INDAGINE CONOSCITIVA E TRAIETTORIE DI SVILUPPO PES - PIANO EXPORT SUD

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Elisa Mattei
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1 INDAGINE CONOSCITIVA E TRAIETTORIE DI SVILUPPO PES - PIANO EXPORT SUD

OBIETTIVI DELL INDAGINE Fotografare le caratteristiche strutturali delle aziende che hanno partecipato al Piano Export Sud (PES) Rappresentare punti di forza e di debolezza delle

2 OBIETTIVI DELL INDAGINE Fotografare le caratteristiche strutturali delle aziende che hanno partecipato al Piano Export Sud (PES) Rappresentare punti di forza e di debolezza delle aziende di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia Intercettare i bisogni delle imprese per calibrare in modo mirato attività e servizi ICE aziende coinvolte nelle iniziative PES in tre anni

STRUTTURA DELL INDAGINE E METODOLOGIA APPLICATA DURATA INDAGINE METODO APPLICATO CAMPIONE

rni Nov. 2016 - Gen. 2017 Questionario on-line Metodologia C.a.t.i. (Computer-Assisted Telephone

dimensionali e strutturali delle imprese II Struttura Export dell impresa III Posizionamento sui

3 STRUTTURA DELL INDAGINE E METODOLOGIA APPLICATA DURATA INDAGINE METODO APPLICATO CAMPIONE ESAMINATO 75 giorni Nov Gen Questionario on-line Metodologia C.a.t.i. (Computer-Assisted Telephone Interviewing) Interviste face to face 613 aziende Questionario in 7 sezioni I Caratteristiche dimensionali e strutturali delle imprese II Struttura Export dell impresa III Posizionamento sui mercati esteri IV Canali di distribuzione V Strumenti di comunicazione e promozione VI Tutela della proprietà intellettuale e certificazioni VII Modalità di pagamento e incentivi all estero

CAMPIONE ESAMINATO Ripartizione risposte per REGIONE Ripartizione risposte per INIZIATIVE Formazione 31% Promozione 69% 13 % 33 % 33 % Campania 202 risposte Calabria 79 risposte Puglia 201

4 CAMPIONE ESAMINATO Ripartizione risposte per REGIONE Ripartizione risposte per INIZIATIVE Formazione 31% Promozione 69% 13 % 33 % 33 % Campania 202 risposte Calabria 79 risposte Puglia 201 risposte 21 % Sicilia 131 risposte ICE EXPORT LAB 11% Corsi sulla P.I. 5% Seminari tecnico-formativi % Fiere internazionali 21% Azioni di Incoming 37% Azioni su media e reti commerciali esteri 11%

5 I SEZIONE CARATTERISTICHE DIMENSIONALI E STRUTTURALI DELLE IMPRESE 18,9% tra 2 mln e 10 mln 8,2% > 10 mln 53% MPMI Settori merceologici considerati nel campione 26,6% tra e 2 mln 46,3% < % >250 FATTURATO 2015 TIPOLOGIA AZIENDA N DIPENDENTI 12,8% Startup 11,1% PMI innovativa 23,1% Altro Agroalimentare e vini Abbigliamento e accessori Edilizia, Arredamento e Artigianato Cosmetica 6% tra 50 e % tra 10 e 49 61% <10 ICT

6 II SEZIONE STRUTTURA EXPORT DELL IMPRESA Tipologia unità dedicate all export Fatturato export 2015 e variazione fatturato export dal 2015 al % 12% Fatturato export 2015 Variazione fatturato export 2016/15 FATTURATO EXPORT INCREMENTO fatturato export Ø FATTURATO EXPORT DECREMENTO fatturato export 44% Fatturato export INVARIATO 5% TEM - Temporary Export Manager Esportazioni tramite consorzi/ associazioni, ecc. Nessuna Export manager 31% 69% NO FATTURATO EXPORT 14% del campione 3% del campione 83% del campione

II SEZIONE STRUTTURA EXPORT DELL IMPRESA INCREMENTO FATTURATO EXPORT 2015-2016 83% Livelli di incremento EXPORT Incremento export per REGIONE Incremento export per SETTORI 64% 56% 17% 10% 5% 4% 36%

7 II SEZIONE STRUTTURA EXPORT DELL IMPRESA INCREMENTO FATTURATO EXPORT % Livelli di incremento EXPORT Incremento export per REGIONE Incremento export per SETTORI 64% 56% 17% 10% 5% 4% 36% 33% 20% 11% 21% 9% 4% 10% <50% Nuovo accesso sul mercato estero % % >300% Campania Puglia Sicilia Calabria Abbigliamento e accessori Agroalimentare e vini ICT Arredamento, artigianato e edilizia Altro

8 III SEZIONE POSIZIONAMENTO SUI MERCATI ESTERI Principali aree di esportazione 1 AREA 2 AREA 4 AREA 3 AREA 1 area di esportazione Unione Europea 2 area di esportazione Europa Extra UE 3 area di esportazione Estremo Oriente 4 area di esportazione Nord America Il 35% delle aziende hanno qualifica di esportatore abituale

