REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

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1 COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI Approvato con deliberazione C.C. n.44 del 28/07/2004

2 PREMESSA Il presente documento costituisce uno strumento regolamentare il cui scopo è agevolare la fruizione dei servizi da parte dei cittadini con chiare regole di accesso; si tratta di definire le modalità di richiesta, stabilire i criteri per la determinazione delle tariffe agevolate e fissare i livelli di contribuzione da parte dell utente per i diversi servizi. I recenti riferimenti normativi nazionali e regionali delineano il quadro del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali ed individuano nuove articolazioni del welfare locale. La legge 328\00, il Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali , il Piano Socio Sanitario Regionale , il Piano di Zona sono gli strumenti fondamentali di programmazione degli interventi sociali sul territorio. Essi descrivono i criteri progettuali, indicano i livelli essenziali e prioritari delle prestazioni sociali erogabili e il sistema delle risorse; prevedono il coinvolgimento e la valorizzazione delle competenze e delle peculiarità di tutte le forze sociali, del volontariato, dei soggetti del non profit in un ottica di lavoro di rete orientato alla promozione del benessere sociale e comunitario. Le linee fondamentali della normativa regionale più recente, L.R. 1/2000 di riorganizzazione delle competenze a livello locale e L.R. 23/99 inerente le politiche a sostegno delle responsabilità familiari, mirano a supportare le fragilità promovendo e valorizzando le capacità individuali e le reti familiari, favorendo la creazione di legami sociali e comunitari. Le modalità attraverso le quali fornire prestazioni sociali agevolate fanno riferimento al decreto legislativo n.109/98, come modificato dal decreto legislativo n.130\00 e successivi applicativi. La determinazione dei criteri aggiuntivi e l articolazione delle fasce di reddito ISEE così come individuate nel presente regolamento, corrispondono ad una scelta di fondo del servizio sociale rispetto al supportare maggiormente le fasce più deboli garantendo alcune priorità in riferimento ad un reale accesso ai servizi e un concreto soddisfacimento dei bisogni. Stante le incisive innovazioni introdotte dai decreti legislativi n. 109/98 e n.130\00 ed il percorso innovativo in capo ai servizi ed alle prestazioni così come ottemperato dalla legge 328\00, il presente regolamento è da considerarsi, sperimentale e pertanto potrà essere soggetto ad eventuali integrazioni e/o modifiche qualora si presentino, in fase operativa, massicce discrepanze che implichino disagi sia per l utenza che per l Ente.

3 CRITERI GENERALI Art. 1 - FINALITA DEL SERVIZIO SOCIALE La finalità prioritaria a cui deve rispondere la rete dei servizi socio sanitari è la promozione della salute come stato di benessere fisico, psichico e sociale. Tale finalità si concretizza attraverso le seguenti azioni: 1) Prevenzione e rimozione, anche tramite la partecipazione dei soggetti della famiglia e delle istituzioni interessate, delle cause di ordine economico, culturale e ambientale che possono provocare situazioni di bisogno o di emarginazione. 2) Promozione e salvaguardia del benessere e della qualità di vita del singolo e della collettività. 3) Sostegno al singolo e alla famiglia, favorendo il massimo possibile la permanenza nel proprio ambito di vita dei soggetti in difficoltà. 4) Sostituzione della famiglia laddove la stessa sia impossibilitata o inidonea a provvedere. Art. 2 - DESTINATARI DEI SERVIZI Sono destinatari dei servizi sociali comunali o gestiti per delega del comune dall ASL provinciale o dalla Comunità Montana ai sensi della L.328\00 i cittadini residenti, gli stranieri e gli apolidi, i profughi i rimpatriati o rifugiati nel Comune nonché coloro che dimorino temporaneamente, allorchè si trovino in situazioni di bisogno tali da esigere interventi non differibili ed urgenti. Art. 3 - DIRITTI E DOVERI DEGLI UTENTI Agli utenti viene riconosciuto il diritto a: 1. Essere compiutamente informati sui propri diritti in rapporto ai servizi sociali comunali e sovracomunali esistenti sulle prestazioni di cui è possibile usufruire attraverso canali di pubblicizzazione generale nonché attraverso informazioni personalizzate; 2. Rispetto e consenso, attraverso modalità di erogazione dei servizi che garantiscano dignità e libertà personale e sociale, favorendo il più possibile il mantenimento delle proprie relazioni umane e il diritto di scelta delle prestazioni; 3. Possibilità di fruizione di tutte le prestazioni, secondo i criteri fissati dal presente Regolamento e nei limiti fissati dalle tabelle di contribuzione; 4. Libera scelta tra struttura o servizio pubblico e servizio convenzionato e\o accreditato tra quelli deputati ad erogare le medesime prestazioni; 5. Riservatezza dei propri dati personali, sanitari e sociali, secondo quanto previsto dalla vigente normativa sulla privacy (L.675\96); 6. Espressione del consenso sulle proposte di intervento rispetto alla propria persona, e in particolare, sulle proposte di ricovero in strutture residenziali. 7. Alla tutela amministrativa dei propri diritti E dovere dell utente partecipare alla spesa di gestione in base al proprio livello di reddito, così come determinato dalla normativa ISEE e dal presente regolamento.

