IL FINANZIAMENTO DELL INNOVAZIONE E IL RUOLO DEL VENTURE CAPITAL

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL FINANZIAMENTO DELL INNOVAZIONE E IL RUOLO DEL VENTURE CAPITAL"

Transcript

1 IL FINANZIAMENTO DELL INNOVAZIONE E IL RUOLO DEL VENTURE CAPITAL Simona Cavallini (Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi dell Università degli Studi del Piemonte Orientale) Maggio

2 1 Introduzione Il presente paper ha lo scopo di analizzare la rilevanza della struttura finanziaria nell incentivare lo sviluppo e la formazione di nuove imprese innovative. Negli Stati Uniti la presenza di un efficiente sistema di finanziamento dell innovazione è stata indicata come la condizione che ha permesso la protratta espansione dell economia americana durante gli anni 90, frutto di un circolo virtuoso generato dalla vitalità dei mercati azionari e dalla crescita dell economia reale senza la presenza di inflazione. La matura industria del venture capital e la struttura finanziaria market-based sono state le assolute protagoniste del meccanismo di produzione dell innovazione ed un ruolo di particolare rilievo è sicuramente stato ricoperto dal Nasdaq. Nel Green Paper on Innovation del 1995 la Commissione Europea attribuiva la limitata capacità di innovare in Europa all inefficacia dei sistemi di finanziamento. Al primo posto tra le cause della disparità di crescita economica tra Stati Uniti e Europa la Commissione Europea individuava le limitazioni finanziarie allo sviluppo dell innovazione e in particolar modo l assenza di un mercato azionario per le imprese innovative: The lack of an electronics sector stock market specialising in growth or high-tech enterprise securities, similar to Nasdaq in the Unites States (European Commission, 1995, p. 31). Di conseguenza i governi europei hanno favorito lo sviluppo di un industria del venture capital europea e l istituzione dei nuovi secondi mercati per creare le condizioni necessarie per il finanziamento di imprese innovative. Il presente lavoro si propone di verificare se esse siano state anche condizioni sufficienti per la creazione di innovazione. 2 Venture capital e mercati azionari nel finanziamento delle imprese innovative Nell esperienza statunitense il venture capital si è dimostrato la modalità di finanziamento ideale per le giovani imprese innovative operanti nei settori delle ICT: Venture capitalist provide funds primarly to high-technology firms: over 80% of companies that get venture capital are in computer-related industries, medical-related industries, telecommunications or health care services (Fenn e Liang, 1998, p. 1078). 2

3 Dal punto di vista della domanda di finanziamenti, le imprese di nuova costituzione specializzate nei settori tecnologici non hanno bisogno solo di capitale, ma anche di consulenza e di esperienza gestionale. Dal punto di vista dell offerta sono necessarie soluzioni e forme tecniche di finanziamento appositamente mirate a causa della specificità di tali imprese caratterizzate da un elevato grado di rischio e di opacità informativa, soprattutto nei primi stadi di sviluppo 1. L asimmetria informativa, l assenza di garanzie e gli elevati costi di monitoraggio imputabili ai costi di valutazione dei rischi tecnologici, richiedono l impiego di capacità e professionalità altamente specializzate difficilmente conciliabili con un tradizionale contratto di debito bancario. Come indica Gompers (1995) in Optimal investment, monitoring and staging of venture capital il venture capital è la modalità di finanziamento ideale per le società tecnologiche nei primi stadi di sviluppo: Venture capitalist concentrate investments in early stage and high technology companies where informational asymmetries are highest (Gompers, 1995, p. 1461). La stessa necessità di informed capital per le giovani imprese esclude a priori i mercati istituzionali dei capitali come fonti diretta di finanziamento, a causa degli eccessivi costi di accesso, e privilegia tra le diverse fonti di finanziamento, il venture capital. Il venture capital negli Stati Uniti si è rivelato l anello essenziale della catena del finanziamento: accompagna l impresa durante tutta la sua vita e congiunge il finanziamento informale dal concepimento dell idea innovativa al capitale di rischio raccolto sui mercati azionari al momento della quotazione dell impresa. Come individuato in Petrella (2001), la soluzione ai problemi di finanziamento delle imprese innovative è un modello di finanziamento a stadi che associ, con la successione delle fasi di sviluppo del progetto, un progressivo ricambio delle fonti di finanziamento: in particolare business angel, venture capital e mercati azionari sono le fonti che meglio assolvono alla funzione di finanziamento delle imprese innovative in maniera sequenziale e non esclusiva. L efficienza dei mercati azionari al finanziamento delle imprese high-growth è possibile solo grazie all intermediazione del venture capital 2. Anche nel modello costruito da Boccard (2001) per analizzare i comportamenti di finanziamento di una start up del settore high-tech è 1 La stretta relazione di dipendenza che esiste tra rischiosità dell iniziativa e caratteristiche dei fabbisogni finanziari legati allo sviluppo dell impresa permette di suddividere in diverse fasi la vita dell impresa; secondo una classificazione della Bank of England (Bank of England, 1996) ripresa in Petrella, 2001, gli stadi di sviluppo di un impresa innovativa sono: seed (concepimento dell idea innovativa), start-up (avvio del processo innovativo), early growth (espansione iniziale) e sustained growth (consolidamento). 2 Il venture capitalist, oltre a permettere all impresa una crescita dimensionale tale da affrontare le richieste di ammissione, agisce anche da consulente nelle pratiche burocratiche di ammissione. 3

