICT è fondamentale. Antivirus (98%), firewall (88%) e procedure sicure per il back up dei dati (87%) sono particolarmente diffusi. I server SSL invece mostrano tassi di adozione non ancora elevati (15%). Il codice della PA digitale ha spronato le PA nell adozione di alcuni strumenti che per la gestione di informazioni, atti e documenti e portano come alla dematerializzazione della 10 TP PT Si noti come tale valore è superiore al numero medio di dipendenti dei comuni piemontesi, ma è giustificato dalla dimensione dei comuni con Intranet, decisamente più alta della dimensione media dei comuni piemontesi 20

22 PA. Sebbene le norme contenute in questo decreto sono indirizzate soprattutto alla PA centrale, esse sono state recepite e diffuse anche a livello locale. A tale proposito viene, ora, descritta la diffusione di alcuni strumenti che hanno visto un particolare sviluppo negli ultimi anni proprio grazie al codice della PA digitale. La firma digitale (art 24) è la firma elettronica che garantisce con sicurezza l identificazione di chi firma e la volontà di firmare. Al 2009 quasi il 6 dei comuni dispone di almeno un dipendente con firma digitale, tale valore sale al 10 per i comuni con più di abitanti e al 9 per quelli con abitanti. Ben l 8 dei comuni in provincia di Torino possono usufruire di tale strumento. Nel 2007 la percentuale era solo del 34% PIEMONTE < over AL AT BI CN NO BASE: tutti i comuni piemontesi TO VB VC Impatto del Codice della PA digitale Figura 4.13 comuni in cui almeno un dipendente dispone di firma digitale, per dimensione e provincia, 2009 Concettualmente molto simile alla firma digitale è la posta elettronica certificata (disciplinata dal DPR 68 del 2005). Si tratta di una normale casella di posta elettronica che permette di inviare e mail che hanno validità giuridica, grazie all apposizione di un certificato di identificazione del mittente e del destinatario da parte di appositi certificatori. Come si vede dalla tabella successiva nell arco degli ultimi due anni la percentuale di comuni che possiede un indirizzo di PEC è quasi raddoppiato, raggiungendo l 81,9%. Tra coloro che dispongono di PEC tuttavia il tasso di utilizzo è limitato al 60,5% dei comuni. comuni dotati di PEC comuni che usano PEC ,9% 60,5% ,6% 50,2% BASE: tutti i comuni piemontesi BASE: comuni che hanno PEC Tabella 4.8 PEC, Le carte d identità elettroniche sono disciplinate dall art. 66 del CAD rappresentano uno strumento per il cittadino di utilizzare molti servizi transattivi on line (la cui offerta tuttavia è ancora molto limitata). Essi vedono tassi di diffusione molto bassi (3,2%). 21

23 Il protocollo informatico (art 40 e seguenti) è stato pensato per gestire in maniera informatizzata documenti ed informazioni del comune. Ad oggi praticamente tutti i comuni ne fanno uso e benché in passato era utilizzata solo la sua forma più semplice (nucleo 11 minimotpf FPT), negli ultimi due anni si è visto un maggiore ricorso anche alla gestione 12 documentaletpf FPT ed al workflow 13 documentaletpf FPT Protocollo Informatico 96,3% 98,9% BASE: tutti i comuni piemontesi TIPO DI PROTOCOLLO: P.I: uso esclusivo 98,4% 94,2% P.I: ASP 1,6% 3,3% Nucleo minimo 91,3% 72,9% Gestione documentale 6,5% 12,7% Workflow documentale 2,1% 13,2% BASE: comuni con protocollo informatico Tabella 4.9 protocollo informatico, Se si guarda alla stratificazione per dimensione e provincia si vede come i comuni più grandi adottino in misura maggiore tipi di protocollo informativo più sofisticati. Le province di Torino e di Novara sono quelle in cui il workflow documentale è più diffuso. 11 TP PT Previsto come obbligatorio dal DPR 445/00. Consente la registrazione su supporto informatico delle informazioni riguardanti un documento (numero, data, mittente/destinatario, oggetto, ecc.), la segnatura sul documento delle informazioni riguardanti il documento stesso (numero, data), la classificazione d archivio per una corretta organizzazione dei documenti. 12 TP PT Consente la registrazione del documento informatico, l assegnazione per via telematica all ufficio di competenza, la gestione della classificazione dei documenti e il loro collegamento alla gestione dei procedimenti (fascicolazione). 13 TP PT Consente l informatizzazione dei processi relativi ai flussi documentali in entrata, in uscita ed interni 22

24 BASE: comuni piemontesi con protocollo informatico PIEMONTE < over AL AT BI CN NO ns workflow documentale gestione documentale nucleo minimo TO VB VC Figura 4.14 tipo di protocollo informatico, per dimensione e provincia, 2009 Il paragrafo relativo all adozione e all utilizzo delle ICT da parte dei comuni piemontesi si può concludere riportando alcuni informazione circa l utilizzo delle tecnologie per la gestione dei diversi dati contenuti nei data base comunali. Nel 41,5% dei comuni piemontesi il comune dispone di un SIC (sistema informativo comunale) in cui le principali banche dati sono informatizzate. Tale indicatore è praticamente raddoppiato rispetto al 2007 (20,3%). È interessante analizzare questo dato stratificando i comuni per provincia: dal grafico sottostante si nota come i comuni del verbano cusio ossola che adottano tale strumento siano già il 95%, mentre in provincia di Alessandria ed Asti la percentuale non raggiunge nemmeno il 2. BASE: tutti i comuni piemontesi Piemonte AL AT BI CN NO TO VB VC 23

25 Figura 4.15 Comuni con SIC in cui le banche dati sono tra loro integrate, provincia, 2009 Per quanto riguarda la gestione documentale, invece, i dati hanno mostrato come nel 63% e 5 dei casi rispettivamente i comuni dispongano di manuale di gestione e titolario. Relativamente alla presenza di manuale di gestione non si notano differenze significative in base alla dimensione del comune, invece per la presenza di un titolario la percentuale raggiunge il 93% nel caso dei comuni con più di abitanti. Infine l 84,6% dei comuni utilizza procedure informatizzate per la gestione degli atti deliberativi e determinazioni dirigenziali: nel 64% si tratta di office automation, nel 24,8% dei casi di gestione documentale e nel 22,2% di banca dati deliberativi. office automation 63,8% sistema gestione documentale 24,8% banca dati degli atti deliberativi 22,2% BASE: comuni piemontesi che utilizzano la gestione atti informatizzati Tabella 4.10 strumenti utilizzati per la gestione atti informatizzata 4.4. Utilizzo di servizi on line La figura successiva illustra l utilizzo da parte dei comuni piemontesi di alcuni siti web. I principali siti visitati dai comuni sono quello relativo all interconnessione delle anagrafi (oltre il 9) e quello relativo all anagrafe tributaria a pari merito con il sito della Regione Piemonte (visitato da circa l 85% dei comuni). INA-SAIA / Interconnessione delle anagrafi SIATEL / Anagrafe Tributaria Sito web della Regione INPS Sito web della Provincia SISTER / Catasto Cassa Depositi e Prestiti ISTATEL / Statistica ufficiale INAIL Gazzetta Ufficiale ACI - PRA / Registro automobilistico Norme in rete CERVED / CCIAA / Registro imprese BASE: tutti i comuni piemontesi % Figura 4.16 servizi di maggiore interesse dei comuni piemontesi, 2009 Una funzione del web che, soprattutto i comuni più grandi, sfruttano è la possibilità di effettuare acquisti on line. Come si vede dal grafico sottostante il 13,5% dei comuni se ne 24

