IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"
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- Baldassare Prospero Pieri
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1 IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA BIOLOGICA NELLA LEGISAZIONE AMBIENTALE
2 NORMATIVA UE Alunni: Di Matteo Negri V. Negri S. Crivelli - Siena
3 Cos è la normativa europea? La normativa europea è l insieme delle leggi che riguardano tutti gli stati che fanno parte dell Europa. Riguarda un po tutti gli ambiti: politici, economici, e anche ambientali.
4 Problematica e la convenzione di Ginevra Una delle maggiori problematiche europee riguarda l inquinamento ambientale. Una delle più importanti convenzioni è la Convenzione di Ginevra. La Convenzione di Ginevra riguarda l inquinamento ambientale transfrontaliere a lunga distanza.
5 Convenzione di Ginevra Venne attuata nel 60 quando si dimostrò la relazione causa-effetto tra le emissioni di ossidi di zolfo e l acidificazione dei laghi e dei terreni. Con la conferenza delle nazioni unite nel 1972 si iniziò la cooperazione internazionale per combattere l acidificazione
6 Convenzione di Ginevra e la comunità europea Nel 1979 a Ginevra 34 Paesi e la Comunità Europea hanno firmato la Convenzione sull inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza.
7 Il buco dell ozono A seguito della scoperta del buco dell ozono in Antartide e dell assottigliamento dello strato di ozono stratosferico a livello planetario, nel 1987 a Montreal è stato adottato il protocollo sulle sostanze che impoveriscono la fascia di ozono stratosferico, chiamato Protocollo di Montreal.
8 Il protocollo di Montreal Il protocollo è entrato in vigore gennaio del 1989, ed è stato oggetto di sette revisioni, l ultima delle quali nel Il Protocollo di Montreal, ratificato attualmente da 190 Stati, fissa controlli di legge a livello nazionale sulla produzione e uso di gas responsabili dell assottigliamento dell ozonosfera.
9 Il Protocollo di Kyoto Un altro protocollo che riveste una certa importanza è il Protocollo di Kyoto Per l Unione Europea (UE) l impegno è di ridurre dell 8% le emissioni di gas serra entro il 2012 rispetto ai livelli del 1990.
10 I meccanismi di flessibilità previsti dal Protocollo di Kyoto sono i seguenti: Commercio Internazionale delle Emissioni: consiste nella possibilità che uno Stato, possa comperare o vendere ad altri stati o aziende permessi di emissione in modo da allineare le proprie emissioni con la quota assegnata. Il soggetto interessato venderà tali permessi quando le proprie emissioni sono sotto della quota assegnata, mentre li comprerà quando le proprie emissioni sono sopra della quota assegnata.
11 Meccanismo di sviluppo pulito: è un meccanismo di collaborazione attraverso il quale le aziende o gli Stati che realizzano progetti a tecnologia pulita nei Paesi in via di sviluppo ricevono crediti di emissione pari alla riduzione ottenuta rispetto ai livelli che si sarebbero avuti senza il progetto.
12 Normativa europea La politica dell Unione Europea mira a sviluppare e applicare strumenti appropriati al fine di migliorare la qualità dell aria. Tra questi, il controllo e la riduzione delle emissioni di inquinanti dell aria dai veicoli e altri mezzi di trasporto, il miglioramento della qualità dei combustibili e la promozione e l integrazione della protezione dell ambiente atmosferico in tutti i settori produttivi e in tutte le attività dell uomo.
13 A maggio 2008 è stata emanata la nuova Direttiva 2008/50/EC relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa
14 L Europa e i parchi Le aree protette e i parchi in particolare nel nostro paese come in tutta Europa sia nei paesi già aderenti all UE sia in quelli che presto entreranno a farne parte, sono notevolmente cresciute di numero e per superficie.
15 D altronde sebbene ogni paese europeo abbia seguito anche in questo settore percorsi propri in base a proprie sensibilità, tradizioni e assetti istituzionali oggi i mutamenti continentali e mondiali inducono oggettivamente a perseguire strategie e obiettivi non riconducibili unicamente alla dimensione nazionale.
16 L UE ritiene giustamente che la conservazione della natura, come tutti gli aspetti di protezione ambientale è un problema che non può essere affrontato con successo in modo autonomo dalle singole nazioni e riguarda in pari misura tutti i cittadini dell Unione.
