IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO""

Transcript

1 IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA BIOLOGICA NELLA LEGISAZIONE AMBIENTALE

2 NORMATIVA UE Alunni: Di Matteo Negri V. Negri S. Crivelli - Siena

3 Cos è la normativa europea? La normativa europea è l insieme delle leggi che riguardano tutti gli stati che fanno parte dell Europa. Riguarda un po tutti gli ambiti: politici, economici, e anche ambientali.

4 Problematica e la convenzione di Ginevra Una delle maggiori problematiche europee riguarda l inquinamento ambientale. Una delle più importanti convenzioni è la Convenzione di Ginevra. La Convenzione di Ginevra riguarda l inquinamento ambientale transfrontaliere a lunga distanza.

5 Convenzione di Ginevra Venne attuata nel 60 quando si dimostrò la relazione causa-effetto tra le emissioni di ossidi di zolfo e l acidificazione dei laghi e dei terreni. Con la conferenza delle nazioni unite nel 1972 si iniziò la cooperazione internazionale per combattere l acidificazione

6 Convenzione di Ginevra e la comunità europea Nel 1979 a Ginevra 34 Paesi e la Comunità Europea hanno firmato la Convenzione sull inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza.

7 Il buco dell ozono A seguito della scoperta del buco dell ozono in Antartide e dell assottigliamento dello strato di ozono stratosferico a livello planetario, nel 1987 a Montreal è stato adottato il protocollo sulle sostanze che impoveriscono la fascia di ozono stratosferico, chiamato Protocollo di Montreal.

8 Il protocollo di Montreal Il protocollo è entrato in vigore gennaio del 1989, ed è stato oggetto di sette revisioni, l ultima delle quali nel Il Protocollo di Montreal, ratificato attualmente da 190 Stati, fissa controlli di legge a livello nazionale sulla produzione e uso di gas responsabili dell assottigliamento dell ozonosfera.

9 Il Protocollo di Kyoto Un altro protocollo che riveste una certa importanza è il Protocollo di Kyoto Per l Unione Europea (UE) l impegno è di ridurre dell 8% le emissioni di gas serra entro il 2012 rispetto ai livelli del 1990.

10 I meccanismi di flessibilità previsti dal Protocollo di Kyoto sono i seguenti: Commercio Internazionale delle Emissioni: consiste nella possibilità che uno Stato, possa comperare o vendere ad altri stati o aziende permessi di emissione in modo da allineare le proprie emissioni con la quota assegnata. Il soggetto interessato venderà tali permessi quando le proprie emissioni sono sotto della quota assegnata, mentre li comprerà quando le proprie emissioni sono sopra della quota assegnata.

11 Meccanismo di sviluppo pulito: è un meccanismo di collaborazione attraverso il quale le aziende o gli Stati che realizzano progetti a tecnologia pulita nei Paesi in via di sviluppo ricevono crediti di emissione pari alla riduzione ottenuta rispetto ai livelli che si sarebbero avuti senza il progetto.

12 Normativa europea La politica dell Unione Europea mira a sviluppare e applicare strumenti appropriati al fine di migliorare la qualità dell aria. Tra questi, il controllo e la riduzione delle emissioni di inquinanti dell aria dai veicoli e altri mezzi di trasporto, il miglioramento della qualità dei combustibili e la promozione e l integrazione della protezione dell ambiente atmosferico in tutti i settori produttivi e in tutte le attività dell uomo.

13 A maggio 2008 è stata emanata la nuova Direttiva 2008/50/EC relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa

14 L Europa e i parchi Le aree protette e i parchi in particolare nel nostro paese come in tutta Europa sia nei paesi già aderenti all UE sia in quelli che presto entreranno a farne parte, sono notevolmente cresciute di numero e per superficie.

15 D altronde sebbene ogni paese europeo abbia seguito anche in questo settore percorsi propri in base a proprie sensibilità, tradizioni e assetti istituzionali oggi i mutamenti continentali e mondiali inducono oggettivamente a perseguire strategie e obiettivi non riconducibili unicamente alla dimensione nazionale.

16 L UE ritiene giustamente che la conservazione della natura, come tutti gli aspetti di protezione ambientale è un problema che non può essere affrontato con successo in modo autonomo dalle singole nazioni e riguarda in pari misura tutti i cittadini dell Unione.

17 I primi interventi dell UE in materia di conservazione della natura risalgono al 1973 con la direttiva Uccelli selvatici. Da allora, passando per interventi particolarmente importanti quali Habitat del 1992 che sono andati via via intersecandosi, sebbene con persistenti difficoltà, con le politiche di settore; turismo, agricoltura, coste, pesca, biodiversità etc, l UE ha promosso, ad esempio, la istituzione dei siti comunitari.

