UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE ED AZIENDALI M.FANNO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA E DIRITTO TESI DI LAUREA I SOCIAL IMPACT BOND COME STRUMENTI INNOVATIVI DI FINANZA AD IMPATTO SOCIALE RELATORE: CH.MO PROF. LANZAVECCHIA ALBERTO LAUREANDA: RIZZO VITTORIA MATRICOLA N ANNO ACCADEMICO

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3 Indice Introduzione 1 1. L impact investing come forma di finanza sostenibile Definizione e contesto di riferimento Il settore degli investimenti ad impatto sociale L ecosistema dell impact investing: domanda e offerta di capitali per finanziare progetti sociali Le forme di capitale nell impact investing La terza dimensione dell impact investing: l impatto sociale Le sfide allo sviluppo dell impact investing e le azioni da intraprendere Le opportunità e le sfide del settore Come superare gli ostacoli e accelerare il progresso dell impact investing Una leva per lo sviluppo dell impact investing: i Social Impact Bond Definizione e funzionamento Le condizioni necessarie per l implementazione dei SIB Potenzialità e criticità nello sviluppo dei Social Impact Bond Perché ricorrere ai SIB: i benefici per gli stakeholder Le sfide allo sviluppo dei Social Impact Bond La mappatura dei Social Impact Bond Il primo esemplare di SIB: Peterborough, UK L attuale mercato globale dei Social Impact Bond L introduzione dei Social Impact Bond nel contesto italiano La situazione attuale del Terzo settore in Italia e l apertura a nuovi strumenti di finanza sociale Ipotesi di SIB per l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati del territorio padovano 65

4 3.2.1 L obiettivo del progetto: l inserimento lavorativo dei soggetti svantaggi L area da riqualificare Analisi del progetto 69 Conclusioni 81 Riferimenti bibliografici 84

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7 Introduzione L impact investing è un insieme di investimenti in società, organizzazioni e fondi, con l intenzione di generare un impatto quantificabile a livello sociale e ambientale oltre che rendimenti finanziari (GIIN, 2007). L impact investing ha recentemente acquisito molta popolarità e, secondo le stime, queste modalità di investimento potrebbero raggiungere entro il 2020 un valore di 1000 miliardi di dollari 1. Soprattutto a valle della crisi economica del 2010, accompagnata da profondi cambiamenti nella società, si è aperta una fase di rivalutazione del ruolo della finanza a supporto del progresso economico e sociale. Il punto di forza degli investimenti ad impatto sociale consiste nella loro capacità di sviluppare capitale sociale e di orientare i mercati finanziari verso la realizzazione di risultati sociali positivi e misurabili. La caratteristica distintiva di questi investimenti, che gradualmente iniziano ad essere considerati come un autonoma asset class, è l intenzionalità di produrre un effetto in ambito sociale, rinunciando ad un rendimento elevato. Si tratta, quindi, di aggiungere una terza dimensione, quella dell impatto sociale, a quelle del rischio e del rendimento, che tradizionalmente guidano le decisioni di investimento. La finanza d impatto ha le potenzialità per rispondere in maniera efficace ed innovativa ai bisogni sociali più urgenti apportando risorse aggiuntive ai sistemi di welfare, oggi caratterizzati da una certa debolezza strutturale. Pertanto, molti Paesi hanno avviato una legislazione per favorire la nascita e lo sviluppo di un vero e proprio ecosistema dell impact investing, in grado di allineare la domanda di risultati sociali e l offerta di capitali. In ogni caso, è importante che questo fenomeno sia visto come uno strumento per integrare, e non per sostituire, le risorse pubbliche destinate al sociale, oggi sempre più scarse. A tal proposito, si stanno affermando degli strumenti fortemente innovativi di finanza sociale, i Social Impact Bond (SIB), obbligazioni emesse per raccogliere capitale da impiegare in programmi ad impatto sociale positivo, che la spesa pubblica non sarebbe in grado di finanziare. I Social Impact Bond sono il tema centrale di questo lavoro, che si pone l obiettivo di evidenziare il carattere di innovatività di tali strumenti, appartenenti a quel filone della finanza, noto come a movente etico, che si affianca a quello tradizionale, a movente di mero 1 O DONOHOE, N., et al., Impact Investments. An emerging asset class [online]. JP Morgan, Rockefeller Foundation, GIIN. Disponibile su < [Data di accesso: 05/03/2014]. 1

8 profitto. Più precisamente, questo lavoro si focalizza sull analisi degli obiettivi, della struttura, del funzionamento e della combinazione tra ritorno finanziario e impatto sociale dei SIB. Il presente lavoro è strutturato come segue. Nel primo capitolo, si fornisce una definizione dell impact investing e si analizzano alcune prassi: in particolare, si cercherà di chiarire le differenze tra i Socially Responsible Investment (SRI), termine con cui ci si riferisce alla più ampia finanza etica", e gli investimenti ad impatto sociale. Inoltre, ci soffermeremo su una questione chiave: la misurazione dei risultati sociali generati da questo tipo di investimenti. Nel secondo capitolo si affronta il tema centrale della tesi: il ruolo e le caratteristiche dei Social Impact Bond come strumenti innovativi di finanza ad impatto sociale. In particolare, viene spiegata la natura di questi nuovi prodotti finanziari che, nonostante il termine bond con cui vengono chiamati, per molti aspetti si discostano dalle obbligazioni tradizionali e strutturate, a causa dell incertezza riguardo al rimborso del capitale e/o al ritorno finanziario. Di questi particolari prodotti finanziari si evidenziano i punti di forza e di debolezza, oltre ad individuare le principali sfide che si dovranno affrontare per favorirne la diffusione. Infine, il terzo capitolo presenta un analisi della situazione attuale del Terzo settore in Italia, in relazione alle potenzialità di sviluppo di un mercato dell impact investing. In particolare, si farà riferimento alle prime esperienze di sedicenti SIB emessi da UBI Banca e da Banca Prossima, i quali, nonostante il nome, presentano profonde differenze concettuali rispetto ai Social Impact Bond di modello anglosassone. Infine, per calare l impianto teorico su un piano operativo, non disponendo di un progetto concretamente finanziato con questa tecnica finanziaria da analizzare, presenteremo un idea progettuale da attuare nel comune di Padova. Di fatto, definiremo un business plan, e il relativo schema di finanziamento tramite SIB, di un programma di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (e.g. disabili, ex detenuti), attraverso la riqualificazione dell area abbandonata dell ex caserma Romagnoli. Di particolare interesse è la descrizione dei rapporti tra gli attori coinvolti e le modalità di pagamento del SIB, al variare del risultato di performance sociale raggiunto. 2

9 1. L impact investing come forma di finanza sostenibile 1.1 Definizione e contesto di riferimento Il termine impact investing è stato coniato nel 2007 dal Global Impact Investing Network (GIIN), il quale lo definisce come un insieme di investimenti in società, organizzazioni, e fondi, con l intenzione di generare un impatto quantificabile a livello sociale e ambientale oltre che rendimenti finanziari 2. Tuttavia, proprio a causa della sua breve storia, questo fenomeno non è ancora univocamente definito in letteratura e nel mondo della finanza etica, tanto che viene spesso chiamato con altri termini quali finanza sociale, impact finance, social impact investing o blended value investing 3. Nonostante la variegata terminologia, il concetto è quello di una finanza al servizio dell innovazione sociale, che mescola il profitto per l investitore con i benefici per la collettività. Pertanto, molto spesso nascono dei dubbi sul fatto che l impact investing rappresenti o meno un modo alternativo per intendere la finanza etica. Quest ultima, nota anche con il termine socially responsible investment (SRI), è concepita come una modalità di investimento che tiene conto non solo delle performance economico-finanziarie delle società quotate in cui investe ma anche delle conseguenze sociali, ambientali e di governance. Quindi, impact investing e finanza etica potrebbero essere facilmente scambiati per due concetti equivalenti, che esprimono cioè la stessa attività e le medesime finalità. In realtà, ciò non è propriamente corretto, ed è opportuno fare un ragionamento su questi due termini e analizzarne in dettaglio il significato. In primo luogo, non si trova una definizione univoca di finanza etica, ma ne esistono diverse che comunque richiamano gli stessi concetti fondamentali, sui quali c è abbondante condivisione. Potrebbe essere definita come quel pensiero economico contemporaneo che, non potendolo definire altro o contro le tradizionali teorie economiche, ma facendole, seppur non totalmente, proprie, ha come fine l uso del denaro come mezzo e non come scopo, 2 Il Global Impact Investing Network (GIIN) è un organizzazione no profit, nata nel 2007 con la sponsorizzazione della Rockefeller Foundation, che si dedica ad accrescere la dimensione e l efficacia dell impact investing. Esso mira a superare le barriere esistenti costruendo le infrastrutture necessarie e svolgendo attività di ricerca, al fine di attrarre capitali in investimenti ad impatto sociale. Per maggiori approfondimenti sull organizzazione e sulle sue iniziative si veda 3 MARTIN, M., Come rendere appetibile l impact investment. Impact Economy Working Paper n.4. 3

10 avendo come riferimento la persona umana 4. Da questa definizione si può dedurre che la finanza etica non è da considerare come una forma di finanza alternativa a quella tradizionale : infatti, pur conservando le stesse regole, si distingue da questa per il suo scopo, che consiste nella massimizzazione del bene comune e non di quello dei singoli individui. Certamente l approccio proposto dalla finanza etica è diverso da quello tradizionale in quanto essa adotta diversi valori di riferimento, come la persona e l equa remunerazione degli investimenti, rispettivamente al posto del capitale e della speculazione. Comunque, i meccanismi di base restano gli stessi, ossia l intermediazione, la raccolta di capitali e il prestito. Gli obiettivi che la finanza etica si pone sono i seguenti: aggiungere al rischio e al rendimento, come parametri fondamentali, anche l impatto che gli investimenti hanno sull economia reale 5 ; indirizzare i comportamenti finanziari verso un orientamento più sociale; supportare tutte le attività che operano in maniera sostenibile dal punto di vista umano ed ecologico. Sul mercato questa forma di finanza si presenta come un insieme di strumenti di raccolta e di impiego di capitali: in genere, essa comprende da un lato la microfinanza e il microcredito, che si rivolgono alle fasce più povere della popolazione, dall altro, gli investimenti etici, che a loro volta comprendono le iniziative nel campo dell ambiente, dei servizi sociali, dello sviluppo sostenibile, della cultura e della cooperazione internazionale (come i fondi etici) 6. Sebbene i due termini finanza ed etica siano apparentemente in contrasto tra loro, insieme essi esprimono l idea di ricondurre la finanza e gli attori finanziari verso un economia reale, 4 Così viene definita da Fabio Salviato, presidente della Banca Popolare Etica, in: LUCA, M., a cura di., Dizionario della solidarietà. Volontariato, associazionismo, terzo settore, cooperazione. Supplemento al quotidiano l Unità. 5 Per economia reale si intende il campo della vita economica collegato direttamente alla produzione e distribuzione di beni e servizi. Essa si contrappone ed è complementare all economia finanziaria, fondata sulla raccolta di capitali da destinare agli investimenti. In seguito alla crisi finanziaria iniziata nel 2007, l economia finanziaria ha perso la sua credibilità e ci sono state conseguenze negative anche per i lavoratori e i risparmiatori: in tale contesto, l economia reale si è proposta come alternativa valida alla finanza tradizionale, proponendo investimenti derivanti dalla produzione e distribuzione di beni e non appartenenti al mondo speculativo finanziario. 6 BORSA ITALIANA, Che cos è la finanza etica. I principi fondamentali [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 20/09/2014]. 4

11 in un sistema globalizzato, dove da ogni loro scelta derivano delle conseguenze e delle responsabilità. Nonostante il fenomeno della finanza etica sia ormai largamente diffuso e conosciuto a livello internazionale, esso si è sviluppato secondo modalità differenti da un Paese all altro. In Italia, nel 1998, è stato predisposto dall Associazione Finanza Etica (AFE) il Manifesto della finanza etica, che raccoglie i suoi principi cardine e la cui formulazione si basa sulle esperienze storiche nei diversi Paesi. Esso stabilisce che la finanza eticamente orientata: ritiene che il credito sia un diritto umano: ciò significa che non effettua discriminazioni di alcun tipo tra i soggetti destinatari dei finanziamenti; considera l efficienza una componente della responsabilità etica: pertanto, non si tratta di un attività filantropica, di beneficenza, ma di un attività economica che mira a produrre anche un utilità sociale; non ritiene legittimo l arricchimento basato sul solo possesso e scambio di denaro: quindi il tasso di interesse deve essere basso ma diverso da zero, in quanto misura l efficienza nell impiego delle risorse dei risparmiatori; è trasparente: deve esserci la massima riservatezza nel trattamento delle informazioni sui risparmiatori da parte degli intermediari, ma il cliente deve conoscere i nominativi degli stessi, così come devono essere chiare le modalità di impiego e di investimento; prevede la partecipazione alle scelte importanti dell impresa non solo da parte dei soci, ma anche dei risparmiatori: questi possono partecipare direttamente indicando le proprie preferenze nella destinazione dei fondi oppure democraticamente nell assunzione delle decisioni; ha come criteri di riferimento per gli impieghi la responsabilità sociale ed ambientale: non sono ammesse relazioni finanziarie con attività economiche che compromettono lo sviluppo umano o violano i diritti fondamentali dell individuo; richiede un adesione globale e coerente da parte del gestore che ne orienta tutta l attività 7. A questi principi cardine si potrebbe aggiungere quello secondo il quale il denaro viene concepito come un mezzo e non come un fine: infatti, gli investitori interessati a questo tipo di 7 ASSOCIAZIONE FINANZA ETICA, Il manifesto della finanza etica. In: Verso una carta d intenti per la finanza etica italiana. Firenze,

12 finanza mirano non soltanto ad avere un ritorno economico dai propri investimenti, ma anche ad appoggiare iniziative sostenibili in un ottica di lungo periodo. Pertanto, assumono rilevanza le modalità con cui i capitali vengono impiegati e l orizzonte temporale, il quale deve coincidere con il lungo e non con il breve periodo. Alla luce di quanto detto finora, tuttavia, è importante non confondere la finanza etica con la filantropia, la quale implica sempre la rinuncia ad una parte del profitto dell investimento allo scopo di finanziare iniziative di utilità sociale. Molti commettono questo errore sostenendo che gli investimenti etici offrano sempre un rendimento inferiore rispetto a quelli tradizionali in quanto ne destinano una parte a fini sociali. In realtà, la finanza etica offre il vantaggio di ridurre significativamente il rischio operativo delle imprese in cui investe, le quali attraverso politiche di sostenibilità e strategie attente alle problematiche sociali e ambientali cercano di raggiungere vantaggi competitivi stabili e duraturi. Essa pertanto non può essere equivalente ad un attività benefica poiché, per essere sostenibile, deve offrire un rendimento commisurato al fatto che tali imprese, grazie ai finanziamenti, riescono a prevenire o a ridurre i rischi operativi che ne possono compromettere le performance e la reputazione 8. All inizio di questo capitolo si è visto come la finanza etica venga spesso chiamata con il termine investimento socialmente responsabile (socially responsible investment). In realtà, questa espressione rappresenta la definizione ristretta di finanza etica, del cui universo fanno parte anche il microcredito e i finanziamenti ad iniziative no profit, e si riferisce alla selezione di asset finanziari tradizionali, come i fondi pensione e i fondi d investimento, sulla base di considerazioni di natura sociale, ambientale e di governance 9. A questo punto, ritornando al concetto di impact investing, si può facilmente dedurre il suo grado di affinità con quello di finanza etica quanto a contenuto e terminologia impiegata per definirlo. Tuttavia, si tratta di due fenomeni differenti, anche se l utilizzo di una grande varietà di termini e il ridotto background storico dell impact investing rendono difficile comprenderne la reale differenza. Infatti, mentre quest ultimo è ancora un fenomeno di nicchia, che solo negli ultimi anni ha iniziato ad affermarsi gradualmente nei mercati finanziari, la finanza etica ha una storia molto più lunga, che in ottica moderna ha avuto inizio negli anni Sessanta del secolo scorso. 8 TOMASI, F., La finanza e il rating etico. Il caso AEI Standard Ethics. Prova finale in Amministrazione, Finanza Aziendale e Controllo, Università commerciale Luigi Bocconi. 9 GRUPPO DI LAVORO CORPORATE SOCIAL AND ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY, a cura di., I fondi socialmente responsabili. Stato dell arte. Studi e note di economia, Quaderni n.8,

