SOLO FANGO. pag I tagli fanno male ma piangersi addosso non serve. Apriamo a sponsor privati per la cultura (intervista a pag.

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1 Periodico leggi www. di Umbria politica Left e cultura.it - news a cura aggiornate di 24 ore - distribuzione gratuita - numero 3 - luglio www. Con emozione, con emozione altissima tutti i giorni quotidiano online aggiornato 24 ore su 24 SOLO FANGO La Presidente della Giunta regionale si difende dalle accuse di coinvolgimento nel caso Enac Attestati di solidarietà non solo dalle istituzioni ma anche dalla rete. Nessuno ha mai espresso dubbi sulla mia trasparenza di amministratore e persona pag. 6-7 I tagli fanno male ma piangersi addosso non serve. Apriamo a sponsor privati per la cultura (intervista a pag. 8-9) SPECIALE SALUTE / Odontoiatria e come far fronte al caro dentista (pag. 8-9)

2 2 Rubriche e analisi fatte in casa leggi www. - news aggiornate 24 ore Territori e diritti 3 Le pagelle di Ciuenlai E dopo il referendum... la cauzione sulla bolletta dell acqua Pd creativo 1 - Alla direzione del Pd. si sono inventati la presunzione di innocenza a tempo. Dopo una certa data l imputato comincia a puzzare e deve farsi da parte. Si vocifera che Bottini sia stato segretamente incaricato di controllare, come per i prodotti da frigorifero, il rispetto delle date di scadenza. Da allora dice che Chianella si sia gasato e si stia preparando ad seguire le eventuali sentenze. Travestito da commissario del popolo e con il foglio delle dimissioni in mano, sarebbe stato visto aggirarsi intorno alle case degli inquisiti, che avrebbero risposto sbarrando porte e finestre e comunicando alla famiglia : se suonano, sono in Burundi. 8 e mezzo a pane (senza amore) e fantasia Pd creativo 2 - Oltre alla presunta innocenza a tempo c è anche il passo indietro con risarcimento. Cioè lasci l incarico e se, a babo morto, scoprono che eri innocente, hai diritto ad un milione di scuse, a un botto di pacche sulle spalle e a un giretto riparatorio nel tuo ex ufficio, che nel frattempo è stato occupato da un altro. Li chiamano passi indietro, ma assomigliano tanto ai salti mortali. 3 Katiuscia Marini Dice che di fronte agli incalzanti attacchi di Brega e soci sia scoppiata in lacrime. Ma come è umana lei!. 8 Giuseppe Lomurno Firma uno storico Patto Perugia Monteprandone. La località, detta e n duè?, nonostante le apparenze, è conosciuta, amata e stimata dai cittadini del capoluogo, che, secondo un recente sondaggio, tengono una sua foto panoramica (alcuni anche due) in tutte le stanze. Lo scopo, secondo indiscrezioni di palazzo, è valorizzare la figura religiosa di San Giacomo della Marca e così aggiungere un pretendente (in quota Idv) alla lista di attesa dello statuto regionale. 5 meno meno Franco Parlavecchio Dopo le riunioni in palestra lancia la cena con i membri della segreteria e magari gli amministratori nella veste dei Ripartire dalla saggezza dei Beni Comuni Acqua, ambiente e territorio: a quando una gestione sotto la responsabilità dei cittadini? Il tema dei beni comuni non è certamente nuovo. Nuova è invece l attenzione di cui negli ultimi tempi hanno ricominciato a godere, tornando alla ribalta con la questione acqua e le campagne referendarie. Bene, anzi benissimo, perché c è proprio bisogno che si torni a discutere dei beni comuni in quanto diritti fondamentali ma anche e soprattutto perché la gestione dei beni comuni riguarda il governo del mondo. E allora, non solo di acqua si parla. Dire Beni Comuni vuol dire occuparsi di sopravvivenza e sostenibilità, conoscenza ed uguaglianza, acqua, aria, mare e via discorrendo. In una parola beni comuni come unica possibilità di sopravvivenza del pianeta, nell interesse delle generazioni che verranno. Occuparsene, visto lo stato delle cose, non è mera filosofia, ma una necessità impellente. Raccogliamo quindi la sfida e ripartiamo dall essenzialità dei beni comuni, a livello locale come pure a livello globale. Per far ciò è necessaria una riflessione approfondita. Vediamo, quindi, di capire meglio di cosa stiamo parlando. Il termine Bene Comune è riferibile a diversi concetti, è un termine che ha a che vedere con la filosofia, l etica, la politica, la religione, la giurisprudenza. San Tommaso d Aquino sosteneva che il bene comune è anche il fine comune. E un bene materiale, ma anche immateriale che può essere utilizzato da tutti. E una forma diversa del possedere, sono beni a titolarità diffusa, chiunque deve poter accedere e nessuno può pretenderne l esclusività. Sono beni che soddisfano bisogni primari e quindi ne va salvaguardata la permanenza nel tempo. In quanto tali, devono restare fuori dalle logiche del mercato e del profitto. Scegliere una società dei Beni Comuni, vuol dire optare per una visione del mondo profondamente diversa da quella imposta negli ultimi quarant anni. Vuol dire scegliere per il camerieri. La cosa non è nuova, fu tentata (e immediatamente soppressa) alla fine degli anni 70. Ad un amministratore socialista successe uno spiacevole incidente. Una signora alla quale stava servendo le tagliatelle, gli domandò ingenuamente : ma l assessore non mangia?. E dalla tavolata si levò alto un coro magna, magna... 6 un po demagogico, ma almeno ci prova. Claudia Travicelli afferma : Chi ha distrutto il Pd vada a casa. Giusto e quando tocca a lei, chiudete a dieci mandate e buttate via la chiave. 4 Acqua Il referendum ha cambiato le cose. Per esempio la bolletta è diventata subito diversa. Non è stato tolto il famoso 7%, ma è stato aggiunto l aumento del deposito cauzionale, per tutelarsi dai ritardatari e dai morosi. A domanda sembra che gli interessati abbiano risposto che non è per fare un dispetto all utenza, ma solo per contestare le teorie dei Maja. Perché abbassare la bolletta sarebbe stata la fine del mondo. 1 e mezzo a Umbria acque che ha abbondantemente raggiunto e superato il quorum del referendum popolare sull antipatia. due Mostre C è la biennale a Montone. Adesso quella di Venezia trema. Enel In un convegno l ente ha fatto sapere che le sue prestazioni in Umbria sono eccellenti e le interruzioni del servizio non superano i 30 minuti. A conferma della notizia il giorno dopo mezza Perugia è rimasta al buio per oltre due ore e la notte dopo per sei ore. Sarà per questo che a Piazza Italia sono ricomparse le lampade ad olio. Fanno parte del piano per le energie alternative : quando manca la luce si va a carburo. Futuristi 3 Cani I cani senza medaglietta sono in aumento. In Umbria si segnalano 26 mila randagi per strada e un numero imprecisato di cani sciolti dentro i partiti. primato del vivere insieme a fronte della logica della sopravvivenza individuale. Vuol dire prendere in seria considerazione la possibilità di una decrescita felice, per dirla con Latouche. La salvaguardia e la promozione dei Beni Comuni come la terra, l aria, l acqua, l energia solare, la salute, l educazione, la pace, significa inoltre assumere come valore fondante la centralità dell altro come bene comune insostituibile. Intendendo altro non solo come essere umano, ma anche come elemento del mondo naturale. Se assumiamo quanto detto sui beni comuni come un possibile Manifesto per il Futuro bisognerà anche tener conto del valore dei Beni Comuni. Si tratta di un valore di utilità sociale ed umana, non monetizzabile. Devono cioè restare fuori dalle logiche di mercato. Quindi c è bisogno di una demanializzazione dei beni comuni. C è bisogno che lo Stato si riappropri dei benefici e dei costi dei Beni Comuni. Poiché, in questo caso, gratuità non vuol dire costo zero. Vuol dire invece che i costi vanno sostenuti dalla collettività attraverso la spesa pubblica, finanziata dalla fiscalità generale. Una grande conquista sociale del passato fu il principio della gratuità dell accesso e dell uso dei beni essenziali ed insostituibili per la vita, grazie alla copertura comune dei loro costi secondo principi di giustizia, solidarietà e responsabilità. Le socialdemocrazie del nord Europa insegnano. Una società efficace considera il Bene Comune come un valore e non come un problema. In questo senso una riflessione sulla fine che hanno fatto l educazione e la cultura nel nostro paese non guasterebbe. In effetti nel nostro paese, o per meglio dire con l attuale governo, si guarda ben poco all interesse generale, o all utilità collettiva in funzione di principi fondamentali come uguaglianza, giustizia e solidarietà. Ed in questo contesto non c è più spazio né funzione per i Beni Comuni pubblici. L impresa Dalla Green Economy alla Blue Economy La straordinaria vittoria dei Si ai referendum del 12 e del 13 giugno impone una riflessione profonda e non solo per i contraccolpi politici relativi all azione del governo Berlusconi. Il raggiungimento del quorum infatti, con oltre il 90% dei SI, rappresenta una decisa inversione di tendenza verso un modello sociale e di sviluppo economico alternativo. Anche in Umbria, così come nella provincia di Perugia, la percentuale di votanti si attesta al di sopra del 59,2%. Continuare a far finta che niente sia accaduto sarebbe folle soprattutto in una fase come quella che anche il nostro Paese sta attraversando, caratterizzata da una crisi economica che obbliga alla ricerca di vie di uscita per evitare una vera e propria crisi sociale di cui cominciano ad avvertirsi segnali preoccupanti. La sbandata sul rilancio del nucleare e la manovra, contestata anche da parte del centrodestra, per attribuire rilevanza economica all acqua vengono rimandate al mittente dai cittadini. Per quanto attiene al primo tema non occorreva il disastro di Fukushima per convincerci della pericolosità di un modello di produzione energetico che, stante la mancanza di sicurezza delle tecnologie utilizzate, pone l insoluto problema di stoccaggio delle scorie radioattive. L altro quesito invece ha posto con forza il problema del ruolo del pubblico nella gestione del bene acqua, un bene comune, forse il più importante, che deve essere sottratto alle logiche del mercato e delle privatizzazioni. I poteri forti stanno già muovendo i primi passi per aggirare l esito referendario per questo tutte le forze che vi hanno contribuito non debbono abbassare la guardia. Ma questo non basta. Riemerge con forza l esigenza di un fronte unitario, una vera e propria costituente, per la difesa dei beni comuni, dall ambiente ai diritti, alla qualità delle relazioni sociali contro la mercificazione del lavoro, dei servizi, della sanità, dei saperi e dei territori. Dalla costituente possiamo ripartire per ripensare il modello di sviluppo in un ottica che coniughi produzione, redistribuzione e salvaguardia dell ambiente. Il tema della Green economy è ormai entrato nel dibattito politico e istituzionale mondiale ma già sembra essere stato soppiantato dalla cosiddetta Blue economy. È questa la sfida lanciata dall economista e imprenditore Gunter Pauli nel suo libro, appunto, Blue economy. Secondo il suo ideatore, ispirandosi alla perfezione della natura, è possibile aprire la strada ad un sistema economico completamente nuovo, più sostenibile, più conveniente dal punto di vista economico e anche più equo. Risultato: 100 milioni di posti di lavoro in 10 anni, concrete opportunità imprenditoriali per piccole o grandi imprese, una via d uscita dalla crisi economica e anche un nuovo modo di comprendere e tutelare la natura. Diversamente dalla Green economy, la Blue economy non richiede alle aziende di investire di più per salvare l ambiente. Anzi, con minore impiego di capitali, è in grado di creare maggiori flussi di reddito e di costruire al tempo stesso capitale sociale. Utopia? Lo stesso Pauli in un intervista ha dichiarato: L impegno e la partecipazione dei cittadini è ciò che cambierà le regole del gioco e che influenzerà un vero mutamento quello stesso impegno e quella partecipazione che hanno consentito la vittoria, insperata per molti dei Si ai referendum. è il modello assunto per il governo dello stato. Se si parla di governance che sia dell educazione, dei beni naturali, della salute facciamo attenzione, si tratta di una pirateria strutturale, un esproprio legalizzato dei beni comuni, della giustizia e della democrazia (Riccardo Petrella, Economia-Internazionale 9/06/11). I politici, gli amministratori che condividono la centralità dei Beni Comuni hanno il dovere di sostenere il ruolo fondamentale della partecipazione dei cittadini e della responsabilità condivisa. Una società per funzionare bene deve poggiarsi sul pilone della reale partecipazione dei cittadini al governo della res publica (R.P.). La campagna per l acqua pubblica ne è esempio lampante. Cittadini che vogliono partecipare, che chiedono un pubblico efficace, equo e trasparente. Cittadini che pretendono di giocare un ruolo attivo ed essenziale. Cittadini che chiedono di ri-cittadinare la città del vivere