4 Art. 4 - CONDIZIONI E REQUISITI DI ACCESSO I servizi sono rivolti alla generalità della popolazione, dando priorità al soddisfacimento di coloro che si trovano in stato di bisogno. Si determina come stato di bisogno la presenza di almeno uno dei seguenti elementi: 1. insufficienza del reddito familiare in rapporto alle esigenze minime vitali di tutti i membri del nucleo allorquando non vi siano altre persone tenute a provvedere all integrazione di tale reddito; 2. incapacità totale o parziale del singolo o, in caso di minore, del suo nucleo familiare, a provvedere autonomamente a se stesso; 3. presenza o esposizione a rischio di emarginazione; 4. sottoposizione a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria che impongano o rendano necessari interventi o prestazioni socio assistenziali. Art. 5 - IL BISOGNO QUALIFICATO Qualora la limitatezza delle risorse non consentisse di soddisfare l intera gamma dei bisogni emergenti, potranno essere operate scelte di priorità nella ricorrenza delle seguenti situazioni: - Presenza in un nucleo di più stati di bisogno contestuali - Reddito della persona o del nucleo inferiore al reddito minimo di inserimento - Gravità della situazione di bisogno correlata alla composizione del nucleo, alla situazione familiare ed alla sua autonomia nel fronteggiare il bisogno - Urgenza dell intervento Art. 6 - PROCEDURE PER L ACCESSO AI SERVIZI La richiesta di prestazione agevolata e\o di accesso ai servizi gestiti dal Comune o attribuiti a livello sovracomunale va presentata al Comune. Per ogni tipologia di servizio esistente verrà esplicitata la modalità di accesso e di erogazione del servizio. Le richieste per servizi o prestazioni per il cui accoglimento sussistano limiti numerici vengono collocate in ordine di priorità in una graduatoria pubblica. Art. 7 - ADOZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) L accesso alle prestazioni ed ai servizi disciplinati dal presente regolamento avviene attraverso la valutazione della capacità economica delle famiglie secondo l Indicatore della Situazione Economica Equivalente introdotto dai decreti legislativi n. 109 e n. 130, da successive ed eventuali modifiche e dalle norme di attuazione. Viene pertanto adottato l insieme delle disposizioni normative, diramate anche a fini illustrativi, a livello nazionale. Vengono adottati altresì i criteri ISEE eventualmente definiti da normative regionali per prestazioni erogate o finanziate dalle regioni. Con le disposizioni del presente regolamento vengono previsti ulteriori criteri di selezione dei beneficiari di particolari prestazioni, nonché la definizione delle voci da computare ai fini del calcolo del reddito e l eventuale individuazione di soggetti estratti dal nucleo familiare anagrafico.

5 Le tabelle di contribuzione e le quote relative al costo dei servizi verranno rideterminate annualmente nell ambito dei criteri di cui al presente regolamento con delibera di Giunta Comunale. Possono altresì essere modificate durante l anno per sopravenute esigenze non programmabili. Art. 8 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA Ad ogni richiesta di prestazione agevolata deve essere allegata la dichiarazione sostitutiva unica e la conseguente certificazione del valore ISEE, previa trasmissione dei dati all INPS. Verranno prese in considerazione nel corso dell anno variazioni di composizione del nucleo familiare o delle componenti reddituali o patrimoniali tali da comportare una ridefinizione significativa della capacità economica. Coloro che non presentano alcuna dichiarazione sostitutiva vengono inseriti nella fascia più elevata di contribuzione ovvero non verranno per essi erogate le prestazione economiche richieste. Verranno inseriti nella fascia più elevata anche coloro che presentano dichiarazioni incomplete o che si rifiutano di documentare, a richiesta dell ente erogatore, gli elementi di completezza e veridicità dei dati dichiarati. Art. 9 - CONTROLLO E VERIDICITA DELL AUTODICHIARAZIONE Gli uffici comunali possono controllare la veridicità e la congruità delle informazioni fornite. Al riguardo gli uffici possono verificare eventuali discordanze con i dati in possesso nella propria banca dati (dati anagrafici, composizione del nucleo, dati catastali). Può essere anche richiesta documentazione integrativa volta a documentare la veridicità e la completezza dei dati. Resta ferma la competenza prevista dalla legge per le verifiche assegnate alla Guardia di Finanza, alla quale l amministrazione comunale si riserva di chiedere riscontro dell esattezza dei dati segnalati. Qualora venisse riscontrata una discordanza tra quanto dichiarato nelle certificazioni e la condizione accertata, l interessato potrà continuare a fruire del servizio e/o dell agevolazione alle condizioni rilevate dall accertamento con inserimento nella fascia reddituale appropriata. La nuova quota verrà applicata dal primo giorno del mese successivo a quello in cui ha avuto luogo l accertamento, con obbligo di versamento della maggiore quota per i periodi pregressi dalla data di concessione del servizio. Qualora l accertamento dovesse riscontrare il pagamento di somme non dovute, le nuove tariffe vengono applicate dal mese successivo all accertamento ferma restando la restituzione delle maggiori quote pregresse dalla data di concessione del servizio. Per casi di particolare gravità o di dolo, ferme restando più gravi sanzioni di legge per le quali potranno essere fatte segnalazioni all autorità giudiziaria, è possibile la sospensione del servizio o della prestazione secondo quanto previsto dall art. 75 del D.P.R n. 445.

