Congresso delle Gen 4 13 giugno 2008 Bruna, una delle prime compagne di Chiara ci racconta

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1 Congresso delle Gen 4 13 giugno 2008 Bruna, una delle prime compagne di Chiara ci racconta Canzone: Gesù in Mezzo Bruna: Allora carissime Gen 4, sono felice di trovarmi con voi! Gen 4: Applauso. Bruna: E spero che questa mattina il vostro gioco sia andato proprio bene? E andato bene? Bruna: Eravate contente? Bruna: Ecco allora adesso, continuiamo giocare, no? Ma io vi racconto qualcosa perché bisogna pur conoscersi, no? Allora voi avete chiesto, come, una Gen 4 mi ha chiesto, come ho conosciuto Chiara, no? E importante. Voi l avete conosciuta Chiara? Gen 4: No Bruna: No? Ma non l avete conosciuta con questi occhi, ma l avete conosciuta col cuore. Bruna: Ecco, perché è il cuore il più importante. Non gli occhi, questi qui che si possono aprire e chiudere. Capito? Ecco, allora vi dico come ho conosciuto Chiara. Va bene? Prima cosa. Poi vi dico quello che ho imparato da lei. Ecco. E poi concludiamo. Ecco allora, quando ho conosciuto Chiara, era durante le feste, durante le vacanze di Natale. In quel tempo ero lontana dalla casa, ero in un altra città perché l università era in quell altra città. Allora sono tornata a casa perché c erano le vacanze. Allora ho detto: Che bello! Allora il primo pensiero, vado chiacchierare con quella mia compagna. C avevo una compagna proprio di quelle che, che sono di lunga data, e ci volevamo tanto bene. Allora siamo andate a chiacchierare e chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera... io penso che non abbiamo chiacchierato meno di quattro ore, forse di più. A un certo punto lei mi fa una domanda e mi dice: Ma senti tu, non vorresti tu conoscere le mie nuove compagne? Io non sapevo che aveva nuove compagne. Sapevo che io ero una sua compagna. 1

2 Ma le nuove non le conoscevo. E allora lei mi ha portata e mi ha detto, mi ha potato in un posto che si chiamava, una sala ma era una saletta, Massaia e poi mi porta verso una persona e dice: Chiara, questa è la Bruna. Allora Chiara mi ha salutata e così ho conosciuto Chiara. Ma voi potete immaginare, se io chiudo gli occhi mi ricordo come Chiara era vestita. Il colore, tutto, i capelli come erano, tutto. E mi sembrava che, di non aver mai conosciuto una persona così amabile, ecco. Ma, Chiara, poi mi ha rivolto una domanda e mi ha detto: Ma tu, sei felice? Io, a dire la verità non ero proprio felice, felice, felice, felice. E allora non ho detto niente. Chiara non m ha chiesto altro. E poi dice: Ma tu saresti contenta di venire con noi che diciamo il rosario, oggi che è la festa della Madonna? Era l 8 dicembre. Allora dico: Sì, sì. Siamo andate, abbiamo pregato. Poi dopo, dopo questo momento di preghiera ci siamo ritrovate in questa saletta. Allora è successa una cosa che voi capite subito. Tutti giravano, giravano, a certo punto si sono tutte raccolte intorno, a chi? Intorno a Chiara. Quelle, erano le prime focolarine e Chiara parlava e loro ascoltavano e io ero li in un angolino, e dicevo: Ma io cosa faccio? Non so cosa fare?. Ero timida. E la, e la mia amica si è accorta che ero timida, che ero lì da una parte e mi ha detto: Perché non vieni anche tu?. Ed io sono andata. Però capite che intorno a Chiara in piedi c era la Graziella, la Eli, la Natalia, tutte persone che sono abbastanza grandi, la Giosi ecc Ed io sono andata lì, ma ero così bassa di statura che non sentivo la voce di Chiara, no! E mi sembrava inutile stare lì. Però dopo ho capito il perché. Perché Gesù voleva dirmi una parola, una parolina solo, e a un certo punto ho capito quel che Chiara diceva. E Chiara a un certo punto ha detto: A Dio bisogna dare tutto!. Uuh!! Tutto! Io avevo tante cose che amavo i miei libri, il mio studio, i miei fratelli, le mie sorelle, tutto quello che è mio. Allora bisogna dare tutto a Dio. E questa è stata una frase così forte che ho detto: Ecco - tornando a casa dicevo - ecco questo non è un giorno come tutti gli altri, questo è un giorno straordinario perché a Dio bisogna dare tutto. E questo mi è rimasto dentro come una consegna di Chiara: Tutto, tutto! Allora dopo cercavo però di vederla frequentemente Chiara. Allora durante queste vacanze uuh... non vi potete immaginare! E la mattina andavo alla messa con loro, poi dopo andavo trovarle, poi accompagnavo Chiara e lei mi diceva tante cose belle. E insomma ho imparato conoscere una dopo l altra tutte. E mi piaceva immensamente, immensamente. Ma che cosa è che mi ha attirata, che mi ha costretta a non lasciare più Chiara? Il fatto che lei mi ha insegnato tante cose, tantissime cose. Per esempio: l amore. Chiara parla della carità, che bisogna avere, amare sempre e lei mi ha insegnato come fare ad amare sempre. Prima di tutto, mi ha detto: Guarda che per amare non è che devi andare in Africa a cercare quelli da amare, o in Asia, o in America, tu devi amare quelli che ti stanno vicini! Allora io ho detto: Ohh, allora la mia mamma, mio papà, sorelle, fratelli questi devo amarli. Perché sono quelli che io tocco col gomito, no? Ma come faccio ad amarli? Si, ho sempre voluto bene a loro, ma forse bisogna fare qualche cosa di più.. E ho capito! Bisogna essere concreti nell amore. Allora la mamma era stanca, aiutarla. Le mie sorelle devono fare un lavoro, farlo al posto loro, no? E sono tutti piccoli atti d amore. E non vi potete immaginare quanti piatti ho lavato in quel tempo perché dicevo, così sono più contenete le altre mie sorelle che non hanno il lavoro da fare. 2