insieme, vanno presi in considerazione. Vogliamo ripartire da qui, dai Beni Comuni, essenziali ed insostituibili per la vita, cui corrispondono diritti e doveri individuali e collettivi. Ripartire dalle ricchezze comuni che possono esser messe al servizio del diritto ad una vita decente per tutti, prendendo ciascuno la propria quota di responsabilità. Ed andiamo oltre. Estendiamo il concetto di Beni Comuni a nuovi beni fondamentali. Inseriamo l accesso alla rete, come partecipazione alla res publica e lavoriamo per il reddito minimo garantito come garanzia di vita decente e sociale, per tutti, occupati o meno che siano. Lanciamo da subito una sfida. Non disperdiamo il patrimonio dei comitati per l acqua, apriamo una Costituente dei Beni Comuni. - Cinzia Conte - - Andrea Caprini - PRESTITO D ONORE AL VIA Finanziamenti agevolati per le famiglie Perugia - Microcredito senza interessi con le garanzie messe a disposizione dal Comune di Perugia e dalla finanziaria regionale Gepafim nei confronti delle banche convenzionate. E questo il messaggio sociale che l assessore comunale, Andrea Cernicchi, dal primo luglio scorso sta facendo circolare in tutte le famiglie residenti a Perugia. Con il nuovo progetto infatti di prestito d onore si mettono a disposizione dei fondi dei cittadini a rischio usura o con un reddito mediobasso. Una formula di microcredito assegni da mille euro fino a 10 mila: questa è la media non ufficiale per cercare di coprire qualche falla pericolosa e improvvisa che si è aperta sulla barca della famiglia perugina, costretta a navigare già nelle acque tempestose delle crisi internazionale. Il fondo - spiega l assessore alle Politiche Sociali, Andrea Cernicchi - favorirà l accesso al microcredito e contemporaneamente sarà un utile strumento per contrastare fenomeni di usura. Inoltre, come previsto nella informativa, si promuovono forme di sostegno ai nuclei familiari che sono vulnerabili e più esposti al disagio e al rischio di povertà. Si tratta di strumenti concreti a sostegno delle persone più disagiate che vanno a integrarsi ad altri provvedimenti attivati in precedenza dal Comune, come la concessione di contributi economici a rimborso dei costi della Tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tia) per famiglie numerose, e a rimborso dei costi sostenuti per le badanti. Prestiti e motivazioni Secondo il bando sul prestito d onore, il finanziamento è finalizzata a far fronte ad un caso ristretto di casi che devono essere; nascita o adozione di un figli; spese per il ricongiungimento familiare; situazioni legate alla malattia o al decesso di un membro del nucleo familiare, ove per nucleo familiare si intende quanto risulta dalla stato di famiglia anagrafico; spese ricollegabili a situazioni o processi di scomposizione familiare, quali separazione. E ancora: divorzio o trasferimento di un componente del nucleo familiare; spese per traslochi, cambiamenti di alloggi e stipula del contratto di affitto; spese per l istruzione primaria, secondaria ed universitaria dei figli; spese relative alla formazione e all aggiornamento professionale. Come ottenerlo Per ottenere il prestito d onore è necessario non avere una situazione debitoria compromessa troppi prestiti attivati o cattivi pagatori ma bisogna dimostrare di possedere almeno un reddito che garantisca in un lasso di tempo preciso che sceglierà il cittadino di poter restituire le rate senza interessi. Nella domanda che si può già inviare fino al 30 dicembre bisogna anche allegare preventivo, impegno di spesa e altre documentazioni (anche di natura sanitaria) sulla spese o finalità per il quale si vuole accedere al micro-credito istituzionale: nucleo familiare costituito risultante da stato di famiglia anagrafico, richiedente in affitto e non proprietario di altri) di impegnarsi a presentare la documentazione comprovante la temporanea e contingente difficoltà economica e l onere finanziario della spesa da sostenere, di cui all art. 3 della L.R. 25/ Nicola Bossi - In Val di Susa l esasperazione per la Tav aumenta Ma la Val di Susa si impose all attenzione della guerra partigiana anche perché in quella zona i ribelli passarono subito all attacco in grande stile contro il nemico occupante che rispose attuando la politica repressiva dei rastrellamenti in nessuna altra zona si compirono tanti e così gravi atti di sabotaggio, grandi e piccoli, fortunati o mancati, fin dagli stessi primi giorni della lotta di liberazione nazionale, onde i tedeschi s accanirono con particolare rabbia contro la valle, compirono continue puntate e incessanti rastrellamenti, (LA 17a BRIGATA GARIBALDI FELICE CIMA STORIA DI UNA FORMAZIONE PARTIGIANA). La Resistenza fa parte della storia civile e morale dei valligiani, che difendevano la propria terra ieri dalla barbarie nazifascista e oggi dalla speculazione capitalista (che a ben guardare hanno molto in comune). Nulla di nuovo sotto il sole, a fare le spese delle crisi globale sono sempre i soliti, le lavoratrici e i lavoratori, sui quali si vorrebbe scaricare l intero peso di una restaurazione che fagocita sul suo cammino territori e comunità con avida indifferenza. Al cantiere il Governo fa le prove generali della repressione che annuncia per l autunno, e le forze dell ordine non risparmiano lacrimogeni a profusione sparati ad altezza d uomo e sassaiole dal cavalcavia sui manifestanti. A dieci anni da Genova la risposta alla pensiero critico rimane la stessa, con una differenza fondamentale nel quadro politico generale: mentre ai tempi del movimento no global insieme ai movimenti, oltre ai comunisti c era una vasta area che comprendeva riformisti di sinistra e una larga parte del sindacato, oggi il bipolarismo degli affari fa valere tutto il suo peso e dal PD a Sel, passando per l imbarazzante silenzio della CGIL (escluse le aree di sinistra), tutti sembrano uniformarsi alla religione del profitto. Ma la resistenza di questa valle, oggi, ci dice molto di più: ci racconta una storia collettiva che dobbiamo mettere nero su bianco, attraversando strade, piazze, scuole e fabbriche, la storia della resistenza del ventunesimo secolo per la costruzione di un fronte unitario e dei beni comuni. Il referendum sull acqua è tutt altro della fine di un cammino, è l inizio di una lunga marcia per la riappropriazione popolare e democratica dei beni comuni, a cominciare dal lavoro come dispiegamento della dignità individuale e collettiva, passando per la cultura e la tutela del welfare. Da Pomigliano a Mirafiori, dai tetti della Sapienza alle mille facoltà occupate, dall acqua alla Val di Susa, passando per le rivolte nel nord Africa e gli scioperi che, nel silenzio dei media di regime, sconvolgono la nostra Europa, il grido è uno solo: la lotta dei popoli contro la perversione capitalista del profitto e dello sfruttamento. Lasciamo ad altri le elucubrazioni sui fantomatici black-blok che saltano fuori alla bisogna ogni qual volta la rabbia popolare diventa incontrollabile, nessun black-blok, nessun sovversivo, ma gente normale, donne e uomini, lavoratrici e lavoratori, studenti e disoccupati ormai esasperati da una crisi dalla quale non si vede via d uscita e che le ricette del capitalismo neoliberista non fanno altro che inasprire. - Oscar Monaco - ACQUA PUBBLICA Con 5 centesimi bevi acqua gassata A Pian di Massiano La rivoluzione Perugia - Non sarà un duro colpo ai signori delle acqua minerali che hanno aumentato nel 2010 il loro fatturato del 2 per cento, ma la nuova fontanella di acqua minerale natura e gassata di Pian di Massiano inaugurato lo scorso 9 luglio è una valida alternativa ad un modello economico e culturale che ha fatto di un bene pubblico, un profitto esasperato. Ed ecco dunque che i cittadini di Perugia possono prendersi la loro acqua gassata direttamente da una fontanella gestita da Umbra Acque, società che dopo il referendum dovrà rinforzare la parte dei soci pubblici. Il sistema è facile Con 5 centesimi si possono prendere un litro e mezzo di acqua gassata purissima. L oro bianco arriva a Pian di Massiano direttamente dalle fonti dell Appennino di Nocera Umbra. Il risparmio per le famiglie è molto alto: sul mercato privato il costo medio di 6 bottiglie è 1,80 euro contro i 30 centesimi per lo stesso quantitativo da prelevare a Pian di Massiano. Ma Il maggior beneficio dal punto di vista ambientale sarà senza dubbio legato alla mancata immissione nell ambiente delle bottiglie di plastica con un notevole beneficio anche per quanto riguarda i mancati costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Entusiasta l assessore all Ambiente del Comune di Perugia Lorena Pesaresi: Il cittadino otterrà un risparmio sull acquisto delle acque minerali in bottiglia e offrirà un aiuto all ambiente. Meno bottiglie significano, Resina, frazione della zona nord di Perugia, nata sulle rive del Tevere, da sempre importante risorsa per il territorio. Ma a volte anche fonte di disgrazia. In questo caso non per le esondazioni, ma per i sedimenti depositati nel corso dei secoli. Sabbia e ghiaia che fanno gola alla Piselli Cave, che ha chiesto al Comune l accertamento del giacimento di cava in un terreno in località La Nave, per poter poi iniziare l attività estrattiva. Che si presume redditizia, anche se sui numeri non c è accordo: chi parla di 8 ettari e 300mila metri cubi da estrarre (il Comune), chi di 23 ettari e milioni di metri cubi (il comitato No cava). Ma l accordo non manca solo sui numeri. I cittadini di Resina, ma anche quelli limitrofi di Solfagnano e Ponte Pattoli, hanno levato un sonoro no nei confronti dell amministrazione comunale, che si preparava a dare via libera alla società Piselli, sulla base del fatto che ci si trovava di fronte alla domanda di riattivazione di una cava dismessa (caso previsto dalla legge regionale per iniziare attività estrattiva). Elemento contestato fortemente dal comitato, che sottolinea come nei campi di località La Nave non infatti, meno rifiuti e meno emissioni di CO2 in atmosfera dovute alla trasformazione di derivati dal petrolio. I risultati in Umbria Testimoniano uno straordinario successo, al di là di ogni più rosea previsione i risultati delle prime due fontane di acqua pubblica gasata inaugurate a Foligno e Spoleto il 4 maggio In 44 giorni sono già stati erogati litri di acqua. Le due fontane hanno permesso il risparmio di bottiglie di plastica, di Kwh di energia e litri di acqua non utilizzata per la loro produzione, senza considerare che non sono state immesse in atmosfera ben 11,8 tonnellate di CO2. Detersivi alla spina I dispenser di detersivi già installati in 8 supermercati del territorio hanno permesso la vendita di litri di detersivo e la ricarica di flaconi. La mancata produzione dei flaconi ricaricati ha permesso di non utilizzare 2 tonnellate di plastica e 1,12 di cartone, 86 Mwh di energia, 5,6 tonnellate di CO2, 8,42 milioni di litri d acqua. Da settembre verrà distribuito il latte crudo alla spina con l installazione, a cura di tre importanti produttori locali, dei primi distributori nei pressi delle fontane di acqua pubblica gasata di Foligno e Spoleto e del centro commerciale di Collestrada. - Bnc - RESINA, LA CAVA DELLA DISCORDIA ci sia mai stata una cava e come le due depressioni esistenti, una provocata da un esplosione del metanodotto e l altra realizzata per uso irriguo, non siano mai state frutto di attività estrattiva. Ci sono poi altri problemi: abitazioni a ridosso delle aree di estrazione; falde acquifere a rischio per la profondità di estrazione ipotizzata (12 m in media); vicinanza di arterie di comunicazione (E45 e Fcu); presenza del metanodotto. Inoltre, parte della zona è area paesaggistica di pregio e ci vuole una variante al piano regolatore per fare la cava. Il comitato cittadino tiene duro: Niente cava, abbiamo già dato troppo in termini ambientali: la discarica di Pietramelina e due cave ancora in funzione. Tutto il paese è schierato con il comitato. L appoggio viene anche da Prc, Idv e tanti militanti del Pd. A voglia dire che le cave portano lavoro, ricchezza, indotto. A Resina si bada più alla qualità della vita, all ambiente e alla salute. E questa è una buona notizia. - Fabrizio Cerella -

