EDUCAZIONE STRUTTURATA E AUSILI VISIVI
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- Livio Corradi
- 8 anni fa
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1 EDUCAZIONE STRUTTURATA E AUSILI VISIVI Centro Autismo e Disturbi dello Sviluppo Azienda USL di Rimini U.O. di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza Formazione insegnanti anno scolastico
2 Perchè usare aiuti visivi? Per imparare a fare il nodo alla cravatta, preferireste...
3 Questa spiegazione? Preparazione: sollevate il collo della camicia, abbottonate l ultimo bottone e posizionate la cravatta. Gli uomini di altezza media posizioneranno la gambetta all altezza della cintura. Gli uomini più alti la posizioneranno al di sopra della cintura. Come fare: al di sotto del collo, incrociate la gamba sulla gambetta, poi fate scivolare la gamba sotto la gambetta. Riportate in seguito la gamba sulla gambetta, in seguito fate passare la gamba verso l alto sotto la cravatta, posizionando il vostro indice nel nodo in formazione. Togliete il vostro indice e fate scivolare la gamba nell anello. Infine tenete ferma la gambetta e tirate delicatamente sulla gamba per stringere l anello. Aggiustate il nodo e poi fatelo risalire fino all ultimo bottone del collo. Dopo aver annodato la cravatta, la gambetta non deve più essere visibile e l estremità della gamba deve situarsi all altezza della cintura.
4 ... O questa?
5 Perchè usare aiuti visivi? E se aveste anche qualche difficoltà a comprendere la lingua che tutti parlano così facilmente, e doveste proprio andare in bagno... łazienka szpitala restauracja wyjście preferireste questo...
6 ...o questo? łazienka szpitala restauracja wyjście
7 Nella vita di tutti i giorni ne usiamo tantissimi!!
8 Perché usare strategie visive Nonostante stili di apprendimento differenti, la maggior parte dei bambini/ragazzi con DPS imparano visivamente. Ciò significa che spesso comprendono meglio ciò che vedono rispetto a ciò che sentono (fluttuante attenzione uditiva). Importanza della comprensione
9 In che modo facilitare la comprensione? L uso degli ausili visivi e importante per: Fornire informazioni chiare sull ambiente ed organizzarlo (chiarificare lo spazio) Dare indicazioni (per esempio capire cosa chiede di fare il programma del giorno) Anticipare/accettare cambiamenti Insegnare abilità sociali Favorire l autonomia e l auto-organizzazione del lavoro e del tempo libero Stabilire e fissare delle regole di comportamento Insegnare abilità scolastiche e compiti lavorativi Supportare l apprendimento delle abilità espressive
10 Attenzione: Con chi usare gli ausili visivi? Usare le strategie visive funziona Queste tecniche si possono usare sia con bambini/ragazzi non verbali che con quelli verbali Gli studenti, sia con basso che con alto livello di competenze, possono trarre beneficio da strumenti visivi scelti, naturalmente, in base alle abilità e ai bisogni individuali
11 L educazione strutturata La strutturazione del tempo La strutturazione delle attività La strutturazione dello spazio
12 La strutturazione del tempo Possedete un agenda personale? Siete abituati a scrivere messaggi su post-it e a metterli in vista per ricordarvi cosa fare? Segnate sul calendario eventi importanti? Vi siete mai presentati ad un appuntamento ad un orario sbagliato perché avevate dimenticato di segnare il cambiamento dell ora sull agenda? Vi è capitato di perdere un appuntamento perché vi siete dimenticati di segnarlo in agenda? Avere un agenda personale e segnarsi su foglietti adesivi degli appunti con le cosa da fare può rendere la vita più facile
13 La strutturazione del tempo Organizzare la giornata secondo una precisa strutturazione del tempo attraverso l uso di agende o calendari permette di: aumentare la prevedibilità rispetto a ciò che sta accadendo, che è accaduto e che accadrà; aumentare la comprensione del mondo esterno e delle richieste che le persone rivolgono al bambino; aumentare la comprensione di eventuali variazioni/cambiamenti; aiutare a ricordare; imparare a passare da un attività all altra in autonomia.