6 Art PARTICOLARI CERTIFICAZIONI REDDITTUALI Per tutte le prestazioni sociali assistenziali, oggetto del presente regolamento, concorreranno alla determinazione della situazione economica tutte le provvidenze esenti IRPEF, anche di natura risarcitoria, a qualsiasi titolo percepite (rendite INAIL, pensioni ed assegni sociali, prestazioni economiche connesse all invalidità civile, pensioni di guerra e tabellari, ecc.) Per gli interventi relativi al Reddito minimo di inserimento e all integrazione delle rette di ospitalità presso i servizi residenziali, saranno richieste ad integrazione della valutazione ISEE le seguenti dichiarazioni e/o documentazioni: 1. certificazione reddituale al momento della richiesta e relativa all anno solare precedente; 2. dichiarazione relativa ad altri interventi socio-assistenziali erogati da enti privati o pubblici; 3. dichiarazione del richiedente contenente indicazioni relative ai parenti tenuti agli alimenti, alla composizione del nucleo familiare, compresi i conviventi di fatto senza legami di parentela, alla situazione occupazionale e reddituale dei medesimi. Per i servizi di parziale e/o totale sostituzione del nucleo familiare, verranno considerate nel calcolo ISEE le indennità di accompagnamento secondo i seguenti parametri: -in misura del 50% per i servizi di assistenza domiciliare, pasti a domicilio, servizio di accompagnamento, telesoccorso, educativa domiciliare, soggiorno di vacanza per disabili; -in misura del 80% per centro diurno e notturno, centro socio educativo, servizio di formazione all autonomia; -in misura del 100% per servizi residenziali di comunità. Ogni erogazione economica derivante da contributi, integrazioni, assegni a titolo assistenziale concorrerà a determinare il reddito reale di ciascun richiedente nel caso di ulteriori e diverse richieste di servizi ed integrazione economica. Art COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE PER CASI PARTICOLARI Per facilitare percorsi di integrazione sociale dei portatori di handicap in stato di gravità e la permanenza a domicilio di persone con la compromissione dell autonomia si assume la valutazione reddituale dei seguenti componenti il nucleo familiare: - per le prestazioni riguardanti i servizi diurni e gli interventi domiciliari assistenziali si considera il reddito del solo portatore di handicap in stato di gravità, maggiorenne, con esclusione degli altri familiari anche se anagraficamente compresenti nel nucleo familiare; - per gli interventi resi a domicilio in favore degli anziani si considera il reddito della persona anziana e del coniuge, con esclusione degli altri familiari, anche se anagraficamente presenti nel nucleo familiare. Si prende altresì a riferimento un nucleo familiare estratto dalla composizione base della famiglia anagrafica, nel caso eccezionale in cui, a seguito di specifica relazione del servizio sociale, sia evidenziata una particolare esigenza di tutela del richiedente la prestazione, ovvero possano derivare gravi compromissioni della convivenza familiare, in relazione alla valutazione reddituale della capacità economica dell intera famiglia.

7 Art TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI E DEI SERVIZI Le prestazioni in atto, articolate sulla diversità dei bisogni, sono le seguenti: A) Servizio: Segretariato e promozione sociale. B) Interventi di sostegno al reddito: Reddito Minimo di Inserimento, rimborsi ticket, riduzioni ICI, rimborso riscaldamento, contributi economici straordinari (interventi d urgenza e per emergenze sociali). C) Interventi rivolti alle persone con compromissione dell autonomia: servizi di cura domiciliare, pasti a domicilio, telesoccorso, centro diurno e notturno, accompagnamento, affidamento familiare, servizi a carattere residenziale, minialloggi protetti. D) Interventi a favore di disabili: centro socio educativo, servizio formazione all autonomia, educativa domiciliare, assistenza all autonomia personale. E) Interventi di sostegno e o di sostituzione al nucleo familiare: servizio educativo domiciliare, affidamento familiare, comunità minori. F) Interventi di prevenzione, socializzazione e animazione: soggiorni di vacanza anziani, disabili, minori.

8 MODALITA DI ACCESSO AI SERVIZI ALLEGATO A SERVIZIO- SEGRETARIATO E PROMOZIONE SOCIALE Le funzioni del servizio sociale professionale sono finalizzate alla lettura e decodificazione della domanda sociale, alla presa in carico della persona, della famiglia e del gruppo sociale, all attivazione ed integrazione dei servizi e delle risorse in rete, all accompagnamento e all aiuto nel processo di promozione ed emancipazione, in riferimento al dettato dell art.22 della legge 328\00. La funzione di segretariato sociale risponde all esigenza primaria dei cittadini di: avere informazioni complete in merito ai diritti, alle prestazioni, alle modalità di accesso ai servizi; conoscere le risorse sociali disponibili nel territorio in cui vivono, che possono risultare utili per affrontare esigenze personali e familiari nelle diverse fasi della vita. In particolare l attività di segretariato sociale è finalizzata a garantire: unitarietà di accesso, capacità di ascolto, funzione di orientamento, funzione di filtro, funzione di osservatorio e monitoraggio dei bisogni e delle risorse, funzione di trasparenza e fiducia nei rapporti tra cittadino e servizi. E quindi un livello informativo e di orientamento indispensabile per evitare che le persone esauriscano le loro energie nel procedere, per tentativi ed errori, nella ricerca di risposte adeguate ai loro bisogni. Per essere maggiormente efficace, la funzione di segretariato sociale sarà progettata ed attuata in modo collaborativo ed integrato, in relazione ad intese accordi e convenzioni, con tutti gli attori della rete sociale e le organizzazioni solidali presenti nel territorio, cioè con le forme di cittadinanza attiva nella tutele dei soggetti deboli e nella promozione dei loro diritti. La realizzazione degli interventi sociali orientati al soddisfacimento dei bisogni comunitari deve essere realizzata in un ottica di promozione sociale valorizzando le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio, la partecipazione attiva dei cittadini, incoraggiando le esperienze aggregative, promovendo la rete della solidarietà comunitaria. Sul piano organizzativo è istituito un servizio, caratterizzato da modalità accoglienti, dotato di professionalità idonee, tecnicamente capaci di assolvere le funzioni sopra indicate e fornito dei necessari strumenti. Esso è al servizio del cittadino in orari facilitanti l accesso, stabiliti e divulgati ai cittadini, ed eventualmente su appuntamento al fine di garantire risposte sempre più individualizzate e mirate.