4 esclusa a priori la possibilità di finanziamento attraverso la quotazione diretta su di un mercato azionario, considerando il venture capital l unica alternativa. We assume that the cost of issuing public debt is too large for these entrepreneurs. Thus, their only source of financing is venture capital (Boccard, 2001, p.5). Per Michelacci e Suarez (2001) gli elevati costi di quotazione inducono l imprenditore ad affidarsi all informed capital per l avvio del progetto con un effetto di posticipazione della quotazione. 2.1 I vantaggi dell exit tramite i mercati azionari Il venture capitalist, una volta esaurita la sua funzione di fornitore di informed capital, è un socio temporaneo dell imprenditore interessato a monetizzare il proprio investimento ed a realizzare un guadagno di capitale attraverso la cessione della partecipazione (AIFI, 2000). Tra le principali opportunità di disinvestimento (canali di smobilizzo o exit channels) 3 la quotazione su mercati regolamentati con un Initial Public Offering (Ipo) è la modalità di disinvestimento più favorevole sia per il venture capitalist che per l imprenditore (Lerner 1994, Gompers, 1995 in Hellmann e Puri, 1998, Black e Gilson, 1998, Schwienbacher, 2001, Michelacci e Suarez, 2001, Ueda, 2000). La preferenza per la modalità di exit via mercato dei soggetti interessati ha, oltre all impatto diretto sul sistema finanziario, anche effetti sul sistema economico in generale: in condizioni di mercato rialziste, la scelta dell exit via Ipo contribuisce a favorire e ad accrescere l innovazione. Michelacci e Suarez (2001) in Business creation and the stock market individuano una stretta relazione positiva tra la velocità dell exit del venture capitalist sul mercato azionario e il guadagno in innovazione e crescita dell intero sistema economico. Dato che i costi di ammissioni al mercato azionario sono troppo elevati, l imprenditore di una start up è costretto a rimandare la quotazione e a ricercare altrove capitali per finanziare la crescita dell impresa. L informed capital del venture capitalist è la fonte di finanziamento a cui si rivolge l imprenditore, che gli permetterà anche di accedere alla quotazione. Michelacci e Suarez (2001) attribuiscono la riduzione della durata media del finanziamento nel caso di exit via mercato alla scarsità dell informed capital. each venture capitalist can only select, monitor and support a certain number of portfolio firms because his time is limited and because the 3 I principali sono la quotazione sui mercati azionari, il riacquisto della partecipazione da parte del gruppo imprenditoriale originario, la vendita dei titoli ad un altra impresa industriale od ad un altro investitore istituzionale (trade sale), la liquidazione o (write off). 4

5 supply of experienced venture capitalist is constant in the short term (Gompers, 1998 in Schertler, 2001 p. 4). L esperienza necessaria per gestire una start up necessita di specifiche competenze difficili da cumulare e impone ai venture capitalist delle limitazioni sul numero di imprese da finanziare. The Economist del 25 gennaio 1997 riporta che The main problem is not the lack of investment opportunities, but a shortage of people expert enough to spot them. Because the venture capitalist spend so much time with the companies they invest in, they tend to finance just a few firm a year each. In Michelacci e Suarez (2001) la crescita della domanda di informed capital spinge il venture capitalist a liberare capitali più velocemente con un effetto moltiplicatore sul tasso di creazione del business 4. Il merito della via di exit tramite la quotazione è quello di permettere il riciclo del denaro verso nuovi progetti innovativi, con effetto di stimolo sulla crescita economica. We claim that stock market encourages business creation, innovation and growth by allowing the recycling of informed capital (Michelacci e Suarez, 2001). 2.2 La ciclicità dei collocamenti sui mercati azionari Soprattutto in mercati azionari poco maturi, come i nuovi mercati europei, la quotazione delle società appare in buona misura legato alla congiuntura economica in cui si trova il sistema economico e al mercato stesso. Mentre la possibilità di quotazione di una società innovativa su di un preciso mercato dipende dalle caratteristiche di liquidità e dalle prospettive di crescita e di visibilità del mercato, la tempistica di un Ipo dipende dal rendimento atteso dal collocamento in una specifica fase del mercato. Per Manigart e De Maeseneire (2000) tra le principali variabili che incidono sul rendimento iniziale di una Ipo ci sono il market sentiment per lo stesso mercato al momento dell Ipo e il market sentiment per la specifica Ipo. Petrella in Sistemi finanziari e finanziamento delle imprese innovative: profili teorici ed evidenze empiriche dall Europa (2001) individua che la ciclicità è una caratteristica peculiare dei mercati dedicati alle imprese innovative in Europa. Come mostra il grafico 2.1, da inizio 1998 a fine 2000, la raccolta dei capitali via Ipo sui mercati europei dedicati alle imprese innovative è fortemente condizionata all indice di mercato. L analisi del trend dei capitali raccolti dai collocamenti sui principali nuovi mercati europei (Nuovo Mercato, Neuer Markt, Nouveau 4 Il meccanismo di riciclo dell informed capital attuato dai mercati azionari presuppone una fase di mercato rialzista. Infatti la crescita di domanda di informed capital da parte delle imprese, come mezzo per raggiungere la quotazione, è influenzata dalla possibilità di profitto e quindi dall andamento positivo del mercato azionario. In caso di mercato azionario ribassista si riduce la prospettiva di profitto dell imprenditore offerta con la quotazione e di conseguenza la domanda di informed capital diminuisce. 5

6 Marché, Alternative Investment Market e Techmark), in relazione all andamento dell EuroNm Index 5, attribuisce un ruolo di leading factor all andamento di mercato: la correlazione tra la raccolta di fondi tramite le Ipo del mese t ed il valore dell indice dello stesso mese è pari al 75% e addirittura cresce quella con l indice del mese precedente 6 (81%). Grafico 2.1 Andamento dell EuroNm Index e dei collocamenti sui nuovi mercati europei (Fonte: grafico in Petrella, 2001) Andamento dell EuroNm Index e collocamenti sui nuovi mercati Fonte: grafico in Petrella (2001) Come dimostra l andamento dei mercati nel corso del 2000, il market sentiment è un fattore rilevante per la scelta del timing della quotazione. Nel primo semestre dell anno si può parlare di un hot issue market accompagnato da un elevato numero di Ipo, mentre nella seconda parte dell anno 2000 il crollo dei corsi azionari, dovuto allo scoppio della cosiddetta 5 In Petrella (2001) è inoltre dimostrato che la scelta dell EuroNm come indice di confronto non influenza le conclusioni, dato che nello stesso periodo di osservazione esisteva una forte correlazione tra l EuroNm e gli altri indici europei: 90% con l AIM Index, 96% con l EASDAQ All Shares Index, e 96% anche con il Techmark All Shares Index). 6 Come in Black e Gilson (1998), il lag temporale tra il valore dell indice e il numero di Ipo sottolinea oltre all attenzione e all analisi dell andamento del mercato da parte del venture capitalist prima del passo della quotazione, anche i tempi tecnici necessari per l ammissione alla quotazione. 6