3 4 Primo piano Umbria leggi www. - news aggiornate 24 ore Focus commercio 5 Precari in crescita: occhio a cosa si firma! di Graziano Sampaolo* La condizione di lavoratore atipico, per capirci co.co.co, co.pro, associato in partecipazione, prestazione occasionale ecc, anche nel comune di Perugia purtroppo prende sempre più piede. Sono infatti sempre più frequenti contratti truffa che, a fronte di progetti fittizzi o autonomie decantate sulla carta, nascondono veri e propri rapporti di lavoro dipendente con tanto di orario, regole ferree da seguire, e alle strette dipendenze del datore di lavoro. Solo su Perugia i collaboratori a progetto tra i 15 e i 39 anni erano nel 2009 la modica cifra (si fa per dire) di a fronte di un numero complessivo di collaboratori a progetto pari a ben il 65 % del totale. E perciò indispensabile che si ripensi all utilizzo del lavoro parasubordinato all interno del mercato del lavoro. Devono essere altresì fortemente colpiti tutti quei datori di lavoro che sfruttano questo tipo di manodopera ha discapito ovviamente dei diritti del lavoratore ma anche di quelle aziende che rispettano le regole. Tra le diverse tipologie di lavoro che vanno per la maggiore in questo periodo, c è il contratto di associazione in partecipazione, molto in voga purtroppo tra le commesse dei negozzi, ebbene questo tipo di associazione, prevede che il fantomatico stipendio di 300/400 euro mensili, non sia un vero e proprio stipendio, ma siano anticipi sugli utili del ramo per il quale si è associati. La norma vuole che l associato partecipi ovviamente solo degli utili e non alle perdite, però non è sempre così perciò occhio a cosa si firma. Per informazioni ulteriori la categoria di riferimento della CGIL è la NIdiL (Nuove Identità di Lavoro) perciò non esitate a contattarci. *Segretario Nidil Perugia Verso il Il Territorio ridisegnato sulla base di Cinque-Econzimi La scossa di giovani professionisti ci salverà dall Umbria Mulino-Bianco è ancor oggi comunicata (e percepita) come luogo immutato e immutabile, dove la vita si svolge in as- L Umbria soluta armonia con la natura e con i suoi ritmi. Ma, a ben guardare, si tratta di un immagine artificiosa, perché coniata in età postunitaria e affinata nel ventennio fascista, quanto spesso ingannevole. Tanto da sembrare veicolata più dagli spot pubblicitari della Barilla che non dalle rime poetiche di Giosuè Carducci. Il che tradisce la necessità di un rinnovato progetto ideologico, capace di restituire alla nostra regione un identità al passo dei tempi. I segnali sono inequivocabili. A cominciare dall inquietante futuro prospettato da un approfondita indagine previsionale sull economia umbra del prossimo decennio condotta dall équipe universitaria coordinata dal professor Bruno Bracalente: Caratteri strutturali e scenari di sviluppo regionale. L Umbria verso il Da cui si evince che, per evitare di trasformare l Umbria in una grottesca Disneyland verde, punteggiandola con agriturismi spesso falsi come i soldi del Monopoli, occorre che la nostra terra torni ad attrarre non solo gli intellettuali in età da pensione, ma anche i giovani in età produttiva. Così come occorre cominciare a pensare di convertire i nostri borghi non solo in malinconiche beauty farm, ma anche in eccitanti green town. Accreditando cioè il sogno sostenibile tratteggiato dal presidente di Unioncamere Umbria Giorgio Mencaroni e promuovendo l Umbria da cuore verde d Italia a cuore ECO-tech d Europa. Per fare questo, però, occorre impiantare, e coltivare, CINQUE ECO-ENZIMI (Enzima COmunità, Enzima COntesto, Enzima COnnessione, Enzima COmunicazione, Enzima COntemporaneo), volti a scardinare una umbritudine che da beata sta diventando sempre più opprimente e a superare un impasse ideativo imputabile a centocinquanta anni di tardoromanticismo latente. Il primo è l Enzima COmunità e passa attraverso la messa a sistema di tutte le risorse socio-culturali atte a rinsaldare il piacere dello stare insieme, dalle sagre paesane alle feste folcloristiche. Il secondo è l Enzima COntesto e passa attraverso la disseminazione di luoghi esemplari dal punto di vista della sostenibilità ambientale, dai casolari rurali recuperati in chiave bioclimatica agli ecovillaggi di fondazione. Il terzo è l Enzima COnnessione e passa attraverso la dotazione capillare d infrastrutture tecnologicamente avanzate, dalla rete wireless alla rete pipe-net. Il quarto è l Enzima COmunicazione e passa attraverso la promozione di nuove forme di pubblicità istituzionale, dai social network allo storytelling. Il quinto è l Enzima COntemporaneo e passa attraverso la valorizzazione delle eccellenze culturali recenti, dal Festival di Spoleto a Umbria Jazz. D altra parte il successo riscosso recentemente da Festarch, il Convertire i borghi da beauty farm turistici in eccitanti green town a dimensione di under40 Il progetto Da piazza del Bacio a bosco del Bacio, elaborato in occasione di Festarch dagli studenti del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura insieme all architetto Beniamino Servino festival dell architettura ideato da Stefano Boeri, è tutt altro che casuale. Perché, così come ha indicato il presidente di Ance Umbria Massimo Calzoni in una recente intervista, sullo sfondo dell Umbria del futuro (e quindi anche nel DNA dei CINQUE ECO-ENZIMI ) c è l attivazione di quella Facoltà di Architettura che, come pochi sanno, l Umbria ha perso nel 1939, quando è stata soppressa la Scuola di Architettura dell Accademia di Belle Arti di Perugia. Ma di cui, come pochissimi sanno, ha cominciato a riappropriarsi nel 2006, con l attivazione da parte della Facoltà di Ingegneria dell Università degli Studi di Perugia del corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura: un corso di laurea apparentemente tradizionale, perché articolato all antica in cinque anni consecutivi, ma in realtà straordinariamente innovativo, perché contrassegnato dall integrazione di competenze scientifiche e di sensibilità umanistiche, e in grado di rilasciare un titolo di studio polivalente, laddove non solo idoneo per iscriversi, previo superamento dei relativi esami di stato, sia all ordine professionale degli Ingegneri sia all ordine professionale degli Architetti, ma addirittura riconosciuto nei paesi della Comunità Europea. Probabilmente, per guardare con fiducia all Umbria 2020, bisogna alimentare e migliorare quanto è già disponibile, scommettendo sulla formazione delle nuove generazioni. Perché solo i giovani hanno il coraggio di praticare i territori impervi di quel sano realismo visionario che è e rimane un presupposto irrinunciabile per eleggere le nostre città a fabbriche della conoscenza. D altra parte la celebre asserzione di Johann Wolfgang Goethe, secondo cui non c è futuro senza passato, è ancor più vera nella sua formulazione inversa. Oggi più che mai, infatti, non c è passato senza futuro. - Paolo Belardi - Lomurno: Rilanciamo il commercio sul modello anglosassone I mercatini cittadini riuniti in un solo evento, una volta al mese La crisi c è ma commercio e turismo tengono il passo. E Perugia, nell ultimo anno, strappa il primato anche ad Assisi. Con quei 13 mila letti venduti in più rispetto alla città del Poverello, il capoluogo umbro fa registrare un giro d affari molto importante che fa leva su circa un milione e 300 mila turisti stimati nel Dati che continuano a fare i conti con gli effetti della bufera finanziaria, ma che strappano un sorriso e uno sguardo positivo verso il futuro da chi da Palazzo dei Priori amministra i due difficili settori. Il mio sogno è riuscire a fare di Perugia una meta dove pernottare almeno una settimana. Con progetti di ampio respiro e lunga durata che escano fuori dalle logiche del guadagno immediato e dalla demogogia offerta dalla politica. Questa è l ambizione dell assessore comunale Giuseppe Lomurno, che per l immediato futuro ha in serbo alcune novità. Tra le tante manifestazioni e inizitive che ogni anno si svolgono a Perugia -spiega l assessore- stiamo cercando di riunire tutti i mercati della città in un unica due giorni mensile. Che vada dall antuquarato all enogastronomia, passando per le esposioni dei piccoli artigiani. E che sia in grado di abbracciare non una, ma più aree di Perugia. Non sarà coinvolta solo la zona di Pian di Massiano -sempre Lomurno- ma anche Borgo XX Giugno, la Cupa, Piazza del Circo, Piazza Italia, Piazza Piccinino e le scalette di Sant Ercolano. Per questo, l assessorato al turismo e allo sviluppo economico sta già lavorando con il sostegno della Consulta per il centro storico, in modo tale da definire pro e contro di un evento che necessita il massimo dell attenzione dal punto di vista organizzativo. Il problema non sono i fondi -sottolinea l assessorema quello di far quadrare tempi e logistica per scongiurare constrasti fuori e dentro le associazioni di categoria. Se si conta che a Perugia in un anno ci sono 24 mostre mercato, 17 mercati settimanali (più quello permanente del mercato coperto) e 13 fiere, il progetto di una due giorni più grande potrebbe tranquillamente diventare un ulteriore volano per l economia e il turismo perugino. Sarebbe una scommessa per costruire enormi vantaggi e soprattutto uno strumento per attirare l attenzione di turisti che vengono da fuori regione. Con un adeguata campagna pubblicitaria, Lomurno è convinto di poter stringere ulteriormente il sodalizio tra commercio e turismo. E contribuire, almeno in parte, a risollevare le sorti de centro storico. Non possiamo nasconderci dietro a un dito -aggiunge l assessore- perché sappiamo tutti quali sono i problemi che affliggono l acropoli. Bene la videosorveglianza e l implementazione delle illuminazioni, ma di certo sono azioni che non possono stravolgere l ordine delle idee dall oggi al domani. E allora ecco che entra in gioco il fattore sociale e la voglia di riportare cittadini e turisti nel cuore della città. Perché un centro più vissuto è di certo -prosegue Lomurno- il miglior strumento per combattere criminalità ed emarginazione. Su questo spirito si basa la nostra politica di dialogo costantemente aperta al confronto con i cittadini, ma va da sé il fatto che ancora abbiamo di fronte un lungo percorso da portare a termine. Nel frattempo si attendono l approvazione definitiva del regolamento regionale sul turismo (in base alle direttive europee della Bolkenstein) e la ratifica del Tuna, il testo unico per le norme di attuazione del piano regolatore. Saranno due punti fondamentali da cui partire per snellire una volta per tutte i mille cavilli burocratici che troppo spesso inducono un imprenditore a rinunciare ad un qualsiasi progetto -conclude Lomurno-, ma anche un modo per promuovere il rapporto tra pubblico e privato e dare il via a quello che ritengo essere la via futura all economia e al turismo di una città come Perugia: l interfaccia tra amministrazione, privati ed università sulla linea del modello dello spin-off anglosassone. - Antonio Torrelli - CAPITALE EUROPEA 2019 Il Presidente del Consiglio provinciale Giacomo Leonelli Perugia coinvolga tutto il territorio Perugia - Va acceso il fuoco della candidatura a Capitale europea della cultura Dalla terza Commissione consiliare della Provincia di Perugia giunge il monito ad accelerare i tempi. Questa volta l invito viene espressamente rivolto alle Amministrazioni delle due città interessate, Perugia ed Assisi, alle quali spetta il compito di definire i termini per la costituzione del Comitato tecnicoscientifico che dovrà occuparsi del progetto di candidatura. La riunione di Commissione, presieduta da Luca Baldelli, è stata convocata per ascoltare in audizione l assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco. Ciò che più conta per essere vincenti ha precisato Bracco è dimostrare di essere capaci di riconvertire il nostro asse di sviluppo in chiave culturale. E per far questo occorrono esperti, partner adeguati e risorse finanziarie. In sostanza occorre un coinvolgimento corale del territorio: istituzioni, associazioni, attività produttive, eccellenze. Da parte sua la Regione, come ricordato dall assessore, ha convocato tutti i Comuni con più di abitanti, e le due Province, per coinvolgerli nel progetto, ed ora è in attesa di raccogliere da questi le delibere di adesione. Alla seduta della terza Commissione ha preso parte anche l assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi che ha riferito del lavoro messo in campo dalla Provincia per sensibilizzare i territori. Per noi ha detto è una grande opportunità di coordinamento. Tuttavia, a suo avviso, è sul piano tecnico che si sta accumulando ritardo. Occorre procedere sono state le sue parole - verso la definizione dell organo tecnico che dovrà essere in grado di costruire una candidatura convincente ed efficace che faccia sentire i benefici sul territorio. Delucidazioni sullo stato dell arte proprio in merito a questo punto sono state chieste anche dal presidente del Consiglio provinciale Giacomo Leonelli il quale ha colto l occasione pure per ribadire l importanza del ruolo svolto dalla Provincia. LA BOUTIQUE DEI SALUMI E DEI FORMAGGI Panini, Piadine, Torta al testo, Porchetta e tanto altro... MERCOLEDÌ E SABATO DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI CON BRUSCHETTE SFIZIOSE PERUGIA, VIALE SAN SISTO n.210 Tel MANUELA GIRL Abbigliamento per ragazze di tendenza e alla moda MANUELA OVER SIZE Abbigliamento taglie comode per ragazze e giovani signore Manuela sas PRODUZIONE ABBIGLIAMENTO PRONTO MODA ITALIANO messaggio per negozianti Produzione italiana a prezzi concorrenziali Nella nostra sede operativa di Trevi (Pg) troverete un vasto assortimento di biancheria per la casa e intimo uomo donna e bambino delle migliori marche: Navigare, Renato Balestra, Tadea, Pompea... nuove collezioni ogni 15 gg MARCHIO GIÀ DISTRIBUITO IN MOLTI NEGOZI DEL CENTRO ITALIA VIA VIGNA DELLE NOCI, 10 TREVI (PG) MANUELASAS@ALICE.IT TEL/FAX (NELLO) (ANTONIO) (FRANCESCO)