9 III SEZIONE POSIZIONAMENTO SUI MERCATI ESTERI Posizionamento delle aziende esportatrici campionate sui mercati esteri in anni SI % da meno di 1 anno % tra 1 e 3 anni NO % 38% % tra 3 e 10 anni % da oltre 10 anni 40% DELLE AZIENDE HA APPROCCIATO NUOVI MERCATI GRAZIE ALLA PARTECIPAZIONE AL PES

IV SEZIONE CANALI DI DISTRIBUZIONE Principali canali distributivi Ordini diretti 65,1% Distributori 40,0% Importatori 36,2% Agenti 27,0% Rete di vendita propria 13,4% GDO 12,1% Filiali commerciali

10 IV SEZIONE CANALI DI DISTRIBUZIONE Principali canali distributivi Ordini diretti 65,1% Distributori 40,0% Importatori 36,2% Agenti 27,0% Rete di vendita propria 13,4% GDO 12,1% Filiali commerciali all estero 3,6% Criticità delle aziende nell approccio ai mercati esteri Individuazione dei canali commerciali Carenza di incentivi e finanziamenti per l export Procedure doganali Ottenimento certificazioni standard tecnici Contrattualistica internazionale 14% Benefici nell approccio ai mercati esteri con il PES Ampliamento delle conoscenze sui mercati esteri Abbattimento costi di partecipazione ad eventi internazionali Supporto nella ricerca di controparti estere (agenti/distributori/investitori/ecc..) Rafforzamento della presenza all estero tramite azioni di promozione e comunicazione 17% 20% 25% 46% 39% 46% 43% 74%

11 V SEZIONE STRUMENTI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE STRUMENTI ONLINE in uso alle imprese STRUMENTI OFFLINE in uso alle imprese Iniziative del PES considerate più efficaci dalle imprese 87% sito internet 57% cataloghi in lingua straniera Manifestazioni fieristiche internazionali 69% 65% social network 52% distribuzione di materiale promozionale Missioni di incoming di operatori esteri ICE Export Lab (aulaaffiancamento-incubazione) 36% 59% 18% newsletter in lingua straniera 11% campagne pubblicitarie online 18% presentazioni aziendali Seminari tecnico-formativi 26% Azioni a favore del partenariato e della collaborazione industriale (compresa BIAT) Organizzazione di degustazioni vini e prodotti alimentari 22% 21% Azioni sui media, reti commerciali estere e GDO 17% L 83% delle aziende non usa e-commerce Azioni di formazione per la gestione della P.I. 13%

12 VI SEZIONE TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E CERTIFICAZIONI Il 62% delle aziende è in possesso di titoli di P.I. in modo diversificato: TIPOLOGIA DI TITOLI DI P.I. Servizi usati dalle imprese per la tutela della P.I. 37% 33% 22% 16% TITOLI NAZIONALI TITOLI INTERNAZIONALI 68,1% Marchio d impresa 24,4% Marchio internazionale Studi legali specializzati Società di consulenza Personale in house specializzato Nulla 1,7% Marchio collettivo 22,4% Marchio comunitario Servizi richiesti dalle imprese per la tutela della P.I. 15,5% Brevetto nazionale 15% Indicazioni geografi che DOP e IGP 6,9% Brevetto unitario europeo 15% Indicazioni geografiche DOP e IGP Estensione internazionale della tutela di marchi e brevetti Assistenza alla registrazione di marchi e brevetti Parere sulla fattibilità della protezione 32% 57% 53% Ricerca anteriorità 29% Il 38% delle aziende non è in possesso di titoli di P.I. Assistenza nella predisposizione di contratti di licensing o cessione titoli di P.I. Assistenza nella stesura di accordi Nda 21% 17%

13 VII SEZIONE MODALITÀ DI PAGAMENTO E INCENTIVI ALL ESTERO Principali modalità di pagamento utilizzate all estero Bonifico bancario anticipato 80% Servizi usati per l individuazione di modalità di pagamento e resa 53% Bonifico bancario posticipato 40% 36% Bonifico bancario posticipato assistito da garanzia bancaria o stand-by letter of credit 14% 12% 2% Credito documentario 14% Personale in house specializzato Società di consulenza Studi specializzati Nulla Principali termini di resa utilizzati all estero Incentivi utilizzati per operare all estero EXW - Ex works 66% Nessun incentivo 56% FOB - Free on board 35% Aiuti de minimis Voucher all internazionalizzazione 29% 17% CIF - Cost insurance and freight 27% Fondi PON-POR 9% CFR - Cost and freight 19% Incentivi per le start-up e PMI innovative Altro 4% 11%

14 La presente indagine conoscitiva è stata realizzata da ICE-Agenzia Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy/Piano Export Sud

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