9 ALLEGATO B INTERVENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO A) REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO Viene acquisito quale misura di contrasto della povertà e di sostegno al reddito e riferimento di base per la definizione dei livelli di minimo vitale, l istituto del Reddito Minimo di Inserimento previsto dal D.Lgs. n.237 del 18/06/98 e successive modificazioni e richiamato all art.23 della L.328\00, ritenuto trasferimento monetario integrativo del reddito. L importo è definito nella misura base della pensione sociale definita dall INPS e parametrato sulla scala di equivalenza in base alla composizione del nucleo familiare e delle maggiorazioni così come previsto dalla normativa ISEE e annualmente rideterminato. Tale assegno, destinato a superare concrete situazioni di povertà e di marginalità sociale, con programmi di reinserimento sociale, può essere erogato per un massimo di sei mesi prorogato di altri sei mesi. Può essere erogato a soggetti privi di reddito ovvero con un reddito che, tenuto conto di qualsiasi emolumento a qualsiasi titolo percepito e da chiunque erogato, non sia superiore alla soglia di povertà stabilita. I soggetti destinatari devono essere privi di patrimonio sia mobiliare ( titoli, azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, depositi bancari e postali, accantonamenti assicurativi) che immobiliare, fatta eccezione per la proprietà immobiliare abitativa adibita ad abitazione principale, il cui valore ICI non sia superiore a ,00 e la cui tipologia catastale sia compresa tra A 2 e A6. L erogazione dell intervento economico è subordinata all accettazione, da parte del soggetto, degli impegni derivanti da un programma personalizzato di integrazione sociale, elaborato in accordo con il Servizio sociale, che tenga conto delle caratteristiche e delle possibilità del soggetto e del suo nucleo familiare e che preveda quale obiettivo finale l autonomia economica e lavorativa. L integrazione al reddito minimo di inserimento potrà essere erogato oltre che come assegno continuativo in denaro anche nelle seguenti forme sostitutive (parziali o totali): a) Erogazione di beni in natura consistenti in buoni per l acquisto di generi alimentari, buoni per la consumazione di pasti in mense o trattorie convenzionate; b) Pagamento di fatture, conti ed obbligazioni a carico dell utente ad esempio fatture di consumi di rete (gas, acqua ed energia elettrica). c) Pagamento rette di frequenza o quote mensa e trasporti. d) Interventi straordinari una-tantum per situazioni urgenti di eccezionale bisogno. e) Contributi economici con impegno alla restituzione. Sono erogati nelle situazioni in cui la persona o la famiglia richiedente si trovino in condizione di temporanea difficoltà economica ad affrontare le spese impreviste e vi sia legittima aspettativa di erogazioni pensionistiche, assistenziali, previdenziali o economiche in genere. L erogazione del contributo si configura come anticipazione di una somma di denaro che vincola il beneficiario alla restituzione. Per tutti gli interventi di ordine economico continuativo verrà valutata la possibilità di contribuzione diretta da parte dei tenuti agli alimenti ai sensi del Codice Civile, con particolare riferimento a genitori e figli.

10 B) ALTRE FORME PREVISTE DI SOSTEGNO ECONOMICO A coloro che possiedono un reddito ISEE, accertato ai sensi dei D.Lgs. n. 109/98 e n.130/00, inferiore alle soglie annualmente stabilite dalla Giunta Municipale, anche sulla scorta di specifici accordi con le organizzazioni del territorio, verranno erogati a richiesta: a. Rimborsi di spese sanitarie, farmaceutiche, diagnostiche e visite specialistiche, purché eseguite presso strutture regolarmente convenzionate con il sistema sanitario nazionale. E previsto il rimborso del costo relativo ai farmaci nella misura percentuale prevista dal livello di reddito ISEE corrispondente, con un limite annuo di rimborso, relativamente alla spesa realmente sostenuta e certificata (fotocopia prescrizione medica e scontrino fiscale corrispondente). I rimborsi verranno effettuati a cadenza annuale, e, se necessario, con priorità alle persone più deboli economicamente e al rimborso dei farmaci essenziali, documentati da certificazione del medico curante. E inoltre istituito un ticket service da erogare in forma anticipata agli aventi diritto con reddito ISEE inferiore ai limiti fissati annualmente per l acquisto di farmaci. Tutto ciò nei limiti annuali di disponibilità di bilancio. b. Verranno rimborsate le spese di riscaldamento (con un limite massimo di spesa) ai possessori di un reddito ISEE predeterminato. Per coloro che utilizzano per il riscaldamento fonti energetiche alternative (solare, eolico, legna...) si riconoscerà un importo forfettario. Qualora la somma stanziata risulti insufficiente verranno riparametrati i rimborsi con maggior penalizzazione dei redditi più alti. Gli assegnatari di alloggi Aler non fruiranno del contributo riscaldamento in quanto già prevista dall Aler stessa la possibilità di richiesta sul fondo sociale appositamente istituito. c. Detrazioni ICI secondo il Regolamento annualmente stabilito; d. Esonero TARSU qualora il reddito ISEE sia inferiore alla soglia annualmente determinata; e. Saranno inoltre applicate le diverse forme di sostegno economico relative a norme di legge nazionali e regionali già vigenti ( assegni di maternità e del nucleo famigliare art.65 e 66 legge 448/98, fondo di sostegno all accesso all abitazione art.11 legge n.431/98), nonchè i buoni sociali definiti per particolari categorie a livello zonale. f. Contributi economici straordinari per situazioni di emergenza sociale. Tutte le tipologie di contributo sopra descritte concorrono a determinare il reddito reale di ciascun singolo nucleo richiedente e pertanto verranno reciprocamente conteggiate nel caso di ulteriori e diverse richieste di integrazioni economiche. C) INTERVENTI D URGENZA ED EMERGENZA PER I SENZA FISSA DIMORA Gli interventi urgenti erogati ad indigenti di passaggio ovvero, a dimessi dal carcere o, comunque, a cittadini non domiciliati, né dimoranti né residenti nel Comune, e che non abbiano titolo valido alla permanenza nel Comune, non sono soggetti alla normativa di cui ai