13 Molti esperti in tema di finanza sostenibile hanno cercato di individuare le differenze sostanziali tra SRI e impact investing sostenendo, per esempio, che il primo si proporrebbe di massimizzare il ritorno finanziario cercando anche di produrre un impatto sociale o ambientale, mentre il secondo avrebbe come obiettivo quello di massimizzare l impatto socioambientale riservandosi di ottenere anche un ritorno economico dall investimento. In realtà, come abbiamo visto, la finanza etica utilizza il denaro come mezzo e non come fine e il rendimento dell investimento è fondamentale affinché questo possa essere sostenibile nel lungo periodo, ma ciò non significa che il ritorno finanziario sia predominante. Secondo la definizione di impact investing fornita dal GIIN, l elemento fondamentale che lo caratterizza è l intenzionalità di utilizzare gli strumenti finanziari a disposizione per investire in imprese, progetti e fondi di investimento che possano produrre sia benefici per la collettività sia guadagni per gli investitori: pertanto, nell impact investing l elemento trainante è l obiettivo sociale, al servizio del quale viene posta la finanza, in grado di renderlo remunerativo e sostenibile 10. Proprio questa caratteristica lo distingue dagli investimenti socialmente responsabili, i quali generalmente si pongono come obiettivo quello di evitare o ridurre i danni socio-ambientali provocati da risorse altrimenti impiegate solo al fine di generare profitto. Un altra sua caratteristica peculiare è data dal fatto che l investimento ad impatto sociale può interessare sia i Paesi in via di sviluppo sia quelli sviluppati, al fine di realizzare rendimenti finanziari almeno pari a quelli di mercato o al di sotto di essi: ciò differenzia l impact investing dai contributi, ossia donazioni a fondi perduto. Questo fenomeno si potrebbe collocare nell ambito dell evoluzione del rapporto tra filantropia da un lato e finanza tradizionale dall altro. Si passa, quindi, da un ottica solidaristica di raccolta ed erogazione di fondi, ad un modello di investimento vero e proprio che lega tra loro rendimento finanziario, impatto sociale e sviluppo sostenibile. Inoltre, si può dire che l impact investing occupa uno spazio ai cui estremi ci sono le attività filantropiche (principalmente donazioni verso enti no profit) e gli investimenti SRI, e all interno del quale l intento di produrre benefici sociali assume la stessa rilevanza delle normali valutazioni economico-finanziarie condotte dagli investitori. Pertanto, l impact investing come attività di investimento presenta le seguenti caratteristiche distintive: 10 SOCIAL IMPACT INVESTMENT TASK FORCE, La finanza che include: gli investimenti ad impatto sociale per una nuova economia. Rapporto italiano [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 08/10/2014]. 7

14 l intenzionalità degli investitori di generare impatto sociale; l attesa di un rendimento economico che induce l investitore ad investire; un tasso di rendimento flessibile che può allinearsi ai rendimenti medi del mercato o rimanere al di sotto di essi; la varietà degli strumenti finanziari a disposizione che spaziano dal capitale di debito all equity; la misurabilità dell impatto sociale. Tali aspetti fondamentali verranno esaminati all interno di questo lavoro, in modo da fornire un quadro dell impact investing e fare maggiore chiarezza su un fenomeno che dovrebbe svilupparsi ed affermarsi in misura maggiore nel nostro Paese. 1.2 Il settore degli investimenti ad impatto sociale Quello dell impact investing non è soltanto un movimento di idee identificabile con il fenomeno della cosiddetta social innovation 11, ma anche un mercato vero e proprio, seppure ibrido e caratterizzato dalla presenza di strumenti finanziari molto variegati. Essendo questo un termine di recente ideazione, stiamo parlando di un settore ai primi stadi del suo sviluppo, che rappresenta ancora un fenomeno di nicchia anche se si prevede una sua crescita esponenziale nei prossimi decenni. A partire dal momento in cui questo termine è stato coniato, JP Morgan e Rockefeller Foundation (tramite il Global Impact Investing Network) hanno condotto ricerche per riuscire a stimare la dimensione potenziale del settore. Nel 2010 si stimava una crescita potenziale in grado di raggiungere i miliardi di dollari entro il Tuttavia, nel 2012 si sono investiti 8 miliardi di dollari, per un totale di 2570 investimenti e un valore cumulato di 36 miliardi, mentre a fine 2013 la dimensione del settore raggiungeva quasi i 40 miliardi. Pertanto, è ragionevole chiedersi come si riusciranno a raggiungere tali cifre in un periodo di tempo limitato, alla luce dell ancora scarsa consistenza del settore e, in qualsiasi caso, come e in quale misura esse potranno servire per risolvere problemi sociali di notevole entità, 11 La social innovation (innovazione sociale) può essere definita come lo sviluppo e l implementazione di nuove idee (prodotti, servizi, modelli) per soddisfare i bisogni della società e creare nuove relazioni o collaborazioni sociali. Fonte: EUROPEAN COMMISSION, Guide to social innovation. [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 28/03/2014]. 8

15 rendendo quindi fondamentale aiutare questo settore a crescere 12. Tuttavia, non è da trascurare il brevissimo tempo in cui il mercato dell impact investing è nato e si è sviluppato, grazie al lavoro di fondazioni private, famiglie e individui con molte risorse a disposizione (i cosiddetti High Net Worth Individual ). Inoltre, le istituzioni finanziarie hanno contribuito in misura significativa allo sviluppo della microfinanza, la quale può essere considerata quasi un sottoinsieme dell impact investing finalizzato a finanziare i soggetti a basso reddito: per questo motivo si ritiene che esse saranno in grado di sostenere l espansione di tale settore 13. Per quanto riguarda la distribuzione del mercato per area geografica, l aspetto da sottolineare è la provenienza della grande maggioranza degli investimenti ad impatto sociale (circa l 83%) da Stati Uniti, Canada ed Europa, i quali sono indirizzati tendenzialmente verso i Paesi emergenti e in modo particolare dell Africa Sub-Sahariana (circa il 36%). In Europa, gli investimenti ad impatto sociale rappresentano il 13% degli asset allocati e ciò sta a significare che essi si rivolgono anche ai mercati maturi 14. La definizione dei confini del mercato è un attività piuttosto complessa in quanto si tratta di un ecosistema molto variegato, la cui natura e forma è spesso influenzata dalle differenze nelle leggi, nella cultura e nel ruolo dei governi dei diversi Paesi. Pertanto, la Social Impact Investment Taskforce ha cercato di formulare dei principi cardine universalmente condivisi in modo da definire con chiarezza un mercato globale degli investimenti ad impatto sociale, pur tenendo conto delle specificità nazionali. Al di là di queste considerazioni, l impact investing, come qualsiasi altro mercato, costituisce una combinazione di domanda, offerta e intermediari che fungono da elemento di connessione tra di esse: questi aspetti vengono esaminati nel paragrafo successivo. 12 Infatti, secondo le attuali stime, entro il 2020 l impact investing potrebbe giungere a rappresentare solo lo 0,1% delle attività finanziarie. 13 Si veda ancora MARTIN, M., op. cit. 14 FONDAZIONE LANG, Impact investing: la nuova frontiera della finanza sostenibile. Philanthropy Insight, 2 [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 21/07/2014]. 9

16 1.2.1 L ecosistema dell impact investing: domanda e offerta di capitali per finanziare progetti sociali L ecosistema dell impact investing si colloca in quell area in cui, a causa degli elevati rischi, non investe né lo Stato, né il sociale, né il profit, dove quindi si manifestano dei bisogni di servizi agli individui non adeguatamente supportati dall offerta proveniente dagli enti pubblici. Per stimolare la crescita del settore dell impact investing, un contributo fondamentale è dato dalla domanda e dall offerta di capitali, oltre che dalle corrispondenti politiche di utilizzo formulate dai governi dei vari Paesi. A questo fine, trattandosi di un mercato non ancora ben delineato, è fondamentale incentivare l offerta e stimolare la domanda di investimenti ad impatto sociale 15. In particolare, negli ultimi anni il mondo della finanza sociale in cui operano enti pubblici, imprese e governi per reperire e offrire finanziamenti a sostegno del bene comune, è stato oggetto di molti cambiamenti legati, secondo il fondatore e direttore di Impact Economy Maximilian Martin, all emergere di quattro megatrend 16. Il primo di questi consiste in una significativa domanda repressa alla base della piramide, costituita da quei 4 miliardi di individui che vivono, in genere nei Paesi in via di sviluppo, con meno di 2 dollari al giorno. Si tratta di una domanda latente che nei decenni scorsi non è stata soddisfatta in misura sufficiente e oggi ammonta a circa 5000 miliardi di dollari: perciò, i finanziamenti forniti in parte dai mercati dei capitali tradizionali e in parte da partnership pubblico-private possono aiutare questi soggetti ad affacciarsi sul mercato, raggiungendo condizioni di vita soddisfacenti e contribuendo così a stimolare le economie nazionali. Altra tendenza a cui il settore dell impact investing è chiamato a rispondere coincide con lo sviluppo dell economia verde, il quale è diventato un problema molto importante negli ultimi anni e lo diventerà ulteriormente, man mano che il fabbisogno della popolazione mondiale aumenterà. In quest ambito esiste un gap di investimento, che potrà essere colmato grazie al ruolo dell impact investing e di società, organizzazioni no profit ed investitori, nella realizzazione di nuove iniziative. Il terzo driver dello sviluppo di questo mercato è costituito dal bisogno di ristrutturazione dello Stato sociale, dal momento che parte della spesa pubblica è maggiore delle entrate: ciò 15 BROWN, A., e SWERSKY, A., The first billion. A forecast of social investment demand [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 28/03/2014]. 16 MARTIN, M., CSR s New Deal: A Blueprint for Your First Hundred Years in the World of Impact Economy. Impact Economy Working paper, 3,

17 richiede l intervento di altre forme di finanziamento finalizzate ad affrontare le più urgenti sfide sociali e a liberare lo Stato dai relativi oneri. Infine, l ultimo megatrend è rappresentato dall affermarsi del segmento LOHAS (Lifestyles of Health and Sustainability, ossia uno stile di vita all insegna della salute e della sostenibilità), il quale è composto dai consumatori che, individualmente, acquistano prodotti che riflettano i propri valori e che, collettivamente, ambiscono a realizzare un impatto positivo sulla società grazie ai loro acquisti. Questi soggetti costituiscono un segmento di domanda di investimenti ad impatto sociale molto significativo (negli Stati Uniti ammonta a circa 300 miliardi di dollari) e profittevole, in quanto essi hanno una maggiore disponibilità a pagare per prodotti rispettosi dell ambiente, sostenibili e socialmente responsabili. Sfruttando tali opportunità e offrendo soluzioni di investimento per queste nuove tendenze, il mercato dell impact investing potrà acquisire ulteriore importanza ed accrescere la propria dimensione. Attualmente la domanda di investimenti ad impatto sociale interessa diversi settori economici: generalmente, ogni investimento viene effettuato in un dato business ed è finalizzato a realizzare uno o più obiettivi sociali. Tuttavia, è possibile che un obiettivo di impatto venga perseguito attraverso investimenti che interessano più di un business e, analogamente, l investimento in un singolo settore può contribuire a soddisfare più bisogni sociali 17. Tra i principali settori che costituiscono l universo dell impact investing si annoverano la microfinanza, l agricoltura e l alimentazione, la sanità, l istruzione, la giustizia, l occupazione, il social housing, il risparmio energetico, i servizi finanziari, ecc. Tra questi, i più interessati da tali investimenti sono quello agricolo, sanitario e finanziario e, nel 2012, circa il 72% dei capitali allocati era destinato alla microfinanza 18. Da queste considerazioni si può dedurre che l impact investing ha davanti a sé ottime potenzialità, anche se si tratta di un mercato non ancora mainstream 19. Infatti, tra gli 17 O DONOHOE, N., et al., Impact Investments. An emerging asset class [online]. Jp Morgan, Rockefeller Foundation, GIIN. Disponibile su < [Data di accesso: 05/03/2014]. 18 MALANCHINI, F., e DAL MASO, D., Impact investing: come coniugare ritorno economico ed impatto positivo. Workshop FGDA [online]. Disponibile su [Data di accesso: 16/04/2014]. 19 Gli investitori cosiddetti mainstream ( tradizionali ) comprendono i soggetti che possiedono e gestiscono asset, come le imprese di private equity e assicurative, i fondi pensione, i fondi comuni di investimento, ecc., i quali non investono attivamente nella finanza di impatto e non sono adeguatamente informati in merito a questo emergente approccio di investimento. 11

18 investitori tradizionali non esiste un consenso universale sulla struttura del settore e sui vincoli che esso deve fronteggiare e, nella maggioranza dei casi, gli investimenti ad impatto sociale vengono effettuati in imprese o business che si trovano nel cosiddetto growth stage, quindi in realtà imprenditoriali già strutturate e in fase di crescita. Questa è una conseguenza diretta della difficoltà nel ritrovare opportunità di investimento da cui partire per ottenere risultati profittevoli, legata all assenza di un mercato ben definito e appetibile per potenziali investitori. Infatti, l ecosistema si trova ancora nel suo early stage, risulta frammentato e caratterizzato dalla presenza di player innovativi e alla ricerca di nicchie di mercato in cui investire. Per aiutare l impact investing a realizzare il suo potenziale, è fondamentale il ruolo dei vari tipi di investitori e degli intermediari, i quali dovranno agire in maniera sinergica per dare vita ad un ecosistema vero e proprio, e saranno necessarie consistenti quantità di capitali provenienti da varie fonti. A riguardo, la società di consulenza Bain & Company in un report del 2012 parla di un mondo che, nonostante la crisi finanziaria attuale, è inondato dal denaro e prevede che entro il 2020 si avranno a disposizione circa 900 trilioni di dollari di capitali finanziari su un totale di 90 trilioni di dollari di PIL globale 20. Tuttavia, per tradurre queste previsioni ottimistiche in realtà è fondamentale che i principali attori dell ecosistema, di seguito descritti, giochino un ruolo di primo piano. Innanzitutto, sono da menzionare le fondazioni filantropiche, le quali hanno contribuito in maniera determinante a rendere il settore dell impact investing quello che è oggi. Infatti, già a partire dagli anni 60 questi soggetti hanno sperimentato negli Stati Uniti i PRI (Programrelated investment) e gli MRI (Mission-related investment), i quali consistono in investimenti di dotazioni delle fondazioni filantropiche in imprese o business che condividano la loro missione sociale. Anche se oggi questi tipi di investimenti sono utilizzati meno frequentemente, hanno comunque gettato le basi per lo sviluppo di un nuovo approccio alla filantropia, che presenta una visione più imprenditoriale e i cui protagonisti sono gli investitori privati. Tuttavia le fondazioni continuano a rivestire un ruolo importante, soprattutto come serbatoio di conoscenze sulle best practices per avviare un investimento e ridurre i costi di transazione. Nello sviluppo di questo nuovo mercato un ruolo di primo piano viene svolto dagli angel investor e dagli investitori early stage, in particolar modo per quanto riguarda la generazione di flussi di capitali e di opportunità per imprese ad alto potenziale di crescita. Questi soggetti 20 Cfr. FONDAZIONE LANG, ibid. 12

19 si sono affermati pian piano come la fonte principale di capitale per finanziare imprese ai primi stadi del loro sviluppo (seed, start up ed expansion) e presentano il vantaggio di essere meno esposti ai cicli di mercato rispetto ai venture capitalist 21. Di recente, con l avvento della crisi finanziaria, si sono ridotte in maniera considerevole le fonti di venture capital, per cui la soluzione a tale scarsità di risorse è stata offerta proprio dagli angel investor che si sono dimostrati in grado di colmare il divario tra il finanziamento in fase di avvio da parte dei fondatori e i fondi venture degli stadi successivi di sviluppo delle imprese. Non sono solo questi i benefici che gli angel investor producono a supporto degli impact investment: infatti, essi dispongono di vaste competenze nella valutazione e nella selezione dei progetti; sono in grado di supportare molteplici innovazioni investendo in una gamma molto varia di settori e in realtà locali; contribuiscono a diminuire i costi di transazione, sfruttando gruppi o reti per mettere in collegamento imprenditori con grandi disponibilità con una serie di investitori; attraverso il supporto finanziario e la propria consulenza possono incentivare lo sviluppo di start up. In Europa l angel investment non è ancora molto diffuso e, alla luce degli innumerevoli vantaggi che esso può portare, si dovrebbero prevedere degli incentivi a suo supporto. Un altra categoria di attori del mercato degli impact investment è quella degli investitori professionali, che comprendono gli high-net worth individual (HNWI) e i family office. Questi soggetti hanno costituito finora la principale fonte di finanziamento per le operazioni di impact investing e le loro caratteristiche distintive rispetto agli altri fornitori di capitali sono la flessibilità, l elevato livello di prudenza e di autonomia nell assunzione delle decisioni di investimento 22. Gli HNWI sono quegli individui il cui patrimonio globale netto personale, escluso l immobile di residenza, supera il milione di dollari 23 ; oggi secondo l ultimo World Wealth Report, esistono nel mondo 11 milioni di HNWI. I family office sono, invece, delle organizzazioni che si occupano di gestire i patrimoni di una o più famiglie con elevate disponibilità, fornendo loro consulenze in tema di gestione degli investimenti. Gli investitori 21 Il venture capital è quell attività di investimento che, come l angel investment, si focalizza su operazioni di sviluppo di imprese nuove o di recente costituzione e mostra particolare interesse per iniziative di business innovative da supportare attraverso finanziamenti. 22 WORLD ECONOMIC FORUM INVESTORS INDUSTRIES, e DELOITTE TOUCHE, From the margins to the mainstream. Assessment of the impact investment sector and opportunities to engage mainstream investors [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 12/05/2014]. 23 Questa è la definizione fornita da Cap Gemini-Merrill Lynch, in quanto non ne esiste una universalmente condivisa. 13

