PROGRESSIONE SU NEVE E GHIACCIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGRESSIONE SU NEVE E GHIACCIO"

Transcript

1 PROGRESSIONE 1 SU NEVE E GHIACCIO

2 Come andiamo in Montagna? 2 Conoscenze per l ambiente che frequentiamo ALTA MONTAGNA MEDIA MONTAGNA CONOSCENZE BASSA MONTAGNA

3 COME ANDIAMO IN MONTAGNA? 3 NON IMPORTA COSA FACCIAMO IN MONTAGNA L IMPORTANTE E CHE ABBIAMO LA CONSAPEVOLEZZA DI COSA STIAMO FACENDO E DELL AMBIENTE CHE STIAMO FREQUENTANDO 3

4 4 Si può partire con queste condizioni..e ritrovarsi dopo meno di un ora in questa situazione

5 QUINDI COSA E NECESSARIO APPRENDERE? 5 Regole Generali Conoscenza dell ambiente Nozioni tecniche

6 6 REGOLA GENERALE N.1 CHI PESTA LA CORDA PAGA LA BIRRA A TUTTI

7 7 L AMBIENTE

8 8 LA NEVE (CARATTERISTICHE)

9 LA NEVE 9 Il manto nevoso è costituito da diversi strati di neve prodotti dalle varie nevicate oppure dall azione di trasporto del vento che crea nuovi depositi. Una volta che toccano il suolo, i cristalli di neve perdono le loro caratteristiche, subiscono una serie di trasformazioni e assumono il nome generico di grani. Ogni strato presenta caratteristiche differenti per quanto riguarda il tipo di grano, lo spessore, la temperatura, la densità e la durezza.

10 LA NEVE 10 Per resistenza si intende lo capacità di resistere a sollecitazioni che tendono ad allontanare i cristalli di neve gli uni dagli altri. La resistenza dipende dalle caratteristiche della neve (forma dei cristalli, struttura del manto, temperatura e umidità) e dal tipo di deformazione alla quale è sottoposta. La neve può subire una fratturazione secondo tre tipi di sollecitazioni: 1. compressione (zona rossa) 2. trazione (zona blu) 3. taglio (zona gialla)

11 11 LA NEVE (I RISCHI)

12 12 Valanga di neve polverosa LE VALANGHE Valanga di neve umida Valanga a lastroni soffici

13 COME DIFENDERSI 13

14 Cosa dice la legge.. 14

15 15 IL GHIACCIO (CARATTERISTICHE)

16 IL GHIACCIO 16 Cos è un ghiacciaio Definizione: ghiaccio in movimento derivante dal metamorfismo della neve. Il ghiacciaio è un entità dinamica, un fluido estremamente viscoso che fluisce per gravità.

17 ALCUNE SOTTO-DEFINIZIONI 17 Ghiacciai freddi: temperatura costantemente sotto lo zero Ghiacciai temperati: possono presentare in superficie e/o alla base temperature al di sopra dello zero con fenomeni di fusione Calotte glaciali: sono estensioni di ghiaccio con superfici molto elevate e il rilievo sottostante non ne influenza il movimento Ghiacciai vallivi: sono caratterizzati da una lingua glaciale che fluisce lungo una valle Ghiacciai di circo: piccoli corpi glaciali che occupano depressioni o cavità Ghiacciai pedemontani: grandi corpi glaciali che si espandono in zone di pianura

18 18

19 19

20 20

21 21

22 IL GHIACCIO 22 Morfologia

23 COSA INTERESSA PRINCIPALMENTE ALL ALPINISTA? 23 GHIACCIAIO SECCO GHIACCIAIO UMIDO

24 IL GHIACCIO 24 Seraccata: cos è e dove si forma? Seracchi pensili Successione di crepacci di dimensioni variabili che si forma nei punti di cambi di pendenza più accentuati e di lunghezza significativa.

25 25 IL GHIACCIO (I RISCHI)

26 I CREPACCI 26 I crepacci sono fratture dello strato superficiale dei ghiacciai, più fragile rispetto agli strati interni profondi, prodotte dalle tensioni derivanti dal movimento e da quelle dovute alle variazioni dell inclinazione del letto su cui il ghiacciaio scorre. Come tutte le fessurazioni (in qualsiasi materiale) si formano perpendicolarmente alle tensio. Strutture da flusso: i crepacci.

27 I CREPACCI 27 Formazione dei crepacci per frattura del ghiaccio nei punti di variazione di pendenza per convessità o concavità del substrato roccioso. Crepacci a campana Crepacci a V (a imbuto)

28 I CREPACCI 28 Quando la forma è importante

29 29 CREPACCI COPERTI DI NEVE Crepacci: quando diventano più o meno pericolosi Coperti di neve: più pericolosi perché non si vedono.

30 COME DIFENDERSI 30 Cordata in presenza di ghiaccio vivo: è indispensabile porre attenzione nei cambi di pendenza concavi (crepacci a campana). Cordata in presenza di ponti di neve: massima attenzione soprattutto nell attraversamento di ponti. Cordata in presenza di neve: massima attenzione sempre!!! Pericolo altissimo!!! Grande esperienza nella valutazione dei cambi di pendenza. Aggiunta del nodo a palla nell esecuzione della cordata.

31 31 TECNICHE DI PROGRESSIONE E MANOVRE DI EMERGENZA

32 PROGRESSIONE SU NEVE E 32 GHIACCIO L equilibrio è stabile quando il baricentro si trova lungo la diagonale che collega due appoggi. Si applica lo schema del così detto modulo a croce : immaginando di tracciare sul pendio due rette perpendicolari tra loro di cui una sulla linea di massima pendenza, l'equilibrio ottimale si ottiene facendo si che i piedi si trovino sempre su due quadranti opposti.

33 PROGRESSIONE SU NEVE E 33 GHIACCIO A seconda dell inclinazione del pendio e dell uso o meno dei ramponi in funzione delle condizioni del manto nevoso si adottano specifiche tecniche di progressione che verranno illustrate in dettaglio in ambiente. esempio: salita diagonale su pendii con inclinazione moderata fino a 25 su neve molle o poco compatta senza ramponi e con piccozza. esempio: salita diagonale, passo incrociato con inclinazione fino a 30 /35 su neve poco compatta - senza ramponi con piccozza.

