PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA"

Transcript

1 PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO REGIONE SICILIA 1. DATI IDENTIFICATIVI Denominazione del Distretto sociosanitario Comune Capofila D3 CANICATTI' Dati contabili e fiscali Sede Indirizzo di PEC del Comune Capofila Contatto via Cesare Battisti pecistituzionale@pec.comune.ag.it dott.ssa Maria Marchese , Telefono m.marchese@comune.canicatti.ag.it 09/

2 . REQUISITI GENERALI.1 FORMA ASSOCIATIVA E APPROVAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO Forma Associativa Convenzione in vigore tra i Comuni del Distretto socio-sanitario (ai sensi dell art. 30 D.lgs. 67/000) OPPURE Accordo di Programma tra i Comuni del Distretto socio-sanitario per l approvazione del Piano di Zona Approvazione del Piano di Intervento Delibera del Comune Capofila di approvazione del verbale del Comitato dei Sindaci dei Comuni del Distretto socio-sanitario Verbale del Comitato dei Sindaci dei comuni del Distretto Accordo di programma approvato dalla G.M. con atto n. 156 del Deliberazione di Giunta Municipale n. dell' Deliberazione del Comitato dei Sindaci n.4 del CONDIVISIONE DEL PIANO DI INTERVENTO CON IL PARTENARIATO LOCALE (max 10 righe) Realizzati 6 incontri cui hanno partecipato: Rappresentanti politici e funzionari dei comuni del distretto D3; Sindacato; Asp Agrigento; Cooperative sociali e Associazioni impegnate nello svolgimento di servizi all infanzia sul territorio;gestori enti privati erogatori di servi all infanzia; insegnanti scuola media superiore. Ciascuno di loro ha svolto un ruolo attivo nell analisi del territorio e dei suoi bisogni, nella condivisione delle esperienze e delle buone prassi maturate; nella pianificazione e programmazione degli obiettivi e dei contenuti del presente piano di intervento. Risultati emersi: Incremento posti utente asilo nido a Canicattì attraverso acquisto posti in strutture convenzionate; Avvio servizi integrativi all'infanzia per tutto il distretto; Adeguamento funzionale di strutture pubbliche sedi dei servizi integrativi realizzati a valere sul PAC e di n.1 struttura comunale adibita ad asilo nido a Canicattì.

3 3. INFORMAZIONI E DATI SUI SERVIZI PER L INFANZIA EROGATI NEL DISTRETTO SOCIO- SANITARIO E/O NEI COMUNI CHE LO COMPONGONO: 3.1 CONTESTO TERRITORIALE E SOCIALE DEL DISTRETTO (max 1 cartella) Il Distretto D3 si compone di 8 comuni.. Il territorio, collocato tra le provincie di Caltanissetta e Agrigento, è collinoso e senza sbocco a mare, attivo in particolare nel settore commerciale (Canicattì per lo più) e agricolo. Non si registrano al suo interno caratteristiche orografiche e di comunicazione che incidano negativamente sull'organizzazione e la fornitura dei servizi educativi alla prima infanzia.secondo i dati ISTAT 01 la popolazione totale del distretto è di residenti; il 48% circa risulta essere coniugato e costituire un nucleo familiare stabile. I minori da 0 a 3 anni sono 40 (Canicattì 117, Castrofilippo 78, Naro 165, Camastra 46, Grotte 147, Racalmuto 57, Campobello di Licata 67, Ravanusa 333). Le famiglie sono in genere sostenute economicamente da un solo membro, spesso aiutate dalle famiglie d'origine sul piano economico, abitativo e nella gestione della prole; povere di opportunità socioculturali e ricreative a loro destinate. Poche le donne impegnate in modo continuativo in attività lavorative: spesso esse lasciano il lavoro a seguito dell'arrivo del primo e/o secondo figlio a causa della difficoltà di gestione del minore durante le ore lavorative e dell'elevato costo degli asili nido privati. Numerosi i cittadini stranieri residenti nel nostro distretto: i dati ufficiali parlano di 3094 presenze (soprattutto Romeni, Tunisini, Marocchini, Cinesi) (dati ISTAT al 1 gennaio 011), ma si calcola che nel solo comune di Canicattì i cittadini stranieri siano circa 5000, impegnati per lo più nelle attività agricole e nella cura e assistenza ai soggetti deboli delle famiglie (malati, anziani, disabili, minori). Le donne straniere, spesso, svolgono anche due lavori, incontrando enormi difficoltà nella gestione e affidamento di bambini al di sotto dei 3 anni di vita, affidati a connazionali e vicini di casa, in modo discontinuo e disagevole per la madre e per il bambino. L'opportunità, dunque, di uno stabile sistema di affidamento e cura dei minori al di sotto dei 3 anni di vita, accessibile economicamente anche ai meno abbienti, risponde ad esigenze diverse: sostegno alla famiglia e sollievo dal carico di cura; possibilità per la donna di svolgere un'attività lavorativa continuativa e di contribuire attivamente al bilancio familiare oltre che all'autonomia e realizzazione personale; sostegno all'inserimento e all'integrazione socio culturale dei cittadini stranieri. Si sottolinea anche la totale assenza di servizi integrativi rivolti all'infanzia e alle famiglie attivati e gestiti dai Comuni del Distretto. Analisi del territorio: 1)l'elevato tasso di emigrazione giovanile e il progressivo ma costante calo delle mascite hanno ridotto fortemente il numero di minori da 0 a 36 mesi negli ultimi 0 anni. ) gli asili nido comunali esistenti (Grotte, Racalmuto, Ravanusa) hanno un numero di utenti inferiore alla loro potenziale capienza. 3)Scarsa la richiesta di asili nido negli altri 4 comuni (Campobello, Castrofilippo, Naro, Camastra). 4)Numerosa la richiesta di asilo nido nel comune di Canicattì. Bisogni emersi:servizi integrativi per l'infanzia (spazio gioco) per 7 comuni del Distretto realizzati all'interno di strutture comunali; Sperimentazione "Centro per bambini e famiglie" a Racalmuto; Adeguamento funzionale di n.5 strutture comunali sedi dei servizi realizzati a valere sul PAC; a Canicattì avvio "spazio gioco per bambini" e potenziamento offerta asilo nido attraverso l'acquisto di posti utente presso strutture private convenzionate inserite nel catalogo dell'offerta distrettuale. 3. SISTEMA DI OFFERTA DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA NELL A.S (max 1 cartella) OFFERTA PUBBLICA servizio ASILO NIDO: Nell'anno scolastico gli utenti presi in carico per il servizio di asilo nido presso strutture a titolarità pubblica direttamente gestite dai Comuni del Distretto D3 sono stati 43. Localizzazione: comuni di Grotte e Ravanusa. L'asilo nido comunale di Racalmuto non è attivo per mancanza di richieste. (Percentuale di comuni che offrono il servizio 5%). Fascia oraria di funzionamento del servizio dalle 8,00 alle 14,00 dal Lunedì al Venerdì per 10 mesi. Capienza autorizzata Ravanusa 36 bambini; Grotte 30 bambini. 3