20 professionali hanno contribuito allo sviluppo dell impact investing essendo mossi da interessi personali o per entrare in segmenti di mercato non correlati con i benchmark tradizionali. Da annoverare, poi, è la categoria degli investitori istituzionali, ossia gli operatori che agiscono come intermediari per la realizzazione di investimenti per conto di terzi. Di questi fanno parte le Sim, le Sicav, le Sgr, le banche, i fondi pensione, le fondazioni bancarie, tutti soggetti che fino a questo momento sono stati poco attivi sul fronte degli investimenti di impatto perché poco attratti dal perseguimento di obiettivi sociali oltre che di rendimenti finanziari. La diffidenza di questi operatori è legata alla mancanza di un track record per questo tipo di investimenti, all elevato rischio e ai margini contenuti che li accompagnano. Tuttavia, negli ultimi anni la situazione sta iniziando a cambiare progressivamente e in breve tempo questi investimenti diventeranno sempre più appetibili per gli investitori istituzionali. Un altra fonte di capitali per il settore dell impact investing proviene dal corporate impact venturing, il quale sta offrendo molte opportunità nella situazione attuale dell economia globale. Attraverso di esso le organizzazioni for profit possono adottare un nuovo approccio filantropico ponendosi come sviluppatrici di imprese sociali attraverso operazioni di spin off ed offrendo le proprie competenze, risorse e tecnologie affinché esse possano rimanere sul mercato e generare impatto sociale. Il corporate impact venturing può essere di particolare aiuto per le start up che sono prive di capacità e competenze consolidate: queste, attraverso la collaborazione con società di maggiori dimensioni, possono trovare potenziali acquirenti e di conseguenza opportunità di crescita, anche per il settore dell impact investing. Un ruolo fondamentale per mettere in collegamento domanda e offerta di investimenti ad impatto sociale è svolto dagli intermediari, la cui presenza è determinante in tutti i mercati finanziari. Oggi, questi soggetti stanno sempre di più guardando oltre il principale obiettivo di realizzare rendimenti finanziari per i propri clienti, manifestando un crescente interesse per l impact investment, che piano piano inizia a comparire nella loro offerta di prodotti. Le ragioni di tale interesse sono varie: innanzitutto, questo tipo di investimenti costituisce una domanda latente da parte dei clienti, i quali sono sempre più propensi ad investire conformemente ai propri valori individuali e a vedere dei risultati anche in ambito sociale; inoltre, dall inizio della crisi finanziaria del 2008 i prodotti finanziari tradizionali hanno registrato un calo in termini di reddittività, per cui il settore degli impact investment ha rappresentato un alternativa molto profittevole in grado di garantire vantaggi anche sul fronte reputazionale. Gli intermediari finanziari possono offrire diversi benefici: 14

21 aiutano la produzione di liquidità e, in particolare, mantengono costante il flusso di capitali nell economia e favoriscono l allineamento delle esigenze degli emittenti e degli investitori in termini di maturità e rischio dell investimento; consentono la riduzione del rischio in capo agli investitori accollandosene una parte ed allocando gli asset in maniera efficace; riducono i costi di informazione e di transazione e forniscono le infrastrutture per le operazioni di acquisto e di vendita; facilitano l instaurarsi delle operazioni e agevolano gli scambi di asset 24. Nella finanza tradizionale, gli intermediari fungono da collegamento nelle transazioni e comprendono banche di investimento, broker, e altri player, spesso di grandi dimensioni. Nel settore dell impact investing prevalgono invece soggetti di dimensioni minori e fortemente specializzati, anche se non sono mancati l ingresso nel settore di grandi banche di investimento, tra cui JP Morgan Social Finance e Deutsche Bank, e la predisposizione di apposite piattaforme (ne costituiscono esempio Investing with Impact di Morgan Stanley e ImpactBase, gestita dal GIIN) allo scopo di fornire agli investitori informazioni e dati aggregati, nonché la possibilità di cercare gli investimenti ad impatto sociale per settore, regione o classe di investimento. Pertanto, si può dedurre che gli intermediari finanziari sono necessari per attirare nuovi investitori in questo settore e per diffondere la cultura dell impact investing. L importanza di questi soggetti nell ecosistema degli investimenti di impatto è stata ben compresa nel Regno Unito, dove nel 2012 è stata istituita Big Society Capital (BSC), una società di investimento che opera come grossista di capitali nel mercato inglese degli impact investment, ed ha un patrimonio di circa 600 milioni di sterline costituito per una parte da depositi bancari dormienti e per un altra da finanziamenti delle più importanti banche inglesi (Barclays, HSBC, RBS, Lloyds). Essa investe in intermediari finanziari che possano aiutare le imprese sociali a raccogliere capitali e gli investitori a trovare buone opportunità di investimento 25. In conclusione, possiamo dire che l impact investing non ha ancora espresso tutto il suo potenziale e non esiste ancora un ecosistema dai confini ben definiti: gli ostacoli da superare e le misure da adottare verranno analizzate nel prosieguo del capitolo. 24 Si veda WORLD ECONOMIC FORUM e DELOITTE TOUCHE, op. cit. 25 BIG SOCIETY CAPITAL, Funding the dream. The Economist [online], 31 marzo. Disponibile su < [Data di accesso: 28/03/2014]. 15

22 Ora però si esamina un altro aspetto del settore degli investimenti ad impatto sociale, ossia quello delle forme di capitale a disposizione degli investitori Le forme di capitale nell impact investing Nonostante gli impact investment abbiano l obiettivo di realizzare un impatto sociale o ambientale oltre ai rendimenti finanziari, essi possono essere effettuati impiegando le medesime forme di capitale usate per gli investimenti tradizionali oppure alcuni strumenti finanziari innovativi. Queste forme di capitale possono essere classificate in vari modi: in base alla loro natura (equity o debito), al grado di maturità dello strumento finanziario, o alla fase di sviluppo dell investimento (early stage o growth stage). Ad esempio, si possono individuare tre categorie di strumenti: quelli tradizionali, maturi, che seguono regole ben definite e sono offerti da intermediari la cui presenza sui mercati è ormai consolidata; quelli in fase di sviluppo, offerti da pochi intermediari strutturati e sui cui risultati non c è ancora un track record; quelli non ancora sviluppati o ad uno stadio embrionale di sviluppo, pensati da intermediari non ancora sufficientemente strutturati 26. Invece, in base alla natura del capitale si possono distinguere quattro tipologie di strumenti da impiegare negli investimenti ad impatto sociale. La prima tipologia è quella dei contributi, anche se questi si dovrebbero considerare più propriamente come delle sovvenzioni. Si tratta di fondi che vengono erogati generalmente da organizzazioni governative, fondazioni filantropiche o enti privati, senza aspettative di rimborso. Ne beneficiano in particolare le organizzazioni no profit, gli istituti di istruzione, ma anche soggetti privati e aziende, i quali devono solitamente presentare una domanda per ricevere un contributo. Se da un lato questa forma di finanziamento ha il vantaggio di essere a costo zero, dall altro presenta anche molti limiti: infatti, sono dei fondi vincolati ad uno specifico progetto; hanno un orizzonte temporale ridotto (in genere variabile fra i tre e i 26 Questa classificazione si ricava dal Rapporto italiano della Social Impact Investment Task force, precedentemente citato. 16

23 cinque anni); il processo necessario per ottenerli è particolarmente costoso. I contributi sono molto efficaci in fase di avvio di un impresa o di un business, ma non sono sufficienti per sostenerne la fase di crescita, che richiede un fabbisogno di capitale più consistente. C è poi il capitale di debito, ossia quel capitale che viene raccolto attraverso i finanziamenti concessi da soggetti terzi. Le caratteristiche di questa forma di finanziamento sono: l obbligatorietà del rimborso, che avviene secondo modalità e tempi predefiniti in base al tipo di strumento adottato e agli accordi contrattuali tra le parti; la puntualità della remunerazione, che in genere avviene sulla base di un tasso di interesse pattuito contrattualmente, fisso o variabile. Il ricorso al capitale di debito per lo sviluppo di un impresa sociale è la scelta più conveniente nel caso in cui si vogliano finanziare investimenti a lungo termine tramite flussi di cassa stabili, l impresa sia solvibile e riesca a sostenere il pagamento di un tasso di interesse annuo. Tra le tipologie di capitale di debito troviamo: i prestiti tradizionali, a breve o a lungo termine, emessi dalle tradizionali istituzioni finanziarie e con tassi di interesse e condizioni variabili da caso a caso; i fondi di prestito mutualistico, finalizzati a sostenere le cooperative sociali e alimentati in parte dagli utili di queste, in parte da finanziamenti erogati da altri enti no profit; i prestiti obbligazionari, che consistono nell emissione di titoli obbligazionari con maturità da meno di un anno fino a oltre trent anni, da parte di governi, società, istituzioni finanziarie e rivolti ad imprese che perseguono obiettivi sociali o ambientali 27. In alternativa, il capitale di rischio (equity) costituisce un altra fonte di finanziamento, adatta in modo particolare alle imprese sociali aventi la struttura di un ente for profit. Infatti esso consiste nella parte di capitale conferita dai soggetti che condividono il rischio dell impresa, quindi dai proprietari delle sue quote partecipative. Non è previsto il rimborso del capitale e gli azionisti si accollano tutto il rischio dell investimento in cambio di particolari diritti (ad esempio il diritto agli utili); tuttavia, essendo questa una forma di finanziamento molto rischiosa, gli investitori ottengono in cambio anche diritti di voto e di controllo. Il capitale di rischio risulta appetibile per finanziare progetti o attività delle imprese sociali sui quali esiste un certo grado di incertezza in merito al conseguimento dei ricavi e consente maggiori margini di manovra nell attuazione del progetto senza la pressione delle scadenze imminenti. 27 All interno di questa tipologia di capitale di debito si possono trovare titoli obbligazionari tradizionali, oppure altri tipi di titoli che non si possono considerare vere e proprie obbligazioni ma piuttosto strumenti di finanza strutturata. In quest ultimo caso ci si riferisce ai cosiddetti Social Impact Bond, il cui funzionamento e le cui caratteristiche verranno esaminati nel capitolo seguente. 17

24 Nella finanza tradizionale l attività di investimento istituzionale in capitale di rischio è nota con i termini private equity e venture capital, ed ha l obiettivo di procurare all investitore, nel medio-lungo periodo, un guadagno di capitale attraverso la cessione della partecipazione. Il risultato è positivo nel caso in cui, durante il periodo di detenzione della stessa, l investitore abbia contribuito ad accrescere il valore dell impresa. Nel settore dell impact investing, tra gli strumenti di equity più diffusi ci sono quelli di venture philanthropy e i social impact fund. Nel primo caso, si tratta di una forma di capitale che combina l investimento sociale con le donazioni e prevede l instaurarsi di una partnership di lungo periodo tra l investitore e l organizzazione no profit, con l obiettivo di fornire ad essa un supporto non solo finanziario e di promuoverne la crescita. Invece, i social impact fund sono dei fondi che investono sotto forma di equity in imprese sociali, con lo scopo di realizzare oltre a rendimenti finanziari anche un impatto socio-ambientale. Inoltre, combinando il capitale di debito con quello di rischio si ottiene il debito convertibile o mezzanino, a cui si ricorre come alternativa ad altre fonti di finanziamento oppure quando non si può avere accesso alle forme di capitale pure. Esso può consistere in una tipologia di debito subordinato o in azioni privilegiate, che danno all investitore un diritto sulle attività dell organizzazione sociale. In questo caso è previsto il rimborso del capitale dopo un certo periodo di tempo, mentre il tasso di interesse può essere corrisposto in relazione ai profitti dell impresa. Questa fonte di finanziamento è generalmente più costosa in quanto si caratterizza per un rischio più elevato. Oltre alle forme di capitale appena esaminate si possono menzionare anche gli investimenti di cassa o equivalenti, come i certificati di deposito, in banche e istituzioni finanziarie locali che effettuano investimenti in imprese che perseguono intenzionalmente obiettivi sociali 28. Fondamentalmente, il mercato degli investimenti ad impatto sociale è molto variegato e popolato da diversi tipi di attori; inoltre, gli investitori del segmento retail iniziano ad essere sempre più interessati a strumenti finanziari tipici della finanza tradizionale, che però presentano linee dedicate ai progetti sociali. Nonostante ciò, manca ancora un collegamento diretto tra questi investitori e il mercato dell impact investing, ostacolo che deve essere rapidamente superato. 28 SALTUK, Y., BOURI, A., e LEUNG, G., Insight into the Impact Investment Market [online]. Jp Morgan and The GIIN. Disponibile su < [Data di accesso: 28/03/2014]. 18

25 1.3 La terza dimensione dell impact investing: l impatto sociale Fino al secolo scorso, il mercato dei capitali era caratterizzato dalla presenza di due dimensioni, il rischio e il rendimento. Con l avvento del ventunesimo secolo, invece, è emersa sempre di più la necessità di aggiungere a queste una terza dimensione, ossia quella dell impatto sociale che le attività di investimento sono potenzialmente in grado di produrre. Questa evoluzione di pensiero dipende in modo significativo dalla comparsa di affidabili misure dell impatto sociale e ambientale, che per molti investitori rappresentano la chiave per determinare il grado di raggiungimento dei loro obiettivi. Infatti, gli impact investor cercano dei sistemi sulla base dei quali assumere le proprie decisioni di investimento, utilizzando dati come il livello di istruzione raggiunto da bambini e ragazzi, il numero di persone che lavorano in una certa area geografica, quanti carcerati sono stati reinseriti nella società, il numero di giovani disoccupati, ecc. Per questo, si stanno definendo e perfezionando metodi di misurazione e benchmark per effettuare confronti, utilizzando gruppi di controllo, tabelle di dati e studi randomizzati, con l obiettivo di sviluppare delle best practice che siano comprensibili ed affidabili al pari di quelle impiegate per misurare rischio e rendimento degli investimenti tradizionali. Infatti, mentre gli indicatori di queste due dimensioni si possono determinare attraverso degli standard condivisi, per la dimensione dell impatto non è stato ancora messo a punto un sistema universale di misurazione. Tuttavia, l implementazione di tale sistema è fondamentale ai fini dello sviluppo del mercato dell impact investing: difatti, la possibilità di stimare il ritorno sociale e di confrontare le performance delle imprese del settore potrebbe attrarre maggiori flussi di capitale da nuovi investitori che cercano di aggiungere ai rendimenti finanziari un ritorno sul fronte sociale 29. In particolare, negli ultimi anni si sono affermati i seguenti indici di misurazione dell impatto sociale: Social Progress Index (SPI): è stato formulato da Michael Porter e mira a cogliere il livello di sviluppo sociale di un certo Paese, incrociando tra loro tre ambiti diversi: i bisogni primari dell uomo (in modo da valutare la capacità di un Paese di soddisfarli); l infrastruttura sociale (per valutare se questa è organizzata in modo da sostenere condizioni di vita migliori); le opportunità per la popolazione di esprimere il proprio potenziale nella società. Tale indice si focalizza sugli aspetti non economici 29 Si veda ancora al riguardo il Rapporto della Social Impact Investment Task Force. 19