26 serve, percentuale che sale rispettivamente al 36% ed al 62% per i comuni con abitanti e per quelli con più di abitanti. Tra le province Torino risulta essere una caso particolarmente eccellente (28,8%). 7 BASE: tutti i comuni piemontesi PIEMONTE < over AL AT BI CN NO TO VB VC Figura 4.17 comuni che effettuano acquisti on line, 2009 Tra i comuni che comprano on line in media la percentuale di acquisti sul totale è pari al 2. Nel 55,5% dei casi l acquisto avviene attraverso il sito web del fornitore, nel 41,4% attraverso e marketplaces e in solo il 12,7% dei casi attraverso siti di aste on line. A tale proposito però è interessante notare le differenze Diversa modalità nell acquisto on line da parte dei comuni piccoli e grandi tra i comuni piccoli e quelli medio grandi. I comuni piccoli (con meno di abitanti) che acquistano on line lo fanno in quasi il 9 dei casi attraverso il sito del fornitore, e marketplaces e aste on line sono ancora abbastanza trascurati da questa categoria di comuni. Per i comuni medio grandi (con più di abitanti) emerge un forte ricorso agli e marketplaces. 25

27 BASE: tutti i comuni piemontesi che acquistano on line < over da sito fornitore da e_marketplace da siti di aste on-line Figura 4.18 Percentuale di comuni che usufruiscono delle diverse modalità di acquisto on line, Spese ICT Il capitolo relativo al back office si conclude presentando alcuni dati circa le spese in ICT sostenute dai comuni piemontesi nel corso del La spesa corrente totale media al 2008 è stata di , così ripartita: - il 14% in hardware e software - il 18% in sw applicativo / gestionale - il 27% in manutenzione hw + sw - il 5% in spese di connettività - il 18% in formazione - il 18% consulenze Gli investimenti medi sono stati pari a , per il 55% relativi a hardware e software di base e per il rimanente 45% in software applicativo. (a) SPESA CORRENTE MEDIA (2008) (b) INVESTIMENTI MEDI (2008) BASE: tutti i comuni piemontesi Figura 4.19 Analisi delle spese correnti e degli investimenti in ICT sostenute dai comuni piemontesi al

28 Capitolo 5 - ANALISI DELL OFFERTA DI SERVIZI ON LINE 5.1. Presenza on line e caratteristiche dei siti La rilevazione dell offerta di servizi on line da parte delle PA locali piemontesi anche quest anno è partita dall analisi della presenza di uno spazio sul web dedicato a ciascun Comune piemontese. La percentuale di Comuni che dispongono di sito web ufficiale è il 77,9%, valore aumentato di 6 punti percentuali rispetto ad un anno prima. Come si vede dal grafico successivo esistono differenze apprezzabili sia ragionando in termini di dimensione del Comune (quasi tutti i Comuni con più di abitanti hanno un sito web ufficiale) che di Provincia di appartenenza, per cui si vede come Asti, Biella, Novara e Torino siano le Province con più siti web comunali ufficiali, mentre le Province di Alessandria e Vercelli siano quelle con il minor numero Quasi l 8 dei comuni ha un sito ufficiale BASE:tutti i comuni piemontesi PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.1 Comuni con sito ufficiale per Provincia e dimensione del Comune, Il 64,4% dei Comuni piemontesi ha un sito con url standard (ovvero l 83% dei siti ufficiali). Un anno prima tale percentuale era di poco inferiore (59% dei Comuni, corrispondente all 82% dei siti). Come già evidenziato per la presenza on line, anche la reperibilità è maggiore al crescere della dimensione del Comune e nelle Province di Asti, Biella e Novara. 27

29 10 9 BASE:comuni piemontesi PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC sito ufficiale, url standard sito ufficiale, url NON standard Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.2 Tipologia URL, 2009 In una regione come il Piemonte, caratterizzata da un elevata frammentazione amministrativa e dalla presenza di molti Comuni di ridotte dimensioni, l offerta di informazioni e servizi tramite un sito web può costituire un incombenza non semplice da gestire. Il Codice della PA digitale, dal canto suo stimola e sprona ogni PA ad offrire servizi on line. Di fronte a tale esigenza molti Comuni negli ultimi anni hanno cercato di provvedere sfruttando modelli standard di siti predisposti per tale scopo, ricorrendo: - a iniziative supportate da Regione, Provincia o aggregazioni di Comuni: un esempio, già citato nel rapporto dello scorso anno, è il caso delle Province di Asti e Biella, grazie alle iniziative Comuninrete nel primo caso e Polo Telematico del Biellese (PTB) nel secondo; - a fornitori privati esterni: soprattutto nelle Province di Novara e di Verbania. La figura successiva mostra come il 30,9% dei siti web comunali piemontesi sfrutti appunto una struttura standard fornita da un soggetto esterno (di natura privata o pubblica) e che le Province di Asti e Biella siano quelle che hanno ricorso in misura maggiore a tale strumento. Questa informazione spiega anche il motivo per cui Asti e Biella sono tra le Province con un maggior tasso di siti ufficiali e con url standard. Si vedrà come per queste due Province in realtà l offerta di servizi on line non sia altrettanto sviluppata. 28

30 10 BASE:comuni piemontesi con sito UFFICIALE PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.3 Siti web ufficiali con struttura che segue un modello standard, 2009 Si elencano ora alcune delle caratteristiche dei siti. La presenza di un motore di ricerca (44,4% dei Comuni), XFigura 5.4X, agevola l utente nella ricerca delle informazioni o dei servizi di cui necessita. Dal 2007 si è registrata una crescita Strumenti che facilitano la navigazione in crescita notevole nella presenza di tale strumento nei siti comunali. Esso è tanto più presente quanto più è grande il Comune e differenze significative si riscontrano nelle diverse Province: di nuovo Asti, Biella e Novara sono quelle maggiormente fornite, mentre Torino raggiunge livelli non ancora particolarmente eccellenti. Per quest ultima Provincia, tuttavia, va segnalato nell ultimo anno l incremento maggiore. 29

31 BASE:comuni piemontesi PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC over Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.4 Presenza di un motore di ricerca interno al sito, Insieme al motore di ricerca, anche la mappa può aiutare l utente nella ricerca di ciò di cui ha bisogno. Sebbene presente in misura ridotta rispetto al motore di ricerca, anche questo indicatore ha visto una crescita negli ultimi anni, passando dal 9,5% del 2007 al 24,8% registrato lo scorso anno ed infine raggiungendo il nel In questo caso si nota come solo il dei Comuni astigiani ne dispongono, mentre per Biella, Novara e Vercelli il tasso di diffusione supera il 5 dei Comuni. Si rileva, ancora, una crescita all aumentare della dimensione del Comune. 30

32 BASE:comuni piemontesi PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC over Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.5 Presenza di una mappa del sito, Poter consultare un sito aggiornato è un requisito essenziale all efficacia della presenza on line di un Comune. Nonostante ciò, solo circa il 3% dei Comuni riporta sulla home page informazioni sul periodo a cui risale l aggiornamento del sito, percentuale che sale al 6% per i Comuni della Provincia di Torino e raggiunge solo l 8% per i Comuni con più di abitanti. Una percentuale altrettanto bassa (4,8%) è relativa ai Comuni che offrono una traduzione del proprio sito in almeno una lingua straniera, come illustrato nella tabella successiva. Anche in questo caso la Provincia del capoluogo risulta essere quella con un tasso maggiore di siti tradotti (11,1%), mentre la percentuale sale all 8% solo per i Comuni con più di abitanti. Per quanto riguarda gli strumenti che permettono al cittadino di interagire con la PA, oltre alla tradizionale e mail, di cui si parlerà in maniera più approfondita successivamente, si è scelto di monitorare: - la presenza di strumenti alternativi alla e mail che permettano al cittadino di comunicare con la PA; - la presenza di canali alternativi al PC per poter usufruire dei servizi comunali. La XTabella 5.1X riporta, per il 2008 ed il 2009, la percentuale di Comuni che hanno al proprio interno uno tra gli strumenti di comunicazione on line (diversi dalle tradizionali e mail) considerati: newsletter, sondaggi, feed RSS, e chat. Come si vede, il tasso di adozione è basso (raggiunge il 18% solo per i feed RSS). Non si notano nemmeno variazioni significative rispetto ad un anno fa. 31

