Piano triennale servizi prima infanzia

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1 Via Corsica 1, Casalmaggiore (CR) Tel Fax Prot Piano triennale servizi prima infanzia Approvato in Assemblea dei sindaci il Assunta come deliberazione N 13 dell Assemblea Consortile del

2 Indice 1. Premessa Pag Gli obiettivi del piano zonale servizi prima infanzia del casalasco Pag L analisi del fabbisogno distrettuale Pag L analisi dei costi delle strutture Pag Il sistema di accreditamento dei servizi prima infanzia del casalasco Pag Il piano triennale Pag. 19 2

3 1. Premessa Con la DGR Regione Lombardia completa la strategia per la piana attuazione del piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema dei servizi socio-educativi - L. 296/06 (finanziaria 2007) definito a livello nazionale per avvicinarsi all obiettivo europeo fissato a Barcellona nel 2002 che prevedeva la copertura del 33% di servizi per i bambini 0-3 per il Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 446 mln di euro messi a disposizione dal governo centrale a cui si aggiunge il 30% di co-finanziamento regionale e degli enti locali (281 mln) per complessivi 727 milioni di euro per il triennio In Lombardia si punta sia a nuove realizzazioni che all acquisizione al sistema pubblico, tramite convenzione, di posti-bambino da gestori privati autorizzati. Per il conto capitale è previsto di procedere direttamente attraverso bandi, per il conto gestione, il riparto dei finanziamenti avverrà a beneficio degli ambiti distrettuali, sulla base delle proposte dei Comuni. Le risorse stanziate a livello regionale ammontano a ,00 (trasferiti dallo stato alla Regione) a cui si sommano ,00 di cofinanziamento di cui fondo regionale ,00 e a valere su FNPS 2007 Complessivamente quindi vediamo che RL ha ripartito il fondo su due linee d azione: Progetti per interventi strutturali per la realizzazione di asili nido e micronidi finalizzati a incrementare di c.a posti l offerta (fondi ad hoc stanziati con DGR Acquisto di circa 1800 posti da parte del sistema pubblico di posti già autorizzati dal privato Con questa ultima DGR Regione Lombardia intende quindi porsi la finalità di aumentare l offerta a parità di diritti nell accesso e nell accoglienza con l offerta pubblica Questa azione di governo è indirizzata verso chi non ha avuto accesso al servizio comunale, dando possibilità di accesso al privato alle medesime condizioni del pubblico, e pertanto si orienta a: Utenti in lista d attesa, non entrati nel servizio pubblico Utenti residenti che frequentano servizio privato Altre famiglie che non fruiscono di servizi Mediante l acquisto di posti da tutte e 4 le unità d offerta della prima infanzia normate da Regione Lombardia 3

4 Con quale governo del processo? ASL Eroga fondi sulla base di verifiche: in accesso (verifica del piano) in uscita (verifica della spesa) AMBITI Coordinano e supportano i comuni soprattutto nella definizione del fabbisogno e del piano triennale. Possono anche, tramite ente capofila, essere contraenti delle convenzioni, previo accordo tra comuni su criteri e modalità COMUNI ENTI GESTORI Contrattano su costo con le singole strutture e contraggono le convenzioni, a parità di condizioni della propria offerta pubblica e rispettando la proporzione di investimento del fondo del 50% Sono autorizzati, rispettano i criteri di accreditamento definiti dalla Regione, accolgono utenza inviata dal pubblico e sono scelti anche sulla base delle richieste e preferenze delle famiglie Alcune chiarificazioni rispetto al dettato normativo: 1) a chi destinare i posti acquistati? Sta nella discrezionalità programmatoria in capo ai comuni precisare il target di riferimento da privilegiare in base non solo al fabbisogno esistente, ma anche alle aree di popolazione maggiormente scoperte 2) come selezionare i fornitori? In presenza di un offerta privata numerosa la selezione dei contraenti deve tenere in considerazione la preferenza delle famiglie. Può essere connessa all accreditamento anche mediante voucherizzazione o in alternativa ad una contrattazione con ciascuna singola struttura 3) come costruire le regole d accesso? Se il convenzionamento viene gestito a livello d ambito è possibile mantenere un doppio binario : regole d ambito per la gestione del Fondo nidi e regole comunali per la spesa dei comuni 2. solo convenzioni ex novo? È possibile considerare le convenzioni già in essere, riformulandole in base alle nuove regole 5) accreditare? Essere pronti sul fronte dell accreditamento e lavorare sulle due direttrici (qualificazione offerta -regolazione della domanda) è sicuramente strategico 4