14 È scontato comprendere le immagini?
15 Toaleta
16 L agenda visiva Prima di introdurre un agenda visiva occorre essere certi che il bambino sia in grado di eseguire istruzioni date attraverso riferimenti visivi (oggetti/foto/immagini). Passo 1: l adulto mostra l immagine e dice vai qui, usando immagini di ambienti già frequentati e graditi all individuo. Aiuto: guida fisica da dietro. Passo 2: eliminare l istruzione vai qui e sfumare gradualmente la guida fisica partendo dall arrivo (concatenamento retrogrado). Passo 3: concatenare le immagini in uno schema N.B. seguire istruzioni date con immagini o seguire istruzioni verbali possono essere due obiettivi separati (e uno può essere il prompt dell altro!).
17 L agenda visiva La costruzione dello schema giornaliero Ogni bambino potrebbe disporre di un programma giornaliero personalizzato, costituito da una sequenza di oggetti e/o immagini e/o parole che rappresentano le attività che si susseguono nel corso della giornata, ordinati dall alto verso il basso a seconda dell ordine temporale.
18 Come costruire un agenda Individuare la tipologia di riferimento visivo adatta alle caratteristiche del bambino Procurarsi i seguenti materiali: una striscia di cartoncino rigido o compensato, del velcro adesivo, oggetti o fotografie o immagini stilizzate rappresentanti le attività Procedere attaccando in un luogo accessibile e visibile la striscia di cartoncino su cui attaccare verticalmente con il velcro la sequenza della attività giornaliere... oppure fare un agendina portatile!
19 Lo schema giornaliero La qualità dell ausilio visivo deve essere correlata al livello di sviluppo del bambino (oggetto, fotografie, immagini, parole scritte ) Per esempio per indicare il bagno potrebbe essere usato: Oggetto (rotolo di carta igienica) Fotografia (foto del bagno di casa) Immagine (disegno stilizzato di un bagno) Scritta ( Bagno ) Scritta+immagine
20 Seguire una transizione Per facilitare il passaggio da un luogo all altro è possibile predisporre una sequenza in cui si esplicita la transizione e cosa si farà una volta arrivati
21 Lo schema giornaliero o settimanale Sempre a seconda delle caratteristiche dell individuo lo schema può essere giornaliero o settimanale oppure può essere anche una vera e propria agenda. Attenzione! Quando scegliamo lo strumento dobbiamo ricordarci che, in alcuni casi, se presentiamo contemporaneamente un numero elevato di stimoli, possiamo creare confusione.
22 Esempi di schema giornaliero
23 Esempi di schema giornaliero
24 Esempi di schema giornaliero Luca Lunedì pomeriggio Pranzo Computer Lavoro indipendente Attività in gruppo Preparo lo zaino Vado a casa
25 Esempio di schema settimanale LUN MAR MERC GIOV VEN SAB DOM SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA GIOCO PRANZO PRANZO PRANZO PRANZO PRANZO PRANZO PRANZO NONNI COMPITI COMPITI MUSICA COMPITI COMPITI MUSICA USCITA NUOTO GIOCO COMPITI USCITA GICO GIOCO GIOCO GIOCO USCITA NUOTO SUPER MERCAT O SUPER MERCAT O USCITA GIOCO CENA CENA CENA PIZZERIA CENA CENA CENA
26 Lo schema... mensile! Per anticipare eventi più lontani nel tempo (es. gite) si possono utilizzare calendari in cui visualizzare l evento sulla data in cui si realizzerà oppure preparare calendari dell avvento in cui ogni giorno che passa si barra una cassellina
27 Come utilizzare lo schema giornaliero 1. Andare allo schema 2. Staccare la prima immagine in alto 3. Mettere l immagine nel riquadro delle attività in corso 4. Andare a svolgere l attività 5. Alla fine dell attività tornare allo schema 6. Togliere l immagine dal riquadro dell attività in corso e metterla nella scatola del finito 7. Proseguire allo stesso modo con l immagine successiva Nel tempo è necessario ridurre la guida fisica in modo che il bambino impari a usare lo schema in modo indipendente.