18 La gazzetta ufficiale europea L inquinamento chimico delle acque superficiali rappresenta una minaccia per l ambiente acquatico, con effetti quali la tossicità acuta e cronica negli organismi acquatici, l accumulo di inquinanti negli ecosistemi e la perdita di habitat e di biodiversità, e rappresenta una minaccia anche per la salute umana.

19 È opportuno in via prioritaria individuare le cause dell inquinamento e affrontare alla fonte la questione delle emissioni di inquinanti, nel modo più efficace dal punto di vista economico e ambientale.

20 L ambiente non è certo un aspetto marginale, è anzi al centro delle politiche europee. Quando gli Stati membri hanno firmato il trattato sull Unione europea, si sono tra l altro impegnati ad adoperarsi per «un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell ambiente» (articolo 3, paragrafo 3), poiché gli architetti dell Unione europea riconoscevano l importanza di un ambiente pulito e sano

21 Cosa fa l Europa? BIODIVERSITA Uno degli obiettivi fondamentali della politica ambientale europea è proteggere il nostro habitat. L UE si è impegnata ad arrestare e combattere la perdita della biodiversità e degli ecosistemi entro il 2020.

22 SENSIBILIZZAZIONE La Commissione europea promuove la consapevolezza dei temi ambientali in molti modi. L appuntamento annuale più conosciuto è la Settimana verde, che si tiene a Bruxelles e consente a migliaia di partecipanti di discutere di un argomento prescelto, come la biodiversità o l acqua.

23 I concorsi sono un altro strumento per sensibilizzare l opinione pubblica. Il premio «Capitale verde europea» mette in evidenza le soluzioni innovative trovate dalle città di tutta Europa a tutela dell ambiente. Altri premi riconoscono i contributi dati in fatto ambientale da imprese, pubbliche amministrazioni e singoli progetti.

24 Questioni ambientali specifiche Oltre che nelle due politiche trasversali riguardanti l uso efficiente delle risorse e la protezione della biodiversità, l Unione è molto attiva su questioni ambientali specifiche.

25 Sostanze chimiche Sono una componente essenziale della vita quotidiana, alcune possono nuocere gravemente alla salute umana e altre risultare pericolose se non usate correttamente. Per garantire la sicurezza delle sostanze chimiche, tutelare l ambiente e incoraggiare la competitività di una delle maggiori industrie europee, l UE si è dotata della più avanzata legislazione del mondo in materia di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione di queste sostanze.

26 Tutte le sostanze chimiche prodotte o importante nell UE devono essere registrate presso l apposita Agenzia europea con sede a Helsinki. Entro il 2018 ogni sostanza chimica utilizzata nell UE dovrà soddisfare tale requisito. Altrimenti, non potrà essere venduta nell Unione. Norme particolarmente severe si applicano ai prodotti più pericolosi.

27 I rifiuti L economia europea consuma ogni anno 16 tonnellate di materie per persona, 6 delle quali diventano rifiuti, di cui la metà vengono posti in discarica. La Commissione europea invita tutti a riciclare e recuperare ciò che potenzialmente è una risorsa preziosa.

28 Per alcuni rifiuti specifici, come le attrezzature elettriche ed elettroniche, gli imballaggi, le batterie e gli accumulatori o i veicoli fuori uso è già entrata in vigore una legislazione che contribuisce all uso efficiente delle risorse.

29 Aria La Commissione europea sta portando avanti una vasta revisione delle politiche per la qualità dell aria sulla base dei più recenti e redditizi provvedimenti scientifici che saranno presentati entro la fine del 2013.

30 Acqua Negli ultimi decenni l UE ha promosso una politica globale per garantire la qualità delle risorse idriche in Europa. La principale normativa europea in materia, la direttiva quadro sulle acque, prevede che entro il 2015 le acque di fiumi e laghi, le acque costiere e quelle estratte dalle falde acquifere siano pulite. Gli Stati membri sono tenuti a verificare la qualità dell acqua e la depurazione

Capitolo primo Il diritto internazionale di fronte al problema dell inquinamento

Capitolo primo Il diritto internazionale di fronte al problema dell inquinamento Indice Presentazione 5 Premessa alla seconda edizione 7 Capitolo primo Il diritto internazionale di fronte al problema dell inquinamento 1. La gravità del fenomeno e le sue cause 9 2. La dimensione internazionale

Dettagli

LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI

LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI EUROPA E AMBIENTE LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI n 1957: Trattato di Roma, istitutivo della CEE riferimento indiretto all ambiente nel preambolo (misure di tutela da inserire nell ambito delle azioni

Dettagli

NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano)

NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano) NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano) Una comunicazione della Commissione del 21 febbraio 1996 imposta

Dettagli

Interessi comuni per le imprese e le pubbliche amministrazioni di una gestione ambientale sul territorio: Dal B2B al B2P. 17/03/2007 Alessandro Seno 1

