DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 31 LUGLIO 2015

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1 REPORT No. 20 del 24 settembre 2015 INDICE DATI E TENDENZE SUL CREDITO ALLE IMPRESE IN ITALIA AL: 31 LUGLIO 2015 Premessa e definizione degli aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio 1. Evoluzione dei prestiti bancari totali alle imprese 2. Evoluzione delle sofferenze lorde delle imprese 3. Evoluzione del Risk ratio delle imprese (indicatore statico) 4. Evoluzione dei prestiti vivi alle imprese 5. Evoluzione dei tassi d interesse applicati sui nuovi prestiti alle imprese 6. Evoluzione dei prestiti bancari totali alle imprese del commercio, turismo e servizi 7. Evoluzione delle sofferenze lorde delle imprese del commercio, turismo e servizi 8. Evoluzione del Risk ratio delle imprese del commercio, turismo e servizi 9. Evoluzione dei prestiti vivi alle imprese del commercio, turismo e servizi Premessa e principali aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio Gli effetti dell attuale fase di credit crunch, attuato dalle banche nei confronti del complesso delle imprese non finanziarie e, in particolare, di quelle del comparto commerciale e turistico (identificato con le Sezioni G-I-N della classificazione ATECO 2007 dell Istat), viene monitorato dall Ufficio Crediti Confesercenti - a cadenza mensile a livello nazionale - attraverso l evoluzione della dinamica tendenziale annua negli ultimi 13 mesi, in concomitanza con la diffusione delle statistiche creditizie ufficiali della Banca d Italia (Fonte: Supplemento al Bollettino Statistico Moneta e banche ), le quali trascurano gli effetti delle cartolarizzazioni e delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni (ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni), oltre agli effetti dell eventuale presenza di discontinuità statistiche. La crescita a doppia cifra delle sofferenze, originata in parte dai crediti facili concessi alle imprese mediograndi nel triennio , ha innescato a partire da novembre 2011 il rafforzamento del seguente circolo vizioso: imprese in difficoltà, sofferenze in crescita vertiginosa, restrizioni creditizie crescenti, difficoltà aggiuntive per le imprese sopravvissute nell ottenere nuovo credito, nuove sofferenze in arrivo, restrizioni sempre più severe e imprese in crescente difficoltà. Gli aggregati creditizi sottoposti a monitoraggio mensile sono: Prestiti bancari totali, Sofferenze lorde, Risk ratio (derivato dal rapporto percentuale fra Sofferenze lorde e Prestiti totali), Prestiti vivi (derivato dalla differenza fra Prestiti totali e Sofferenze lorde), Tassi d interesse applicati sui nuovi prestiti. Inoltre, per ciascuno dei suddetti fenomeni, viene analizzata l articolazione dimensionale, distinguendo fra le microimprese che occupano fino a 5 addetti (le c.d. Famiglie Produttrici ) da quelle di maggiore dimensione (c.d. Società non finanziarie ). 1