34 PROGRESSIONE SU NEVE E 34 GHIACCIO esempio: salita faccia a monte diretta punte avanti con inclinazione fino a 45 /50 su neve dura o ghiaccio - con ramponi e piccozza esempio: discesa diagonale fianco al pendio con inclinazione fino a 25 /30 e discesa diagonale fianco al pendio mezzo passo con inclinazione fino 35 /40 su neve dura o ghiaccio con ramponi e piccozza

35 PROGRESSIONE SU NEVE E 35 GHIACCIO Il gradinamento, inteso come tecnica di progressione, è oggi completamente superato stante l'attuale disponibilità di attrezzi tecnicamente avanzati. Si applica ancora in condizioni particolari o di emergenza: ad esempio quando si verifica la rottura o la perdita di un rampone o di un attrezzo, o quando si deve superare un breve tratto ghiacciato e si reputa vantaggioso non calzare i ramponi. Nella progressione i gradini vanno eseguiti a due per volta e la distanza tra un gradino e il successivo è determinata dall inclinazione del pendio nonché dalla statura della persona. Nell'eventuale utilizzo dei gradini in discesa, questi devono essere più ravvicinati; se il tratto è breve (4-5 metri) conviene scendere gradinando altrimenti è preferibile ricorrere alla corda doppia.

36 PROGRESSIONE SU NEVE E 36 GHIACCIO Arresto su scivolata - senza piccozza

37 PROGRESSIONE SU NEVE E 37 GHIACCIO Arresto su scivolata con piccozza

38 PROGRESSIONE SU NEVE E GHIACCIO LA CORDATTA 38

39 PROGRESSIONE SU NEVE E 39 GHIACCIO

40 PROGRESSIONE SU NEVE E 40 GHIACCIO

41 COME NON SI VA SU UN GHIACCIAIO 41

42 PROGRESSIONE SU NEVE E 42 GHIACCIO

43 LA MANOVRA DI AUTOSOCCORSO 43 PREVENIRE. E MEGLIO CHE CURARE

44 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA 44 INIZIALE DI RECUPERO 1. Arresto e trattenuta 2. Predisposizione della sosta provvisoria 3. Caricamento della sosta provvisoria 4. Predisposizione della sosta definitiva 5. Trasferimento del carico dalla sosta provvisoria alla sosta definitiva

45 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 1. Arresto e trattenuta 45 a. Importanza della corda tesa in modo da arrestare la caduta in pochi metri b. Opporsi con tutte le proprie forze all improvvisa trazione, magari abbassandosi (si abbassa il baricentro), magari aiutandosi con la becca della piccozza c. Una volta bloccata la caduta, stabilizzare la propria posizione in modo da operare con una certa libertà d. Essere in linea con la corda in modo da scaricare il più possibile sui piedi il peso del compagno e. Per quanto possibile il caduto dovrà cercare si alleviare il proprio peso in modo da facilitare l assicuratore

46 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 1. Trattenuta 46

47 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 2. Predisposizione del primo sistema di assicurazione 47 a. Si predispone un ancoraggio provvisorio sul quale scaricare parzialmente il peso del compagno e predisporre in condizioni di maggiore sicurezza e stabilità la sosta definitiva che dovrà avere assoluta garanzia di tenuta b. Operazione da farsi quanto più velocemente possibile

48 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 2. Predisposizione del primo sistema di assicurazione 48 A seconda del terreno, come ancoraggio provvisorio possiamo utilizzare: - Neve poco consistente: piccozza orizzontale - Neve con sufficiente consistenza: piccozza in verticale - Neve molto dura o ghiaccio: piantare la becca della piccozza o avvitare un chiodo da ghiaccio

49 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 3. Caricamento dell ancoraggio provvisorio a. Collegare l anello di cordino da ghiacciaio (collegato alla corda con nodo Prusik) all ancoraggio provvisorio e caricarlo gradualmente accertandosi della sua tenuta b. Nel caso di neve sufficientemente consistente, gli attrezzi possono essere infilati direttamente nell anello di cordino durante l infissione c. Collaborare comunque alla tenuta mantenendo in tensione la corda fino all esecuzione della sosta definitiva 49

50 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 3. Caricamento dell ancoraggio provvisorio

51 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 4. Predisposizione dell ancoraggio definitivo a. Col materiale disponibile realizzare un ancoraggio definitivo che garantisca la massima tenuta possibile b. Ancoraggio definitivo sempre a monte dell ancoraggio provvisorio c. Si raccomanda la massima velocità e semplicità di esecuzione d. A seconda del terreno valgono le stesse regole di cui sopra riguardo al tipo di ancoraggio da utilizzare e. Collegamento dei punti di ancoraggio f. Al vertice del triangolo di sosta inserire un moschettone a ghiera + piastrina e collegarvi il tratto di corda a monte del nodo autobloccante prusik

52 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 5. Collegamento dei punti di ancoraggio 52

53 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 5. Caricamento dell ancoraggio definitivo 53 a. Sciogliere asola e contro-asola e traferire in modo graduale il peso del compagno dall ancoraggio provvisorio a quello definitivo

54 MESSA IN SICUREZZA DELLA CORDATA E PREDISPOSIZIONE DEL SISTEMA INIZIALE DI RECUPERO 5. Caricamento dell ancoraggio definitivo 54 Solo a questo punto potete accertarvi delle condizioni del caduto e chiamare i soccorsi

55 . ALLA FINE LA REGOLA GENERALE N.2 55 CHI PESTA LA CORDA CON I RAMPONI PAGA UNA CASSA DI BIRRA A TUTTI Scuola Sesto Gnaccarini - XXVI Corso di Alpinismo (A1)

56 E ADESSO..TUTTTI SUL GHIACCIAO A BERE BIRRA DIVERTIRCI 56

LA PROGRESSIONE DELLA CORDATA IN CONSERVA

LA PROGRESSIONE DELLA CORDATA IN CONSERVA LA PROGRESSIONE DELLA CORDATA IN CONSERVA Indice della serata: Progressione a tiri, progressione in conserva (definizioni e considerazioni) Modalità di legatura in conserva Progressione a tiri, progressione

Dettagli

USCITE DIDATTICHE (nodi e materiali)

USCITE DIDATTICHE (nodi e materiali) USCITE DIDATTICHE (nodi e materiali) I materiali portati in uscita possono permetterci di affrontare difficoltà impreviste che si siano presentate lungo il percorso, ma anche di affrontare in sicurezza

Dettagli

TECNICHE DI ASSICURAZIONE IN PARETE

TECNICHE DI ASSICURAZIONE IN PARETE TECNICHE DI ASSICURAZIONE IN PARETE Indice della serata: PROGRESSIONE IN CORDATA Ancoraggi di sosta e intermedi Collegamento degli ancoraggi Tecniche di assicurazione PROGRESSIONE IN CONSERVA Considerazioni

