Piano Particolareggiato del Centro Storico

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1 Piano Particolareggiato del Centro Storico Indirizzi di carattere geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico Ufficio Tecnico Comunale Revisione 2004 ALLEGATO E10 Committente: AMMINISTRAZIONE COMUNALE

2 Città di Matelica INDICE INDICE 2 TITOLO I 3 NORME GENERALI 3 ART. 1 Limiti di validità degli indirizzi. 3 ART. 2 Elaborati. 3 ART. 3 - Indagini geologico-geotecniche 3 ART. 4 - Classificazione sismica del centro storico 3 TITOLO II 4 PRESCRIZIONI PARTICOLARI 4 ART. 5 Premessa. 4 ART. 6 - Aree a pericolosità geologica media - M 4 ART. 7- Aree a pericolosità geologica alta - A 4 ART. 8 - Aree a pericolosità geologica massima - MA 4 ART. 9 - Tutela delle risorse idriche 5 2

3 ART. 1 Città di Matelica Limiti di validità degli indirizzi. Titolo I Norme generali Sono assoggettati ai presenti indirizzi tutte le aree comprese all'interno del perimetro del Piano Particolareggiato del Centro Storico definite dall art. 14 delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale di Matelica approvato con delibera della Giunta provinciale n. 10 del e comprese all'interno del perimetro delimitato dalla linea tratteggiata spessa, non campito con alcun retino e individuato con la sigla PPCS, nella tavola di progetto n. 4 del PRG stesso. Il presente testo ha valore di indirizzo per tutti gli interventi ricadenti nel centro storico di Matelica. Hanno valore prescrittivi tutte le parti del presente documento nelle quali sono esplicitamente indicati divieti e obblighi. ART. 2 Elaborati. Costituiscono parte integrante del P.p.c.s., oltre i presenti indirizzi a carattere geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico, i seguenti elaborati con valore prescrittivo: Tav. E6: Carta delle pericolosità geologiche e delle vulnerabilità - in scala 1:1.000 Costituiscono inoltre parte integrante del P.p.c.s. i seguenti elaborati con valore non prescrittivo: Tav. E1: planimetria con ubicazione sondaggi Tav. E2: carta geologica Tav. E3: carta geomorfologica Tav. E4: carta litotecnica Tav. E5: carta delle zone a maggior pericolosità sismica locale Tav. E7: sezioni stratigrafiche Tav. E8: stratigrafie dei sondaggi geognostici eseguiti e reperiti e penetrometrici reperiti, certificati delle prove di laboratorio reperite Tav. E9: relazione tecnica illustrativa ART. 3 - Indagini geologico-geotecniche In tutte le aree poste all'interno del P.p.c.s. la progettazione delle singole opere dovrà obbligatoriamente essere corredata da indagini geologico-geotecniche se, ed in quanto previsto, dalle Norme ministeriali vigenti. ART. 4 - Classificazione sismica del centro storico Il territorio compreso all interno del P.p.c.s. ricade tra le zone di II categoria sismica con grado di sismicità S = 9 e coefficiente di intensità sismica = 0,07. Nella progettazione delle singole opere si dovrà tener conto delle indicazioni generali previste per le costruzioni in zona sismica di II categoria (D.M. del 16/01/1996) e successive modifiche ed integrazioni. 3