Interessi comuni per le imprese e le pubbliche amministrazioni di una gestione ambientale sul territorio: Dal B2B al B2P. 17/03/2007 Alessandro Seno 1 Interessi comuni per le imprese e le pubbliche amministrazioni di una gestione ambientale sul territorio: Sinergie pubblico-privato privato per la tutela del territorio. Dal B2B al B2P 17/03/2007 Alessandro

Dettagli

RELAZIONE GERBRANDY. 24 maggio 2012

RELAZIONE GERBRANDY. 24 maggio 2012 RELAZIONE GERBRANDY 24 maggio 2012 LA COMMISSIONE EUROPEA INTRODUCE UNA NUOVA TABELLA DI MARCIA VERSO UN EUROPA EFFICIENTE NELL IMPIEGO DELLE RISORSE ( IMPORTAZIONE MATERIE PRIME PER USO ENERGETICO ) 1

Dettagli

Fondazione Lombardia per l Ambiente: ricerca, formazione e divulgazione per la tutela ambientale.

Fondazione Lombardia per l Ambiente: ricerca, formazione e divulgazione per la tutela ambientale. Fondazione Lombardia per l Ambiente: ricerca, formazione e divulgazione per la tutela ambientale. Istituita da Regione Lombardia nel 1986 come Ente di carattere morale e scientifico, Fondazione Lombardia

Dettagli

Priorità 2: Promozione della sostenibilità ambientale

Priorità 2: Promozione della sostenibilità ambientale PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ Paesi della sponda sud del Mediterraneo Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo Priorità 2: Promozione della sostenibilità

Dettagli

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio

Dettagli

variante A

variante A variante A.5.31102013 1 Cronistoria degli eventi e premessa Breve cronistoria degli eventi che portano al presente P.A.C. La società Trivento srl da Precenicco, quale proprietaria dei beni in oggetto,

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

(Allegato al documento sull Analisi di Sostenibilità)

(Allegato al documento sull Analisi di Sostenibilità) MACROLOTTO INDUSTRIALE DI PRATO SCHEDE DI VALUTAZIONE (Allegato al documento sull Analisi di Sostenibilità) VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ACQUA Test N OGGETTO DELLA VERIFICA

Dettagli

7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020

7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020 7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020 VII programma d azione europeo per l ambiente Il rapporto è edito dall ISPRA con la collaborazione ed in concorso con le Agenzie per la protezione

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare PROGETTO DI PARERE

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare PROGETTO DI PARERE PARLAMENTO EUROPEO 2004 2009 Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare PROVVISOIRIO 2004/0020(CNS) 29.9.2004 PROGETTO DI PARERE della commissione per l'ambiente, la sanità

Dettagli

Progetto BioVAgando. Primo incontro. Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013

Progetto BioVAgando. Primo incontro. Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013 Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico Via Garibaldi 45 Laveno Mombello (Va) Progetto BioVAgando Primo incontro Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013 Il progetto BioVAgando Promosso da ISIS Newton,

Dettagli

Tecnologie, sistemi e nuovi prodotti ecosostenibili nel mondo dello shipping

Tecnologie, sistemi e nuovi prodotti ecosostenibili nel mondo dello shipping Tecnologie, sistemi e nuovi prodotti ecosostenibili nel mondo dello shipping Quadro normativo e iniziative nazionali, internazionali e comunitarie in materia di trasporti marittimi sostenibili Ing. Giuseppe

Dettagli

Protocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change protocollo di Kyoto

Protocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change  protocollo di Kyoto Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento

Dettagli

EMAS e Pubbliche Amministrazioni. Ing. Mara D Amico Alessandria - 14 dicembre Performance, credibility, transparency

EMAS e Pubbliche Amministrazioni. Ing. Mara D Amico Alessandria - 14 dicembre Performance, credibility, transparency EMAS e Pubbliche Amministrazioni Ing. Mara D Amico Alessandria - 14 dicembre 2010 Performance, credibility, transparency Sommario Che cosa è EMAS? Chi può partecipare? Applicazione di EMAS in Italia Dati

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Protezione degli ecosistemi: assicurarne l integrità attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche promuovere la cooperazione tra paesi nella gestione dei bacini

Dettagli

Fonti dei documenti di riferimento

Fonti dei documenti di riferimento dei documenti di riferimento Unione Europea (1) Sesto programma di azione per l ambiente della Comunità Europea - COM(2001)31. 24.01.2001 Unione Europea (2) Verso una strategia tematica sull ambiente urbano

Dettagli

INDICE CAPITOLO I (LUIGI COSTATO) L EMERSIONE DI UN DIRITTO AMBIENTALE CAPITOLO II (SILVIA MANSERVISI)

INDICE CAPITOLO I (LUIGI COSTATO) L EMERSIONE DI UN DIRITTO AMBIENTALE CAPITOLO II (SILVIA MANSERVISI) INDICE CAPITOLO I (LUIGI COSTATO) L EMERSIONE DI UN DIRITTO AMBIENTALE 1. L eccessivo sfruttamento delle potenzialità della terra... pag. 1 2. Incremento della popolazione, dei consumi e dei rifiuti...»

