ADHD e iperattività a scuola: come conoscerli e intervenire per favorire l autonomia e l autoregolazione
|
|
- Beniamino Tortora
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ADHD e iperattività a scuola: come conoscerli e intervenire per favorire l autonomia e l autoregolazione Paola Bellandi paobell1960@gmail.com 5 MARZO 2015 A. LUNARDI -BRESCIA-
2 DEFINIZIONE L ADHD è un disturbo specifico dello sviluppo (le ricerche scientifiche hanno dimostrato che esiste una predispozione innata di tipo biologico che interagisce con fattori ambientali ed educativi) diagnosticabile che, se non viene correttamente trattato, può incidere pesantemente su tutti gli aspetti della vita dei ragazzi e delle loro famiglie Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
3 ADHD Definizione secondo il DSM-IV Il Disturbo da Deficit dell Attenzione ed Iperattività, ADHD (acronimo inglese per Attention-Deficit Hyperactivity Disorder) è un disturbo neuropsichiatrico caratterizzato da un inappropriato livello di inattenzione, Impulsività ed iperattività motoria Adapted from American Psychiatric Association, DSM-IV TR, Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
4 CRITERI DIAGNOSTICI Secondo i criteri del DSM-IV la diagnosi di ADHD richiede la presenza di: 6 o più sintomi della sfera dell iperattività/impulsività (sottotipo prevalentemente iperattivo/impulsivo) oppure 6 o più sintomi della sfera dell inattenzione (sottotipo prevalentemente inattentivo) oppure 6 o più sintomi di disattenzione e 6 o più sintomi di iperattività/impulsività (sottotipo combinato) Adapted from American Psychiatric Association, DSM-IV TR, Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
5 ULTERIORI CRITERI DIAGNOSTICI (DSM I Durata Età dell esordio Pervasività i sintomi devono durare da almeno 6 mesi alcuni sintomi devono essere comparsi prima dei 7 anni di età un deficit funzionale dovuto a tali sintomi deve essere presente in almeno due diversi contesti (es. scuola, lavoro, casa) Adapted from American Psychiatric Association, DSM-IV TR, Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
6 Sintomi d inattenzione Scarsa cura per i dettagli, errori di distrazione Labilità attentiva Sembra non ascoltare quando si parla con lui/lei Non segue le istruzioni, non porta a termine le attività Ha difficoltà a organizzarsi American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorders, 4th ed (DSM-IV). Washington, DC: Psychiatric Association cm
7 Sintomi d inattenzione (cont ) Evita le attività che richiedano attenzione prolungata, come i compiti ecc. Perde gli oggetti È facilmente distraibile da stimoli esterni Si dimentica facilmente cose abituali American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorders, 4th ed (DSM-IV). Washington, DC: Psychiatric Association cm
8 Sintomi d iperattività Irrequieto, non riesce a star fermo su una sedia In classe si alza spesso anche quando dovrebbe star seduto Corre o si arrampica quando non dovrebbe Ha difficoltà a giocare tranquillamente Sempre in movimento, come attivato da un motorino Parla eccessivamente American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorders, 4th ed (DSM-IV). Washington, DC: Psychiatric Association cm
9 Sintomi d impulsività Risponde prima che la domanda sia completata Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno Interrompe o si intromette nelle attività /conversazioni di coetanei o adulti American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorders, 4th ed (DSM-IV). Washington, DC: Psychiatric Association
10 Distribuzione dei Sottotipi Clinici del DSM-IV Prevalentemente Inattentivo: Facilmente distraibile Ma non eccessivamente iperattivo / impulsivo Prevalentemente Iperattivo / Impulsivo: Estremamamente Iperattivo / Impulsivo Può non avere sintomi di inattenzione Frequentemente bambini piccoli Sottotipo Combinato: Maggioranza dei pazienti Presenti tutte e tre i sintomi cardini (Inattenzione, Iperattività/Impulsività) 50-75% Tipo Combinato 20-30% < 15% Prevalentemente Inattentivo Prevalentemente Iperattivo / Impulsiv Adattato dall American Psychiatric Association, DSM-IV TR, Barkley RA. Attention-deficit/hyperactivity disorder. In: Mash EJ, Barkley RA, eds. Child Psychopathology 1996;63-112
11 ICD-10 Disturbo Ipercinetico (HKD) I criteri Diagnostici dell ICD-10 richiedono: Contemporanea presenza dei sintomi di inattenzione, Iperattività ed alme sintomo di impulsività con esordio prima di 6 anni I sintomi di Inattenzione ed Iperattività devono riscontrarsi in modo contem diversi ambiti (scuola, casa, ecc.) Il problema deve persistere dall età scolare all età adulta anche se alcun possono manifestare un graduale miglioramento della sintomatologia in età La contemporanea presenza di altri disturbi psichiatrici (es. disturbo oppos provocatorio, disturbo della condotta) comporta l inclusione in specifici raggruppamenti diagnostici (es. Disturbo Ipercinetico della Condotta). World Health Organization (1992). The ICD-10 Classification of Mental and Behavioural Disorders. Clinical Descriptions and Diagnostic Guidelines. Geneva: WHO.