2 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 OSSERVATORIO CONFESERCENTI SUL CREDITO ALLE IMPRESE Rispetto al 30 novembre 2011, a fine luglio 2015 la riduzione cumulata dei prestiti totali alle imprese non finanziarie si è attestata a 114 miliardi di Euro (-11,2%), recuperando leggermente rispetto al livello record registrato lo scorso maggio. Un livello non dissimile dai 108,3 miliardi finora raccolti a basso costo dalle banche italiane nelle prime quattro aste trimestrali di Targeted longer-term refinancing operations (T-ltro), destinati - nelle intenzioni della BCE ad essere girati alle imprese, ma con scarso successo Evoluzione del flusso mensile dei prestiti al totale delle imprese non finaziarie in Italia dal dicembre Erogazioni nel mese Flusso netto cumulato da dic Estinzioni nel mese Come noto, le consistenze di fine periodo sono date dalle consistenze di inizio periodo più il saldo fra i flussi in entrata (erogazioni) e quelli in uscita (estinzioni), flussi mensili riportati nella parte alta del grafico. Dal dicembre 2011 le estinzioni sono risultate generalmente superiori alle erogazioni, cumulando nel tempo il gap riportato nella parte bassa del grafico. Tali andamenti consentono di affermare che è ancora presto per dichiarare la fine del credit crunch nei confronti delle imprese in Italia. Tavola 1: In leggero peggioramento la dinamica tendenziale annua dei prestiti alle imprese a luglio 2015, (- 2,3% contro -1,9% del mese precedente). Si prevede comunque il ritorno a dinamiche positive entro la fine dell anno, seppure a ritmi molto contenuti. La componente più significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle imprese con oltre 5 addetti, pari all 89,7% del totale, registra un analogo peggioramento (-2,5% su base annua a luglio, contro -2,1% del mese precedente). Includendo nell aggregato i prestiti cartolarizzati e le variazioni delle consistenze non connesse a transazioni, la dinamica negativa non solo si attenua, ma addirittura evidenzia un miglioramento congiunturale (-1,1% a luglio contro -1,6% del mese precedente). E la prima volta, da gennaio 2015, che si assiste ad una controtendenza fra i dati grezzi e quelli rettificati, rispettivamente in peggioramento e miglioramento relativo. Nell articolazione per durata di tale componente, la dinamica tendenziale continua ad essere particolarmente contrastata: +9,9% per i prestiti da 1 e 5 anni, evidenziando un attenuazione rispetto al +12,8% del mese precedente, confermando l efficacia della nuova Sabatini ; in riduzione, invece, sia i prestiti oltre i 5 anni (-5,7% su base annua), sia quelli a breve termine (-3,5%). Infine, per la componente meno significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle Famiglie Produttrici, pari al 10,3% del totale, la dinamica tendenziale negativa a luglio è stata leggermente più severa (-0,7% su base annua, contro -0,3% del mese precedente). 2

3 Tavola 2: A luglio è ripresa la discesa del tasso di crescita delle sofferenze, pari al +14,5% su base annua dal +15,2% di giugno. Il miglioramento ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (+14,8% contro il +15,6% di giugno), sia le Famiglie Produttrici (+11,4% contro +11,9%). Senza una soluzione ad hoc per ridurre significativamente l ingente massa di sofferenze, nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato, il credito all economia continuerà ad affluire a ritmi ridotti. Tavola 3: L effetto combinato delle dinamiche contrapposte fra lo stock di sofferenze lorde e prestiti corrispondenti comporta una continua crescita del risk ratio, ossia del loro rapporto percentuale (indicatore statico canonico), confermando una leggera maggiore rischiosità da parte delle imprese con oltre 5 addetti rispetto alle Famiglie Produttrici. Tavola 4: La dinamica dei Prestiti vivi aggregato fondamentale in quanto identifica l area che genera il reddito delle banche risente anch essa dell effetto combinato delle contrapposte dinamiche fra prestiti (in riduzione) e sofferenze lorde (in aumento), evidenziando a luglio 2015 una contrazione superiore rispetto al mese precedente (-5,2% contro -4,8% su base annua). La contrazione ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (-5,5% contro -5,1%), sia le Famiglie Produttrici (-2,9% contro -2,5%), quest ultime prive come noto di canali esterni di finanziamento alternativi a quello bancario. Tavola 5: Nei tassi di interesse applicati sui nuovi prestiti alle imprese, a luglio 2015 si è verificato un rimbalzo delle dinamiche congiunturali registrate nel mese precedente: sono diminuiti laddove a giugno erano aumentati e viceversa, con il risultato di apparire più coerenti rispetto alla rilevazione di maggio. Di conseguenza, la stessa sorte è toccata allo SPREAD fra il tasso applicato ai prestiti oltre un milione di euro e quello applicato alle Famiglie Produttrici, risalito a 223 punti base. Tavola 6: A luglio 2015, la dinamica media su base annua dei prestiti alle imprese del comparto commerciale e turistico è proseguita in territorio positivo, ma registrando una leggera attenuazione rispetto al mese precedente (+0,8% contro +1,5%), per effetto di un contestuale peggioramento dei due cluster d impresa monitorati: +1,1% contro +1,8% per le imprese con oltre 5 addetti; -0,9% contro -0,2% per le Famiglie Produttrici. Confermata tuttavia una migliore performance rispetto al complesso delle imprese. Tavola 7: Anche per il comparto commerciale e turistico a luglio è ripresa la riduzione del tasso di crescita delle sofferenze, pari al +14,1% su base annua dal +14,9% di giugno. Il miglioramento ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (+14,1% contro il +15,0% di giugno), sia le Famiglie Produttrici (+13,7% contro +14,3%). Tuttavia, senza una soluzione ad hoc per ridurre significativamente l ingente massa di sofferenze, nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato, la dinamica del credito all economia continuerà ad essere frenata. Tavola 8: In controtendenza rispetto al complesso delle imprese, per quelle del comparto commerciale e turistico il differenziale fra i risk ratios (DELTA in basis point) dei due cluster dimensionali di imprese monitorati si è nuovamente divaricato a luglio 2015, vanificando il miglioramento registrato a giugno. Tavola 9: La dinamica su base annua dei prestiti vivi alle imprese del comparto commerciale e turistico ha evidenziato a luglio 2015 una restrizione creditizia più severa rispetto al mese precedente. Differenziandosi dal complesso delle imprese, per il comparto commerciale e turistico sono le Famiglie Produttrici a soffrire di più il credit crunch. 3