4 Indice di presa in carico degli utenti 9%. Indice di copertura territoriale del servizio 1,7% Non si registrano liste di attesa (che se presenti sarebbero state gestite a livello di singolo comune). Sezioni primavera: attivate sia nel comune di Ravanusa che in quello di Grotte unicamente nell'a.s. 008/009. OFFERTA PRIVATA ASILO NIDO: Assenza di asili nido privati. Si registra nel Distretto soltanto la presenza di scuole materne private. OFFERTA SERVIZI INTEGRATIVI: Assenza di servizi integrativi per l'infanzia a titolarità pubblica o in convenzione con privati. Servizi integrativi a titolarità privata sparsi sul territorio in modo disomogeneo attraverso la presenza di ludoteche e spazi gioco (4 a Canicattì, Naro 1, Camastra 0, Castrofilippo 0, Grotte 0, Racalmuto, Campobello di Licata, Ravanusa ). 3.3 SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DI STRUTTURE PRIVATE E TARIFFE DI RIFERIMENTO (max 1 cartella) SISTEMA DI ACCREDITAMENTO STRUTTURE PRIVATE: Il distretto D3 ha deciso di dotarsi di un "Regolamento distrettuale del sistema dei servizi per la prima infanzia" (Allegato1). Esso nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti, norma le modalità organizzative e gestionali dei Servizi indirizzati alla prima infanzia, a titolarità pubblica e a titolarità privata con i quali potranno essere stipulate convenzioni a seguito dell'iscrizione all'interno del catalogo dell'offerta distrettuale dei servizi per la prima infanzia (in via di definizione). Il succitato regolamento norma tutte le procedure necessarie al fine di tale iscrizione. In particolare, il Distretto D3, nelle more della definizione da parte della Regione Siciliana delle linee guida per l accreditamento, (secondo quanto previsto dal D.P.R.S. 07/07/005 e dal D.P.R.S. del 07/10/005, G.U.R.S. n. 43 del 14/10/005), farà ricorso al patto di accreditamento per il voucher al fine di individuare gli Enti del terzo settore abilitati alla fornitura dei Servizi per la Prima Infanzia alle famiglie assegnatarie di buoni di servizio utilizzabili per l accesso ai servizi per l infanzia. La procedura di iscrizione nel catalogo, pubblicata in un apposito avviso in via di pubblicazione, avviene su istanza del soggetto interessato e si conclude con provvedimento del Comune capofila. Da indagine sul territorio e avvio delle procedure informali di creazione del suddetto catalogo distrettuale emerge: quasi totale assenza di Enti privati interessati ad iscriversi nel suddetto catalogo per la realizzazione di servizi integrativi all'infanzia; esiguo numero di Enti privati interessati ad iscriversi nel suddetto catalogo per l'offerta del servizio di Nido e Micro-nido. Alla luce di ciò il Distretto decide di: 1.procedere in 7 comuni alla realizzazione del servizio integrativo "spazio gioco per bambini" all'interno di strutture di proprietà comunale, affidandone la gestione ad ente del terzo settore (uno per ciascun comune sede del servizio) individuato (quale offerta economicamente più vantaggiosa e apportatrice di migliorie e requisiti di qualità previsti dal Regolamento distrettuale dei servizi alla prima infanzia (All.1), attraverso gara ad evidenza pubblica;.acquistare posti utente nido e micro-nido e spazio gioco per il comune di Canicattì presso le strutture private che si iscriveranno nel suddetto catalogo ditrettuale dell'offerta, con relativo rilascio di buoni servizio.tariffe DI RIFERIMENTO: Il Distretto D3 adotta un regolamento distrettuale (All. 1) relativo a A) tariffe di riferimento per i servizi nido e micro-nido per il funzionamento di una struttura a tempo pieno (40 ore settimanali - 8h/5 giorni a settimana per 10 mesi l'anno). Tale sistema tariffario distinto per lattanti, semidivezzi, divezzi, è calcolato in base a: a) Requisiti organizzativi (rapporto numerico tra operatori e bambini) previsti dal D.P.R.S. del 16 maggio 013; b) Sistema tariffario approvato dalla Regione Puglia ex DGR 901 DEL 09/05/01; c) media ponderata delle rette e dei costi di gestione sia degli Asili nido a titolarità pubblica dei comuni di Grotte e Ravanusa (direttamente gestiti dai comuni) e di Canicattì (attualmente affidati a privati); sia degli Asili Nido e Micro Nido a titolarità privata che hanno partecipato alla fase di analisi del territorio e dei suoi bisogni.b) tariffe di riferimento per il servizio "spazio gioco per bambini", calcolate in funzione degli 4

