La valutazione delle piccole e medie imprese
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- Silvano Arrigo Guglielmi
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1 La valutazione delle piccole e medie imprese La valutazione delle piccole e medie imprese Giugno 2007 La valutazione delle piccole e medie imprese 1
2 Introduzione La valutazione di imprese di piccole dimensioni, di solito società di persone o ditte individuali, pone una serie di forti limitazioni circa la disponibilità delle fonti informative, utilizzabili per le altre tipologie d'imprese. L assenza di un bilancio pubblico determina, infatti, l impossibilità di assumere informazioni sulle principali grandezze economico finanziarie che contraddistinguono i risultati della gestione. Cosa fare quindi? Si valuta in maniera molto più approfondita l imprenditore in luogo della valutazione dell azienda, dando maggiore enfasi alle verifiche qualitative rispetto a quelle quantitative che non sono disponibili o spesso non sono affidabili (anche se è possibile presumere che per via informale e personale talune notizie possano comunque essere ottenute). In genere, i dati relativi a volumi di fatturato, numero di dipendenti, principali clienti e fornitori sono spesso discussi all atto dell attivazione di una qualsiasi relazione commerciale. Questo metodo di valutazione non è solo il frutto della mancanza di un bilancio pubblico, ma ha una sua logica intrinseca: molto spesso la piccola impresa coincide con la figura dell'imprenditore e quindi è logico che le valutazioni sull'azienda coincidano con le valutazioni sull'imprenditore, sulle sue motivazioni, capacità, esperienze, prospettive. Informazioni pregiudizievoli Sono le verifiche più importanti che devono essere fatte in quanto un eventuale presenza di eventi pregiudizievoli a carico del titolare o dell'impresa rischia di pregiudicare qualsiasi altra possibilità di aprire una fornitura commerciale. Dalla nostra esperienza, con il conforto di dati statistici, sappiamo inoltre che la frequenza di eventi pregiudizievoli su ditte individuali e società di persone è molto più alta rispetto alle società di capitali, quindi in questi casi è quanto mai opportuno realizzare analisi approfondite. Le ditte individuali e le società di persone difficilmente falliscono (mettendo a rischio tutto il patrimonio personale del titolare), molto più spesso non pagano. Presenza di protesti certi nelle varie tipologie di imprese (anno 2005) Società di capitali 4% Società di persone e ditte individuali 6% Fonte: analisi Cerved 2
3 Come effettuare una corretta ricerca sui pregiudizievoli? Ecco alcune regole: 1. La ricerca non deve essere fatta sui soli protesti, che rappresentano una parte di tutti gli eventi pregiudizievoli, ma anche sulle altre fonti pregiudizievoli come ipoteche giudiziali, ipoteche legali, sequestri conservativi (tutti provenienti dalle Conservatorie Immobiliari), fallimenti, concordati preventivi, amministrazioni controllate (di provenienza dai Tribunali e reperibili nel Registro Imprese). Focalizzarsi sul complesso dei pregiudizievoli invece che soltanto sui protesti consente di mettere in luce una grande quantità di aziende "potenzialmente insolventi" che altrimenti passerebbero inosservate. Queste informazioni sono presenti in alcuni documenti Cerved, in particolare: Dossier Approfonditi e Dossier Persona: è presente l indice RSFI Rilevanza Storica dei Fenomeni di Insolvenza, misura sintetica che esprime la rilevanza degli eventi pregiudizievoli riscontrati sull'impresa o sulla persona oggetto d'indagine ai fini della valutazione del rischio futuro d'insolvenza 1. Quick Report e Report: sono presenti i dettagli di tutti gli eventi pregiudizievoli. Presenza di eventi pregiudizievoli e di eventi negativi di altre fonti pregiudizievoli come ipoteche giudiziali, ipoteche legali, sequestri conservativi (tutti provenienti dalle conservatorie immobiliari), fallimenti, concordati preventivi, amministrazioni controllate (di provenienza dai tribunali e reperibili nel registro imprese). Dossier: imprese con eventi pregiudizievoli sul totale delle imprese interrogate (al 17 Aprile 2007) Imprese verificate solo sui protesti 8,1% Imprese verificate anche sui pregiudizievoli 16,0% Totale Dossier richiesti su totale imprese registrate 70,8% Fonte: Dati Cerved. 1 L'indice di Rilevanza Storica dei Fenomeni di Insolvenza calcola per tutti i fenomeni da Cerved considerati potenzialmente a rischio, ossia di pregiudizio rispetto alla solvibilità, un peso ponderato che tiene conto sia della natura dell'evento (protesti, pregiudizievoli di Conservatoria Immobiliare, fallimenti e altre procedure concorsuali/giudiziarie) sia della rilevanza dell'evento di default (importi modesti/consistenti su protesti, su ipoteche giudiziali/legali, ecc - eventi di Conservatoria di classe A/B a favore di Banche/Imprese/Privati - procedure transitorie/definitive). 3