4 PRESTITI BANCARI ALLE IMPRESE Tavola 1: Evoluzione dei prestiti bancari alle imprese e dinamica tendenziale annua (Grafico: CAGR %) Imprese con Famiglie IMPRESE oltre 5 addetti Produttrici TOTALI..milioni di euro. 0,5 lug ,0 ago ,5 set ,0 ott nov ,5 dic ,0 gen ,5 feb ,0 mar ,5 apr ,0 mag Imprese con oltre 5 addetti giu Famiglie Produttrici lug Imprese totali Fonte: Banca d'italia - Moneta e Banche, Tavola TSC Elaborazioni Confesercenti - Ufficio Crediti. (*) Articolazione per durata originaria dei prestiti: ARTICOLAZIONE PER DURATA DEI PRESTITI ALLE IMPRESE CON OLTRE 5 ADDETTI (c.d. Società non finanziarie) Fino a 1 anno tra 1 e 5 anni oltre 5 anni TOTALE milioni di euro Peso % 36,5 17,4 46,0 100,0 CAGR % -3,5 9,9-5,7-2,5 Fonte: Banca d'italia - Moneta e Banche, Tavola TSC Elaborazioni Confesercenti - Ufficio Crediti. In leggero peggioramento la dinamica tendenziale annua dei prestiti alle imprese a luglio 2015, (-2,3% contro -1,9% del mese precedente). Si prevede comunque il ritorno a dinamiche positive entro la fine dell anno, seppure a ritmi molto contenuti. La componente più significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle imprese con oltre 5 addetti, pari all 89,7% del totale, registra un analogo peggioramento (-2,5% su base annua a luglio, contro -2,1% del mese precedente). Includendo nell aggregato i prestiti cartolarizzati e le variazioni delle consistenze non connesse a transazioni, la dinamica negativa non solo si attenua, ma addirittura evidenzia un miglioramento congiunturale (-1,1% a luglio contro -1,6% del mese precedente). E la prima volta, da gennaio 2015, che si assiste ad una controtendenza fra i dati grezzi e quelli rettificati, rispettivamente in peggioramento e miglioramento relativo. Nell articolazione per durata di tale componente, la dinamica tendenziale continua ad essere particolarmente contrastata: +9,9% per i prestiti da 1 e 5 anni, evidenziando un attenuazione rispetto al +12,8% del mese precedente, confermando l efficacia della nuova Sabatini ; in riduzione, invece, sia i prestiti oltre i 5 anni (-5,7% su base annua), sia quelli a breve termine (-3,5%). Infine, per la componente meno significativa dell aggregato, rappresentata dai prestiti alle Famiglie Produttrici, pari al 10,3% del totale, la dinamica tendenziale negativa a luglio è stata leggermente più severa (-0,7% su base annua, contro -0,3% del mese precedente). 4

5 SOFFERENZE LORDE DELLE IMPRESE A luglio è ripresa la discesa del tasso di crescita delle sofferenze, pari al +14,5% su base annua dal +15,2% di giugno. Il miglioramento ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (+14,8% contro il +15,6% di giugno), sia le Famiglie Produttrici (+11,4% contro +11,9%). Senza una soluzione ad hoc per ridurre significativamente l ingente massa di sofferenze, nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato, il credito all economia continuerà ad affluire a ritmi ridotti. 5

