Elementi di cartografia e orientamento

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1 Elementi di cartografia e orientamento

2 OBIETTIVI DELLA LEZIONE Fornire conoscenze teoriche ed eseguire esercizi pratici che permettano di: - leggere una carta orientandola in modo corretto - individuare sulla carta direzione e verso del movimento da effettuare per raggiungere la zona delle operazioni - individuare e comunicare le proprie coordinate

3 LE COORDINATE GEOGRAFICHE La rotazione della terra a3orno al suo asse individua tre importan8 riferimen8 convenzionali: - il polo nord geografico - il piano dell equatore - il meridiano fondamentale di Greenwich

4 LE COORDINATE GEOGRAFICHE Meridiani (e an8meridiani) sono le semicirconferenze determinate dall intersezione tra i semipiani passan8 per l asse polare e la superficie terrestre. Paralleli sono le circonferenze determinate dall intersezione tra i piani paralleli all equatore e la superficie terrestre. La griglia formata da meridiani e paralleli prende il nome di re8colato geografico.

5 LE COORDINATE GEOGRAFICHE Per designare univocamente un punto qualsiasi della superficie terrestre possiamo u8lizzare le COORDINATE GEOGRAFICHE: - la longitudine è la distanza angolare orizzontale misurata a par8re dal meridiano fondamentale di Greenwich - la la8tudine è la distanza angolare ver8cale rispe3o al piano dell equatore

6 LE COORDINATE GEOGRAFICHE - la longitudine può essere Est od Ovest e può assumere valori compresi tra 0 e la la8tudine può essere Nord o Sud e può assumere valori compresi tra 0 e 90 Osservatorio di Firenze - Arcetri: long = E lat = N Osservatorio di Roma - Monte Mario: long = E lat = N

7 I PUNTI CARDINALI A scuola ci vengono insegna8 i qua3ro pun8 cardinali fondamentali: N O E S

8 I PUNTI CARDINALI Esistono anche qua3ro direzioni intermedie, corrisponden8 alle bise3rici angolari di inclinazione 45 : NO N NE O E SO S SE

9 I PUNTI CARDINALI E possibile u8lizzare un ulteriore suddivisione per o3enere una maggior precisione nella designazione: NO NNO N NNE NE ONO ENE O E OSO ESE SO SSO S SSE SE

10 N NE B ENE E A Corso OPEM

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12 NUOVA CARTOGRAFIA I.G.M. serie M792 Dimensioni geografiche: 20 x 12 Superficie media rappresentata: 600 kmq circa

13 NUOVA CARTOGRAFIA I.G.M. serie M792 Dimensioni geografiche: 10 x 6 Superficie media rappresentata: 150 kmq circa

14 LA SCALA NUMERICA E IL DETTAGLIO scala 1: : : : km sul terreno equivale a 20 cm 10 cm 4 cm 2 cm dettaglio dei particolari maggiore dettaglio 1: cm NOTA: basta dividere la distanza topografica (1 km = m = cm) per il denominatore della scala minore dettaglio

15 LA SCALA NUMERICA E IL DETTAGLIO Corso OPEM

16 LA SCALA NUMERICA E LA COPERTURA scala 1: : : : : cm sulla carta equivale a 50 m 100 m 250 m 500 m m NOTA: basta togliere gli ultimi due zeri al denominatore della scala ampiezza della copertura aminore copertura maggiore copertura

17 LA SCALA NUMERICA E LA COPERTURA Corso OPEM

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19 LA CARTA TECNICA REGIONALE (scala 1:10.000)

20 RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA I punti quotati sono punti sul terreno - ben identificabili e localizzati planimetricamente sulla carta - per i quali è indicata la quota in metri, quota riferita al livello medio del mare (s.l.m.).

21 RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA Le linee ottenute congiungendo punti aventi la stessa quota vengono definite curve di livello (o isoipse). La differenza di quota tra curve di livello prende il nome di equidistanza. Di norma è pari a 1/1000 del denominatore della scala

22 RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA

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24 CURVE DI LIVELLO Nelle carte al e sono riportate due differenti tipologie di curve di livello: - 1) le isoipse direttrici (tracciate con linea grossa continua) con un equidistanza altimetrica di 50 m - 2) le isoipse intermedie (tracciate con linea sottile continua) con un equidistanza altimetrica di 10 m

25 CURVE DI LIVELLO

26 CURVE DI LIVELLO

27 CURVE DI LIVELLO Le quote relative alla curve di livello sono inserite sull asse delle curve corrispondenti. La scrittura dei valori delle quote è sempre orientata con la base delle cifre verso valle.