Dettagli

Scuola Centrale di Alpinismo e Arrampicata Libera Scuola Centrale di Scialpinismo. Progressione in CONSERVA CORTA

Scuola Centrale di Alpinismo e Arrampicata Libera Scuola Centrale di Scialpinismo. Progressione in CONSERVA CORTA Scuola Centrale di Alpinismo e Arrampicata Libera Scuola Centrale di Scialpinismo Progressione in CONSERVA CORTA INTRODUZIONE Il presente lavoro, in riferimento alla progressione in conserva corta, è stato

Dettagli

GIOVEDI 9 GENNAIO 2014 Serata di Presentazione dei corsi di: Sci Alpinismo (SA1) Sci Alpinismo Avanzato (SA2) Cascate di Ghiaccio (AGC1)

GIOVEDI 9 GENNAIO 2014 Serata di Presentazione dei corsi di: Sci Alpinismo (SA1) Sci Alpinismo Avanzato (SA2) Cascate di Ghiaccio (AGC1) CLUB ALPINO ITALIANO - Sezione di Bozzolo Scuola di Alpinismo e SciAlpinismo Sesto Gnaccarini GIOVEDI 9 GENNAIO 2014 Serata di Presentazione dei corsi di: Sci Alpinismo (SA1) Sci Alpinismo Avanzato (SA2)

Dettagli

Formazione della cordata su ghiacciaio e sistema di legatura con i nodi a palla

Formazione della cordata su ghiacciaio e sistema di legatura con i nodi a palla Formazione della cordata su ghiacciaio e sistema di legatura con i nodi a palla Esistono due tipi di cordata: la cordata da 2 e da 3 persone. La cordata più consigliata è quella composta da tre elementi

Dettagli

Club Alpino Italiano Scuola di Alpinismo C. Zappelli Tecnica su neve e ghiaccio per l escursionismo

Club Alpino Italiano Scuola di Alpinismo C. Zappelli Tecnica su neve e ghiaccio per l escursionismo Tecnica su neve e ghiaccio 15 febbraio 2011 a cura degli Istruttori della 1 L ambiente e il terreno dove ci muoviamo La materia prima: neve, ghiaccio I pericoli e scelta itinerario Tecniche di salita Dimostrazione

Dettagli

Esecuzione del mezzo barcaiolo sia in recupero che sotto carico NODO MEZZO BARCAIOLO

Esecuzione del mezzo barcaiolo sia in recupero che sotto carico NODO MEZZO BARCAIOLO Nodi Semplici NODO BARCAIOLO Esecuzione del mezzo barcaiolo sia in recupero che sotto carico NODO MEZZO BARCAIOLO NODO DI GIUNZIONE PER LA MANOVRA IN CORDA-DOPPIA (NODO GALLEGGIANTE) NODO DOPPIO-INGLESE,

Dettagli

Cordata a due componenti Cordata a tre componenti

Cordata a due componenti Cordata a tre componenti LA PROGRESSIONE IN GHIACCIAIO Nella progressione in cordata su ghiacciaio sono fondamentali alcuni accorgimenti utili a trattenere la caduta accidentale in un crepaccio. Parte fondamentale di tali accorgimenti

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Interregionale Scuole di Alpinismo, Sci Alpinismo e Arrampicata Libera VFG

CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Interregionale Scuole di Alpinismo, Sci Alpinismo e Arrampicata Libera VFG La Scuole di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera di Veneto e Friuli Venezia Giulia, afferente alla CNSASA, tramite la propria Scuola Interregionale, alla quale è affidata la conduzione tecnica

Dettagli

Scuola Centrale di Alpinismo e Arrampicata Libera Scuola Centrale di Scialpinismo. Progressione in CONSERVA CORTA

Scuola Centrale di Alpinismo e Arrampicata Libera Scuola Centrale di Scialpinismo. Progressione in CONSERVA CORTA Scuola Centrale di Alpinismo e Arrampicata Libera Scuola Centrale di Scialpinismo Progressione in CONSERVA CORTA Progressione in Conserva Corta INTRODUZIONE Il presente lavoro, in riferimento alla progressione

Dettagli

Catena di assicurazione. Pietro Lamiani - Scuola di Scialpinismo M. Righini

Catena di assicurazione. Pietro Lamiani - Scuola di Scialpinismo M. Righini Catena di assicurazione 30 marzo 217 Pietro Lamiani - Scuola di Scialpinismo M. Righini Catena di assicurazione È costituita da tutti quegli elementi che concorrono alla sicurezza della cordata in caso

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE Introduzione L escursionismo su neve, in tutte le sue forme e modalità, porta il praticante ad accostarsi ad un mondo diverso, fantastico,

Dettagli

20 Corso SA Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda

20 Corso SA Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda 20 Corso SA1 2011 - Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda Introduzione Gli scialpinisti rappresentano quasi il 50 % delle vittime da valanga La conoscenza del manto nevoso e

Dettagli

I nodi, l'uso di corda, cordini, imbracatura e moschettoni

I nodi, l'uso di corda, cordini, imbracatura e moschettoni Corso di Escursionismo I nodi, l'uso di corda, cordini, imbracatura e moschettoni a cura di Stefano Cambi Istruttore di Alpinismo I I nodi, l'uso di corda e cordini Imbracatura Programma della serata Progressione

Dettagli

PER RIPASSARE NODI E MANOVRE ESSENZIALI Aprile MP

PER RIPASSARE NODI E MANOVRE ESSENZIALI Aprile MP PER RIPASSARE NODI E MANOVRE ESSENZIALI Aprile 2016- MP COLLEGAMENTO DELLA CORDATA Nodo delle guide con frizione Detto anche nodo Savoia o Otto ripassato. Deve essere eseguito il più vicino possibile all'imbrago

Dettagli

La terra è costituita da:

La terra è costituita da: La terra è costituita da: 70% oceani 30% terre emerse 9% delle terre emerse è coperto da ghiacciai ca. il 75% delle riserve di acqua dolce sono intrappolate nei ghiacciai Distribuzione dei ghiacciai sul

Dettagli

Nivologia, procedure di monitoraggio, valutazione della stabilità del manto nevoso

Nivologia, procedure di monitoraggio, valutazione della stabilità del manto nevoso Nivologia, procedure di monitoraggio, valutazione della stabilità del manto nevoso 4. I problemi della previsione meteo Fattori meteo influenzanti la stabilità Il problema dei previsori meteorologici Approfondimenti