28 Come utilizzare lo schema giornaliero Ci sono modi diversi di utilizzo dello schema giornaliero a seconda delle competenze possedute dal bambino, tali utilizzi si differenziano per piccoli particolari: Uso della carta di transizione Uso del riquadro per l attività in corso Uso mantenendo le immagini attaccate al supporto e consultando l agenda senza la necessità di staccarle Uso come se fosse un agenda vera e propria
29 Come capire quando un attività è finita È meglio evitare frasi come vai allo schema o guarda cosa c è adesso : gradualmente i bambini e gli adulti non hanno più la necessità che qualcuno gli dica quando una attività è finita, ma imparano a capirlo da soli e questo è l obiettivo che vogliamo raggiungere anche nell uso dello schema giornaliero. I segnali possono essere: il cibo nel piatto è terminato l ultima pagina del libro è stata letta l insegnante dice a tutti finito! una campanella suona un video finisce mettere via lo spazzolino dopo essersi lavati i denti Gradualmente vogliamo insegnare al bambino a rispondere proprio a questi segnali, presenti naturalmente nell ambiente.
30 Introduzione di alternative Quando il bambino sarà diventato indipendente nell uso dello schema, si potranno introdurre alternative alla carta attività: carta sorpresa : carta con sopra un simbolo per la sorpresa, in cui è l adulto che decide all ultimo momento cosa si farà, serve per introdurre l elemento dell imprevisto. Iniziare con sorprese piacevoli, introducendo gradualmente sorprese meno gradite carta scelta : una carta più larga in cui sono attaccate due carte attività, il bambino potrà scegliere una delle due. Se si vuole dare più alternative, mettere nello schema una carta con un simbolo per la scelta, che rimanda ad un quadernino con lo stesso simbolo sulla copertina, che contiene le possibili scelte. Carta con il premio: per svolgere attività decisamente non gradite, si potrebbe utilizzare un premio. Questo potrebbe essere segnalato preparando sulla stessa carta più lunga la carta dell attività e accanto quella del premio; il bambino stacca la carta allungata, con entrambe sopra.
31 Utilizzo dello schema per l organizzazione autonoma delle attività Per favorire la gestione autonoma del tempo e per diminuire la dipendenza dall adulto, potrebbe essere utile predisporre uno schema di attività che si susseguono e che il bambino deve svolgere, in sequenza, senza alcun suggerimento da parte dell adulto (obiettivo a lungo termine) Idee: Un agenda con le attività da eseguire in sequenza Agenda con i giochi da fare in sequenza (per difficoltà di auto-organizzazione del tempo libero)
32 La strutturazione delle attività Rendere chiaro ciò che il bambino deve fare attraverso la strutturazione del materiale e delle attività proposte. Per esempio ogni compito potrebbe essere disposto in una scatola posta alla sinistra del bambino e contrassegnata da un simbolo specifico che il bambino imparerà a collegare a quello specifico compito (lettera, colore, disegno) mentre, alla destra del bambino si potrà collocare una scatola vuota in cui riporre il materiale dell attività dopo che questa è stata portata a termine.
33 Le attività individuate per il lavoro indipendente dovrebbero essere auto-esplicative (ossia si dovrebbero spiegare da sé senza bisogno di istruzioni verbali complesse)
34 Esempi
35
36 La strutturazione dello spazio L ambiente, per essere rassicurante, deve essere ristrutturato tenendo in considerazione le difficoltà sensoriali e le caratteristiche cognitive tipiche del disturbo. Gli spazi dovrebbero essere ben delimitati visivamente, ognuno con caratteristiche definite e visivamente comprensibili (per esempio in una classe potrebbe esserci uno spazio per il lavoro al tavolo ed un tappeto morbido per il gioco libero). I bambini con Disturbo dello spettro autistico infatti non percepiscono naturalmente le suddivisioni del loro ambiente. Grandi spazi e scarsa prevedibilità possono provocare in loro ansie e frustrazioni.