26 dell andamento di un Paese ed è calcolato come media ponderata dei punteggi che questo ottiene per ogni dimensione 30. Social Return on Investment (SROI): questo indice nella sua versione aggiornata è stato implementato in UK dalla News Economics Foundation e serve a misurare il valore creato da un investimento o da una serie di investimenti, relativamente agli aspetti sociale, economico e ambientale. Ci sono due tipi di SROI, uno valutativo (ex post) che misura i risultati ottenuti e uno previsionale (ex ante) che stima i risultati attesi. Impact Reporting and Investment Standards (IRIS): prodotto dal GIIN, si tratta di un raggruppamento di misure di performance generalmente accettate aventi lo scopo di aumentare la trasparenza nel settore dell impact investing e la credibilità dei valori sociali e ambientali, e di semplificare il confronto tra diverse opportunità di investimento in modo da creare degli indicatori di performance. All interno dell IRIS sono raccolte ben 40 tipologie di standard di misurazione che lo rendono utilizzabile fra settori e ambiti geografici diversi e applicabile a vari tipi di performance. Oggi circa 5000 imprese stanno già utilizzando IRIS per valutare, comunicare e gestire la propria performance sociale e ambientale 31. Global Impact Investing Rating System (GIIRS): sviluppato da B Lab 32, è un sistema finalizzato a valutare l impatto socio-ambientale di aziende e fondi di investimento attivi nei mercati emergenti o sviluppati. Si tratta di un indice annuale che utilizza i dati dell IRIS in aggiunta ad altri criteri nel suo processo di attribuzione di un rating agli attori esaminati. Oggi ci sono quasi 500 società valutate con il sistema GIIRS in 39 Paesi, a ciascuna delle quali viene assegnato un massimo di 200 punti relativamente a criteri che spaziano dall impegno nel perseguire una missione sociale e dalle modalità di utilizzo del territorio, a come la società si relaziona con i suoi dipendenti e con la comunità in cui è inserita. 30 STERN, S., et al., Social Progress Index 2014 Methodological Report [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 15/10/2014]. 31 O DONOHOE, N., et al., op. cit. 32 B Lab è una società no profit americana che ha creato la certificazione B Corporation, la quale viene rilasciata alle aziende che soddisfano certi standard di trasparenza, responsabilità e sostenibilità. Inoltre, B Lab promuove l introduzione dello stato giuridico di Benefit Corporation. 20

27 Da un sondaggio svolto nel 2011 dal GIIN e da J.P. Morgan risulta che l 85% degli intervistati impiegava misure dell impatto sociale in linea con l IRIS o con altri standard elaborati da terze parti. Oltre a questi sistemi di misurazione è opportuno menzionare l insieme di standard su cui attualmente sta lavorando la Commissione Europea, allo scopo di fornire alle imprese un modo per misurare il loro impatto sulla comunità e il loro valore, nonché per comunicarlo agli investitori, ai loro partner, ai governi e agli altri stakeholder. Lo standard implementato dall UE è racchiuso in un report e sarà fondamentale per consentire alle imprese sociali dei vari Paesi europei di avere accesso ai finanziamenti erogati dagli EuSEF (European Social Entrepreneurship Funds) e agli 86 milioni di euro previsti dal programma EaSI (Employment and Social Innovation) per gli anni Secondo il GECES, ossia il gruppo di lavoro che si occupa dello studio dell impact measurement, non si devono utilizzare in tutti i casi gli stessi rigidi indicatori per una serie di motivi: le imprese sociali possono produrre impatti molto diversi sulla società e sull ambiente, di cui non sempre è facile cogliere l essenza in modo giusto ed obiettivo; spesso si usano indicatori di tipo quantitativo non in grado di cogliere gli aspetti qualitativi, che nel settore dell impact investing assumono grande importanza; poiché la misurazione dell impatto sociale richiede grandi quantità di dati, spesso le imprese con le loro ridotte dimensioni non sono in grado di sostenere lo sforzo in termini di risorse e tempo necessario per effettuare una valutazione adeguata; se da un lato l impiego di indicatori comuni può accrescere la comparabilità tra gli investimenti o le attività delle imprese sociali, dall altro ciò fa perdere rilevanza all utilizzo di indicatori modellati sulle caratteristiche della singola impresa, che sarebbero di maggiore utilità per il management della stessa; data la continua evoluzione dell industria e delle tecniche di misurazione, con ogni probabilità un rigido standard non resisterebbe per molto tempo. Per coniugare l esigenza di un linguaggio universale di misurazione con quella di un miglior adattamento alle diverse realtà, la Commissione europea ha avanzato la proposta di uno standard sufficientemente flessibile: esso non guarda tanto al concetto di metodo di 33 Per lo sviluppo dell EuSEF sono necessari criteri di misurazione aggiuntivi per permettere la decisione in merito all investimento in una data impresa sociale, mentre con riferimento all EaSI è necessario un sistema di misurazione che consenta di raccogliere informazioni sulla capacità delle imprese sociali di produrre un impatto sociale misurabile. 21

28 rilevazione dell impatto quanto piuttosto al miglioramento trasformativo, ossia al risultato degli impact investment, misurabile non attraverso un modello ma con un processo strutturato in cinque fasi. Alla base di questa procedura viene assunta la Teoria del Cambiamento dell impresa sociale, la quale definisce i più efficaci tipi di intervento per raggiungere i risultati attesi, in grado di produrre un impatto e di portare ad un cambiamento radicale ed evolutivo nella società 34. Questo standard dovrebbe aiutare le imprese sociali europee ad accedere ai finanziamenti degli EuSEF e dell EaSI, permettere di evitare duplicazioni di costi legati alla presenza di numerosi approcci diversi e sostenere la diffusione delle pratiche migliori nell industria degli investimenti ad impatto sociale 35. La misurazione dell impatto sociale interessa tutti i soggetti coinvolti in questo settore, i quali comunque attribuiscono importanza diversa ai vari parametri che lo compongono. In particolare, i governi saranno particolarmente interessati ai risvolti fiscali, economici e sociali imputabili ad un problema sociale, oppure ai risparmi maturati grazie ad un intervento di successo. Al contrario, gli investitori proveranno maggiore interesse per il tasso di successo e il costo degli interventi, la remunerazione ad essi collegata e il ritorno sociale e finanziario conseguito. Pertanto, essi richiederanno degli indicatori di tali parametri e della loro volatilità, tali da permettere la considerazione della componente di rischio. Le organizzazioni sociali richiederanno la misurazione di dati come il valore economico e non economico procurato alla società da un investimento e il costo esterno per ogni intervento di successo. Invece, per le fondazioni come erogatrici di contributi, non essendo atteso da queste alcun ritorno finanziario, risulta preminente misurare l impatto sociale e il costo per ottenerlo in scala crescente, attraverso delle procedure che permettano il confronto con la performance di altre fondazioni che perseguono gli stessi obiettivi sociali. In ogni caso, resta il fatto che la misurazione dell impatto sociale è particolarmente complessa, in quanto molto spesso le strutture preposte non sono in grado di produrre dati affidabili. Pertanto, è importante che tra gli attori del mercato degli impact investment si 34 Per saperne di più sulle fasi del processo di definizione dello standard UE si veda: GECES, Proposed Approaches to Social Impact Measurement in European Commission legislation and in practice relating to: EuSEFs and the EaSI [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 26/10/2014]. 35 MAGNA, L., Misurare l impatto sociale, lo standard Ue. EticaNews [online], 08 luglio. Disponibile su < [Data di accesso: 12/07/2014]. 22

29 diffonda in modo graduale l idea che i meccanismi di misurazione sono degli strumenti efficaci per la gestione interna e possono aiutare a dare forma ad un flusso di dati importante. In modo particolare, è di fondamentale importanza che ciò avvenga gradualmente: infatti, in altri settori della finanza etica, come la microfinanza, per lo sviluppo e la diffusione di indicatori standard ci è voluto del tempo e, inoltre, le imprese di minori dimensioni non sono in grado di integrare subito e senza assistenza i sistemi di misurazione. Il gruppo di lavoro della Social Impact Investment Task Force, che si occupa dei sistemi di misurazione dell impatto, ha stabilito che un sistema effettivo potrebbe creare valore per gli stakeholder, mobilitare crescenti flussi di capitale e migliorare la trasparenza e l affidabilità del mercato. A tal fine, ha identificato alcune linee guida da rispettare per delineare un sistema di misurazione efficace, tra cui: il sostegno verso la creazione di un'unica piattaforma che incorpori le iniziative già esistenti (IRIS, GIIRS, EU standard, ); la pubblicazione di dati sui costi sostenuti dai governi per i problemi sociali; la destinazione dei contributi erogati dalle fondazioni per aiutare le imprese minori allo sviluppo delle competenze per la misurazione dell impatto Le sfide allo sviluppo dell impact investing e le azioni da intraprendere Le opportunità e le sfide del settore Nonostante la crisi dei mercati finanziari iniziata nel 2007, lo sviluppo dell impact investing è stato guidato da una serie di opportunità che negli anni sono aumentate e si sono rafforzate. Tuttavia, esistono anche molte sfide per gli investitori, che dovranno essere affrontate per permettere al mercato di accelerare il proprio sviluppo. La crisi finanziaria globale che si sta attraversando ha la potenzialità di amplificare alcune di queste opportunità ma allo stesso tempo anche le sfide: nel breve termine e in uno scenario pessimistico, potrebbe smorzare l interesse di potenziali investitori non ancora coinvolti, i quali potrebbero preferire gli investimenti tradizionali; dall altro lato, un rallentamento macroeconomico potrebbe rendere più attrattivi gli investimenti ad impatto sociale per gli investitori già impegnati nel settore in modo particolare quelli definiti impact first - poiché essi favorirebbero la diversificazione del portafoglio, in un periodo in cui le attività 36 SOCIAL IMPACT INVESTMENT TASK FORCE, Impact investment: the invisible heart of markets. [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 08/10/2014]. 23

30 finanziarie sono relativamente meno costose a causa del crollo dei mercati. Inoltre, la scarsità di opportunità nei mercati finanziari tradizionali potrebbe incentivare la ricerca di esperti nell investimento con obiettivi diversi dal profitto. L effetto complessivo delle opportunità e delle minacce allo sviluppo di questo mercato non è prevedibile, ma di certo le prime, o almeno la maggior parte di esse, tenderanno a persistere in futuro, mentre le seconde dovranno necessariamente essere sormontate. Tra le opportunità o punti di forza che possono aiutare l impact investing a non essere più un mercato di nicchia, è sicuramente da annoverare, come già citato, il crescente interesse tra i fornitori di capitali. Infatti, l intento di diversificare i portafogli sta inducendo molti investitori a guardare a settori come la microfinanza, che tendono a non essere correlati con il più vasto mercato dei capitali. In particolare, questo interesse è trainato da un gruppo di investitori, gli High Net Worth Individual, che recentemente si sono arricchiti e stanno cercando nuovi metodi di gestione del loro patrimonio che consentano di fare la differenza nella società 37. L interesse è stato guidato anche dalla crescente focalizzazione sui mercati in rapida crescita come l India, la Cina e il Sudafrica, dove gli investimenti tendono ad essere sempre più legati al benessere pubblico, perseguibile ad esempio tramite la costruzione di infrastrutture e lo stimolo dello sviluppo economico. Anche i consumatori, nelle loro decisioni di acquisto e di investimento, prendono in considerazione questioni di utilità sociale e, di conseguenza, lo stesso fanno gli investitori per soddisfare la loro domanda. Altre opportunità che il settore dell impact investing dovrebbe cogliere sono: il riconoscimento della necessità di effettive soluzioni a problemi sociali e ambientali sempre più urgenti e difficili da ignorare; i primi sviluppi di un track record di questa tipologia di investimenti, grazie al successo di alcune iniziative che stanno attirando l attenzione dei media verso l impact investing; l emergere di un vivaio di giovani talenti sempre più attratti dalla creazione di realtà imprenditoriali che mirano a produrre un impatto sociale. Nonostante l impact investing presenti molti punti di forza, tra i quali la stabilità dei rendimenti, la non correlazione con il mercato e l impatto sociale oltre che finanziario, sono ancora molte le barriere e le difficoltà che limitano l espansione del mercato. In particolare, una delle sfide che gli investitori si trovano ad affrontare per avvicinarsi al mercato dell impact investing è la sua condizione di ecosistema early-stage che suscita in 37 MONITOR INSTITUTE, Investing for Social & Environmental Impact [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 08/10/2014]. 24

31 essi una sorta di diffidenza. Infatti, in primo luogo, esiste una discrepanza tra il tasso di rendimento che i fondi di investimento stabiliscono e quello che gli investitori si attendono. Inoltre, mancano intermediari mainstream che includano nella loro offerta i prodotti ad impatto sociale, ma ci sono solamente molti intermediari specializzati e di nicchia, i quali non possiedono nomi e dimensioni tali da attirare gli investitori professionali. La mancanza di un attività di intermediazione efficiente deriva dal fatto che l industria è strutturata attorno al binario filantropia-investimento, in cui impatto sociale e rendimento finanziario vengono ottimizzati in maniera indipendente l uno dall altro. Come conseguenza, mancano i meccanismi per connettere capitali e opportunità di investimento sociale, la ricerca e i costi di transazione sono alti, con domanda e offerta frammentate e reti di contatti scarsamente estese. Pertanto, in questo ecosistema ai primi stadi di sviluppo si trovano poche istituzioni in grado di offrire prodotti impact e consigli a chi vorrebbe investirvi: pochi fondi di impact investment hanno un track record significativo e sufficiente esperienza di rapporti con le imprese sociali, che non aiutano ad accrescere la fiducia degli investitori istituzionali 38. Essendo un mercato emergente, l impact investing non è dotato di modelli, linee di condotta, protocolli, standard e di un linguaggio ben definito e condiviso, che possano permettergli di prosperare. Molti investitori ed intermediari non comprendono le implicazioni delle considerazioni sociali e ambientali sul rischio sottostante un opportunità di investimento ed è diffuso il falso preconcetto che debba esserci un trade off tra ritorno finanziario e impatto sociale. Inoltre, l assenza di una coerente identificazione come parte di un mercato comporta l utilizzo di una variegata terminologia e di approcci diversi che rendono difficile la comunicazione. La mancanza di un vocabolario universalmente accettato e di una segmentazione del mercato impedisce agli attori del settore di condividere informazioni sulle opportunità di investimento e di identificare potenziali partner. Ancora, strettamente connessa alla condizione early-stage dell impact investing, è la mancanza di un sistema di misurazione standard che aiuti gli investitori nelle loro decisioni di investimento e a confrontare la performance dei loro investimenti ad impatto sociale. Un altro problema che gli investitori istituzionali si trovano di fronte nel momento in cui valutano di allocare capitali in questo tipo di investimenti è la dimensione delle transazioni. Da uno studio condotto dal GIIN e Deloitte emerge che nel 2012 la dimensione degli 38 Secondo un indagine svolta da Global Social Finance, la mancanza di opportunità di investimento di alta qualità dotate di un track record è uno dei maggiori limiti per lo sviluppo del settore. A riguardo si veda: SALTUK, Y., et al., Spotlight on the Market. The Impact Investors Survey [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 08/10/2014]. 25

32 investimenti diretti medi in imprese impact è significativamente inferiore rispetto a quella degli investimenti effettuati da tradizionali fondi di private equity 39.Le ridotte dimensioni fanno sì che il costo di valutazione per ogni investimento sia particolarmente elevato e che risulti più difficile reperire informazioni. Ulteriore elemento di ostacolo è rappresentato dalla normativa da rispettare nel processo decisionale: infatti, gli investitori del mercato globale incontrano serie difficoltà quando cercano di effettuare investimenti ad impatto sociale secondo le regole e le norme applicate nei tradizionali processi di scelta degli investimenti, e ciò è dovuto ad una serie di ragioni. In primo luogo, essi gestiscono il rischio e il rendimento dei loro portafogli prendendo in considerazione una serie di fattori, tra i quali volatilità, liquidità, tempi di exit e la dimensione delle varie alternative di investimento. Le stesse considerazioni vengono fatte anche di fronte ad un investimento ad impatto sociale, ma in questo caso misurare tali fattori richiede un certo volume di dati e di track record, di cui molte imprese sociali non dispongono ancora. Allo stesso modo, gli investitori istituzionali sono generalmente organizzati per classi di investimenti, mentre l impact investing è un approccio di investimento trasversale a più classi, per cui diventa più complesso individuare chi possa essere il soggetto più adatto ad assumere le decisioni. Inoltre, nel processo decisionale tradizionale elemento chiave è il rapporto fiduciario, il quale viene spesso citato come una delle ragioni per cui gli investitori si mostrano diffidenti nel destinare capitali all impact investing: questo perché c è molta incertezza riguardo ai rendimenti finanziari di questo nuovo tipo di investimenti, come conseguenza della loro rarità, delle loro strutture o potenzialità di creare valore. Infine, una delle grandi sfide che il settore dell impact investing dovrà affrontare per raggiungere la maturità riguarda la misurazione dell impatto sociale, di cui si è parlato nel paragrafo precedente. I principali problemi consistono: nella mancanza di sistemi standard di misurazione e di reporting, che impedisce agli investitori di confrontare le performance degli investimenti in portafoglio; nella necessità di un coinvolgimento a lungo termine ai fini della misurazione dell impatto, che potrebbe non essere in linea con le intenzioni degli investitori; nella complessità e nei costi di tale operazione, che potrebbe scoraggiare gli investimenti; nella difficoltà di individuare chiaramente il rapporto causa-effetto tra l investimento e l impatto sociale. 39 Si veda ancora il report di World Economic Forum e Deloitte. 26