5 2. Gli obiettivi del piano zonale servizi prima infanzia del casalasco Il sistema di governo definito a livello distrettuale prevede che il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, in qualità di ente capofila del piano di zona , assuma un ruolo di estensore del piano e di garante della regolazione, prevedendo al contempo una contrattazione fra Comuni e enti gestori in una logica d ambito. La funzione regolativa in capo al Consorzio si sostanzia anche a fronte, in connessione con la gestione dell accreditamento dei servizi prima infanzia, del ruolo di controllore della qualità e dell appropriatezza delle strutture. Lavorare su questo tema a livello zonale significa costruire alleanze affinché le strategie di sistema identificate possano essere effettivamente praticabili. Il coinvolgimento a livello territoriale dei diversi gestori in fase preliminare e nel corso della definizione dei sistema (ovvero nella condivisione del senso e dei criteri da adottare), rappresenta per il nostro distretto una buona condizione di partenza in quanto facilita la costruzione di relazioni di fiducia nonché accresce la capacità di lettura anche dei bisogni. Pertanto si ritiene che comprendere il significato di un mutamento nel sistema di gestione dei servizi, comprendere analogie e differenze rispetto ai sistemi tradizionali di convenzionamento, costruire procedure condivise ecc. siano tutti passaggi importanti per perseguire una strategia d ambito. Nello specifico i comuni dell Ambito Distrettuale casalasco sviluppano questo Piano Triennale servizi per l infanzia quale opportunità per rispondere alle esigenze di accesso ai servizi prima infanzia su base distrettuale. Dal momento che il sistema di offerta dei nidi pubblici vede l assenza di liste di attesa e, in diversi casi, la disponibilità di posti liberi, si definisce di agire con una puntuale azione di monitoraggio al fine di presidiare la finalizzazione delle risorse destinate al sistema privato ponendo particolare attenzione, in via prioritaria, alla piena valorizzazione delle opportunità già poste in campo dagli enti locali. 5

6 3. L analisi del fabbisogno distrettuale Fare una puntuale analisi del fabbisogno risulta complesso per i servizi prima infanzia per varie ragioni. Innanzitutto sono questi servizi molto mobili, le fotografie che si riusciranno a scattare comunque avranno un margine inevitabile di approssimazione, inoltre l attuale crisi economica attuale ha comportato in alcuni casi ad una domanda in forte contrazione. Il rischio è quindi di delineare un quadro in evoluzione, sarà pertanto necessario promuovere un monitoraggio delle presenze nei servizi costante e ripetuto nel tempo. Di seguito si presenta un analisi delle strutture presenti sul territorio focalizzando l attenzione sulle caratteristiche della domanda ad oggi espressa nei servizi prendendo come riferimento le due annualità 2008/2009 e 2009/2010. Le caratteristiche dell offerta casalasca I servizi presenti nel territorio casalasco vedono una predominanza di strutture asili nido, complessivamente sette, due micronidi e due nidi famiglia. N posti autorizzati Capienza gestionale Ente gestore Tipologia strutture Asili nido ASILO NIDO VIDONI di San Giovanni Privato ASILO NIDO ARCOBALENO di Casalmaggiore Privato ASILO NIDO 4 CASE di Casalmaggiore Privato ASILO NIDO "U.AROLDI" di Casalmaggiore* Pubblico ASILO NIDO di Gussola Pubblico ASILO NIDO CIPI di Piadena Pubblico ASILO NIDO di Martignana Po Pubblico Micronidi I Primi passi Rivarolo Re Pubblico Micronido Lo Scarabocchio di Cà d Andrea Privato Nidi famiglia Crescendo Insieme 2 v. Trieste Casalmaggiore*** 5 5 Privato Crescendo Casalmaggiore 5 5 Privato Totale Complessivamente rispetto ai posti autorizzati la prevalenza è del pubblico ma sicuramente negli anni si è sviluppata una buona presenza di servizi privati. Attualmente sui posti autorizzati il privato conta il 38% dei posti disponibili sul territorio. 6