4 2. Meglio servirsi di sistemi esperti che affidarsi ad altro genere di verifiche: esistono dei "sistemi esperti" che effettuano in maniera automatica la verifica sui pregiudizievoli non soltanto sull'impresa ma anche sugli amministratori (presso gli indirizzi di residenza, le unità locali) ed elaborano un numero di 'incroci' che risulterebbe estremamente difficoltoso e antieconomico realizzare manualmente. I Dossier Approfonditi/Persona, i Quick Report/Report fanno una ricerca molto sofisticata che consente di abbinare con estrema attendibilità determinati eventi negativi a particolari soggetti. 3. Attenzione alla freschezza e alla completezza degli archivi su cui sono fatte le verifiche: nel nostro paese esistono molti archivi, è bene essere certi della completezza delle informazioni e del loro livello di aggiornamento, spesso molto diversi tra loro. L esistenza di carichi quali ipoteche giudiziali presso la Conservatoria o di procedure concorsuali presso i Tribunali rappresentano informazioni da acquisire preliminarmente all attivazione di una qualsiasi relazione commerciale, pena l assunzione di rischi difficilmente eliminabili. Caratteristiche dell'impresa La storia e l'esperienza del titolare sono fattori critici per determinare il grado di affidabilità di una piccola impresa. Alcuni punti chiave su cui riflettere sono l'età dell impresa, la compagine sociale, la localizzazione, le caratteristiche e il trend del settore, il fatturato, il numero di dipendenti, i mezzi propri. Età dell'impresa L età dell impresa rappresenta una variabile chiave dal momento che la probabilità di default risente fortemente dell'anzianità, specie per le aziende di piccole dimensioni. Dalle nostre analisi abbiamo registrato, infatti, che la probabilità di cessazione di un'impresa nei primi anni di vita è molto più alta per le ditte individuali e le società di persone rispetto agli altre forme giuridiche di impresa. 4
5 A titolo esemplificativo si riporta il comportamento del settore informatico. Probabilità di morte delle società di Capitale e delle Ditte individuali nel Settore informatico (anno di riferimento 2005) Settore Informatico - Probabilita' di morte societa' di capitali e ditte individuali 16,0 14,0 12,0 Valori % 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0, Anni ditte individuali rettificate Societa' di capitali rettificate Legenda: il grafico riporta la probabilità di morte delle società di capitale e delle ditte individuali. La probabilità di morte è stata calcolata sulle vere cessate ovvero sulle imprese depurate dalle trasformazioni d'azienda (tassi rettificati). Come si evince dal grafico le ditte individuali hanno una probabilità di cessare l attività altissima, rispetto alle società di capitale, entro i primi tre anni di vita. A partire dai 13 anni la forma giuridica non discrimina più la probabilità di morte. Principali clienti e fornitori Avere conoscenza della quantità e della tipologia di clienti e fornitori consente di effettuare ulteriori importanti valutazioni. Per ciò che concerne i clienti è opportuno capire: Il frazionamento del portafoglio (pochi importanti clienti o molti piccoli?); La località di ubicazione (operatività locale, regionale o nazionale?); La loro dimensione. Queste variabili consentono di esprimere una valutazione corretta sull apprezzamento da parte del mercato della produzione dell impresa. 5
6 Sul versante dei fornitori è invece opportuno analizzare: Lo standing posseduto (l'azienda tratta da anni fornitori o marchi importanti o marginali nel settore?); La profondità storica della relazione (da quanti anni l'azienda tratta con quel marchio?). Compagine sociale: un'area fondamentale I nominativi che compongono la compagine societaria sono rinvenibili attraverso accertamenti ordinari (ad esempio, attraverso il Dossier Cerved). I principali elementi ai quali prestare attenzione sono: Coinvolgimento dei titolari in imprese fallite o coinvolte in passato in eventi pregiudizievoli 2 ; Età (attenzione ad amministratori molto giovani o molto vecchi); Esperienza professionale (da quanti anni ricoprono quella carica); Se l'impresa è a carattere familiare, e quindi se il titolare ha dei figli giovani che intendano o possano proseguire nella sua attività (possibilità di crisi generazionali); Se lavora con altri familiari, qual è la loro qualità imprenditoriale; Cariche in altre imprese (il che significa analizzare se l'impresa in oggetto è la loro unica fonte di reddito oppure se in realtà rappresenta solo una quota marginale rispetto al loro impegno manageriale); Se l imprese o le persone fisiche della stessa appartengono ad un Gruppo imprenditoriale; Il sistema di amministrazione e controllo vigente (potenzialmente modificabile dalle imprese costituite in forma di società di capitali, in virtù della riforma del diritto societario operante dal 2004). 2 Nel Dossier Cerved viene evidenziata un'informazione molto critica, ossia eventuali fallimenti o cessazioni di altre imprese nei quali i titolari erano stati coinvolti nel passato; anche questo elemento aiuta a chiarire lo standing della società e dei suoi amministratori. 6