33 Strumento % Comuni (2008) % Comuni (2009) Newsletter 10,1% 11,6% Sondaggi 4,3% 5,4% RSS 16,3% 18,3% Chat 0,1% 0, Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Tabella 5.1 Alcuni strumenti e canali di interazione PA Offrire servizi attraverso canali diversi (call center, numeri verdi, cellulare (mobile)) è un requisito fondamentale per raggiungere qualsiasi categoria di utente (anche coloro che non sanno o non possono usare un computer). Tuttavia solo una decina di Comuni in tutto il Piemonte offre tale tipologia di servizi. Uno tra i principali requisiti dei siti della PA è quello di contenere la descrizione dell organigramma comunale e delle funzioni che ciascun ufficio svolge. Come si vede dal grafico successivo, nell arco dell ultimo anno la percentuale di Comuni che riportano informazioni relative all attribuzione di ciascun ufficio è aumentata, passando dal 18,1% al 26,5%. Sono i Comuni della Provincia di Novara ad eccellere sotto questo punto di vista: essi hanno anche visto un maggiore tasso di crescita nel corso dell ultimo anno. Inoltre per i Comuni al di sopra dei abitanti la percentuale supera il 5. 6 BASE:tutti i comuni piemontesi 5 2 PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.6 Attribuzioni Uffici, Nonostante quasi tutti i Comuni non garantiscano la multicanalità nell offerta dei servizi, una vasta fetta di PAL (oltre il 7) offre all utente la possibilità di comunicare attraverso 32

34 la posta elettronica (indirizzo e mail generico). Tale indicatore, che è in crescita rispetto ad un anno prima, non vede differenze significative nella diffusione passando da Comuni piccoli, medi o grandi, ma si notano tassi più bassi nelle Province di Alessandria e di Vercelli. Comunicare con il comune tramite mail è quasi sempre possibile 10 9 BASE:tutti i comuni piemontesi PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.7 Mail generica, Nella rilevazione di quest anno si è deciso di monitorare ulteriormente l utilizzo della posta elettronica, cercando di valutare l e mail responsiveness, ovvero in che misura e con che frequenza le PAL rispondono alle richieste che giungono tramite mail dai cittadini. A tale fine, un ricercatore del gruppo in qualità di cittadino, ha inviato una mail di richiesta di informazioni (orari di apertura ufficio anagrafe) a tutti gli indirizzi mail generici presenti nei siti dei Comuni piemontesi. Nell arco dei primi 10 giorni lavorativi successivi all invio della mail il 69% dei Comuni a cui è stata inviata la mail ha fornito una risposta che soddisfaceva le richieste (nei giorni seguenti non si sono più registrate risposte). In particolare è da segnalare come, tra tutti i rispondenti, il 65% abbia mandato una risposta immediata (entro il giorno di invio), ed il 9 comunque entro due giorni dall invio. Al 6% degli indirizzi indicati sui siti web è stato impossibile inviare la mail (server di posta pieno, indirizzo inesistente ). Come detto nel capitolo precedente Il codice della PA digitale introduce anche l utilizzo della posta elettronica certificata (PEC), quale strumento che garantisce la trasmissione di informazioni e documenti che abbiano validità legale. L analisi del back office ha mostrato 33

35 come circa l 8 dei comuni dispone di un indirizzo di PEC e di questi circa il 6 lo utilizzi. La presenza di indirizzi di PEC sui siti comunali, sebbene continui a non superare il dei Comuni è un indicatore in ascesa che nei prossimi anni potrebbe vedere il raggiungimento di livelli significativamente più alti. 5 BASE:tutti i comuni piemontesi 2 PIEMONTE AL AT BI CN NO TO VB VC Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.8 Posta Elettronica Certificata, Un ultimo concetto che si è scelto di monitorare quest anno per la prima volta è relativo alla trasparenza delle PA nella relazione con tutte le categorie di utenti. La più recente letteratura sul benchmarking nel campo Importanza della trasparenza delle informazioni contenute nel sito dell egovernment (es. Osimo, 2008TPF14FPT) mette in evidenza come entrando nell era del web 2.0 sarà importante tenere in considerazione questo aspetto e valutare in che modo la PA potrebbe, attraverso il proprio sito, ad esempio, rendere il cittadino più consapevole e partecipe delle decisioni che vengono perse a livello locale, regionale o nazionale. Strumenti che permettano al cittadino di intervenire in discussioni di carattere pubblico sono stati esaminati in XTabella 5.1Xda cui venivano evidenziati tassi di diffusione molto bassi per i mezzi considerati. Inoltre in soli 4 ComuniTPF15FPT è stata rilevata anche la presenza di un blog. A ciò si può aggiungere l analisi della presenza di informazioni relative agli atti del consiglio o del bilancio comunale. La presenza di tali informazioni è indicatore di 14 TP PT Benchmarking egovernment in the web 2.0 era: what to measure, and how, Osimo, 2008, European Journal of epractice 15 TP PT Montafia, Limone Piemonte, Cigliano, Sommariva del Bosco 34

36 trasparenza in quanto indica la possibilità per i cittadini di essere aggiornati sulle decisioni che vengono prese dall amministrazione comunale e di sapere in che modo sono stati spesi i fondi pubblici. Come si vede dal grafico sottostante il 17,5% dei Comuni mette a disposizione sul web gli atti del consiglio comunale e il 9,2% i dati del bilancio. Sono soprattutto i Comuni più grandi e delle Province di Novara, Torino e Verbania a contenere nel proprio sito tali informazioni. 7 BASE:tutti i comuni piemontesi PIEMONTE AL AT BI CN NO TO atti consiglio comunale VB VC bilancio comunale Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.9 Atti consiglio / bilancio comunale, 2009 Per entrambi gli indicatori presi in considerazione le informazioni riportate risultano comunque ben aggiornate: nel 75% dei casi gli atti del consiglio sono aggiornati all ultimo anno, percentuale di poco superiore (78%) per i dati di bilancio Diffusione dei servizi on-line nei comuni piemontesi L analisi della diffusione dei servizi on line ha monitorato per ciascuno dei 34 servizi presi in considerazione la presenza o assenza di alcune prestazioni che ne determinano il livello di interattività. Di seguito l elenco delle prestazioni valutate con una breve descrizione: 35

37 Livello Prestazioni Descrizione 1 Informazioni sui servizi Informazioni dettagliate su come fruire del servizio (anche tradizionale) Moduli stampabili/ compilabili Invio info e dati attivazioni di procedimenti Conclusione della transazione Documenti originali (es. Bandi di gara) o modulistica in diversi formati (doc, rtf, pdf, htm) che non generano automaticamente una versione stampabile compilata. Moduli Documenti interattivi Pdf o form html che consentono di inserire le informazioni personali e di stampare il modulo già compilato Possibilità di invio automatico dei dati (form html) che attiva presso l amministrazione un procedimento. È l inizio della transazione. A seconda della tipologia di servizio questa caratteristica rappresenta il massimo livello di transazionalità ottenibile on line (Es. per il servizio di pagamento è la conclusione del pagamento stesso). Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Tabella 5.2 Elenco prestazioni Nel 2009 in Piemonte il 62,1% dei Comuni eroga on line almeno un servizio oggetto del paniere di indagine, a fronte del 55,7% del Nel dettaglio, nella Provincia di Novara ben il 90,9% dei Comuni eroga on line almeno un servizio a partire dal livello informativo, a fronte dell 81% del 2008; il 77,9% dei Comuni della Provincia di Verbania a fronte del 74% del 2008 ed il 75,2% dei Comuni della Provincia di Torino a fronte del 69,2% del Le altre Province si attestano su percentuali più basse. L aumento della presenza dei servizi on line erogati dai comuni è strettamente collegata all incremento del numero dei siti ufficiali dei Comuni (si è passati infatti dal 72% del 2008 al 78% di quest anno). BASE: tutti i comuni piemontesi almeno 1 servizio on line (livello >=1) almeno 1 servizio on line (livello >=2) Offerta di servizi on line sta aumentando ma ancora pochi servizi transattivi almeno 1 servizio on line (livello >=3) Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.10 comuni che offrono almeno un servizio on line per livello di interazione,