Dettagli

ITALIA IN CLASSE A. Campagna nazionale per l efficienza energetica. Il Comune di Vigodarzere in azione per l energia sostenibile

ITALIA IN CLASSE A. Campagna nazionale per l efficienza energetica. Il Comune di Vigodarzere in azione per l energia sostenibile ITALIA IN CLASSE A Campagna nazionale per l efficienza energetica Il Comune di Vigodarzere in azione per l energia sostenibile Risparmio ed efficienza energetica ITALIA IN CLASSE A Italia in Classe A è

Dettagli

Università degli Studi di Perugia. Ing. Andrea Nicolini. Inquinamento globale

Università degli Studi di Perugia. Ing. Andrea Nicolini. Inquinamento globale Università degli Studi di Perugia Ing. Andrea Nicolini Inquinamento globale Inquinamento su scala globale Si definiscono fenomeni di inquinamento su scala globale quelli caratterizzati da conseguenze diffuse

Dettagli

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche REGIONE MOLISE Servizio Programmazione Politiche Energetiche Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 42/2001/CE) del Piano Energetico Ambientale Regionale MISURE PER IL MONITORAGGIO D. Lgs. n. 152/2006

Dettagli

Dott. Luca Bracchetti Università di Camerino. Centro Unicram Scuola Bioscienze e Biotecnologie

Dott. Luca Bracchetti Università di Camerino. Centro Unicram Scuola Bioscienze e Biotecnologie Dott. Luca Bracchetti Università di Camerino Centro Unicram Scuola Bioscienze e Biotecnologie Biodiversità Biodiversità: «la variabilità degli organismi viventi di ogni origine, compresi inter alia gli

Dettagli

OFFERTA FORMATIVA 2007/2008

OFFERTA FORMATIVA 2007/2008 OFFERTA FORMATIVA 2007/2008 ECOPROFIT: Guadagnare riducendo gli sprechi energetici Un progetto sulla sostenibilità energetica degli istituti scolastici L Idea Scarsità delle fonti energetiche convenzionali

Dettagli

VALUTAZIONE DEL CARICO TERMICO

VALUTAZIONE DEL CARICO TERMICO VALUTAZIONE DEL CARICO TERMICO Le industrie petrolifere (raffinerie), metallurgiche, chimiche ecc. producono un cascame di calore che viene smaltito nelle acque dei fiumi, dei laghi o dei mari (acque di

Dettagli

La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo

La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo CITTÀDI VENEZIA Ciclo di conferenze Arte del Consumatore La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo Patrizio Mazzetto Centro culturale Candiani - Venezia, Mestre - 3/10/2008 1

Dettagli

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Il monitoraggio dell'ispra ha rilevato uno stato buono delle acque sotterranee e superficiali, mentre la situazione è meno confortante per quelle di bacini e

Dettagli

Miniere urbane: recuperare metalli e risparmiare CO2 (Progetto QUMEC)

Miniere urbane: recuperare metalli e risparmiare CO2 (Progetto QUMEC) La Giornata del Clima 21 Aprile - 2017 Miniere urbane: recuperare metalli e risparmiare CO2 (Progetto QUMEC) Luca Ciacci Dipartimento di Chimica Industriale Università di Bologna Perchè una Giornata del

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO

PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO E DELL AMBIENTE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Dettagli

L inquinamento ambientale: Acqua,suolo e aria. Cos è l inquinamento? Varie tipologie di inquinamento ambientale: idrico,del suolo e dell aria;

L inquinamento ambientale: Acqua,suolo e aria. Cos è l inquinamento? Varie tipologie di inquinamento ambientale: idrico,del suolo e dell aria; L inquinamento ambientale: Acqua,suolo e aria. Cos è l inquinamento? D.Kudlik ; M.Borreca 6/04/2012 Varie tipologie di inquinamento ambientale: idrico,del suolo e dell aria; Possibili cause, effetti e

Dettagli

PROGETTO Natura Viva. Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato

PROGETTO Natura Viva. Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato PROGETTO Natura Viva Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato MODULO 1 INQUINAMENTO AMBIENTALE COS E L INQUINAMENTO? È un alterazione dello stato dell ambiente

Dettagli

Laura Gobbi Ugo Amodeo. Alcuni aspetti della gestione ambientale

Laura Gobbi Ugo Amodeo. Alcuni aspetti della gestione ambientale A13 66 Laura Gobbi Ugo Amodeo Alcuni aspetti della gestione ambientale Copyright MMIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracne editrice.it info@aracne editrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma redazione:

Dettagli

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Cascina (PI), 29 aprile 2016 Grosseto, 30 aprile 2016 Agricoltura L agricoltura europea fino al 2020:

Dettagli

Il manifesto sulla Nuova Agricoltura

Il manifesto sulla Nuova Agricoltura Il manifesto sulla Nuova Agricoltura Principi 1. Garantire ai cittadini cibo sano e di qualità 2. Mitigare i cambiamenti climatici e tutelare le risorse naturali 3. Garantire lavoro dignitoso, legalità

Dettagli

Mobilità Sostenibile in Sardegna

Mobilità Sostenibile in Sardegna Edizione 2010 Seminario sulla Mobilità Sostenibile in Sardegna Cagliari 8 novembre 2010 Finalità del Decennio(2005-2014): 1. sensibilizzare governi e società civili di tutto il mondo verso la necessità

Dettagli

A cosa serve? Perché è richiesto?