7 bolla speculativa, ha avuto due tipi di effetti: una reazione immediata di riduzione del numero di quotazioni ed una reazione di medio termine con un ridimensionamento della massa di imprese intenzionate a ricorrere alla quotazione sul mercato per la raccolta dei capitali. Una semplice analisi descrittiva 7 individua anche sul Nuovo Mercato la presenza di ciclicità dei collocamenti (grafico 2.2). Analizzando la correlazione tra indice di riferimento e Ipo si nota che esiste un rapporto tra il numero di Ipo e il valore dell indice di 4 mesi precedenti ( R 2 = 0, ) in grado di confermare l attesa relazione di causa-effetto (il valore dell indice influenza il numero di Ipo e non viceversa). Grafico 2.2 Andamento del numero dei collocamenti sul Nuovo Mercato e del Numtel (Fonte: mia elaborazione su dati di Borsa Italiana) Andamento del numero di Ipo e dell'indice del Nuovo Mercato numero di Ipo Numero di Ipo Indice Numtel (base al 17/06/1999) dicembre 1999 febbraio 2000 aprile 2000 giugno 2000 agosto 2000 ottobre 2000 dicembre 2000 febbraio 2001 aprile 2001 giugno 2001 agosto 2001 ottobre 2001 dicembre 2001 febbraio 2002 valore dell'indice Numtel Fonte: mia elaborazione su dati di Borsa Italiana 7 Il periodo preso in considerazione va da dicembre 1999 a marzo 2002 e le variabili utilizzate nella correlazione sono il Numtel su prezzi last con base al 17/06/1999 come indice di riferimento per il Nuovo Mercato e il numero di Ipo mensili per i collocamenti. 8 A causa della ridotta dimensione del campione le stime potrebbero essere distorte. 7

8 Come indicato da Gompers (1994) esiste una stretta relazione tra l attività delle Ipo e l entità dei fondi raccolti e indirizzati a nuovi progetti da parte dei venture capitalist: When the Ipo market is hot, new funds flow into the venture capital industry (Gompers, 1994 citato in Berlin, 1998, p.22). 2.3 La ciclicità del venture capital La riduzione della durata degli investimenti e l effetto di riciclo dell informed capital operata dai mercati azionari, specialmente su quelli dedicati alle imprese innovative, è possibile solo in favorevoli condizioni di mercato. La ciclicità dei collocamenti, più o meno ritardata, sui mercati azionari influenza anche l industria del venture capital. E infatti logico pensare che un mercato liquido in una fase di hot issue market, oltre a favorire e a stimolare la quotazione delle società venture backed, condizioni anche positivamente lo sviluppo successivo dell industria del venture capital: there is a clear relationship between newly committed funds and Ipo activity: when the Ipo market is hot, new funds flow into the venture capital industry (Gompers, 1994 citato in Berlin, 1998, p.22). Negli Stati Uniti la relazione positiva tra mercati azionari e crescita del venture capital è stata dimostrata da Black e Gilson in Venture capital and the structure of capital markets: banks versus stock markets (1998). Per Black e Gilson (1998) la maggior efficienza dei sistemi market centered rispetto a quelli bank centered dipende dal nesso tra venture capital e mercati azionari. L analisi della variazione annuale del numero di Ipo venture backed e l ammontare di nuovi fondi raccolti dai venture capitalist tra il 1978 ed il 1996 sui mercati americani dimostra la presenza di una correlazione positiva, che si può individuare anche solo dall osservazione del grafico 2.3. La possibilità del venture capital di exit via Ipo (approssimata dal numero di Ipo venture backed) è strettamente legata con la raccolta di nuovi fondi dei venture capitalist dell anno successivo 9. 9 La correlazione tra il numero di Ipo venture backed dell anno X e l ammontare di nuovi fondi raccolti nell anno X+1 è confermata da un R 2 = 0,56. 8

9 Grafico 2.3 Correlazione tra Ipo venture-backed e ammontare di nuovi capitali raccolti in Usa (Fonte: grafico in Black e Gilson, 1998) 3 Il finanziamento dell innovazione in Europa Dalla metà degli anni 90, l Europa, dopo aver assistito ai progressi tecnologici e alla crescita di innovazione degli Stati Uniti, ha tentato di riprodurre le condizioni finanziarie ed economiche che hanno permesso tale successo. I governi europei hanno dovuto affrontare a chicken and egg problem: a venture capital market requires a stock market, but a stock market requires a supply of entrepreneurs and deals, which in turn, require a venture capital market. (Black e Gilson, 1998). Di conseguenza si è tentato di creare un ambiente favorevole per lo sviluppo dell innovazione con: stimoli alla nascita e allo sviluppo dell industria del venture capital attraverso aiuti pubblici, convenienza fiscale, ecc. istituendo nuovi mercati per le giovani imprese innovative 10, con ridotti requisiti di ammissione e listing ed una struttura tale da favorire la quotazione di imprese di ridotte dimensioni. 10 Nel 1995, l iniziativa del London Stock Exchange dell Alternative Investment Market (Aim) ha costituito il precedente per la nascita e lo sviluppo dei nuovi mercati europei. Da allora si sono moltiplicate in tutta Europa le opportunità di accesso al mercato dei capitali per le imprese innovative, ma senza che nessuna iniziativa potesse 9

10 3.1 Le relazioni tra Nuovi Mercati europei e venture capital Secondo l opinione della Commissione Europea (European Commission, 1995) la limitata capacità di innovare in Europa è strettamente correlata alla mancanza di efficacia dei sistemi di finanziamento. L assenza di nuovi mercati è stata uno dei principali ostacoli allo sviluppo del venture capital e, più in generale, al finanziamento delle imprese innovative. L istituzione del circuito EuroNm e dell Easdaq a metà degli anni 90 ha consentito l apertura di un canale preferenziale di accesso ai mercati azionari per le imprese innovative. Nello stesso periodo l industria europea del private equity è cresciuta molto velocemente. Vista la relazione simbiotica tra venture capital e mercati azionari dimostrata dall esperienza statunitense, i governi europei hanno costituito mercati azionari per le imprese innovative nella speranza di poter in tal modo stimolare in qualche misura la crescita del private equity in Europa. But the pan-european EuroNm and Easdaq exchanges, as well the United Kingdom s AIM (a secondary market owned by the London Stock Exchange), are slowly starting to take off providing venture capitalist with a real exit strategy for their portfolio companied in the form of liquid, functional market (RedHerring Magazine, 1999). Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare come la nascita e la presenza dei nuovi mercati abbiano influenzato l industria del private equity europeo. Una prima domanda a cui si tenterà di rispondere sarà quella riguardante il legame diretto tra l esplosione dei capitali indirizzati e impiegati nel private equity in Europa e l istituzione dei mercati secondari dedicati alle imprese innovative. Innanzitutto si analizzerà se l improvvisa crescita dei volumi del private equity nella seconda metà degli anni 90 abbia accelerato il processo di diffusione dei Nuovi Mercati europei (iniziata con l istituzione del circuito EuroNM nell aprile ). Successivamente si cercherà di individuare quanto abbia contribuito la presenza dei mercati per le imprese innovative al successivo sviluppo del private equity 12. aspirare ad assumere un ruolo di rilevanza paragonabile a quella del Nasdaq negli Stati Uniti. Il risultato, dopo 8 anni dall istituzione dell Aim, è un Europa costellata di nuovi mercati che rispondono alle specifiche esigenze di finanziamento delle piccole imprese high-growth nazionali in relazione alla struttura finanziaria del paese. 11 E opportuno ricordare che il Nuoveu Marché ha iniziato ad operare prima dell Istituzione del circuito EuroNm nel marzo Nel corso della seguente trattazione l attenzione è stata principalmente rivolta ai primi Nuovi Mercati tralasciando l analisi della possibile influenza dell Easdaq e dell Aim sul private equity in Europa. L Easdaq è stato escluso a causa della ridotta dimensione del mercato, per il successo marginale (alcuni venture capitalist intervistati da RedHerring sostenevano di essere esitanti nel quotare una società sull Easdaq senza che prima fosse quotata sul Nasdaq, RedHerring Magazine, 1999) e per la spiccata vocazione internazionale (il 31% delle imprese quotate sull Easdaq è extraeuropeo); l Aim non è stato preso in considerazione a priori, viste le numerose opportunità di quotazione per le giovani imprese innovative nell Europa continentale dopo la nascita dei nuovi mercati. 10