7 Localizzazione La localizzazione e la sua coerenza con l'attività esercitata (es. negozi in zone industriali) è un fattore estremamente importante per le attività commerciali al dettaglio, ma anche all'ingrosso. Ne è un caso esemplificativo il vetro artistico nel comune di Murano, dove si rileva un alta concentrazione di imprese produttrici di vetro e, coerentemente, la presenza di negozi al dettaglio che ne vendono i prodotti. La presenza di un grossista di arredamento o di un autoconcessionaria sarebbe quindi da considerare incoerente con tale localizzazione. La cartografie Ubiest Navteq è stata modificata a fini esemplificativi. 7
8 Caratteristiche e trend del settore Il limite di disporre di poche informazioni sulla specifica impresa può essere in parte superato attraverso una valutazione generale del settore produttivo di appartenenza. I dati su tasso di crescita della produzione, numero di nuove imprese, prospettive di sviluppo in nuovi mercati consentono di valutare la bontà dell iniziativa della specifica impresa. Anche la morfologia del settore, ricavata dalla dimensione media delle imprese, dal livello della competitività sul prodotto o sul prezzo, dalla presenza di distretti con aziende di tipo nucleo e altre di tipo gemma, permettono di ridurre l asimmetria informativa rispetto alla singola impresa. Italia: tasso di iscrizione e tasso di cessazione delle Società di Persone in alcuni settori di attività economica - anno 2006 Attività (codice ateco 2002) Tasso iscritte Tasso cessate Commercio all'ingrosso di mobili di qualsiasi materiale, esclusi quelli per ufficio e 2,4 4,0 per esercizi commerciali Commercio all'ingrosso di carta e cartone, esclusi gli imballaggi; articoli di cartoleria 2,0 3,0 e cancelleria Commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali 3,5 5, Commercio all'ingrosso di articoli per fotografia, cinematografia ed ottica; strumenti 2,1 4,7 ed attrezzature per uso scientifico Commercio all'ingrosso di orologeria, gioielleria e pietre preziose lavorate 0,7 3, Commercio all'ingrosso di orologeria, di forniture e di accessori per orologeria 3,8 2, Commercio all'ingrosso di oggetti e gioielli in metallo prezioso, pietre preziose 1,2 5,6 lavorate ed altri articoli similari Commercio all'ingrosso di giochi, esclusi i giochi pirotecnici e quelli per parchi giochi 1,3 4,1 e luna-park; giocattoli; videogiochi per uso domestico; articoli per puericoltura Commercio all'ingrosso di articoli sportivi, comprese le biciclette 3,4 5, Commercio all'ingrosso di articoli in cuoio, in pelle e articoli da viaggio 1,7 4, Commercio all'ingrosso di altri prodotti non alimentari 1,8 5, Commercio all'ingrosso di articoli ed apparecchi domestici non elettrici, esclusi 1,2 4,0 pentole e tegami Commercio all'ingrosso di chincaglieria, bigiotteria, oggetti ricordo e di artigianato, 5,1 8,5 compresi gli articoli religiosi Commercio all'ingrosso di articoli di promozione pubblicitaria 5,9 4, Commercio all'ingrosso di articoli antincendio ed antinfortunistici 5,8 5, Commercio all'ingrosso di strumenti musicali 1,8 5, Commercio all ingrosso di moquette, linoleum e prodotti similari per il rivestimento 22,2 11,1 di pavimenti Commercio all ingrosso di tappeti e stuoie 2,7 10, Commercio all ingrosso di articoli di antiquariato, esclusi i mobili 0,0 0,0 Totale Commercio all'ingrosso (51) 2,4 4,1 8
9 Un ulteriore livello di analisi rispetto alle caratteristiche del settore può essere condotto in considerazione della 'mortalità' delle imprese, in ragione della fascia di età: tale informazione permette di rilevare un aspetto di rischiosità non secondario nella scelta di attivare o meno una relazione commerciale. Tasso di iscrizione e tasso di cessazione delle ditte individuali e delle società di persone operanti nel commercio al dettaglio nel 2006 nella Regione Veneto Province Tasso di iscrizione Tasso di cessazione Belluno 4,5 6,5 Padova 5,4 7,2 Rovigo 5,7 7,7 Treviso 5,7 7,1 Venezia 6,1 8,5 Vicenza 6,7 7,1 Verona 5,9 7,4 Totale VENETO 5,8 7,5 Fatturato Il giro di affari realizzato è importante sotto almeno due profili: In primis, l evoluzione del fatturato, anche se riferito a imprese artigiane o commerciali, comunque di piccola