33 A queste sfide si devono trovare delle risposte, attraverso l impegno degli attori del mercato, i quali devono agire in collaborazione tra loro al fine di rendere l impact investing un settore mainstream Come superare gli ostacoli e accelerare il progresso dell impact investing Il settore emergente dell impact investing è destinato a rimanere tale se non vengono poste in essere azioni concrete per costruire un adeguato spazio di mercato: questo è l unico modo per superare gli ostacoli esaminati nel paragrafo precedente e mettere a frutto le numerose opportunità. Se da un lato è fondamentale accrescere le competenze a livello di intermediazione finanziaria, dall altro, lo sviluppo del mercato necessita anche di stimoli alla domanda e all offerta di capitali. Investitori, imprenditori, filantropi, governi, devono tutti prendere parte alle operazioni che servono per dotare l impact investing della leadership, del capitale e della collaborazione necessari per il suo futuro sviluppo. In particolare, si possono individuare delle linee di condotta o azioni che ciascuna categoria di attori del mercato dovrebbe compiere al fine di superare le sfide appena esaminate. I fondi di investimento ad impatto sociale ricoprono un ruolo molto importante nel facilitare agli investitori l allocazione di maggiori flussi di capitali verso questo tipo di investimenti. A questo fine essi devono: essere trasparenti e chiari riguardo ai rendimenti finanziari generati e informare sui risultati un soggetto terzo. Ciò è importante perché gli investitori istituzionali devono essere in condizione di confrontare e classificare i vari investimenti per poter assumere le decisioni di allocazione in modo informato. Inoltre, esiste ancora molta confusione riguardo alla definizione di impact investing e ai suoi ritorni finanziari, impedendo ai prodotti di emergere e aumentare le proprie dimensioni; creare un sistema per misurare e comunicare l impatto sociale e ambientale prodotto. Abbiamo visto come l assenza di un metodo di misurazione costituisca ancora un forte vincolo allo sviluppo del mercato: per questo, i fondi di investimento potrebbero aderire ad un comune insieme di valori e principi per la misurazione e la comunicazione dell impatto, conferendo anche credibilità ai fondi per la raccolta di capitali; 27

34 valutare l adozione di strategie innovative per attrarre capitali da partner di grande scala. Per superare il vincolo della ridotta dimensione delle transazioni e permettere a più investitori di entrare in questo settore early-stage, i fondi di investimento dovrebbero prendere in considerazione l instaurazione di partnership con altri fondi dotati di simili obiettivi di investimento e di impatto sociale 40. Le imprese sociali, nonostante gli ostacoli al loro sviluppo, possono prendere dei provvedimenti in modo da prepararsi all immissione di capitali da parte degli investitori. In particolare esse dovranno: sviluppare capacità e competenze tali da facilitare l allocazione di capitali e aprirsi ad innovativi strumenti finanziari. Sia le imprese che gli investitori cercano rispettivamente di raccogliere capitale e di compiere investimenti secondo termini contrattuali e strumenti finanziari a loro noti. Dal momento che l impact investing non è un fenomeno ancora familiare, mentre gli investitori si avvicinano a questo nuovo mercato, le imprese sociali dovranno sviluppare delle capacità di adattamento ad innovative forme di finanza. Per esempio, degli accordi di ripartizione dei guadagni potrebbero costituire mezzi innovativi per ricevere finanziamenti in quanto non richiedono un IPO o un acquisizione da parte di un fondo di private equity, per cui risultano più attrattive rispetto ad un finanziamento di tipo equity. Risulterebbero anche preferibili al debito, dal momento che non prevedono i costi fissi che invece caratterizzano i prestiti tradizionali. Per questi motivi, sia gli investitori che le imprese sociali dovrebbero mostrarsi aperti a queste innovazioni. migliorare la differenziazione competitiva e la gestione finanziaria. Molti investitori tendono ad evitare di investire in imprese sociali a causa della loro mancanza di disciplina finanziaria e di un chiaro vantaggio competitivo. Inoltre, c è una sovrasaturazione di imprese con lo stesso modello di business e i medesimi obiettivi sociali. Pertanto, esse devono differenziarsi nei propri mercati anche al fine di assicurarsi la sostenibilità finanziaria, ed instaurare collaborazioni per ottenere i benefici derivanti dalle economie di scala. Anche dagli investitori può arrivare un contributo rilevante al superamento delle barriere esistenti. Infatti, gli investitori tradizionali possono fornire le loro competenze e aiutare a comprendere come il frammentato mercato dell impact investing possa divenire un mercato di 40 WORLD ECONOMIC FORUM, op. cit. 28

35 capitali integrato e di natura sociale. Inoltre, possono contribuire a fare chiarezza in tema di investimenti, a strutturare nuovi strumenti e a promuovere il riposizionamento degli investimenti tradizionali verso forme più sostenibili e responsabili. Un altra iniziativa essenziale per lo sviluppo di relazioni, strumenti e infrastrutture è la creazione di un network di investitori sociali, attraverso il quale condividere esperienze, cogliere opportunità di investimento ed instaurare partnership. Un network nel settore dell impact investing può fungere anche da fonte di informazioni per le imprese e gli altri soggetti attivi in questo campo. Infine, un ruolo di primo piano viene svolto dai governi e dalle amministrazioni dei vari Paesi, che devono creare un ambiente favorevole allo sviluppo dell impact investing. Le linee di intervento si possono distinguere a seconda che siano indirizzate ad incentivare l offerta da parte degli investitori, a stimolare la domanda da parte di imprese o cooperative, e ad indirizzare i capitali verso l incontro tra domanda e offerta. Il ruolo che i governi scelgono di ricoprire può essere quello di partecipante attivo del mercato, mettendo a disposizione le proprie risorse come qualsiasi investitore, o quello di supervisore esterno, attraverso la regolamentazione e la costruzione delle infrastrutture e dei mezzi necessari per far crescere questo settore. Le leve politiche modificano l ambiente di investimento e influenzano il processo decisionale degli investitori, agendo su una o alcune delle variabili alla base dell attrattività del mercato, ad esempio mitigando il rischio, aumentando il rendimento o riducendo i costi di transazione. Le politiche di sviluppo dell offerta possono consistere nella previsione di regole e requisiti che fissano degli obiettivi predeterminati di investimento in settori poco serviti, oppure in politiche che incentivano i co-investimenti e la ripartizione dei rischi con il governo stesso. Inoltre, i governi potrebbero provvedere a revisionare quelle norme che limitano la disponibilità di capitali e a liberare flussi di capitale attingendo a quelli sottoutilizzati, come i ricavi da privatizzazione e i capitali giacenti. Altre fonti di capitali possono essere recuperate rivolgendosi, per esempio, alla classe degli angel investor e degli investitori early-stage che, come già visto, possono offrire molti benefici nell attuale situazione finanziaria. In alternativa, i governi possono fare in modo che i capitali e gli investimenti siano sfruttati al meglio, attraverso politiche che trasformano le caratteristiche di rischio e rendimento aggiustando i prezzi di mercato e i costi e migliorando efficienza delle transazioni ed informativa di mercato. Nell indirizzare i capitali verso gli investimenti ad impatto sociale, i governi possono fare leva su sgravi fiscali per gli investimenti early-stage e rischiosi che, pur 29

36 generando benefici per la collettività, offrono un ritorno che è al di sotto del rendimento di mercato e per questo normalmente sono evitati dagli investitori. Infine, sul fronte della domanda, le politiche che i governi dovrebbero adottare portano a stimolare la richiesta degli investimenti ad impatto sociale, aiutando i destinatari dei capitali a sviluppare la struttura e le competenze necessarie per assorbirli. Un altra politica a supporto della crescita della domanda consiste nell adozione di nuove forme giuridiche create appositamente per le imprese sociali, come le Community Interest Company in UK oppure le Low Profit Limited Liability Company negli USA, che godono di benefici fiscali grazie al loro impegno in ambito sociale e ambientale 41. Riassumendo, nella situazione attuale, per favorire la crescita del settore dell impact investing e fare in modo che esso diventi un mercato di massa, tutti gli attori del mercato dei capitali possono, e devono, ricoprire un ruolo importante. Pertanto, solo con lo sforzo di tali soggetti l impact investing potrebbe raggiungere una scala globale ed esprimere il suo potenziale, cosa che ancora non è avvenuta dato che molte banche non prendono molto in considerazione questo tipo di investimenti. Inoltre, è auspicabile che nel medio-lungo termine queste iniziative vengano attuate in modo coordinato e che, anche grazie allo sviluppo di una cultura condivisa e di sistemi standardizzati di misurazione dell impatto sociale, il settore dell impact investing acquisti trasparenza e credibilità nel mondo finanziario THORNLEY, B., et al., Impact investing: a framework for policy design and analysis [online]. Pacific Community Ventures. Disponibile su < [Data di accesso: 10/03/2014]. 42 SPAGGIARI, O., Impact investing: finanza sociale con lo spirito da Silicon Valley. Vita [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 26/10/2014]. 30

37 2. Una leva per lo sviluppo dell impact investing: i Social Impact Bond 2.1 Definizione e funzionamento Lo sviluppo dei Social Impact Bond (SIB) è iniziato parallelamente alla crescita di interesse e al dibattito sul tema dell impact investing e della necessità di adottare nuovi approcci di investimento per ottenere risultati positivi sul fronte sociale. In particolare, già nei primi anni 2000 sono emerse alcune tendenze che hanno portato alla nascita di nuovi strumenti per fare finanza ad impatto sociale: il crescente interesse da parte di investitori e filantropi nella combinazione di risultati economici e sociali, nonché nella misurazione e valutazione dell impatto sociale ed ambientale degli investimenti; i costanti progressi dei governi sui metodi per valutare l impatto degli investimenti pubblici in capitale umano e per analizzare in modo sistematico i collegamenti tra la spesa pubblica e i risultati sociali ottenuti, come la riduzione della criminalità e i miglioramenti nell ambito della sanità; la diffusa esperienza di iniziative finanziarie private e di partnership pubblico-private, accompagnata da una maggiore consapevolezza in merito alle condizioni in cui esse producono o meno valore; lo sviluppo di mercati per la riduzione delle emissioni di carbonio, promossi dal protocollo di Kyoto e dall Unione Europea. Questi hanno condotto alla creazione di nuove asset class e ad un notevole flusso di transazioni, oltre ad incoraggiare una maggiore fiducia nelle potenzialità di investire in conquiste sociali 43. Oggi, sulla spinta di questi fattori, c è sempre più interesse relativamente a strumenti che permettono sia di creare maggior valore, sia di accedere a nuove fonti finanziarie per raggiungere obiettivi sociali, alleggerendo così gli oneri del settore pubblico. I Social Impact Bond rappresentano proprio uno di questi strumenti innovativi, sulla cui implementazione si è iniziato a lavorare già a partire dal 2008 nel Regno Unito, allo scopo di far fronte alle difficoltà del Governo nel reperire risorse per l ambito sociale. In particolare, il 43 MULGAN, G., et al., Social Impact Investment: the challenge and opportunity of Social Impact Bonds. The Young Foundation Working Paper [online]. Disponibile su < content/uploads/2012/10/social-impact-investment-the-opportunity-and-challenge-of-social-impact-bonds- March-2011.pdf> [Data di accesso: 25/09/2014]. 31

38 principale problema riscontrato riguardava il fatto che i limitati fondi disponibili venivano destinati alla realizzazione di servizi per alleviare le conseguenze dei problemi sociali, piuttosto che le loro cause. Infatti, i programmi sociali preventivi, ossia quelli che hanno l obiettivo di evitare il ripresentarsi di situazioni sociali negative, nei momenti di difficoltà finanziaria sono i primi a subire dei tagli, in quanto non risolvono problemi attuali e allo stesso tempo possono far aumentare la spesa pubblica se non raggiungono i risultati attesi 44. Tuttavia, la sottrazione di risorse agli interventi preventivi porta al perpetuarsi delle esigenze di spesa, al peggioramento dei risultati sociali e ad un maggior bisogno di interventi radicali ex post. L implementazione di strumenti finanziari alternativi per attuare programmi di prevenzione dei problemi sociali è stata avviata da Young Foundation ed è proseguita attraverso una nuova società, Social Finance, che ha portato alla formulazione del primo Social Impact Bond a inizio Il modello proposto da questa società si basa sulla separazione tra il pagamento per l effettuazione di un programma sociale e quello per il successo dello stesso, in modo da sollevare la Pubblica Amministrazione dal rischio di dover sborsare il costo degli interventi preventivi anche in caso di loro fallimento 46. I Social Impact Bond si configurano come una serie di contratti tra vari attori, in cui il pagamento è legato ai risultati conseguiti (per questo si definiscono outcome-based contracts ). Più precisamente, i SIB si possono definire come degli strumenti finanziari innovativi attraverso i quali investitori privati mettono a disposizioni i capitali necessari per l avvio di programmi sociali preventivi, con la garanzia di uno o più amministrazioni pubbliche di erogare, come ritorno sul capitale investito, una quota del risparmio di spesa pubblica derivante dal successo di tali programmi. Gli investitori vengono ripagati per il loro investimento iniziale, con l aggiunta di un ritorno per il rischio finanziario assunto, solamente 44 Per fare un esempio, nel 2009 in Inghilterra, su 92 miliardi di sterline impiegati nel settore sanitario, solamente il 3,7 % è stato destinato a programmi preventivi. 45 La Young Foundation è un organizzazione no profit britannica, fondata dal sociologo Michael Young nel 1954, ma rinominata in questo modo dopo la fusione con il Mutual Aid Centre nel Essa opera in vari campi dell innovazione sociale, tra cui la sanità, l educazione e il social housing. Invece, Social Finance UK è nata nel 2007 con lo scopo di trovare nuovi approcci alla risoluzione di problemi sociali ed ha supportato l istituzione della banca di investimenti sociali, Big Society Capital. 46 DE FELICE, D., e GURCIULLO, S., I Bond ad impatto sociale: una proposta per l Italia [online]. Comitato SIB Italia. Disponibile su < [Data di accesso: 25/09/2014]. 32

39 nel caso in cui vengano raggiunti gli obiettivi sociali che essi hanno preventivamente concordato con gli enti pubblici interessati. Questo modello, finalizzato alla promozione di innovative politiche pubbliche, si caratterizza per i seguenti elementi fondamentali: 1. un investimento monetario, sotto forma di prestito o finanziamento da parte di autorità locali, investitori professionali, filantropi o fondazioni, che prevede la restituzione e la remunerazione del capitale solo in caso di esito positivo del programma; 2. un programma di azioni che consentano di produrre un impatto sociale e un risparmio per il settore pubblico; 3. l impegno da parte di una Pubblica Amministrazione, nazionale o locale, ad effettuare i pagamenti condizionatamente all ottenimento del risultato sociale concordato. La natura di un SIB non è quella di un titolo obbligazionario standard, nonostante il termine bond con cui viene denominato: infatti, il modello finanziario su cui è costruito e l andamento dei flussi di capitale da esso prodotti non sono quelli di un obbligazione tradizionale (cedola fissa e certa restituzione del valore nominale del capitale alla scadenza), ma si caratterizza per un rendimento variabile in base ai risultati dell attività o del programma finanziato in termini di valore sociale creato. Tuttavia, la complessità di questo strumento finanziario sta nella fitta rete di contatti tra i numerosi soggetti coinvolti, i quali sono legati dal punto di vista non solo contrattuale ma anche fiduciario. Pertanto, rispetto ad un normale investimento, la variabile da considerare non è solo il rischio finanziario ma anche la fiducia tra gli attori che vi partecipano. La struttura di un SIB cambia a seconda del grado di coinvolgimento dei partner e delle modalità di raccolta delle fonti di finanziamento, ma si può individuare un modello standard, come quello rappresentato in figura. 33