4 6 In Re gione 7 INCHIESTA TANGENTI ENAC: LE CERTEZZE DI CATIUSCIA MARINI Non siamo tutti uguali... Sia nell impegno politico che nella gestione pubblica Mai presi soldi da nessuno. E soltanto fango Il nome del Presidente tirato fuori per un presunto finanziamento da parte di un indagato Nei giorni scorsi il mio nome è stato accostato a quello di una vicenda nazionale (le tangenti Enac ndr) di cui sono in corso le indagini da parte delle autorità inquirenti. La prima informazione che i cittadini devono sapere è che io non sono persona indagata in nessuna indagine. Non sono né persona offesa né querelante né denunciante allo stato dei fatti, anche se non escludo iniziative a mia tutela. Sono invece persona diffamata sia come cittadina sia, soprattutto, come presidente della Regione in carica. Sono altresì persona calunniata in quanto la mia persona è stata associata, per ora dagli organi di informazione, a un reato che non ho mai commesso e ho dato perciò mandato ai miei legali di tutelare la mia dignità di cittadina e di persona ma soprattutto di tutelare me, e l alta funzione di predente della Regione che sto svolgendo. Ho fatto richiesta formale agli inquirenti di essere ascoltata al fine di riaffermare la mia totale estraneità alla vicenda. Ma i chiarimenti che intendo fornire all Aula non riguardano tanto il piano giudiziario, quanto quello politico e istituzionale. Il mio nome non può essere accostato da nessuno a vicende connesse a dazioni di denaro. La mia storia politica e istituzionale la forza etica e morale alla quale ho improntato i miei comportamenti di cittadino e di rappresentante istituzionale non può dare adito a nessun dubbio da parte di alcuno. di Catiuscia Marini* SULLA VICENDA Una delle società coinvolte nell inchiesta, come dedotto esclusivamente dagli organi di informazione in quanto nessuna documentazione è stata acquisita dalle autorità competenti, ha sottoscritto con la Fondazione Umbria Jazz per l edizione 2010 un contratto di sponsorizzazione pari a 20mila euro, onorato solo parzialmente, e per il quale esiste tutta la documentazione prevista per gli sponsor privati della manifestazione. La società che opera nel settore dell aviazione civile nel marzo 2011 ha trasmesso una proposta di servizi di trasporto aereo per e dall aeroporto di Perugia, al quale la società SASE non ha dato alcun seguito in quanto ritenuti non interessanti ed eccessivamente onerosi per l aeroporto regionale. Nessuna altra informazione è in mio possesso né risulta agli atti della Regione. ATTESTAZIONI SOLIDARIETÀ In questi giorni ho ricevuto migliaia di attestazioni di fiducia e di stima da parte di cittadini umbri e del nostro Parlamento, di rappresentanti delle forze politiche di ogni schieramento presenti in Parlamento, esponenti delle forze economiche e sociali di lavoratori delle aziende di questa regione di professionisti e giovani di donne che neppure minimamente sono stati sfiorati dal dubbio sulla mia trasparenza di amministratore pubblico e persona. E la solidarietà, che non è stata richiesta e che si è espressa attraverso una indignazione collettiva sulla modalità con la quale la stampa ha associato la mia persona, parla più di tante dichiarazioni politicamente, mi da ancora più forza e determinazione nel proseguire nel mio impegno, rafforzando il mio convincimento politico che l esito pubblico e la coerenza tra comportamenti istituzionalmente rappresentano il solido spartiacque nel quale differenziare i cittadini e mente protagonisti della vita politica e istituzionale. NON SIAMO TUTTI UGUALI Checché ne dica qualche commentatore della domenica, non tutti siamo uguali, e in modo particolare non siamo per niente tutti uguali nell impegno politico e istituzionale: c è chi coglie in questa fase della l importanza di trovare nuovi strumenti capaci di rispondere al bisogno di governo e la necessità di vitale per l Italia di una nuova etica pubblica e chi invece prova a resistere al cambiamento all innovazione per difendere privilegi orientati più all interesse individuale che collettivo. CONFRONTO PUBBLICO SU DE- GRADO DI CERTA VITA PUBBLI- CA Sono interessata ad un confronto pubblico anche sul degrado di una certa vita pubblica italiana anche per ribadire le nostre differenze e distanze. Con l intento di provare a costruire una nuova dimensione dell etica pubblica nel paese ed anche in Umbria, non certo con la strumentalità incoerente ed un po astiosetta di chi vuol far credere che in Umbria la forza ed il radicamento di consenso e rappresentanza del centrosinistra nasca da un sistema di potere poco trasparente. Un confronto che ribadisca le nostre differenze e distanze su alcune questioni cruciali per il carattere della democrazia in Italia e per la vita delle Istituzioni anche a livello regionali e locali: l autonomia della politica dai poteri economici, l indipendenza dell azione di governo dagli interessi di parte, una nuova forma dell interesse pubblico e generale o del bene comune rispetto agli interessi di parte (un tema molto attuale nella giornata odierna, mentre il governo approva la manovra finanziaria che dovrebbe servire a risanare il Paese e salvare l Italia dal disastro dei conti pubblici, lo si fa all insaputa del parlamento, delle regioni e facendo spuntare una normetta di grande significato di interesse pubblico ), sull autonomia e l indipendenza della magistratura, sui poteri degli inquirenti e gli strumenti di indagine quali l uso delle intercettazioni, sul ruolo dell informazione pubblica e così tante altre cose. Per riaffermare un altra idea della politica, che sia fatta sempre di più di passione civile, di partecipazione democratica, di interesse collettivo, di rafforzamento della fiducia tra cittadini ed Istituzioni, abbiamo bisogno anche di una nuova etica pubblica, di rafforzare l impegno contro le opacità e l abbassamento degli anticorpi nella dimensione etica dell impegno politico ed istituzionale. Io intendo esserci in questo confronto che impone anche di contrastare le resistenze al cambiamento e all innovazione. *Presidente della Giunta regionale Pieno sostegno della maggioranza di Palazzo Cesaroni alla Presidente Marini. Dopo la tormentata vicenda delle tangenti Enac collegate alla compagnia aerea Rotkopf Aviation di Viscardo Paganelli (che non vede nessun capo d accusa nei confronti della Presidente), la mozione di centro-sinistra è stata votata con 19 sì (PD, Idv, Prc-Fds, Socialisti, Marini per l Umbria) e 11 no (Pdl, Lega, Udc, Fli) nella seduta consiliare del 5 luglio scorso. Trasparenza e fiducia sono i cardini su cui si è concretizzato il voto dei gruppi sostenitori della Giunta Marini, i quali hanno sottolineato la volontà di andare avanti con immutato impegno e serenità, l azione di governo per rispondere alle importanti ed urgenti questioni che interessano la collettività regionale. Bocciate invece le risoluzioni presentate da Zaffini (Fli): 22 no, 6 astenuti e 2 sì (Fli, Lega); gruppo Pdl, 20 no, 9 sì, 1 astenuto (Fli); gruppo Udc, 13 no (Pdl, Lega, Prc-Fds, Idv), 16 astenuti, 1 sì; Cirignoni, Nevi, Modena, 20 no, 9 sì, 1 astenuto (Fli). Sospetti su 20mila euro ma zero riscontri dolosi La società Rotkopf aviation non ha fatto affari a Perugia Perugia - Cosa c entra il presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, con l inchiesta Enac per corruzione e frode che ha già travolto Franco Pronzato (ex consigliere di Enac ed ex responsabile nazionale del Pd per il trasporto aereo) e Vincenzo Morichini, fundraiser della Fondazione Italiani-Europei e facilitatore di appalti pubblici? Legalmente niente. Perché il Presidente non è indagata e non è considerata persona informata nei fatti. Eppure il suo nome è stato fatto da un imprenditore Viscardo Paganelli, proprietario della società ae- ronautica Rotkopf aviation, che è finito in manette per aver pagato una tangente di 68mila euro per acquisire i certificati di abilitazione al volo geri e le passeg- tratte Elba- Pisa, Elba- Firenze. A casa sua avrebbero trovato gli inquirenti alcuni fogli con annotate delle cifre e nomi di personaggi del mondo politico e industriale. Tra questi il nome del presidente Marini e la cifra di 20mila euro. Il pizzino termine utilizzato dagli inquirenti ha portato la ribalta il Governatore dell Umbria su tutti i media nazionale paventando qualcosa di losco, da prima repubblica tanto per intendersi. Ma qualcosa agli investigatori non torna: infatti nessun avviso di garanzia, nessuna richiesta di presentarsi in Procura per dare delle spiegazioni. Chi invece vuole parlare con i magistrati, per difendere il suo operato, è proprio la Marini che si sente sporcata da una improvvisa macchina del fango. Ed è pronta con i suoi legali a sporgere querele. Quei 20mila (messi vicino al nome della Marini) più che intascati da qualcuno, sembrano essere una normale operazione commerciale fatta da un industriale. Infatti, le uniche tracce della società aeronautica Rotkopf aviation in Provincia di Perugia si trovano su due campi differenti. Il primo: la società ha effettuato un normale contratto di sponsorizzazione con la Fondazione Umbria Jazz per l edizione del Festival Così riferisce la Fondazione: vi e stato effettivamente un contratto di sponsorizzazione con la Rotkopf, con un contributo di euro relativo all edizione 2010 di Umbria Jazz. La somma finanziaria promessa - precisa la Fondazione - e stata regolarmente contabilizzata da parte di Umbria Jazz, l impresa ha beneficiato delle pubblicita e altri servizi, come da contratto, durante l edizione 2010 ma pur- troppo, la somma finanziaria promessa - fa rilevare il comunicato - non è mai stata regolarmente erogata per intero da parte dell impresa, generando un danno economico evidente alla Fondazione di partecipazione Umbria Jazz. Secondo campo: società aeronautica Rotkopf aviation aveva proposto alla Sase, società umbra che gestisce l aeroporto di Sant Egidio, di istituire un loro volo da e per Perugia. L offerta è stata scartata perché considerata non vantaggiosa. Insomma per Paganelli pochi rapporti con l Umbria e per giunta senza portare un vantaggio reale all azienda. Difficile veramente ipotizzare ad una corruzione di stampo politico. - Nicola Bossi -

5 8 Focus salute 9 Umbria Left ha fatto visita al Centro Odontostomatologico Universitario dell Ospedale di Perugia, a quattro mesi dalla sua inaugurazione,per incontrare il prof. Stefano Cianetti responsabile della nascita e dello sviluppo assistenziale e di ricerca del centro,che sta ampliando l offerta assistenziale odontoiatrica della nostra regione, inaugurando un nuovo approccio alla salute orale che pone attenzione ai pazienti pediatrici e al nucleo familiare in cui vivono. Un progetto reso possibile dalla legge regionale Vinti-Lupini di recente istituzione ci ha detto il prof Stefano Cianetti docente di Odontoiatria dell età evolutiva e di Odontoiatria di comunità presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Perugia che ci permette di superare le disuguaglianze sociali che le malattie orali determinano fin da piccoli garantendo l accesso alle strutture sanitarie anche ai meno fortunati Sulla stampa nazionale si legge che le difficoltà che le famiglie devono affrontare a causa della crisi economica fa sì che gli studi privati vengano sempre più disertati riducendo ancora di più la propensione degli italiani alla cura dei denti e aumentando di fatto le disuguaglianze da lei sopra accennate. Quale è il suo punto di vista? Gli italiani hanno sempre avuto una bassa propensione ad andare dal dentista per due fattori, uno puramente economico e l altro culturale. Le cause? Aver delegato alla libera professione il compito di prendersi cura delle cure odontoiatriche degli italiani determinando di fatto il fiorire dell abusivismo, che ha dato ai meno fortunati l illusione di rifarsi fare una bella dentatura a prezzi adeguati alle loro scarse risorse economiche(la prima forma di odontoiatria low cost?!!!) non rendendosi conto che affidandosi alle mani di finti dottori si sottoponevano a gravi rischi per la loro salute. Lei di fatto sta affermando che le istituzioni non si sono fatte carico,come in altre discipline mediche, di creare servizi e programmi di sensibilizzazione a tutela della salute orale dei cittadini? Non sono io a dirlo, sono i dati che il Ministero alla Salute ci ha fornito e che ci dicono che di fatto in Italia l odontoiatria è privata e quindi a carico dei cittadini vista l insufficiente offerta