6 RISK RATIO DELLE IMPRESE Dati derivati dalle Tavole 1 e 2 L effetto combinato delle dinamiche contrapposte fra lo stock di sofferenze lorde e prestiti corrispondenti comporta una continua crescita del risk ratio, ossia del loro rapporto percentuale (indicatore statico canonico), confermando una leggera maggiore rischiosità da parte delle imprese con oltre 5 addetti rispetto alle Famiglie Produttrici DELTA (b.p.) 6

7 PRESTITI VIVI DELLE IMPRESE Dati derivati dalle Tavole 1 e 2 La dinamica dei Prestiti vivi aggregato fondamentale in quanto identifica l area che genera il reddito delle banche risente anch essa dell effetto combinato delle contrapposte dinamiche fra prestiti (in riduzione) e sofferenze lorde (in aumento), evidenziando a luglio 2015 una contrazione superiore rispetto al mese precedente (-5,2% contro -4,8% su base annua). La contrazione ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (-5,5% contro -5,1%), sia le Famiglie Produttrici (-2,9% contro -2,5%), quest ultime prive come noto di canali esterni di finanziamento alternativi a quello bancario. 7

8 TASSI DI INTERESSE APPLICATI SUI NUOVI PRESTITI (EROGAZIONI NEL PERIODO) ALLE IMPRESE A luglio 2015 si è verificato un rimbalzo delle dinamiche congiunturali registrate nel mese precedente: sono diminuiti i tassi d interesse applicati alle imprese laddove a giugno erano aumentati e viceversa, con il risultato di apparire più coerenti rispetto alla rilevazione di maggio. Di conseguenza, la stessa sorte è toccata allo SPREAD fra il tasso applicato ai prestiti oltre un milione di euro e quello applicato alle Famiglie Produttrici, risalito a 223 punti base. 8

9 PRESTITI TOTALI ALLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO A luglio 2015, la dinamica media su base annua dei prestiti alle imprese del comparto commerciale e turistico è proseguita in territorio positivo, ma registrando una leggera attenuazione rispetto al mese precedente (+0,8% contro +1,5%), per effetto di un contestuale peggioramento dei due cluster d impresa monitorati: +1,1% contro +1,8% per le imprese con oltre 5 addetti; -0,9% contro -0,2% per le Famiglie Produttrici. Confermata tuttavia una migliore performance rispetto al complesso delle imprese. 9

10 SOFFERENZE LORDE DELLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Anche per il comparto commerciale e turistico a luglio è ripresa la riduzione del tasso di crescita delle sofferenze, pari al +14,1% su base annua dal +14,9% di giugno. Il miglioramento ha riguardato sia le imprese con oltre 5 addetti (+14,1% contro il +15,0% di giugno), sia le Famiglie Produttrici (+13,7% contro +14,3%). Tuttavia, senza una soluzione ad hoc per ridurre significativamente l ingente massa di sofferenze, nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato, la dinamica del credito all economia continuerà ad essere frenata. 10

11 RISK RATIO DELLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Dati derivati dalle Tavole 6 e 7 In controtendenza rispetto al complesso delle imprese, per quelle del comparto commerciale e turistico il differenziale fra i risk ratios (DELTA in basis point) dei due cluster dimensionali di imprese monitorati si è nuovamente divaricato a luglio 2015, vanificando il miglioramento registrato a giugno. DELTA (b.p.) lug-14 set-14 nov-14 gen-15 mar-15 mag-15 lug-15 11

12 PRESTITI VIVI ALLE IMPRESE DEL COMPARTO COMMERCIALE E TURISTICO Dati derivati dalle Tavole 6 e 7 La dinamica su base annua dei prestiti vivi alle imprese del comparto commerciale e turistico ha evidenziato a luglio 2015 una restrizione creditizia più severa rispetto al mese precedente. Differenziandosi dal complesso delle imprese, per il comparto commerciale e turistico sono le Famiglie Produttrici a soffrire di più il credit crunch. 12

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