12 Differenza tra i criteri diagnostici del DSM-IV e ICD-10 DSM-IV (ADHD) + Inattenzione Iperattività/Impulsività ADHD: tipo combinato Soltanto Inattenzione Soltanto Iperattività/Impulsività ADHD: prevalentemente di Tipo inattentivo ADHD: prevalentemente di tipo iperattivo/ impulsivo ICD-10 (HKD) Impulsività +Iperattività à + Disturbo della Condotta Inattenzione+ Disturbo Ipercinetico Disturbo Ipercinetico Della condotta American Psychiatric Association (2000). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (4th edition, text revision). Washington DC: APA Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002 Tripp G, et al. (1999). J Am Acad Child Adolesc Psychiatry; 38(2): World Health Organization (1992). The ICD-10 Classification of Mental and Behavioural Disorders. Clinical Descriptions and Diagnostic Guidelin
13 DSM-IV ICD-10: confronto A seconda del manuale di riferimento, dunque, si formulano diagnosi diverse, e di conseguenza si rilevano dati differenti relativamente alla diffusione del disturbo: - secondo il DSM-IV i pazienti con ADHD sono circa il 3-5% - secondo l ICD-10 il disturbo ipercinetico si ritrova nel 1%-2% Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002 cm
14 DIAGNOSI La diagnosi di ADHD deve: Basarsi su una accurata valutazione clinica del bambino/adolescente Coinvolgere oltre al bambino/adolescente anche i genitori gli insegnanti Prevedere l impiego di questionari, scale di valutazione e interviste diagnostiche Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
15 LINEE GUIDA SINPIA: DIAGNOSI La diagnosi di ADHD è in ogni caso essenzialmente clinica e si basa sull osservazione clinica e sulla raccolta di informazioni fornite da fonti multiple e diversificate quali genitori, insegnanti, educatori. Non esistono test diagnostici specifici per l ADHD: i tests neuropsicologici, i questionari per genitori ed insegnanti, scale di valutazione sono utili per misurare la severità de disturbo e seguirne nel tempo l andamento Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
16 ADHD: Eziologia Neuroanatomica Neurochimica Genetica ADHD Fattori biologici acquisiti Fattori Ambientali Biederman J, et al. Biol Psychiatry. 1999;46: La Hoste GJ, et al. Mol Psychiatry. 1996;1:
17 COMORBIDITA
18 Disturbi associati all ADHD La letteratura scientifica indica come spesso l ADHD si asso ad altri disturbi neuropsichiatrici tra cui i più comuni sono: Disturbo oppositivo provocatorio e Disturbo della condotta Disturbo d ansia e Disturbo dell umore Disturbo dell apprendimento Kelsey D.K. et al. Pediatrics 2004, Dell'Agnello G. et al. per l'adore Study Group. Poster presentato al X Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopat Roma Febbraio 2005
19 NUMERO DI CONDIZIONI IN COMORBILIT None 1 75 % 11 % 14 % >1 89% dei pazienti hanno uno o più di un disturbo associato all ADHD (comorbilità) Dell'Agnello G. et al. per l'adore Study Group. Poster presentato al X Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI), Roma Febbraio 2005
20 TIPOLOGIA DELLE COMORBILITA 80% 70% 60% 50% 40% 30% 55% (N=59) 37% (N=39) 25% (N=27) 64% (N=68) 42% (N=42) 20% 10% 0% 0% 4% (N=4) 8% 2% (N=9) (N=2) 0% 2% (N=2) 6% (N=6) 2% (N=2) 64% Disturbo Oppositivo Provocatorio (ODD); 55% Ansia; 42% Disturbi dell apprendimento (DA); 37% Depressione; 25% Disturbo della Condotta (CD Dell'Agnello G. et al. per l'adore Study Group. Poster presentato al X Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI), Roma Febbraio 2005
21 COMPROMISSIONE FUNZIONAL
22 QUADRO CLINICO Decorso del Disturbo Deficit psicosociale Sintomi nucleari Inattenzione Iperattività Impulsività + Portano a Comorbidità psichiatriche Disturbi dirompenti del comportamento (disturbo della condotta e disturbo oppositivo-provocatorio) Disturbi di ansia e di umore Deficit funzionali Sé Bassa autostima Incidenti e danni fisici Fumo / abuso di sostanze Delinquenza Scuola/ lavoro Difficoltà accademiche/ risultati insoddisfacenti Difficoltà lavorative Casa Stress familiare Difficoltà come genitori Società Scarse relazioni interpersonali Deficit di socializzazione Difficoltà relazionali Biederman J et al Determining and Achieving Therapeutic Targets for ADHD Across the Life Span. J Clin Psychiatry, JCP Visuals, 5(2)
23 Le alterazioni funzionali e le sue conseguenze a scuo E proprio in un ambiente come quello della classe, dove ci si aspetta che gli prestino attenzione alle lezioni, stiano seduti al loro banco e completino i loro in cui disattenzione, iperattività e impulsività si rendono più evidenti pur essen costantemente presenti durante l intera giornata. Di conseguenza i bambini e gli adolescenti con ADHD: Non sono capaci di portare a termine i loro obiettivi accademici. Possono essere puniti per i loro comportamenti dirompenti, Possono avere bisogno di un insegnante di sostegno, Non tengono il passo dei loro compagni di classe e, Se hanno raggiunto la scuola superiore, spesso la abbandonano. Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