11 punti precedenti. L erogazione può consistere, a seconda dei bisogni evidenziati, in una sola o più prestazioni, tra quelle di seguito specificate: acquisto diretto di generi di prima necessità; uno o più buoni pasto da consumare presso le mense convenzionate; acquisto diretto di biglietti ferroviari personali, non trasferibili, per il raggiungimento della località di residenza, ovvero quella di destinazione; erogazione di contributi in denaro, nei casi in cui non si possa intervenire secondo le modalità indicate in precedenza. D) INTERVENTI PER L EMERGENZA ALLOGGIATIVA Il servizio ha l obiettivo di dare temporaneo alloggio a persone o nuclei rimasti senza abitazione in seguito ad eventi imprevisti, incendi, sgomberi, ecc La temporaneità è fissata in mesi 6 rinnovabili. Sono ammissibili al servizio persone in condizioni di limitata autonomia personale e nuclei familiari con minori. L ammissione al servizio è richiesta dal servizio sociale competente che accerta, tra l altro, i seguenti requisiti: residenza anagrafica ed effettiva nell alloggio oggetto dell intervento imprevisto; incapacità o impossibilità a reperire a breve un alloggio sul mercato privato; Le procedure relative all ammissione, così come le prestazioni garantite sono precisate con apposito Regolamento.

12 ALLEGATO C INTERVENTI RIVOLTI ALLE PERSONE CON COMPROMISSIONE DELL AUTONOMIA A) SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Le prestazioni di assistenza domiciliare sono rivolte alle persone permanentemente o temporaneamente impossibilitate a svolgere in modo autonomo e continuativo le funzioni fondamentali della vita quotidiana. Il sevizio di assistenza domiciliare è costituito dal complesso delle prestazioni di natura socio assistenziale predisposte al fine di consentire la permanenza del soggetto nel normale ambiente di vita e di ridurre le esigenze di ricorso a strutture residenziali. Il servizio è pertanto orientato a: stimolare la persona affinché mantenga relazioni soddisfacenti con l ambiente sociale in modo da prevenire l isolamento e gli stati di emarginazione; dare sostegno alla famiglia per alcune ore settimanali sollevando la stessa dall assistenza continuativa al parente non più autonomo; contribuire nell aiuto per l igiene personale e nelle prestazioni domestiche alla persona in difficoltà. Il servizio di assistenza domiciliare, coordinato dal Servizio Sociale Comunale, viene svolto da ausiliarie socio-assistenziali, appositamente preparate a tale scopo. Ai sensi della legge 328/2000 il servizio potrà essere erogato direttamente dai soggetti accreditati utilizzando lo strumento dei voucher, già introdotto a livello regionale per gli aspetti sanitari e socio-sanitari. La domanda per l attivazione del servizio va inoltrata all Assistente Sociale del Comune di riferimento che, secondo quanto previsto dal Protocollo d intesa con l Asl, attraverso una visita domiciliare effettuata con personale infermieristico, utilizzando una specifica scheda di valutazione, potrà accogliere la richiesta e predisporre il piano di intervento individualizzato sulla base del bisogno, definendo i tempi e le modalità di intervento. B) SERVIZIO PASTI E RISTORAZIONE Il pasto a domicilio risponde a necessità di adeguata alimentazione di persone anziane, disabili e/o in condizioni di particolare disagio;. viene garantito nelle seguenti situazioni: a - mancanza di familiari in grado di provvedere direttamente; b - condizioni di carente o assente autosufficienza psico fisica. Il servizio è previsto dal lunedì al sabato; laddove sussista la necessità, è possibile il pasto anche la domenica con la consegna doppia del sabato. Il costo del pasto a carico dell utenza viene determinato annualmente. Il sevizio viene è attivato su valutazione delle condizioni sovraesposte da parte del Servizio Sociale

13 Il servizio ristorazione, effettuato in convenzione presso la locale R.S.A. "Villa dei Fiori" o presso le trattorie convenzionate, consente il medesimo servizio descritto sui pasti a domicilio con in.piu'l'opzione di utilizzare una struttura esterna che consenta spazi e momenti di socializzazione. C) SERVIZIO LAVANDERIA E STIRERIA Il servizio viene garantito in casi eccezionali presso la lavanderia della Casa di Riposo, con un tariffario concordato, esclusivamente a persone sole non in possesso della strumentazione necessaria per provvedere autonomamente o di parenti in grado di provvedere. Per la straordinarietà della sua attivazione il servizio non prevede criteri specifici di accesso ma una valutazione complessiva dell'effettivo bisogno da parte del Servizio Sociale. D) SERVIZIO DI TELESOCCORSO Il servizio di telesoccorso consiste in un sistema che permette di rilevare tempestivamente i bisogni della persona al domicilio attraverso un apparecchio che, utilizzando la linea telefonica, consente un collegamento immediato con un centro specializzato in grado di organizzare in modo mirato, rapido ed efficace, interventi di emergenza 24 ore su 24. Il servizio di telesoccorso integra i servizi della rete assistenziale contribuendo alla definizione e al potenziamento dei servizi rivolti alle persone con compromissione dell autonomia. Il servizio di telesoccorso è strettamente connesso al persistere delle condizioni socioambientali e sanitarie che ne hanno determinato l accoglimento e comporta l accettazione delle condizioni organizzative. Attualmente viene delegato all ASL che cura i rapporti con la ditta appaltata e attiva il servizio con una valutazione dell U.V.G. previa segnalazione del servizio sociale. D) CENTRO DIURNO E NOTTURNO Il Centro Diurno per Anziani risponde alle esigenze di: - ricreare un minimo di relazione sociale per gli anziani che presentano perdita parziale della loro autonomia; - coniugare il sollievo alle famiglie con anziani a carico e l offerta di attività preventive, riabilitative, ricreative, di socializzazione sia per persone non autosufficienti fisiche sia per affetti da demenza senile; - promuovere la partecipazione, il contatto sociale a quegli anziani che pur non presentando riduzione all'autonomia, non sono sufficientemente integrati nel tessuto sociale; - proporre appuntamenti creativi, culturali e sociali tali da configurarsi come potenziamento e qualificazione delle unità di offerta fornite dalle associazioni degli anziani. Le attività previste per il Centro Diurno comprendono: - interventi di animazione: ordinata successione di attività che coinvolgano l'anziano, come la terapia occupazionale (ad esempio il laboratorio di teatro, le attività manipolative, la preparazione di feste, ); - interventi di informazione ed educazione (ad esempio una corretta alimentazione ed assunzione di farmaci, ).