Dettagli

L utilizzo dei materiali alpinistici

L utilizzo dei materiali alpinistici L utilizzo dei materiali alpinistici Argomenti I cordini Fettucce Moschettoni Blocchi e friend Imbracature I cordini I cordini Il nodo riduce il carico di rottura I cordini Il cordino è soggetto all effetto

Dettagli

STABILITA DEL MANTO NEVOSO. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale

STABILITA DEL MANTO NEVOSO. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale Corso Neve e Valanghe - A.A.04/05 ing M. BARBOLINI STABILITA DEL MANTO NEVOSO Università degli Studi di Pavia FORMAZIONE DEL MANTO NEVOSO (1) IL MANTO NEVOSO E UN MEZZO ETEROGENEO! FORMAZIONE DEL MANTO

Dettagli

Progressione di base su neve e ghiaccio

Progressione di base su neve e ghiaccio Dispensa informativa sulla Progressione di base su neve e ghiaccio Nota: questa dispensa e stata realizzata a cura di L.Castelli ed e frutto sia dell esperienza degli istruttori della Scuola Silvio Saglio,

Dettagli

PER RIPASSARE NODI E MANOVRE ESSENZIALI Marzo MP

PER RIPASSARE NODI E MANOVRE ESSENZIALI Marzo MP PER RIPASSARE NODI E MANOVRE ESSENZIALI Marzo 2017- MP COLLEGAMENTO DELLA CORDATA Nodo delle guide con frizione Detto anche nodo Savoia o Otto ripassato. Deve essere eseguito il più vicino possibile all'imbrago

Dettagli

Valanghe: Scuola di Scialpinismo M. Righini CAI Milano. Cosa sono, come si formano, perché cadono. Scuola di Scialpinismo M. Righini - CAI Milano

Valanghe: Scuola di Scialpinismo M. Righini CAI Milano. Cosa sono, come si formano, perché cadono. Scuola di Scialpinismo M. Righini - CAI Milano Scuola di Scialpinismo M. Righini CAI Milano Valanghe: Cosa sono, come si formano, perché cadono Corso di Sci Alpinismo SA1 2011 1. Le valanghe nello sci alpinismo 2. Le condizioni di distacco di una valanga

Dettagli

CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo

CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo La Neve 2 La Neve L organizzazione mondiale della meteorologia ha stabilito 10 forme principali, tra le più comuni: 3 Il manto nevoso Il manto nevoso

Dettagli

Corso AG1 Lucca 2015/16. Scuola di Alpinismo, Scialpinismo E Arrampicata Libera CAI Lucca. Le soste. Tipologie di sosta a confronto.

Corso AG1 Lucca 2015/16. Scuola di Alpinismo, Scialpinismo E Arrampicata Libera CAI Lucca. Le soste. Tipologie di sosta a confronto. Corso AG1 Lucca 2015/16 Scuola di Alpinismo, Scialpinismo E Arrampicata Libera CAI Lucca Le soste Tipologie di sosta a confronto Giovanni Fazzi Vincola in maniera sicura la cordata alla parete (dalla sua

Dettagli

LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo.

LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo. LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo. Mario Di Gallo gennaio 2012 Il consolidamento del manto nevoso è inversamente

Dettagli

NODI. a cura di Claudio Luperini

NODI. a cura di Claudio Luperini NODI NODI I nodi sono essenziali nella pratica dell'alpinismo: legarsi in cordata, autoassicurasi, assicurare il/i compagno/i, realizzare giunzioni fra corde e cordini, collegare gli ancoraggi, fare manovre

Dettagli

Servizio Meteomont FISICA DELLA NEVE

Servizio Meteomont FISICA DELLA NEVE FISICA DELLA NEVE Fattori che influenzano il distacco delle valanghe: 1. NEVE FRESCA 2. TEMPERATURA e UMIDITÀ 3.VENTO 4. IL SOLE La quantità di neve caduta nelle 24 ore fa aumentare il rischio valanga

Dettagli

Esercitazione di recupero in ghiacciaio

Esercitazione di recupero in ghiacciaio Club Alpino Italiano Scuola CAI Lucca e Gruppo Focolaccia Esercitazione di recupero in ghiacciaio A cura di: Henri Avancini Versione: 03 da controllare (30 ottobre 2006) henri.avancini@gmail.com 1. Introduzione

Dettagli

VieNormali.it - www.vienormali.it

VieNormali.it - www.vienormali.it VieNormali.it - www.vienormali.it Progressione a Y Nodi e Progressione in Via Ferrata di Alberto Bernardi Per chi va in montagna e non si improvvisa Alpinista è bene avere dimestichezza con i nodi qui

Dettagli

XIII Corso di Ghiaccio ALTA MONTAGNA (AG1)

XIII Corso di Ghiaccio ALTA MONTAGNA (AG1) XIII Corso di Ghiaccio ALTA MONTAGNA (AG1) Corso di Ghiaccio (AG1) Direttore: Alessio Monteverdi (INA) Corso di Ghiaccio (AG1) Organizzazione delle Lezioni (6 teoriche e 8 pratiche) Giovedì 19 Maggio:

Dettagli

Progressione di base su neve e ghiaccio

Progressione di base su neve e ghiaccio Dispensa informativa sulla Progressione di base su neve e ghiaccio Nota: questa dispensa e stata realizzata a cura di L.Castelli ed e frutto sia dell esperienza degli istruttori della Scuola Silvio Saglio,

Dettagli

I NODI IN ARRAMPICATA. Scuola di alpinismo e arrampicata Gianni Calcagno, Finale Ligure

I NODI IN ARRAMPICATA. Scuola di alpinismo e arrampicata Gianni Calcagno, Finale Ligure I NODI IN ARRAMPICATA DEI NODI IN ARRAMPICATA Unione corda-imbragatura. Giunzione di corde e cordini. Assicurazione. Esecuzione di manovre. Segnalazione del termine della corda. NECESSARIE DEI NODI UTILIZZATI

Dettagli

NIVOLOGIA. Servizio Valanghe Italiano

NIVOLOGIA. Servizio Valanghe Italiano NIVOLOGIA Servizio Valanghe Italiano PERCHE BISOGNA PREVENIRE IL RISCHIO DA INCIDENTE IN VALANGA? 100 TRAVOLTI 23 MORTI 100 INCIDENTI STRADALI 3 MORTI QUINDI RISCHIO ALTO P. CO. S. PREPARAZIONE DELLA GITA

Dettagli

TECNICA DI ROCCIA. Manuale ad uso dei principianti dei corsi di alpinismo ed. arrampicata libera