7 Va però sottolineato che detta situazione risulta ad oggi diversa rispetto alla capacità gestionale, marcando una situazione più favorevole nei servizi privati. Questo a fronte di alcune situazioni, che prendendo a riferimento gli iscritti sull anno 2009/2010, proviamo a declinare: Nel pubblico abbiamo: o la struttura di Gussola, particolarmente in sofferenza sulle iscrizioni che ad oggi coprono poco più della metà dei posti; o la struttura di Piadena a livello gestionale vede la possibilità di accogliere solo 28 bambini; o nel nido comunale di Casalmaggiore quest anno si rimarca una leggera diminuzione delle iscrizioni che negli ultimi due anni sono passate da 65 a 57. Nel privato abbiamo invece tutti gli asili nido che beneficiano della possibilità di aumentare fino al 20% i posti disponibili per le iscrizioni. Solo il micronido di Cà d Andrea ha segnato quest anno una riduzione degli iscritti non coprendo la totalità dei posti disponibili. 7

8 Le iscrizioni Analizzando le iscrizioni vediamo che nelle ultime due annualità abbiamo una maggiore stabilità nel pubblico e una maggiore contrazione nel privato. Questo comporta che la saturazione dei posti disponibili sugli autorizzati è maggiore nel privato (98,1% sul 2009/10) che non nel pubblico (79% sul 2009/10). La domanda potenziale e il tasso di accoglienza La copertura della domanda potenziale, prendendo a riferimento i dati della popolazione 0-3 anni al , per il nostro distretto è complessivamente pari al 18,95% Copertura domanda posti autorizzati 274 Bambini ,95 8

9 Tasso di accoglienza delle strutture Iscritti Iscritti Tasso di accoglienza Iscrizioni 2008/ / / /2010 residenti casalaschi residenti extra distretto ,43 16,18 Vediamo però che principalmente i residenti extra distrettuali accedono all offerta privata. I beneficiari residenti extra distretto dove vanno? a.s. 2008/2009 a.s. 2009/2010 fruitori dell'offerta privata 76% fruitori dell'offerta pubblica 24% fruitori dell'offerta privata 70% fruitori dell'offerta pubblica 30% Volgendo quindi lo sguardo solo ai casalaschi vediamo il tasso di accoglienza nelle strutture del distretto che mostra contrazioni nelle due annualità prese in esame: Tasso di accoglienza per bambini casalaschi In % iscritti 2008/ ,80 iscritti 2009/ ,90 bambini

10 Nella tabella di seguito si evidenza il tasso di accoglienza dei bambini casalaschi nelle strutture del distretto ripartito per Comune di residenza dati provincia 31/12/ 2008 popolazione 0-3 bambini iscritti 2009/2010 in % bambini iscritti 2008/2009 in % CA' D'ANDREA ,67 0 0,00 CALVATONE ,00 0 0,00 CASALMAGGIORE , ,77 CASTELDIDONE ,00 0 0,00 CINGIA DE' BOTTI , ,00 DRIZZONA ,50 1 6,25 GUSSOLA ,82 9 8,91 MARTIGNANA PO , ,17 MOTTA BALUFFI ,00 0 0,00 PIADENA , ,91 RIVAROLO DEL RE ED UNITI ,33 8 8,89 SAN GIOVANNI IN CROCE , ,44 SAN MARTINO DEL LAGO ,00 1 7,69 SCANDOLARA ,41 2 3,70 SOLAROLO RAINERIO , ,12 SPINEDA ,00 1 5,88 TORNATA ,55 0 0,00 TORRE DE' PICENARDI ,09 6 9,09 TORRICELLA DEL PIZZO ,00 1 5,56 VOLTIDO ,88 0 0, , ,90 Le condizioni familiari L analisi dell utenza dei servizi distrettuali mette in evidenza come negli anni considerati non ci siamo particolari differenze nella condizione familiare di chi accede ai servizi prima infanzia pubblici e privati, la netta prevalenza è data da genitori in cui entrambi sono lavoratori. 10