14 E) CENTRO DI AGGREGAZIONE ANZIANI La struttura creata presso Villa Zanardelli assolve alla funzione di erogare servizi aggregativi quali biblioteca, teatro, servizi sociali, parco, punto ristoro, palestra e laboratori, servizi di patronato Viene gestito in economia attraverso un Comitato di gestione e l accesso è libero. F) SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO Sono utenti del servizio sono gli anziani ultrassessantacinquenni e gli invalidi civili riconosciuti in misura pari o superiore al 66% (handicappati minori o adulti) le cui famiglie di appartenenza non siano in grado di provvedere all accompagnamento. Il servizio viene erogato tramite mezzo e personale comunale alle categorie di persone di cui sopra secondo la seguente tipologia di richiesta: - trasporto presso Centri di Formazione Professionale; - trasporto presso Centri di Riabilitazione, Centri Diurni e Notturni e Centro di Aggregazione; - trasporto per terapie particolari o visite specialistiche; - trasporto minori soggetti a provvedimento dell Autorità Giudiziaria; - trasporto presso sedi scolastiche e/o lavorative. E possibile che vengano trasportati gli eventuali accompagnatori dei soggetti richiedenti. Per il servizio di accompagnamento, che si configura come servizio complementare al S.A.D, viene addebitato all utente il costo in rapporto al tempo impiegato, utilizzando come base il costo orario S.A.D. e la relativa tabella di contribuzione. Per le richieste occasionali, il calcolo viene effettuato trimestralmente sulla base del rendiconto dei servizi di accompagnamento effettuati. Per i servizi di accompagnamento continuativi il calcolo verrà effettuato mensilmente con gli stessi criteri. Per il servizio di accompagnamento presso le sedi scolastiche di minori in età di scuola dell'obbligo verranno applicate le stesse tariffe previste per il trasporto scolastico. Per gli accompagnamenti individuali, non specificatamente programmati, deve essere inoltrata richiesta al servizio sociale che la valuterà in relazione alle reali necessità dell utente ed alla disponibilità del mezzo. G) MINI ALLOGGI PER ANZIANI Sul territorio sono presenti due diverse tipologie di alloggi protetti: un gruppo gestito dalla locale R.S.A. che prevede l'utilizzo dei servizi assistenziali già presenti in loco; un secondo gruppo per un totale di 11 alloggi a cui accedono le persone anziane e/o disabili attraverso uno specifico bando a carattere annuale. Per quanto riguarda il primo gruppo l'accesso viene regolamentato direttamente dalla R.S.A.; per gli alloggi comunali di Villa Zanardelli i criteri di accesso del bando fanno riferimento al reddito, allo stato di salute e alla tipologia di alloggio in cui la persona anziana abita al momento della domanda.

15 H) AFFIDAMENTO FAMILIARE Al fine di favorire la permanenza della persona anziana nel proprio contesto famigliare e supportare interventi solidaristici e\o di comunity care nonché promuovere iniziative ed esperienze di auto aiuto e di reciprocità, è previsto l affidamento di persone anziane e inabili a nuclei familiari e/o a organizzazioni volontarie su specifico progetto individuale concordato con il Servizio sociale. Viene richiesta un assistenza nello svolgimento degli atti quotidiani della vita ed un accurata sorveglianza, ad un nucleo familiare diverso da quello di appartenenza e disponibile a garantire le prestazioni suddette. Per sostenere tali progetti di affido, verrà corrisposto un contributo economico mensile pari a euro 250,00. I) SERVIZI A CARATTERE RESIDENZIALE Le modalità di accesso a tali servizi prevedono nel caso di persone anziane una richiesta individuale ed una valutazione socio-sanitaria integrata. Nel caso di persone disabili, la proposta di ricovero deve pervenire dal Dipartimento Handicap ed essere condivisa dal Servizio sociale comunale. Qualora il servizio residenziale individuato sia al di fuori del contesto territoriale A.S.L. provinciale viene comunque garantita la libertà di scelta dell'utente o dei suoi familiari, ma si farà riferimento per quanto riguarda l'integrazione economica, al costo massimo dei servizi equivalenti sul nostro territorio. Le modalità di contribuzione per i servizi a carattere residenziale per utenti nonautosufficienti sono: a) Versamento diretto da parte dei familiari delegati alla riscossione dell intero reddito annuo del ricoverato (comprese pensione di invalidità civile, indennità di accompagnamento, rendite INAIL, pensioni di guerra) alla struttura accettante che provvederà totalmente ai bisogni socio assistenziali della persona. b) Dichiarazione del richiedente circa il proprio patrimonio mobiliare (ad es. depositi e conto correnti bancari e postali, titoli di Stato, azioni e obbligazioni, ecc.) e i beni immobili (abitazioni, terreni, aree fabbricabili, ecc.). c) Calcolo ISEE sul nucleo familiare di ciascuno dei parenti tenuti agli alimenti, ai sensi dell art.433 del Codice Civile. d) I figli e i genitori contribuiranno in misura intera secondo la tabella per i servizi residenziali. e) I fratelli contribuiranno nella misura del 50 % della quota tabellare prevista per i figli. f) I nipoti contribuiranno nella misura del 30 % della quota tabellare per i figli. g) La quota garantita all ospite anziano non autosufficiente per spese personali sarà di.50,00 mensili, per i disabili con bisogni di relazione la somma è determinata in.100,00; h) Non è prevista alcuna integrazione comunale qualora la persona ricoverata sia autosufficiente, mentre situazioni particolari di parziale autosufficienza potranno essere singolarmente valutate. i) Per i richiedenti l integrazione titolari, ma non ancora percettori di indennità di accompagnamento, verrà comunque concordata come percepita la medesima indennità. l) Ai ricoverandi in possesso di proprietà o altro diritto reale (usufrutto ecc.) non verrà riconosciuta alcuna somma fino all estinzione del bene in possesso;