A cosa serve? Perché è richiesto? A cosa serve? La conoscenza delle dinamiche relative all uso del suolo è importante per la pianificazione territoriale in quanto consente di leggere lo stato attuale dei luoghi come risultante delle modificazioni

Dettagli

Appunti di Ecologia Applicata all Ingegneria

Appunti di Ecologia Applicata all Ingegneria Appunti di Ecologia Applicata all Ingegneria Ecosistemi_2 a.a. 2018-19 Prof.ssa M. Ragosta Scuola di Ingegneria Università degli Studi della Basilicata Per una corretta analisi dei fenomeni ambientali,

Dettagli

Le risorse della Terra e i problemi ambientali

Le risorse della Terra e i problemi ambientali Le risorse della Terra e i problemi ambientali Per sopravvivere, l uomo ha bisogno di sfruttare le risorse: la luce del sole, la forza del vento, le piante e il suolo, l acqua, i minerali. Alcune risorse

Dettagli

Cambiamenti Climatici. Zampieri e Pierucci-Classe 3A

Cambiamenti Climatici. Zampieri e Pierucci-Classe 3A Cambiamenti Climatici Zampieri e Pierucci-Classe 3A Cambimenti climatici 1/3 Per il termine cambiamenti climatici si indicano le variazioni a livello più o meno globale del clima della Terra ovvero la

Dettagli

INQUINAMENTO ATMOSFERICO. Prof. M.Torella

INQUINAMENTO ATMOSFERICO. Prof. M.Torella INQUINAMENTO ATMOSFERICO Prof. M.Torella INQUINAMENTO ATMOSFERICO LE CAUSE Emissioni industriali Traffico Consumi domestici Le cause dell'inquinamento atmosferico possono essere distinte in naturali o

Dettagli

REACH Regolamento UE sulle sostanze chimiche: analisi del testo definitivo

REACH Regolamento UE sulle sostanze chimiche: analisi del testo definitivo ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza REACH Regolamento UE sulle sostanze chimiche: analisi del testo definitivo Presentazione: Dr. Alfonso Gelormini - ENI Corporate

Dettagli

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA 8.2.0 Codice e titolo della misura (codifica delle misure all'allegato I parte 5 - del Regolamento di esecuzione) Misura 12 Indennità natura 2000 e indennità

Dettagli

NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO

NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO dott. Lucio Sottovia Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree protette Ufficio Biodiversità e Rete Natura 2000 Trento, venerdì 26 maggio 20017

Dettagli

Un progetto LIFE per un modello dimostrativo di sviluppo sostenibile. Stefano Carrano - ARSIAL

Un progetto LIFE per un modello dimostrativo di sviluppo sostenibile. Stefano Carrano - ARSIAL Un progetto LIFE per un modello dimostrativo di sviluppo sostenibile Stefano Carrano - ARSIAL Convegno Internazionale sul Pastoralismo per la conservazione sostenibile della cultura pastorale e transumante,

Dettagli

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia Anelisa Ricci Regione Lombardia, Qualità dell Ambiente Struttura Azioni per lo sviluppo sostenibile La dimensione regionale per lo sviluppo

Dettagli

L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa.

L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa. Camilla Serreli (matricola 20/45/65002) L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa. L'UNESCO è una associazione promulgata dalle Nazioni Unite che ha lo

Dettagli

La programmazione

La programmazione I Fondi Strutturali per Natura 2000 Laura Pettiti Task Force Fondi Strutturali MATT laura.pettiti@tfambiente.it La programmazione 2000-2006 Strumenti di programmazione: Regioni Ob.2 Docup Complementi di

Dettagli

Porto Turistico Giardini Naxos (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica. Questionario per la consultazione preliminare.