40 Fonte: Social Finance US Independent Assessor Gli stakeholder coinvolti in questo modello di investimento sono cinque, legati tra loro da contratti di natura bilaterale e durata pluriennale: un Amministrazione Pubblica (Government), che può avere connotazione nazionale, regionale o anche comunale; i fornitori del programma sociale (Service Provider), che generalmente corrispondono ad organizzazioni no profit o imprese sociali; gli investitori sociali (Investors); un intermediario specializzato (Intermediary); un soggetto valutatore (Independent Assessor), indipendente dagli altri partner, che si occupa della misurazione dei risultati e della verifica in merito al perseguimento dell obiettivo. In un operazione come questa la Pubblica Amministrazione (PA), non disponendo di risorse sufficienti ad implementare programmi sociali preventivi ed essendo avversa al rischio, ricorre a soggetti specializzati del settore sociale: sono enti no profit o imprese sociali, che possono dimostrare in maniera affidabile il grado di efficacia che il programma sociale raggiunge sul gruppo target di soggetti beneficiari. 34

41 La PA valuta la potenzialità dei programmi preventivi, confrontandoli con sistemi alternativi di welfare, ed effettua una stima del risparmio di spesa che ne ricaverebbe se tali programmi venissero implementati su grande scala. L intermediario ha il compito di promuovere lo strumento del SIB presso i vari attori e di agevolare l instaurarsi di rapporti fiduciari solidi e duraturi. Inoltre, in presenza dei necessari requisiti di fattibilità e di economicità, esso stipula un contratto con la PA interessata per l implementazione del SIB, la selezione di investitori e fornitori del servizio, la gestione e la supervisione costante dell intervento sociale. Le condizioni contrattuali prevedono che il pagamento venga effettuato solo se alla scadenza si sono raggiunti gli obiettivi definiti preventivamente: se ciò non avviene e il programma non è in grado di ridurre la domanda di servizi ex post, la PA non dovrà nulla all intermediario; in caso positivo, essa dovrà corrispondere a questo una quota del risparmio di spesa pubblica garantito dall intervento finanziato. L attività di verifica dell efficacia del programma è svolta da un soggetto terzo che, collaborando con l intermediario, delinea un sistema per monitorare e infine misurare la performance complessiva dell intervento 47. Per attuare il programma l intermediario deve procedere con la ricerca degli investitori e quindi dei capitali necessari ad implementarlo. Nella struttura standard di questo strumento finanziario, il capitale investito verrà restituito agli investitori solo una volta verificato che l obiettivo minimo sia stato raggiunto, e ad esso si aggiungerà un rendimento (ROI) variabile in base ai risultati. Pertanto, per gli investitori il rischio di non recuperare il capitale investito dipende dall esito del programma, mentre il rendimento è basato sul valore sociale generato dallo stesso. I fornitori del servizio impiegano parte del capitale messo a disposizione dagli investitori per mettere in pratica il programma e ridurre la domanda di interventi correttivi, mentre una parte sarà destinata alle spese di gestione sostenute dall intermediario. Di conseguenza, il fornitore del servizio non dovrà sopportare alcun onere aggiuntivo, nemmeno in caso di fallimento dell intervento. Al contrario, in caso di successo, esso riceverà dalla PA una quota del risparmio di spesa ricavato in proporzione ai risultati. Per evitare che gli enti no profit che prestano il servizio siano mossi da fini opportunistici, è preferibile che il finanziamento venga 47 AVANZI SOSTENIBILITA PER AZIONI, a cura di., I Social Impact Bond. La finanza al servizio dell innovazione sociale? [online] Report Fondazione Cariplo. In: Quaderni dell Osservatorio, n.11. Disponibile su < [Data di accesso: 14/06/2014]. 35

42 ripartito in più rate, in base al fabbisogno di risorse richiesto progressivamente dall implementazione. Inoltre, i fornitori del servizio devono necessariamente essere monitorati dall intermediario e dal valutatore che, se gli obiettivi intermedi non vengono raggiunti, possono rimuoverli dal loro incarico. La tipologia di finanziamento adottata dipende dalla categoria a cui appartengono i principali attori coinvolti e può andare dal prestito diretto alla costituzione di una società ad hoc partecipata dagli investitori sociali e d impatto Le condizioni necessarie per l implementazione dei SIB I Social Impact Bond, pur essendo degli strumenti innovativi che offrono molte opportunità, non sono applicabili in tutte le circostanze, e in alcune aree di intervento i tradizionali mezzi di finanziamento rappresentano ancora la soluzione migliore. In particolare, per determinare se un SIB è lo strumento ideale per affrontare una specifica sfida sociale, si deve tenere conto di alcuni fattori e seguire un certo procedimento di implementazione del SIB, come riassunto nello schema sottostante. VALUTAZIONE AREA SOCIALE CON MAGGIOR BISOGNO DI INTERVENTO ANALISI DEL PROBLEMA SOCIALE E IDENTIFICAZIONE DI BENEFICIARI E ALTRI STAKEHOLDER VALUTAZIONE INTERVENTI NECESSARI DEFINIZIONE OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE SVILUPPO MODELLO FINANZIARIO PROGETTAZIONE DETTAGLIATA DEL PROGRAMMA CONTRATTAZIONE DEL SIB 48 Si definiscono impact investor quegli investitori istituzionali che hanno come principale obiettivo l impatto sociale generato dall investimento, sono disposti a rinunciare ad elevati rendimenti finanziari, hanno un alta propensione al rischio e un approccio all investimento di lungo termine. 36

43 1. In primo luogo, è necessario valutare se un contratto basato sui risultati, come il SIB o altre opzioni, rappresenti il modo migliore per ridisegnare un certo servizio sociale. 2. In caso affermativo, il passaggio seguente consiste nello studio dei dati sulle tendenze demografiche e sulle esigenze di spesa incombenti, per identificare quali debbano essere i soggetti beneficiari del programma sociale, e nell individuazione degli altri portatori di interesse. 3. A questo punto, si dovranno condurre delle ricerche sui bisogni della popolazione target e sugli interventi necessari per soddisfarli, oltre a stabilire i risultati che si intendono raggiungere e considerare le opzioni per la misurazione degli stessi. 4. Successivamente, viene sviluppato il modello finanziario necessario per valutare l economicità dello strumento: esso stima i costi degli interventi, le spese generali e gli altri costi fissi, che insieme determinano l ammontare dell investimento richiesto per la durata del SIB. Il modello finanziario, quindi, deve tenere in considerazione i costi di intervento, il valore dei risultati e l orizzonte temporale per la remunerazione dell investimento. 5. In seguito, si passa all elaborazione dettaglia del programma dal punto di vista operativo e alla selezione dei potenziali fornitori del servizio finanziato tramite il SIB. Dal momento che i SIB generalmente sono preposti a finanziare consorzi di organizzazioni erogatrici di servizi, è fondamentale avere la piena comprensione della spesa complessiva del programma. Lo sviluppo di un budget indicativo per il set di servizi proposto consentirà di determinare la quantità di capitali da raccogliere presso gli investitori. Nella fase di studio sulla fattibilità dell operazione, è importante considerare le implicazioni pratiche del funzionamento del SIB. 6. Infine, alla selezione dei fornitori dei servizi segue la fase della contrattazione, in cui si stipulano gli accordi tra i vari partner, fino ad arrivare all implementazione vera e propria del programma sociale 49. Nel processo di implementazione devono necessariamente verificarsi alcune condizioni, affinché i Social Impact Bond e il programma finanziato non solo siano attuabili, ma possano anche esprimere il loro massimo potenziale in termini di valore creato per la società. In particolare, i principali punti chiave da considerare sono i seguenti: 49 SOCIAL FINANCE LIMITED, S.d. Introduction to Social Impact Bonds [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 05/10/2014]. 37

44 Ampia conoscenza del problema sociale oggetto di intervento. Innanzitutto, ai fini dell efficacia della partnership, il soggetto promotore, che può essere un ente pubblico, il fornitore del servizio o l intermediario, deve conoscere in maniera approfondita il problema sociale che si vuole trattare. Ciò non è affatto scontato, se si considera che le competenze in tema di problematiche sociali spesso sono ripartite tra più soggetti non in comunicazione tra loro, per cui risulta difficile avervi accesso. Un Social Impact Bond deve necessariamente basarsi su una rete di relazioni solide tra i partner, in modo da incentivare l investimento in attività di social innovation e ridurre al minimo le asimmetrie informative. Affidamento del programma a soggetti qualificati. La conoscenza approfondita del problema sociale deve condurre alla selezione di enti no profit o imprese sociali sufficientemente esperti nell erogazione di servizi e programmi preventivi e innovativi, che affrontino le cause profonde delle questioni sociali più urgenti. Spesso per far fronte a tali problemi in maniera efficace, è necessario che una serie di interventi vengano realizzati congiuntamente: da qui deriva l importanza di affidarsi a soggetti qualificati. Precisa individuazione della popolazione target. È importante che, parallelamente alla messa a punto del programma, si identifichi chiaramente la popolazione target, ossia il gruppo di soggetti che nelle intenzioni del promotore beneficeranno del programma stesso. Questo dovrà essere sufficientemente ampio e definito perché, in caso contrario, gli interventi potrebbero risultare troppo sparsi per avere un impatto significativo nell ottenimento del risultato atteso. Allo stesso modo, se fosse troppo ristretto, i beneficiari risulterebbero insufficienti per poter dimostrare un effetto statisticamente rilevante del programma implementato. Inoltre, valutare gli effetti del programma e negoziare un contratto basato sui risultati sarebbe molto più semplice se il gruppo da trattare fosse chiaramente specificato, in modo tale da non poter essere manipolato dal fornitore del servizio. In più, la definizione del gruppo target, effettuata anticipatamente ed indipendentemente dall erogazione del servizio, consente di evitare la scrematura e di incentivare i detentori del SIB a dispiegare qualsiasi combinazione di servizi sia necessaria per ottenere risultati positivi. La scelta dei soggetti beneficiari 38

45 deve anche essere coerente con il metodo di misurazione dei risultati prescelto 50. Alcuni esempi di gruppi target potrebbero essere: nell area dei servizi per l infanzia, gli adolescenti di età compresa tra i 10 e i 15 anni con problemi comportamentali; nell ambito della sanità, i pazienti ad alto rischio di ricovero d urgenza; nel settore della giustizia, i detenuti condannati ad una pena inferiore ai 12 mesi, come è stato per il primo esempio di SIB, quello di Peterborough, di cui si parlerà nelle pagine seguenti. Costo totale del programma inferiore al risparmio pubblico conseguito. È fondamentale che il risparmio derivante dalla minore spesa per interventi sociali già esistenti superi i costi sostenuti dagli enti no profit per implementare il programma preventivo. Infatti, il meccanismo del SIB si basa proprio su questo surplus di valore, che verrà poi spartito fra i partner e senza il quale gli investitori non ottengono alcun rendimento sul capitale investito, il fornitore del servizio e l intermediario non ricevono alcun premio, e la PA non è incentivata a far partire il programma. Elevata probabilità di successo. Essendo il rischio interamente gravante sugli investitori e trattandosi di uno strumento innovativo, è opportuno che i primi esperimenti di Social Impact Bond riguardino programmi sociali sui quali siano già stati raccolti risultati rassicuranti e che siano facili da misurare nel corso della loro implementazione. In questo modo è possibile attenuare la diffidenza degli investitori e il rischio di mancato successo dell operazione. Scalabilità. I SIB sono strumenti adatti a finanziare progetti scalabili, che possono cioè essere alimentati da nuove risorse e quindi ampliati, al termine del periodo contrattato attraverso il bond. Ciò deriva dal fatto che, man mano che un progetto viene scalato, aumentano sia il risparmio per la PA che le entrate dei titolari del SIB, contribuendo a rendere disponibili maggiori risorse per futuri progetti sociali 51. Misurabilità dei risultati sociali e metodi di valutazione condivisi. L ultima condizione necessaria ad essere esaminata è anche quella essenziale per il funzionamento di un sistema di finanziamento basato sui risultati, come il SIB. 50 LIEBMAN, J.B., Social Impact Bonds. Promising New Financing Model to Accelerate Social Innovation and Improve Government Performance [online]. Center for American Progress. Disponibile su < [Data di accesso: 25/09/2014]. 51 DE FELICE, D. e GURICIULLO, S., ibid. 39

46 Innanzitutto, un contratto di questo tipo funziona solamente nel caso in cui sia preposto a finanziare programmi sociali valutabili attraverso misure affidabili. Inoltre, queste devono essere altamente correlate con la valutazione dei benefici netti totali derivanti dall intervento: infatti, misure imperfette, come quelle che sono solo debolmente correlate al successo dell intero programma o che misurano solo singole componenti della performance dello stesso, possono falsare le prestazioni del SIB. Per valutare il successo del programma, non basta la misurabilità dei risultati, ma serve anche un modo di stabilire quale sarebbe stato il loro valore in assenza del programma stesso. Infatti, da questo valore si può risalire al costo che la PA ha evitato e misurare la reddittività del SIB. La disponibilità o meno di un valido e condiviso meccanismo di misurazione del risultato sociale costituisce un elemento chiave per capire se il SIB può rappresentare o no la soluzione appropriata per trattare una data problematica sociale: tutti i soggetti interessati devono poter avere fiducia nell esistenza di un sistema obiettivo che permetta di misurare e concordare unanimemente sul grado di raggiungimento dell obiettivo fissato. Nella scelta del metodo di misurazione bisogna, innanzitutto, verificare che i risultati dello specifico programma, oltre ad essere misurabili tramite indicatori efficaci, conducano il gruppo target verso migliori condizioni di vita, che non si raggiungerebbero in assenza del programma, e che si traducano in una minore spesa pubblica. Per la misurazione si utilizzano i metodi controfattuali, i quali confrontano i risultati conseguiti sul gruppo trattato con le rilevazioni su un altro gruppo, selezionato per simulare la situazione di assenza del programma. Per essere in grado di valutare l efficacia dello stesso, è necessario separare gli effetti da esso prodotti dai cambiamenti spontanei che possono verificarsi nella popolazione target in un certo periodo di tempo. Inoltre, per non invalidare la stima dei risultati, i soggetti beneficiari devono essere scelti in maniera casuale. Tenendo conto di tutti questi aspetti, in letteratura sono stati sviluppati tre diversi metodi, usati spesso per analizzare l efficacia di interventi pubblici o programmi sociali innovativi. Il primo metodo è quello sperimentale, che implica il confronto del gruppo trattato con uno di controllo, che non è sottoposto all intervento. Se, da un lato, questo approccio è molto affidabile e rigoroso, essendo i risultati misurati oggettivamente, dall altro esso necessita di una grande quantità di dati, spesso difficili da reperire, e di un lungo e costoso iter di misurazione. 40

47 In alternativa, si può ricorrere ad un metodo quasi-sperimentale, che mette a confronto il gruppo target con un gruppo statistico, formato da individui con caratteristiche analoghe ai beneficiari. Rispetto ai metodi sperimentali, questi hanno il vantaggio di risolvere i problemi di natura statistica nella suddivisione dei gruppi, ma non producono misure dei risultati altrettanto affidabili 52. Infine, la terza tipologia è quella non sperimentale, che prevede il confronto con serie storiche riferite ai soggetti del gruppo target prima di subire il trattamento. Questo approccio richiede l accesso a molti dati ma, a differenza del metodo statistico/sperimentale, non è altrettanto rigoroso e accurato. Inoltre, se al posto dei dati storici si utilizzano delle previsioni della situazione in assenza di trattamento, esso diventa ancora meno affidabile, a causa della notevole componente soggettiva. Per quanto riguarda, invece, la valutazione dell impatto dal punto di vista economico, l iter risulta particolarmente complesso: il primo passo consiste nella stima del costo sociale della problematica che si intende affrontare, ossia della spesa per tradizionali programmi di intervento, che deve essere direttamente imputabile ai risultati degli stessi. Questo è il valore di riferimento da moltiplicare per l'indicatore scelto come misura del risultato, ossia il valore economico che sarà erogato dall amministrazione pubblica nel caso in cui l obiettivo concordato venga raggiunto 53. Le condizioni appena esaminate, che devono sussistere affinché un programma sociale possa essere finanziato tramite SIB, dimostrano come questo sia uno strumento non applicabile in tutte le situazioni e non intenda sostituire gli strumenti tradizionali di finanziamento dei programmi sociali. Infatti, i contributi di organizzazioni filantropiche o fondazioni restano fondamentali per risolvere problematiche sociali, perciò i SIB si propongono come una valida aggiunta ad essi, potenzialmente in grado di attirare gli investitori for profit verso il mercato degli investimenti ad impatto sociale. 52 Questa tipologia di misurazione è stata scelta per il SIB del carcere di Peterborough. 53 Si veda al riguardo il report di Avanzi, contenuto nella collana Quaderni dell Osservatorio, Fondazione Cariplo, op. cit. 41