TECNICA DI ROCCIA. Manuale ad uso dei principianti dei corsi di alpinismo ed. arrampicata libera TECNICA DI ROCCIA Manuale ad uso dei principianti dei corsi di alpinismo ed arrampicata libera Generalità Le discese in corda doppia sono molto utilizzate in arrampicata, ma sono anche tra le manovre più

Dettagli

Tipi di progressione della cordata Calata con corda doppia

Tipi di progressione della cordata Calata con corda doppia Scuola di Alpinism Apertura sede: giovedì sera dalle 21.30 alle 23.00 FALC Tel. +39 339 4898952 e-mail: info@falc.net Internet: http://www.falc.net CORSO DI Il/la sottoscritto/a ALPINISMO (nome e cognome)

Dettagli

ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE NEVE E VALANGHE

ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE NEVE E VALANGHE ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE NEVE E VALANGHE Le slavine scivolano e sono piccole, le valanghe rotolano, sono grandi e quindi pericolose. Non è vero sono la stessa cosa, indicano qualcosa che precipita

Dettagli

1.1 La storia di un fiocco di neve Onde di Rossby lungo i meridiani...1

1.1 La storia di un fiocco di neve Onde di Rossby lungo i meridiani...1 INDICE 1 Cenni di circolazione generale dell atmosfera (Mario Giuliacci)...1 1.1 La storia di un fiocco di neve...1 1.1.1 Onde di Rossby lungo i meridiani...1 1.2 La circolazione generale dell atmosfera...3

Dettagli

CORSO SA2 LUCCA 2008. USO della CORDA

CORSO SA2 LUCCA 2008. USO della CORDA CORSO SA2 LUCCA 2008 USO della CORDA 1 Bibliografia [1] Manuale CAI, Alpinismo su Ghiaccio e Misto (sito Focolaccia). [2] Manuale CNGAI, Autosoccorso (biblioteca Focolaccia). [3] Manuale CNGAI, Sicurezza

Dettagli

Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo

Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo 19.02.2014 OBIETTIVO Comprendere il bollettino pericolo valanghe La neve: Formazione e Metamorfismi Le valanghe: Stabilità del manto nevoso e Classificazione

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo

CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo PIANO DIDATTICO Allegato n 9 CORSI DI FORMAZIONE E VERIFICA PER ACCOMPAGNATORI DI ESCURSIONISMO 1 LIVELLO AE/AC STRUTTURA DEI CORSI (Art. 22) I corsi

Dettagli

CALATA DI EMERGENZA DA UN SOLO ANCORAGGIO. Scuola di alpinismo e arrampicata Gianni Calcagno, Finale Ligure

CALATA DI EMERGENZA DA UN SOLO ANCORAGGIO. Scuola di alpinismo e arrampicata Gianni Calcagno, Finale Ligure CALATA DI EMERGENZA DA UN SOLO ANCORAGGIO sequenze di operazioni da effettuare per calarsi in caso di emergenza da un solo ancoraggio secondo la tipologia dell'ancoraggio stesso MATERIALE OCCORRENTE un

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLA NEVE AL SUOLO

CARATTERISTICHE DELLA NEVE AL SUOLO CARATTERISTICHE DELLA NEVE AL SUOLO Abbiamo visto come i vari tipi di metamorfismo modificano le caratteristiche di forma e coesione dei cristalli una volta caduti al suolo. Descriviamo adesso le caratteristiche

Dettagli

Corso ghiaccio. La catena di assicurazione

Corso ghiaccio. La catena di assicurazione Corso ghiaccio La catena di assicurazione 07/09/2004 OBIETTIVI : Presentare la problematica Definire le caratteristiche degli elementi in gioco Definire gli strumenti di base Acquisire uno schema comportamentale

Dettagli

Scuola Nazionale di Alpinismo Emilio Comici Della Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano LA CATENA DI SICUREZZA

Scuola Nazionale di Alpinismo Emilio Comici Della Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano LA CATENA DI SICUREZZA Scuola Nazionale di Alpinismo Emilio Comici Della Società Alpina delle Giulie Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano LA CATENA DI SICUREZZA Sommario Il movimento della cordata La caduta Metodi di

Dettagli

Corso base di Alpinismo 2013 Corso con modulo residenziale al Monte Rosa

Corso base di Alpinismo 2013 Corso con modulo residenziale al Monte Rosa Club Alpino Italiano Sezione di Roma - Scuola FRANCO ALLETTO Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera www.scuolafrancoalletto.it Corso base di Alpinismo 2013 Corso con modulo residenziale al Monte

Dettagli

Metodi di assicurazione I CDR 2007

Metodi di assicurazione I CDR 2007 Metodi di assicurazione I CDR 2007 Metodi di assicurazione I Decelerazione in caduta Catena di sicurezza Componenti della catena di sicurezza Forza d arresto e Fattore di caduta Carichi sulla catena Cenni

Dettagli

ESERCITAZIONE SU GHIACCIAIO 2007

ESERCITAZIONE SU GHIACCIAIO 2007 1 ESERCITAZIONE SU GHIACCIAIO 2007 Carlo Petrongolo, Gruppo Focolaccia 12 Novembre 2007 1. INTRODUZIONE Questa dispensa riassume alcune tecniche di progressione e di autosoccorso in ghiacciaio, ed e' rivolta

Dettagli

Il tubo di flusso della cascata di Lillaz a Cogne, scalato dall interno

Il tubo di flusso della cascata di Lillaz a Cogne, scalato dall interno Il tubo di flusso della cascata di Lillaz a Cogne, scalato dall interno Il tubo di flusso della cascata di Lillaz visto dal basso Formazioni da spruzzo STRUTTURE BASALI Kandersteg (CH) dentro la cascata!

Dettagli

Simulazione della progressione della cordata

Simulazione della progressione della cordata Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera C.A.I. Lucca Corso di Alpinismo su Neve e Ghiaccio - AG1 2015-2016 Simulazione della progressione della cordata Lucca 02 Febbraio 2016 Massimo Tardelli

Dettagli

Formazione e Meccanismi di Distacco delle Valanghe

Formazione e Meccanismi di Distacco delle Valanghe Formazione e Meccanismi di Distacco delle Valanghe Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2 2 18-22 Gennaio 2010 FMS Villa Cameron Courmayeur (AO) LA CLASSIFICAZIONE DELLE VALANGHE Criteri Possibili

Dettagli

La corda è l attrezzo fondamentale per la pratica dell arrampicata sportiva. Ad essa è affidata la sicurezza dell arrampicatore.