28 CURVE DI LIVELLO

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30 TEMPI DI PERCORRENZA Dovendo calcolare i tempi di percorrenza all interno di un i8nerario (es. per comunicare un tempo s8mato di arrivo sul posto ) dobbiamo considerare che: - su percorso pianeggiante la velocità media è di 5 km/h - su percorso in salita la velocità media è di 300 m di dislivello /h Dunque è fondamentale saper misurare correttamente distanze e dislivelli

31 STIMA E MISURA DI DISTANZE Nelle carte in scala 1: cm sulla carta corrispondono ad 1 km sul terreno perché: 1 km = m = cm cm / = 10 cm

32 STIMA E MISURA DI DISTANZE Nello s8mare le distanze sul terreno dobbiamo considerare che: - in salita si tende a so3os8mare la distanza - in discesa si tende a sovras8mare

33 Esercizio: chi arriva prima nel punto A? qa = 414,4 m qc = 298,8 m Dh = 414,4 m 298,8 m = 115,6 m dca = circa 500 m A C qa = 414,4 m qb = 229,4 m B Dh = 414,4 m 229,4 m = 185 m dba = circa 500 m

34 Esercizio: chi arriva prima nel punto A? qa = 414,4 m qc = 298,8 m Dh = 414,4 m 298,8 m = 115,6 m dca = circa 500 m tca = circa 20 / 25 min. A C qa = 414,4 m qb = 229,4 m B Dh = 414,4 m 229,4 m = 185 m dba = circa 500 m tba = circa 35 / 40 min.

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36 IL G.P.S. Tecnologia in grado H24 di: - determinare la posizione planimetrica ed altimetrica, calcolando le coordinate (funzione MARK WAYPOINT) - la direzione e il verso dello spostamento, guidandoci verso un waypoint (funzione NAVIGAZIONE) - memorizzare le posizioni successive sul terreno (funzione TRACCIA)

37 IL G.P.S. Output dei dati La maggior parte dei GPS è in grado di fornire le coordinate planimetriche sia nella forma geografica che nella forma kilometrica. GPS veicolare GPS palmari

38 L ACCENSIONE A FREDDO E A CALDO W Satellite Pronto per la navigazione Accuratezza 6 metri N E ATTENZIONE 18 I segnali Satellite inviati agganciato dai satelliti NON attraversano: 15 - roccia Satellite non agganciato - strutture metalliche - strutture in cemento armato - fogliame fitto 01 S Posizione: N E E importante porsi in una zona il più possibile a cielo aperto

39 TERMINOLOGIA DELLA NAVIGAZIONE N N N FIX XTE angolo di rilevamento ARRIVO angolo di rotta PARTENZA FIX = punto di stazione XTE = Cross-Track Error distanza tra fix e rotta

40 COME LEGGERE IL DISPLAY Navigazione Passo S. Marco 27 min 54 sec 2.2 km funzione attiva destinazione distanza dall arrivo E.T.A. freccia del rilevamento Indice di prua Rilevamento 20 Prua 340

41 IL WAYPOINT Mark waypoint Rif. 007 Monti Per memorizzare un waypoint è preferibile digitare un nome od assegnare un simbolo Posizione: Elevazione: Distanza: N E m 0.00 m Rilevamento: 0 Vai a Carta OK

42 NAVIGARE VERSO UN WAYPOINT Rotta Passo S. Marco 27 min 54 sec 2.2 km Rotta Passo S. Marco 27 min 54 sec 2.2 km Rilevamento 20 Prua 340 Rilevamento 20 Prua 20

43 NAVIGAZIONE NORD SU Rotta Rotta WPT1 WPT1 WPT2 WPT2 WPT4 WPT3 WPT4 WPT3 mappa fissa cursore mobile

44 NAVIGAZIONE TRACCIA SU Rotta Rotta WPT3 WPT3 WPT2 WPT2 cursore fisso mappa mobile

45 IL G.P.S. Navigazione Passo S. Marco 27 min 54 sec 2.2 km Rilevamento 20 Prua 340

46 ATTENDIBILITA DEL G.P.S. A causa di diversi fattori: - imprecisione delle orbite satellitari - particolari condizioni della troposfera e della ionosfera - mancata sincronizzazione temporale trasmittente/ricevente i dati elaborati dagli apparecchi GPS possono in qualche caso risultare imprecisi, soprattutto la rilevazione altimetrica (effettuare nuovo settaggio con la funzione map datum per impostare l ellissoide più conveniente)

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48 Grazie per l attenzione. Leonardo Mandelli mobile: dopo le ore leonardo.m.mandelli@gmail.com