48 2.3 Potenzialità e criticità nello sviluppo dei Social Impact Bond Perché ricorrere ai SIB: i benefici per gli stakeholder I Social Impact Bond sono strumenti molto innovativi per finanziare programmi sociali preventivi attraverso forme di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato: infatti, consentono a fondazioni, organizzazioni no profit, imprese sociali e governi di operare in modo innovativo nell ambito sociale e di formare nuove partnership. Oltre ad attivare cicli positivi di impiego della spesa pubblica, questi strumenti allineano gli interessi degli stakeholder intorno a risultati sociali comuni e tutti possono trarne dei benefici. Uno dei vantaggi più significativi dei Social Impact Bond consiste nel risparmio di spesa pubblica, derivante da una serie di fattori. In primo luogo, la struttura tradizionale del SIB prevede che il governo debba pagare solo nel caso in cui il programma abbia successo e raggiunga i risultati pattuiti, mentre il rischio di fallimento grava interamente sugli investitori, che in tal caso non verranno ripagati del capitale investito e non riceveranno alcuna remunerazione. Invece, si riducono i costi per il settore pubblico, che dovrà al limite accantonare, per la durata del programma, le somme necessarie a ripagare il SIB, ma non avrà alcun onere aggiuntivo per la sperimentazione del programma stesso. Inoltre, il risparmio di spesa pubblica deriva dalla riduzione degli interventi sociali ex post, grazie al consolidamento e all espansione di quelli preventivi promossi dai SIB. Tale risultato è ulteriormente ottenibile attraverso lo sblocco di nuovi flussi di capitale, da destinare ad iniziative di prevenzione di situazioni sociali indesiderate: infatti, i gestori di fondi di investimento iniziano ad avere sempre più fiducia nel fatto che, una volta che si sarà sviluppato un track record e gli investimenti raggiungeranno una dimensione adeguata, ci sarà un maggiore interesse per questi strumenti di investimento, che potrebbero diventare una nuova asset class e attirare ulteriori capitali 54. Altro vantaggio che i SIB offrono in termini di efficienza del settore pubblico, è dato dal loro orientamento verso i problemi sociali più urgenti: spesso, infatti, accade che le donazioni filantropiche siano destinate ad aree più attrattive dal punto di vista emozionale, e che questioni di natura politica possano impedire la destinazione di fondi a certe categorie di soggetti, come i detenuti, i minori difficili, i tossicodipendenti, ecc. Anche gli investitori, nonostante debbano sopportare un livello di rischio molto alto, possono ricavare dei benefici dal successo di questi strumenti, se tutti i soggetti coinvolti ricevono 54 MULGAN, G., ibid. 42

49 adeguati incentivi nell adempiere al proprio ruolo. In particolare, gli investitori che apportano capitale nei Social Impact Bond possono ottenere un rendimento misto, sia finanziario che sociale, in cui i due aspetti sono tra loro altamente correlati: maggiori sono i risultati sociali conseguiti, maggiore sarà il ritorno finanziario incassato. Altra opportunità che questa categoria di stakeholder ricava dai SIB è la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, in un periodo di difficoltà dei mercati finanziari tradizionali che induce gli investitori a trovare nuovi modi per ridurre la propria esposizione al rischio. Questa possibilità viene offerta da tali strumenti che, potendo essere considerati una nuova classe di investimento, rappresentano una modalità di copertura dalla volatilità dei titoli tradizionali. Non ultima, anche se spesso scarsamente considerata dagli investitori tradizionali, è la valenza sociale che essi possono acquisire investendo in progetti preventivi di impatto sociale, finanziati attraverso strumenti in grado di coniugare gli interessi economici con implicazioni di natura etica 55. I fornitori di servizi sociali, tra cui organizzazioni no profit ed imprese sociali, molto spesso sono esclusi dalla partecipazione a contratti outcome-based a causa della limitata disponibilità di capitale circolante da destinare a progetti sociali. Per questo, essi tendono a fare affidamento su contributi e donazioni da parte di soggetti interessati al tema sociale, mentre restano pochi i finanziamenti provenienti dal settore privato 56. Grazie ai SIB, invece, è possibile raccogliere anche dagli investitori tradizionali fondi di cui i fornitori di servizi possono disporre per attuare progetti sociali. Inoltre, la durata media di questi strumenti, che nelle esperienze viste finora non è mai stata inferiore ai sei anni, offre a queste organizzazioni delle fonti di finanziamento stabili e sicure nel medio periodo e quindi la possibilità di migliorare l efficienza nell impiego delle loro risorse. Inoltre, esse sono incentivate a porre in essere interventi innovativi per raggiungere i migliori risultati possibili per il gruppo di beneficiari LODER, J., et al., Financing social value: implementing Social Impact Bonds [online]. The Young Foundation Working paper. Disponibile su < [Data di accesso: 24/09/2014]. 56 Basti pensare che, in Italia, solo di recente sono state istituite delle fondazioni e dei fondi di venture capital finalizzati ad incentivare gli investimenti in questo settore: ne costituiscono esempio Oltre Venture Capital e Uman Foundation. 57 SOCIAL FINANCE LTD, Social Impact Bonds: rethinking finance for social outcomes. [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 25/09/2014]. 43

50 Certamente non si devono dimenticare gli effetti positivi che tali strumenti producono sulla collettività. Infatti, oltre ad incentivare la realizzazione di programmi innovativi in ambito sociale, essi non gravano sui risparmi dei cittadini nel caso in cui i programmi non vadano a buon fine: perciò, ricorrendo ai Social Impact Bond è possibile ottenere una maggiore offerta di servizi per il settore sociale, espandendo i progetti già funzionanti ed evitando il rischio di un aumento della pressione fiscale. Riassumendo, il motivo per cui il settore sociale dovrebbe ricorrere ai SIB è la loro capacità di integrare le tradizionali fonti di finanziamento di programmi sociali, che nella situazione economico-finanziaria attuale risultano insufficienti, offrendo innovazione e favorendo l aumento di programmi preventivi che riducono la necessità di interventi correttivi ex post Le sfide allo sviluppo dei Social Impact Bond Nonostante i significativi benefici potenziali dei SIB, esistono molte sfide e criticità da affrontare affinché questi strumenti raggiungano la massima efficacia e diffusione. Infatti, molti investitori ritengono che essi rappresentino un modo inutilmente complesso di finanziare migliori programmi sociali. Inoltre, i Sociali Impact Bond si trovano ancora nelle prime fasi del loro sviluppo e, per come sono stati concepiti, richiedono la gestione di negoziazioni fra tre diverse parti, ossia il pubblico, il privato e il sociale. Di conseguenza, sono molti i rischi e le difficoltà in fase di costruzione ed implementazione, che possono essere gradualmente gestiti e superati per incrementare l efficacia di questi nuovi strumenti. Innanzitutto, una prima criticità da superare per rendere più efficace un SIB riguarda i costi di transazione e di implementazione, che sono maggiori rispetto al caso in cui il programma sociale venga affidato direttamente da un ente pubblico ad uno privato. Trattandosi di un meccanismo di finanziamento in fase di sperimentazione e altamente innovativo, l investimento iniziale tende ad essere molto elevato, come è stato nei primi due casi di SIB realizzati. Tuttavia si può pensare che, una volta sviluppata una certa prassi di funzionamento, la fase di avvio risulterà meno complessa. In ogni caso, è molto probabile che il costo totale dello strumento rimarrà elevato considerando che, all aumentare della complessità e dell incertezza del progetto, aumentano anche il rischio dello stesso e il rendimento richiesto 44

51 dagli investitori. Comunque, la cosa importante sarebbe che questo costo elevato non fosse tale da compromettere l equilibro dello strumento 58. Un altro dei più significativi ostacoli allo sviluppo dei SIB consiste nel fatto che l intero rischio dell operazione è allocato sugli investitori, mentre gli altri partner non sono esposti ad alcun rischio nemmeno in caso di fallimento del programma: i fornitori del servizio ricevono comunque la remunerazione anche se l obiettivo non viene raggiunto; la PA deve solamente accantonare le somme necessarie a ripagare il SIB in caso di successo ma non ha ulteriori spese; l intermediario preleva dal capitale investito le somme essenziali per coprire le proprie spese. Pertanto, un aspetto perfezionabile nella struttura di questo tipo di strumento finanziario è la ripartizione del rischio, che non è equa ma si concentra solo su una delle categorie di partner coinvolte, gli investitori. Oltretutto, a fronte dell elevato rischio a cui sono esposti, essi hanno un minimo coinvolgimento nell operatività dell intervento e nessuna influenza sulle scelte e sulle azioni degli altri attori. Nei casi di SIB già operativi, si è cercato di superare questo problema prevedendo delle garanzie da parte di fondazioni o fondi a copertura del capitale investito: in questo modo, però, viene stravolta la natura di questo meccanismo di finanziamento che, invece di garantire vantaggi a tutte le parti, è funzionante unicamente in presenza di una garanzia da parte di un soggetto terzo. Per far fronte a tali criticità, si tratta di comprendere se il meccanismo possa o meno funzionare facendo leva unicamente sul fattore reputazionale o sia necessaria qualche forma di garanzia, e se sia possibile ripartire in maniera più equa il rischio dell operazione. Pertanto, a questo fine si dovrebbero coinvolgere maggiormente gli investitori nelle attività operative e di controllo, ed incentivare di più gli altri attori al conseguimento del risultato obiettivo 59. In particolare, l intermediario dovrebbe essere responsabile dell adeguatezza del tipo di intervento proposto all amministrazione pubblica: al contrario, la struttura del SIB prevede che il rischio di inadeguatezza dell intervento e di conseguente fallimento dello stesso sia sempre a carico degli investitori, mentre l intermediario non subisce alcuna perdita. Per quanto riguarda, invece, i rischi in fase di implementazione, i soggetti che dovrebbero farsene carico sono i fornitori del servizio, dal momento che sono loro ad occuparsi della gestione del progetto. Se da un lato l intermediario è responsabile della scelta dei fornitori, 58 Cfr. AVANZI, op. cit. 59 SOCIAL FINANCE LTD, Towards a new social economy. Blended value creation through Social Impact Bonds [online]. London: Social Finance. Disponibile su < [Data di accesso: 30/10/2014]. 45

52 dall altro questi ultimi devono essere adeguatamente incentivati al raggiungimento del risultato pattuito, attraverso la previsione di un premio in caso di esito positivo e di una penalizzazione in caso di fallimento: tutto ciò è necessario affinché lo strumento del SIB risulti efficace, in quanto ogni attore deve essere responsabilizzato relativamente alle attività che vengono loro assegnate. Altra tipologia di rischio che si deve affrontare è legata al ruolo dell intermediario, poiché è fondamentale che esso sia ricoperto da un soggetto specializzato, dotato di competenze e legami nel settore sociale e di sufficienti quantità di capitali; inoltre, deve essere sufficientemente convincente riguardo alle possibilità di successo dell operazione. Il problema è che attualmente tra gli intermediari finanziari sono pochi quelli dotati di queste caratteristiche e, in particolare, pochi quelli che guardano con interesse al Terzo settore e sono disposti ad inserire nella propria offerta prodotti come i SIB 60. Tornando agli investitori, il rischio da essi sopportato è quello finanziario, che risulta particolarmente pesante in assenza di qualche forma di copertura: da ciò deriva la difficoltà di trovare investitori disposti a rinunciare a rendimenti elevati e a mettere a rischio il proprio capitale, se non tra quelli interessati in misura prevalente all impatto sociale dell investimento. Pertanto, è necessario apportare dei miglioramenti alla struttura di tali strumenti per attenuare il danno che potrebbe derivare agli investitori in caso di insuccesso: tra le soluzioni possibili ci potrebbe essere l ammissione degli apportatori di capitale alle operazioni di valutazione periodica della performance, il conferimento ad essi del potere di sostituire i prestatori del servizio e la ripartizione delle perdite con questi e con l intermediario. Oltre alle criticità nella ripartizione dei rischi tra i vari soggetti coinvolti, esistono anche altri problemi che possono ostacolare l affermazione dei SIB come strumenti innovativi di finanza ad impatto sociale. Un ostacolo di natura tecnica, condiviso da tutti gli strumenti di impact investing, è rappresentato dal metodo di misurazione dell impatto sociale. I finanziatori e il governo devono poter avere fiducia nel fatto che il metodo utilizzato non contenga errori sistematici e dia in media una misura affidabile del risultato sociale. Attualmente, non solo non esistono dei sistemi uniformi per valutare gli effetti sociali di programmi di vario tipo, ma spesso il successo di alcuni di questi è influenzato anche da variabili esogene (come i fattori macroeconomici o le decisioni politiche), rendendo più complessa la misurazione. Un criterio 60 Nel rapporto contenuto nei Quaderni dell Osservatorio (op. cit.), si parla a riguardo di rischio di intermediazione del modello. 46

53 solido e attendibile richiede che vi sia un chiaro collegamento con il risultato desiderato: nel caso in cui attraverso il SIB venga finanziato un intervento a cui vengono sottoposti soggetti non inseriti in altri progetti sociali, tale collegamento è semplice da identificare; esso è più problematico quando i beneficiari sono persone che prendono parte a vari tipi di interventi. Per far fronte a questo problema, i partner dovrebbero tenere in considerazione i programmi già in essere sulla popolazione target, valutare il loro inserimento come parte del SIB, ed utilizzare un gruppo di controllo ugualmente dotato di interventi in essere, da confrontare con il gruppo trattato allo scopo di misurare l impatto aggiuntivo del SIB rispetto ai programmi esistenti. Altro elemento che può rendere poco appetibile tale forma di finanziamento di interventi sociali preventivi è la difficoltà, in fase di implementazione, nella gestione dei rapporti contrattuali fra enti pubblici, imprese sociali e soggetti privati, dotati di linguaggio, cultura ed interessi differenti che possono provocare fraintendimenti. Per questo sono necessarie capacità di gestione delle partnership, in modo che le prospettive e gli interessi di tutti gli attori siano considerati e resi noti agli altri, rendendo così più solido il meccanismo 61. Per favorire lo sviluppo dei SIB, che si trovano nel loro early-stage, e cercare di superare le criticità, sono necessari degli incentivi, che possono provenire in buona parte dai governi dei vari Paesi. In particolare, le agevolazioni fiscali che alcuni Stati prevedono per supportare gli investimenti nelle imprese start-up potrebbero essere impiegate anche per favorire l impact investing e, in particolare, gli investimenti in Social Impact Bond. Considerando che tali strumenti sono costruiti per procurare un risparmio di spesa pubblica, gli incentivi fiscali dovranno avere un certo fondamento logico ed è consigliabile che i governi: rispecchino le attuali politiche di agevolazione degli investimenti in piccole e medie imprese o start-up anche nel settore sociale; offrano rimborsi fiscali o altri tipi di incentivi a fondazioni o organizzazioni filantropiche in caso di investimento in SIB; e si impegnino, in futuro, ad offrire simili incentivi per gli investimenti in Social Impact Bond da parte degli investitori retail. Per incoraggiare il ricorso a questi strumenti è opportuno, inoltre, assicurare un maggiore controllo sui risparmi pubblici che ne derivano e sugli enti pubblici che ne beneficeranno. Infatti, la PA promotrice del programma sociale, che può essere un ente locale, avrà molto più interesse a ricorrere ai SIB se è in grado di riconoscere benefici tangibili per la propria circoscrizione. Al contrario, se i risparmi derivanti dall intervento vengono recuperati da un 61 Si veda al riguardo MULGAN, G., ibid. 47