La corda è l attrezzo fondamentale per la pratica dell arrampicata sportiva. Ad essa è affidata la sicurezza dell arrampicatore. LA CORDA La corda è l attrezzo fondamentale per la pratica dell arrampicata sportiva. Ad essa è affidata la sicurezza dell arrampicatore. Le corde attuali sono il frutto di una complessa evoluzione che

Dettagli

Catena dinamica di assicurazione e Materiali

Catena dinamica di assicurazione e Materiali Scuola di Alpinismo Scialpinismo e Arrampicata Libera Cai - Lucca Corso di AR1 2016 Catena dinamica di assicurazione e Materiali Lucca 22 Aprile 2016 Pietro del Frate L essenza dell alpinismo può essere

Dettagli

Preparazione e condotta di una salita

Preparazione e condotta di una salita Preparazione e condotta di una salita Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1 Preparazione e condotta di una salita Pericoli su ghiaccio e misto Pericoli legati al fattore oggettivo

Dettagli

Scuola di Alpinismo Gian Piero Motti

Scuola di Alpinismo Gian Piero Motti Scuola di Alpinismo Gian Piero Motti I nodi e le manovre Maggio 08 Nodi per legarsi nodo delle guide con frizione - 1 Comunemente chiamato "OTTO", è l'unico nodo ritenuto attualmente valido per legarsi

Dettagli

EVAK 500 è esclusivamente riservato ai professionisti che abbiano ricevuto l addestramento richiesto per manovre di soccorso.

EVAK 500 è esclusivamente riservato ai professionisti che abbiano ricevuto l addestramento richiesto per manovre di soccorso. evak 500 argano-paranco a corda a corsa illimitata concepito per operazioni di salvataggio e di evacuazione SOMMARIO Pagina Avvertenze importanti 2 1. Generalità 2 2. Sicurezza 3 3. Installazione 3 4.

Dettagli

Le azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1

Le azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1 Le azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1 Il sisma ha la capacità di: porre in movimento corpi di frana quiescenti, esaltare l evoluzione di frane attive, rendere instabili

Dettagli

13 Corso di Alpinismo di Base - A1. Progressione della Cordata su Ghiaccio

13 Corso di Alpinismo di Base - A1. Progressione della Cordata su Ghiaccio 13 Corso di Alpinismo di Base - A1 Progressione della Cordata su Ghiaccio 1 PREPARAZIONE e SCELTA DELL ITINERARIO Prima della Partenza: Ø Informarsi sulle previsioni del tempo, già una se6mana prima. Ø

Dettagli

La catena di assicurazione

La catena di assicurazione 56 corso di roccia La catena di assicurazione 2 parte relatore: Barbara Ferrario Volo diretto sulla sosta Con la corda bloccata la stessa FdA che si esercita sull alpinista, si esercita anche sulla sosta

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO MURO. Settore tecnico giovanile Squadre Nazionali CLUB ITALIA

FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO MURO. Settore tecnico giovanile Squadre Nazionali CLUB ITALIA FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO MURO Settore tecnico giovanile Squadre Nazionali CLUB ITALIA SCOPI DEL MURO INIBIRE ALCUNE TRAIETTORIE ALL ATTACCANTE ATTACCANTE AVVERSARIO CERCANDO DI RESPINGERLE NEL CAMPO

Dettagli

LA NEVE E LE VALANGHE

LA NEVE E LE VALANGHE 3^LEZIONE INTERVENTO METEOROLOGO LUCA LOMBROSO Il ciclo dell acqua LA NEVE E LE VALANGHE Prima di capire cos è la neve è opportuno approfondire la conoscenza del liquido più comune sulla Terra: l acqua

Dettagli

LlLa valanga non sa che sei un esperto. Andre Roche

LlLa valanga non sa che sei un esperto. Andre Roche LlLa valanga non sa che sei un esperto Andre Roche La neve si forma quando l umidità contenuta nell aria condensa per l abbassamento della temperatura (più l aria è fredda e meno umidità riesce a contenere

Dettagli

Recuperi da crepaccio/parete

Recuperi da crepaccio/parete Recuperi da crepaccio/parete D I seguito vengono presentate le manovre di recupero in crepaccio/parete usate nell ambito dell autosoccorso e alcune nozioni di primo intervento su valanga corredate dalle

Dettagli

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE

LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE Versione 1.0 ARPAV-DRST-SNV-UPPV Settembre 2012 La simbologia utilizzata è finalizzata alla redazione dei bollettini e ai fenomeni

Dettagli

consolidamento moderato: Circa 20 cm di nuova neve su un profilo idrostatico: Possono essere possibili solo piccole valanghe spontanee. Attenzione!: è

consolidamento moderato: Circa 20 cm di nuova neve su un profilo idrostatico: Possono essere possibili solo piccole valanghe spontanee. Attenzione!: è I profili tipo Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 4 7 Aprile 2011 Passo Rolle (TN) buon consolidamento: Profilo di tipo idrostatico con durezze che aumentano lungo la sezione. Non presenta

Dettagli

Club Alpino Italiano Sezione di Treviglio. Attività di Alpinismo Giovanile. i-miei-nodi

Club Alpino Italiano Sezione di Treviglio. Attività di Alpinismo Giovanile. i-miei-nodi Club Alpino Italiano Sezione di Treviglio Attività di Alpinismo Giovanile i-miei-nodi Il nodo semplice 1 1 2 3 Formare un asola con la corda (1). Facendo ruotare in senso orario la corda formare un anello

Dettagli

PROGRESSIONE DELLA CORDATA

PROGRESSIONE DELLA CORDATA CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI SEREGNO SCUOLA DI ALPINISMO RENZO CABIATI FASI DI PROGRESSIONE DELLA CORDATA MARZO 2006 FASI DI PROGRESSIONE DI UNA CORDATA Le note seguenti riportano in maniera schematica

Dettagli

il manto nevoso o neve al suolo: definizione

il manto nevoso o neve al suolo: definizione I CRISTALLI DI NEVE CLASSIFICAZIONE E RICONOSCIMENTO A cura di Daniele Moro Settore Neve e Valanghe Regione FVG CORSO 2a AINEVA SELLA NEVEA 13-17 DICEMBRE 2010 Daniele Moro il manto nevoso o neve al suolo:

Dettagli

ATTIVITA IN MONTAGNA. di Valerio Bozza

ATTIVITA IN MONTAGNA. di Valerio Bozza ATTIVITA IN MONTAGNA di Valerio Bozza Escursionismo Escursionismo Escursionismo è camminare nella natura al di fuori delle strade asfaltate. L escursionismo si svolge quasi sempre in ambiente montano (bassa

