AVVENTO NATALE Abbiamo visto sorgere la sua stella

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1 Corso Magenta Milano, IT T F E. AVVENTO NATALE 2017 Abbiamo visto sorgere la sua stella La Scrittura Sacra Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12) Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele"». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. La letteratura M.Tournier, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ed.garzanti Noialtri, nomadi del deserto, abbiamo scelto la più radicale frugalità e l abbiamo combinata con la più spirituale fra le attività fisiche: la marcia a piedi. Mangiamo pane, fichi, datteri e prodotti delle nostre mandrie, latte, burro scremato e rarissimamente formaggi, ancora più raramente carne. E camminiamo. Pensiamo con le gambe. Il ritmo dei nostri passi coinvolge la nostra meditazione. I nostri piedi mimano il procedere di una mente alla ricerca della Verità, verità modesta, certo, frugale quanto la nostra alimentazione.

2 La testimonianza Di Giuseppe Dossetti La distanza tra Gerusalemme e Betlemme è di soli otto chilometri. Tuttavia, i sacerdoti e i sapienti, che pure conoscono perfettamente le Scritture, non accompagnano i Magi per verificare se la promessa si è compiuta. Solo questi stranieri, pagani, che hanno percorso duemila chilometri, incontrano il Bimbo e riconoscono il suo mistero. Dunque, per incontrare Dio non è sufficiente aderire a una religione, neppure a quella rivelata da Lui. Quello che è necessario, è avere il cuore ferito da una ricerca, magari vana: E bene essere affaticati e stanchi per l inutile ricerca del vero bene, per tendere le braccia al Liberatore, dice Pascal. L uomo religioso può invece avere costruito un sistema di sicurezze, ideologiche, morali, istituzionali, che affievoliscono la sua ricerca, se egli non ricorda la frase di S. Agostino: Dio è nascosto, perché Lo si cerchi per trovarlo; ma Egli è l immenso, perché una volta trovato Lo si cerchi ancora. Così, oggi, tutti gli uomini, credenti e non credenti, possono trovarsi a Betlemme. Il segno che la loro ricerca è autentica è che ognuno porti il suo dono. Molti, infatti, pretendono di giudicare Dio dalla Sua capacità di essere Lui a farci dei doni: altrimenti pensiamo- a cosa serve? Questi vecchi uomini, invece, portano doni, non per comperare il favore di un potente, ma per esprimere la loro gioia per l incontro con l Atteso, anche se questi è un bimbo, figlio di due poveri. Penso che in questo giorno ogni uomo, che ricerca sinceramente il bene e il vero, possa sentire una dolcezza nuova, se offre il suo dono, quello che il suo cuore gli suggerisce, quel piccolo gesto di generosità o di umiltà, nel quale però si riassume la vita. Non è necessario aver chiaro tutto: ma una luce, piccola come una stella, fa la differenza, se si è fatta l esperienza della notte. Il percorso I magi sono una delle figure più conosciute dei vangeli, pur rivestendo un ruolo apparentemente marginale nei racconti. Questi sapienti portano con sé un fascino millenario perché interpreta una delle condizioni esistenziali dell uomo, anche in questa epoca apparentemente dominata dalla tecnologia e dall informazione: la ricerca di un a(a)ltro e di un altrove. E il movimento alimentato dai desideri che ciascun uomo o donna coltiva ed esprime nella sua esistenza. Perché questi Magi sono così affascinanti? Essi sono presenze non scontate: la loro non appartenenza al popolo dì Israele, per la mentalità del tempo, li delinea come stranieri, potenziali nemici, esclusi dalla rivelazione Jahvidica. Non possiedono meriti ereditati, ma è la loro passione per il cielo, per le domande impossibili e per il desiderio di scoperta, che si mettono in viaggio nell audacia di una ricerca. I magi li riconosciamo