11 La mobilità della famiglie casalasche Essendo il nostro distretto formato da 20 Comuni di cui solo 7 di questi risultano sede di servizi prima infanzia, abbiamo nelle tabelle riportate sotto, analizzato la mobilità interna al nostro ambito delle famiglie casalasche nelle due annualità analizzate (evidenziate in grassetto e in rosso i comuni sede di struttura prima infanzia). 2008/2009 Martignana Aroldi Piadena Rivarolo Gussola vidoni Arcobaleno Ca' d'andrea Quattrocase totale iscritti nel comune di residenza CA' D'ANDREA 1 1 CALVATONE 0 CASALMAGGIORE ,09% CASTELDIDONE 0 CINGIA DE' BOTTI 3 3 DRIZZONA GUSSOLA ,33% MARTIGNANA PO ,50% MOTTA BALUFFI 0 PIADENA ,50% RIVAROLO DEL RE ED UNITI ,67% SAN GIOVANNI IN CROCE ,00% SAN MARTINO DEL LAGO 0 SCANDOLARA RAVARA SOLAROLO RAINERIO 3 3 SPINEDA 0 TORNATA 1 1 TORRE DE' PICENARDI TORRICELLA DEL PIZZO 0 VOLTIDO 1 1 altro /2010 Martignana Aroldi Piadena Rivarolo Gussola vidoni Arcobaleno Ca' d'andrea Quattrocase totale iscritti nel comune di residenza CA' D'ANDREA 0 CALVATONE 0 CASALMAGGIORE ,10% CASTELDIDONE 0 11

12 CINGIA DE' BOTTI 3 3 DRIZZONA 1 1 GUSSOLA ,00% MARTIGNANA PO ,00% MOTTA BALUFFI 0 PIADENA ,61% RIVAROLO DEL RE ED UNITI ,00% SAN GIOVANNI IN CROCE ,00% SAN MARTINO DEL LAGO 1 1 SCANDOLARA RAVARA 2 2 SOLAROLO RAINERIO 4 4 SPINEDA 1 1 TORNATA 0 TORRE DE' PICENARDI TORRICELLA DEL PIZZO 1 1 VOLTIDO 0 altro La capacità attrattiva delle strutture Gli stessi dati comparati con l utenza complessiva delle strutture casalasche, cfr. tabelle riportate sotto, mettono in evidenza la capacità attrattiva di ciascuna singola struttura per tipologia di utenza. Strutture 2008/2009 residenti del comune 12 residenti di comuni del distretto extra distretto Privati Quattrocase di Casalmaggiore 55,17% 3,45% 41,38% Micronido Ca' d'andrea 12,50% 50,00% 37,50% Arcobaleno di Casalmaggiore 65,63% 12,50% 21,88% Vidoni di San Giovanni in Croce 46,81% 18,00% 14,89% Pubblici Piadena 75,00% 14,29% 10,71% Casalmaggiore 90,16% 3,28% 6,56% Martignana 65,00% 35,00% 0,00% Gussola 88,24% 11,76% 0,00% Rivarolo del Re 80,00% 20,00% 0,00% Strutture 2009/2010 residenti del comune residenti di comuni del distretto extra distretto Privati Quattrocase di Casalmaggiore 56,25% 0,00% 43,75% Micronido Ca' d'andrea 0,00% 66,67% 33,33% Arcobaleno di Casalmaggiore 87,10% 6,45% 6,45% Vidoni di San Giovanni in Croce 45,45% 39,39% 15,15%