38 Come primo risultato generale appare evidente che, rispetto agli stessi servizi analizzati nella precedente rilevazione, nei siti web istituzionali dei Comuni piemontesi si individuano nuovi servizi transattivi. La XFigura 5.11X evidenzia infatti un miglioramento generale nell erogazione dei servizi ed in particolare dei servizi transattivi: si è passati dal 9,5% di Comuni che dispongono di almeno un servizio transattivo nel proprio sito web istituzionale al 17,6%. Si tratta prevalentemente di servizi anagrafici (autocertificazione e carta d identità), molto probabilmente perché sono i servizi maggiormente richiesti dai cittadini. Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.11 Presenza di servizi on line nei Comuni piemontesi Come nella precedente rilevazione, si presentano i dati sulla disponibilità dei servizi distinguendo i servizi rivolti ai cittadini ed alle imprese. 37

39 BASE: tutti i comuni piemontesi tutti i servizi servizi al cittadino servizi all'impresa almeno 1 servizio on line (livello >=1) almeno 1 servizio on line (livello >=2) almeno 1 servizio on line (livello >=3) Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.12 Confronto tra Comuni piemontesi con almeno un servizio on line per imprese e per cittadini La XFigura 5.12X mostra la percentuale di Comuni piemontesi che erogano on line almeno un servizio oggetto del paniere di indagine e rivolto rispettivamente ai cittadini ed alle imprese. I servizi rivolti ai cittadini sono maggiormente transattivi Servizi ai cittadini sono più transattivi che quelli alle imprese rispetto a quelli rivolti alle imprese. Attualmente il 46,4% dei Comuni offra almeno un servizio on line per le imprese a fronte del 43% della precedente rilevazione e che il 58,4% eroghi almeno un servizio on line ai cittadini, contro il 50,7% del BASE: tutti i comuni piemontesi AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte almeno un servizio ai CITTADINI on line almeno un servizio ai CITTADINI non solo informativo (liv>=2) almeno un servizio ai CITTADINI transattivo (liv>=3) Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.13 Comuni piemontesi con almeno un servizio on line per cittadini suddivisi per Provincia La XFigura 5.13X mostra la distribuzione nel territorio piemontese dei siti comunali in cui è stato rilevato almeno un servizio on line dedicato ai cittadini. I territori più attivi 38

40 nell erogazione di servizi almeno a livello informativo o di modulistica (livello 1 o 2) risultano essere la Provincia di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Anche per quanto riguarda i servizi transattivi le stesse due Province primeggiano. La figura seguente mostra invece la distribuzione nel territorio piemontese dei siti comunali in cui è stato rilevato almeno un servizio on line dedicato alle imprese. Rispetto alla precedente rilevazione la Provincia di Novara continua ad essere la maggiormente dinamica, anche per quanto riguarda il livello di interattività dei servizi offerti on line alle imprese, mentre la Provincia di Verbania (61%) è stata superata dalla Provincia di Torino (65,1%). La percentuale di servizi transattivi che permettono all impresa di concludere una transizione via web sui siti dei Comuni o attraverso link esterni, è molto bassa e si attesta intorno all 1%. 8 BASE: tutti i comuni piemontesi AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte almeno un servizio alle IMPRESE on line almeno un servizio alle IMPRESE non solo informativo (liv>=2) almeno un servizio alle IMPRESE transattivo (liv>=3) Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.14 Comuni piemontesi con almeno un servizio on line per imprese suddivisi per Provincia Si analizza ora la diffusione dei servizi on line dal punto di vista quantitativo. La tabella seguente indica i comuni che offrono un maggior numero di servizi on line. Essa riporta per ogni comune la popolazione residente nel territorio, il numero di servizi presenti on line, e la transattività. Il sito istituzionale del Comune di Torino risulta erogare il maggior numero di servizi on line. Tra i primi 15 Comuni in classifica compaiono 3 capoluoghi di Provincia (Novara, Cuneo e Asti), contro i 2 della rilevazione precedente (Novara e Asti). Il Comune di Rivoli è salito dalla quattordicesima posizione in classifica alla terza, e il Comune di Bra, non presente in classifica nella precedente rilevazione, si posiziona al 6 posto. Il Comune di Asti risulta essere la best practice in quanto il sito offre ben 10 servizi transattivi su 24 individuati, oggetto del paniere di indagine. 39

41 Comune Popolazione Num tot servizi on line Num tot servizi on line (con livello >=2 ) Num tot servizi on line (con livello =4) Torino Orbassano Rivoli Arona Moncalieri Bra Cuneo Novara Pianezza Pinerolo Asti Venaria Reale Carmagnola Rivalta di Torino Alba Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Tabella 5.3 Primi 15 Comuni per numero di servizi disponibili Si passa ora ad indagare quali sono i servizi maggiormente diffusi. Il servizio autocertificazione anagrafica, già notevolmente presente nei siti web istituzionali nel 2008, è attualmente raddoppiato. L aumento generale del numero dei servizi è invece da attribuire alla nascita di nuovi siti web istituzionali comunali. La tendenza è quella di allinearsi alle indicazioni del codice di amministrazione digitale che prevede, all articolo 57, che tutte le pubbliche amministrazioni rendano disponibili per via telematica moduli, formulari e documentazione in genere, richiesti per singoli procedimenti. Classifica Servizio N. Comuni con tale servizio dal livello 2 Anno 2008 N. Comuni con tale servizio dal livello 2 Anno 2009 Percentuale (2009) 1 Autocertificazione anagrafica ,4% 2 Bandi di gara ,2% 3 Denuncia inizio attività edilizia (DIA edilizia) , 4 Dichiarazione TARSU ,6% 5 Concorsi pubblici ,7% 6 Pagamento ICI ,6% Dichiarazione Inizio Attività 7 produttive (DIA) ,1% 8 Dichiarazione cambio di abitazione ,5% Iscrizione servizio mensa 9 scolastica ,3% 10 Autorizzazione Unica SUAP ,9% Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Tabella 5.4 Diffusione dei servizi rilevati nei Comuni piemontesi (con livello di interazione >=2) Di seguito si riportano, infine, le tipologie di servizi più diffusi nei Comuni piemontesi. 40

42 Aggregando tutti i servizi del paniere in 16 macrocategorietpf FPT, si rappresenta in XFigura 5.15X la diffusione della totalità dei servizi distinguendo in servizi ai cittadini e servizi alle imprese. Per quanto riguarda le tipologie di servizi, le procedure di avviamento di nuove attività, i bandi, le tasse i sono tra le più diffuse nellʹarea dei servizi a carattere informativo rivolte alle imprese. Mentre, spostando lo sguardo alla piena interattività, i servizi più transattivi si registrano in Piemonte nel settore tasse cittadini. Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.15 Diffusione dei servizi rilevati nei Comuni piemontesi: aggregazione in categorie Infine il discorso sull offerta di servizi on line si può concludere presentando i dati relativi alle autenticazioni ed alla presenza di link a siti esterni. La figura seguente specifica le differenti forme di autenticazione cui afferiscono alcuni servizi on line analizzati nel corso della rilevazione. Nel dettaglio, 66 servizi rilevati richiedono qualche forma di autenticazione per l accesso: 2 necessitano di Carta d Identità Elettronica (Moncalieri e Torino), 34 richiedono l inserimento di codici o pin, 22 di dati personali, quali ad esempio il codice fiscale. 16 TP PT L elenco dei servizi considerati e l aggregazione in macro categorie viene riportato in APPENDICE 1 41

