INTRODUZIONE p. 1 IL FENOMENO DISCRIMINATORIO NEI LUOGHI DI LAVORO
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1 INDICE INTRODUZIONE p. 1 PARTE I: IL FENOMENO DISCRIMINATORIO NEI LUOGHI DI LAVORO La discriminazione sul posto di lavoro: le prospettive del decreto 9 luglio 2003 n ) Time for equality at work: un rapporto dell Oil sui nuovi abusi del terzo millennio p. 4 2) Il decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 216: una normativa trabocchetto p. 6 3) L Unione Europea: un impegno costante nella lotta alla discriminazione sul lavoro p. 23 PARTE II: LE CAUSE DEL FENOMENO DISCRIMINATORIO La discriminazione per orientamento sessuale SEZIONE I: Parità e pari opportunità fra uomini e donne 1) Il lavoro femminile: discriminazione diretta e indiretta p. 29 2) La parità nel mondo della politica p. 37 3) Quadro normativo p. 40 4) Gli organismi di parità p. 46 4a) Il Comitato Nazionale di Parità p. 50 4b) La Consigliera di Parità e la Rete delle Consigliere di Parità p. 52 4c) La Commissione per le Pari Opportunità tra uomini e donne p. 60 4d) Analisi quantitativa della presenza di organismi di parità sul territorio nazionale p. 64 I
2 5) Le azioni positive p. 66 6) Azioni positive per l imprenditoria femminile: la legge n. 215/92 p. 73 6a) Mentoring: un nuovo modo per fare carriera p. 77 6b) Donne e informatica p. 78 7) La conciliazione tra vita di lavoro e responsabilità di cura p. 80 7a) Asili nido e micro-nidi nei luoghi di lavoro p. 82 7b) Congedi p. 86 8) L uso del tempo p. 95 9) Lo sviluppo delle competenze personali p ) Il ruolo della flessibilità nell occupazione femminile e il telelavoro p ) Cenni sulle politiche di parità e di pari opportunità in Francia p ) Cenni sulle politiche di parità e di pari opportunità in Gran Bretagna p ) Politiche comunitarie per la parità tra uomini e donne p. 113 SEZIONE II: La discriminazione per orientamento sessuale diverso da quello etero 1) Analisi quantitativa del fenomeno discriminatorio e quadro normativo p ) Il decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 216: un decreto trappola p ) L esperienza svedese p ) I progetti comunitari p ) ILGA: un ruolo importante nella lotta alla discriminazione sul lavoro di GLBT 6) I progetti dell Arcigay nell ambito della lotta alla discriminazione nel mondo del lavoro di GLBT p. 148 p. 151 II
3 CAPITOLO II: La discriminazione dei portatori di handicap 1) L inserimento e l integrazione lavorativa dei disabili: una sfida sempre attuale nel panorama sociale nazionale ed internazionale 2) Gli slanci ambiziosi ed i limiti nella disciplina del collocamento mirato dei disabili 3) L inserimento e l integrazione lavorativa del disabile nel decreto 9 luglio 2003 n. 216: una normativa senza prospettive 4) La lotta alla discriminazione dei disabili nel panorama della normativa nazionale degli stati europei p. 155 p. 163 p. 182 p. 187 CAPITOLO III: La discriminazione per età 1) La discriminazione per età: i lavori senza mestiere dei giovani e l esclusione degli over 45 p ) La discriminazione per età: un fenomeno da arginare p ) L esperienza della Gran Bretagna p. 199 CAPITOLO IV: La discriminazione per motivi razziali 1) Il lavoro degli immigrati e le sue problematiche in un quadro di soprusi e discriminazioni 2) Dal Testo Unico sull immigrazione alla legge Bossi-Fini: la difficile integrazione dell immigrato nel panorama legislativo nazionale 3) Parità di trattamento indipendentemente dalla razza e dall origine etnica nel decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 215 p. 206 p. 210 p. 220 CAPITOLOV La discriminazione per religione 1) L incidenza del fattore religioso nei rapporti di lavoro: il divieto di p. 227 discriminazione nelle fonti normative internazionali, comunitarie e nazionali 2) Una legge specifica al di là delle Intese p. 234 III