13 Pubblici Piadena 76,00% 12,00% 12,00% Casalmaggiore 91,23% 1,75% 7,02% Martignana 85,71% 14,29% 0,00% Gussola 75,00% 25,00% 0,00% Rivarolo del Re 60,00% 10,00% 30,00% Possiamo evidenziare che le strutture pubbliche posizionate ai confini con altri distretti, Casalmaggiore, Rivarolo del Re e Piadena, attraggono anche extraresidenti seppur in percentuali variabili. Si mostra però maggiore capacità attrattiva di extra residenti in tutte le altre strutture private del nostro distretto come si evidenziava anche nel grafico a pag. 7. Il fabbisogno distrettuale Complessivamente possiamo evidenziare che il fabbisogno è oggi dato dagli utenti casalaschi che hanno richiesto il servizio presso le strutture private del nostro territorio decurtato dai posti ancora disponibili dalle strutture pubbliche. Questo indicatore deve tener presente però il criterio della territorialità. Di seguito si espongono i dati in nostro possesso relativi agli iscritti casalaschi nelle strutture del distretto per l anno scolastico 2010/2011, si sottolinea che sono ancora dati parziali in quanto alcune strutture non hanno ancora terminato le iscrizioni: N posti autorizzati Capienza gestionale Iscritti 10/11 Casalaschi iscritti 10/11 Tipologia strutture Asili nido ASILO NIDO VIDONI di San Giovanni ASILO NIDO ARCOBALENO di Casalmaggiore ASILO NIDO 4 CASE di Casalmaggiore ASILO NIDO "U.AROLDI" di Casalmaggiore* ASILO NIDO di Gussola ASILO NIDO CIPI di Piadena ASILO NIDO di Martignana Po Micronidi I Primi passi Rivarolo Re Micronido Lo Scarabocchio di Cà d Andrea Totale Di seguito la specifica per Comune dei residenti che si sono iscritti l anno prossimo alle strutture presenti sul nostro distretto: Martignana Aroldi Piadena 2010/2011 CA' D'ANDREA 0 CALVATONE 0 CASALMAGGIORE CASTELDIDONE 0 13 Rivarolo Gussola Vidoni Arcobaleno Ca' d'andrea Quattrocase totale

14 CINGIA DE' BOTTI 2 2 DRIZZONA 0 GUSSOLA MARTIGNANA PO MOTTA BALUFFI 0 PIADENA RIVAROLO DEL RE ED UNITI SAN GIOVANNI IN CROCE SAN MARTINO DEL LAGO 0 SCANDOLARA RAVARA 1 1 SOLAROLO RAINERIO 3 3 SPINEDA 0 TORNATA 0 TORRE DE' PICENARDI TORRICELLA DEL PIZZO 0 VOLTIDO 1 1 altro Complessivamente quindi tenendo conto che: Si è definito che i Comuni acquistano dal privato ad esaurimento dei posti disponibili nella propria struttura pubblica: o L asilo nido comunale di Casalmaggiore presenta ancora 10 posti liberi pertanto il calcolo effettuato è il seguente 91-63= 28 posti acquistabili o Negli Asili nido di Gussola, Rivarolo del Re e Piadena risultano ancora posti liberi pertanto i cittadini che scelgono di frequentare strutture private non vedono il sostegno pubblico del presente piano. Gli utenti residenti in Comuni non coperti dal servizio che richiedono di essere inseriti in una struttura pubblica non possono rientrare nelle convenzioni da siglare con il presente Piano. In questa situazione abbiamo: o 1 residente del Comune di Scandolara Ravara che accede a Gusssola o 2 residenti di San Giovanni in Croce che accedono a Piadena o 1 residente di voltido che accede a Piadena o 2 residenti di Torre de Picenardi che accedono a Piadena 2010/2011 fabbisogno espresso posti acquistabili da strutture private CASALMAGGIORE CINGIA DE' BOTTI 3 3 SAN GIOVANNI IN CROCE SCANDOLARA RAVARA 1 0 SOLAROLO RAINERIO 3 3 TORRE DE' PICENARDI 7 5 VOLTIDO ,

15 4. L analisi dei costi delle strutture L analisi dei costi delle strutture prima infanzia è stata svolta sulla base delle indicazioni contenute dalla DGR del 3 febbraio 2010 che comprendevano le seguenti voci di costo: Personale Affitto o ammortamento beni Pasti Materiale educativo didattico Manutenzione ordinaria Utenze 15

16 Asili nido personale ASILO NIDO VIDONI di San Giovanni ,52 ASILO NIDO ARCOBALENO di Casalmaggiore MICRONIDO 4 CASE di Casalmaggiore ASILO NIDO "U.AROLDI" di Casalmaggiore* ASILO NIDO di Gussola ASILO NIDO CIPI di Piadena (strut. 45, gest 28) , , , , ,53 vitto costi materiale didattico 4.685, , , , ,16 329, , , , , , , ,0 0 entrate generali totale da rette da enti FSR altri totale , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,18 ASILO NIDO di Martignana Po , , , , , , ,40 Micronidi - I Primi passi Rivarolo Re , ,00 224, , , , , , ,36 Micronido Lo Scarabocchio di Cà d Andrea , , , , , , , ,06 % di copert ura dei costi 96,30 % 102,78 % 58,23 % 29,30 % 32,05 % 39,55 % 45,76 % 47,31 % 59,53 % 16