5 3.4 LIVELLO DI COMPARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE (max 10 righe) Non è attualmente attivo alcun sistema di compartecipazione economica delle famiglie ai servizi all infanzia del distretto. Il succitato regolamento distrettuale (Allegato 1), comunque lo regolamenta al Capo II artt.35,36,37. Nel presente Piano di Intervento, la compartecipazione economica non è prevista per i servizi integrativi realizzati nel distretto a valere sul PAC, mentre lo è per l'acquisto di posti utente nido e micronido a Canicattì. Essa è distinta in classi di compartecipazione fissate in funzione delle fasce I.S.E.E. dei nuclei familiari e stabilita annualmente con deliberazione della Giunta del Comune sede del servizio. E previsto il rilascio di buoni di servizio di valore corrispondente alla quota di compartecipazione. L accesso al servizio sarà determinata in funzione di una graduatoria stilata secondo i criteri previsti dal regolamento distrettuale (All 1). 3.5 DIMENSIONE DELL OFFERTA DEI SERVIZI: BAMBINI-UTENTI 0-36 MESI E LIVELLI DI SPESA Tavola 1 Anno scolastico Servizio Utenti Spesa pubblica da bilancio ( ) Asilo Nido ,088 Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia 0 dato non disponibile Tavola Anno scolastico Servizio A. Servizi di asilo nido a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi B. Servizi di asili nido a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici C. servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi D. servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici Utenti Spesa pubblica da bilancio ( ) , Tavola 3 Anno scolastico Servizio Utenti Spesa pubblica da bilancio comunale ( ) A. Servizi di asilo nido a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi B. Servizi di asili nido a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici C. Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi ,

6 Servizio D. Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici Utenti Spesa pubblica da bilancio comunale ( ) 0 0 6

7 4. INTERVENTO PROPOSTO 4.1 OBIETTIVI DEL PIANO D INTERVENTO (max 1 cartella) La programmazione effettuata persegue l'obiettivo generale di miglioramento e potenziamento dei servizi alla prima infanzia e alle famiglie, attraverso una distribuzione delle risorse richieste a valere sul P.A.C. finalizzata al riequilibrio territoriale e alla rispondenza mirata alle diverse esigenze degli otto comuni del distretto D3. Nello specifico i criteri di distribuzione delle risorse disponibili per il distretto riportate nel documento di riparto (pari a ,00) rispondono sia alla lettura dei bisogni dei singoli comuni che alle necessità di riequilibrio territoriale in merito all'offerta di servizi di supporto alla cura dei minori e alla promozione del benessere del minore e della famiglia, e derivano numericamente dalla media ponderata tra la popolazione totale e il numero dei nati per l'anno 01 di ciascun comune del distretto. 1.. Avvio dei servizi di nido e micro-nido a titolarità privata convenzionata nel comune di Canicattì.. Avvio di Servizi integrativi di carattere socioeducativo e psicopedagogico per bambini e famiglie per gli 8 comuni del Distretto (spazio gioco per bambini); 3. Avvio del Servizio Integrativo "Centro per bambini per bambini e famiglie" nel comune di Racalmuto; 3. Adeguamento funzionale di n.5 strutture comunali sedi dei servizi realizzati a valere sul PAC. 4. RISULTATI ATTESI E RISORSE DA IMPIEGARE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO Tavola 4a Risultati attesi e risorse per annualità (interventi in conto gestione) Servizio Utenti Risorse considerate ( ) A. Servizi di asilo nido a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi Totale (consuntivo) ,33 Servizi da realizzare con le risorse del PAC Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) 0 0 Servizi da realizzare con le risorse del PAC Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) 0 0 B. Servizi di asili nido a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici Totale (consuntivo) 0 0 Servizi da realizzare con le risorse del PAC , Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) ,43 7

8 Servizio Utenti Risorse considerate ( ) Servizi da realizzare con le risorse del PAC , Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) ,43 C. Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi Totale (consuntivo) 0 0 Servizi da realizzare con le risorse del PAC , Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) 0 0 Servizi da realizzare con le risorse del PAC , Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) 0 0 D. Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità privata con finanziamenti/ contributi pubblici Totale (consuntivo) 0 0 Servizi da realizzare con le risorse del PAC , Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) ,00 Servizi da realizzare con le risorse del PAC , Servizi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) ,00 8

9 Tavola 4b Risultati attesi e risorse per annualità (interventi in conto capitale) Servizio Posti Creati Risorse considerate ( ) A. Servizi di asilo nido a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi Interventi da realizzare con le risorse del PAC Interventi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) Interventi da realizzare con le risorse del PAC , Interventi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) ,14 Interventi da realizzare con le risorse del PAC Interventi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) 0 0 C. Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi Interventi da realizzare con le risorse del PAC Interventi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni) 0 0 Interventi da realizzare con le risorse del PAC , Interventi da realizzare con altre risorse Totale (previsioni) ,53 Interventi da realizzare con le risorse del PAC 0 0 Interventi da realizzare con altre risorse 0 0 Totale (previsioni)