4 ART. 5 Premessa. Città di Matelica Titolo II Prescrizioni particolari In base alla carta delle pericolosità geologiche e delle vulnerabilità, il P.p.c.s. provvede a zonizzare il centro storico in diverse aree, per le quali vengono riportati gli indirizzi che seguono. ART. 6 - Aree a pericolosità geologica media - M Le aree classificate con pericolosità geologica media sono quelle nelle quali si rileva la presenza di depositi di fondovalle incoerenti con buone caratteristiche meccaniche e lo spessore dei terreni di riporto è inferiore a 3 metri. In tali aree è obbligatorio, in caso di interventi edilizi che comportino aumenti dei carichi dei fabbricati > del 20%, che sia redatto uno studio geologico e geotecnico atto a valutare la fattibilità in funzione dello stato delle fondazioni e delle caratteristiche geotecniche dei terreni in cui sono impostate. ART. 7- Aree a pericolosità geologica alta - A Le aree con pericolosità geologica alta sono quelle nelle quali si rileva la presenza di terreni di riporto con uno spessore superiore a 3 metri. In tali aree è obbligatorio, in caso di interventi edilizi che comportino aumenti dei carichi dei fabbricati, che sia redatto uno studio geologico e geotecnico atto a valutare la fattibilità in funzione dello stato delle fondazioni e delle caratteristiche geotecniche dei terreni in cui sono impostate. Sono sconsigliati movimenti di terreno consistenti, nonché la creazione di scarpate non protette e sostanziali aumenti del carico degli edifici. È vietata la realizzazione di fondazioni che possono subire cedimenti diffusi. ART. 8 - Aree a pericolosità geologica massima - MA Le aree con pericolosità geologica massima corrispondono quelle poste in prossimità delle scarpate di erosione fluviale con un'altezza maggiore di 10 metri, con le scarpate aventi una pendenza superiore a 30. In queste aree la pericolosità massima è determinata, oltre che dal fattore morfologico (scarpate), anche dalla presenza di terreni di riporto con caratteristiche meccaniche scadenti. In tali aree non sono ammesse nuove costruzioni. Le infrastrutture urbanistiche possono essere realizzate solamente qualora non esistano altre scelte praticabili. In tali aree sono vietati: la realizzazione di qualsiasi impedimento al deflusso delle acque; i riporti di terreno; gli scavi ed i movimenti di terreno che alterino in modo sostanziale e/o stabilmente il profilo naturale del terreno. Sono ammesse le opere relative ai progetti di recupero ambientale. Sono ammessi, sempre previa ed accurata indagine geologica che possa indirizzare la progettazione, gli interventi di sistemazione, bonifica, consolidamento e regimazione delle acque superficiali e sotterranee, volte alla riduzione della pericolosità geologica dell area. E' ammessa la ristrutturazione senza ampliamento volumetrico, salvo per la realizzazione di servizi igienici, il restauro, il risanamento conservativo ed il consolidamento dei singoli fabbricati. 4

5 Città di Matelica In tali aree è obbligatorio, in caso di interventi edilizi che comportino aumenti dei carichi dei fabbricati esistenti, la redazione di un approfondito studio geologico e geotecnico atto a valutare la fattibilità di questi ultimi, in funzione dello stato delle fondazioni, delle caratteristiche geotecniche dei terreni in cui sono impostate e della stabilità delle scarpate. ART. 9 - Tutela delle risorse idriche È assolutamente vietata la modifica del reticolo idrografico del fiume Esino. È ammessa la realizzazione di eventuali briglie in alveo, la sistemazione idraulica del corso d'acqua e delle sponde, solo se precedute da un'approfondita indagine idrogeologica che ne attesti la fattibilità. Considerato che l'area del centro storico di Matelica è costituita da terreni che presentano un alto grado di permeabilità, negli interventi che riguardano le opere di urbanizzazione, dovranno essere adottati particolari accorgimenti che limitino il rischio di inquinamento e/o compromissione dei corpi idrici sotterranei e delle sorgenti. Sono vietate le seguenti attività o destinazioni che possono direttamente o indirettamente inquinare le risorse idriche: dispersione o immissione nel fiume e nel sottosuolo di reflui, fanghi e liquami anche depurati; accumuli di concimi organici; dispersione nel sottosuolo di acque bianche provenienti da piazzali e/o strade; spandimento di presidi fitosanitari e fertilizzanti chimici; stoccaggio di rifiuti reflui, sostanze chimiche pericolose, sostanze radioattive; fognature non a perfetta tenuta stagna. Matelica, ottobre 2004 Il tecnico Dott. Geol. Paolo Boldrini 5

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