3 affascinanti perché ci dimostrano che è possibile partire e arrivare, che è credibile e vero poter seguire una stella/desiderio che possa fare verità della nostra esistenza, che è bello poter trovare qualcosa che riempia la vita senza imbrigliartela. Le stelle, lo stiamo imparando in questo anno, ci raccontano di viaggi e di partenze, di rotte e di tracciati, di scoperte ed errori, di arrivi e di tesori! Questi uomini sono portatori di una speranza, che mai come in questa epoca, cerchiamo e custodiamo: è un sentimento che ci accomuna tutti, famiglie e scuola, sentimento che è più comune di quanto noi crediamo. A questo desiderio di ricerca vogliamo volgere l attenzione in queste settimane dell Avvento, non dimenticando che de-siderio ha già dentro di sé la scia di una stella (sider). I Magi e il cammino La tradizione riconosce la figura dei Magi come tre Re venuti dall oriente, tuttavia i testi Evangelici non riportano nulla della loro origine. Numerose sono le leggende e le interpretazioni sulla vicenda dei Magi: i racconti dell infanzia di Gesù non rispondono all intenzione di riportare i fatti realmente accaduti all inizio della sua vita ma di raccogliere tutte le profezie del Primo Testamento che lo riguardano e che annunciano, non solo la sua venuta, ma la sua passione, morte e resurrezione. Leggere la storia dei Magi vuol dire lasciarsi interrogare sulla fede, sull incontro con l Assoluto, per i cristiani è l incontro con Gesù di Nazareth. Le stelle e i segni Nell antichità la sapienza intendeva il cielo come regolatore e governatore della terra. I magi vedono segni, riconoscono tracce per un cammino. Lo stesso cielo scrutato ogni notte per interrogarne lo spazio infinito diventa ora, per questi camminatori, inizio di un viaggio. Scrutare i segni del cielo vuol dire cambiare lo sguardo, proprio come quell invito che il Signore nella genesi rivolge ad Abramo Guarda il cielo e conta le stelle. La questione dello sguardo, di ciò che coglie e riconosce come significativo e promettente è fondamentale in questa vicenda di passi e di movimenti. La nuova stella che i magi vedono Abbiamo visto sorgere la sua stella non è presagio di sventura o distruzione come nella cultura antica ma occasione nuova per scrutare e interrogare il cielo rintracciando segni di una presenza fraterna e carica di speranza. Il cammina dell Avvento, nella liturgia cristiana, allena alla vigilanza del cuore e della mente, ovvero incarica soprattutto coloro che sono impegnati nell arte dell educare, a saper accompagnare a riconoscere segni di una vicinanza che Dio ha fatto sua nella nascita del suo Figlio. L esercizio della ricerca non è riservato a credenti ma è consegna a tutti coloro che ricercano un Assoluto a chi orientare passi di vita. Le attività e i progetti dell Avvento tracciano percorsi e ritmano passi di tutti quelli che appartengono alla famiglia del S. Carlo: quelli corti e carichi di fiducia come quelli dei nostri piccoli, così come quelli decisi e forti dei nostri adolescenti o quelli precisi e saggi degli adulti.

4 I passi SCUOLA DELL INFANZIA Martedì 12 dicembre, mercoledì 13 dicembre, giovedì 14 dicembre, alle ore 14:30: concertino di Natale in cappella SCUOLA PRIMARIA Martedì 28 novembre, dalle ore 9:00 alle 13:00: confessioni Da lunedì 18 a venerdì 22 dicembre, dalle ore 8:00 alle 9:00, in cappella: novena di Natale per le classi prime e seconde Da lunedì 18 a venerdì 22 dicembre, dalle ore 14:00 alle 15:00, in cappella: novena di Natale per le classi terze, quarte e quinte Benedizioni delle case e delle famiglie degli alunni/e delle classi prime SS1 con don Alberto SCUOLA SEC. I GRADO Sabato 25 novembre: Banco Alimentare Mercoledì 29 novembre, dalle ore 9:00 alle 13:00: confessioni Mercoledì 29 novembre, dalle ore 13:20 alle 14:00, in cappella: preghiera delle classi seconde con don Luca Giovedì 30 novembre, dalle ore 13:20 alle 14:00, in cappella: preghiera delle classi prime con don Luca Venerdì 1 dicembre, dalle ore 13:20 alle 14:00, in cappella: preghiera delle classi terze con don Luca SCUOLA SEC. II GRADO 25 novembre: Banco Alimentare Venerdì 1/12 Il de-siderio: lasciarsi condurre dalle le stelle riflessione guidata per classi terze, quarte e quinte Venerdì 15/12 sabato 16/12 Con-siderare: stare con le stelle vita comune per le classi seconde Mercoledì 20/12, dalle ore 9:00 alle 12:00: confessioni libere PER TUTTI Sveglione : ore 7.40 tutti i giorni in Cappella celebrazione dell Eucarestia Domenica 17/12 ore 10:30 in Santa Maria delle Grazie: Santa Messa di Natale e festa di condivisione Domeniche di Avvento (12 novembre, 19 novembre, 26 novembre, 3 dicembre, 10 dicembre), alle ore 12:00, nella Basilica di San Vittore al Corpo S. Messa presieduta da don Alberto Domenica 24 dicembre, alle ore 24:00, in cappella: Santa Messa della notte di Natale

5 I segni Scuola primaria: calendario di avvento Scuola SS1: stella antistress Per tutti le classi: invito ad allestire un presepe della classe + benedizione delle classi Il Rigiocattolo : recupero di giochi e giocattoli usati (ma in buono stato) da destinare a PIME, Mani Tese, Pane Quotidiano