10 4.3 MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA AMMISSIBILE PER FINANZIARE IL MANTENIMENTO DEI LIVELLI DI SERVIZIO Tavola 5 Verifica del limite di spesa ammissibile per il mantenimento dei livelli di servizio Sezione A Quantificazione per Comune del tetto di risorse destinabili al mantenimento dei livelli di servizio (MLS) Comune Utenti nell a.s Popolazione in età 0-36 mesi (01) Livello di presa in carico (%) Tetto massimo risorse MLS (%) (a) (b) (c = a/b) (d) Sezione B Quantificazione per Comune delle risorse destinate al mantenimento dei livelli di servizio (MLS) Comune Utenti mantenuti con risorse PAC Risorse PAC per MLS Risorse PAC totale Rapporto tra risorse MLS e tot. risorse PAC (%) (a) (b) (c) (d= b/c) 10

11 4.4 SINTESI DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO D INTERVENTO A VALERE SULLE RISORSE DEL PAC Tavola 6a Sintesi delle azioni/operazioni previste a valere sulle risorse PAC (interventi in conto gestione) n. Azione/operazione Utenti Importo richiesto a valere sul PAC ( ) Utenti Importo richiesto a valere sul PAC ( ) 1. Sostegno diretto alla gestione di strutture a titolarità pubblica Servizi di asilo nido a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi (Scheda 1 Nidi/micro-nidi) 1 3 Totale servizi di nido Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi (Scheda 1 Servizi integrativi) 1 3 Campobello di Licata, Ravanusa, Grotte, Racalmuto, Naro, Camastra, Castrofilippo , ,35 Totale servizi integrativi , ,35. Acquisto di posti-utente per servizi educativi in strutture convenzionate Servizi di asili nido a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici (Scheda Nidi/micro-nidi) 1 3 Acquisto di posti utente nido e micronido in strutture convenzionate del Distretto D3/Comune di CANICATTI , ,43 Totale Servizi di nido , ,43 Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici (Scheda Servizi integrativi) 1 Acquisto di posti utente servizio integrativo "Spazio gioco per bambini" in strutture convenzionate del Distretto D3/Comune di CANICATTI , ,00 11

12 n. Azione/operazione Utenti Importo richiesto a valere sul PAC ( ) Utenti Importo richiesto a valere sul PAC ( ) Totale servizi integrativi 3. Sostegno alle famiglie / Contributo al sistema dei buoni servizio Servizi di asili nido a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici (Scheda 3 Nidi/micro-nidi) 1 Acquisto di posti utente nido e micronido in strutture convenzionate del Distretto D3/Comune di CANICATTI , ,43 Totale Servizi di nido ,43 30 Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità privata con finanziamenti/contributi pubblici (Scheda 3 Servizi integrativi) , ,00 3 Totale servizi integrativi 1

13 Tavola 6b Sintesi delle azioni/operazioni previste a valere sulle risorse PAC (interventi in conto capitale) n. Azione/operazione Posti creati Importo richiesto a valere sul PAC ( ) Posti creati Importo richiesto a valere sul PAC ( ) Posti creati Importo richiesto a valere sul PAC ( ) 4. Realizzazione di opere pubbliche e altri interventi in conto capitale Servizi di asilo nido a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi (Scheda 4 Nidi/micro-nidi) 1 3 Adeguamento funzionale Asilo nido comunale di via Monsignor Ficarra, Canicattì , ,14 Totale servizi di nido , ,14 Servizi integrativi e/o innovativi per la prima infanzia a titolarità pubblica gestiti direttamente o affidati a terzi (Scheda 4 Servizi integrativi) 1 Campobello di Licata , Grotte , Ravanusa , Racalmuto , Totale servizi integrativi , DESCRIZIONE DELLE AZIONI FINANZIATE NEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO CON ALTRE FONTI FINANZIARIE NEL MEDESIMO PERIODO (max 1 cartella) Non ci sono attualmente nel Distretto D3 altre azioni a sostegno dei servizi alla prima infanzia finanziate con fondi diversi dal PAC o attraverso altre fonti finanziarie. 13