Porto Turistico Giardini Naxos (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica. Questionario per la consultazione preliminare. (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica Questionario per la consultazione Pagina 1 di 7 Dati del Compilatore Ente Servizio/Dipartimento me Cognome Telefono Fax E-mail to internet 1. Con riferimento Quadro

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO COMMISSIONE DELLE COMUNÀ EUROPEE Bruxelles, 25.5.2005 COM(2005) 218 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Progetto di dichiarazione sui principi guida dello sviluppo

Dettagli

Liceo B. Cavalieri Classe 2D sc. Anno Scolastico 2013/2014 Svolto da Agrati Giorgia

Liceo B. Cavalieri Classe 2D sc. Anno Scolastico 2013/2014 Svolto da Agrati Giorgia Liceo B. Cavalieri Classe 2D sc. Anno Scolastico 2013/2014 Svolto da Agrati Giorgia Cos è un industria? L industria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

Il Database degli indicatori previsti dal PAN

Il Database degli indicatori previsti dal PAN per valutare i progressi realizzati http://indicatori-pan-fitosanitari.isprambiente.it A. Galosi, S. Lucci, R. Morelli, L. Segazzi ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Firenze

Dettagli

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI 5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del

Dettagli

«Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta» La politica regionale per l ambiente

«Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta» La politica regionale per l ambiente «Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta» La politica regionale per l ambiente Ernesta Maria Ranieri Coordinamento Ambiente, Energia, Affari generali Perugia,21 marzo 2014 La politica europea per

Dettagli

Presentazione del Premio Europeo Bandiera Blu FEE

Presentazione del Premio Europeo Bandiera Blu FEE Presentazione del Premio Europeo FEE Dr. Alessandro Fava Responsabile del Servizio Ambiente del Comune di 1 La è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell Ambiente Ambiente,

Dettagli

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto temporale con l Italia. Ambiente

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto temporale con l Italia. Ambiente Il benessere equo e sostenibile in : un confronto temporale con l Ambiente Aprile 216 N.B. Per agevolare la lettura, nei casi in cui il grafico presenti indicatori chiaramente connotati in senso positivo

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE TERZA

SCUOLA SECONDARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE TERZA SCUOLA SECONDARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE TERZA IC GORLE TRAGUARDI D APPRENDIMENTO L alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne

Dettagli

Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta: le novità del nuovo programma ambientale UE

Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta: le novità del nuovo programma ambientale UE Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta: le novità del nuovo programma ambientale UE Andrea Vettori Vice Capo Unità Commissione europea, DG Ambiente Il settimo programma d azione europeo per l ambiente

Dettagli

Industria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio massivo (rispetto al quale si distingue

Industria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio massivo (rispetto al quale si distingue INDUSTRIE Industria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio massivo (rispetto al quale si distingue dall'artigianato) esercitando un'attività di trasformazione

Dettagli

OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico Berna, 11 maggio 2007

OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico Berna, 11 maggio 2007 OCSE Organizzazione per la Cooperazione CONFERENZA STAMPA e lo Sviluppo Economico Berna, 11 maggio 2007 Presentazione dell esame delle performance ambientali della Svizzera Relatore: Sig. Lorents Lorentsen,

Dettagli

Perché il Patto dei Sindaci? Il problema del riscaldamento globale e dei combustibili fossili.

Perché il Patto dei Sindaci? Il problema del riscaldamento globale e dei combustibili fossili. Perché il Patto dei Sindaci? Il problema del riscaldamento globale e dei combustibili fossili. Il problema: effetto serra e cambiamenti climatici Effetto serra: fenomeno naturale che consente alla superficie

Dettagli

Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile

Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile FORUM Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile Parco di Porto Conte, 4 novembre 2016 Introduzione Daniela Addis Coordinatore Nazionale Progetto CAMP Italy Progetto CAMP Italy: principali

Dettagli

Il Principio di Precauzione in ambito Internazionale

Il Principio di Precauzione in ambito Internazionale Il Principio di Precauzione in ambito Internazionale Autore: Carmine Palmiero In: Diritto internazionale Sommario Lo sviluppo della dottrina in ambito internazionale e comunitario rispetto al principio

Dettagli

Il ruolo dei CdF nell attuazione delle direttive comunitarie

Il ruolo dei CdF nell attuazione delle direttive comunitarie Contratti di fiume e di lago Napoli 18 Dicembre 2013 Il ruolo dei CdF nell attuazione delle direttive comunitarie Gabriela Scanu Direttiva 2000/60/CE Obiettivi prevenzione e riduzione dell inquinamento

Dettagli

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Un itinerario tra i 10 messaggi dell Unione Europea per la conservazione degli ecosistemi e la tutela della biodiversità. cambiamenti climatici

Dettagli

ArchivioWWFItalia / M. Angelici. Alcune imprese le compie la natura. Alcune Imprese lavorano per lei.