11 3.1.1 E stata l istituzione dei Nuovi Mercati europei a far esplodere i volumi del private equity in Europa? I dati forniti dall EVCA indicano una decisa crescita dei livelli sul private equity europeo sia dei fondi raccolti che degli investimenti nel decennio dal 1990 al I fondi raccolti sono cresciuti di quasi 10 volte con un tasso medio annuo del 38%, mentre gli investimenti sono cresciuti di oltre 7 volte con un tasso medio annuo del 18%. Dalla rappresentazione nel grafico 3.1, si possono individuare 3 distinti periodi in base ai livelli del private equity: la fase dal 1990 al 1996 con i volumi di private equity invariati, la fase di crescita dal 1996 che si conclude con il picco del 2000 e la fase dal 2000 al 2002 con un pesante ridimensionamento dei capitali del private equity. Nella parte successiva verrà tralasciata ogni considerazione sul terzo periodo, in quanto irrilevante ai fini della dimostrazione di una relazione di causa effetto tra nascita dei nuovi mercati e la crescita dei volumi di private equity in Europa 13. Grafico I fondi raccolti e gli investimenti del private equity in Europa (Fonte: mia elaborazione di dati Evca) Private equity in Europa Fondi raccolti Investimenti Istituzione Istituzione del dell'easdaq circuito EuroNm (Novembre 1996) (aprile 1997) miliardi di euro Fonte: elaborazione personale di dati Evca A dimostrare che il 1996 sia stato l anno di inizio del trend di crescita del private equity europeo è l analisi dei tassi di crescita medi annui dei sottoperiodi e , indicati nella tabella 3.1. Dal 1990 al 1995 il tasso medio annuo di crescita degli investimenti 13 Sembra che la riduzione del private equity dal 2000 in avanti sia direttamente ed esclusivamente correlato con l andamento ribassista dei mercati azionari. 11

12 è stato del 5%, mentre quello dei nuovi fondi raccolti è stato del 7% medio annuo. Dal 1996 al 2000 i fondi raccolti dal private equity sono cresciuti di 5 volte con un tasso di crescita annuo del 70% e gli investimenti di private equity sono cresciuti di 4 volte con un tasso medio annuo del 30%. Tabella I tassi di crescita dei fondi raccolti e gli investimenti del private equity in Europa (Fonte: mia elaborazione su dati EVCA) Tassi di crescita medi annui del private equity in Europa Dal 1990 al 2000 Dal 1990 al 1995 Dal 1996 al 2000 Fondi raccolti 38% 7% 70% Investimenti 18% 5% 30% Fonte: mia elaborazione su dati EVCA Da un osservazione anche sommaria del grafico 3.1 si possono fare alcune considerazioni sulla rilevanza dei nuovi mercati nel ruolo di stimolo della crescita del private equity europeo. Dall istituzione dell Easdaq e dalla nascita dei mercati dell EuroNm il private equity in Europa è notevolmente cresciuto, ma il trend positivo è iniziato prima dell istituzione dei mercati per le imprese innovative. Partendo dal presupposto logico che l istituzione di un mercato azionario incida maggiormente nel paese di origine e in modo marginale sui paesi limitrofi e quindi sull intero private equity europeo 14, è più probabile individuare delle relazioni tra l istituzione di un nuovo mercato e l andamento dell industria del private equity a livello nazionale. Mettendo in relazione il trend degli investimenti dei 5 stati in cui sono creati i primi nuovi mercati e la data di istituzione del rispettivo mercato, viene confermato il mancato ruolo della istituzione dei mercati europei 15 per le imprese innovative come fattore scatenante dell esplosione dei volumi di private equity in Europa (vedi grafici A.1-A.5 in Appendice). Quello che si può notare è che, nonostante i diversi livelli in termini assoluti di investimenti, in ogni stato il trend di crescita del private equity inizia prima dell istituzione del nuovo mercato. Per Francia, Germania, Belgio il trend di crescita del private equity inizia nel 1996, mentre per l Italia ci sono già evidenze dal 1995 ed in Olanda si nota una lenta, seppur continua 14 I mercati secondari azionari hanno generalmente maggiore attrattiva sulle imprese nazionali, a causa degli ostacoli di natura finanziaria, legislativa e fiscale che le imprese straniere devono affrontare per la scelta di un exit via mercato. Di conseguenza si può immaginare che la costituzione di uno di essi possa eventualmente stimolare solo il mercato nazionale del private equity e non l intero mercato europeo (Schertler, 2001). 15 L analisi dell influenza Easdaq sul private equity in Belgio non avrebbe alcun senso vista che solo il 20% delle società quotate su di esso è di nazionalità belga. 12