24 Le alterazioni funzionali e le sue conseguenze a casa A casa l impatto dell ADHD si ripercuote su tutta la famigli I genitori pensano di non esser capaci di svolgere il loro co quanto il loro figlio non rispetta le regole familiari e non si co maniera adeguata. Fratelli e/o sorelle del bambino/adolescente con ADHD so comportamento dirompente e spesso vengono trascurati d Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
25 Le alterazioni funzionali e le sue conseguenze in situazioni soci I bambini e gli adolescenti con ADHD : Vengono costantemente ripresi e/o puniti per i loro comportamenti, Possono avere difficoltà a legare con i coetanei. Tendono ad essere distruttivi o aggressivi, Sono rifiutati dai compagni di gioco e dai coetanei. Vengono così isolati e/o emarginati L intera famiglia soffre a causa del disturbo del figlio perché non più coinv nelle attività sociali con amici e parenti. Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
26 Le alterazioni funzionali e le conseguenze su sé stessi L autostima dei bambini/adolescenti con ADHD q compromessa dal giudizio n degli insegnanti, della famiglia e dei coetanei. Gli individui con ADHD, si sentono spesso rifiutati e non amati. Si vedono come poco intelligenti e non hanno fiducia in se stessi. Spesso, la mancanza di autostima porta ad un comportamento di autodistruzi Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
27 Quale potrebbe essere il risultato di tutto ciò?
28 Il rischio di persistenza dei sintomi ADHD in adolescenza e nella prima età adulta è elevato (Barkley, Fischer, et al 2002, The persistence of ADHD into young adulthood as a function of reporting source and definition of disorder, J Abnor Psychol, 111: )
29 Iperattività ed impulsività si riducono l inattenzione e le difficoltà esecutive persitono (Achembach, 1995; Hart, 1995)
30 Quadro disfunzionale ADOLESCENTI (13-17 anni) Difficoltà nella pianificazione e organizzazione Inattenzione persistente Riduzione dell'irrequietezza motoria Problemi comportamentali e di apprendimento scolastico Comportamento aggressivo, fino a condotte antisociali e delinquenziale Ricerca di sensazioni forti, abuso di alcool e droghe, condotte pericolose Relazioni sessuali più precoci e promiscue Olson S (2002). Developmental perspectives. In: S Sandberg (Ed), Hyperactivity and Attention Disorder of Childhood. Cambridge: Cambridge University Press.
31 IN ADOLESCENZA controlli Ferite accidentali Tentativo di suicidio ADHD Arresto Abuso di sostanze % dei soggetti Barkley RA 1998 Barkley RA (1998). Attention Deficit Hyperactivity Disorder: A Handbook for Diagnosis and Treatment, 2
32 Abuso di sostanze in adolescenti Controlli (n=344) ADHD Non trattati (n=45) Biederman J, Wilens TE et al (1998). Does attention-deficit hyperactivity disorder impact the developmental course of drug and alcohol abuse and dependence? Biol Psychiatry; 15; 44:
33 Aumentata probabilità di subire traumi, di avere ricoveri ambulatoria accessi al PS e ricoveri ospedalieri (309 soggetti, follow-up di 15 anni) Leibson et al., Use and costs of medical care for children and adolescents with and without ADHD, Jama 2001; 285: 60-66
34 Rischio più elevato per disturbi psichiatrici disturbi dell umore 26% disturbo di personalità antisociale 21% Oppositivo-provocatorio 18% Borderline 14% 158 soggetti, 91% maschi, follow-up 13 anni (Fischer et al., 2003; Barkley R.A., 1998)
35 ...riassumendo: sintomi cardine dell ADHD Deficit di attenzione Impulsività Iperattività LUNARDI
36 Intervento multimodale Bambino/ ragazzo famiglia scuola Psicoeducazione Farmacoterapia Terapia cognitivo-comportamentale Psicoeducazione Parent training Psicoeducazione Training per gli insegnanti LUNARDI
37 Figure professionali in caso di segnalazione La valutazione diagnostica la effettua un neuropsichiatra infantile o un psicologo dell età evolutiva osservando il bambino e facendo colloqui con genitori e insegnanti L intervento terapeutico più efficace è di tipo multimodale (bambino + genitori + insegnanti). È necessario che ci sia un clinico di riferimento (meglio se ha effettuato la valutazione diagnostica) che svolga in parte (o tutto) l intervento terapeutico e che coordini l intero progetto (bambino, genitori e insegnanti) LUNARDI