Dettagli

Manovre di emergenza. per. Istruttori di Sci Fondo Escursionismo

Manovre di emergenza. per. Istruttori di Sci Fondo Escursionismo Manovre di emergenza per Istruttori di Sci Fondo Escursionismo Sommario Premessa...3 Attrezzatura...3 Corde, cordini e fettucce...3 Corde...3 Cordini...4 Fettucce...4 Moschettoni...4 Manovre di emergenza...5

Dettagli

La catena di assicurazione

La catena di assicurazione 55 corso di roccia La catena di assicurazione Relatore: Alessandro Miot CHE COS È? È l insieme degli elementi che, collegati tra loro, concorrono alla sicurezza della cordata in caso di caduta QUAL E IL

Dettagli

LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA. Corso di formazione

LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA. Corso di formazione LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA Corso di formazione La valutazione del rischio IL FENOMENO DELLA CADUTA Tempo (s) Caduta (m) Velocità (km/h) 0,5 1,3 17,7 0,55 1,5 19,6 0,64 2,0 22,6 1,0 4,9 35,3 1,1

Dettagli

TECNICHE DI RECUPERO DA CREPACCIO

TECNICHE DI RECUPERO DA CREPACCIO CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Sci Alpinismo Scuola Centrale di Alpinismo Scuola Centrale di Sci Alpinismo TECNICHE DI RECUPERO DA CREPACCIO Approvato dalla CNSASA il

Dettagli

In collaborazione con CORSO HEMS FASE INVERNALE

In collaborazione con CORSO HEMS FASE INVERNALE In collaborazione con CORSO HEMS FASE INVERNALE Bolzano-Val Senales 3-7.04.2017 Corso teorico-pratico di soccorso in ambiente impervio per Medici ed Infermieri dei Servizi di Elisoccorso Sanitario Certificato

Dettagli

Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve

Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve Proposte didattiche - anno scolastico 2014-2015 Escursioni e Soggiorni Piemonte e Valle d Aosta AL.MA.TURISMO AMBIENTE Le escursioni possono essere

Dettagli

Professione Chi siamo Un po' di storia La Guida alpina L'Aspirante Guida alpina L'Accompagnatore m.m. La Guida vulcanologica Corsi di formazione

Professione Chi siamo Un po' di storia La Guida alpina L'Aspirante Guida alpina L'Accompagnatore m.m. La Guida vulcanologica Corsi di formazione Professione Chi siamo Un po' di storia La Guida alpina L'Aspirante Guida alpina L'Accompagnatore m.m. La Guida vulcanologica Corsi di formazione Profili professionali Linee Guida Organizzazione Il Collegio

Dettagli

Alcune considerazioni sulle soste in arrampicata

Alcune considerazioni sulle soste in arrampicata Alcune considerazioni sulle soste in arrampicata Si riportano in questa nota alcune considerazioni sulle caratteristiche ed utilizzo delle soste mobili e fisse per uso in arrampicata, focalizzando il discorso

Dettagli

PROGRESSIONE IN CONSERVA

PROGRESSIONE IN CONSERVA PROGRESSIONE IN CONSERVA INTRODUZIONE Considerazioni e regole generali sulla progressione in conserva della cordata La progressione in conserva si attua ogniqualvolta gli alpinisti ritengano il terreno

Dettagli

PROGRESSIONE IN CONSERVA

PROGRESSIONE IN CONSERVA Dispensa informativa sulla PROGRESSIONE IN CONSERVA Nota: questa dispensa e stata realizzata a cura di M.Meroni, A.Manes e L.Castelli ed e frutto sia dell esperienza degli istruttori della Scuola Silvio

Dettagli

Principi fondamentali di

Principi fondamentali di Principi fondamentali di tecnica di ghiaccio a cura di Stefano Cordola (INA) Scuola Intersezionale di Alpinismo e Sci Alpinismo Carlo Giorda Prefazione -ATTRAVERSARE UN GHIACCIAIOtrattenere brevi scivolate

Dettagli

PROGRAMMA SINTETICO DEL CORSO SCUOLE CENTRALI ANTINCENDIO 1 SETTIMANA 08,00-09,30 09,40-11,20 11,30-12,30 12,30-13,30 13,30-15,00 15,10-17,00

PROGRAMMA SINTETICO DEL CORSO SCUOLE CENTRALI ANTINCENDIO 1 SETTIMANA 08,00-09,30 09,40-11,20 11,30-12,30 12,30-13,30 13,30-15,00 15,10-17,00 SAF BASE PROGRAMMA SINTETICO DEL CORSO SCUOLE CENTRALI ANTINCENDIO 1 SETTIMANA 08,00-09,30 09,40-11,20 11,30-12,30 12,30-13,30 13,30-15,00 15,10-17,00 lunedi' obiettivi e programma del corso materiali

Dettagli

TECNICA DI DISCESA NELLO SCI ALPINISMO

TECNICA DI DISCESA NELLO SCI ALPINISMO SINTESI SCHEMATICHE TECNICA DI DISCESA NELLO SCI ALPINISMO Dispensa didattica a cura di A. Fattori La progressione nelle tecniche di Sci alpinismo del CAI PROGRESSIONE TECNICO-DIDATTICA La progressione

Dettagli

CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO. Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera

CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO. Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera CORSO AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO Nivologia 1a parte: Formazione ed evoluzione della neve in atmosfera 1 Indice Generalità Passaggi di stato Diagramma di stato Tensione di vapore Neve in atmosfera

Dettagli

NIVOLOGIA. Servizio Valanghe Italiano

NIVOLOGIA. Servizio Valanghe Italiano NIVOLOGIA Servizio Valanghe Italiano Valutazione del manto nevoso Stratigrafia del manto nevoso Valutazione della stabilità di base Metodi e studio della stabilità STRATIGRAFIA Consiste nel scavare nel

Dettagli

Attrezzatura di MINIMA obbligatoria: come riportato nel campo successivo in un sacchetto personale si dovrà portare il seguente materiale:

Attrezzatura di MINIMA obbligatoria: come riportato nel campo successivo in un sacchetto personale si dovrà portare il seguente materiale: Oggetto SACCHETTO PERSONALE ISL B-01 Attrezzatura di MINIMA obbligatoria: come riportato nel campo successivo in un sacchetto personale si dovrà portare il seguente materiale: - 1 cordino, di diametro