43 70 60 numero di comuni necessaria autenticazione per almeno un servizio autenticazione con CARTE autenticazione con CODICI necessaria RESIDENZA per autenticazione Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.16 Altre funzionalità dei servizi rilevati Come detto talvolta i siti web istituzionali comunali rimandano l erogazione di alcuni servizi a siti esterni, quali siti di riscossione tributi, di forme associative (soprattutto i Comuni di piccole dimensioni), portali di servizi (es. portale Sistema Piemonte), che permettono alle amministrazioni di implementare procedure on line a costi inferiori. La figura seguente intende quindi mostrare la portata del fenomeno in Piemonte: 154 Comuni presentano almeno un link ad un sito esterno, a fronte dei 140 della precedente rilevazione, di cui 42 appoggiano i servizi a siti delle forme associative (19 in meno rispetto all anno scorso) numero di comuni almeno un servizio esterno servizio esterno appartiene a FA servizio esterno NON appartiene a FA Fonte: Osservatorio ICT del Piemonte CRC Piemonte Figura 5.17 Servizi esterni ai siti web istituzionali 42

44 Nel dettaglio, il 55,6% dei Comuni superiori ai 10 mila abitanti presenta almeno un link ad un sito esterno, a fronte del 10,4% dei Comuni inferiori ai 10 mila abitanti. Il ricorso a siti esterni sembra quindi essere un fenomeno marginale nel contesto dei piccoli Comuni piemontesi, ma più ampio a livello di grandi Comuni. I Comuni di grandi dimensioni si appoggiano per alcuni servizi a portali quali Sistema Piemonte ( che sostiene la logica di condivisione ed erogazione dei servizi via web ai cittadini e alle imprese da parte della PA piemontese. I Comuni della Provincia di Cuneo utilizzano la GEC S.p.A. ( per la gestione delle attività di liquidazione e riscossione dei tributi e di altre entrate. 43

45 Capitolo 6 - UNO SGARDO D INSIEME Attraverso la tecnica statistica della clusterizzazione in un primo momento e della classificazione attraverso alberi decisionali successivamente è stato possibile fornire una rappresentazione sintetica e globale delle PA locali piemontesi nella Società dell Informazione, che tiene conto sia degli aspetti relativi alla dotazione e adozione delle ICT, sia a quelli relativi all offerta. La clusterizzazione è stata condotta sulle seguenti variabili binare: VARIABILI RELATIVE ALLE MODALITÀ DI GESTIONE DELLE ICT - Il comune ha un responsabile informatico o un ufficio informatica - Il comune affida almeno un attività ad una FA o ad un ALI - Il comune ha avviato almeno un iniziativa di formazione ICT per i dipendenti negli ultimi tre anni VARIABILI RELATIVE A DOTAZIONE e UTILIZZO ICT - Il comune ha effettuato acquisti on line - Il comune utilizza strumenti di comunicazione on line (chat / voip / agende condivise) - Il comune ha ed utilizza la posta elettronica certificata - Il comune dispone di una connessione con velocità superiore ai 2Mbps VARIABILI RELATIVE ALL OFFERTA DI SERVIZI ON LINE - Il comune ha un sito web ufficiale - Il comune offre almeno un servizio transattivo (con livello di interattività >=3) Il migliore risultato ottenuto con la clusterizzazione k means ha permesso di suddividere i comuni in 2 cluster, definiti da due diversi livelli di adozione e offerta (livello basso e livello elevato) Cluster 1 Cluster 2 livello di adozione e offerta Basso Elevato VARIABILI CONSIDERATE Back office + front office: 2 gruppi di comuni responsabile o ufficio informatica 10,8% 92,8% almeno unʹattività a FA o ALI 92,3% 68,5% formazione ICT 10,3% 27,3% acquisti on line 6,7% 25,5% ha ed usa pec 51, 77,5% voip/chat/agende condivise 8,2% 31,8% Velocità di connessione > 2Mbps 29,7% 54,5% sito ufficiale 70,8% 98,2% almeno 1 servizio con livello transattivo (>=3) 8,2% 39,6% DIMENSIONE CLUSTER 63,8% 36,2% BASE: tutti i comuni piemontesi Tabella 6.1 Caratteristiche dei cluster dei comuni piemontesi, 2009 Come si vede nella tabella precedente il 64% dei comuni appartiene al cluster peggiore ed il rimanente 36% si colloca nel cluster migliore. In generale i comuni definiti da un livello elevato di integrazione delle ICT sono di dimensioni maggiori (praticamente tutti i

46 comuni con più di abitanti sono contraddistinti dal livello elevato di adozione e offerta). È interessante osservare le differenze per le province: Novara, Torino e Verbania sono quelle che contano un numero significativo di comuni in cui il tasso di adozione e offerta di servizi on line è elevato. Le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Vercelli, invece, rappresentano il fanalino di coda. BASE: tutti i comuni piemontesi Piemonte < > AL AT BI CN NO TO VB VC livello basso livello elevato FONTE: Osservatorio ICT Regione Piemonte Figura 6.1 composizione dei cluster per dimensione e nelle province, 2009 Attraverso la tecnica statistica della classificazione attraverso alberi decisionali, infine, è stato possibile definire quali tra una serie di variabili relative alle caratteristiche del comune e all adozione delle ICT da parte dello stesso incidono in maniera più significativa sull offerta di servizi on line. La variabile target su cui si è scelto di creare l albero decisionale è stata: il comune offre almeno un servizio on line con livello di interazione superiore a 2 Le variabili indipendenti considerate sono state: VARIBILI RELATIVE ALLE CARATTERISTICHE DEL COMUNE - Il comune appartiene ad una FA, - Provincia, - Dimensione comune (meno di abitanti, abitanti, oltre i abitanti) VARIBILI RELATIVE ALL ADOZIONE DELLE ICT - Il comune ha un responsabile informatico o un ufficio informatico, - Il comune permette il telelavoro ai dipendenti, - Il comune affida servizi alla FA, - Il comune usa una connessione superiore ai 2Mbps, - I dipendenti del comune dispongono di una casella di posta elettronica personale, - Il comune utilizza sw open source, - Il comune dispone di una Intranet, - Esiste almeno un dipendente del comune con firma digitale, 45

47 - Il comune dispone di un sistema informativo comunale (SIC) in cui le principali banche dati sono tra loro integrate, - Il comune effettua acquisti on line, - Il comune dispone di protocollo informatico, - Il comune si è dotato di un manuale di gestione, - Il comune ha adottato un titolario, - La gestione atti deliberativi del comune è informatizzata, - Il comune utilizza almeno uno strumento di comunicazione on line (chat/voip/agende condivise), - Il comune dispone ed utilizza la posta elettronica certificata, - Il comune negli ultimi tre anni ha proposto corsi di formazione ICT ai propri dipendenti, - Il comune ricorre all e learning, - Il comune affida almeno 1 servizio alla ALI, - Il comune collabora con altri enti per progetti ICT. L albero decisionale risultante è il seguente: Almeno 1 servizio on line (livello >=2) TO; VB; NO VC, CN, AT, AL, BI Offre servizi on line Velocità connessione > 2 Mbps Velocità connessione < 2 Mbps Offre servizi on line Figura 6.2 Classificazione dei comuni piemontesi in base alla variabile il comune offre almeno 1 servizio on line con livello di interazione superiore a 2, 2009 La XFigura 6.2X illustra che l offerta di servizi on line risulta essere influenzata in primo luogo dalla localizzazione geografica del comune (provincia) e successivamente dalla possibilità di connettersi a Internet in maniera più veloce. NON offre servizi on line Offerta di servizi on line dipende da provincia e velocità di connessione Risulta, infatti, che i comuni della provincia di Torino, di Verbania e di Novara offrono servizi on line con una maggiore probabilità (confermato anche dalla clusterizzazione di cui sopra), mentre per i comuni delle altre province il fatto di poter utilizzare connessioni con velocità di trasmissione superiore ai 2Mbps permette di offrire servizi on line con una maggiore frequenza. 46