17 La definizione del costo medio bambino è risultata complessa a fronte della variabilità nelle strutture private fra posti autorizzati, capienza gestionale e iscrizioni negli anni. Stante le analisi svolte abbiamo preso a riferimento il costo ripartito sui bambini iscritti nell a.s. 2009/2010. Asili nido 17 totale iscritti costo su iscritti ASILO NIDO VIDONI di San Giovanni , ,17 ASILO NIDO ARCOBALENO di Casalmaggiore , ,18 MICRONIDO 4 CASE di Casalmaggiore , ,03 ASILO NIDO "U.AROLDI" di Casalmaggiore* , ,19 ASILO NIDO di Gussola , ,60 ASILO NIDO CIPI di Piadena (strut. 45, gest 25/32) , ,68 ASILO NIDO di Martignana Po , ,74 Micronidi I Primi passi Rivarolo Re , ,42 Micronido Lo Scarabocchio di Cà d Andrea , ,80 Stante la differenziazione dei costi nelle strutture private si propone: di adottare quale parametro di riferimento unico a livello distrettuale un costo mensile a bambino pari a 450,00. Nel sistema pubblico oggi le rette sono differenziate in base al reddito, alla condizione familiare e alla tipologia di frequenza. Nel sistema privato le rette sono differenziate in base soprattutto alla tipologia di frequenza a volte si prevedono riduzioni per più fratelli frequentanti e In rari casi in base alla situazione economica. Nella tabella sotto si riportano le rette a carico della famiglia ad oggi in uso nelle nostre strutture (la retta massima è da intendersi per la frequenza full time): Tipologia strutture Asili nido Retta minima Retta massima Criterio per retta Diversificato per tipo frequenza e se ASILO NIDO VIDONI di San Giovanni convenzionato ASILO NIDO ARCOBALENO di Casalmaggiore Reddito da lavoro MICRONIDO 4 CASE di Casalmaggiore ISEE ISEE ASILO NIDO "U.AROLDI" di Casalmaggiore ASILO NIDO di Gussola ISEE ASILO NIDO CIPI di Piadena ,65 ISEE ISEE + quota ASILO NIDO di Martignana Po giornaliera

18 Media distrettuale AN Micronidi Tipo frequenza Lo scarabocchio di Cà d Andrea I primi passi di Rivarolo Re ISEE Media distrettuale MN Si propone come parametro di riferimento per la stipula delle convenzioni la definizione di una retta unica a carico delle famiglie, la cui quota ammonta a: 300 mese per frequenza full time La stessa potrà prevedere una decurtazione del 20% per la frequenza part time e un aumento del 10% per la frequenza del tempo prolungato a carico delle famiglie richiedenti. 5. Il sistema di accreditamento dei servizi prima infanzia del casalasco Il distretto casalasco con delibera dell Assemblea Consortile n. 9 del 25 marzo 2010 ha approvato l avvio del sistema di accreditamento di servizi prima infanzia e la definizione dei requisiti e con delibera del comitato di gestione N 24 del 11 giugno 2010 ha approvato gli esiti di tale percorso di lavoro. Complessivamente sono risultate accreditate tutte le strutture denominate asili nido e micronido presenti sul nostro territorio. Il sistema di accreditamento è stato costruito prevedendo tre fasce corrispondenti a tre livelli di qualità: - livello base - livello buono - livello eccellente Le dimensione valutate sono: 1. Rapporti con i destinatari: comunicazione e valutazione 2. Accessibilità / Organizzazione / flessibilità 3. Personale 4. Struttura e organizzazione degli spazi 5. Proposta per i bambini Progetto pedagogico 6. Proposta per i genitori 7. Collaborazione con la Pubblica Amministrazione Per accedere all accreditamento, le strutture dovevano possedere tutti i requisiti indicati nel livello base. In sintesi tutte le strutture operanti nel nostro distretto risultano accreditate. Di seguito il quadro prospettico di sintesi: 18