Dettagli

GITA NAZIONALE ACCOMPAGNATORI MONTE ADAMELLO (3539 m)

GITA NAZIONALE ACCOMPAGNATORI MONTE ADAMELLO (3539 m) CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Alpinismo Giovanile Scuola Centrale di Alpinismo Giovanile GITA NAZIONALE ACCOMPAGNATORI MONTE ADAMELLO (3539 m) Alpi Retiche Meridionali (11-13 luglio 2014) -

Dettagli

CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo

CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo La Neve 2 La Neve All interno delle nuvole, si formano i cristalli di neve: le molecole d acqua cedute dalle goccioline si depositano su queste particelle

Dettagli

Il fattore di caduta H _ altezza _ di _ caduta Fattore _ di _ caduta = L _ lunghezza _ di _ corda

Il fattore di caduta H _ altezza _ di _ caduta Fattore _ di _ caduta = L _ lunghezza _ di _ corda Il fattore di caduta Fattore _ di _ caduta = H _ altezza _ di _ caduta L _ lunghezza _ di _ corda Il nostro obiettivo è sempre quello di ridurre il più possibile il FATTORE DI CADUTA H _ altezza _ di _

Dettagli

DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA

DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA 1. GRADO DI PERICOLO Assenza neve Informazioni insufficienti. Debole Moderato Marcato Molto e Forte pericolo di Aumento del pericolo durante il giorno 2. ESPOSIZIONI

Dettagli

CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo

CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo Valanga = massa di neve, piccola o grande che sia, in movimento lungo un pendio (definizione AINEVA). A. La zona di distacco è il luogo dove prende

Dettagli

CENNI DI TECNICHE D ARMO

CENNI DI TECNICHE D ARMO CENNI DI TECNICHE D ARMO a cura di Giovanni Ferrarese Gruppo Speleologico Padovano CAI COLLEGAMENTO DI PIU ANCORAGGI IN PARALLELO carico distribuito sugli ancoraggi attacco in mezzo ai due ancoraggi attacco

Dettagli

Resoconto Tecnico sull Esercitazione di Recupero da Crepaccio 2007 e Paranco Mezzo Poldo con Piastrina in versione Focolaccia Premessa

Resoconto Tecnico sull Esercitazione di Recupero da Crepaccio 2007 e Paranco Mezzo Poldo con Piastrina in versione Focolaccia Premessa 1 Resoconto Tecnico sull Esercitazione di Recupero da Crepaccio 2007 e Paranco Mezzo Poldo con Piastrina in versione Focolaccia A cura del coordinatore Lorenzo Martinelli Premessa Sulla base dei programmi

Dettagli

PROGRESSIONE IN FERRATA CON MINORI UTILIZZO DEL KIT DA FERRATA MONORAMO. Scuola AG - VFG Aggiornamento AAG Arco 25-26 maggio 2013

PROGRESSIONE IN FERRATA CON MINORI UTILIZZO DEL KIT DA FERRATA MONORAMO. Scuola AG - VFG Aggiornamento AAG Arco 25-26 maggio 2013 PROGRESSIONE IN CON MINORI UTILIZZO DEL KIT DA MONORAMO Scuola AG - VFG Aggiornamento AAG Arco 25-26 maggio 2013 PROGRESSIONE IN CON OBIETTIVI DELL AGGIORNAMENTO: MINORI Presentare le tecniche di progressione

Dettagli

Parte 2: Casi analizzati, considerazioni e proposte

Parte 2: Casi analizzati, considerazioni e proposte Soste - Tipologie di soste in parete a confronto Parte 2: Casi analizzati, considerazioni e proposte V. Bedogni 1, G. Bressan 1, C. Melchiorri 1,2, C. Zanantoni 1 1 - C S M T, 2 - S C A Casi analizzati

Dettagli

Mammut Safety tour Neve e valanghe

Mammut Safety tour Neve e valanghe Mammut Safety tour Neve e valanghe Nikita Uboldi Guida alpina diplomata Lugano 10.11.2016 Filmato 1 Filmato 2 Parete Est del Monte Rosa 01 maggio 2009 1 I fattori nel pericolo valanghe Nuova neve Vento

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO. Commissione Centrale Escursionismo. SCE - Scuola Centrale di Escursionismo MANUALE DIDATTICA MODULO EEA

CLUB ALPINO ITALIANO. Commissione Centrale Escursionismo. SCE - Scuola Centrale di Escursionismo MANUALE DIDATTICA MODULO EEA CLUB ALPINO ITALIANO Commissione Centrale Escursionismo SCE - Scuola Centrale di Escursionismo MANUALE DIDATTICA MODULO EEA SCE Manuale didattica per modulo EEA rev. 00 01-05-2015 pagina 1 di 33 PREMESSA

Dettagli

TECNICA D ACCESSO SU TRALICCIO CON CORDA

TECNICA D ACCESSO SU TRALICCIO CON CORDA Il traliccio di arrampicata è costituito da due torri aventi altezza di 6 metri. Questi sono formati da vari elementi metallici e collegati tra loro mediante perni e/o bulloni e staffe. All interno delle

Dettagli

3Tecniche di ESEMPIO. soccorso improvvisate COMPENDIO DEL SOCCORSO ALPINO

3Tecniche di ESEMPIO. soccorso improvvisate COMPENDIO DEL SOCCORSO ALPINO 3Tecniche di soccorso improvvisate COMENDIO DE SOCCORSO AINO COMENDIO DE SOCCORSO AINO Edizioni Soccorso Alpino Svizzero 2 a edizione 2013 Una fondazione di Club Alpino Svizzero CAS Club Alpin Suisse Schweizer

Dettagli

MANOVRE IN SOSTA MONOTIRI. Scuola di alpinismo e arrampicata Gianni Calcagno, Finale Ligure

MANOVRE IN SOSTA MONOTIRI. Scuola di alpinismo e arrampicata Gianni Calcagno, Finale Ligure MANOVRE IN SOSTA MONOTIRI sequenze di operazioni da effettuare per calarsi alla fine di un MONOTIRO secondo la tipologia della SOSTA MATERIALE OCCORRENTE un rinvio un anello di fettuccia o cordino in kevlar

Dettagli

CORSO HEMS 2016 VENETO

CORSO HEMS 2016 VENETO In collaborazione con CORSO HEMS 2016 VENETO Corso teorico-pratico di soccorso in ambiente impervio per Medici ed Infermieri dei Servizi di Elisoccorso Sanitario Tre Cime di Lavaredo (BL), 14 18 MARZO

Dettagli