13 crescita, dal Solo nel caso della Francia esiste contemporaneità tra il momento di l istituzione del Nuoveau Marché e quello di inizio della crescita del private equity nel Negli altri stati l inizio della crescita del private equity anticipa la costituzione del Neuer Markt, del Nieuwe Markt, dell EuroNm belga avvenuta ad aprile Il Nuovo Mercato di Milano è stato costituito a maggio 1999, quasi 3 anni dopo le prime evidenze di crescita dell industria di private equity in Italia. L assenza di un nesso di causalità tra istituzione dei nuovi mercati europei e crescita del private equity europeo è dimostrata anche dall analisi del mercato europeo del private equity senza i dati delle 5 nazioni dei nuovi mercati. La quota di private equity di Francia, Germania, Olanda, Belgio e Italia ha rappresentato dal 1990 al 2001 dal 40% al 60% di tutto il mercato europeo, lasciando la quota più rilevante della parte restante al Regno Unito. Come indicato dal grafico 3.2, come per i paesi dei nuovi mercati, il capitale investito in private equity nel Regno Unito ha iniziato a crescere lentamente dal 1996, mentre il resto degli investimenti europei ha iniziato ad avere una certa rilevanza sia assoluta che relativa a partire dal L aumento dei volumi di private equity nei paesi europei in cui non stati costituiti i nuovi mercati dimostrano che tale crescita è stata diffusa in tutta Europa e non attribuibile all istituzione del Nouveau Marché, del Neuer Markt, del Nieuwe Markt, dell EuroNm belga e del Nuovo Mercato. 16 L andamento dei volumi di private equity degli altri 4 paesi nello stesso periodo spinge a ritenere che sia una coincidenza l inizio della crescita del private equity francese proprio nel 1996, anno di istituzione del Nuoveau Marché. 17 Nel 1994 la quota degli investimenti di private equity europei esclusi i valori di Francia Germania, Olanda, Belgio, Italia e Regno Unito era dell 8%. Nel 1998 era salita al 10% per arrivare al 18% del 1999 e del

14 Grafico Gli investimenti del private equity in Europa senza quelli di Francia, Germania, Olanda, Belgio e Italia (Fonte: mia elaborazione su dati Evca) Investimenti di private equity in Europa Regno Unito Resto dell'europa* Istituzione dell'easdaq (novembre 1996) Istituzione del circuito EuroNm (aprile 1997) miliardi di euro * Nella voce Resto dell'europa sono esclusi gli investimenti di private equity di Francia, Germania, Olanda, Belgio, Italia e naturalmente quelli del Regno Unito indicati separatamente Fonte: mia elaborazione su dati Evca In conclusione, è difficile scorgere qualche evidenza relativa all influenza sullo sviluppo dell industria di private equity in Europa connessa alla nascita dei nuovi mercati. I dati sugli investimenti a livello europeo mostrano che l aumento strutturale dei volumi di private equity successivo al 1996 non può essere attribuito all istituzione dei nuovi mercati. Anche l analisi dei dati nazionali di Francia, Germania, Olanda, Belgio e Italia non evidenzia un nesso causale tra l istituzione dei nuovi mercati e il sostanziale incremento del private equity dello stesso stato. Quello che ci si attenderebbe, in base ai suggerimenti della teoria sul contributo di un mercato come via di exit, dovrebbe essere una crescita, magari con un certo lag temporale, degli investimenti. In Europa, invece, la crescita del private equity, sia a livello complessivo che a livello nazionale è precedente all istituzione dei nuovi mercati. 14

15 3.1.2 Il private equity europeo è stato favorito dalla presenza dei nuovi mercati? L evidenza empirica, da cui si ricava un mancato ruolo dei nuovi mercati come fattore di stimolo del private equity in Europa, però non può negare che essi abbiano successivamente contribuito alla crescita del private equity offrendo una valida via di exit per le giovani imprese innovative. La tempistica dei fatti dimostra che il Nouveau Marché, il Neuer Markt, il Nieuwe Markt, l EuroNm di Bruxelles e il Nuovo Mercato abbiano avuto lo scopo di offrire una via di exit per un industria del venture capital già in forte espansione (in Appendice i grafici A.6-A.11 riportano il numero di Ipo per i primi 5 Nuovi Mercati e per il Nasdaq Europe). Infatti l ipotesi più probabile è che l istituzione di un mercato secondario possa avere un effetto positivo sulla crescita dei volumi investiti nel private equity solo nel medio periodo. Il contributo della presenza dei nuovi mercati allo sviluppo del private equity si può desumere considerando i disinvestimenti, e in particolar modo, quelli via mercato azionario 18. Dal grafico 3.3 si nota che, i volumi dei disinvestimenti, come quelli degli investimenti, mostrano un notevole incremento in termini assoluti dopo il Grafico I disinvestimenti del private equity in Europa (Fonte: mia elaborazione di dati Evca) Private equity in Europa Disinvestimenti Istituzione Istituzione del dell'easdaq circuito EuroNm (Novembre 1996) (aprile 1997) miliardi di euro Fonte: elaborazione di dati Evca 18 Non sono disponibili i dati dell exit via mercato delle società venture-backed divisi per mercati primari e nuovi mercati. Per la seguente analisi saranno utilizzati i dati generali forniti dall Evca sui disinvestimenti via mercato come approssimazione dell importanza dei nuovi mercati nello stimolare la crescita dell industria del private equity europeo (come già in Shertler, 2001). 15

16 L analisi dei dati forniti dall EVCA sui volumi disinvestiti sul mercato azionario 19 nel periodo dal 1991 al 1999 in Schertler (2001) non mostra un incremento significativo, ne in termini relativi, ne in termini assoluti. Il volume dei disinvestimenti via Ipo è cresciuto solo lievemente, addirittura riducendo l importanza relativa della quotazione come via di exit per il venture capital. Come raffigurato nel grafico 3.4, la modalità di exit dominante per tutto il periodo è praticamente sempre stata il trade sale (solo nel 1994 le percentuali del trade sale e dell exit via Ipo sono state entrambe prossime al 30%). I dati storici sui volumi dell exit via Ipo non hanno un andamento definito nel tempo: agli inizi dello scorso decennio la percentuale era inferiore al 10%, nel 1995 era quasi del 30%, nel 2000 circa del 14% e nel 2001 è scesa sotto al 5%. Dal 1991 al 2001 sono stati due i periodi in cui la percentuale di exit via mercato del private equity è cresciuta: dal 1991 al 1995 e dal 1997 al Mentre la sostanziale crescita della percentuale dell exit via mercato della prima metà del decennio (dall 8,8% al 29,3%) non è ovviamente attribuibile ai nuovi mercati, essi potrebbero essere tra le ragioni dell incremento del ridotto incremento percentuale tra il 1997 (14%) ed il 1999 (19,9%). Per poter confermare un contributo dei nuovi mercati alla crescita del private equity, ci si aspetterebbe un aumento dei volumi disinvestiti via mercato negli anni successivi all istituzione dei nuovi mercati, a meno che tale crescita non sia esclusivamente legata, come nella prima parte del decennio ai mercati primari o alla riduzione della percentuale dei write-off. 19 I dati dei volumi disinvestiti sul mercato azionario forniti dalla EVCA comprendono i dati delle Ipo e di quelli delle successiva offerte sul mercato azionario. 16