pubblica. Ma l attuale crisi economica e la conseguente paura della sindrome della poltrona vuota e la pubblicità dei centri low cost sta accendendo i riflettori sull importanza della salute orale, anche se non saprei dirle se per etica professionale o per un semplice interesse economico. Di fatto siamo in presenza di una imponente campagna mediatica di promozione alla salute orale gratuita e non governativa che porterà inevitabilmente a generare nuova domanda e nuove aspettative e le istituzioni dovranno fare finalmente la loro parte in tutti gli ambiti del sapere per garantire la qualità e la quantità dell offerta odontoiatrica. La legge regionale sull odontoiatria (Vinti Lupini) come si inserisce nel contesto da Lei fin qui descritto? Va dato merito alla Regione Umbria e ai promotori della legge non solo di aver garantito i LEA,ma anche di permettere a chi non rientra nei LEA di usufruire delle prestazioni odontoiatriche a prezzi contenuti nelle proprie strutture assistenziali e in quelle private che si accrediteranno. Di fatto permette di progettare e sperimentare sistemi sostenibili di incremento e miglioramento qualitativo dell offerta assistenziale odontoiatrica per tutti i pazienti senza escludere nessuno. Una sua corretta interpretazione porterà sicuramente dei vantaggi tra gli utenti ma anche tra gli operatori pubblici e privati. Quando parla di progettazione e sperimentazione immagino che lei faccia riferimento al suo progetto di Odontoiatria di famiglia a cui sta lavorando.tale progetto è stato apprezzato da una importante testata giornalistica del settore odontoiatrico ad ampia diffusione nazionale (Italian Dental Journal 6/2011) che ha annoverato il centro da Lei diretto tra i centri d eccellenza nazionali. Può spiegare ai nostri lettori come è nata in Lei questa idea e gli obiettivi che si prefigge? Convinto sostenitore del fatto che non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo tutti a fare le stesse cose, mi sono chiesto cosa c era e se c era qualcosa da cambiare nell attuale modello assistenziale che in odontoiatria privilegia la cura della malattia alla cura della salute. Anche se tutti diamo per scontato che è più giusto fare prevenzione e curare la salute,continuiamo a investire solo su servizi di cura della malattia (Implantologia e,protesi) come se fossimo inevitabilmente destinati a ODONTOIATRAIA PUBBLICA Il caro-dentista non fa più paura Tariffe sociali dalla prima infanzia Prof. Cianetti: Ecco come è possibile fornire un servizio anche alle fasce più deboli una sorte avversa. Da sempre sostenitore che la prevenzione sia la chiave della salute orale,che la prevenzione ha successo solo se si inizia da piccoli ad assumere comportamenti salutari e che,come l educazione scolastica,non può essere delegata ai privati, ho attivato ancor prima della realizzazione del Centro Odontostomatologico un Servizio di Odontostomatologia dell età evolutiva che mi ha permesso di verificare e confermare quanto appreso dalla letteratura scientifica: le malattie orali vanno combattute fin dalla tenera età con interventi educativi e preventivi in ambito comunitario, sono legate alle condizioni sociali e ambientali in cui viviamo e che i sistemi sanitari dovrebbero tenerne conto nella realizzazioni dei servizi sanitari. Nel guardare le bocche dei bambini mi sono accorto che spesso erano lo specchio di quelle dei loro genitori e non per motivi genetici come spesso erroneamente si crede, ma per cause culturali,sociali ed economiche. Quindi la nostra odontoiatria di famiglia è un concetto che prevede che il bambino sia valutato anche in relazione all ambiente e alle persone che lo circondano. Non limitandoci, pertanto, alla sola valutazione delle condizioni orali dei piccoli ma anche a quella di tutto il nucleo familiare, otterremo, nello stesso tempo e nello stesso ambiente, più risultati positivi per la salute di una fascia di popolazione più ampia senza perdere di vista la salute dei più piccoli. Un investimento sicuro che la famiglia e la società fanno oggi per il loro futuro. Come possono essere sensibilizzate le famiglie? E indispensabile e urgente un coinvolgimento dei pediatri e su questo c è molto da lavorare. Immagini che per il 45% dei bambini siamo stati i primi odontoiatri ad occuparci della loro salute orale e che l età media della prima visita è risultata di otto anni quando dovrebbe essere fatta almeno a tre anni. Non c è quindi da stupirsi se solo il 19 % dei bambini da noi visitati era esente da carie e i bambini che vivono in ambienti familiari con scarsa istruzione ed economicamente poveri sono i più colpiti. Piove sempre sul bagnato. Una corretta informazione e una visita tempestiva e precoce forse li avrebbe aiutati. La legge Vinti-Lupini oggi non consente più di avere un alibi. Noi abbiamo risposto,ora altri dovranno farlo. C è ancora molta disinformazione. Un intervento nelle scuole sarebbe auspicabile,come sarebbe auspicabile un cambiamento di rotta nella formazione dei giovani medici che, pur non potendo esercitare l odontoiatria, saranno pediatri,ginecologi (c è una relazione tra la salute della mamma e il rischio di sviluppare lesioni cariose precoci nei figli),medici di famiglia o specialisti in altre discipline e in quanto tali avranno il dovere di indicare ai loro pazienti i giusti comportamenti,così da evitare quelli dannosi per la loro salute anche per i risvolti negativi che questi determinano in ambito odonto- iatrico. Le principali malattie del cavo orale,infatti,riconoscono gli stessi fattori di rischio (abuso di alcool,consumo di tabacco,alimentazione scorretta,scarsa igiene orale) delle malattie croniche non trasmissibili.(malattie cardiovascolari,tumori,malattie respiratorie,diabete). Il fumo per esempio non è responsabile solo delle malattie respiratorie o cardiovascolari ma anche di quelle parodontali che causano negli adulti la perdita dei denti. L abuso di alcool per esempio è resposabile anche del tumore del cavo orale. Una dieta ricca di zuccheri sarà responsabile della carie ma anche della malattia diabetica. Lei ha toccando anche il tema della formazione universitaria e visto che è anche docente al Corso di Laurea Specialistico in Odontoiatria e Protesi Dentaria, cosa si sente di dire ai suoi giovani allievi alla luce dell esperienza che con loro sta vivendo? Vorrei ricordargli che grandi cambiamenti stanno arrivando nella società a causa di questa crisi di cui non conosciamo ancora la vera portata ma dalla quale emergerà un nuovo modello di società. Se sarà migliore o peggiore dipenderà da noi ma comunque sarà tutto diverso e non sarà più possibile tornare indietro. La professione odontoiatrica www. Il primo quotidiano online di politica e società in Umbria Notizie 24 ore su 24 - oltre 4mila visite giornaliere certificate da Google Per la tua pubblicità sul sito e sul mensile richiedi un preventivo COMMERCIALE.UMBRIALEFT@GMAIL.COM sta già vivendo profondi cambiamenti socialmente imposti dal contesto socioeconomico attuale. I cittadini sempre più informati chiedono alle istituzioni politiche il diritto - dovere della cura e se queste richieste non saranno soddisfatte vedremo il riesplodere dell abusivismo e vedremo incrementare il fenomeno del turismo odontoiatrico. Tutto questo perchè la gente vorrà curarsi e non ne avrà le possibilità. In Italia il 60% della popolazione non si reca dall odontoiatra e, nello scorso anno, una persona su quattro,che prima si curava non ha potuto farlo.e chiaro che la politica farà la sua parte (l Umbria lo ha già fatto con la legge Vinti - Lupini) come pure tutte le istituzioni dovranno farlo, compresa l Università (il C.O.U è di esempio) e non è detto che la libera professione sarà spazzata via, ma un nuovo modello organizzativo emergerà e sarà diverso dal precedente. Non dovranno illudersi e non dovremmo illuderli che basti aspettare e tutto tornerà come prima (guadagni facili e rapidi). Non sarà così anche se non è detto che sarà peggio. L Università dovrà formare una nuova classe odontoiatrica che sappia interpretare le nuove esigenze. Dovranno essere pertanto preparati per essere impiegati nel privato in strutture che ricalcheranno sempre di più un modello aziendale a partecipazione privata, ma anche nel servizio pubblico che dovrà essere sempre più orientato alla prevenzione primaria e secondaria. Non basterà più ereditare lo studio del genitore dentista per avere la certezza occupazionale. Tutte le professioni devono essere continuamente ripensate per adeguarle alle esigenze della società e quella dell odontoiatra non può sfuggire a questa regola. Educazione alla salute,prevenzione,inte rcettamento precoce sono gli ingredienti che accompagnati da un condimento di,entusiasmo,professionalità,disponib ilità,allegria,amicizia in un ambiente accogliente e colorato dove le idee e le innovazioni hanno la possibilità di esprimersi, fanno di questa ricetta (Prevenzione fin da piccoli coinvolgendo tutta la famiglia) la specialità del Centro Odontostomatologica Universitario, definito dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini un eccellenza che va così ad integrare il già ottimo sistema sanitario regionale e dal Rettore dell Università degli Studi di Perugia una struttura che dà ancora più dignità al Corso di laurea in odontoiatria e che sta raccogliendo ampio consenso tra i cittadini viste le richieste di prime visite sempre più numerose. - Aab -

6 10 Università leggi www. - news aggiornate 24 ore La città che si muove 11 Il futuro (o furto?) dell università pubblica Allo sgomento seguito all approvazione della legge 240 del 2010 (legge Gelmini), lo scorso dicembre, alcuni reagirono invocando il referendum abrogativo. Si trattava di voci provenienti tanto da una parte circoscritta del movimento degli studenti, quanto da alcune forze politiche della sinistra. Personalmente ho sempre avversato questa soluzione e all interno della Federazione della Sinistra mi sono adoperata perché non si concretizzasse in proposta politica. La legge Gelmini occhieggia a Confindustria ma è stata sostanzialmente scritta d intesa con la CRUI, la Conferenza dei Rettori. Il via libera alla razionalizzazione, rectius allo smantellamento dell università pubblica di massa è stato ottenuto al prezzo di rafforzare considerevolmente il potere dei rettori. Lo strumento deputato è la ridefinizione della c.d. governan- ce attraverso la stesura dei nuovi statuti d ateneo. Ecco perché il quadro delineato dalla Gelmini è sensibilmente peggiorato ora che i vari statuti vanno prendendo forma. Ed ecco perché un referendum abrogativo sarebbe vano, nulla potendo dinnanzi ad atenei gelminizzati in virtù di un proprio atto di autonomia. Se il movimento dei ricercatori, degli studenti e dei precari della ricerca si è battuto in difesa dell università come bene comune, i rettori, o meglio le élites che governano gli atenei italiani, stanno ridisegnando l università pubblica a proprio piacimento. Cioè: come fosse roba loro. È il caso dell università di Perugia. All indomani dell approvazione della riforma, e molto prima che fosse nominata la commissione demandata per legge alla stesura del nuovo statuto, il rettore ha annunciato pubblicamente il suo obiettivo: fare di Unipg una Research University. Per research university, classificazione statunitense mai ritenuta convincente e infatti presto caduta in desuetudine nello stesso sistema americano, si intende essenzialmente un università fortemente impegnata nell offerta di programmi di istruzione postgraduate, soprattutto dottorati di ricerca. Curioso che si invochi questo modello proprio dove i dottorati sono stati inutilmente mortificati da progetti di razionalizzazione, fusione, concentrazione, buoni solo a penalizzare la libertà della ricerca nella vana prospettiva di finanziamenti mai arrivati. Ma forse non è questo il modello che si ha in mente a Perugia quando si parla di Research University. Mentre si vagheggia l asse vincente Stanford-Silicon Valley, si punta a snellire l organico, falcidiando i corsi complementari, cioè gli insegnamenti a scelta degli studenti, impoverendo l offerta formativa e costringendo dentro gabbie di criteri elaborati ad arte la libertà di insegnamento e di ricerca. Parallelamente si stilano classifiche di merito in cui si valutano come meritevoli le strutture di ricerca che hanno drenato finanziamenti privati verso l ateneo, cioè le strutture che fanno ricerca applicata e non di base. La research university in salsa umbra è in sostanza un università in cui gli studenti e la didattica sono più marginali e marginalissimo diventa l intero settore umanistico, in quanto incapace di produrre la ricerca con la r maiuscola, cioè di attrarre fondi privati. Anche qui il progetto rivela una buona dose di provincialismo: il titolo dell ultimo libro di Martha Nussbaum, vendutissimo e tradotto in molte