54 altro ente pubblico o dal dipartimento centrale, la PA potrebbe non avere risorse sufficienti per ripagare gli investitori e il suo interesse verso questa forma di finanziamento si ridurrebbe. Da qui la necessità di garantire un ampio controllo sulla destinazione dei risparmi pubblici. Un'altra azione che i governi potrebbero compiere è la creazione di fondi dediti a finanziare SIB pilota: questi potrebbero essere usati per coprire una parte dei pagamenti pattuiti in caso di successo, quando non c è la certezza che i risultati sociali si tradurranno in risparmi monetizzabili; in alternativa si potrebbero impiegare per assorbire parte dei costi burocratici necessari per l implementazione dei SIB, nel caso in cui l investimento sia su piccola scala e tali costi possano comprometterne la sostenibilità finanziaria. Al fine di stimolare l afflusso di capitali verso la finanza ad impatto sociale e verso i SIB, i vari Paesi dovrebbero favorire l istituzione di banche di investimento sociale, come la Big Society Capital in UK. Infatti, un istituzione di questo tipo potrebbe: dare impulso agli investimenti privati in Social Impact Bond, fornendo capitali alle medesime condizioni; rendere più semplice per i potenziali investitori la valutazione di tali investimenti, supportando la creazione di organizzazioni indipendenti, che effettuino ricerche e analisi sul valore delle opportunità di investimenti sociali 62. In ogni caso, affinché i Social Impact Bond possano fare un salto di qualità e diventare strumenti diffusi di finanziamento di programmi sociali preventivi, è fondamentale uno spirito di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, i cui interessi devono essere allineati verso la produzione di un impatto sociale positivo. 2.4 La mappatura dei Social Impact Bond Gli innumerevoli vantaggi, che questo tipo di strumenti finanziari può presumibilmente generare per una serie di soggetti pubblici e privati, stanno stimolando l interesse di amministrazioni e governi di molti Paesi, a cominciare dal Regno Unito. Qui, infatti, è stato formulato ed attuato nel 2010 il primo esemplare di SIB, sulla scia del quale hanno iniziato ad emergere anche in altri Paesi dei progetti pilota. Nel paragrafo successivo viene esaminato il caso del SIB di Peterborough (UK) che, insieme a quello promosso nel 2012 dalla città di New York, rappresenta il primo esemplare effettivamente operativo di questo strumento di impact investing. Quindi verrà analizzata la condizione attuale del mercato globale dei SIB, 62 Cfr. FONDAZIONE LANG, op. cit. 48

55 evidenziando come tali strumenti si stiano gradualmente diffondendo dal Regno Unito ad altri Paesi del mondo Il primo esemplare di SIB: Peterborough, UK L idea di avviare il primo progetto di Social Impact Bond è nata in un contesto, quello britannico, con forte propensione all innovazione sociale e alla ricerca di nuovi mezzi a supporto del Terzo settore, dove un ruolo molto importante di promozione è stato quello di Social Finance Ltd, organizzazione che offre strumenti finanziari per le imprese sociali. Che quello britannico sia stato terreno fertile per lo sviluppo di questi strumenti finanziari innovativi, lo dimostra l obiettivo dichiarato dal Primo Ministro di creare una banca di investimento del settore sociale, favorendo lo sviluppo dell intermediazione finanziaria anche al di fuori dei mercati tradizionali. Infatti, il governo ha ottenuto dalla Commissione europea l autorizzazione all erogazione di un finanziamento di 400 milioni di sterline per capitalizzare la Big Society Capital, definita appunto come la banca degli investimenti sociali 63. Il concetto di SIB è nato alla fine del 2007, in un periodo in cui erano emerse in maniera evidente le difficoltà e le sfide che il settore sociale affrontava nella ricerca di fondi per finanziare programmi sociali preventivi e di lungo termine. In particolare, si evidenziavano molti difetti nel sistema di finanziamento del Terzo settore, tra cui: la difficoltà da parte del governo di investire in programmi preventivi in condizioni di incertezza sul loro successo; il fatto che le organizzazioni sociali impiegassero più tempo ad assicurarsi sovvenzioni che a perseguire un reale impatto sociale; la diffusa incapacità di tali organizzazioni di unirsi ad altri enti per fornire servizi su misura in grado di soddisfare efficacemente i bisogni della popolazione. Inoltre, alcuni investitori privati iniziavano a mostrarsi volenterosi di realizzare con il proprio capitale un impatto di natura sociale, ma non erano in grado di trovare dei prodotti finanziari che consentissero loro di farlo. Ancora, diverse fondazioni e trust intendevano testare nuovi modi di erogazione di servizi sociali, rimanendo tuttavia restii a finanziare servizi che ritenevano avrebbero dovuto essere finanziati dallo Stato. 63 Tale finanziamento è stato concesso in deroga alla normativa sugli aiuti di stato, che ha il suo fondamento negli artt del Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea (TFUE), ed è finalizzata ad impedire l erogazione a particolari settori o attività economiche nazionali di risorse statali che possano falsare la concorrenza all interno del territorio UE. Tuttavia, viene concessa una deroga nel caso in cui tali aiuti abbiano un obiettivo di comune interesse, ad esempio se destinate a finanziare servizi di interesse economico generale: questo è stato il caso dell istituzione della Big Society Capital. 49

56 Nonostante le evidenti difficoltà, era molto forte l intento di introdurre modalità innovative di fare finanza ad impatto sociale: pertanto, con il supporto del Primo Ministro, Social Finance ha iniziato a lavorare su un progetto che potesse allineare gli interessi e le aspirazioni dei committenti, del settore sociale e degli investitori privati. Dalla ricerca tra le aree di maggior bisogno sociale in cui pochi o nessun investimento in programmi preventivi erano stati realizzati, è derivata la scelta dell area della giustizia penale. In quest ambito, infatti, si era manifestato un fenomeno paradossale relativamente ai detenuti con una pena inferiore ai 12 mesi: all interno di questo gruppo di soggetti, si riscontrava un tasso di recidiva molto elevato, con circa il 60% di essi che venivano coinvolti in almeno un nuovo reato entro un anno dal rilascio. Tale categoria di individui non veniva adeguatamente considerata né dal governo né dalle organizzazioni no profit, per il fatto che non era riconosciuta come categoria potenzialmente beneficiaria di programmi sociali e per gli scarsi incentivi delle imprese sociali a lavorare con tali soggetti, particolarmente difficili da trattare 64. In questo contesto, si sono aperte le discussioni tra Social Finance, il Ministero della Giustizia e alcune fondazioni impegnate nel settore della giustizia penale, conclusesi dopo 18 mesi con la formulazione del primo esemplare di Social Impact Bond. L obiettivo di tale strumento era quello di finanziare un programma di interventi di vario tipo rivolti ai detenuti del carcere di Peterborough (Cambridgeshire), condannati ad una pena inferiore ad un anno. Pertanto, il fine ultimo consisteva nella riduzione della problematica della recidiva che, per questo gruppo di detenuti, ammontava a circa il 60%. In questo progetto, Social Finance ricopre il ruolo di intermediario specializzato e di promotore, presso il Ministero di Giustizia, di questo nuovo metodo di finanziamento senza eccesivi rischi o sostenimento di costi preventivi da parte del governo. Questa società ha appositamente creato una società-veicolo, Social Impact Partnership, con natura giuridica simile a quella di una società in accomandita semplice e con il compito di gestire i rapporti contrattuali tra le parti. Un primo contratto, quello con il Ministero della Giustizia, definisce la struttura del SIB, il suo obiettivo e il metodo di misurazione dei risultati. Gli altri contratti sono stati siglati con gli investitori (per fissare la dimensione dell investimento), con i fornitori del servizio (per definire le caratteristiche e i termini degli interventi), con Big 64 SOCIAL FINANCE LTD, Social Impact Bonds: the One Service. One year on [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 05/11/2014]. 50

57 Lottery Fund 65 (per decidere la struttura del pagamento in caso di raggiungimento degli obiettivi). Il programma finanziato attraverso questo strumento è denominato One Service e comprende un attività di sostegno individuale ai detenuti che rientrano nel gruppo target, finalizzata a soddisfare i loro bisogni essenziali e ad aiutarli a reinserirsi nella società, in modo tale da prevenire la recidiva. Per implementare tale programma sono state scelte quattro organizzazioni: da un lato, St Giles Trust e Ormiston Children and Family Trust si occupano di far fronte ai bisogni primari del detenuto, come la disponibilità di una casa, di assistenza sanitaria, di un lavoro, ecc., dall altro SOVA (Supporting Others through Volunteer Action) e YMCA operano nelle fasi successive a supporto di questi soggetti. Gli investitori, invece, sono soprattutto fondazioni o altri enti di beneficenza ( charities ) che hanno finanziato l operazione One Service con un flusso di capitali per un ammontare di 5 milioni di sterline e per la durata di sei anni. Infine, l ultima categoria di attori coinvolti nel progetto è quella dei valutatori indipendenti, QinetiQ e l Università di Leicester, i quali si occuperanno di misurare periodicamente il grado di efficacia del programma in termini di riduzione del tasso di recidiva. Tutti i detenuti del carcere che presentano le caratteristiche richieste rientreranno nel gruppo trattato, anche se poi non saranno sottoposti al trattamento, per evitare che vengano scelti solo i casi più semplici. Questi saranno ripartiti in 3 gruppi, ciascuno dei quali formato da 1000 soggetti: sulla base dei periodi di rilascio dal carcere, si prevede che verranno impiegati circa due anni per portare a termine il progetto su ogni gruppo. Il risultato da misurare è il numero di condanne evitate per reati commessi entro un anno dal rilascio, essendo l obiettivo principale del progetto la riduzione del tasso di recidiva. Per valutare il grado di efficacia raggiunto, si è deciso di utilizzare un metodo quasi-sperimentale, consistente nel confrontare la performance dei gruppi con altrettanti gruppi statistici di controllo, formati sulla base dei dati relativi ai soggetti target in carceri diverse. Tale metodo è noto come propensity score-matching (PSM) e si applica in questo modo: disponendo di una serie di dati sulle caratteristiche dei detenuti (ad esempio su nazionalità, età, tipologia e numero di reati commessi, durata della pena, data di rilascio, ), si costruisce un modello logit che consente di stimare la probabilità di ogni soggetto di essere sottoposto al 65 Big Lottery Fund è un organizzazione a partecipazione pubblica che si occupa della distribuzione dei fondi raccolti dalla National Lottery a supporto di progetti che possano migliorare le condizioni di vita della collettività e siano in linea con gli obiettivi fissati dal governo. Nel SIB di Peterborough essa occupa la posizione di Pubblica Amministrazione insieme al Ministero della Giustizia. 51

58 trattamento; quindi, ad ogni detenuto di Peterborough si associa un gruppo di controllo costituito da dieci detenuti con caratteristiche simili e reclusi in altre carceri, i quali si ritiene abbiano all incirca la stessa probabilità di essere trattati. La misurazione avviene confrontando il numero medio di ulteriori condanne nel gruppo statistico e quello riscontrato a Peterborough, che al termine del programma dovrà presumibilmente essere inferiore affinché il progetto abbia successo 66. Infine, per quanto riguarda il modello finanziario, Social Impact Partnership e Big Lottery Fund hanno stabilito contrattualmente che, se il numero di recidive si ridurrà per almeno il 10% in almeno uno dei tre gruppi, o in media in tutti e tre per il 7,5%, il Ministero della Giustizia pagherà una somma fissa pattuita per ciascuna condanna evitata. La scelta dello strumento del Social Impact Bond per finanziare questo progetto sociale ha conferito ad esso flessibilità ed innovazione: flessibilità nella modalità di finanziamento e nella fornitura del servizio, innovazione in termini di soluzioni e partnership che tale strumento permette di costruire, per il fatto che gli attori vengono giudicati in base ai risultati sociali raggiunti. Inoltre, il SIB ha permesso di affrontare una problematica che interessa una categoria di soggetti per la quale in passato non sono mai stati implementati appositi programmi sociali L attuale mercato globale dei Social Impact Bond L emissione del primo SIB nel Regno Unito ha segnato la strada per nuove emissioni di questi strumenti, promuovendo l adozione di tale modello a livello internazionale e suscitando l interesse sia dei politici che degli innovatori sociali. A partire dal 2010, anno di lancio del SIB di Peterborough, fino ad oggi sono stati commissionati complessivamente ben 25 Social Impact Bond, da parte di sette diversi Paesi, con l intento di affrontare i problemi sociali più urgenti. Nonostante questo, oggi è effettivamente operativo solo un altro SIB oltre a quello britannico: si tratta del Social Impact Bond emesso dalla città di New York, allo scopo di ridurre il tasso di recidiva di giovani detenuti nel carcere di Rikers Island. 66 MINISTRY OF JUSTICE, Peterborough Social Impact Bond: An Independent Assessment. Development of the PSM Methodology. Research Series 8/12. Disponibile su: < [Data di accesso: 05/11/2014]. 52

59 A parte il problema della riabilitazione dei detenuti, questi progetti di SIB stanno testando la fattibilità del modello anche in altre aree sociali. In particolare, essi tendono a focalizzarsi su programmi rivolti ai giovani definiti NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè non impegnati nel ricevere istruzione o formazione, né occupati o alla ricerca di un lavoro. Oltre a questa problematica e a quella della criminalità, i SIB finora progettati si rivolgono anche agli individui senzatetto o in gravi situazioni di disagio sociale, e ai bambini in famiglie disagiate e dati in affidamento. Social Finance, nei suoi studi, prevede che la serie di SIB in fase di sviluppo continuerà a finanziare programmi in queste aree, ma allo stesso tempo ci sarà una maggiore concentrazione anche su altri problemi riguardanti, ad esempio, l isolamento sociale e le cure di fine vita per gli anziani, oppure i temi della sanità, dell educazione e della riduzione della povertà nei Paesi in via di sviluppo. A questo proposito, il Dipartimento britannico per lo Sviluppo Internazionale ha annunciato lo scorso aprile il futuro lancio di un Development Impact Bond 67 (DIB) contro l africana malattia del sonno in Uganda. Per quanto riguarda la dimensione dei capitali impegnati, ad oggi sono stati destinati più di 100 milioni di dollari al finanziamento di questi strumenti innovativi. Le maggiori transazioni si sono viste negli USA per il SIB annunciato il dicembre scorso dallo Stato di New York ($13,5 milioni) e per i due programmi nello Stato del Massachusetts ($18 milioni), entrambi rivolti alla riabilitazione dei detenuti. Mentre i primi investitori in SIB erano soprattutto fondazioni filantropiche, oggi il mercato ha iniziato ad attrarre diverse forme di capitale. Per esempio, nel progetto del carcere di Rikers Island il ruolo di investitore è stato ricoperto dalla banca d affari Goldman Sachs, mentre nel nuovo SIB americano Bank of America e Merrill Lynch hanno agito come intermediari per il collocamento. In ogni caso, le fondazioni private continuano a rappresentare una parte essenziale nel panorama degli investitori sociali. Man mano che il mercato dei SIB maturerà, ci si attenderà un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali, i quali finora non sono stati molto incentivati ad investire a causa della ridotta scala degli investimenti e della mancanza di un track record Il Development Impact Bond è una variante del SIB applicata nei Paesi in via di sviluppo, allo scopo di fornire nuove risorse per l ottenimento di risultati sociali. 68 SOCIAL FINANCE LTD, The global Social Impact Bond market [online]. Disponibile su < [Data di accesso: 03/11/2014]. 53

60 La situazione attuale del mercato dei SIB è rappresentata nella figura sottostante, dove le aree colorate con i toni del blu coincidono con i Paesi in cui ad oggi sono operativi o in cantiere alcuni progetti di Social Impact Bond. Fonte: Social Finance UK In particolare, in Nord America sono stati finora lanciati 5 SIB, di cui 4 negli Stati Uniti e uno in Canada, i quali interessano soprattutto il tema della recidiva e della riabilitazione dei detenuti, ma anche l educazione primaria e, per quanto riguarda quello canadese, l assistenza ai bambini di madri single. In Australia, poi, sono stati lanciati due SIB per finanziare progetti di prevenzione in zone depresse e ad alto tasso di criminalità, di sostegno a famiglie disagiate e a persone disabili. In Europa, invece, su un totale di 18 Social Impact Bond, ben 15 sono stati emessi in UK con focus sui problemi della disoccupazione giovanile e, in misura ridotta, della criminalità, dei senzatetto e dei bambini in famiglie disagiate o in affidamento. Nell Europa continentale, invece, questo strumento finanziario non ha ancora pienamente convinto le amministrazioni, gli investitori e gli intermediari. Tuttavia, piano piano sta prendendo piede: infatti, in Olanda è stato emesso nel 2013 il primo SIB europeo al di fuori del Regno Unito, avente ad oggetto un programma rivolto ai giovani NEET. Alla stessa problematica sociale sono rivolti anche altri due SIB lanciati quest anno: il primo in Germania, rivolto ai giovani disoccupati della 54

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