16 m) Per i ricoveri di durata temporanea valutati come necessari dal Servizio Sociale verranno applicati i medesimi criteri previsti per i ricoveri definitivi, con la salvaguardia del patrimonio relativo alla casa in uso abitazione; L) RICOVERI DI SOLLIEVO: Sono considerati ricoveri di sollievo accoglienze temporanee in servizi residenziali di persone in condizione di disabilità normalmente assistite in famiglia per le quali il servizio sociale di base individui la necessità e/o l opportunità di un periodo temporaneo di allontanamento dal nucleo familiare convivente. Il periodo di sollievo è sostenuto dall intervento comunale per un periodo annuale massimo di 30 giorni; periodi superiori possono essere richiesti dal servizio sociale proponente in considerazione di particolari situazioni familiari o di particolare gravità della condizione della persona disabile. L intervento è erogato presentando la richiesta al Servizio Sociale. Le modalità di contribuzione sono le medesime previste per i servizi residenziali.

17 ALLEGATO D SERVIZI PER DISABILI A) CENTRI SOCIO -EDUCATIVI Il centro socio-educativo è definito una struttura integrata non residenziale che accoglie giornalmente soggetti con notevole compromissione dell autonomia e delle funzioni elementari. Il C.S.E. mira alla crescita evolutiva dei soggetti, con l obiettivo da un lato di sviluppare ove possibile le capacità residue e dall altro di operare per il massimo mantenimento dei livelli acquisiti. E un servizio sovracomunale regolamentato da uno specifico Protocollo d intesa concordato e sottoscritto tra gli Enti Gestori (Cooperative), l Asl provinciale e gli Enti Locali. L'inserimento avviene su progetto individuale concordato fra Comune, Dipartimento Handicap dell'asl e Ente Gestore. La quota di compartecipazione al costo del servizio, comprensiva di pasto e trasporto, viene stabilita percentualmente sul costo massimo del servizio e in relazione al reddito ISEE rilevato. E possibile l inserimento presso strutture extra ambito territoriale qualora non vi siano posti nelle strutture zonali, ovvero qualora si debbano salvaguardare particolari inserimenti già in corso. B) SERVIZIO DI FORMAZIONE PER L AUTONOMIA I centri di formazione all autonomia, le cui attività sono attuate nella forma di nucleo diurno, hanno valenza terapeutica/riabilitativa, educativa e di tipo occupazionale (non lavorativo). Hanno finalità di orientare gli utenti, per i quali ciò risulta possibile, verso altri servizi (integrazione lavorativa, inserimento lavorativo ecc.) e di sviluppare l autonomia personale e relazionale per favorire l integrazione sociale dell utente e della sua famiglia. Il servizio prevede anche l attuazione di esercitazione all autonomia, da svolgersi all esterno del CFA in luogo lavorativo. La quota di contribuzione a carico delle famiglie è determinata annualmente, in percentuale, rispetto al costo del servizi, secondo le tabelle predisposte. C) SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE Al fine di sostenere i nuclei familiari con presenza di situazioni di handicap nelle proprie responsabilità socio-educative, nonché supportare e sviluppare l autonomia e le capacità possibili delle persone disabili possono essere attivati progetti individuali di intervento educativo domiciliare. I programmi di intervento educativo dovranno prevedere in modo preciso modalità, tempi, obiettivi, compartecipazione economica. Essi potranno avere una durata di sei mesi, prorogabili previa attenta valutazione dei risultati.

18 Trattandosi di situazioni molto diversificate e complesse possono essere individuate, a cura del Servizio Sociale, proposte e percorsi alternativi mirati al raggiungimento di una soddisfacente vita di relazione nonchè del maggior livello di autonomia consentito. L applicazione della compartecipazione economica al costo del servizio potrà essere prevista qualora la medesima si connoti come elemento educativo e di partecipazione nel contesto del progetto di intervento, ovvero qualora non venga condivisa dalla famiglia altra proposta educativa integrativa di sollievo formulata dal Servizio Sociale e più rispondente ai bisogni della persona disabile. Per l eventuale compartecipazione a carico dell utente si farà riferimento alle tariffe agevolate previste per il servizio di assistenza domiciliare per le persone con compromissione dell autonomia. E previsto l introduzione per tale servizio, del voucher sociale. D) SERVIZIO DI ASSISTENZA ALL AUTONOMIA PERSONALE Al fine di garantire l effettiva realizzazione dell integrazione scolastica per la frequenza obbligatoria dei minori disabili residenti, sono previsti interventi specialistici che puntino al sostegno globale per attenuare le difficoltà dell handicap. Tale obiettivo è concretamente perseguito attraverso assistenti all autonomia che collaborano con il personale scolastico, insegnante ed ausiliario, al disegno formativo condiviso nel Piano Educativo Individualizzato. La richiesta di attivazione effettuata dall Istituto scolastico, su proposta del Dipartimento Handicap dell Asl, viene valutata nel suo insieme (monte ore, articolazione delle competenze, tipologia delle risorse) dal Servizio Sociale del Comune che programma e gestisce tali interventi. Tenuto conto delle necessità e delle difficoltà di integrazione dei portatori di handicap, tali interventi potranno essere attivati anche per consentire la partecipazione dei minori alle attività ricreative estive proposte sul territorio.