17 Grafico 3.3 Le percentuali dell exit del private equity sugli ammontari dei disinvestimenti in Europa (Fonte: mia elaborazione di dati in Shertler, 2001 e di dati Evca) 70% 60% 50% Principali sistemi di disinvestimento in Europa (in percentuale dei volumi disinvestiti) Trade sale Ipo Write-off miliardi di euro 40% 30% 20% 10% 0% Fonte: mia elaborazione su dati in Schertler (2001) e di dati Evca Schertler (2001), utilizzando come misura dello sviluppo della via di exit via Ipo il numero di società venture-backed che disinvestono via mercati 20, ottiene percentuali simili tra inizio e fine degli anni 90. La conclusione a cui giunge è che il contributo dei nuovi mercati alla crescita del private equity europeo sia stato del tutto marginale a causa della loro giovane età e in parte alle differenze nazionali. However, the number of Ipos as a share in the total number of disinvestiments does not differ considerably between the beginning and the end of the 1990s, which is to be expected, since secondary stock markets were established in the second half of the 1990s. (Schertler, 2001, p. 39). Il confronto delle percentuali di inizio e fine decennio è piuttosto superficiale per poter affermare l irrilevanza dei nuovi mercati sulla crescita del private equity, poiché non prende in considerazione la variabilità della percentuale di exit via mercato nel periodo considerato. Analizzando solo la seconda metà degli anni 90 si nota che dal 7,6% delle società che disinvestivano via ipo nel 1997 la quota è salita al 16,6% del 1998 e si è mantenuta prossima al 15% per gli anni successivi, fino alla caduta dal 2001 in poi. Non può essere escluso che l inversione del trend delle percentuali 20 La percentuale del numero di imprese è una migliore misura dell importanza dell exit via Ipo dato che le percentuali sul volume dei disinvestimenti potrebbero essere poco significative a causa dell influenza della dimensione di ogni singola Ipo. 17

18 del numero, e, come già osservato sopra, dei volumi dei disinvestimenti via Ipo dal 1997 al 1999 potrebbe essere merito della presenza dei giovani nuovi mercati. Grafico 3.5 La percentuale di exit via mercato del private equity sul numero di società in Europa (Fonte: mia elaborazione di dati Evca) Exit via mercato in Europa (in percentuale del numero di società) 25% 20% 15% 10% 5% 0% Fonte: elaborazione di dati EVCA La crescita tra 1997 e 1998 della percentuale di imprese che ricorrevano all exit via Ipo potrebbe essere correlata all istituzione del circuito dell EuroNm ed in particolar modo al ruolo di rilievo del Nouveau Marché e del Neuer Markt 21. Dai risultati ottenuti da Schertler (2001) analizzando le singole realtà nazionali relative ai principali nuovi mercati europei è possibile concludere che, pur essendo aumentata la percentuale di imprese che utilizzano il canale di exit dei mercati nella seconda metà degli anni 90, l incremento non sia correlato con la nascita di un segmento nazionale per le imprese innovative. Secondo i dati riportati in Schertler (2001), in Francia la percentuale di imprese che hanno utilizzato come canale per il disinvestimento via mercato è passato dall 8% del 1993 al 13,4% del 1994, mentre il Nouveau Marché è stato costituito nel La tendenza di una crescita dei disinvestimenti 21 Il Nieuwe Markt e l EuroNm non hanno mai superarto il numero di 10 Ipo in un anno, mentre il Nuovo Mercato non può aver influito in alcun modo sul numero di exit via mercato dal 1997 al 1998, dato che è stato istituito a maggio del

19 via mercato azionario antecedente alla nascita del nuovo mercato è confermato anche in Germania. Nel 1996, il 6,7% delle imprese venture backed ha utilizzato l exit via mercato, mentre nell anno in cui Neuer Markt è stato fondato solo il 5,9% delle imprese ha scelto la quotazione 22. A dar forza alla teoria di Schertler (2001) è il caso italiano. In Italia, in base ai dai Aifi, la crescita percentuale dell importanza del collocamento sul mercato come via di exit della partecipazione degli investitori di private equity, avvenuta tra il 1997 e il 1998 (da poco più del 3% al un valore superiore al 12%) non può essere certamente attribuita al Nuovo Mercato. Come mostra la tabella 5.3, dopo il 1998, il trend della percentuale dei disinvestimenti delle società via mercato è stato leggermente decrescente: l importanza relativa dell exit del private equity via mercato è pressappoco rimasta costante sia nel 1999, l anno di istituzione del Nuovo Mercato, sia nel 2000, l anno del boom delle Ipo sul Nuovo Mercato 23, ma si è decisamente ridotta nel 2001, con il ridimensionamento degli indici azionari. Tabella 5.1 La percentuale dei disinvestimenti in base al numero di società in Italia (Fonte: mia elaborazione di dati Aifi) Percentuale dei disinvestimenti in base al numero di società in Italia Trade sale 58,7% 63,6% 45,9% 58,1% 46,3% IPO o vendita post-ipo 3,2% 12,4% 11,8% 11,3% 7,4% Write-off 16,7% 8,5% 3,5% 4,8% 21,5% Altro 21,4% 15,5% 38,8% 25,8% 20,8% Fonte: mia elaborazione di dati Aifi L analisi delle realtà nazionali dei 3 principali nuovi mercati conferma le conclusioni di Schertler (2001): non è possibile affermare che i nuovi mercati abbiano contribuito in modo rilevante alla crescita del private equity europeo essenzialmente per due ragioni legate agli stessi mercati: la nazionalità e l immaturità. Sarebbe già azzardato affermare che i componenti dell EuroNm abbiano contributo alla crescita del private equity nazionale, tanto meno ci sono evidenze che attribuiscano ad essi un ruolo nello sviluppo del private equity europeo. Dopo la chiusura del circuito EuroNm e il 22 Schertler (2001) avverte però che i dati relativi alla Germania potrebbero portare a conclusioni non attendibili a causa della ridotta dimensione del campione di investitori di private equity forniti dalla BVK. 23 Solo sul Nuovo Mercato le Ipo nel 2000 sono state 34, oltre il 75% di tutte le quotazioni avvenute dalla nascita del Nuovo Mercato nel maggio 1999 a marzo 2002: 6 sono state le Ipo nel 1999, 5 nel 2001, mentre nel 2002 (fino a fine maggio) nessuna società si è quotata sul Nuovo Mercato. 19