ArchivioWWFItalia / M. Angelici. Alcune imprese le compie la natura. Alcune Imprese lavorano per lei. ArchivioWWFItalia / M. Angelici Alcune imprese le compie la natura. Alcune Imprese lavorano per lei. CHE COS É IL CLUB Il WWF ha un sogno: costruire un futuro in cui l uomo possa vivere in armonia con

Dettagli

Carta europea sull ambiente e la salute

Carta europea sull ambiente e la salute Carta europea sull ambiente e la salute (European Charter on Environment and Health) Prima Conferenza Europea sull Ambiente e la Salute. Frankfurt-am-Main, Repubblica Federale di Germania, 7-8 dicembre

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO. relativa alla conclusione della convenzione di Minamata sul mercurio

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO. relativa alla conclusione della convenzione di Minamata sul mercurio COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 2.2.2016 COM(2016) 42 final 2016/0021 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla conclusione della convenzione di Minamata sul mercurio IT IT RELAZIONE La convenzione

Dettagli

Ing. Francesco Marinelli -

Ing. Francesco Marinelli - Comunicazione della Commissione UE al Consiglio, al Parlamento Europeo, Al Comitato Economico e Sociale Europeo e Al Comitato delle Regioni: Verso una strategia tematica sull ambiente Urbano: Bruxelles

Dettagli

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO

Dettagli

Carta europea sull ambiente e la salute (European Charter on Environment and Health)

Carta europea sull ambiente e la salute (European Charter on Environment and Health) Carta europea sull ambiente e la salute (European Charter on Environment and Health) Prima Conferenza Europea sull Ambiente e la Salute Frankfurt-am-Main,Repubblica Federale di Germania, 7-8 dicembre 1989

Dettagli

FINANZIAMENTI COMUNITARI

FINANZIAMENTI COMUNITARI FINANZIAMENTI COMUNITARI 2014 2020 I dati sotto riportati non vogliono essere esaustivi di tutte le possibilità di finanziamento erogate dalla UE, ma servono solo a dettagliare i programmi e le metodologie

Dettagli

COMUNE DI BELLUNO REGISTRAZIONE EMAS DEL COMUNE DI BELLUNO. Dott. Roberto Cariani. Belluno. Ecosistema Urbano 13 ottobre 2008

COMUNE DI BELLUNO REGISTRAZIONE EMAS DEL COMUNE DI BELLUNO. Dott. Roberto Cariani. Belluno. Ecosistema Urbano 13 ottobre 2008 COMUNE DI BELLUNO REGISTRAZIONE EMAS DEL COMUNE DI BELLUNO Dott. Roberto Cariani Belluno. Ecosistema Urbano 13 ottobre 2008 1 Introduzione Attraverso le presenti slides si intende presentare il percorso

Dettagli

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile QUALI SONO LE CAUSE DELL EFFETTO EFFETTO SERRA? Industrie, macchine, produzione di energia

Dettagli

Programma LIFE Programma per l Ambiente e l'azione per il Clima

Programma LIFE Programma per l Ambiente e l'azione per il Clima Programma LIFE 2014-2020 Programma per l Ambiente e l'azione per il Clima Il programma Life 2014-2020 Il programma Life 2014-2020 sostituisce l'attuale programma Life+. Il programma LIFE persegue in particolare

Dettagli

Ordinanza del DATEC concernente la prova del bilancio ecologico globale positivo dei carburanti ottenuti da materie prime rinnovabili

Ordinanza del DATEC concernente la prova del bilancio ecologico globale positivo dei carburanti ottenuti da materie prime rinnovabili Ordinanza del DATEC concernente la prova del bilancio ecologico globale positivo dei carburanti ottenuti da materie prime rinnovabili (Ordinanza sull ecobilancio dei carburanti, OECarb) del 3 aprile 2009

Dettagli

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro IN PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE #EUhealthyworkplaces www.healthy-workplaces.eu

Dettagli

Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio

Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio 2016 DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 analisi territoriale e analisi SWOT esperienze delle precedenti programmazioni coinvolgimento degli stakeholder Strategia:

Dettagli

Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu

Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu VALUTAZIONE GENERALE E IDENTIFICAZIONE DELLE MINACCE L analisi delle caratteristiche del SIC ha permesso di procedere ad una valutazione generale dello stato del territorio e alla identificazione delle

Dettagli

Monaco, 3 aprile 2017

Monaco, 3 aprile 2017 1 Discours M. Gian Luca Galletti Ministre de l environnement Italien Intervento Monaco Blue Initiative Monaco, 3 aprile 2017 Sua altezza Serenissima, Caro Carmenu Illustri ospiti, buon giorno a tutti.

Dettagli

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ Il 2010 e il 2011 sono stati gli anni per salvaguardare la salute del nostro pianeta; in particolar modo il 2010 è stato dichiarato anno internazionale della biodiversità. Negli

Dettagli

N. 477 IL SENATO FRANCESE PROPOSTA DI RISOLUZIONE EUROPEA

N. 477 IL SENATO FRANCESE PROPOSTA DI RISOLUZIONE EUROPEA N. 477 IL SENATO FRANCESE SESSIONE ORDINARIA 2016 2017 Registrato alla Presidenza del Senato il 23 marzo 2017 PROPOSTA DI RISOLUZIONE EUROPEA presentata a norma dell articolo 73 quinquies del Regolamento

Dettagli

Bozza di Schema. Verso il Piano nazionale. sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (documento strategico di sistema)