14 ALLEGATI N. Scheda-intervento Titolo atto Soggetto Riferimento e data SCHEDA 1: 1 (Campobello di Licata), (Ravanusa), 3 (Naro), 4 (Camastra), 5 (Grotte), 6 (Racalmuto), 7 (Castrofilippo) SCHEDA 1 Canicattì SCHEDA3 1 Canicattì Canicattì SCHEDA 4: 1 Canicattì, Campobello di Licata, 3 Grotte, 4 Ravanusa, 5 Racalmuto 5 Allegato 1 Sostegno alla gestione per strutture/servizi a titolarità pubblica Acquisto di posti in strutture convenzionate - Comune di CANICATTI Acquisto di posti in strutture convenzionate - Comune di CANICATTI Servizi integrativi a titolarità pubblica - Adeguamento funzionale Regolamento del sistema dei servizi per la prima infanzia del distretto socio sanitario D3 Comune di Campobello di Licata, comune di Ravanusa, comune di Naro, comune di Camastra, comune di Grotte, comune di Racalmuto, comune di Castrofilippo, comune di Canicattì 09/1/013 comune di Canicattì 09/1/013 comune di Canicattì 09/1/013 comune di Canicattì, comune di Campobello di Licata, comune di Grotte, comune di Ravanusa, comune di Racalmuto 09/1/013 Distretto D3 09/1/013 6 Allegato Avviso per l'accreditamento 09/1/013 7 Allegato 3 Atti amministrativi riferimento normativo struttura proposta come oggetto di intervento scheda intervento 1 e scheda intervento4. comune di Canicattì, comune di Campobello di Licata, comune di Ravanusa, comune di Grotte, comune di Racalmuto, comune di Castrofilippo, comune di Naro, comune di Camastra. -Attestazione Campobello di Licata Numero 36 dell Inventario dei beni immobili di uso pubblico per destinazione anno01 Determine comunali di approvazione degli interventi di adeguamento funzionale di cui alle schede intervento 4. -Attestazione del Sindaco del comune di Naro prot. N del 10/1/013 -Attestazione del Sindaco di Camastra del 09/1/013 -Attestazione comune di Grotte prot n del 10/1/013 -Attestazione del 14

15 15

16 16

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA SCHEDE INTERVENTO DA ALLEGARE AL FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO

Dettagli

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO REGIONE CALABRIA 1. DATI

Dettagli

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA SCHEDE INTERVENTO DA ALLEGARE AL FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO

Dettagli

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA

PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO REGIONE SICILIA 1. DATI IDENTIFICATIVI

Dettagli

BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo Gennaio 2015 Giugno 2015

BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo Gennaio 2015 Giugno 2015 Area Distretto e Ufficio di Piano A S L L e c c o Premesso che: BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE Periodo Gennaio 2015 Giugno 2015 La D.g.r. n. 1081 del 12/12/2013

Dettagli

BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo settembre 2015 giugno 2016

BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo settembre 2015 giugno 2016 Area Distretto e Ufficio di Piano A S L L e c c o Premesso che: BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE Periodo settembre 2015 giugno 2016 La D.g.r. n. 1081 del 12/12/2013

Dettagli

QUARTA ANNUALITA PIANO NIDI

QUARTA ANNUALITA PIANO NIDI AMBITO DI BELLANO Comuni Area Distrettuale di Bellano Segreteria operativa c/o Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d Esino e Riviera Villa Merlo Via Fornace Merlo 2 23816 Barzio Tel. 0341-911808

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA Comune di Lecco Piazza Diaz, 1-23900 Lecco (LC) - Tel. 0341/ 481111 - Fax 286874 - C.F. 00623530136 N. 571-2013 Reg. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

A. Dati identificativi a. Regolamento servizi integrativi

A. Dati identificativi a. Regolamento servizi integrativi Scheda n.: 5 A. Dati identificativi a. Regolamento servizi integrativi X Regionale d Ambito Comunale Art.90 b. Titolo del progetto Sostegno alla gestione delle strutture a titolarità pubblica dell Ambito

Dettagli

Articolo 1 Finalità generali Articolo 2 Risorse finanziarie disponibili 9.000.000,00 Articolo 3 Destinatari

Articolo 1 Finalità generali Articolo 2 Risorse finanziarie disponibili 9.000.000,00 Articolo 3 Destinatari Unione Europea Fondo Sociale Europeo REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene Sanità e dell Assistenza Sociale DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE SOCIALI REPUBBLICA ITALIANA POR SARDEGNA

Dettagli

GIUNTA REGIONALE. Omissis

GIUNTA REGIONALE. Omissis Pag. 60 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XLIII - N. 38 (11.07.2012) GIUNTA REGIONALE Omissis DELIBERAZIONE 25.06.2012, n. 393: D.G.R. n. 935 del 23.12.2011: DISCI- PLINA PER LA SPERIMENTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALL ISCRIZIONE NEL CATALOGO DELL OFFERTA DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE VITA LAVORO RIVOLTI ALL INFANZIA E ALL ADOLESCENZA

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALL ISCRIZIONE NEL CATALOGO DELL OFFERTA DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE VITA LAVORO RIVOLTI ALL INFANZIA E ALL ADOLESCENZA Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 143 del 15-09-2011 26559 Allegato A REGIONE PUGLIA Area Politiche per la promozione della Salute, delle Persone, delle Pari Opportunità Servizio Politiche

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE IPAB, INFANZIA, FAMIGLIA E GESTIONE DI ALBI E REGISTRI SOCIALI N. 80/IVS DEL 03/08/2012

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE IPAB, INFANZIA, FAMIGLIA E GESTIONE DI ALBI E REGISTRI SOCIALI N. 80/IVS DEL 03/08/2012 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE IPAB, INFANZIA, FAMIGLIA E GESTIONE DI ALBI E REGISTRI SOCIALI N. 80/IVS DEL 03/08/2012 Oggetto: LR 9/03 DGR 862/2007 Criteri e modalità per la concessione

Dettagli

Presidenziale del 16/ 05/ 2013 Pubblicato G.U.R.S. N. 27 DEL 07/ 06/ 2013 x. Regionale

Presidenziale del 16/ 05/ 2013 Pubblicato G.U.R.S. N. 27 DEL 07/ 06/ 2013 x. Regionale 1 4. Realizzazione di opere pubbliche Scheda n.: 4/3 A. Dati identificativi Comune di Bompietro a. Tipologia di servizio Nido/micro-nido x Servizio integrativo b. Regolamento servizi integrativi x Decreto