3 Spettava a loro ma lo facevo io. Allora loro mi guardavano e fra di loro ridevano e dicevano: Hai visto, è lei che le fa, no, cosi noi non abbiamo più niente da fare!. E mi prendevano in giro, no, perché vedevano che ero contenta. Ma io avevo dentro nel cuore una tale gioia, una tale luce che a me non interessava niente. Io dicevo: Io lo faccio perché questo é il mio modo di testimoniare l amore a tutti, no? Ecco e quindi ho incominciato a casa prima. Poi dopo Chiara dice: Sì, anche, bisogna amare anche quelli di casa, ma non limitare il vostro amore a quelle quattro cinque persone, no?, che sono con voi, ma amare tutto il mondo. Perché Gesù vuole che tutto il mondo noi amiamo, perché ha detto che vuole, che tutto il mondo sia una cosa sola. Ma per essere una cosa sola bisogna amarsi, amare, e quindi bisogna amare tutti. Allora io mi ricordo che ho detto: Tutti, mamma mia! Però no, non quella persona lì, eh, perché quella li è proprio antipatica, io non...quella li no. Poi ne ho vista un altra...dico no! Neanche quella lì, perché è, è quasi un mio nemico quella persona. E poi ho riflettuto e ho detto: Ma se tu non risolvi una volta e non ami tutti, perché nei tutti ci sono quelli simpatici, quelli antipatici, quelli che ti hanno fatto magari dispetto, tutti quelli che sono di tutti colori ma sono tutti da amare. Allora, un giorno uscivo da casa, e ho visto nell orto, no, vicino a casa mia che c era un signore che a dire la verità, non era mai stato gentile con noi bambini quando noi eravamo piccoli. Perché noi, voi sapete che come si fa? Si va a giocare, si gioca, si gioca e nella foga del gioco andavamo a rompere le sue colture, quello che aveva piantato. Allora non ci voleva bene. E quindi da allora, da quando eravamo bambini lui non ci guardava più perché eravamo proprio cattivi. Allora quel giorno ho detto: Guarda è lì, o tu lo fai adesso questo atto d amore o forse dopo non hai più la forza di farne gli altri. Allora mi ricordo che ho guardato e a voce, ma voce alta proprio, ho detto: Buon giorno signor Angelino. E quello lì si è spaventato perché non pensava che qualcuno lo salutasse, ma quando sentito il nome sapeva che era lui. E allora si è alzato e dice: Ma buongiorno, signorina Bruna. E io ricordo, che scappata via, ma dentro nel cuore avevo una gioia così grande, così grande, così grande che ho detto: Ecco se io ho incominciato ad amare adesso devo continuare. E ho cercato di amare tutti quelli che conoscevo, vedendo Gesù in loro. Perché vi ricordate che cosa ha detto Gesù? Gesù ha detto che: Qualunque cosa facciamo a, a chiunque, a chiunque, dice, il minimo dei fratelli, quindi più piccolino, ecco quello è fatto Lui. Allora, avendo questa misura tu trovi sempre da amare. E che cosa vedi? Che Gesù ti dà una gioia dentro, ma è interessante, tu senti la felicità dentro, ma poi vedi questa felicità riflessa negli altri. Perché se una persona si sente amata, è contenta, no? Ecco, allora il mondo, il mondo attorno a noi diventa più buono. Allora questo mi sembra una cosa bella. E poi vi racconto un altro fatterello, come ho fatto ad amare. C era un signore che, anziano questo signore e aveva fatto patire i miei genitori. Allora non lo salutavo più. Dico perché in fondo se lui è nemico dei miei genitori è anche nemico mio, no? Però ho detto: Ma se quello lì è un tuo nemico, rientra in Tutti, tu devi amare tutti, anche i nemici. Ma era difficile Allora un giorno l ho incontrato per strada. Io ho detto: Chiara mi direbbe, adesso ama anche questo, anche se è tuo nemico. Allora ho cercato di salutarlo meglio che potevo di chiedere come stava eccetera, perché una persona anziana può anche star male, no? Ecco, allora ci siamo salutati 3