19 rapporto con destinatari accessibilità organizzazion e personale spazi progetto pedagogico proposta per abilita diverse proposta per genitori Collaborazion e PA Asili nido 1. VIDONI di San Giovanni ARCOBALENO Casalmaggiore Quattrocase Casalmaggiore "U.AROLDI" Casalmaggiore* ASILO NIDO Gussola CIPI di Piadena ASILO NIDO Martignana Po Micronidi 8. I Primi passi Rivarolo Re Lo Scarabocchio Cà d Andrea Tot. 6. Il piano triennale Il budget triennale pari a ,00 verrà ripartito nella stessa misura per le tre annualità di attuazione del presente Piano. Prima annualità Fondo regionale a disposizione pari annuali Si intende sperimentare, nella prima annualità del Piano, la possibilità da parte dei comuni di definire le modalità di acquisto dei posti presso le strutture private. La ripartizione del fondo a disposizione per la prima annualità viene quindi definita sulla base del fabbisogno espresso di ogni Comune, come esplicitato nella tabella seguente: comune fabbisogno riparto per Comune Casalmaggiore ,46 Cingia de Botti ,19 San Giovanni in Croce ,50 Solarolo Rainerio ,19 Torre de' Picenardi , ,00 Ogni Comune ha la facoltà di definire il numero di posti da acquistare dal privato a partire dall anno scolastico 2010/2011, tramite convenzione. Stante l analisi svolta l ipotesi di convenzionamento prevede l acquisto di posti secondo la tabella seguente: 19

20 Comune Ipotesi di posti da acquistare Struttura privata con la quale si prevede di convenzionarsi Asilo nido Arcobaleno di Casalmaggiore 16 Casalmaggiore Cingia de Botti 2 Asilo nido di Cella Dati e Asilo nido Vidoni di San Giovanni in Croce San Giovanni in Croce 8 Asilo nido Vidoni di San Giovanni in Croce Solarolo Rainerio 2 Asilo nido Vidoni di San Giovanni in Croce Torre de' Picenardi 3 Micronido di Cà d Andrea 30 I Comuni si riservano la facoltà di valutare la possibilità di erogare un ulteriore voucher/contributo, a totale carico dei fondi comunali, secondo specifiche modalità definite dall Amministrazione Comunale. Resta inteso che il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, in qualità di ente capofila del piano di zona, assume la funzione programmatoria del presente piano triennale ponendosi con funzioni di: Raccordo con ASL per gli adempimenti connessi al debito informativo nei confronti di regione Lombardia; Raccordo con i comuni dell ambito nel rilevare annualmente il fabbisogno della popolazione e nel monitorare nel tempo l utilizzo dei posti acquistati; Raccordo con le strutture prima infanzia del distretto per promuovere, a seguito dell accreditamento, percorsi tesi allo sviluppo della qualità, all appropriatezza dei percorsi educativi e alla qualificazione del personale operante con una formazione distrettuale. Il Consorzio assume altresì le funzioni gestionali e amministrative connesse alla gestione del presente Piano triennale. Per l attuazione del presente piano si definiscono di seguito modalità, tempi e funzioni dei diversi attori del processo Tempistica Funzioni in capo ai Comuni Funzioni in capo al Consorzio Entro 30 luglio 2010 Comunicazione formale al Consorzio della conferma rispetto al N di posti acquistabili e della/e strutture con cui convenzionarsi Entro 1 settembre 2010 Stipula delle Convenzioni per conto dei comuni aderenti Da settembre a luglio 2010 Entro giugno 2011 e nell anno successivo Monitoraggio in itinere sui posti acquistati 20 dell ambito Monitoraggio in itinere delle convenzioni siglate e raccordo con ASL per il debito informativo verso Regione Lombardia Rilevazione fabbisogno per l a.s. 2011/2012 (e per l anno successivo)e predisposizione riparto economico finanziario della seconda annualità del piano

21 Nidi Entro 1 settembre 2011 e nell anno successivo Revisione (se del caso) delle convenzioni stipulate l anno precedente Da settembre a giugno Monitoraggio Monitoraggio Per la formalizzazione dell acquisto dei posti verrà utilizzata lo schema tipo di convenzione predisposta da Regione Lombardia e allegata alla DGR

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