dimensione, consente di valutare la stabilità e la crescita aziendale. E evidente che un trend di crescita, anche se di modesto valore, deve essere valutato positivamente in quanto accerta una relativa forza competitiva e un potenziale di crescita. Secondariamente, il valore assoluto del fatturato esprime indirettamente la dimensione degli investimenti in essere, la cui entità, proprietà ed eventuali gravami, possono essere verificati nel concreto attraverso delle visure ipocatastali. Numero di dipendenti Il numero di dipendenti dà conto delle modalità di realizzazione della gestione (in genere labour intensive). Da tale dato è facile derivare il costo relativo e ottenere un approssimazione dei margini creati dalla gestione corrente, attraverso il valore del fatturato, gli acquisti di merci e i servizi utilizzati. Si noti che tale dato è disponibile presso fonti pubbliche, ma poiché le imprese non ne curano il periodico aggiornamento, è spesso poco attendibile. 9
10 Mezzi propri In genere, le piccole imprese godono di un apporto di capitale di rischio limitato e spesso non in linea con gli investimenti necessari al corretto start up della specifica iniziativa. Tale pochezza di capitali propri genera un elevato ricorso all indebitamento, che determina, oltre all ovvio squilibrio finanziario, anche un impatto fortemente negativo sui risultati di gestione. Infatti, l indebitamento spesso assorbe in larga misura il margine prodotto e, di conseguenza, remunera i mezzi propri in maniera residuale e non consente politiche di autofinanziamento/capitalizzazione. Nella verifica dei mezzi propri è opportuno considerare anche gli immobili personali (es.: abitazione) e di proprietà di terzi ricollegabili (es.: moglie dell imprenditore). Un criterio di valutazione abbastanza empirico che spesso viene usato, specie per gli artigiani o i piccoli negozianti, è quello di verificare se l imprenditore è proprietario o meno del negozio (o della bottega) nel quale esercita l attività, in quanto è chiaro che in questo caso riducendosi i costi fissi l azienda può fare fronte meglio a eventuali problemi di liquidità. Questa verifica è realizzabile con grande facilità con il servizio Cerved Vipo, che per un individuo o un impresa è in grado di fornire un rapporto che evidenzia tutte le proprietà immobiliari di cui essi siano titolari. Check list Un ipotesi di check list che consenta di rilevare e conseguentemente apprezzare i principali aspetti da quali desumere la potenziale affidabilità commerciale di una piccola impresa, è la seguente (la limitatezza delle voci è connessa alla difficoltosa reperibilità delle informazioni per i motivi a più riprese in precedenza accennati): 1. Assenza di informazioni pregiudizievoli a carico dei soci o loro familiari; 2. Anzianità dell azienda; 3. Cambiamenti della ragione sociale; 4. Numero soci e loro variazioni negli ultimi 3 anni; 5. Numero dei collaboratori familiari; 6. Trend settore; 7. Fatturato; 8. Intensità della concorrenza locale; 9. Coerenza tra localizzazione e tipo attività svolta; 10. Principali investimenti in macchinari, terreni e fabbricati; 11. Possesso dei locali dell attività svolta; 12. Principali clienti; 10
11 13. Principali fornitori. La prima informazione deve essere svolta propedeuticamente in quanto un tenore negativo potrebbe risultare pregiudizievole all'attivazione di qualunque tipo di relazione. Le successive voci 2, 3, 4, e 5, possono concorrere e spiegare storia e morfologia dell iniziativa imprenditoriale. Le indicazioni fornite dall andamento del settore e dal volume di fatturato vanno naturalmente analizzate congiuntamente per capire l esistenza o meno di coerenze che tendenzialmente si dovrebbero rilevare. Le voci 8 e 9 danno invece misura degli aspetti legati alla concorrenza esercitata dal mercato sulla micro impresa, delle eventuali conseguenti nuove localizzazioni e delle relazioni esistenti tra tipologia dell attività svolta e specifico insediamento (es.: diversa potenzialità di un negozio sito in zona industriale anziché in centro storico). Le rimanenti voci esprimono le disponibilità esistenti in quanto incardinate su specifici beni (macchinari piuttosto che locali) e le principali referenze in termini di clienti e fornitori. Si noti, che l'attivazione dei nuovi accordi sul capitale bancario (c.d. Basilea2), potrebbe determinare, specie con riferimento alle PMI, problemi nei rapporti creditizi in essere, a motivo delle più stringenti analisi realizzate dalle banche in ordine all'affidabilità della clientela. Ipotetiche azioni di restrizione nel credito ottenuto dovranno, di conseguenza, essere considerate al momento della valutazione dell'impresa oggetto di indagine. 11
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