lingue, è Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica. A proposito: è un caso che il nuovo statuto si caratterizzi per l assottigliamento degli spazi di democrazia nel governo dell ateneo? - Maria Rosaria Marella - Oltre duemila studenti in meno e immatricolazioni in calo Giannini: maggiore sinergia tra gli Atenei e la Regione Perugia - Tutti a raccolta davanti al primo cittadino per discutere del futuro delle due Università di Perugia. Nel giorno della ricorrenza più importante della storia del Risorgimento perugino, Wladimiro Boccali ha voluto davanti a sè la presidente della Regione Catiuscia Marini, i rettori Francesco Bistoni e Stefania Giannini e l amministratore unico Adisu Maurizio Oliviero. A noi non interessa una città piena di studenti senza la qualità dell ateneo, ha specificato Boccali in apertura di dibattito dalla Sala dei Notari, quasi a voler chiedere ai presenti il mantenimento di un clima sereno per lo svolgimento dei lavori. Poi è stata la volta dei nuovi progetti in quattro punti della città per la presenza degli studenti a Perugia: via della Pallotta, Santa Lucia con il suo polo ingegneristico, Conca e via del Giochetto. Tutto inquadrato in quella che da molti è considerata forse l unica via per risollevare le sorti del mondo accademico: il modello della research university. Sostenuta, ovviamente, dal riutilizzo di spazi storici della città come la caserma Fortebraccio e una parte dell ex carcere di piazza Partigiani. Perugia - Blitz alla Sala dei Notari degli studenti del corso di Lingue in occasione dell incontro sul futuro dell Università inserito all interno della kermesse dei festeggiamenti per il XX giugno perugino. Calati quattro striscioni, di cui uno in lingua russa e uno in cinese. Gli altri due recitano Rettore, parliamo la stessa lingua? e Quale futuro per il nostro Ateneo?. In campo decine di studenti per protestare contro la chiusura del corso di Lingue e contro la riforma dello Statuto universitario. Il tutto durante l iniziativa intitolata Il Futuro dell Univesità organizzata dal Comune. Nel mirino degli studenti il rettore dell Università di Perugia, a cui era stato chiesto un incontro per discutere dell intera questione. Ma da Bistoni nessuna risposta. Dopo la fine dell incontro, infatti, non è giunta nessuna attenzione da parte del Rettore per i quattro striscioni esposti davanti a Palazzo dei Priori. Da qui la furia degli Universitari progressisti, che, oltre a sostenere gli studenti di Lingue con una raccolta firme contro la chiusura del corso Ma al termine di saluti e convenevoli da parte del sindaco, l incantesimo si spezza. Bistoni viene fischiato. A seguire cori di protesta e striscioni, concentrati soprattutto fuori le porte della grande sala di Palazzo dei Priori. All interno prosegue il convegno con una sfilza di dati e numeri. E tutti dai toni poco rincuoranti studenti persi in due anni, matricole diminuite di oltre cento unità (da 7289 a 7182) e una flotta di studenti parcheggiati in ateneo che non sostengono alcun esame. Stiamo parlando di un esercito di quasi 14 mila persone. E da questi spunti nasce la domanda provocatoria del rettore dell Università di Perugia: Siamo sicuri che questa Università è importante per l Umbria?. Tra le proposte la necessità di passare alla research university e il rilancio di un progetto culturale serio che vada oltre il ranking. Nella nostra regione -ha spiegato Giannini- sarebbe auspicabile un coordinamento tra le due università e altri istituti di formazione per rendere l Umbria un centro di attrazione per studiosi, talenti e di promozione culturale.... e gli studenti non ci stanno (questione già sollevata diverse settimane prima), ha chiesto esplicitamente di aprire un trattativa con il Rettore Bistoni per discutere in maniera più approfondita e dettagliata della situazione degli studenti di Lingue e, più in generale, dello stato dell arte delle facoltà umanistiche. E stata un autentica doccia fredda ha commentato Aurora Caporali, del gruppo degli Universitari Progressisti- perchè la nostra richiesta di un colloquio formale è stata solo ed esclusivamente bistrattata dal Magnifico Rettore, il quale non ha avuto nemmeno l accortezza di rispondere agli striscioni esposti dagli studenti in protesta. Capitolo chiuso, dunque, da parte dei vertici dell Ateneo. Cosa di cui invece non vogliono nemmeno sentir parlare studenti ed esponenti degli UP. Si presume quindi che le proteste andranno avanti, soprattutto a partire dalla grave situazione in cui versa il corso di Lingue che a breve vedrà potati russo e cinese dall agenda delle lezioni accademiche. Fermate autobus più sicure, tempi di attesa anche on-line Muoversi in città senza l assillo dell auto privata: in arrivo il verde Car Sharing Autobus dual-fuel, paline intelligenti, fermate bus più confortevoli e sicure e il nuovo sistema onda verde ai semafori per gli autobus pubblici. Queste sono solo alcune delle novità che l assessore alla mobilità Roberto Ciccone ha presentato alla città con un tour tutto realizzato sugli autobus di linea. Si tratta ha spiegato l assessore di misure che ridisegnano il sistema della mobilità alternativa a Perugia in modo più moderno ed efficace. Partendo da via Pellini il tour si è snodato verso Piazza Partigiani dove è presente una delle paline intelligenti posta di fronte al Terminal Bus. Anche le paline intelligenti fanno parte di un nuovo modo di concepire la mobilità alternativa. Installate in punti strategici della città (dieci sono già operative dal novembre scorso, queste hanno il compito di informare gli utenti in tempo reale sui mezzi in transito e sui tempi di attesa, con un countdown di 8 minuti. E non solo. Tra le varie novità sono state illustrate anche la messa in sicurezza delle pensiline della stazione Fontivegge e di Madonna Alta (nei pressi delle scuole) come interventi di rilievo che hanno visto la realizzazione di ampie aree di attesa, attrezzate, protette e illuminate, a garanzia di una maggiore sicurezza e comfort. Il tutto grazie ai cofinanziamenti europei, Umbria Mobilità e Comune hanno potuto rendere più sicure complessivamente 24 fermate urbane. E una occasione ha aggiunto Ciccone per testimoniare l altro modo di muoversi in città, al di fuori dell auto privata, utilizzando contemporaneamente diversi sistemi di trasporto pubblico, grazie al biglietto unico UP. Bus, scale mobili, minimetrò (a breve il car scharing e altri sistemi), sono le diverse possibilità con cui il cittadino e il turista possono spostarsi in città. Tra le città italiane che possono vantare una flotta di bus, quasi per intero, a carburante pulito, Perugia ha desciso anche di ridurre le emissioni di rumorosità. Il Comune, inoltre ha convertito a metano il suo parco auto e ha investito circa euro per mettere in palio, tra i cittadini, 35 kit a metano per promuovere la trasformazione delle auto private. In un momento di grave crisi economica del paese e di riduzione delle risorse finanziarie, anche locali, la strada da percorrere ha concluso Ciccone - passa attraverso l ottimizzazione dell esistente e nella ricerca delle innovazioni che ci consentano di essere sempre all avanguardia nell affrontare le problematiche del traffico, della salute e della sicurezza delle persone. Sul fronte dell evasione del biglietto, il presidente Moriconi ha poi precisato che il Ministero dei Trasporti ha dato l autorizzazione per sperimentare su 4 autobus il sistema dei tornelli e che l azienda opererà con maggiore rigore nei controlli, con verifiche che scatteranno dai prossimi giorni su tutte le linee regionali. Per quanto riguarda i treni, da oggi sono tornati in esercizio quelli che erano stati portati in officina e, dunque, con grande sforzo di Umbria Mobilità sono stati rimessi in linea. Elenco paline intelligenti già installate: Ospedale Stazione FS (fronte ingresso marciapiedi esterno) Stazione Minimetrò FS (direzione esterno) Stazione Minimetrò FS (direzione centro) P.za Partigiani (lato Poste) P.za Partigiani (lato Autostazione) Via San Galigano (P.ta Conca dir. Stazione FS) Via XIV Settembre, Galleria (dir. Via Pellini) Via XIV Settembre, Geometri & Galilei (dir. Monteluce) Via Cortonese MM (direzione Stazione) Via M. Angeloni San Sisto (viale dir. Stazione FS) Flotta bus Perugia già circolanti Metano n. 76 Gasolio n. 11 dual-fuel (metano-gas) n. 20 Elenco fermate interessate da interventi (lavori conclusi): N. VIA/LOCALITA 1 Strada Ponte Rio Ponte Pattoli intersezione con via dello Scesone 2 via delle Ghiande - Strada Ponte Rio Ponte Pattoli 3 Strada per Pretola- Pretola- intersezione con via Faenza 4 Via Tagliamento - Strada per Pretola- Pretola 5 Strada Tiberina - Cimitero Ponte Valleceppi 6 Via Tagliamento- Strada Per Pretola- Pretola 7 Strada Montevile- Monteluce-Cimitero 8 Strada Montevile 9 Strada Ospedalone San Francesco - Collestrada 10 Strada Ospedalone San Francesco - Collestrada 11 S.R.317 Marscianese - San Martino in Colle 12 Via della Pallotta 13 Strada Tuderte-Colonnetta 14 Via Pellas 15 Via della Madonna Alta 16 S.P.318 IV tratto Strada Castel del Piano Pila Km S.P.318 IV tratto Strada Castel del Piano Pila Km Lato Dx 18 S.P.318 IV tratto Strada Castel del Piano Pila Km Via Strozzacapponi- Castel del Piano 20 Via Pievaiola - Rotonda Perugina 21 Piazza Vittorio Veneto Stazione F.S. 22 Via Campo Di Marte 23 Via Palermo 24 Via Pievaiola - Carcere Capanne Perugia-Bettolle/La rivolta dei Tir Perugia - E stato un serpentone lungo circa tre chilometri quello che si e snodato lungo il raccordo autostradale Perugia- Bettolle il 24 giugno scorso per protestare contro l introduzione del pedaggio, ipotizzata dal governo, ma anche per lanciare l allarme declino per l Umbria. Secondo gli organizzatori della Cna al Tir lumaca hanno partecipato circa 300 mezzi pesanti che, convergendo dai diversi rami della E45, si sono incolonnati intorno alle 9 a Ponte San Giovanni. Da li hanno iniziato a spostarsi a passo lento (circa 10 km/h), suonando i clacson, fino a Magione dove si e svolta l assemblea conclusiva alla presenza di rappresentanti delle istituzioni umbre e della limitrofa provincia di Arezzo. Lasciando libera la corsia di soprasso, i tir non hanno creato molti disagi per gli utenti, dando alla manifestazione un carattere civile. Ma soprattutto è stato diffuso quel messaggio di contrarietà aò Perugia - La Cna di Perugia si prepara allo switch-off. E lo fa offrendo ai cittadini un servizio trasparente sostenuto con tanto di codice etico: quello degli antennisti. In vista del passaggio al digitale terrestre (previsto entro il secondo semestre di quest anno), l associazione di categoria punta ad affermarsi come punto di riferimento nel campo dell assistenza a trecentosessanta gradi a sostegno delle famiglie e dei consumatori. Il cosiddetto Codice deontologico degli antennisti permetterà di offrire assistenza a basso costo per le fasce meno abbienti e per gli over 65, puntando, in particolar modo, ad annullare definitivamente quelle discriminazioni di ricezione del segnale che troppo spesso di riscontrano nei grandi condomini. Tutti gli utenti, dunque, avranno il diritto ad un servizio equo. E garantito da un preventivo di spesa e dal completo rispetto delle norme Cei. Ma non solo. balzello del pedaggio. Nel momento in cui la crisi economica sta riverberando tutti i suoi effetti devastanti sulle piccole imprese e sui lavoratori -ha affermato Roberto Giannangeli, direttore della Cna di Perugia- l introduzione del pedaggio sarebbe devastante. Con il direttore e tutta la Cna si sono schierate le istituzioni locali, la Provincia di Perugia e il Governo Regionale. Da Boccali, Della Vecchi e Rometti si è infatti levata un unica voce: Se non ci sarà un inversione di rotta, la protesta andrà avanti. Le ragioni della protesta indetta dalla Cna, ma a cui hanno aderito in 600 tra rappresentanti del mondo economico, lavoratori e politici, sono state poi scandite all arrivo nell autodrono di Magione, dove sono confluiti i messi provenienti da Bastia, Ponte Valleceppi, Balanzano, Castiglione del Lago e dai comparti Cna di Siena e Arezzo. Digitale terrestre, si parte a settembre Antennisti: tariffe basse per gli anziani Il personale preposto non si occuperà solo del montaggio delle antenne, ma curerà anche la sintonizzazione dei canali, fornirà informazioni dettagliate in merito al corretto utilizzo del decoder e più in generale sul digitale terrestre. Il tutto contenuto all interno del tariffario regionale che verrà concordato con le istituzioni. Rc auto salata Alla fine l aumento delle aliquote sulla Rca Auto (l assicurazione classica) da parte della Provincia di Perugia si è manifestata con un voto favorevole da parte del consiglio provinciale. L incremento è stato del 3,5 per cento come previsto dalla nuova normativa del Governo sul federalismo fiscale provinciale. Spenderemo 17 euro in più all anno.