19 ALLEGATO E INTERVENTI DI SOSTEGNO E\O SOSTITUZIONE AL NUCLEO FAMILIARE A) SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE Per le situazioni a rischio che presentano incisive difficoltà e carenze dal punto di visita familiare e genitoriale e laddove sussiste un decreto del Tribunale per i Minorenni con precise prescrizioni, è possibile l erogazione di un intervento educativo domiciliare. Tale servizio rivolto sia a situazioni di disagio conclamato che a casi di significativo disadattamento, si connota come un intervento di supporto alle responsabilità familiari ed alla genitorialità finalizzato al recupero delle risorse potenziali della famiglia, al rinforzo dei ruoli e delle relazioni interne e con l ambiente sociale circostante. I servizio di educativa domiciliare potrà essere attivato sulla base di uno specifico progetto individuale redatto dagli operatori della Comunità Montana previa approvazione del Servizio Sociale del Comune; i programmi di intervento educativo dovranno prevedere in modo preciso modalità, tempi, obiettivi, compartecipazione economica. Stante l emergenza delle condizioni socio familiari nonché le prescrizioni di intervento del Tribunale per i Minorenni, l applicazione della compartecipazione economica al costo del servizio verrà singolarmente valutata qualora la medesima si connoti come elemento educativo e di partecipazione nel contesto del progetto individuale di intervento. Per l eventuale compartecipazione a carico dell utente si farà riferimento alle tariffe agevolate previste per il servizio di assistenza domiciliare per le persone con compromissione dell autonomia. B) AFFIDAMENTO FAMILIARE Al fine di rafforzare e promuovere l affidamento familiare come modalità positiva di risposta al disagio familiare, spesso alternativa all istituzionalizzazione, si individuano come di seguito specificati interventi economici di supporto. L affidamento familiare di minori in situazione di difficoltà e per i quali è temporaneamente impossibile rimanere presso il proprio nucleo d origine è disciplinato dalla Legge 28 marzo 2001, n Ai nuclei familiari che accolgano minori in affidamento, il Comune erogherà un contributo economico mensile nella misura di seguito indicata: per i minori fino ai 14 anni :. 260,00 per i minori dai 14 ai 18 anni : se studenti:. 300,00 se possessori di un proprio reddito: non è prevista alcuna somma Per situazioni che richiedano un particolare impegno da parte del nucleo affidatario (minori handicappati o gravemente disadattati o che necessitino di costose cure mediche non mutuabili) l intervento economico per l affidamento potrà essere elevato fino ad un massimo del 25% del contributo.

20 Il contributo verrà erogato ai nuclei affidatari per quei minori la cui famiglia originaria sia residente nel nostro Comune. C) COMUNITA ALLOGGIO Nel quadro degli interventi di sostituzione del nucleo familiare è individuato l inserimento comunitario di minori per situazioni di emergenza e di grave difficoltà familiare. Tale misura di ospitalità ha carattere di eccezionalità e transitorietà in attesa di reinserimento nell ambiente d origine ovvero della collocazione in un nuovo nucleo familiare. Stante l emergenza delle condizioni socio familiari nonché le prescrizioni di intervento del Tribunale per i Minorenni, l applicazione della compartecipazione economica al costo del servizio verrà singolarmente valutata qualora la medesima si connoti come elemento educativo e di partecipazione nel contesto del progetto complessivo di intervento. Tenuto conto dell obbligatorietà degli interventi nonché della gravità delle situazioni e della necessità di tutela dei minori, si ritiene di sostenere l intervento ponendo a carico del bilancio comunale il 50% dell onere derivato dalla retta di ospitalità. Per il calcolo della quota parte si farà riferimento alle percentuali stabilite nella specifica tabella. D) ATTIVITA'ESTIVE Al fine di sostenere i nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano e di favorire occasioni di socializzazione, l'amministrazione Comunale organizza attività estive per minori da 3 a 6 anni. La frequenza al servizio è subordinata all'iscrizione, le cui modalità e tempi vengono definiti annualmente sulla base di una specifica informativa diffusa tramite le scuole materne.

21 ALLEGATO F INTERVENTI DI SOCIALIZZAZIONE-ANIMAZIONE A) SOGGIORNI CLIMATICI La vacanza, per le persone anziane, rappresenta un utile momento di incontro, l interruzione di un ritmo di vita spesso monotono, l integrazione fra coloro che vivono in modo autosufficiente e coloro che si trovano in situazioni di tipo protetto. Essendo ritenuto un servizio di secondo livello, importante ma non indispensabile, si ritiene di supportare esclusivamente le fasce economicamente più deboli con reddito annuo inferiore al reddito da pensione sociale. Si prevede un supporto economico per la partecipazione ai soggiorni climatici di disabili e minori che vivono in famiglia in condizioni economiche disagiate. Viene garantita la libertà di scelta della struttura, mentre l'integrazione verrà rapportata al costo massimo per l intero soggiorno (massimo 15 giorni). I minori ed i disabili potranno essere inseriti sia in strutture private che convenzionate con riserva di posti per utenti del nostro territorio. Le modalità di intervento potranno essere indifferentemente l'integrazione diretta alla famiglia o il versamento alla struttura accettante. Verranno comunque valutati i luoghi di soggiorno rispetto agli standard previsti dalla Regione per tale tipologia di servizio. Gli interventi economici saranno determinati secondo le percentuali definite nella specifica tabella

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