Dettagli

I NUMERI DELLE DONNE

I NUMERI DELLE DONNE 1. I servizi socio-educativi per la prima infanzia nella regione Lombardia, Anni 2004-2009 2. I servizi all infanzia del Comune di Milano Anno 2010/2011 3. Bambini che non frequentano l'asilo nido e motivi

Dettagli

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti,

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti, Gent.le Dipendente La cooperativa Tempo Libero aderisce al Progetto 8/18: progetto di assegnazione di un contributo a favore dei lavoratori delle imprese dell alleanza locale degli ambiti distrettuali

Dettagli

Comune Capofila : VETRALLA

Comune Capofila : VETRALLA PROGETTI DI INTERVENTI E SERVIZI PER LE ESIGENZE DEI PICCOLI COMUNI APPARTENENTI AL DISTRETTO SOCIALE VT 4 -Anno 2010- Comune Capofila : VETRALLA Comuni di : Barbarano Romano Villa San Giovanni in Tuscia

Dettagli

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone

COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO Provincia di Pordenone Codice fiscale 80003930932 Partita IVA 00242130938 PIAZZA DEL POPOLO N.38 TEL.0434/842926 FAX 0434/842971 www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 del Piano di Zona Accordo di programma 2005-2007 della Zona Sociale Ravenna- Cervia - Russi

PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 del Piano di Zona Accordo di programma 2005-2007 della Zona Sociale Ravenna- Cervia - Russi PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 del Piano di Zona Accordo di programma 2005-2007 della Zona Sociale Ravenna- Cervia - Russi (comprensivo del PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A

Dettagli

COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (Deliberazione n. 145 del 02/07/2015 )

COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (Deliberazione n. 145 del 02/07/2015 ) ORIGINALE COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (Deliberazione n. 145 del 02/07/2015 ) OGGETTO: SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE: DETERMINAZIONI RETTA ASILO

Dettagli

1. DATI IDENTIFICATIVI. IT25Y0100003245424300068193 Sede

1. DATI IDENTIFICATIVI. IT25Y0100003245424300068193 Sede . DATI IDENTIFICATIVI Regione di appartenenza Campania Denominazione dell Ambito/Distretto Territoriale S Comune Capofila Pontecagnano Faiano C.F./P.IVA del Comune Capofila 90 IBAN Tesoreria ITY0000000089

Dettagli

PIANO SOCIALE DI ZONA BANDO ORDINARIO PIANO NIDI DELLA REGIONE LOMBARDIA ANNO EDUCATIVO 2014-2015 PROROGA TERMINI PRESENTAZIONE DOMANDE

PIANO SOCIALE DI ZONA BANDO ORDINARIO PIANO NIDI DELLA REGIONE LOMBARDIA ANNO EDUCATIVO 2014-2015 PROROGA TERMINI PRESENTAZIONE DOMANDE BANDO ORDINARIO PIANO NIDI DELLA REGIONE LOMBARDIA ANNO EDUCATIVO 2014-2015 PROROGA TERMINI PRESENTAZIONE DOMANDE IL RESPONSABILE DELL UFFICIO DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO DI GUIDIZZOLO (in esecuzione

Dettagli

Dati contabili e fiscali C.F. 82000010726 P.I. 02411370725 IT58Q0100003245430300063812 Sede P.zza Margherita di Savoia 10

Dati contabili e fiscali C.F. 82000010726 P.I. 02411370725 IT58Q0100003245430300063812 Sede P.zza Margherita di Savoia 10 PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L'INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO REGIONE PUGLIA 1. DATI IDENTIFICATIVI

Dettagli

1. DATI IDENTIFICATIVI. pagina 1. Denominazione dell'ambito Territoriale FISCALE 00223940651?????????? Sede Via M. Alfani, 52?????

1. DATI IDENTIFICATIVI. pagina 1. Denominazione dell'ambito Territoriale FISCALE 00223940651?????????? Sede Via M. Alfani, 52????? PIANO DI AZIONE COESIONE PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER L'INFANZIA PRIMO RIPARTO DEL PROGRAMMA SERVIZI DI CURA FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO REGIONE CAMPANIA 1. DATI

Dettagli

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,

Dettagli

Assemblea dei Sindaci dell Ambito. Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013

Assemblea dei Sindaci dell Ambito. Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013 Assemblea dei Sindaci dell Ambito Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013 Oggetto: Ambito Distrettuale 6.1. Sistema di compartecipazione degli utenti ai servizi dell Ambito anno 2013 Approvazione. Il giorno

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

2. DOCUMENTAZIONE DA INVIARE A CURA DEI SOGGETTI PROPONENTI

2. DOCUMENTAZIONE DA INVIARE A CURA DEI SOGGETTI PROPONENTI Modalità di presentazione dei Piani di intervento relativi al primo riparto finanziario del Programma Servizi di cura del Piano d Azione per la Coesione 1. PREMESSA Il primo riparto delle risorse finanziarie

Dettagli

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile 8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore BORELLI FEDERICA. Responsabile del procedimento BORELLI FEDERICA

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore BORELLI FEDERICA. Responsabile del procedimento BORELLI FEDERICA REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI DETERMINAZIONE N. B8709 del 17/11/2011

Dettagli

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 17 2. TITOLO AZIONE Servizio di Babysitting 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno

Dettagli

CERNUSCO SUL NAVIGLIO

CERNUSCO SUL NAVIGLIO 1 Area: Servizi al Cittadino Settore: Servizi Sociali Ufficio: Piano di Zona FONDO SOCIALE REGIONALE 2014 - CRITERI DI RIPARTO APPROVATI CON DELIBERA DELL ASSEMBLEA DEI SINDACI DEL 01.10.2014. DOCUMENTO

Dettagli

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del 25.11.2015

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del 25.11.2015 CITTA DI ARZIGNANO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA GENERALE DELLE TARIFFE DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA & Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 81 del 25.11.2015 REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE A SERVIZI EXTRASCOLASTICI DEL COMUNE DI MOLINELLA. Approvato con deliberazione di C.C. n. 79 del 27/09/2004;

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE A SERVIZI EXTRASCOLASTICI DEL COMUNE DI MOLINELLA. Approvato con deliberazione di C.C. n. 79 del 27/09/2004; REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE A SERVIZI EXTRASCOLASTICI DEL COMUNE DI MOLINELLA Approvato con deliberazione di C.C. n. 79 del 27/09/2004; Integrato con deliberazione di C.C. n. 28 del 19/04/2005;

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso

Dettagli

Comuni di SOMMA VESUVIANA (CAPOFILA) SANT ANASTASIA VOLLA CERCOLA POLLENA TROCCHIA MASSA DI SOMMA

Comuni di SOMMA VESUVIANA (CAPOFILA) SANT ANASTASIA VOLLA CERCOLA POLLENA TROCCHIA MASSA DI SOMMA DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DI VOUCHER A FINALITA MULTIPLA D.D. REG. CAMPANIA N.805 DEL 7\11\2012 La Regione Campania ha avviato una sperimentazione relativa alla diffusione del Voucher quale strumento

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA Riferimenti normativi e direttive - D.lgs. n. 469/97 che ha

Dettagli

COMUNE DI VILLANOVA MARCHESANA

COMUNE DI VILLANOVA MARCHESANA COMUNE DI VILLANOVA MARCHESANA Provincia di Rovigo P.zza Marconi, 2 45030 Villanova Marchesana (RO) Tel. 0425.770934 Fax 0425.770663 e-mail: anagrafevillanova@libero.it REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI

Dettagli

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano; 23048 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA 4 luglio 2013, n. 650 D.G.R. n. 494 del 17 aprile 2007 e Del. G. R. n. 1176 del 24 maggio 2011 - Azione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

AVVISO PER LA CORRESPONSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE CON NUMERO DI FIGLI PARI O SUPERIORE A QUATTRO

AVVISO PER LA CORRESPONSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE CON NUMERO DI FIGLI PARI O SUPERIORE A QUATTRO AVVISO PER LA CORRESPONSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE CON NUMERO DI FIGLI PARI O SUPERIORE A QUATTRO PREMESSA La Regione Liguria, in esecuzione della legge regionale 24 Maggio 2006, n. 12 e del

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

PIANO ZONALE PER LA PRIMA INFANZIA anni 2010-2012

PIANO ZONALE PER LA PRIMA INFANZIA anni 2010-2012 Piano di Zona - Distretto di Arcisate Comuni di: Arcisate, Besano, Bisuschio, Brusimpiano, Cantello, Clivio, Cuasso al Monte, Induno Olona, Porto Ceresio, Saltrio e Viggiu. PIANO ZONALE PER LA PRIMA INFANZIA

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Art. 1) Finalità. Art. 2) Riparto del Fondo

Art. 1) Finalità. Art. 2) Riparto del Fondo Regolamento per l erogazione dei contributi socio-economici di cui al Fondo di Solidarietà costituito dal Comune di Fabriano con la partecipazione di alcuni privati. Approvato con D.C.C. n. 160 del 10/.09.2009

Dettagli

CONVENZIONE PER L ACQUISTO DI POSTI NELLE UNITA D OFFERTA SOCIO-EDUCATIVE PER LA PRIMA INFANZIA

CONVENZIONE PER L ACQUISTO DI POSTI NELLE UNITA D OFFERTA SOCIO-EDUCATIVE PER LA PRIMA INFANZIA CONVENZIONE PER L ACQUISTO DI POSTI NELLE UNITA D OFFERTA SOCIO-EDUCATIVE PER LA PRIMA INFANZIA L anno 2012, il giorno tre del mese di settembre, negli uffici comunali di Casorate Sempione, via De Amicis,

Dettagli

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4 PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4 PARTE SECONDA SOTTOMISURA 4.2 Sostegno agli oneri relativi ai minori inseriti in strutture di tipo familiare SOTTOMISURA 4.2 1. TITOLO DELL INTERVENTO SOSTEGNO

Dettagli

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SALVI ALESSANDRO

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SALVI ALESSANDRO REGIONE TOSCANA DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE INNOVAZIONE SOCIALE Il Dirigente Responsabile: SALVI ALESSANDRO Decreto soggetto a controllo di regolarità amministrativa e

Dettagli

COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 9 dell 11.02.2004 ART. 1 OGGETTO E RIFERIMENTI

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI. Comune di Roè Volciano Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI. Approvato

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

Ambito Territoriale di Campi Salentina

Ambito Territoriale di Campi Salentina Campi Salentina Carmiano Guagnano Novoli Salice Salentino Squinzano Trepuzzi Veglie 1 Ambito Territoriale di Campi Salentina AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA LOCALE DI INTERVENTO A FAVORE DELLE FAMIGLIE NUMEROSE

Dettagli

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all

Dettagli

Requisiti per la presentazione delle domande

Requisiti per la presentazione delle domande CITTA DI LEGNAGO Provincia di Verona BANDO PER L ISCRIZIONE AGLI ASILI NIDO COMUNALI Anno educativo 2016/2017 Si rende noto che dal 1 febbraio 2016 saranno aperte le iscrizioni per l ammissione all Asilo

Dettagli

PROVINCIA DI PIACENZA PROGRAMMA ANNUALE

PROVINCIA DI PIACENZA PROGRAMMA ANNUALE ALLEGATO A PROVINCIA DI PIACENZA PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI DI QUALIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLE SCUOLE DELL INFANZIA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE (L.R. 8.8.2001 N.26 E L.R. 30.6.2003

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. Anno 2011.

Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. Anno 2011. REGIONE PIEMONTE BU41 13/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 1-2646 Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

Atto di indirizzo. Sostegno alla realizzazione di centri di custodia oraria e di nidi in famiglia

Atto di indirizzo. Sostegno alla realizzazione di centri di custodia oraria e di nidi in famiglia ALLEGATO A CONVENZIONE DEL 23/12/2010 TRA IL DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA E LA REGIONE PIEMONTE IN ATTUAZIONE DELL INTESA DEL 29 APRILE 2010 RELATIVA AI CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE, LE

Dettagli

DGR 5 febbraio 2010, n. 74

DGR 5 febbraio 2010, n. 74 DGR 5 febbraio 2010, n. 74 OGGETTO: Attuazione art. 14 Lr 11 agosto 2009, n. 21 - Misure a sostegno dei soggetti che hanno contratto o contrarranno mutui per l acquisto, costruzione e recupero o autorecupero

Dettagli

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

PROVINCIA DI PIACENZA

PROVINCIA DI PIACENZA ALLEGATO A PROVINCIA DI PIACENZA PER IL CONSOLIDAMENTO E LA QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER BAMBINI DA 0 A 3 ANNI ANN0 2014 Servizio Istruzione e Programmazione socio-educativa PREMESSA ll Programma

Dettagli

Autoimpiego (D.Lgs 185/2000 Tit. II)

Autoimpiego (D.Lgs 185/2000 Tit. II) 1 Autoimpiego (D.Lgs 185/2000 Tit. II) L'Agenzia sostiene la realizzazione e l'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso le seguenti

Dettagli

Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna

Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Premessa La Regione Sardegna approva il 1 programma di contrasto delle povertà, in forma sperimentale, nell anno 2007 prevedendo 2 linee d intervento

Dettagli

DECRETO N. 10824 Del 03/12/2015

DECRETO N. 10824 Del 03/12/2015 DECRETO N. 10824 Del 03/12/2015 Identificativo Atto n. 1188 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto PROSECUZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DELLE PER L ANNO SCOLASTICO. IMPEGNO E CONTESTUALE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Codice DB1512 D.D. 5 agosto 2014, n. 531 Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, articolo 42, comma 6. Affidamento a Finpiemonte S.p.A. delle funzioni e delle attivita'

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159 Nuove modalità di calcolo dell

Dettagli

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE

Dettagli

Oggetto: richiesta ISCRIZIONE ALL ASILO NIDO SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA

Oggetto: richiesta ISCRIZIONE ALL ASILO NIDO SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA Al Sig. Sindaco del Comune di ISOLA DEL LIRI Oggetto: richiesta ISCRIZIONE ALL ASILO NIDO SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA Il/La sottoscritto/a... nato/a in... Prov. il././.. e residente in ISOLA

Dettagli

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI VOUCHER A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA' GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (D.G.R. N. 2883 DEL 12.12.2014) 1 Definizione del Voucher Il Voucher a favore

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 maggio 2015, n. 1160

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 maggio 2015, n. 1160 25264 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 88 del 23 06 2015 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 maggio 2015, n. 1160 Attuazione dell art. 32 del Reg. R. 18 gennaio 2007, n. 4, per la determinazione

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

REGISTRO DEL VOLONTARIATO SOCIALE

REGISTRO DEL VOLONTARIATO SOCIALE 1 - perché non c è posto migliore della tua casa - REGISTRO DEL VOLONTARIATO SOCIALE per la realizzazione negli ambiti sociali n18 Sulmona e n. 17 Comunità Montana Peligna del progetto Inps/Gestione ex

Dettagli

Regolamento contabile per la gestione del Fondo Unico di Ambito

Regolamento contabile per la gestione del Fondo Unico di Ambito Piano di Zona per la Dignità e la Cittadinanza Sociale Distretto Sociale S10 Alto Sele/Tanagro Spett.le Palomonte, Buccino, Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Romagnano al Monte, Ricigliano, San

Dettagli

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE RIAPERTURA BANDO N

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE RIAPERTURA BANDO N PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE RIAPERTURA BANDO N.4/2012: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA Riferimenti normativi e direttive - D.lgs. n. 469/97;

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 676 06/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,

Dettagli

1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 1 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il Servizio Assistenza Domiciliare Anziani (SADA)

Dettagli

A relazione dell'assessore Ferrari:

A relazione dell'assessore Ferrari: REGIONE PIEMONTE BU53 31/12/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 5 dicembre 2014, n. 33-743 Assegnazione di contributi per l'anno 2014 a favore degli Organismi di collegamento e coordinamento, formati

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI

DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI 758 05/02/2014 Identificativo Atto n. 26 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA - INIZIATIVE

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 1227 27/08/2015 Oggetto : Presa d'atto della convenzione sottoscritta

Dettagli