7 12 Economia leggi www. - news aggiornate 24 ore Metropoli Letteraria 13 In piena estate 2011 la crisi economica non allenta la sua morsa sull Umbria. I dati a disposizione vanno ben al di là di ogni bel discorso o analisi tecnica. Una fotografia che Umbrialeft ha voluto raccogliere sotto forma di cifre per dare un quadro esatto al lettore sulla situazione economica. Fatturato e settori deboli Partiamo in questo viaggio dalle statistiche emerse dall annuario economico delle migliori aziende per fatturato della regione. L Umbria, secondo l annuario economico, scende di fatturato del 15 per cento. Nel Centro Italia, peggio di noi, soltanto le Marche con meno 18 per cento. Mentre la Toscana si attesta al 5 per cento. Segno più invece per l Emilia Romagna. Trema l edilizia umbra: contrae la redditività di oltre il 43% e il fatturato del 6%; male anche il settore della meccanica. Incremento deciso invece per il tessile- abbigliamento: tengono e addirittura avanzano i colossi Spagnoli e Cucinelli. Vola il comparto della green economy di nuova generazione. Una nota negativa per il comparto turistico-alberghiero locale: su 54 società di capitali presenti nel ranking regionale, ben 34 chiudono in perdita. Un colpo quest ultimo pesante e che dimostra che servono delle nuove politiche di attrazione di turisti italiani e internazionali. Agricoltura: Si rafforzano le grandi aziende A ottobre 2010 in Umbria sono presenti aziende agricole e zootecniche di cui il 72,6% nella provincia di Perugia ed il 27,4% in quella di Terni. Rispetto al Censimento 2000, si registra una diminuzione di aziende, pari a meno 30,4%, con una riduzione del 41,6% nella provincia di Terni e del 25,0% nella provincia di Perugia. A fronte della consistente diminuzione numerica delle aziende, il confronto con la situazione del precedente censimento 2000 evidenzia una riduzione più contenuta della superficie agricola totale (SAT) regionale pari al -14,4%, con una maggiore incidenza nella provincia di Terni (-29,3%) rispetto a quella di Perugia (-9,0%). Nella regione, la superficie agricola utilizzata (SAU) diminuisce del 10,5% (-7,7% a Perugia e -19,8% a Terni). In Umbria, la riduzione delle aziende agricole risulta inferiore rispetto a quella nazionale pari al 32,2%. Se le piccole aziende tendono a sparire, le grandi invece UMBRIA IN CIFRE ecco chi sale e chi scende paradossalmente si rafforzano aumentando i capi di allevamento nelle stalle e le superfici coltivabili. Vacanze forse L 80 per cento degli umbri rischia di non andare in vacanza quest anno. Tutta colpa dell inflazione che nel solo mese di giugno è schizzata del 2,7%. Secondo Adoc Umbria le ripercussioni sul turismo saranno pesanti soprattutto in relazione all aumento della spesa per i trasporti. L associazione dei consumatori parla infatti di un rincaro medio di circa 200 euro. Il costo di un traghetto quest anno è aumentato del 70% afferma il presidente di Adoc Umbria Angelo Garofalo, pari a circa 230 euro di aggravio rispetto allo scorso anno. Per un biglietto aereo di andata e ritorno si spendono in media 112 euro in più, un rialzo del 25%, un biglietto del treno costa il 7% in più. Inoltre, gli aumenti del prezzo dei carburanti (+200 euro a fine anno), energia (+300 euro), tassi d interesse (+216 euro) e alimentari (+100 euro) peseranno gravemente sull economia delle famiglie, una stangata di oltre 800 euro l anno. A queste condizioni progettare una vacanza diventa praticamente impossibile. E non solo, sempre secondo l Adoc non è escluso un effetto a catena sull intero sistema economico già martoriato dall aumento delle accise benzina di giugno e luglio. Quei 6 centesimi in più faranno decollare il prezzo di un litro di carburante a 1,61 euro. Un record storico -sempre Garofalo- che secondo i nostri dati proietta l Italia tra i Paesi più cari d Europa, preceduta di poco solo da Grecia, Danimarca e Olanda. L introduzione delle nuove accise di 6 centesimi è un nuovo e ulteriore colpo gravissimo alle tasche delle famiglie che da oggi a fine anno subiranno un aggravio complessivo di circa 54 euro solo per i costi dei pieni. Protesti in calo In forte diminuzione i protesti levati in provincia di Perugia nel 2010 secondo i dati della Camera di commercio di Perugia. Rispetto al 2009, anno tra i peggiori mai registrati, l importo totale dei protesti - riferisce una nota dell ente camerale - scende del 21,1% a quota ,00 (contro oltre 50 milioni). In contrazione anche il numero totale dei titoli protestati (- 5,7%) e il valore medio (- 16,4%). Il 2010 segna il punto di svolta dopo un quadriennio di forti tensioni e riporta la situazione verso livelli di insolvenza considerati fisiologici. Secondo Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di Perugia, è ovvio che la diminuzione delle insolvenze non può che essere un segnale positivo, determinato da una condizione di minore difficoltà di cittadini e imprese. Tuttavia, non deve essere sottovalutato l effetto innescato da un atteggiamento di prudenza indotto dal persistere di una crisi ancora oggi capace di condizionare i comportamenti di imprese, famiglie, consumatori. I conti per la spesa Nel 2010 la Lombardia è stata la regione con la spesa media mensile più elevata (2.896 euro), seguita da Emilia-Romagna (2.885) e Veneto (2.876). Fanalino di coda, ancora una volta, è risultata la Sicilia con una spesa (1.668) di circa euro inferiore alla prima classificata. L Umbria invece con i suoi 2650 euro è la Regione dell Italia centrale più cara di tutte. I suoi prezzi sono simili a quelli della Lombardia con la differenza che gli stipendi e l economia locale è nettamente inferiore. Ai piedi della graduatoria anche la Calabria (penultima) e la Sardegna (terzultima). Ecco una tabella che riporta, regione per regione, l ammontare in euro dell esborso medio mensile, secondo i dati contenuti nel report dell Istat sui consumi delle famiglie nel Meno morti e infortuni sul lavoro Nel in Umbria c è stata una diminuzione di infortuni sul lavoro e di cosiddette morti bianche. Secondo i dati raccolti dall Inail in Umbria la riduzione degli infortuni si attesta sul 2.7% (da casi si è scesi a ) mentre quella dei casi mortali sul 5.9% (da 17 casi si è scesi a 16). Indubbiamente positiva - ha sottolineato Tullio Gualtieri, direttore Inail Umbria - la tendenza al ribasso avviata ormai da qualche anno sul territorio regionale. Riduzione ancora più significativa se si tiene conto che nel corso del 2010 si è interrotta la drastica caduta dei livelli occupazionali che aveva invece caratterizzato il 2009 e che, secondo le stime dell Istituto, aveva inciso per circa 1/3 sulla riduzione degli infortuni. La rete della prevenzione realizzata sul territorio tra i soggetti istituzionalmente impegnati in materia di sicurezza e le parti sociali continua quindi a dare i suoi positivi frutti. Inaugurata a Perugia la Biblioteca Cosmo Rosso L ipotesi è la strutturazione della libertà dello spazio, avrebbe declamato il Leggendario Paolo; l ipotesi, per la Biblioteca Popolare Cosmo Rosso, e per noi del associazione universitaria Cultura e conflitto, rimane la stessa. In un momento storico segnato da un anestetizzazione dei rapporti e da un individualismo cialtrone, il progetto di una Biblioteca Popolare nasce con l obbiettivo di ridisegnare una comune appartenenza politico-culturale, di presidiare quell orizzonte di speranza, fatto di lavoro intellettuale e passione politica, di cui Paolo è stato testimone. Di fronte alle risposte proposte dalle amministrazioni comunali, al problema della sicurezza e della gestione del centro storico, rispondiamo memori degli insegnamenti del compagno Paolo, che gli spazi sociali vanno riempiti di idee e di condivisione e non limitati da politiche securitarie che criminalizzano chi, come gli studenti, rappresenta l unica possibilità di rivitalizzazione delle piazze. Perché ad ognuno di noi Paolo ha lasciato prima di tutto questo: la visionarietà di un idea, la descrizione di un mondo possibile da costruire, ripartendo dalla condivisione della bellezza della Politica e della Cultura. Come scriveva Camus tutti i grandi riformatori cercano di costruire nella storia quello che Shakespeare, Cervantes, Moliere, Tolstoi hanno saputo creare: un mondo sempre pronto ad appagare la fame di libertà e di dignità che sta in cuore ad ogni uomo. E Paolo un grande riformatore lo è stato ed è questo che suggeriva con le sue declamazioni, l idea che la bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni, ma che viene il giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno di lei. Ed è a questa eredità che la Biblioteca popolare cosmo Rosso cercherà di dare continuità, proponendosi come uno spazio di socialità alternativa che ricordi, insieme a Paolo, che senza Politica e senza Cultura ogni società è destinata a morire e che, come avvertiva Majakovskji, da lui tanto amato, soltanto uniti abbelliremo l universo. Non ti preoccupare Paolo, la rivoluzione la facciamo noi per te Con emozione altissima, i compagni di Cultura e Conflitto Avviso ai cosmonauti Naviganti, poeti, uomini liberi, cosmonauti e soprattutto rivoluzionari, questa pagina è tutta per voi. Poesie, racconti, ballate, invettive in versi, vignette, ricordi e progetti li dovete inviare alla mail paolo.umbrialeft@gmail.com. Buon inizio di millennio. In ricordo di Paolo Uno specchio e due cravatte PERUGIA - Due cravatte, uno specchio, un nome Paolo Vinti. La giornata in ricordo del giornalista-scrittore metropolitano Paul Beathens - avvenuta il 24 giugno scorso- ha avuto il suo punto più alto nella inaugurazione della struttura che lo farà ricordare per sempre: uno specchio con delle cravatte - le sue originali - dove chiunque specchiandosi farà riapparire per alcuni secondi, e forse solo nel cuore, il grande Paolo. La struttura è stata realizzata all interno del Palazzo della Penna sede della cultura cittadina dopo i due mandati da assessore alla cultura di Andrea Cernicchi. La musica, la declamazione, la torta al testo e il buon vino - 70 litri in poche ore - hanno poi esaltato il ricordo di Paolo al quale hanno preso parte amici storici, altri recenti e tante persone normali che hanno attinto dalla saggezza di Paolo in questi anni. Oltre a Prince e Dj Fofo, ai dischi hanno giostrato anche il sindaco Wladimiro Boccali, il manager musicale Sergio Piazzoli. Il Maestro Straccivarius ha declamato parte dell opera di Vinti. Alla manifestazione ha preso parte anche l associazione culturale intitolata a Paolo Vinti la cui presindentessa è la sorella Barbara: l associazione ha aperto le iscrizioni per preparare una serie di eventi culturali per portare avanti l opera giornalistica e letteraria di Paolo. Dalle 19,30 fino alle 24,30 si è ballato, si è socializzato e si è tornati a far battere il cuore della Perugia del centro storico. Una serata dunque vissuta con emozione, con emozione altissima insieme a leggendari compagni (anche quelli che non lo sono veramente). in questa pag. foto ha

8 14 Grandi eventi leggi www. - news aggiornate 24 ore Sport 15 Umbria Jazz 2011 non tradisce Tutti in piedi per Prince e Minelli Ampio spazio al genio femminile: Caro Emerald e Dee Alexander Perugia ancora una volta capitale del jazz grazie a Umbria Jazz Festival 2011, evento che dall 8 al 17 luglio vedrà esibirsi volti noti della musica internazionale come Liza Minnelli, Prince, Santana e B.B. King. Ricco il calendario di quest edizione 2011 sebbene il concerto spettacolo di Prince sarà l evento più atteso (15 luglio), non mancano altri nomi interessanti per gli amanti del genere musicale. Improvvisazione, swing e blue note ritornano insieme ancora una volta nell evento che dal 1973, anno della sua prima edizione, racconta con ritmi malinconici, caratterizzati da un profondo senso di nostalgia episodi e vite dei protagonisti attorno ai quali ruota ogni performance. L edizione di quest anno sarà incentrata sui festeggiamenti del 150 anno dell Unità d Italia infatti tutti gli artisti italiani che prenderanno parte ai concerti eseguiranno una personale interpretazione dell Inno di Mameli, ma troverà ampio spazio il genio femminile. Il cartellone dell Umbria Jazz Festival di quest anno offre un grande spazio alle donne. Prima tra tutte Liza Minnelli, che torna in Italia a tre anni di distanza dall ultima volta. Saranno presenti anche Caro Emerald, fenomeno musicale del momento, e Dee Alexander, nota soprattutto tra gli estimatori del jazz. Inoltre il programma di quest anno prevede un grande tributo a Miles Davis messo in scena da Herbie Hancock, Wayne Shorter e Marcus Miller. Santana, Prince e B.B. King, infine non hanno bisogno di presentazioni. Un festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti con un anima legata inscindibilmente al jazz e alla storia di questa eccezionale musica. Location principale rimane l Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi, poi il Teatro Pavone dedicato al jazz italiano e al suo omaggio all Unità Nazionale e l Oratorio Santa Cecilia. Musica e cibo infine alla Bottega del Vino, al