38 Nel caso sia necessaria una segnalazione Una segnalazione è una richiesta di aiuto ad un professionista nel lavoro educativo degli insegnanti e dei genitori Non è una dichiarazione di è un caso grave e noi non sappiamo più cosa fare Gli insegnanti modificheranno il loro lavoro educativo sapendo di avere un professionista in più che li può supportare LUNARDI
39 L osservazione del comportamento Osservazione e rilevamento dei comportamenti positivi (e successivamente quelli negativi) attraverso misurazioni dirette ed indirette Sintesi dei risultati raccolti Analisi della relazione tra apprendimento e comportamento LUNARDI
40 LUNARDI
41 Fase 1: Osservazione e analisi funzionale del comportamento Osservazione non strutturata per la creazione di un inventario di comportamenti da aumentare, facendo descrizioni, non interpretazioni (per una settimana) Fase 2: Categorizzazione dei comportamenti da far aumentare: Chiede all ins. spiegazioni dopo la consegna, Alza la mano prima di parlare, Svolge i compiti a casa, Rimane seduto per un ora intera, Rispetta il turno nella fila (dopo la prima settimana) Fase 3: Costruzione di due griglie per l osservazione strutturata che analizzino i comportamenti che vogliamo aumentare al fine di identificare: Antecedenti e conseguenze per ogni comportamento emesso Frequenza e distribuzione di emissione dei comportamenti della giornata LUNARDI
42 Fase 4: Riflessione sui dati raccolti al fine di ottenere indicazioni su: Probabili fattori scatenanti Probabili fattori di rinforzo Fase 5: Sviluppo dell intervento allo scopo di: Far aumentare i comportamenti positivi e prevenire il verificarsi di comportamenti da ridurre Favorire le risposte dell ambiente che rinforzano i comportamenti positivi e attenuare quelle che rinforzano l emissione dei comportamenti problematici Fase 6: Verifica dei risultati ottenuti (dopo mesi di lavoro) mediante le griglie di osservazione (in particolare per la distribuzione temporale) LUNARDI
43 Osservazione: per riassumere... Iniziare in modo destrutturato per osservare più comportamenti e consentire una valutazione soggettiva di importanza Organizzare le tipologie di comportamenti e dare un ordine in base alla gravità o alla necessità di incrementare quei comportamenti Stimare la frequenza delle categorie di comportamenti Riflettere su cause e conseguenze legate ai comportamenti da aumentare e diminuire Scegliere le categorie di comportamenti su cui lavorare in seguito e applicare piccoli accorgimenti in classe in base alle osservazioni effettuate LUNARDI
44 LUNARDI
45 La scelta degli obiettivi e delle regole Dalle osservazioni occasionali e funzionali si definiscono i comportamenti disturbanti e quindi le regole da rispettare. Esempi: 1. Alzare la mano e aspettare il proprio turno 2. Parlare a bassa voce 3. Stare seduti durante la lezione 4. Durante la spiegazione rimanere in silenzio 5. Durante la lezione ascoltare la maestra Diventa motivante e coinvolgente costruire dei cartelloni, proprio con gli alunni LUNARDI
46 Un metodo di lavoro Che tenga conto delle esigenze scolastiche Delle necessità dell alunno Delle situazioni nelle quali l insegnante si trova a dover operare possibilità di collaborare con la famiglia LUNARDI
47 Quali variabili tenere presente Le idee dell insegnante sul disturbo La difficoltà nella gestione quotidiana del rapporto con l alunno e i compagni I rapporti spesso conflittuali con i genitori dell alunno problematico Il fatto che spesso l insegnante è solo all interno di una classe complessa nel lavoro con ragazzi problematici LUNARDI
48 Aree di intervento Predisposizione di un ambiente facilitante (routine, ecc.) Approccio metacognitivo Gestione delle lezioni Gestione dell attenzione Gestione del comportamento LUNARDI
49 Predisporre un ambiente facilitante Obiettivo: creare un ambiente prevedibile Le routine e le regole L organizzazione della classe L organizzazione dei tempi di lavoro L organizzazione del materiale LUNARDI
50 Esempi di routine nella classe ingresso in classe disposizione in fila inizio lezione presentazione delle attività e i relativi tempi di lavoro pause concordate attività ricreative stabilite a priori dettatura dei compiti ad orario stabilito routine di saluto LUNARDI
51 Le regole della classe Porre delle regole chiare all interno della classe è necessario per regolare le interazioni tra i pari e con gli adulti. Perché siano efficaci, è necessario che le regole siano condivise. È perciò opportuno discutere con i Ragazzi le regole da ratificare, dando loro la possibilità di approvarle o modificarle. LUNARDI