4 3) L occupazione degli immigrati musulmani in un panorama di paura dell islamico p. 241 CAPITOLO VI: La discriminazione per convinzioni personali 1) Premessa p ) La discriminazione per motivi politici e sindacali: slanci positivi e limiti dalla legislazione vigente dello Statuto dei Lavoratori al decreto legislativo 9 luglio 2003 n ) La necessità di una specifica tutela attiva delle discriminazioni per motivi politici e sindacali 4) Le organizzazioni di tendenza fra deroghe al divieto di discriminazione e tutela della libertà ideologica del lavoratore p. 245 p. 256 p. 260 CAPITOLO VII: Altre cause di discriminazione non tipizzate SEZIONE I: La discriminazione dei lavoratori atipici e la discriminazione di tipo orizzontale o verticale-dimensionale tra i lavoratori impiegati nelle imprese 1) Lavoro atipico: un ipotesi di flessibilità o di discriminazione? p ) Diritti e ammortizzatori sociali per i lavoratori delle imprese sopra e sotto la soglia dei 15 dipendenti: omogeneità e differenze di trattamento p. 271 SEZIONE II: La discriminazione di detenuti ed ex detenuti 1) Premessa p ) Il fenomeno discriminatorio nell inserimento lavorativo di soggetti aventi p. 278 precedenti giudiziari 3) La legislazione in merito all inserimento lavorativo dei detenuti ed ex p. 283 detenuti: il ruolo delle aziende pubbliche e private 4) La legge 381/91 e le cooperative sociali p. 285 IV
5 5) I servizi di inserimento lavorativo: la complessità dell azione dell inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti 6) L inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti: progetti locali e transnazionali p. 292 p. 296 SEZIONE III: La discriminazione per motivi di lingua 1) Discriminazione per motivi di lingua e progressione nella carriera p. 300 SEZIONE IV: La tutela dei lavoratori tossicodipendenti, sieropositivi e affetti da virus HIV 1) La tutela del lavoratore tossicodipendente nel D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 p ) Ubriachezza e dipendenza dall alcol del lavoratore come causa di p. 310 discriminazione nei luoghi di lavoro 3) L infezione da virus HIV ed il rapporto di lavoro p. 311 PARTE III: LE MODALITA DEL FENOMENO DISCRIMINATORIO NEI LUOGHI DI LAVORO La discriminazione sul lavoro e le sue modalità di esplicazione 1) Le modalità di esplicazione della discriminazione sul posto di lavoro alla p. 317 luce del decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 216 tra ambiziosi slanci e limiti 2) Le varie modalità di esplicazione del fenomeno discriminatorio nei luoghi p. 320 di lavoro 2a) Determinazione qualitativa della prestazione di lavoro: abuso di diritto p. 321 nell esercizio dello ius variandi da parte del datore nell attribuzione di mansioni al lavoratore 2b) Le disparità retributive come modalità discriminatoria sui luoghi di lavoro p c) Condizioni di lavoro e fenomeni discriminatori p d) I limiti al potere disciplinare e di controllo del datore di lavoro p. 328 V
6 2e) La molestia sessuale p f) Il licenziamento discriminatorio p g) Forme di discriminazione nel pubblico impiego p ) Il mobbing come fase finale ed estrema del fenomeno discriminatorio p. 342 PARTE IV: I RIMEDI AL FENOMENO DISCRIMINATORIO Le soluzioni giudiziali e non giudiziali delle controversie in tema di discriminazione sul posto di lavoro 1) Premessa p ) I limiti del decreto 9 luglio 2003 n. 216 in tema di tutela giurisdizionale dei diritti a cospetto della direttiva comunitaria 78/2000 3) La tutela processuale della parità tra donne e uomini dopo il D.Lgs. del 23 maggio 2000 n. 196 alla luce del decreto 216/2003 4) Le garanzie contro le discriminazioni sul lavoro per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi nel Testo Unico inerente la disciplina dell immigrazione e della condizione dello straniero 5) La generica depenalizzazione delle fattispecie sanzionatorie nella legge 68/99 in materia di norme per il diritto al lavoro dei disabili 6) L art. 28 dello Statuto dei Lavoratori quale strumento specifico di repressione della condotta antisindacale 7) Le soluzioni non giudiziali delle controversie in tema di parità di trattamento come rimedio alternativo alle procedure giudiziali p. 348 p. 356 p. 363 p. 366 p. 368 p. 373 CONCLUSIONI p. 377 APPENDICE BIBLIOGRAFICA p. 381 VI
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