4 ma bene e io sono ripartita che mi sembrava di avere il Paradiso dentro. Perché quando si è contenti sembra di essere in Paradiso, no? E quindi ero contenta, contenta perché era, quel rapporto era diventato di nuovo trasparente. Due o tre giorni dopo ma proprio quasi subito arriva, una mattina, di corsa la sua signora, la moglie di questo signore e dice alla mia mamma: Signora Tomasi è morto mio marito, è morto, è morto! Ed era spaventata perché era morto improvvisamente. Ed io ho detto: Grazie Gesù, perché tu mi hai fatto fare quel passo, e mi hai fatto riconciliarmi con questa persona quando era ancora viva. Pensate che rimorso avrei avuto,no? E Chiara, è stata lei che me l ha insegnato. Che bisogna amare tutti senza distinzione, bisogna vedere Gesù in tutti. Per questo, per me Chiara è quella che m ha dato il senso dell amore, che m ha fatto capire che se tutti ci volessimo bene il mondo sarebbe cambiato, sarebbe tutto diverso. Allora io mi ricordo che dicevo a Chiara: Ma io Chiara io con te verrei in tutto, in tutto il mondo. E Chiara dice: E bé sì, perché no?. E allora dopo quando sono entrata in focolare, però sono entrata in focolare sono stata tanti anni con Chiara. E vi dico la verità sono stati gli anni più belli della mia vita, più belli della mia vita. Perché? Perché ero sempre con Gesù in mezzo, quello che avete cantato voi, no, che Gesù è la felicità, se Gesù è la felicità tu sei sempre contenta, e se tu vivi con Lui, sei sempre contenta. Allora quella domandina che m aveva fatto Chiara, se ero contenta era completamente la risposta, era quella che dà Gesù: Io sono la felicità. Allora poi dopo un certo giorno Chiara mi ha detto: Adesso Bruna basta, devi andare. E m ha mandata in Germania. Che non sapevo neanche la lingua e quindi era difficile, non capivo nessuno. E mi ha mandato in Germania a portare l amore in Germania, perché l Ideale è una luce che ti fa vedere, che ti fa scoprire anche tanti dolori, e quindi tu puoi intervenire e portare l amore a tutti. Poi dopo ad un certo momento quando ero in Germania mi ha detto: Senti Bruna, adesso però lascia la Germania e vai in Africa. E quindi è vero, sono andata in tutto il mondo. Ma poi è venuta Chiara a trovarmi. Ed io mi ricordo che è venuta a trovarmi e che siamo state insieme un mese intero, perché eravamo nella stessa casa con lei ed è stato un mese eccezionale, un mese, un mese che lo ricordo come un grande dono, ecco. E venuta due volte in Africa, una volta dove abitavo io, e una volta a Fontem che forse voi conoscete, ecco, in due punti dell Africa. Quindi Chiara è venuta per salutare tutti quelli che avevamo conosciuto e quelli ai quali avevamo portato l amore, ecco. Allora la vita è proprio bella! Gen 4: Applauso. Bruna: Però, allora vi dico un ultima cosa, un ultima cosa. Il giorno prima che Chiara morisse... Voi sapete che Chiara è morta il 14, alle due del mattino. La matt...il mattino presto mi ha chiamata la Eli, che voi conoscete, e mi ha detto: Bruna venite a salutare Chiara, perché forse è l unico momento che potete farlo. E allora io ho capito se salutiamo Chiara è per l ultima volta. Allora siamo andate, dice però: Venite una alla volta. E allora sono andata da Chiara. E io dicevo: Ma che cosa dico a Chiara, ma io non so neanche che cosa dirle perché mi sembra, mi sembra tutto troppo poco. Però, ad un certo punto ho detto: io devo dirle una cosa che mi riempie il cuore e che esprime tutta la mia vita. Ho detto a Chiara, ma forte, perché sentisse bene: Grazie Chiara! 4

5 E quindi con questo grazie ho salutata Chiara. Poi le ho promesso di tenere Gesù in mezzo perché so che Chiara c e lo raccomanda sempre, quindi lo raccomanda anche alle gen4, tenere Gesù in mezzo perché è... e vivere con lei questi momenti anche, di dolore, ecco. E quindi e poi Chiara l ho rivista quando era già in Paradiso, ecco. Allora ve lo volevo dire perché cosa dice questo Grazie, dice per tutto quello che ci hai donato, perché ci hai fatto, ci ha fatto conoscere Gesù, la Madonna, Gesù Abbandonato, trovare il modo di amare tutti... Grazie! Bruna: Ciao, Ciao! Gen 4: Ciao! Applauso. Canzone: Geazie Chiara! 5