Bozza di Schema. Verso il Piano nazionale. sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (documento strategico di sistema) Bozza di Schema Verso il Piano nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (documento strategico di sistema) 17 settembre 2009 1 Premessa Questo documento ha lo scopo di avviare la consultazione

Dettagli

INDICE AZIONI CONGIUNTE PROGRAMMI SOCRATES, LEONARDO DA VINCI E GIOVENTU 1 PIANO DI AZIONE E-LEARNING 2 LIFE NATURA 2001/2002 3

INDICE AZIONI CONGIUNTE PROGRAMMI SOCRATES, LEONARDO DA VINCI E GIOVENTU 1 PIANO DI AZIONE E-LEARNING 2 LIFE NATURA 2001/2002 3 INDICE FORMAZIONE- ISTRUZIONE AZIONI CONGIUNTE PROGRAMMI SOCRATES, LEONARDO DA VINCI E GIOVENTU 1 PIANO DI AZIONE E-LEARNING 2 AMBIENTE/ENERGIA LIFE NATURA 2001/2002 3 LIFE AMBIENTE E PAESI TERZI 4 PROGRAMMA

Dettagli

La programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità

La programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità La programmazione finanziaria 2007-2013: sviluppo rurale e condizionalità Roma, 27 marzo 2008 Luigi Servadei Sommario Condizionalità(Reg. 1782/03) e Natura 2000 La programmazione dello sviluppo rurale

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA Doc. XVIII n. 111 RISOLUZIONE DELLA 13ª COMMISSIONE PERMANENTE (Territorio, ambiente, beni ambientali) (Estensore FLUTTERO) approvata nella seduta del 20 ottobre

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 21/34 DEL

DELIBERAZIONE N. 21/34 DEL Oggetto: Disciplina Regionale di recepimento del D.M. 7 aprile 2006 Criteri e norme tecniche per l utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento di cui all art. 112 D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152.

Dettagli

LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. Art. 635 Danneggiamento di cose mobili e immobili

LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. Art. 635 Danneggiamento di cose mobili e immobili AMBIENTE E RIFIUTI aspetti normativi Senese d.ssa Carla LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA Regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1604 Approvazione del testo unico delle

Dettagli

Programma Corso Base per il rilascio delle abilitazioni agli utilizzatori professionali

Programma Corso Base per il rilascio delle abilitazioni agli utilizzatori professionali Programma Corso Base per il rilascio delle abilitazioni agli utilizzatori professionali Durata 20 posti disponibili max 18 Modulo 1 - La legislazione nazionale e comunitaria relativa ai prodotti fitosanitari

Dettagli

Strategia d azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. (Deliberazione n. 57/2002).

Strategia d azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. (Deliberazione n. 57/2002). Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2002 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma PARTE PRIMA Roma - Mercoledì,

Dettagli

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni M.I.B.AR. MASTER INTERNAZIONALE DI BIOARCHITETTURA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA La pianificazione sostenibile III Modulo: Le valutazioni Arch. LINO GIORGINI Istituto Nazionale di Bioarchitettura

Dettagli

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - )

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - ) NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - ) Dichiarazione di Montreal (articolo 8) conciliare lo sviluppo del turismo, la

Dettagli

FEP FEAMP

FEP FEAMP FONDI EUROPEI PER LA PESCA FEP 2007-2013 2014-2020 Incontri di ottobre-novembre 2016 REGIONE EMILIA-ROMAGNA FEP 2007-2013 TOTALE Piano finanziario iniziale 15.937.532,00 Risorse trasferite all'a.d.g per

Dettagli

LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE:

LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE: LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE: UN VALORE DA CONDIVIDERE FRA PRODUTTORI E CONSUMATORI ---------------- IL RUOLO DELLA CERTIFICAZIONE PER UN ECONOMIA SOSTENIBILE FABRIZIO PIVA Amministratore Delegato CCPB

Dettagli

TABELLA 5.1 NORMATIVA NAZIONALE DI RIFERIMENTO IN MATERIA AMBIENTALE

TABELLA 5.1 NORMATIVA NAZIONALE DI RIFERIMENTO IN MATERIA AMBIENTALE Decreto Ministeriale 31 Gennaio 2005 Circolare. del 13 Luglio 2004 Decreto Legislativo. No. 171 del 21 Maggio 2004 Decreto Legislativo. No. 183 del 21 Maggio 2004 Legge Nazionale 27 Febbraio 2004, No.

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 3537 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI VENITTELLI, CAPOZZOLO, ROSTELLATO,

Dettagli

LIFE e dal Consiglio in data 11 dicembre

LIFE e dal Consiglio in data 11 dicembre LIFE 2014-2020 Questa nota ha lo scopo di approfondire i punti salienti del programma. Per l elaborazione delle proposte progettuali si raccomanda una lettura approfondita dei documenti ufficiali messi

Dettagli