IL VOTO E LA RELAZIONE FRA ELETTORI E PARTITI

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1 IL VOTO E LA RELAZIONE FRA ELETTORI E PARTITI

2 Teorie sociologiche funzionaliste Il cittadino ha una identità privata, ma è poco coinvolto e informato in merito alla politica L elettore assumere atteggiamenti politici stabili e responsabili solo in base all associazione con gli altri membri dei principali gruppi di solidarietà in cui è coinvolto (Parsons). Le campagne elettorali riattivano le preferenze di voto espresse in passato e predominanti nel gruppo di solidarietà in cui l individuo è inserito.

3 La scelta di voto e mobilità elettorale La scelta di partiti e candidati dipende da meccanismi non consci e non razionali, fondata soprattutto sulle lealtà politiche tradizionali di individui e gruppi. La mobilità elettorale dipende delle pressioni incrociate prodotte dai coinvolgimenti in diversi gruppi di solidarietà con orientamenti politici contrastanti.

4 Teorie della scelta razionale Teoria del mercato elettorale: I partiti e i candidati cercano di ottenere i voti offrendo in cambio politiche e interventi pubblici (Schumpeter) Teoria economica della democrazia i cittadini agiscono in politica razionalmente[ ] e ciascun cittadino attribuisce il proprio voto per il partito che, ritiene, gli fornirà una maggior quota di benefici rispetto agli altri (Downs). I partiti plasmino i loro programmi sulle aspettative degli elettori, e producano ideologie generali in grado di attrarre settori ampi di cittadini

5 Teorie dell identità collettiva Le incertezze e le insicurezza dell individuo che si affaccia alla sfera pubblica sono minimizzabili con la identificazione rispetto ad una collettività politica di riferimento. Quanto più un individuo sente che un suo corso d azione è esposto all incertezza tanto più sarà portato ad aderire a una entità collettiva capace di determinare fini futuri, e opererà affinché questa collettività sia stabile e duratura (Pizzorno). L elettore individuale non ha significative possibilità di incidere sulle politiche quanto la libertà di identificazioni collettive.

6 La relazione fra gli elettori ed i partiti Le analisi e le spiegazioni del voto hanno proposto diverse combinazioni fra: - logica della razionalità, - logica dell identificazione - influenza dell ambiente

7 Tipologia di rapporti di Parisi e Pasquino - voto di appartenenza - voto di opinione - voto di scambio

8 Voto di appartenenza - Il voto di appartenenza aveva come contenuto la testimonianza di un appartenenza, l affermazione di una identificazione soggettiva con una forza politica che egli ritiene abbia col proprio gruppo sociale un rapporto di identificazione organica piuttosto che di semplice rappresentanza istituzionale La mobilità elettorale era molto limitata per il voto di appartenenza.

9 Voto di opinione - Il voto di opinione aveva come contenuto l espressione di una scelta che accetta come campo della opzionalità i termini programmatici proposti dai partiti in lizza La scelta di voto era orientata a rendere possibili politiche a favore di interessi collettivi di gruppo, di classe o dell intera società. La mobilità elettorale poteva essere molto elevata per il voto di opinione.

10 Voto di scambio Il voto di scambio - instaurava una sorta di contratto tra votante e votato: l opzione elettorale era espressa in cambio di una controprestazione ben definita e particolaristica, che assumeva il carattere di un beneficio immediato e concreto per l elettore, la sua cerchia familiare o di parentela. Il voto di scambio, in caso di delusione per le prestazioni ottenute, poteva cambiare senza difficoltà, trasformarsi a volte, in quella sottospecie del voto di opinione che è il voto di protesta.

11 Base sociale e territoriale di riferimento: Voto di opinione: classi medio-superiori, e gruppi più istruiti e informati Voto di appartenenza: ceti popolari e aree subculturali cattoliche e socialiste. Voto di scambio: aree sociali periferiche rispetto al sistema politico, soprattutto nelle regioni meridionali.

12 Le elezioni della Prima repubblica a)la tendenza a una stabilità in fieri del comportamento elettorale; b)la concentrazione dei voti sulla Dc e sul Pci; c) la stabilizzazione dei rapporti di forza fra i partiti; d) la crescente unificazione elettorale dell Italia; e) la continuità nelle scelte di voto individuali per la gran parte dell elettorato. Le elezioni potevano così essere classificate in tre tipologia: a) elezioni di mobilitazione: elezioni del 1948 e del 1976 b) elezioni di smobilitazione: le elezioni del 1963, del 1983 e del 1987 c) elezioni di stallo: movimento elettorale più ridotto, assestamento o di lenta transizione del sistema

13 VOTI PER LA DC E IL PCI 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0, DC PCI

14 I cambiamenti nelle scelte di voto degli anni settanta Spiegabili con: - Diminuzione del peso del voto di appartenenza (nel complesso dell elettorato e nell ambito dei diversi schieramenti politici) - Crescita dell area del voto di opinione - Trasformazione delle reti di riferimento per il voto di scambio

15 Il comportamento elettorale negli anni Ottanta Negli anni ottanta tendeva però a diminuire la influenza complessiva delle tradizionali appartenenze. Le due subculture politiche rivestivano ancora un ruolo importante nell orientare le scelte elettorali: il voto di appartenenza conta rispettivamente per circa il 60% della base elettorale democristiana e per il 67% di quello del Partito comunista (Sani e Mannheimer 1987). Era però cresciuta la mobilità elettorale: il 40% dell elettorato poteva essere considerato estraneo ad entrambe le subculture: una quota crescente di elettori vota indipendentemente dall appartenenza subculturale e sulla base di altri tipi di motivazioni [ibidem, 100].

16 Molto o abbastanza vicini a un partito " Molto o abbastanza vicini

17 Si manteneva al relativa anomalia del mercato elettorale italiano fino alla fine degli anni ottanta (Biorcio e Mannheimer 1995). Tipologie ideali di rapporto con i partiti: a)il tipo integrato, per il quale il partito è oggetto di identificazione ma anche rappresentante dei propri interessi; b)il tipo identificante, dove esiste forte identificazione di partito, ma ridotta rappresenta di interessi; c)il tipo pragmatico, di elettori che nel partito trovano solo la rappresentanza di interessi; d)il tipo indifferente (dealigned), quando non esiste né identificazione né rappresentanza di interessi

18 FIGURA 1 - TIPOLOGIA DELLE RELAZIONI FRA CITTADINI E PARTITI IDENTIFICAZIONE NEL PARTITO VOTATO Forte Debole Si A C LEGAMI PRAGMATICI CAPACITA' TRADIZIONALI DI RAPPRESENTANZA (Integrated) (pragmatic) DEGLI INTERESSI (interest intemediation) No B D PARTY-IDENTIFIED SENZA LEGAMI (traditionalist) (de-aligned)

19 Tavola Italia Francia G.Bret. Germania Spagna Capacità di Rappresentanza interessi Soddisfatti per il funzionamento. della democrazia Vicini ad un partito Fonte : Sondaggio Eurobarometro 1989.

20 Tavola 2 : Tipologia di relazione ai partiti e nazione Tipo D Tipo C Tipo B Tipo A senza le solo iss solo ide issue e gami ue ntificaz identifi Francia Gran Bretagna Germania Italia Spagna N %

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