20 fallimento del progetto di un mercato europeo per le imprese innovative si accentuato il carattere di nazionalità degli aderenti. E quindi sempre più difficile attribuire ai nuovi mercati un ruolo nello sviluppo dell industria del private equity europeo: dal 1998 i tassi di crescita degli investimenti di private equity nei paesi senza un mercato di exit per le imprese innovative sono stati pari se non superiori di quelli in cui erano stati costituiti i nuovi mercati: infatti, come è stato dimostrato precedentemente, i mercati aderenti al circuito EuroNm sono sorti solo dopo la costituzione di un industria nazionale del private equity 24. Come già sottolineato anche da Schertler (2001), la giovane età dei mercati europei è probabilmente la causa principale dell assenza di nesso tra sviluppo tra mercati azionari e finanziatori del capitale di rischio. L istituzione dei nuovi mercati in Europa, in un momento di decisa crescita dell industria del private equity, non ha innescato il meccanismo automatico di produzione e sviluppo dell innovazione. Le cause della crescita del private equity in Europa possono essere paradossalmente ricercate nella mancanza di un mercato europeo di riferimento per le imprese innovative. Il tentativo di imitazione del modello di successo statunitense può aver spinto, sotto l influenza di un sentiment favorevole alla crescita e all innovazione negli Stati Uniti, la crescita del private equity in Europa. La valutazione relativa all influenza alla presenza dei nuovi mercati sul private equity potrebbe essere prematura proprio a causa della loro breve vita: il Nuoveau Marché, il primo ad essere istituito, ha meno di 8 anni. Di conseguenza, anche ogni analisi statistica, se non di carattere descrittivo, risulta poco significativa 25. Le osservazioni precedenti portano a concludere che la presenza dei nuovi mercati, come via di exit per le giovani imprese innovative, non sia stata uno dei fattori di stimolo della crescita del private equity in Europa. Per quanto l incremento sostanziale della percentuale di exit via mercato a livello europeo dal 1997 al 1998 possa essere interpretato come un probabile contributo, seppur marginale, dei nuovi mercati allo sviluppo dell industria europea del private equity, l analisi dei dati nazionali francesi, tedeschi ed italiani smentisce ogni possibile evidenza. L istituzione del Nouveau Marché, del Neuer Markt e del Nuovo Mercato non è seguita, nei rispettivi paesi, da un incremento della percentuale delle società finanziate dal private equity che scelgono la modalità di exit via mercato. L assenza di un feedback positivo tra disinvestimenti su mercato e sviluppo del private equity, può essere strettamente 24 Oltre al caso dei primi nuovi mercati europei, l istituzione di mercato dedicato alle imprese innovative successiva alla nascita dell industria di private equity nazionale è confermata anche dalle recenti esperienze del Nuevo Mercado spagnolo e dallo Swiss New Market. 25 Ad esempio, come indicato precedentemente nel caso statunitense, Black e Gilson (1998) hanno potuto analizzare il rapporto di ciclicità tra mercati azionari (numero di Ipo venture backed) e venture capital (ammontare di nuovi fondi raccolti) grazie alla disponibilità di serie storiche dalla fine degli anni

Il ruolo del Private Equity e del Venture Capital quali propulsori della valorizzazione e del rilancio delle imprese

Il ruolo del Private Equity e del Venture Capital quali propulsori della valorizzazione e del rilancio delle imprese Il ruolo del Private Equity e del Venture Capital quali propulsori della valorizzazione e del rilancio delle imprese Villa Serra di Comago Comago Sant Olcese (GE), 3 Ottobre 2006 Agenda 1. Storia e sviluppo

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Il MOT: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato

Il MOT: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato Il Mot: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato Apartire dal 1994, anno della sua nascita, il Mot ha conosciuto un continuo processo di innovazioni strutturali che si è assestato

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)

Dettagli

dall idea alla startup

dall idea alla startup dall idea alla startup Vademecum sul mondo del Venture Capital IL VENTURE CAPITAL Il venture capital è l attività di investimento in capitale di rischio effettuata da operatori professionali e finalizzata

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Presentazione 7 Paolo Anselmo

Presentazione 7 Paolo Anselmo Sommario Presentazione 7 Paolo Anselmo 1. I Venture Capitalist e l Investment Banking 9 Vincenzo Capizzi, Giovanni Tirino Premessa 9 1.1 Il Merchant Banking 9 1.2 I Venture Capitalist 11 1.3 Le teorie

Dettagli

La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona

La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona Dott. Luca Guarnieri Responsabile Liaison Office Area Ricerca Università degli Studi di

Dettagli

VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca. I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre 2015

VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca. I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre 2015 VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre MISURE/64 1 Ottobre Introduzione Nel la regolazione del mercato del lavoro è stata oggetto

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Gestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital

Gestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE Private Equity e Venture Capital Il private equity e il venture capital Anni 80 Con venture capital si definiva l apporto di capitale azionario, da parte di operatori

Dettagli

L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane

L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane Finanza per la crescita IPO Day, Borsa Italiana, Milano - 26 Settembre 2014 Silvia Magri, Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Outline

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

BAN Bologna: un Servizio Innovativo per le Start-up

BAN Bologna: un Servizio Innovativo per le Start-up BAN Bologna: un Servizio Innovativo per le Start-up 1 La Regione Emilia Romagna è: un territorio ricco di iniziative imprenditoriali e un buon vivaio di idee innovative che incontrano spesso difficoltà

Dettagli

Gestione Finanziaria delle Imprese. Private equity e venture capital

Gestione Finanziaria delle Imprese. Private equity e venture capital GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE L attività di disinvestimento Principi fondamentali del disinvestimento Individuazione del momento più opportuno per disinvestire Definizione del canale di disinvestimento

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti: Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000.

US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Recensione US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Si tratta di un rapporto sui fondi statunitensi riferito al periodo

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Confindustria Genova

Confindustria Genova Confindustria Genova La levadel Private Equity nelleacquisizionie nelle cessioni: minoranze e maggioranze Genova, 14 maggio 2015 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre

Dettagli

MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA?

MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? MILANO, 24 Giugno 2008 La crisi Immobiliare in Europa - Lorenzo Greppi CRISI IMMOBILIARE E PARAMETRI DI RISCHIO La crisi internazionale ha avuto pesanti riflessi

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

studi e analisi finanziarie La Duration

studi e analisi finanziarie La Duration La Duration Cerchiamo di capire perchè le obbligazioni a tasso fisso possono oscillare di prezzo e, quindi, anche il valore di un fondo di investimento obbligazionario possa diminuire. Spesso si crede

Dettagli

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012 ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Angels e gruppi di angels: ruolo e peculiarità Finanziare l innovazione 09 Settembre 2011. Lorenzo Franchini www.italianangels.net

Angels e gruppi di angels: ruolo e peculiarità Finanziare l innovazione 09 Settembre 2011. Lorenzo Franchini www.italianangels.net Angels e gruppi di angels: ruolo e peculiarità Finanziare l innovazione 09 Settembre 2011 Lorenzo Franchini www.italianangels.net Tipologia di finanziamenti Friends & Family: 30k-100k; Seed Capital Angel

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MOSCA, LORENZIN. Istituzione del Fondo dei fondi presso la Cassa depositi e prestiti Spa

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MOSCA, LORENZIN. Istituzione del Fondo dei fondi presso la Cassa depositi e prestiti Spa Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3752 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MOSCA, LORENZIN Istituzione del Fondo dei fondi presso la Cassa depositi e prestiti Spa Presentata

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Dati a cura di Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti Il mercato immobiliare, dopo

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie

Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo

Dettagli

È importante la struttura finanziaria?

È importante la struttura finanziaria? CAPITOLO 17 È importante la struttura finanziaria? Semplici PROBLEMI 1. Si noti che il valore di mercato di Copperhead supera di molto il suo valore contabile: Valore di mercato Azioni (8 milioni di azioni

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

AIFI. Il mercato del private equity e venture capital. Alessandra Bechi Direttore Ufficio Tax & Legal e Affari Istituzionali, AIFI

AIFI. Il mercato del private equity e venture capital. Alessandra Bechi Direttore Ufficio Tax & Legal e Affari Istituzionali, AIFI AIFI Il mercato del private equity e venture capital Alessandra Bechi Direttore Ufficio Tax & Legal e Affari Istituzionali, AIFI Milano, 18 novembre 2015 Il ruolo di AIFI AIFI, Associazione Italiana del

Dettagli

Private equity tra investitori istituzionali e capitali privati

Private equity tra investitori istituzionali e capitali privati FINANZA PER LA CRESCITA GLI STRUMENTI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE Private equity tra investitori istituzionali e capitali privati Alessandra Bechi Direttore Ufficio Tax & Legal e Affari Istituzionali Perugia,

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

Le exit strategy e le clausole di way out nel private equity. Carlo Michero F.A.S.T., Milano, 4 febbraio 2009 www.3i.com

Le exit strategy e le clausole di way out nel private equity. Carlo Michero F.A.S.T., Milano, 4 febbraio 2009 www.3i.com .. Le exit strategy e le clausole di way out nel private equity Carlo Michero F.A.S.T., Milano, 4 febbraio 2009 www.3i.com 3i chi siamo Scala internazionale e elevata reputazione Fondata nel 1946, è leader

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati PER DUE CERTIFICATE e PER DUE

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Capitolo 3 Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima Principi di base sui tassi di cambio Tassi di cambio

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA

Dettagli

Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI)

Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) Corso di E-mail: andrea.calabro@uniroma2.it DEFINIZIONE DI PMI Per riuscire ad individuare una PMI occorre prendere in considerazione: PARAMETRI QUALITATIVI

Dettagli

Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014

Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Presentiamo la seconda relazione trimestrale delle vendite immobiliari a Manhattan. Lo studio si basa sulle operazioni di vendita

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata

Dettagli

Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI

Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Rimini, 11 ottobre 2013 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private Equity? Quali sono gli obiettivi

Dettagli

Lo smobilizzo delle partecipazioni tramite quotazione: le proposte in tema di revisione dei mercati per le PMI. Roma, 21 giugno 2011

Lo smobilizzo delle partecipazioni tramite quotazione: le proposte in tema di revisione dei mercati per le PMI. Roma, 21 giugno 2011 Lo smobilizzo delle partecipazioni tramite quotazione: le proposte in tema di revisione dei mercati per le PMI Roma, 21 giugno 2011 I driver che influenzano la scelta della way out Generalmente la scelta

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

DOW JONES grafico daily. Aggiornamento del 17/03/13

DOW JONES grafico daily. Aggiornamento del 17/03/13 DOW JONES grafico daily Se per S&P500 la correzione è stata breve quella sul Dow Jones è stata inesistente, un consolidamento sui massimi è stato sufficiente per assorbire le prese di beneficio e riprendere

Dettagli

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015 VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO MISURE/62 Luglio Introduzione Nel il mercato

Dettagli

IL MERCATO ITALIANO DEL CAPITALE DI RISCHIO INFORMALE

IL MERCATO ITALIANO DEL CAPITALE DI RISCHIO INFORMALE IL MERCATO ITALIANO DEL CAPITALE DI RISCHIO INFORMALE (Sintesi dei dati raccolti da IBAN, con questionario on line, nel periodo 13 gennaio/25 marzo 2010) Variazione % Anno 2009 su 2008 Campione (di cui

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Certificati di investimento e strategie di yield enchancement

Certificati di investimento e strategie di yield enchancement Certificati di investimento e strategie di yield enchancement Isabella Liso Deutsche Bank Trading Online Expo 2014 Milano - Palazzo Mezzanotte - 24 ottobre 2014 1 INDICE Introduzione. Express Autocallable...

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Nel 2015 raddoppia la scelta per il tasso fisso, il variabile perde appeal PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

Sempre meno auto private

Sempre meno auto private Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita

Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Roberto Manzato Vita e Danni non Auto Milano, 16 luglio 2012

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI

BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI Il costo per le casse pubbliche non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Secondo un sondaggio della CGIA, negli ultimi 10 anni la quota di spesa

Dettagli

Analisi settimanale N7 Settimana 12-16 Novembre

Analisi settimanale N7 Settimana 12-16 Novembre Analisi settimanale N7 Settimana 12-16 Novembre MERCATO AZIONARIO- SP500 Come ci aspettavamo il mercato americano è sceso anche la scorsa settimana, tuttavia lo ha fatto in un modo più significativo del

Dettagli

BONUS Certificates ABN AMRO.

BONUS Certificates ABN AMRO. BONUS Certificates ABN AMRO. BONUS Certificates ABN AMRO. I BONUS Certificates ABN AMRO sono strumenti d investimento che consentono di avvantaggiarsi dei rialzi dell'indice o dell'azione sottostante,

Dettagli