17 I primi interventi dell UE in materia di conservazione della natura risalgono al 1973 con la direttiva Uccelli selvatici. Da allora, passando per interventi particolarmente importanti quali Habitat del 1992 che sono andati via via intersecandosi, sebbene con persistenti difficoltà, con le politiche di settore; turismo, agricoltura, coste, pesca, biodiversità etc, l UE ha promosso, ad esempio, la istituzione dei siti comunitari.
18 La gazzetta ufficiale europea L inquinamento chimico delle acque superficiali rappresenta una minaccia per l ambiente acquatico, con effetti quali la tossicità acuta e cronica negli organismi acquatici, l accumulo di inquinanti negli ecosistemi e la perdita di habitat e di biodiversità, e rappresenta una minaccia anche per la salute umana.
19 È opportuno in via prioritaria individuare le cause dell inquinamento e affrontare alla fonte la questione delle emissioni di inquinanti, nel modo più efficace dal punto di vista economico e ambientale.
20 L ambiente non è certo un aspetto marginale, è anzi al centro delle politiche europee. Quando gli Stati membri hanno firmato il trattato sull Unione europea, si sono tra l altro impegnati ad adoperarsi per «un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell ambiente» (articolo 3, paragrafo 3), poiché gli architetti dell Unione europea riconoscevano l importanza di un ambiente pulito e sano
21 Cosa fa l Europa? BIODIVERSITA Uno degli obiettivi fondamentali della politica ambientale europea è proteggere il nostro habitat. L UE si è impegnata ad arrestare e combattere la perdita della biodiversità e degli ecosistemi entro il 2020.
22 SENSIBILIZZAZIONE La Commissione europea promuove la consapevolezza dei temi ambientali in molti modi. L appuntamento annuale più conosciuto è la Settimana verde, che si tiene a Bruxelles e consente a migliaia di partecipanti di discutere di un argomento prescelto, come la biodiversità o l acqua.
23 I concorsi sono un altro strumento per sensibilizzare l opinione pubblica. Il premio «Capitale verde europea» mette in evidenza le soluzioni innovative trovate dalle città di tutta Europa a tutela dell ambiente. Altri premi riconoscono i contributi dati in fatto ambientale da imprese, pubbliche amministrazioni e singoli progetti.
24 Questioni ambientali specifiche Oltre che nelle due politiche trasversali riguardanti l uso efficiente delle risorse e la protezione della biodiversità, l Unione è molto attiva su questioni ambientali specifiche.
25 Sostanze chimiche Sono una componente essenziale della vita quotidiana, alcune possono nuocere gravemente alla salute umana e altre risultare pericolose se non usate correttamente. Per garantire la sicurezza delle sostanze chimiche, tutelare l ambiente e incoraggiare la competitività di una delle maggiori industrie europee, l UE si è dotata della più avanzata legislazione del mondo in materia di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione di queste sostanze.
26 Tutte le sostanze chimiche prodotte o importante nell UE devono essere registrate presso l apposita Agenzia europea con sede a Helsinki. Entro il 2018 ogni sostanza chimica utilizzata nell UE dovrà soddisfare tale requisito. Altrimenti, non potrà essere venduta nell Unione. Norme particolarmente severe si applicano ai prodotti più pericolosi.
27 I rifiuti L economia europea consuma ogni anno 16 tonnellate di materie per persona, 6 delle quali diventano rifiuti, di cui la metà vengono posti in discarica. La Commissione europea invita tutti a riciclare e recuperare ciò che potenzialmente è una risorsa preziosa.
28 Per alcuni rifiuti specifici, come le attrezzature elettriche ed elettroniche, gli imballaggi, le batterie e gli accumulatori o i veicoli fuori uso è già entrata in vigore una legislazione che contribuisce all uso efficiente delle risorse.
29 Aria La Commissione europea sta portando avanti una vasta revisione delle politiche per la qualità dell aria sulla base dei più recenti e redditizi provvedimenti scientifici che saranno presentati entro la fine del 2013.
30 Acqua Negli ultimi decenni l UE ha promosso una politica globale per garantire la qualità delle risorse idriche in Europa. La principale normativa europea in materia, la direttiva quadro sulle acque, prevede che entro il 2015 le acque di fiumi e laghi, le acque costiere e quelle estratte dalle falde acquifere siano pulite. Gli Stati membri sono tenuti a verificare la qualità dell acqua e la depurazione
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