37 La strutturazione dello spazio Mobili e scaffali potrebbero essere usati per suddividere gli spazi e aree specifiche contrassegnate con l uso di simboli visivi (immagini, colori), questo aiuta il bambino ad organizzarsi e a non gironzolare senza meta. Un ambiente più strutturato aiuta il bambino ad avere maggiore comprensione dell esterno e maggiore controllo, ciò permette un aumento dei tempi di attenzione ed aiuta a prevenire comportamenti problematici.
38 Per esempio, rispetto agli spazi che sono utilizzati dal bambino, potrebbe essere predisposto uno spazio per il lavoro indipendente al tavolo (scrivania e sedia), un tappeto morbido per giochi di interazione senso-motori con l adulto ed uno spazio per il gioco libero. Tali spazi dovrebbero essere ben delimitati visivamente. Esempi: Area studio Area del lavoro manuale Area computer Area riposo Area musica
39 Lavoro autonomo Tavolo o scaffale da cui prendere le attività da fare Tavolo su cui svolgere le attività Sedia Posto in cui mettere le attività finite (es. Scatolone o tavolino)
40 Spazio per il lavoro indipendente al tavolo
41 Es. lavoro indipendente in classe
42 Progressione dell insegnamento del lavoro autonomo Insegnamento dell'abilità (es. mettere 1 tessera nel contenitore): al tavolo, guida fisica da dietro, rinforzo tangibile per ogni risposta, ripetizione dello stesso movimento durante la giornata ma alternandolo con comportamenti già acquisiti. Inserimento dell'abilità in una attività di lavoro autonomo: proporre 2 tessere da infilare nella scatola: essendo l'abilità acquisita, la guida fisica dovrà essere necessaria solo nell'andare a prendere la seconda tessera. Gradualmente aumentare il numero di tessere presenti.
43 Progressione dell insegnamento del lavoro autonomo Insegnamento della sequenza di lavoro autonomo: presentare l'attività alla sinistra del bambino. Essendo acquisito lo svolgimento dell'attività, la guida fisica sarà necessaria per prendere la scatola dalla sinistra e cominciare, e poi per spostarla verso destra. Seguire un agenda con la sequenza di attività Associare un simbolo ad ogni attività Concatenare i simboli in una agenda Inserire lo spostamento del simbolo dell agenda nella catena di lavoro autonomo
44 Esempi
45 Nell ambiente prestare attenzione a: Non presentare troppi stimoli contemporaneamente (rischio di sovraccarico sensoriale) Eliminare dall ambiente fisico tutto ciò che è confusivo, non è rilevante, o chiaro Prestare attenzione ai colori (escludere rosso/arancione/giallo preferire verde/blu/grigio) Disporre il materiale in scatole/contenitori marcati con simboli o trasparenti Evitare luci al neon e usare la luce naturale quanto possibile Usare tende e persiane quando c è molto vento
46 È possibile anche: Usare cuffie Predisporre zone con cuscini e moquette per attività più tranquille Costruire tende o casette Avere a disposizione una stanza tranquilla
47 Altri utilizzi di strategie visive Possiamo utilizzare immagini o altri elementi visivi per: Chiarire le regole di comportamento Dare indicazioni per la gestione di comportamenti inadeguati Esplicitare regole di comunicazione (le vedremo nella lezione sulle abilità sociali)
48 Fonti CD Facilitare la comunicazione nell autismo Ed. Erickson CD Pics for PECS Ed. Pyramid UK Libri consigliati Strategie visive per migliorare la comunicazione Linda Hodgdon, A cura di Anna M.Kozarzewska
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