52 Leggere le regole di classe Rivedere le regole di classe alla luce delle indicazioni emerse ponendosi le seguenti domande: Sono proposizioni e non divieti? Sono brevi, semplici e chiare? Descrivono le azioni in modo operativo? Sono utilizzati simboli pittorici colorati? Sono poche? (al massimo 5/6) Sono modificabili? LUNARDI
53 Disposizione della classe Vedete il ragazzo? E facilmente raggiungibile? E favorito lo scambio di sguardo insegnanteragazzo? Ha compagni a lui vicini? Se sì, sono compagni tranquilli o piuttosto vivaci? Se il ragazzo si alza per qualche motivo, quanti bambini possono essere disturbati o coinvolti? Guarda direttamente fuori dalle finestre? LUNARDI
54 Stabilire e prevedere i tempi di lavoro Una delle cose che più ostacolano una buona organizzazione è sbagliare le valutazioni relative ai tempi di svolgimento e/o alla difficoltà di un compito. I bambini con disturbo di autoregolazione sono poco abili nel fare stime realistiche di grandezze, tempi, quantità (ad es. un bambino di nove anni può affermare di poter svolgere 20 operazioni in colonna in 2 minuti). LUNARDI
55 Organizzazione dei materiali Una delle difficoltà più di frequente riferite dagli insegnanti è quella legata all organizzazione del materiale di lavoro: spesso il bambino/ragazzo non ha - con sé tutto il materiale necessario alla lezione,- - perde parte di quello che è stato reperito per lui, - disturba i compagni chiedendo con insistenza i materiali, - in generale non ha cura della propria attrezzatura scolastica. LUNARDI
56 Problemi di autoregolazione Si annoiano e perdono interesse nei confronti dei lavori scolastici velocemente Sono attratti dagli aspetti più divertenti, motivanti e gratificanti di ogni situazione Sono ragazzii poco attenti e poco motivati LUNARDI
57 Le difficoltà di autoregolazione Aumentano se: I compiti sono lunghi, noiosi, ripetitivi Si riducono decisamente se: Viene data la possibilità di cambiare di tanto in tanto Vengono concesse brevi e frequenti pause LUNARDI
58 La motivazione La motivazione è uno dei fattori che agisce in sinergia con l attenzione. Consente ad una persona di orientare le proprie risorse cognitive e comportamentali al fine di raggiungere un certo obiettivo. LUNARDI
59 Tre principi da considerare nella gestione delle attività Brevità Varietà Struttura LUNARDI
60 Difficoltà a porre la necessaria attenzione alle consegne Far rileggere la consegna prima dell inizio del lavoro Far ripetere con parole proprie cosa bisogna fare Data una consegna complessa è utile condurre con i ragazzi un analisi delle istruzioni prima che comincino il lavoro LUNARDI
61 Le consegne. Leggi con attenzione il testo assegnato e cerca di capirlo bene; poi rispondi alle domande riportate dopo la lettura. Stai attento però perché nel brano ci sono delle parole scritte in modo sbagliato: trovale e trascrivile nella tabella in fondo LUNARDI
62 schematiche e approfondite. 1- leggere il testo 2- leggere le domande una alla volta cercando di rispondere e andando a rileggere quando necessario 3- leggere il testo un altra volta, dando poca importanza al significato, ma facendo attenzione a come sono scritte le parole 4- sottolinea le parole sbagliate 5- riporta le parole nella tabella LUNARDI
63 Impulsività e scarsa pianificazione Una effettiva comprensione delle consegne agevola la formulazione di un corretto piano d azione Può essere utile stabilire routine che: inibiscano le risposte affrettate utilizzino procedure fisse di pianificazione del compito LUNARDI
64 METACOGNIZIONE sviluppare nel alunno riflessioni sul proprio modo di apprendere, sul funzionamento e sulle potenzialità della nostra mente aumentare la consapevolezza di sè valorizzare le conoscenze spontanee del bambino assecondare i diversi stili cognitivi, presentando i contenuti disciplinari con modalità articolate insegnare strategie per apprendere, per ricordare, per stare attenti, per studiare... aiutare il bambino ad applicare le strategie, a selezionarle in base alla loro efficacia incoraggiare ad autovalutarsi: ero attento?, ho capito tutto?, potrei fareaggiar una domanda, potrei aggiungere qualcosa...? LUNARDI
65 La pianificazione di un compito 1- cosa devo fare 2- considero tutte le possibilità 3- fisso l attenzione 4- scelgo una risposta 5- controllo la mia risposta LUNARDI
66 E importante che il ragazzo impari ad interrogarsi per: Comprendere con chiarezza cosa è richiesto dal compito prima di iniziare il lavoro Mettere a punto una strategia prima di iniziare un lavoro Valutare il tempo richiesto dal compito e quello effettivamente a disposizione Sfruttare, in caso d insuccesso, dapprima le proprie risorse, successivamente quelle dell ins. e dei compagni LUNARDI