Ristorante La Taverna e all Hotel Brufani dove si terranno gli aperitivi, i brunch e le cene. Infine, ma non da meno, gli spazi all aperto gratuiti: Piazza IV Novembre e i giardini Carducci, e come dimenticare la ormai tradizionale street parade con i Funk Off. Una novità invece, o per così dire un ritorno al passato, sono i pomeriggi cinematografici, a cura del critico Marco Molendini. Infine, contemporaneamente al festival, si svolgeranno le clinics del Berklee College of music di Boston: duecento ragazzi approfondiranno il linguaggio del jazz con gli insegnanti di una delle più famose scuole del mondo. Anche quest anno la grande musica segnerà le giornate dell estate perugina, le strade risuoneranno di note calde e piene di emozioni e l acropoli sarà avvolta da quella atmosfera che solo l ormai noto festival è in grado regalarle. Umbria Jazz Festival: dove la grande musica è protagonista! - Armando Allegretti - ARENA SANTA GIULIANA SHOW Santana in scena Guitar Heaven La pattuglia italiana guidata da Franco D andrea e Danilo Rea Perugia - La location principale per l edizione di quest anno dell Umbria Jazz Festival rimane l Arena Santa Giuliana, dove si susseguiranno grandi nomi del calibro di Prince, B.B. King e Liza Minnelli. Inaugurazione, quindi, per le serate all Arena Santa Giuliana con una serata tutta femminile: Dee Alexander, una delle più apprezzate voci della scena di Chicago, a suo agio con tutti i generi, riesce a dare un tocco particolare anche al suo omaggio a Jimi Hendrix, grazie ad uno swing del tutto personale. Per quanto riguarda i concerti al Santa Giuliana, un appuntamento imperdibile è quello con l unica data italiana del concerto celebrativo del ventesimo anniversario della morte di Miles Davis: per lui suoneranno Wayne Shorter, Harbie Hanccock e Marcus Miller. Ad aprire la serata sarà il trio di Chihiro Yamanaka. E non è tutto: Carlos Santana presenterà la sua ultima creazione Guitar Heaven: tre greatest guitar classics of all time, una rilettura dei classici della storia del rock. Inoltre una serata sarà dedicata al Brasile con uno dei più noti musicisti brasiliani: Gilberto Gil, un mix di samba postmoderno con influenze rock, reggae e ritmi afro. Perugia attende con ansia anche Prince, geniale musicista e artista dalla grande versatilità che lo ha portato a spaziare dal funk al soul, dal rock al jazz alla musica sperimentale. Ancora B.B.King che incanterà il pubblico dell Arena di Santa Giuliana in compagnia dell inseparabile chitarra Lucille. Il gran finale dell eizione di quest anno prevede una maratona musicale che vedrà alternarsi sul palcoscenico Eddie Palmieri, Chuco Valdes e Michel Camilo. Particolarmente nutrita anche la sezione italiana di Umbria Jazz anche in relazione ai festeggiamenti per l Unità d Italia. Si esibiranno Franco d Andrea, figura storica del jazz made in Italy, Danilo Rea, Flavio Boltro, Gianluca Petrella, L allarme Il patron Carlo Pagnotta Il futuro di Uj? Purtroppo incerto per via dei tagli Perugia - Per quest anno teniamo botta. Dal 2012 i fondi privati e pubblici sono a rischio e questo è un problema grave per il futuro di Umbria Jazz : aveva detto questo Carlo Pagnotta, fondatore e patron di Umbria Jazz, alla trasmissione di Agora di Tef del direttore Migliosi. Un campanello di allarme che è risuonato da tempo ma che nessuno ha ancora trovato una soluzione o una rassicurazione. Umbria Jazz non è carrozzone; vive di un terzo di fondi pubblici, di sponsor privati e di incassi. Il ritorno per Perugia e per l Umbria tutta è straordinario: più cultura, più turisti, più vita, più centro, più estate. Ci sono aziende e commercianti che per il periodo di Umbria Jazz salvano tutta la stagione estiva e un pezzo di quella autunnale. Umbria jazz rappresenta una opportunità anche per quei studenti universitari che trovano un lavoretto e allo stesso tempo si godono la kermesse, dimenticando le mancate borse di studio dopo i tagli del Governo. Pagnotta in Rai, oggi, ha ribadito che Umbria Jazz riporta il sole in una Perugia ultimamente un poi buia. Umbria jazz ha bisogno di fondi. Il popolino non lo capirà. La Regione, la Provincia e il Comune invece devono trovare i denari: meglio qualche buca in più, qualche mercatino in meno e meno fondi alle altre associazioni. In caso contrario ha ragione Pagnotta: Chiudiamo in grande stilo e al massimo della popolarità, piuttosto che fare una Umbria jazz mutilata. Ma poi, senza Umbria Jazz, Perugia non sarà certamente più la stessa città che fa della cultura un vanto, e che sa consolarsi con le note d estate anche senza la musicalità di un mare che Dio non ha voluto donargli. Umbria Jazz costa, ma porta molto in dote. Quindi sulle poche risorse che ci sono in cassa negli enti pubblici locale deve avere la priorità assoluta. Anche a costo di scontentare qualche piccolo festival di provincia. E giunto il tempo delle decisioni chiare e che non devono accontentare tutti. che presenterà il nuovo progetto Tubolibre, Dado Moroni e Roberto Gatto, considerato uno dei migliori batteristi italiani, Francesco Cafiso e molti altri artisti che renderanno omaggio al jazz di casa nostra. Il Teatro Pavone e l Oratorio Santa Cecilia saranno luoghi di riferimento per il Jazz più classicoe d autore italiano ed internazionale dove si intrecceranno le note di musicisti affermati con quelle di stelle emergenti e giovani dal futuro più che promettente. Abbinamento tra musica e cibo infine alla Bottega del Vino che ospiterà aperitivi, pranzi e cene all insegna del buon Jazz. Umbria Jazz non è solo musica ma è sinonimo di buona cucina e bon vivre. Anche quest anno, nello spazio adiacente alla platea dell Arena, sarà attivo un ristorante con palco annesso sul quale si esibirà Henry Butler, la leggenda di New Orleans, conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica pianistica prodigiosa e per la capacità di combinare stili differenti. Il pubblico potrà apprezzare la buona cucina umbra e l ottimo vino serviti in un ambiente unico. L inizio della prossima stagione segnato da rimpasti in società Archiviata la stagione appena trascorsa per il Perugia si apre già la prossima. A luglio, secondo il calendario federale, inizia un nuovo anno. Quello che, finalmente, vedrà tornare la squadra dei grifoni tra i professionisti. Dopo un solo anno di purgatorio la truppa del presidente Damaschi si prepara a salpare per questa emozionante avventura. Insomma la nuova era biancorossa, nuova per tutti presidente compreso, ha avuto inizio. Quella della rinascita. E allora ecco che questo mese che inizia si preannuncia come un mese cruciale nel futuro prossimo del Perugia. Ci saranno tante questioni da vedere e risolvere per fare bene anche il prossimo anno. Società, squadra, probabili ripescaggi. Sul primo fronte è arrivato Gianni Moneti in luogo del vulcanico Fedeli che ha assicurato comunque al gruppo biancorosso una buona base economica. Non è detta poi che altri possano entrare acquisendo altre quote. L obiettivo, sempre dichiarato da Damaschi, è quello di ampliare sempre di più la base societaria. Una specie di famiglia allargata in cui però sarà bene stabilire ruoli e competenze per non avere poi troppi comandanti a voler guidare la nave biancorossa. Per il resto potrebbero essere inserite nuove figure nei quadri dirigenziali. Tramontata l idea Cherubini come direttore generale in questo mese potrebbe arrivare qualcun altro a ricoprire l incarico. Capitolo squadra. La società, nonostante le critiche iniziali, sta allestendo un Perugia grandi firme. Dopo essersi assicurata le prestazioni di giovani interessanti quali Ferri Marini, Gucci, Russo e Cenerini ha messo a segno alcuni colpi grossi. Clemente, Margarita e la vecchia volpe Nick Amoruso Supplemento a Registrazione al Tribunale di Perugia n. 47/2007 del 16/11/2007. Direttore responsabile Eugenio Pierucci. Redazione e amministrazione: Ass. Editoriale Umbrialeft via Campo di Marte 8/M, Perugia. Tel Fax 981 umbrialeft@gmail.com Progetto grafico Amedeo A. Babusci. Stampato in 5000 copie presso Rotopress International s.r.l. Via Brecce, Loreto (AN) Tel /739 Fax /570 GRIFO Un mese che vale la stagione che si aggregherà al gruppo a ritiro iniziato. Colpi che potrebbe aumentare se ci sarà l ecatombe delle iscrizioni e tanti giocatori si ritroveranno disoccupati. Attendiamo di vedere quello che succede e poi decideremo. Meglio avere le mani libere e poter prendere al volo qualche giocatore importante che si ritrovi svincolato ha detto il presidente Damaschi. Insomma dopo le varie diatribe sulla questione di un mercato sbiadito, anche per la mancanza di fondi, la sferzata c è stata e forte. Tanto che ha messo a tacere anche la questione dei pochi rinnovi fatti dal Perugia nonostante le dichiarazioni di non smantellare il vecchio gruppo. Con il cuore avrei tenuto tutti ma in questo caso bisogna usare la testa ha spiegato Damaschi. Pochi ma buoni insomma i sopravvissuti: Benedetti, CALCIO BLINDATO? Perugia - Questa estate a riscaldare gli animi ci sarà l argomento tessera del tifoso. Con il Perugia tornato tra i professionisti l argomento è di scottante attualità. I tifosi rumoreggiano, la società lavora e lavorerà entro luglio per cercare una soluzione al problema. Perché potrà sottoscrivere l abbonamento o comprare biglietti per le trasferte solo chi sarà in possesso della famigerata tessera. I biglietti per i settori ospiti infatti restano vendibili soltanto con la card ma è stato introdotto in divieto di acquisto di biglietti di altri settori e quello di cessione a terzi. Questo per evitare rischiose commistioni in tribuna. Inoltre sarà vietato vendere i biglietti a chi risiede nella Regione che origina la trasferta o nella Provincia della squadra che va in trasferta. Attenzione, Cacioli, Luchini, Borgese, Zanchi, Pupeschi e forse Frediani e Mocarelli. Insomma la squadra sta crescendo piano piano ma con i dovuto tasselli al posto giusto. Una squadra che potrebbe benissimo adattarsi anche ad un possibile ripescaggio in Prima Divisione che la società accetterebbe solo a costo di non minare la propria stabilità. E non è un idea peregrina. Avrebbe senso fare uno o due anni in Prima e poi trovarsi con le toppe che non coprono il buco? Forse avrebbe più senso crescere un po alla volta e arrivare preparati al salto di categoria. Intanto meglio fare un passo alla volta per tornare al meglio nei professionisti. - Barbara Isidori - E con la tessera del tifoso come si fa? Con il Grifo che torna nel calcio che conta la società biancorossa dovrà fare i conti con la famigerata tessera del tifoso tanto odiata dai suppporters della squadra però: i club si potranno fare carico anche dei loro tifosi non tesserati. La novità però è che il Viminale ha girato la frittata dopo averla fatta. Della tessera adesso se ne dovranno occupare i club per far diventare la tessera, non più una schedatura di chi frequenta lo stadio, ma una specie di fidelity card diventando qualcosa di diverso e maggiormente accettabile dai propri tifosi. Solo così, visto che non è possibile farne a meno, sarà più facile avere abbonamenti non in fase calante. E in questa direzione dovrà operare anche il presidente Damaschi per cercare di non fare meno abbonamenti della scorsa stagione quando, addirittura, fu necessario riaprire la campagna per permettere a tutti di sottoscrivere il proprio abbonamento. Primo Piano Sogni di gloria L opinionista Barbara Isidori E se arrivasse il ripescaggio in Prima Divisione? Perugia - In questa calda estate biancorossa bisognerà stare con i piedi ben saldi a terra senza pensare che a qualcuno salti in mente di regalare qualcosa a qualcuno. Quel qualcuno è la Lega e l oggetto il ripescaggio del Perugia in Prima Divisione. Il presidente Damaschi, per non restare indietro, ha già fatto domanda per l ammissione alla Prima Divisione e armandosi della fideiussione di 600 mila euro necessaria per l iscrizione. Al momento quello dell approdo ad un campionato di categoria superiore rispetto a quello che il calcio ha decretato per il Grifo resta un sogno. La Lega ha categoricamente detto no ai doppi salti. Tutto perso? Sicuramente no, vista anche l ecatombe che si preannuncia in Lega Pro. Tutto tutto accadrà entro luglio, mese in cui ci sono alcune date caldissime che bisognerà seguire attentamente. La prima è quella dell 8 luglio che rappresenta un po lo snodo cruciale per la stagione. La Covisoc, infatti, si pronuncerà sulle iscrizioni comunicando le squadre iscritte e quelle non in regola. Entro il 12 dello stesso mese però le squadre respinte potranno presentare ricorso contro le bocciature e successivamente provare a riscriversi ancora. Sui ricorsi la Covisoc si pronuncerà ancora il 16 luglio con un parere che a quel punto però risulterà inappellabile. Fatto questo due giorni dopo, il 18 dunque, il Consiglio Federale annuncerà le squadre che potranno disputare il campionato e nel caso in cui non sarà raggiunto il numero giusto, si arriverà al 31 luglio, si potrà sperare nei ripescaggi.

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