48 Capitolo 7 - CONCLUSIONI L analisi congiunta dell adozione e utilizzo delle tecnologie da un lato e dell offerta di servizi on line da parte dei comuni piemontesi dall altro ha permesso di determinare una serie di elementi che si vogliono riportare come conclusioni del rapporto. Anzitutto emerge la difficoltà da parte di molti comuni piemontesi di piccole dimensioni o localizzati in zone impervie ed isolate nella gestione del processo di digitalizzazione. Una soluzione adottata da un numero crescente di comuni è quella di rivolgersi a soggetti esterni, fornitori privati o altri enti pubblici. Il ricorso all esterno sembra essere pratica particolarmente diffusa: le neonate ALI (Alleanze Locali per l Innovazione), ad esempio, stanno assumendo un ruolo strategico nel sostegno del piccolo comune nello svolgimento delle diverse attività legate alle ICT. Anche le preesistenti forme associative (comunità montane, unioni di comuni ) sebbene siano nate per scopi non esclusivamente di supporto tecnologico giocano un ruolo importante nel contesto piemontese. Il quadro dipinto rispetto alle rilevazioni precedenti mostra dei miglioramenti: questo è dovuto a diversi fattori. Da un lato il comune ha assunto maggiore consapevolezza delle potenzialità delle ICT per lo svolgimento delle diverse attività che svolge, d altro canto il ricorso a soggetti esterni quali FA o ALI o in generale la collaborazione con altri enti sono stati un importante stimolo che non si deve trascurare. In aggiunta si deve tenere presente il processo di attuazione del codice della PA digitale che stimola i comuni (e in generale tutte le PA) nell utilizzo delle tecnologie e nell offerta di servizi on line. Per quanto riguarda l offerta di servizi è emerso anche quest anno un generale trend positivo che si manifesta sia nell aumento dei comuni che dispongono di sito web ufficiale (circa 8), sia nei loro contenuti, anche se dal punto di vista del livello di interazione con cui i servizi vengono offerti la situazione non è ancora delle più rosee: i servizi di tipo transattivo, sebbene in crescita, sono ancora pochi. In conclusione è stato possibile aggregare le informazioni raccolte tramite l indagine sul back office che quelle derivanti dall analisi sui siti web dei comuni piemontesi. È emerso che poco più di un terzo dei comuni ha un elevato livello di adozione delle ICT ed offerta di servizi, mentre i rimanenti mostrano ancora notevoli difficoltà sotto entrambi gli aspetti. Inoltre, è stato interessante osservare come l offerta di servizi on line dipenda principalmente dalla localizzazione geografica del comune (esistono alcune province TO, NO, VB che sotto questo punto di vista sono particolarmente eccellenti) ma anche dalla disponibilità di una connessione ad Internet di tipo veloce (superiore ai 2 Mbps). In ultimo, si riportano le principali criticità che state evidenziate nel corso del documento, al fine di indirizzare interventi mirati alla soluzione delle esigenze più incombenti: - La carenza nel personale comunale (in termini di numero di dipendenti e delle loro competente ICT). Oltre a mantenere vivo ed attivo il rapporto con i diversi soggetti che possono aiutare il comune nella gestione delle ICT potrebbe essere utile sostenere la formazione e l aggiornamento dei dipendenti stessi; - Le differenze nei tassi di adozione delle ICT e nell offerta di servizi nelle diverse province: per questo sarà importante studiare piani di intervento ad hoc su ciascuna provincia a seconda delle esigenze specifiche.

49 - La velocità di connessione che, pur essendo a banda larga, difficilmente supera i 2 Mbps: attraverso una migliore qualità del servizio di banda larga si potrà stimolare il comune nell offerta di servizi on line. 48

50 APPENDICE 1 - Servizi considerati dal web survey ed aggregazione in macro categorie PER IL CITTADINO PER L'IMPRESA SERVIZI ALLA FAMIGLIA AUTORIZZAZIONI Assegno nucleo familiare 1 Autorizzazione sanitaria somministrazione temporanea alimenti e bevande 25 Contrassegno di invalidità 2 Autorizzazione Unica SUAP 26 Iscrizione centri estivi 3 PROCEDURE COMUNALI ASSOCIATE ALL'AVVIAMENTO DI NUOVE ATTIVITA' Richiesta assistenza domiciliare 4 Denuncia inizio attività edilizia (DIA edilizia) 27 SERVIZI SPORTELLO ANAGRAFE Dichiarazione Inizio Attività produttive (DIA) 28 Autocertificazione anagrafica 5 TASSE Carta di identità 6 Dichiarazione ICP (IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA) 29 Dichiarazione cambio di abitazione 7 Pagamento canone/tassa occupazione suolo e aree pubbliche (COSAP/TOSAP) 30 Richiesta certificati anagrafici 8 Pagamento ICP 31 TASSE BANDI Bandi di gara 32 Dichiarazione TARSU 9 COMUNICAZIONI Comunicazione vendite straordinarie/liquidazioni/saldi/promozioni 33 Pagamento contravvenzioni 10 CONCESSIONI Concessione occupazione permanente suolo pubblico 34 Pagamento ICI 11 Pagamento TARSU 12 SCUOLE/FORMAZIONE PERMESSI/CONCESSIONI Iscrizione a corsi comunali 13 Iscrizione asilo nido 14 Iscrizione servizio mensa scolastica 15 Pagamento quote mensa scolastica 16 Pagamento retta asilo nido comunale 17 Richiesta esenzione pagamento mensa scolastica 18 Concessione passo carrabile 19 Permesso di transito per zone a traffico 20

51 limitato (ZTL) CONCORSI Concorsi pubblici 21 BIBLIOTECA Consultazione cataloghi e prestito bibliotecario 22 SEGNALAZIONI Segnalazione guasti / dissesto stradale 23 VISURA CATASTALE Visura catastale 24 50

52 Gennaio 2010 Informazioni sistemapiemonte.it

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario Inserimento semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Fattura elettronica e conservazione

Fattura elettronica e conservazione Fattura elettronica e conservazione Maria Pia Giovannini Responsabile Area Regole, standard e guide tecniche Agenzia per l Italia Digitale Torino, 22 novembre 2013 1 Il contesto di riferimento Agenda digitale

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli e visualizzazione

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004

L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004 9 giugno 2005 L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

Le comunicazioni telematiche in Toscana

Le comunicazioni telematiche in Toscana Le comunicazioni telematiche in Toscana Stampa Centro stampa Giunta Regione Toscana I N D I C E Le comunicazioni telematiche I canali di comunicazioni InterPRO e le Amministrazioni Pubbliche Come attivare

Dettagli

Relazione accompagnamento Studio di Fattibilità Tecnica COMUNE DI TURRI. Provincia Medio Campidano

Relazione accompagnamento Studio di Fattibilità Tecnica COMUNE DI TURRI. Provincia Medio Campidano COMUNE DI TURRI Provincia Medio Campidano Relazione di accompagnamento allo Studio di Fattibilità Tecnica per la Continuità Operativa ed il Disaster Recovery ai sensi della Circolare n.58 di DigitPA del

Dettagli

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009 PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con

Dettagli

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato

Dettagli

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

Carta dei servizi della Provincia di Bologna METODOLOGIA

Carta dei servizi della Provincia di Bologna METODOLOGIA Carta dei servizi della Provincia di Bologna METODOLOGIA Dicembre 2013 1. DEFINIZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA La Carta dei servizi della Provincia di Bologna viene predisposta