67 Cosa evitare Lavori lunghi anche se semplici e comprensibili Compiti che richiedono buone capacità organizzative Prendere appunti Produzioni scritte senza un insegnamento di strategie di composizione Interrogazioni che richiedono formulazioni di discorsi articolati senza l utilizzo di strategie di studio Dire di stare attenti per ottenere l attenzione senza specificare cosa s intende. LUNARDI
68 GRAZIE PER L ATTENZIONE! (fine seconda parte) LUNARDI
FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI TENUTA DA DOTT.SSA PAOLA MOROSINI DOTT.SSA ARIANNA BORCHIA DOTT.SSA TATIANA QUINTINI 24 E 31 OTTOBRE 2012
FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI TENUTA DA DOTT.SSA PAOLA MOROSINI DOTT.SSA ARIANNA BORCHIA DOTT.SSA TATIANA QUINTINI 24 E 31 OTTOBRE 2012 Cosa é l ADHD? Il Disturbo da Deficit dell attenzione ed iperattività,
DettagliI criteri del DSM-IV
La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliIl Disturbo da Deficit dell Attenzione ed Iperattività, ADHD (acronimo inglese per
ADHD Definizione e Criteri Diagnostici ADHD Definizione secondo il DSM-IV Il Disturbo da Deficit dell Attenzione ed Iperattività, ADHD (acronimo inglese per Attention-Deficit Hyperactivity Disorder) è
DettagliRilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB
Rilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB Questionario richiesto alla scuola dall UST relativo a : MODALITA DI INTERVENTO (PROTOCOLLO) MAPPATURA DEGLI ALUNNI CON ADHD
Dettagliin particolare Lettura 23% Ortografia 26% Grafismo 60% Matematica 28% distribuzione percentuale dei DSA nei soggetti con ADHD
in particolare distribuzione percentuale dei DSA nei soggetti con ADHD Lettura 23% Ortografia 26% Grafismo 60% Matematica 28% lettura ortografia grafismo matematica Barkley, 1990 Fenotipo ADHD + Dislessia
DettagliAttention Deficit Hyperactivity Disorder
Attention Deficit Hyperactivity Disorder ADHD Disturbo da deficit dell attenzione con iperattività/impulsività Dott.ssa Caterina Rosa Dott.ssa Elisa D Agati Neuropsichiatria Infantile Università di Roma
DettagliAPPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON
APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON IPERATTIVITÀ E DI UN PERCORSO DI PARENT TRAINING RIVOLTO AI GENITORI Laura Vanzin,
DettagliCOMORBILITA Studio MTA (Multimodal Treatment for ADHD)
COMORBILITA Studio MTA (Multimodal Treatment for ADHD) ADHD 14% Conduct disorder 11% Tic 4% Mood 40% Oppositional defiant disorder (ODD) 34% Anxiety The MTA Cooperative Group (1999). A 14-month randomized
DettagliCENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD
Azienda Ospedaliera G. Salvini Garbagnate Milanese Unità Operativa di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza. CENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD Direttore: prof. Giuseppe
DettagliClaudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA
Centro Territoriale per l Integrazione degli alunni con disabilità Treviso Centro Claudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA Attention Deficit Hyperactivity Disorders
DettagliE possibile prevenire l abuso di alcolici? I risultati della sperimentazione del progetto PAASS
CONEGLIANO, 19 OTTOBRE 2012 E possibile prevenire l abuso di alcolici? I risultati della sperimentazione del progetto PAASS Bolzonello Igor & Massimo Santinello -Il progetto P.A.A.S.S. è la conseguenza
DettagliDalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test
Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare
DettagliIl bambino con ADHD a scuola
Teramo 20-04-2010 Dott.ssa Adriana Sigismondi ADHD Caratteristiche DISATTENZIONE IMPULSIVITA IPERATTIVITA 1 1 ATTENZIONE I bambini con un disturbo di attenzione manifestano problemi in compiti che richiedono
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON ADHD
ISTITUTO COMPRENSIVO n. 19 Santa Croce VERONA Via S.Felice Extra 15/a 37131 Verona Tel.045 526583 - Fax 045 8402228 vric89100p@istruzione.it www.comprensivo19.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliI Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini
I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà
DettagliUOC NEUROPSICHIATRIA INFANTILE OSPEDALE SANDRO PERTINI ROMA IL BAMBINO IPERATTIVO
Renato Donfrancesco UOC NEUROPSICHIATRIA INFANTILE OSPEDALE SANDRO PERTINI ROMA IL BAMBINO IPERATTIVO Una richiesta d aiuto... d che ha il bambino? che devo fare? e e se fosse ADHD? Disturbo da Deficit
DettagliAUTISMO E ABA. Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS
AUTISMO E ABA Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS L AUTISMO L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita.
DettagliADHD: AttentionalDeficit HyperactivityDisorder
1 1. COS E ADHD: AttentionalDeficit HyperactivityDisorder E Un disturbo evolutivo dell autoregolazione del comportamento che si manifesta soprattutto con difficoltà di mantenimento dell attenzione, gestione
DettagliSeminario Un ponte tra Ospedale e territorio
Seminario Un ponte tra Ospedale e territorio Prof.ssa A. Peloso Tipologie e necessità degli adolescenti ultraquattordicenni in carico al Servizio di Degenza Ospedaliera Chi sono? Presentano sottodiverse
DettagliS.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo
S.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo D.ssa Francesca Ragazzo Descrivere cosa si prova a vivere con un bambino ADHD è inspiegabile: è un rapporto fatto di odioamore, un sentimento nuovo tutto
DettagliDocumento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola
Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto
Dettagliprof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 1
prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 1 Definizione dell adhd (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) L ADHD è un disordine dello sviluppo neuropsichico dello studente caratterizzato da incapacità a mantenere
DettagliMillepiedi Stefania. Le linee guida per l ADHD
Millepiedi Stefania Le linee guida per l ADHD Laboratorio di psicopatologia e psicofarmacologia dell età evolutiva (Resp. Dr. G. Masi) Istituto di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza IRCCS
DettagliL alunno con ADHD: proposte operative
L alunno con ADHD: proposte operative Laura Dentella Ilaria Rota Centro per l Età Evolutiva - Bergamo Il bambino con ADHD: Alla scuola dell infanzia Alla scuola primaria Alla scuola secondaria Sintesi
DettagliIl metodo comportamentale 1
Il metodo comportamentale 1 Il comportamentismo pone come oggetto di studio l interazione tra il comportamento e gli eventi dell ambiente. Queste interazioni si basano sull associazione tra stimolo, risposta
Dettagli5 ottobre 2002 nasce AIFA Onlus. Nel 2000 nasce il progetto Parents for Parents. 24 ottobre 2009 nasce AIFA Onlus Lombardia
Tutti i disegni sono di Simone Deflorian, diagnosticato ADHD a 16 anni nel 2002 AIFA Onlus Associazione Italiana Famiglie.ADHD Varese, 10 marzo 2014 Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA AIFA ONLUS e AIFA
Dettaglie) Organizzazione del lavoro
e) Organizzazione del lavoro Strategie utili: chiamare per nome + contatto oculare fornire consegne chiare assicurarsi che siano state comprese Ricordare al bambino di - ripeterle prima di iniziare il
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliLaura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto
DettagliL ALUNNO CON DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA : COME INTERVENIRE NELLA SCUOLA?
L ALUNNO CON DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA : COME INTERVENIRE NELLA SCUOLA? ADHD: STRUTTURARE L AMBIENTE E MIGLIORARE IL COMPORTAMENTO CTI ADRIA ROVIGO E BADIA POLESINE INCONTRI LABORATORIALI
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliDISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività
DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (ai sensi del DM 27 /12/2012) Anno Scolastico
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (ai sensi del DM 27 /12/2012) Anno Scolastico Classe.. Sezione Indirizzo di studio.. Referente o coordinatore di classe 1. DATI
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliLa depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza
La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.
DettagliData di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015
Data di pubblicazione ottobre 2011 Data di aggiornamento ottobre 2015 LINEA GUIDA Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti Critiche infondate Critiche pertinenti
DettagliLEGGERE PEDAGOGICAMENTE Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI): un approccio pedagogico-clinico ai disturbi dell apprendimento.
A CURA DI IGNAZIO LICCIARDI LEGGERE PEDAGOGICAMENTE Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI): un approccio pedagogico-clinico ai disturbi dell apprendimento. di Angelina Albano biblìon COLLANA
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal
DettagliIl Disturbo da deficit di attenzione/ iperattività
Il Disturbo da deficit di attenzione/ iperattività Dott.ssa Sara Bernardelli Psicologa-Psicoterapeuta SPC-Scuola di Psicoterapia Cognitiva Cos è il disturbo da deficit di attenzione/ iperattività Alessandro
DettagliDSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi
DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace Grazia Mazzocchi Faenza 25 Febbraio 2015 Centro Territoriale di Supporto per le disabilità Http://cts.w.istruzioneer.it/ DSA e normativa di
DettagliI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI
Che cos è la LOGOPEDIA? Chi è il LOGOPEDISTA? I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI Attività di logopedia domiciliare Logopedista Valentina Padoan La logopedia
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliCOME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi.
Negli ultimi anni, i continui cambiamenti legislativi riguardanti la scuola hanno portato a un proliferare di sigle fra cui può essere difficile districarsi (vedi, ad esempio, POF, PEI, PDP, BES, DSA ).
DettagliRepertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva
Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliNEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT
Cagliari Iglesias - Olbia NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Dr.ssa Sabrina Cesetti Qualsiasi bambino (e la gran parte degli adulti) tende a distrarsi e a commettere
DettagliI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE / IPERATTIVITA. 1. Che cos è l ADHD Il Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (DDAI), conosciuto anche con
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
DettagliPIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PROGETTO PSICOLOGICO 1. TITOLO DEL PROGETTO
Istituto Comprensivo Bordighera Via Pelloux, 32-18012 Bordighera IM PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PROGETTO PSICOLOGICO 1. TITOLO DEL PROGETTO SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA PER ALUNNI, DOCENTI,
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all
DettagliQuando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI
Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliLA TERAPIA PSICO- COMPORTAMENTALE. Gian Marco Marzocchi Università di Milano-Bicocca
LA TERAPIA PSICO- COMPORTAMENTALE Gian Marco Marzocchi Università di Milano-Bicocca PANORAMICA Scopi e obiettivi del trattamento Ridurre i sintomi dell ADHD Ridurre i sintomi in comorbidità Ridurre il
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliRASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE
RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE Ufficio stampa CB-Com Milano COMUNICATO STAMPA Convegno della Società Italiana di Psichiatria: costituto l Italian Board for Information and Study of Adult ADHD (IBISa-ADHD)
DettagliIL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA (ADHD)
Settimo incontro di Teacher Training IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA (ADHD) Il coinvolgimento della classe: le regole e la token economy di gruppo Dott.ssa Laura Bedin psicologa presso
DettagliI disturbi di comprensione del testo scritto
I disturbi di comprensione del testo scritto Le difficoltà nella comprensione del testo sono pervasive e difficili da identificare. L insegnante avverte una sensazione di disagio nell interazione con il
DettagliADHD: il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività COME AGIRE A SCUOLA E A CASA
ADHD: il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività COME AGIRE A SCUOLA E A CASA Seconda lezione Le manifestazioni dell ADHD Non lancerò più le penne di Marco Laura Barbirato psicologa dell apprendimento
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliDDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI
:diagnosi differenziale e associata Renata Rizzo Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Pediatria, Università di Catania è una sindrome neurocomportamentale. I sintomi principali sono classificati
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli Il disagio in età evolutiva Il disagio in età evolutiva ha origine dall interazione tra diverse variabili
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014
Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)
ISTITUTO COMPRENSIVO LAZZARO SPALLANZANI DI SCANDIANO Viale della Rocca, 8 - Scandiano (RE) - Tel/Fax 0522-857593 e-mail: reic85400a@istruzione.it www.icspallanzani.gov.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DettagliIL LAVORO CON I DSA NELLA CLINICA E NELLA SCUOLA: COMPITI ED OBIETTIVI DI CIASCUNO MULTIDISCIPLINARE
I Bambini con DSA nella scuola: dalla Legge 170 alle pratiche didattiche quotidiane IL LAVORO CON I DSA NELLA CLINICA E NELLA SCUOLA: COMPITI ED OBIETTIVI DI CIASCUNO NELL OTTICA DI UN INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliLA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO
LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO PERCEPIRE IL PROBLEMA, AVENDO BEN CHIARA LA DIFFERENZA
DettagliLa Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia
La Dislessia Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'apprendimento (DSA), cioè un disturbo che
DettagliPRESENTAZIONE CORSI A.A. 2014/2015 12 SETTEMBRE 2014 Sala Guidolin - Biblioteca comunale di Castelfranco Veneto
PRESENTAZIONE CORSI A.A. 2014/2015 12 SETTEMBRE 2014 Sala Guidolin - Biblioteca comunale di Castelfranco Veneto Corso triennale in Counseling Relazionale Corso Rieducazione alla scrittura nei bambini Corso
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliL esperienza dei Centri di Riferimento ADHD nella Regione Puglia
LA RETE PLURALE Disabilità,, servizi e territorio Bari 25-26 26 febbraio 2010 L esperienza dei Centri di Riferimento ADHD nella Regione Puglia Angelo Massagli Primario Neuropsichiatra Infantile Direttore
DettagliGli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci
Gli interventi educativi/abilitativi Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci CHI SIAMO AUTISMO&SOCIETA DIRETTORE SCIENTIFICO DOTT. L.MODERATO METODO SUPERABILITY INTERVENTI ABILITATIVI-EDUCATIVI
DettagliTipologie di BES e problemi diagnostici di confine con i DSA
Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Direttore: Prof. Cesare Cornoldi Tipologie di BES e problemi diagnostici di confine con i DSA www.labda-spinoff.it 0498209059/3284366766
DettagliEDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014
questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano
DettagliPercezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP
Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché
DettagliCorso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00
Corso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00 Relatrice: Jessica Sala jessica.sala.lc@istruzione.it IL MENÙ DI OGGI 1. Breve ripresa dei concetti teorici 2. Introduzione
DettagliQUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?
DettagliLe storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo
Le storie sociali Francesca Vinai e Clea Terzuolo . Qual è il punto di forza delle Storie Sociali??? PENSIERO VISIVO Uso di strategie visive migliora la comprensione, lo svolgimento delle attività, ma
Dettagli