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

PRESENTAZIONE SINTETICA PROGETTO JOOMLA! UN SITO WEB OPEN SOURCE PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

PRESENTAZIONE SINTETICA PROGETTO JOOMLA! UN SITO WEB OPEN SOURCE PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PRESENTAZIONE SINTETICA PROGETTO JOOMLA! UN SITO WEB OPEN SOURCE PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Premessa: Considerato che: 1. le attuali funzionalità e requisiti connessi alle piattaforme web della Pubblica

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE

DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE Prof. Stefano Pigliapoco DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE s.pigliapoco@unimc.it Codice dell amministrazione digitale Il codice dell amministrazione digitale (Co.A.Di.) è contenuto

Dettagli

Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione

Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Reingegnerizzazione dei sistemi documentari e knowledge management Paola Montironi Quadro di riferimento

Dettagli

LA SOLUZIONE. EVOLUTION, con la E LA TECNOLOGIA TRASPARENTE IL SOFTWARE INVISIBILE INVISIBILE ANCHE NEL PREZZO R.O.I. IMMEDIATO OFFERTA IN PROVA

LA SOLUZIONE. EVOLUTION, con la E LA TECNOLOGIA TRASPARENTE IL SOFTWARE INVISIBILE INVISIBILE ANCHE NEL PREZZO R.O.I. IMMEDIATO OFFERTA IN PROVA LE NUOVE ESIGENZE PROLIFERAZIONE DI DOCUMENTI ELETTRONICI / PRATICHE / FASCICOLI ELETTR. DAL WEB DOCUMENTI ATTIVI DOCUMENTI PASSIVI DOCUMENTI OFFICE,FAX,E-MAIL DOCUMENTI PESANTI PROCESSI PESANTI LE NUOVE

Dettagli

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3

Dettagli

A chi è rivolta la FatturaPA

A chi è rivolta la FatturaPA A chi è rivolta la FatturaPA Tutti i fornitori che emettono fattura verso la Pubblica Amministrazione (anche sotto forma di nota o parcella) devono: produrre un documento in formato elettronico, denominato

Dettagli

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 INTRODUZIONE... 1 ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 COMPILAZIONE ON-LINE... 3 SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 4 DATI ANAGRAFICI... 5 SCELTA DEL PROGETTO... 9 DATI RELATIVI

Dettagli

ARTeS iscrizione Albi e Registri Terzo Settore della Regione Lazio Guida alle procedure di iscrizione. Rev. 0 del 2 maggio 2012

ARTeS iscrizione Albi e Registri Terzo Settore della Regione Lazio Guida alle procedure di iscrizione. Rev. 0 del 2 maggio 2012 ARTeS iscrizione Albi e Registri Terzo Settore della Regione Lazio Guida alle procedure di iscrizione Rev. 0 del 2 maggio 2012 1 Il sistema informativo A.R.Te.S. È operativa dal 2 maggio la nuova procedura

Dettagli

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome.

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome. Prof. Francesco Accarino Raccolta di esercizi modello ER Esercizio 1 Un università vuole raccogliere ed organizzare in un database le informazioni sui propri studenti in relazione ai corsi che essi frequentano

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

PROTOCOLLO INFORMATIZZATO, PROTOCOLLO INFORMATICO E GESTIONE DOCUMENTALE. Maggio 2006

PROTOCOLLO INFORMATIZZATO, PROTOCOLLO INFORMATICO E GESTIONE DOCUMENTALE. Maggio 2006 PROTOCOLLO INFORMATIZZATO, PROTOCOLLO INFORMATICO E GESTIONE DOCUMENTALE Maggio 2006 1 Evoluzione tecnologica 1 Negli ultimi anni le P.A. si sono fortemente impegnate nello sviluppo di reti di computer

Dettagli

PROTOS GESTIONE DELLA CORRISPONDENZA AZIENDALE IN AMBIENTE INTRANET. Open System s.r.l.

PROTOS GESTIONE DELLA CORRISPONDENZA AZIENDALE IN AMBIENTE INTRANET. Open System s.r.l. Open System s.r.l. P.IVA: 00905040895 C.C.I.A.A.: SR-7255 Sede Legale: 96016 Lentini Via Licata, 16 Sede Operativa: 96013 Carlentini Via Duca degli Abruzzi,51 Tel. 095-7846252 Fax. 095-7846521 e-mail:

Dettagli

Intranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete

Intranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la

Dettagli

uadro Soluzioni software per L archiviazione elettronica dei documenti Gestione Aziendale Fa quadrato attorno alla tua azienda

uadro Soluzioni software per L archiviazione elettronica dei documenti Gestione Aziendale Fa quadrato attorno alla tua azienda Fa quadrato attorno alla tua azienda Soluzioni software per L archiviazione elettronica dei documenti Perché scegliere Q Archiviazione Elettronica dei Documenti? Tale applicativo si pone come obbiettivo

Dettagli

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio Edok Srl FatturaPA Light Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione Brochure del servizio Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione LA FATTURAPA La FatturaPA

Dettagli

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali

La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali La Guida per l Organizzazione degli Studi professionali Gianfranco Barbieri Senior Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Presidente dell Associazione Culturale Economia e Finanza gianfranco.barbieri@barbierieassociati.it

Dettagli

- Alle Imprese Iscritte - Agli Studi di Consulenza - Alle Associazioni di categoria

- Alle Imprese Iscritte - Agli Studi di Consulenza - Alle Associazioni di categoria - Alle Imprese Iscritte - Agli Studi di Consulenza - Alle Associazioni di categoria Prot. Circ. 6 2012 Modena, 7/5/2012 Oggetto: - M.U.T. versione 2.1.2 Gestione Cantieri - Note per la compilazione Con

Dettagli

L iniziativa. Procedura per richiedere l autorizzazione alla richiesta di firma digitale su CRS

L iniziativa. Procedura per richiedere l autorizzazione alla richiesta di firma digitale su CRS Istruzioni per la richiesta della Firma Digitale sulla CRS L iniziativa Nell ambito dell attuazione dell Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, Regione

Dettagli

CUSTOMER SATISFACTION 2011

CUSTOMER SATISFACTION 2011 DIREZIONE REGIONALE MOLISE CUSTOMER SATISFACTION 2011 REPORT DI SINTESI DELLE SEDI DELLA REGIONE MOLISE CAMPOBASSO e sedi di pertinenza ( Isernia e Termoli) Rilevazione 2011 della soddisfazione dell utenza

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo Il documento informatico nel Comune di Cuneo Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo 1 Firma digitale e documento informatico L acquisizione della firma digitale

Dettagli

ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE

ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI DIGITALIZZAZIONE, INDICIZZAZIONE E GESTIONE INFORMATIZZATA DEI FASCICOLI DEL PERSONALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - CODICE CIG DI GARA 059271972F

Dettagli

NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE

NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE Università degli Studi di Macerata NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE La società dell informazione e della conoscenza Tutte le organizzazioni, pubbliche

Dettagli

Oggetto: Avvertenze per la redazione dei documenti DOCFA e PREGEO e per l uso del del conto nazionale.

Oggetto: Avvertenze per la redazione dei documenti DOCFA e PREGEO e per l uso del del conto nazionale. Ufficio provinciale Modena Modena, 18 Marzo 2008 Prot. n 2549 Allegati 1 Rif. nota del Prot. n Agli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Modena LORO SEDI Oggetto: Avvertenze per la redazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 COMUNE DI VILLANOVA DEL GHEBBO P R O V I N C I A D I R O V I G O C.F. 82000570299 P.I. 00194640298 - Via Roma, 75 - CAP 45020 - Tel. 0425 669030 / 669337 / 648085 Fax 0425650315 info-comunevillanova@legalmail.it

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

La fattura elettronica e la pubblica amministrazione. 27 maggio 2014

La fattura elettronica e la pubblica amministrazione. 27 maggio 2014 La fattura elettronica e la pubblica amministrazione 27 maggio 2014 Riferimenti normativi e di prassi Art.21 DPR 633/72 (Testo iva) Per fattura elettronica si intende la fattura che è stata emessa e ricevuta

Dettagli

DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Domanda La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti?

DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Domanda La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti? DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti? L iniziativa Dote Sport è di carattere sperimentale e prevede la disponibilità complessiva di circa euro

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei ministri. Agenda digitale italiana egovernment innovazione digitale nella PA

Presidenza del Consiglio dei ministri. Agenda digitale italiana egovernment innovazione digitale nella PA Presidenza del Consiglio dei ministri Agenda digitale italiana egovernment innovazione digitale nella PA 1 Agenda digitale italiana - Innovazione digitale nella PA - Infrastrutture abilitanti per la digitalizzazione

Dettagli

locuzione "Interrogazione dati commissioni tributarie. Per l'utilizzo del servizio non e'

locuzione Interrogazione dati commissioni tributarie. Per l'utilizzo del servizio non e' La procedura di interrogazione dei dati in parola viene proposta per mezzo del servizio telematico ENTRATEL nella pagina "Servizi" ed è facilmente identificata dalla locuzione "Interrogazione dati commissioni

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta

Dettagli

La Digitalizzazione in Regione Lombardia

La Digitalizzazione in Regione Lombardia La Digitalizzazione in Regione Lombardia Il progetto EDMA: il percorso di innovazione di Regione Lombardia nell'ambito della dematerializzazione Milano, Risorse Comuni, 19 Novembre 2009 A cura di Ilario

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale

Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale Giorgetta Bonfiglio-Dosio Università degli Studi di Padova Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale (Padova, 3 novembre 2010) GBD Che cos è un sistema? GALILEO GALILEI (1623) «Pluralità

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati

Dettagli

V SESSIONE LA SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO I SERVIZI DI SISTEMA

V SESSIONE LA SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO I SERVIZI DI SISTEMA C O N V E N T I O N V SESSIONE LA SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO I SERVIZI DI SISTEMA V SESSIONE LA SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO I SERVIZI DI SISTEMA FABIO CAMILLETTI CONVENTION ANNUALE FEDART PALERMO 12 OTTOBRE

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

Equitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Triennio 2015-2017 (approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.4 del 30/1/2015) Premessa Il decreto legislativo n. 150/2009 introduce

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Circolare n. 9. del 22 luglio 2009

Circolare n. 9. del 22 luglio 2009 Via Principe Amedeo 11 10123 Torino c.f. e p.iva 06944680013 Tel. 011 8126939 Fax. 011 8122079 Email: info@studiobgr.it www.studiobgr.it Circolare n. 9 del 22 luglio 2009 Soggetti abilitati a Entratel

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

Servizio Fatt-PA PASSIVA

Servizio Fatt-PA PASSIVA Sei una Pubblica Amministrazione e sei obbligata a gestire la ricezione delle fatture elettroniche PA? Attivate il servizio di ricezione al resto ci pensiamo noi Servizio Fatt-PA PASSIVA di Namirial S.p.A.

Dettagli

La Fatturazione Elettronica

La Fatturazione Elettronica Informazioni Generali : La trasmissione di una fattura elettronica in formato Xml alla PA, obbligatoria a partire dal prossimo giugno (a scaglioni) avviene attraverso il Sistema di Interscambio (SdI),

Dettagli

Scheda rilevazione sistemi ICT e strumenti ICT. Modelli di funzionamento istituzionale, organizzativo e gestionale POLO VALLI DEL VERBANO.

Scheda rilevazione sistemi ICT e strumenti ICT. Modelli di funzionamento istituzionale, organizzativo e gestionale POLO VALLI DEL VERBANO. Scheda rilevazione sistemi e strumenti sistemi ICT e strumenti ICT Modelli di funzionamento istituzionale, organizzativo e gestionale POLO VALLI DEL VERBANO Allegato Sommario 1 Dotazioni informatiche

Dettagli

Destinatari I destinatari del servizio sono sia gli utenti interni che i cittadini e le imprese

Destinatari I destinatari del servizio sono sia gli utenti interni che i cittadini e le imprese Sintesi del progetto L evoluzione normativa ha portato il Comune di Giugliano ad una revisione del proprio sistema informatico documentale da alcuni anni. La sensibilità del Direttore Generale al miglioramento

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con

Dettagli

Oggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale Online e FatturaPA Online

Oggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale Online e FatturaPA Online 30 marzo 2015 Prot. U/INF/2015/866 email Oggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale e FatturaPA I nuovi servizi sviluppati da Notartel, con il coordinamento del Settore Informatico del Consiglio Nazionale,

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Comune. di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013]

Comune. di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013] Comune di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013] - 1 - PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE È PREVISTO L OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DI TUTTE LE PRATICHE E LORO INTEGRAZIONE ESCLUSIVAMENTE

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG

PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG SISTEMA DI GESTIONE DOCUMENTALE DMS24 PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG APPLICAZIONE PER LE PROCEDURE DI GARE D AMBITO 1 AGENDA 1. Introduzione 2. I Livelli di accesso 3. Architettura di configurazione 4. Accesso

Dettagli

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali La legge 14 gennaio 2013, n.4, all art.2, comma 7, prevede che il Ministero dello sviluppo economico pubblichi sul proprio sito web un elenco delle

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

Agenda Digitale. Le azioni messe in campo dalla Regione Basilicata per lo sviluppo delle Infrastrutture telematiche e l erogazione dei servizi on-line

Agenda Digitale. Le azioni messe in campo dalla Regione Basilicata per lo sviluppo delle Infrastrutture telematiche e l erogazione dei servizi on-line Agenda Digitale Le azioni messe in campo dalla Regione Basilicata per lo sviluppo delle Infrastrutture telematiche e l erogazione dei servizi on-line Dott. Nicola A. Coluzzi Ufficio Società dell'informazione

Dettagli

SPCOOP E I PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE

SPCOOP E I PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE SPCOOP E I PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE EGIDIO PICERNO POTENZA 9 LUGLIO 2010 Interoperabiltà è la capacità di due o più sistemi informativi di scambiarsi informazioni e di attivare, a suddetto

Dettagli

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute MATTONE PATIENT FILE Anagrafe delle Persone Fisiche Gianni Maglione Regione Friuli Venezia Giulia Roma 19 giugno 2007 2005 Anagrafe delle Persone Fisiche: il mandato Fornire Linee

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

DATA BASE ON LINE (BANCA DATI MODULI SPERIMENTALI)

DATA BASE ON LINE (BANCA DATI MODULI SPERIMENTALI) Progetto regionale antidispersione per favorire l adempimento dell obbligo d istruzione 2 a annualità DATA BASE ON LINE (BANCA DATI MODULI SPERIMENTALI) MANUALE DI UTILIZZO Indice Premessa 3 Ingresso nel

Dettagli

Centro di costo: 1. Servizi Informatici Telematici e SIT

Centro di costo: 1. Servizi Informatici Telematici e SIT : DOTT. EMANUELE TONELLI Centro di costo: 1. Servizi Informatici Telematici e SIT ANNO 2014 VERIFICA DI FINE ANNO SETTORE: SISTEMI INFORMATIVI : Dott. Tonelli Emanuele Centro di Costo: Servizi Informatici

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità.

Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Art. 1. Aventi diritto alle Credenziali-People 1. Per l accesso ai Servizi-People sviluppati

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

Faber System è certificata WAM School

Faber System è certificata WAM School Faber System è certificata WAM School Servizio/soluzione completa per la gestione digitale dei documenti nella Scuola e nell Università pubblica e privata A norma di legge WAM School è sviluppato con tecnologie

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli